collegamento orari cp
Visualizzazione post con etichetta ragazzo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta ragazzo. Mostra tutti i post

venerdì 23 luglio 2021

XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) 25 luglio 2021

 

    XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)


Grado della Celebrazione: DOMENICA

Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Dio sta nella sua santa dimora;
ai derelitti fa abitare una casa,
e dà forza e vigore al suo popolo. (Sal 68,6-7.36)

Colletta
O Padre, che nella Pasqua domenicale
ci chiami a condividere il pane vivo disceso dal cielo,
aiutaci a spezzare nella carità di Cristo
anche il pane terreno,
perché sia saziata ogni fame del corpo e dello spirito.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (2Re 4,42-44)
Ne mangeranno e ne faranno avanzare.

Dal secondo libro dei Re

In quei giorni, da Baal Salisà venne un uomo, che portò pane di primizie all’uomo di Dio: venti pani d’orzo e grano novello che aveva nella bisaccia.
Eliseo disse: «Dallo da mangiare alla gente». Ma il suo servitore disse: «Come posso mettere questo davanti a cento persone?». Egli replicò: «Dallo da mangiare alla gente. Poiché così dice il Signore: “Ne mangeranno e ne faranno avanzare”».
Lo pose davanti a quelli, che mangiarono e ne fecero avanzare, secondo la parola del Signore.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 144)
Rit: Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

Gli occhi di tutti a te sono rivolti in attesa
e tu dai loro il cibo a tempo opportuno.
Tu apri la tua mano
e sazi il desiderio di ogni vivente.

Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.

SECONDA LETTURA (Ef 4,1-6)
Un solo corpo, un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli, io, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace.
Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 7,16)
Alleluia, alleluia.

Un grande profeta è sorto tra noi,
e Dio ha visitato il suo popolo.
Alleluia.

VANGELO (Gv 6,1-15)
Distribuì a quelli che erano seduti quanto ne volevano.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».
Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano.
E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Gesù ha moltiplicato il cibo per compassione verso le persone che lo seguivano e che erano affamate. Preghiamo il Padre perché la nostra vita sia coerente con ciò che Gesù ci ha insegnato a vivere.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.

1. Per la Chiesa e i suoi testimoni: sappiano denunciare l'ingiustizia di un sistema economico che rende i ricchi sempre più ricchi e porta all'indigenza coloro che non hanno risorse, preghiamo.
2. Per quanti hanno l'incarico di governare: si distinguano per il disinteresse e per la dedizione al loro compito di servizio alla società civile, proponendosi anche come esempio di vita, preghiamo.
3. Per i popoli tormentati dalla guerra e dalla fame: gli organismi internazionali e la sensibilità dell'opinione pubblica impediscano il proliferare della violenza e delle ingiustizie, preghiamo.
4. Per gli insegnanti e per gli educatori: perché i giovani crescano nell'apprezzare il valore della solidarietà e sappiano farsi capaci di gesti solidali verso i più poveri, preghiamo.
5. Per la nostra comunità, perché la condivisione dello stesso pane e la celebrazione dell'Eucaristia unisca tutti noi, nella condivisione dei nostri doni e carismi, preghiamo.

Signore, aiutaci a continuare con la nostra vita cristiana il miracolo che tu hai operato in favore di tutti gli uomini, affamati della tua Parola. Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.


martedì 14 aprile 2015

Bollettino Fides News 13 aprile 2015

NewsAgenzia Fides
VATICANO - Giubileo della Misericordia: “il tempo per la Chiesa di ritrovare il senso della missione che il Signore le ha affidato”
Città del Vaticano (Agenzia Fides) - “Perché oggi un Giubileo della Misericordia? Semplicemente perché la Chiesa, in questo momento di grandi cambiamenti epocali, è chiamata ad offrire più fortemente i segni della presenza e della vicinanza di Dio… E’ il tempo per la Chiesa di ritrovare il senso della missione che il Signore le ha affidato il giorno di Pasqua: essere segno e strumento della misericordia del Padre”. Con queste parole il Santo Padre Francesco ha spiegato il senso del Giubileo straordinario, che si aprirà l’8 dicembre, in occasione della consegna e della lettura della Bolla “Misericordiae vultus” di indizione del Giubileo, seguita dai Primi Vespri della seconda Domenica di Pasqua, o della Divina Misericordia, che ha presieduto sabato 11 aprile, nella Basilica Vaticana.
Oltre che ai Cardinali Arcipreti delle Basiliche papali in Roma, che il giorno seguente hanno presieduto l’analoga celebrazione nelle rispettive Basiliche, il Papa ha consegnato copia della Bolla anche al Prefetto della Congregazione per i Vescovi (Card. Marc Ouellet), al Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli (Card. Fernando Filoni), al Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali (Card. Leonardo Sandri). Quindi hanno ricevuto una copia della Bolla l’Arcivescovo Savio Hon Tai-Fai, nato in Hong Kong e ora Segretario della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, in rappresentanza dell’Oriente; l’Arcivescovo Barthélemy Adoukonou, originario del Benin e attualmente Segretario del Pontificio Consiglio della Cultura per l’Africa; Mons. Khaled Ayad Bishay, della Chiesa Patriarcale di Alessandria dei Copti, per le Chiese orientali.
“L’Anno Santo dovrà mantenere vivo il desiderio di saper cogliere i tanti segni della tenerezza che Dio offre al mondo intero e soprattutto a quanti sono nella sofferenza, sono soli e abbandonati, e anche senza speranza di essere perdonati e di sentirsi amati dal Padre – ha detto Papa Francesco nell’omelia dei Vespri -. Un Anno Santo per sentire forte in noi la gioia di essere stati ritrovati da Gesù, che come Buon Pastore è venuto a cercarci perché eravamo smarriti… Un Anno in cui essere toccati dal Signore Gesù e trasformati dalla sua misericordia, per diventare noi pure testimoni di misericordia. Ecco perché il Giubileo: perché questo è il tempo della misericordia”. (SL) (Agenzia Fides 13/04/2015)
Links:
L’omelia del Santo Padre, in diverse lingue
http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2015/04/11/0260/00564.html 
Il testo integrale della Bolla di indizione del Giubileo, in italiano
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/apost_letters/documents/papa-francesco_bolla_20150411_misericordiae-vultus.html
top ^
EUROPA/ITALIA - 150 anni dalla consegna dell’immagine della Madonna del Perpetuo Soccorso ai Redentoristi
Roma (Agenzia Fides) – Il 27 giugno 2015 i Redentoristi di tutto il mondo inizieranno le celebrazioni del 150.mo anniversario (1866) della consegna dell’immagine della Madonna del Perpetuo Soccorso alla Congregazione del Santissimo Redentore (Redentoristi) da parte di Papa Pio IX, con l'incarico di "farla conoscere in tutto il mondo". Le celebrazioni, che avranno per tema "Madre del Perpetuo Soccorso, Icona d'amore", si chiuderanno il 27 giugno 2016. Nell’ambito delle diverse iniziative, è stato anche indetto un concorso per la realizzazione di un video promozionale.
L'icona della Madonna del Perpetuo Soccorso arrivò a Roma, da Creta, verso l'anno 1500. Per circa 300 anni è stata esposta nella chiesa di San Matteo a Roma, e considerata dalla popolazione come miracolosa. Con l'arrivo delle truppe napoleoniche, nel 1798, la chiesa di San Matteo venne distrutta, l'icona fu portata in una cappella privata dei Padri Agostiniani, e venne dimenticata. Nel 1855 i Redentoristi comprarono il terreno su cui un tempo sorgeva la vecchia chiesa di San Matteo, per costruirvi la loro casa generalizia. Molti ricordarono allora che in quel luogo un tempo era esposta un'immagine miracolosa della Madonna. Ritrovata l'immagine nel 1865, i Redentoristi chiesero al Papa di riportarla mella sua vecchia sede, Cosa che avvenne nel 1866. Da allora la devozione alla Madonna del Perpetuo Soccorso si è diffusa in tutto il mondo. (CE) (Agenzia Fides, 13/04/2015)
Links:
Sito del 150.mo anniversario:
http://www.iconoflove.org/
top ^
AFRICA/SUDAN - Al via le elezioni contestate dall’opposizione, mentre cresce la tensione con il Sud Sudan
Khartoum (Agenzia Fides) - Si sono aperte oggi, 13 aprile, le urne in 7.100 seggi per le elezioni presidenziali e parlamentari in Sudan. La votazione, che si protrarrà per tre giorni, è boicottata dai principali partiti dell’opposizione, che accusano il regime del Presidente uscente Omar al-Bashir, di aver rifiutato di partecipare agli incontri preparatori del Dialogo Nazionale, che si sono tenuti a marzo ad Addis Abeba, in Etiopia.
Ed è proprio Bashir il candidato dato come probabile vincente nelle elezioni presidenziali, dove dovrà confrontarsi con altri 15 contendenti. Dal 2009 Bashir è ricercato dalla Corte penale internazionale per crimini di guerra, contro l'umanità e il genocidio in Darfur .
Alla vigilia del voto, le autorità hanno rilasciato i leader dell’opposizione e della società civile, che erano stati arrestati a dicembre, al loro ritorno dall’Etiopia, dove avevano firmato il “Sudan Appeal”, un manifesto politico che invoca un cambio di regime per il Sudan.
Si tratta di Abu Eisa, capo della coalizione dei partiti d’opposizione, National Consensus Forces (NCF), e di Amin Mekki Madani, Presidente della Civil Society Initiative (CSI), che raggruppa le associazioni della società civile. In un comunicato la CSI afferma che il rilascio dei leader arrestati è “un trucco per ingannare la comunità internazionale” ed ha invocato una rivolta nazionale per rovesciare il regime.
Nel frattempo il governo del Sud Sudan ha accusato l’aviazione di Khartoum di aver colpito diverse località sud-sudanesi ed ha minacciato di chiedere l’aiuto straniero per difendersi dai bombardamenti sudanesi. (L.M.) (Agenzia Fides 13/4/2015)
top ^
AFRICA/GABON - Pesanti scontri a Libreville dopo la morte di una figura di spicco dell’opposizione
Libreville (Agenzia Fides) - Disordini a Libreville, capitale del Gabon, all’annuncio della morte di André Mba Obame, uno dei principali oppositori del Paese. Il decesso è avvenuto a Yaoundé, in Camerun, da dove si apprestava a raggiungere il Sudafrica per sottoporsi a cure mediche. André Mba Obame era malato da 3 anni e non appariva più in pubblico da tempo.
Dopo che la notizia della morte si è diffusa domenica 12 aprile, ci sono stati incidenti nelle strade di Libreville, tra le forze dell’ordine e i sostenitori di André Mba Obame, che accusavano il potere gabonese di avergli “lanciato un incantesimo”. I dimostranti hanno incendiato autoveicoli ed edifici ed hanno assalito la locale ambasciata del Benin, dandola alle fiamme. L’opposizione gabonese contesta infatti il Direttore del Gabinetto della Presidenza, Maixent Accrombessi, originario del Benin e naturalizzato gabonese. Le autorità del Benin hanno presentato una protesta formale per l’assalto alla propria ambasciata. (L.M.) (Agenzia Fides 13/4/2015)
top ^
ASIA/LIBANO - Il Patriarca armeno cattolico Nerses Bedros XIX: le parole del Papa sul Genocidio esprimono la coscienza dell'umanità, non sono “contro” nessuno
Roma (Agenzia Fides) - “La strategia del governo turco per impedire che si parli del Genocidio armeno sta fallendo. Per questo c'è nervosismo e le reazioni diplomatiche della Turchia sono così dure. Ma il Papa ha parlato seguendo la sua coscienza, ha ripetuto quello che già ci aveva detto due anni fa, e nessuno può pretendere di far tacere la coscienza del Papa”. Così il Patriarca di Cilicia degli Armeni cattolici, Nerses Bedros XIX, commenta in una dichiarazine rilasciata all'Agenzia Fides, le dure prese di posizione espresse dal ministero degli esteri turco per le parole sul Genocidio armeno pronunciate ieri da Papa Francesco, nel contesto della liturgia celebrata nella Basilica di San Pietro con i fedeli di rito armeno, a cento anni dal “Grande Male”.
Ho saputo - aggiunge Sua Beatitudine all’Agenzia Fides - che alcuni giornalisti turchi presenti alla liturgia hanno lasciato la Basilica quando il Papa ha citato il Genocidio armeno, per andare subito a comunicare la notizia. In un brevissimo spazio di tempo, c'erano già le prima reazioni ufficiali”.
Il Primate della Chiesa armena cattolica respinge con sdegno le letture manipolatorie che cercano di attribuire alle parole del Papa una connotazione ostile alla Turchia o addirittura al mondo musulmano: “E' del tutto evidente - nota il Patriarca Nerses Bedros - la natura strumentale di tali elucubrazioni. Il Papa non è schierato 'con' gli armeni 'contro' i turchi. Lui non è contro nessuno. Nel suo viaggio, lo scorso novembre, aveva esaltato con parole piene di riconoscenza la missione di dialogo e riconciliazione che la Turchia è chiamata a svolgere per il fatto stesso di essere una cerniera tra l’Europa e il Medio Oriente. Basta guardare le espressioni usate dal Papa per vedere che ha citato anche gli stermini provocati in Europa dal nazismo e dallo stalinismo, e quelli più recenti consumatisi ancora in Europa, in Africa e in Asia. Il suo sguardo abbraccia il mondo, lui esprime il senso di umanità che tutti dovremmo condividere. La memoria e la condanna degli orrori del pa ssato può servire a impedire che quelle cose riaccadano, come purtroppo sta succedendo anche adesso in tante parti del mondo, a partire dal Medio Oriente”.
Proprio le parole sempre usate da Papa Francesco davanti alle sofferenze attuali delle popolazioni mediorientali rendono, secondo Sua Beatitudine Nerses Bedros, del tutto infondato ogni tentativo di attribuire alle parole del Papa valenze polemiche nei confronti dell'islam: “Papa Francesco - dichiara a Fides il Capo della Chiesa armena cattolica - pensa a tutto il mondo ed esprime la retta coscienza dell'umanità davanti alle tragedie dei conflitti e delle violenze. Lui pensa a tutti gli oppressi, ai poveri e ai malati di qualsiasi nazione e religione. Lui non ha mai separato le sofferenze dei cristiani dalle sofferenze degli altri, come dimostrano tutti i suoi pronunciamenti sui conflitti che stanno insanguinando il Medio Oriente”. (GV) (Agenzia Fides 13/4/2015).
top ^
ASIA/PAKISTAN - Un ragazzo, bruciato vivo perché cristiano, è in gravi condizioni
Lahore (Agenzia Fides) – Un adolescente cristiano, Nauman Masih, 14 anni è stato bruciato vivo da alcuni giovani musulmani che Nauman non conosceva. Il giovane ora è ricoverato in ospedale a Lahore, dove lotta tra la vita a la morte, con gravi ustioni su tutto il corpo. Come appreso da Fides, l’episodio è avvenuto venerdì 10 aprile, quando i giovani musulmani che stavano recandosi in moschea hanno incontrato Nauman lungo la strada. Fermatolo, avendo saputo che era di religione cristiana, lo hanno picchiato, hanno gettato benzina su di lui e poi gli hanno dato fuoco, fuggendo.
La polizia è stata avvertita e ha registrato una denuncia contro ignoti. Nauman ha dichiarato al sovrintendente di polizia: “I giovani che mi hanno aggredito erano dei perfetti sconosciuti. Hanno iniziato a percuotermi dopo che io ho detto di essere cristiano. Ho provato a scappare ma mi hanno inseguito e cosparso di benzina”. Nauman si è buttato su un mucchio di sabbia, mentre alcuni passanti lo hanno aiutato a spegnere il fuoco sul suo corpo e hanno chiamato un’ambulanza.
“Condanniamo con forza il grave episodio di odio religioso. Abbiamo subito inviato un rapporto al Primo ministro del Punjab, Shahbaz Sharif” ha detto a Fides Sardar Mushtaq Gill, avvocato cristiano e difensore dei diritti umani.
In una nota inviata a Fides, Nasir Saeed, direttore dell’Ong CLAAS (“Center for legal aid assistance and settlement”) afferma: “Siamo in una situazione deplorevole. L'odio contro i cristiani ha raggiunto un livello davvero pericoloso se un innocente cristiano può essere bruciato vivo da estremisti islamici senza alcun motivo. I cristiani in Pakistan vivono sotto costante paura per la propria vita, nonostante le rassicurazioni del Primo ministro Nawaz Sharif”. (PA) (Agenzia Fides 13/4/2015)
top ^
ASIA/IRAQ - Nasce Radio al Salam, la radio della pace al servizio dei rifugiati iracheni
Erbil (Agenzia Fides) - Una emittente radiofonica al servizio dei rifugiati del nord Iraq, appartenenti a diversi gruppi etnici e religiosi - cristiani e musulmani, curdi, sciiti eyazidi - costretti ad abbandonare le proprie case davanti all'offensiva dei jihadisti dello Stato Islamico. E con questo spirito che ha iniziato le sue trasmissioni Radio al Salam, la radio della pace, inaugurata a Erbil il 5 aprile. “Questa emittente radio è per tutti quelli che sono stati cacciati dalle proprie case, per tutti i rifugiati” ha detto durante la trasmissione inaugurale padre Pascal Gollnisch dell'Ouvre d'Orient, l'organismo di aiuto ai cristiani d'Oriente che sostiene l'iniziativa, insieme alla Fondation Raoul Follereau. “Come suggerisce il nome - ha aggiunto il sacerdote francese - si tratta di un'emittente radio per la pace, per dare aiuto concreto alla vita quotidiana degli sfollati”.
Radio al Salam trasmette da Ankawa, il sobborgo della capitale del Kurdistan iracheno abitato in maggioranza da cristiani e anch'esso riempitosi nel 2014 di insediamenti di rifugiati fuggiti dalla Piana di Ninive. Tra le iniziative già messe in cantiere dalla radio, un servizio di registrazione delle nuove nascite che si verificano in seno alla moltitudine di sfollati raccolti anche nei campi profughi.
Si calcola che i rifugiati in Iraq dall'inizio del nuovo conflitto siano più di due milioni. (GV) (Agenzia Fides 13/4/2015)
top ^
ASIA/INDIA - Leader estremista indù: “Sterilizzare cristiani e musulmani in India”
New Delhi (Agenzia Fides) – “La popolazione di musulmani e cristiani cresce di giorno in giorno. Per intervenire contro questa emergenza, il governo dovrebbe imporre a musulmani e cristiani la sterilizzazione, in modo che non possano aumentare di numero”. È quanto ha dichiarato la leader indù Deva Sadhvi Thakur, vice presidente del gruppo estremista “All India Hindu Mahasabha”. La leader ha auspicato che “gli indù facciano più figli per aumentare la loro popolazione”. Inoltre, ha proseguito, “nelle chiese e nelle moschee dovrebbero essere installate statue delle divinità indù”.
Tali dichiarazioni hanno sollevato forti polemiche in India, specialmente tra le minoranze religiose. In una nota inviata a Fides il “Consiglio globale dei cristiani indiani” (Gcic) ha condannato “le farneticanti parole, figlie dell’ideologia Hindutva, contro le comunità di minoranza in India”. “La leader indù Deva Sadhvi Thakur dovrebbe essere arrestata per sedizione e xenofobia” afferma la nota firmata dal Presidente Sajan George.
“Le dichiarazioni sono un insulto all’India laica e anche alla libertà religiosa della nazione”, prosegue la nota. “Questi attacchi alle minoranze sono anti-costituzionali. Chiediamo al Primo ministro dell'India, Narendra Modi, di intervenire e di garantire la sicurezza a tutti i cittadini e a tutte le comunità che compongono la società indiana”, conclude il testo. (PA) (Agenzia Fides 13/4/2015)
top ^
AMERICA/BRASILE - Prima esperienza missionaria di cinquanta giovani religiosi e religiose in Amazzonia
Itaituba (Agenzia Fides) – La Commissione Episcopale per l'Amazzonia, unitamente a quelle per la Gioventù e per l'Azione Missionaria della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB), in collaborazione con la Conferenza dei Religiosi del Brasile (CRB), hanno svolto con grande successo, dal 28 marzo al 6 aprile, la Prima Missione della vita religiosa giovane, presso la diocesi di Obidos e la Prelatura di Itaituba, in Brasile.
Secondo la nota inviata a Fides da fonti locali, una cinquantina di giovani religiose e religiosi di dieci stati brasiliani, dopo una giornata di formazione a Santarem, sono stati inviati in missione nelle due Chiese particolari. L'obiettivo è stato quello di dare la possibilità ai giovani religiosi di vivere una esperienza missionaria nelle terre amazzoniche.
"La nostra aspettativa è che, attraverso questa esperienza, i giovani riescano poi a vivere con passione la causa dell’Amazzonia e, di conseguenza, le rispettive congregazioni religiose possano inviare missionari nella realtà amazzonica, che ha così bisogno della presenza della Chiesa" ha detto suor Maria Irene Lopes dos Santos, membro della Commissione per l'Amazzonia della CNBB.
La Presidente della Conferenza dei Religiosi del Brasile (CRB), suor Maria Inês Ribeiro, ha confermato che la motivazione primaria per la "Prima Missione giovani della vita religiosa" in Amazzonia è venuta dallo stesso Papa Francesco durante la Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro, nel 2013: "Ci ha chiesto di impegnarci per l'Amazzonia. Nel 2014 il Progetto Missione Giovani per l'Amazzonia raccolse circa tremila adesioni di giovani, tra cui molti religiosi/e. La CRB ha deciso poi di seguire i giovani religiosi che hanno accettato la missione in Amazzonia. E in questo Anno della Vita Consacrata, la missione è stata il momento adatto per ringraziare del grande dono, per vivere il presente nel calore della missione, nella consegna, anche sotto lo stimolo del Papa di ‘uscire’.” (CE) (Agenzia Fides, 13/04/2015)
top ^
AMERICA/PERU’ - Tanti bambini crescono nelle carceri con le loro mamme recluse
Lima (Agenzia Fides) - Quasi 200 bambini dell’età di 3 anni vivono con le rispettive madri detenute nei 31 istituti penitenziari del Perú. La nota, diffusa dall’Istituto Nazionale Penitenziario (Inpe) e pervenuta all’Agenzia Fides, assicura che i piccoli, maschi e femmine, vivono in un contesto di reclusione, anche se ben attrezzato perché possano crescere serenamente senza subire maltrattamenti o aggressioni. Le carceri con il maggior numero di bambini sono quelle femminili di Chorrillos (43) e Anexo de Chorrillos (17), entrambe a Lima; e nelle regioni di Arequipa (15), Ica (14), Ayacucho (13), Cuzco (11) e Puno (10).
Sempre secondo l’Inpe un gruppo di professionisti mantiene un dialogo costante con le mamme detenute e incinte, per dare loro orientamenti e indicazioni sull’importanza del legame madre-figlio. Molte di loro provengono da famiglie problematiche e ripetono quei modelli negativi subiti e vissuti nella loro infanzia. Negli istituti penitenziari sono a disposizione dei piccoli servizi sanitari e alimentari particolari. Anche rappresentanti di istituti religiosi e civili contribuiscono alla loro assistenza, mentre le autorità penitenziarie donano pannolini, giocattoli, vestiti e medicine. (AP) (13/4/2015 Agenzia Fides)
top ^
ASIA/MYANMAR - Dimissioni dell’Arcivescovo di Taunggyi
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Santo Padre Francesco, in data 12 aprile 2015, ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi di Taunggyi, in Myanmar, presentata da Sua Ecc. Mons. Matthias U Shwe, in conformità al canone 401 § 2 del Codice di Diritto Canonico, ed ha nominato Amministratore Apostolico sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis di Taunggyi, Sua Ecc. Mons. Basilio Athai, Vescovo Ausiliare della medesima Arcidiocesi. (SL) (Agenzia Fides 13/4/2015)
top ^

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...