AFRICA/EGITTO - Un milione di pellegrini copti e musulmani celebrano insieme la nascita della Vergine Maria presso il santuario della “Collina degli uccelli” |
Samalut (Agenzia Fides) - Quest’anno sono più di un milione i pellegrini egiziani, sia cristiani copti che musulmani, attesi presso il Monastero-Santuario mariano di Jabal al Tayr, presso la città di Samalut, nella provincia egiziana di Minya, nei giorni in cui la Chiesa copta celebra la nascita della Vergine Maria. Dopo anni pesantemente condizionati dalle disposizioni sanitarie messe in atto per contrastare la pandemia da Covid-19, quest’anno le aree intorno al Santuario sono tornate a riempirsi di bancarelle, bivacchi e punti di ristoro che tradizionalmente connotano questa manifestazione moltitudinaria della devozione popolare verso la Vergine Maria. In aggiunta, le autorità nazionali e quelle locali hanno dedicato attenzione e risorse particolari per garantire i servizi pubblici necessarie a un sereno svolgimento delle celebrazioni, a partire dalla rapida raccolta dei rifiuti e dal coordinamento delle attività di tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico. Le celebrazioni ospitate ogni anno presso il Santuario in onore della nascita di Maria iniziano alla fine di maggio e si protraggono per una settimana. Il Santuario mariano rappresenta anche una delle tappe più significative del “Cammino della Sacra Famiglia”, l'itinerario che unisce luoghi attraversati, secondo tradizioni millenarie, da Maria, Giuseppe e Gesù Bambino durante la loro permanenza in terra d’Egitto, dove erano dovuti emigrare, lasciando la Palestina, per fuggire ai disegni malvagi di Erode. Da anni, come riferito dall’Agenzia Fides, il governo egiziano punta a promuovere il “Cammino della Sacra Famiglia” come percorso in grado di attrarre moltitudini di pellegrini e turisti da tutto il mondo. Quest’anno – riferiscono fonti specializzate come il sito online Copts Today – le autorità nazionali e regionali stanno seguendo le celebrazioni e i pellegrinaggi con particolare attenzione anche per valutare l’impatto delle prime opere pubbliche e private – nuovi percorsi stradali, parcheggi, aree verdi, strutture di ricezione alberghiera – realizzate intorno al santuario in vista della sua ulteriore promozione come meta di pellegrinaggi, nel quadro dei programmi di sviluppo turistico avviati proprio intorno alle varie tappe del “Cammino della Sacra Famiglia”. La chiesa della Vergine Maria a Jabal al- Tayr ("Collina degli uccelli") fu fondata intorno al 328 dopo Cristo per volontà della Regina Elena, madre dell'Imperatore Costantino, e costituisce uno dei santuari più amati e frequentati dai cristiani copti. Il luogo di culto originario, scolpito nella roccia, ospita solo tre volte all’anno celebrazioni liturgiche, in occasione di tre solennità del calendario liturgico copto. Secondo tradizioni locali, dopo essere giunta presso la città di Samalut, la Sacra Famiglia attraversò il Nilo verso est, proprio dov’è situato attualmente il Monastero, e si stabilì nella grotta che si trova inglobata nella chiesa antica. La “collina degli uccelli”, dove sorge il monastero, è conosciuta anche come “Monte del Palmo” perché, secondo una tradizione locale, mentre il piccolo Gesù con Maria e Giuseppe si trovavano nei pressi dell’altura, un grosso frammento di roccia si staccò da essa, rischiando di travolgerli. Allora il Signore Gesù stese la mano fermando il masso rotolante, e il palmo della sua mano rimase impresso su quella roccia. Nel monastero di Jabal al Tayr si tocca con mano, durante tutto l’anno, la devozione per la Madre di Gesù diffusa anche tra i credenti musulmani, che vanno in pellegrinaggio al Santuario a pregare e invocare grazie soprattutto nel mese di agosto, nei 15 giorni di festa che precedono e seguono la solennità liturgica della Dormizione di Maria. (GV) (Agenzia Fides 31/5/2022) |
Filippesi 1,4 ... e sempre, in ogni mia preghiera per tutti voi, prego con gioia...
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martedì 31 maggio 2022
AFRICA/EGITTO - Un milione di pellegrini copti e musulmani celebrano insieme la nascita della Vergine Maria presso il santuario della “Collina degli uccelli”
sabato 17 febbraio 2018
I preti sposati sappiano conciliare ministero pastorale e cura della famiglia
AFRICA/EGITTO - Patriarca copto: i preti sposati sappiano conciliare ministero pastorale e cura della famiglia |
Alessandria d'Egitto (Agenzia Fides) – I sacerdoti coniugati della Chiesa copta ortodossa sono chiamati a occuparsi con dedizione dellaproprie famiglie, trovando il giusto equilibrio tra il tempo riservato al ministero pastorale e quello dedicato ai propri impegni familiari. Lo ha ribadito nei giorni scorsi il Patriarca copto ortodosso Tawadros II, dopo aver ordinato 15 nuovi sacerdoti chiamati a vivere il proprio sacerdozio ad Alessandria d'Egitto. Il Primate della Chiesa copta ortodossa ha aggiunto che la vita familiare non deve essere trascurata dai sacerdoti, chiamati a viverla e abbracciarla come parte della propria vocazione e del proprio ministero. Nel luglio 2015, come riferito dall'Agenzia Fides (vedi Fides 7/7/2015), il Patriarca copto ortodosso Tawadros II aveva voluto partecipare a un incontro di riflessione e preghiera con più di venti mogli dei sacerdoti copti ortodossi operanti nel settore orientale di Alessandria d'Egitto. In quell'occasione, Papa Tawadros aveva svolto la sua meditazione unendo considerazioni sulla vita e la vocazione del sacerdote a riflessioni sulla realtà della maternità e sul matrimonio così come vengono delineati nei testi biblici. Nelle Chiese copte esiste la possibilità di scegliere i candidati al sacerdozio sia tra coloro che vivono il celibato sia tra coloro che sono sposati, mentre i Vescovi provengono tutti dalle file dei monaci e sono celibi. Giovedì 15 febbraio, in una celebrazione dedicata alla commemorazione dei nuovi martiri copti, Papa Tawadros ha riproposto una citazione di San Giovanni Crisostomo, ricordando che “il martire muore una volta per il suo Signore, ma il pastore muore ogni giorno per il gregge del suo Maestro”. Chi non è disposto a abbracciare la connotazione martiriale del sacerdozio, sacrificandosi senza riserve nella cura del popolo di Dio – ha sottolineato il Patriarca - non è degno di essere pastore del gregge. (GV) (Agenzia Fides 17/2/2018). |
lunedì 19 dicembre 2016
Terra Santa News 16/12/2016
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domenica 28 agosto 2016
Bollettino Agenzia Fides del 27 agosto 2016
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ASIA/INDIA - Pastore protestante malmenato da militanti indù | |||
New Delhi (Agenzia Fides) - Un uomo di nome Sunny Tyagi, convertitosi al cristianesimo e divenuto Pastore protestante, è stato picchiato da una folla di radicali indù che hanno fatto irruzione in una casa privata dove si svolgeva un incontro di preghiera, nel distretto di Gonda, nello stato indiano di Uttar Pradesh. Lo riferisce a Fides Sajan K. George, Presidente del Consiglio Globale dei Cristiani Indiani (Gcic). Il 26 agosto 2016, intorno alle 8, il Pastore Sunny Tyagi della Chiesa della Assemblea dei credenti stava guidando una liturgia in casa di un credente, quando improvvisamente dieci militanti radicali induisti hanno fatto irruzione nell'abitazione disturbando e interrompendo l'incontro, minacciando i fedeli e percuotendo il Pastore, gridando a una presunta opera di prosilitismo. "Il Pastore - spiega Sajan K. George - non era impegnato in nessuna attività criminale, e non stava facendo niente di incostituzionale: è stato malmenato senza alcun motivo e senza alcuna provocazione. E' un atto di violenza gratuita e una violazione della libertà religiosa garantita dalla Costituzione indiana. Il Consiglio Globale dei cristiani Indiani condanna fermamente l'accaduto e chiede alla Commissione nazionale per i diritti umani di indagare e di fare giustizia". (NC-PA) (Agenzia Fides 27/8/2016) | |||
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ASIA/PAKISTAN - Incursione violenta in un quartiere cristiano di Faisalabad | |||
Faisalabad (Agenzia Fides) - Il quartiere cristiano "Khushal Town" a Faisalabad è stato attaccato nei giorni scorsi da una folla di musulmani che hanno causato il ferimento di alcuni cristiani, tra i quali donne, quattro giovani e un anziano. I cristiani si sono rinchiusi in casa per la paura. Tre giorni dopo l'accaduto, i cristiani locali hanno sporto denuncia alla polizia e al Comune. Come appreso da Fides, il motivo dell'assalto è stata una controversia nata dopo un banale incidente di strada, avvenuto il 19 agosto, tra un cristiano e un musulmano in motocicletta. Di qui il il litigio e il desiderio di vendetta. Dopo alcuni giorni, il tentativo di "punizione collettiva" sul quartiere cristiano, secondo uno schema che più volte si ripete in Pakistan e che in passato ha causato gravi danni a persone e proprietà. La polizia locale ha assicurato protezione e per ora non vi sono state ulteriori conseguenze negative a Faisalabad. (PA) (Agenzia Fides 27/8/2016) | |||
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ASIA/GIORDANIA - Il Vescovo Lahham ai cristiani giordani: alle elezioni votate chi ha parlato bene della Chiesa | |||
Amman (Agenzia Fides) – In occasione delle prossime elezioni parlamentari, in programma il prossimo 20 settembre, i cristiani del Regno hascemita di Giordania sono chiamati a esercitare il loso diritto-dovere di voto in maniera consapevole, evitando ogni forma di compravendita del consenso elettorale, e operando con discernimento soprattutto nella scelta dei deputati da eleggere per i nove seggi riservati ai cristiani. Sono questi i contenuti principali del messaggio che il Vescovo Maroun Lahham, Vicario patriarcale per la Giordania del Patriarcato Latino di Gerusalemme, ha appena diffuso allo scopo di offrire ai pastori e ai fedeli criteri di orientamento nella selezione dei candidati ai sessanta seggi della prossima Assemblea parlamentare. “Riguardo all'ultimo punto” riferisce all'Agenzia Fides il Vescovo Lahham “ho suggerito a tutti di studiare con attenzione i curriculum dei candidati ai nove seggi riservati ai cristiani. E in particolare, se quei c andidati hanno fatto parte anche della precedente assemblea parlamentare, sarà bene verificare la loro condotta politica durante il precendente mandato. e se hanno parlato e operato per il bene della Chiesa. Ovviamente, chi non lo ha fatto o ha addirittura ha parlato contro la Chiesa, non ha bisogno del nostro voto e non può chiedere appoggio tirando in ballo argomenti che hanno a che fare con la presenza cristiana in Giordania.”. (GV) (Agenzia Fides 27/8/2016). |
giovedì 7 luglio 2016
4 milioni di dollari per lo sminamento
ASIA/TERRA SANTA - Lanciata una raccolta fondi per lo sminamento del sito del Battesimo di Gesù |
Gerusalemme (Agenzia Fides) - Il progetto di sminamento dell'area di Qasr al-Yahud, che si estende intorno alla riva occidentale del fiume Giordano, all'altezza del luogo che la tradizione identifica come il sito del Battesimo di Gesù, durerà due anni e richiederà l'impiego di risorse finanziarie pari almeno a 4 milioni di dollari. Per questo la Halo Trust, società britannica specializzata a cui sono stati affidati i lavori di bonifica, ha lanciato una sottoscrizione per finanziare il progetto, rivolta in particolare alle Chiese e comunità cristiane sparse in tutto il mondo. Qasr el-Yahud, a pochi chilometri dalla città di Gerico, si trova nei Territori Palestinesi occupati da Israele nel 1967, proprio sul confine con la Giordania. L’area comprende antiche chiese e monasteri finora ritenuti non sicuri per via delle mine disseminate nella zona al tempo della Guerra dei Sei Giorni (5-10 giugno 1967). L'area in procinto di essere bonificata si estende su circa 100 ettari. In un primo momento, la fine dei lavori di sminamento era stata preannunciata per la fine del 2016. La bonifica dei campi minati - sottolineano i responsabili della società nei comunicati diffusi per lanciare la sottoscrizione – permetterà ai luoghi di culto presenti nell'area, appartenenti alla Chiesa cattolica, alla Chiesa copta, alla Chiesa siro-ortodossa e a diverse Chiese ortodosse – di essere restaurati per poter ospitare liturgie e offrire cura pastorale alle centinaia di migliaia di pellegrini che potrebbero tornare a visitare il sito. A supporto della propria campagna di raccolta fondi, la società specializzata nella rimozione di mine e ordigni bellici inesplosi rende note anche le espressioni di sostegno giunte da alcuni capi di Chiese e comunità cristiane, compreso padre Pierbattista Pizzaballa OFM, già Custode di Terra Santa e da poco nominato Amministratore apostolico sede vacante del Patriarcato latino di Gerusalemme. “Attendiamo il giorno in cui, grazie alla Halo, lì saremo in grado di celebrare in sicurezza il sacramento del battesimo” dice tra l'altro padre Pizzaballa, in una dichiarazione rilasciata quando era ancora Custode di Terra Santa. (GV) (Agenzia Fides 6/7/2016). |
lunedì 16 febbraio 2015
Dolore e orrore
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domenica 12 gennaio 2014
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