NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
RE DELL’UNIVERSO – C
XXXIV Domenica del Tempo Ordinario
e ultima dell’Anno liturgico 2018/2019
24 Novembre 2019
Certi di condividere la sua gloria in paradiso
LITURGIA DELLA PAROLA
PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – La regalità
di Gesù sta al centro della vita cristiana: il suo “regnare” è un perenne atto
di amore per tutta l’umanità. La sua signoria diventa per noi stimolo e
coinvolgimento nella trasfigurazione della nostra terra.
PRIMA LETTURA: 2 Sam
5,1-3
Unsero Davide re d’Israele.
Dal secondo libro di Samuèle
In quei giorni, vennero tutte le tribù d’Israele da Davide a Ebron, e gli dissero: «Ecco noi siamo tue ossa e tua carne. Già prima, quando regnava Saul su di noi, tu conducevi e riconducevi Israele. Il Signore ti ha detto: “Tu pascerai il mio popolo Israele, tu sarai capo d’Israele”».
Vennero dunque tutti gli anziani d’Israele dal re a Ebron, il re Davide concluse con loro un’alleanza a Ebron davanti al Signore ed essi unsero Davide re d’Israele.
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE: dal Salmo 121
Rit. Andremo con gioia alla casa
del Signore.
Quale gioia,
quando mi dissero:
«Andremo alla
casa del Signore!».
Già sono fermi i
nostri piedi
alle tue porte,
Gerusalemme!
È là che salgono
le tribù, / le tribù del Signore,
secondo la legge
d'Israele,
per lodare il
nome del Signore.
Là sono posti i
troni del giudizio,
i troni della
casa di Davide.
SECONDA LETTURA: Col
1,12-20
Ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai ColossésiFratelli, ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce.
È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre
e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore,
per mezzo del quale abbiamo la redenzione,
il perdono dei peccati.
Egli è immagine del Dio invisibile,
primogenito di tutta la creazione,
perché in lui furono create tutte le cose
nei cieli e sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni,
Principati e Potenze.
Tutte le cose sono state create
per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose
e tutte in lui sussistono.
Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa.
Egli è principio,
primogenito di quelli che risorgono dai morti,
perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose.
È piaciuto infatti a Dio
che abiti in lui tutta la pienezza
e che per mezzo di lui e in vista di lui
siano riconciliate tutte le cose,
avendo pacificato con il sangue della sua croce
sia le cose che stanno sulla terra,
sia quelle che stanno nei cieli.
Parola di Dio
CANTO AL VANGELO: Mc
11,9-10
Alleluia, alleluia.
Benedetto colui
che viene nel nome del Signore!
Benedetto il
Regno che viene, del nostro padre Davide!
Alleluia.
VANGELO: Lc 23,35-43
Signore, ricordati di me quando entrerai nel tuo
regno.
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto».
Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male».
E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
Parola del Signore
OMELIA
PROFESSIONE DI FEDE
PREGHIERA DEI FEDELI
C – Fratelli e sorelle, il nostro Dio ascolta le preghiere che scaturiscono
dalla sincerità di un cuore che sa riconoscerlo, e realizza opere inattese con
sovrabbondanza di grazia: il dialogo con il ladrone pentito sulla croce è per
noi fulgida testimonianza. Rivolgiamo con fiducia al Padre le nostre intenzioni.
L - Preghiamo
insieme e diciamo:
Per Cristo
nostro re, ascoltaci, o Padre!
1. Per i pastori nella Chiesa, affinché nel costante sforzo d’imitazione di
Cristo-Capo, possano pascere il popolo di Dio nell’ascolto delle sue reali
esigenze, nell’esercizio della misericordia e nella dispensazione della grazia
dei doni sacramentali, preghiamo.
2. Per coloro che governano, affinché ispirino la propria azione di
servizio in favore del popolo di cui hanno la responsabilità al modello di
Cristo-Re che offre la propria vita per il bene di tutti, preghiamo.
3. Per ogni donna ed ogni uomo, perché si impegnino ad instaurare relazioni
umane pacifiche, promuovendo lo spirito di collaborazione tra i popoli,
favorendo un’equa distribuzione delle risorse e rispettando l’equilibrio
ambientale del pianeta terra, preghiamo.
4. Per i detenuti e per quanti scontano una pena, affinché possano trovare,
nella condizione che vivono, l’occasione per incontrare Dio e convertire il
proprio cuore, insieme all’opportunità di dare un nuovo senso alla propria
esistenza, preghiamo.
5. Per le nostre famiglie e la nostra Comunità parrocchiale, affinché
l’azione dello Spirito ci renda capaci di autentici atti di fede nel Dio che
ascolta e salva, e sempre più aperti all’accoglienza di quanti sono emarginati,
rifiutati, dimenticati, preghiamo.
6. Per noi qui presenti, perché l’Anno liturgico che volge al termine sia
occasione per ripensare al dono del tempo in cui Cristo Signore, nella
celebrazione dei suoi Misteri, sempre ci raggiunge, ci abbraccia e ci ammette
alla comunione del suo Regno, preghiamo.
C – Accogli, o
Padre, le preghiere che il tuo popolo riunito per fare memoria del Mistero di
salvezza ti presenta fiducioso, ed esaudiscile secondo la tua volontà per la mediazione
del tuo Figlio, nostro re e pastore, redentore di ogni cosa da te creata. Egli
vive e regna nei secoli dei secoli. T - Amen.
** G – Il viaggio annuale,
nelle profondità del tuo mistero, Signore,
oggi è giunto alla sua tappa finale.
Ogni liturgia festiva ci ha preso per mano,
come una mamma prende il suo bambino, conducendoci,
in un crescente cammino di fede,
ad ascoltare la tua parola,
a celebrare il memoriale della tua Cena,
proclamando la tua morte e risurrezione,
testimoniando l’attesa del tuo ritorno.
Perdonaci, Signore, se non abbiamo avuto sempre
la personale consapevolezza
di essere pellegrini itineranti,
chiamati ogni giorno a lasciare quello che si è,
sempre in cammino verso te, che sempre ci precedi.
Perdonaci, Signore, se le nostre liturgie
sono state qualche volta soltanto un tributo
pagato per mettere a tacere la coscienza
e non un inno di adorazione e di lode.
Ricordati, Signore,
di questa nostra pubblica confessione,
umile e sincera, come hai accolto quella del ladro,
crocifisso accanto a te.
(Averardo
Dini)
BENEDIZIONE
E CONGEDO
C - Il Signore
sia con voi. T – E con il tuo spirito.
C – Il Signore
nostro Gesù Cristo e Dio Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua
grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e
li confermi in ogni opera e parola di bene. T -
Amen.
C – E la
benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio + e Spirito Santo, discenda su
di voi e con voi rimanga sempre. T – Amen.
C – Si conclude un Anno liturgico: Cristo
vuole essere parte viva della nostra vita.
La partecipazione al Regno di Cristo ci
obbliga a seguirne le orme sino al dono di noi stessi agli altri nella carità.
Portiamo a tutti l’annuncio gioioso del
Regno di Dio!
D – Andate in pace. T -
Rendiamo grazie a Dio.