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giovedì 9 novembre 2023

Vatican news 9 novembre 2023

 

AFRICA/UGANDA - Nuovi casi “falsi preti” cattolici scoperti in Uganda
 
Kampala (Agenzia Fides) – Nuovo avvertimento ai fedeli cattolici ugandesi sulla presenza di “falsi preti” in giro per le diocesi del Paese. Dopo l’avvertimento lanciato agli inizi di settembre nella provincia ecclesiastica di Kampala (vedi Fides 7/9/2023), è ora la volta di. p. Didas Kasapuri, parroco della chiesa dei martiri dell'Uganda a Mbarara, a mettere in guardia i fedeli cattolici sulla presenza di falsi preti.
Queste persone hanno invitato i parrocchiani a recarsi in case e in altri luoghi con il pretesto di offrire preghiere e benedizioni.
Tra questi c’è uno chiamato p .Hillary, che guida sessioni di preghiera ogni martedì e venerdì a Kakukuzi, e un certo p. Kiyemba, che tiene sessioni di preghiera ogni mercoledì e giovedì di ogni mese nella sua casa a Kakyeeka, nella città di Mbarara.
Altri si spacciano per frati cattolici, come Henry e Ambrose, nonché Kimuli Erineo, che secondo quanto riferito ha abbandonato la fede cattolica per diventare pastore in un altro gruppo religioso.
“Chiunque continui a frequentare le case delle persone menzionate e altri luoghi da loro indicati dovrebbe smettere di ricevere i santi sacramenti. Chiunque desideri funzioni religiose nelle proprie case deve avvisare l'ufficio del parroco”, ha avvertito p. Kasapuri in una dichiarazione.
Inoltre il parroco ha anche sospeso in via precauzionale tutti i pellegrinaggi fuori dalla diocesi, comprese le visite a luoghi sacri come Kibeho in Ruanda, Bukalango a Kampala e Kiwamirembe a Wakiso.
La sospensione è in vigore dal 5 novembre al 31 dicembre, con p. Kasapuri esorta coloro che intendono intraprendere tali pellegrinaggi in modo indipendente ad avvisare la parrocchia.
Il fenomeno di individui che si spacciano per pastori riguarda anche altre denominazioni cristiane in Uganda come la Chiesa anglicana. (L.M.) (Agenzia Fides 9/11/2023)
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AMERICA/CUBA - “La Chiesa è dove c'è il cristiano, e lì c'è il Signore”: Anno Giubilare per il V centenario della prima diocesi in terra cubana
 
Santiago de Cuba (Agenzia Fides) – E’ stato un evento storico, dalla portata sociale, culturale e religiosa quello vissuto dall’intera popolazione cubana caratterizzato dall’apertura dell’Anno Giubilare per il 500° anniversario della fondazione della Diocesi di Santiago de Cuba, prima diocesi in terra cubana, celebrato lo scorso 22 ottobre.

“In occasione di queste celebrazioni, Papa Francesco, su nostra richiesta, ha dichiarato Anno Giubilare il periodo che va dal 21 ottobre 2023 al 22 ottobre 2024 nel quale sarà concessa l'Indulgenza Plenaria a tutti coloro che quest'anno compiranno un pellegrinaggio alla Cattedrale de Nuestra Señora de la Asunción e attraverseranno la Porta Santa – ha detto Dionisio García Ibáñez, Arcivescovo di Santiago de Cuba, in una nota inviata all’Agenzia Fides.

“Iniziamo questo anno di Grazia, perché sia un anno di vita, di purificazione, di conversione, di ritorno alla fonte, di ritorno alle radici. Un tempo dove incontrare Dio che è il centro della nostra esistenza - ha detto il presule. Sarà un tempo di ringraziamento, di gioia in mezzo alle tante difficoltà quotidiane. L'anno giubilare è anche tempo di conversione, di ritorno a Dio, di ricongiunzione con Lui se lo abbiamo dimenticato. Sarà il momento per rafforzare la nostra fiducia in Lui, oltre ad essere un momento favorevole per cercarlo e provare a ritrovarlo se non lo conosciamo, sicuri che non rimarremo delusi.”

Nella Messa di apertura dell’Anno Giubilare per il V centenario della creazione della diocesi di Santiago de Cuba, il vescovo Dionisio ha espresso la sua gratitudine al Signore per essere sempre stato presente, alla comunità intera e ai fratelli di altre comunità cristiane che hanno preso parte.

“Grazie Signore, perché sei sempre stato presente qui su questa terra, e in questo popolo così diverso ma unito dal desiderio di essere fratelli, con il desiderio del bene, della pace, della giustizia.”

Il vescovo ha voluto sottolineare in modo particolare la presenza dei fratelli delle altre comunità cristiane: “ho voluto che festeggiassero con noi perché anche per loro la Parola di Dio è regola di vita. Noi, cattolici o appartenenti ad altre chiese e gruppi cristiani, che crediamo che Gesù Cristo è il nostro unico Salvatore, celebriamo tutti insieme 500 anni di presenza e di predicazione del Suo messaggio, che è sempre stato ed è un messaggio di umanizzazione, di misericordia e di Salvezza”.

Questa celebrazione ha anche un fondamento storico ha spiegato il vescovo Dionisio. Nell'anno 1517 si decise di fondare ed erigere una diocesi a Cuba. Fu scelta Baracoa, la città più grande dell'epoca. Venne nominato vescovo il sacerdote belga Juan Witte che non potette insediarsi a causa di molteplici difficoltà. Fu lui stesso a chiedere che la sede della diocesi venisse spostata e, quando il 22 ottobre 1523 tutte le pratiche burocratiche furono espletate fu eretta la diocesi con il nuovo nome di Diocesi di Santiago de Cuba. “Celebriamo non solo i 500 anni di presenza della Parola di Dio in questo paese e nella comunità cristiana, ma anche i 500 anni dalla dichiarazione dell'elevazione della Villa de Santiago a città di Santiago, a città di Cuba, come veniva chiamata all'epoca, strettamente legata all'insediamento della diocesi. Si tratta di un evento religioso, storico e di incontro tra culture, con tutte le diversità che rappresentano ognuno di noi, virtù e peccati, di allora e di adesso. La cosa importante è che Cristo ha cominciato a essere predicato e sappiamo che è il Signore della vita ed è il Signore della storia.”

“Molti di noi potranno dire: io ero presente all’anniversario dei 500 anni della creazione della Diocesi. Abbiamo preso parte a quello che abbiamo studiato sui libri di storia alle elementari. Qui in questo stesso luogo predichiamo la Parola di Dio e, grazie a Dio non solo noi, ma anche tanti fratelli in tanti altri luoghi, con e senza un tempio, perché sappiamo che la Chiesa è dove c'è il cristiano, e lì c'è il Signore” ha concluso il presule.

(AP) (Agenzia Fides 9/11/2023)

sabato 19 novembre 2016

Amate, fate il bene, benedite, pregate


vaticanit - italiano has uploaded Amare chi ci odia per sconfiggere il virus dell’inimicizia
Amare chi ci odia per sconfiggere il virus dell’inimicizia
vaticanit - italiano

mercoledì 6 luglio 2016

Indulgenza della Porziuncola tutto l'anno

800 anni dopo, papa Francesco ridà a san Francesco ciò che la Curia gli aveva tolto

di Redazione online


Un altro gesto di Papa Francesco che rimarrà nella storia. Del mondo, e della Curia romana in particolare. Il 4 agosto si recherà a Assisi perché proprio il 2 agosto 2016, cioè nel pieno dell'Anno Santo della Misericordia, si compiranno 800 anni della Porziuncola, il luogo per il quale san Francesco chiese a Papa Onorio III, in quel momento a Perugia, di concedere l'indulgenza plenaria a tutti coloro che l'avrebbero frequentata confessandosi.


Per la prima volta si sarebbe potuta dare l'indulgenza al di fuori di Roma, Santiago, San Michele al Gargano e Gerusalemme. Ma, soprattutto, lo si sarebbe fatto del tutto gratuitamente. L'importanza della coincidenza - sottolineata da questo viaggio papale - potrebbe sembrare un fatto esclusivamente religioso e spirituale, se non fosse documentata dal Diploma di Teobaldo l'opposizione della Curia di allora alla richiesta di san Francesco. I cardinali, per motivi meramente economici, non vollero che cessasse il fiume di denaro che si convogliava laddove si potevano ottenere le indulgenze. Lo raccontano i testi.


Alla richiesta del santo, il Papa, dopo un'esitazione, aveva acconsentito ma subito i cardinali del seguito si erano opposti alla facilitazione: "Badate, Signore, che se concedete a costui una tale indulgenza, distruggete quella d'oltremare". E così Onorio ridusse a un solo giorno - non a tutto l'anno come era all'inizio - quanto aveva concesso: il giorno è, appunto, il 2 agosto. Si era nel 1216 e la Riforma di Lutero dovuta alle indulgenze era ancora di là da venire. Il 4 agosto 2016, insomma, si conclude un giro lungo 800 anni. Un Papa di nome Francesco viene da san Francesco a mantenere quello che la Curia del suo predecessore gli aveva tolto.


Si torna alla Porziuncola con il mondo che, questa volta, sta varcano la porta che San Francesco otto secoli fa voleva aprire a tutti. Una porta senza serrature né maniglie. Basta chiedere permesso. Anche senza parlare. Solo nel cuore. Nella coscienza. Basta desiderare di varcarla. E si apre. La misericordia di Dio che per secoli aveva lacci impossibili per chi non aveva soldi torna ad essere celebrata nella sua esatta misura: senza misura. (Mauro Leonardi - Huffington Post)

Redazione online

martedì 9 febbraio 2016

Messaggio dell'arcivescovo di udine per la quaresima 2016



Arcidiocesi di Udine has uploaded Messaggio dell'Arcivescovo di Udine per la Quaresima 2016
Messaggio dell'Arcivescovo di Udine per la Quaresima 2016
Arcidiocesi di Udine
Il Messaggio di mons. Andrea Bruno Mazzocato per i fedeli dell'Arcidiocesi di Udine, in occasione della Quaresima 2016.

Mons. Mazzocato invita a vivere il Sacramento della Riconciliazione e a mettere in pratica almeno una delle opere di misericordia corporale o spirituale.

venerdì 29 gennaio 2016

Tg Terra Santa



Christian Media Center in Italiano has uploaded Terra Santa News 29/01/2016
Terra Santa News 29/01/2016
Christian Media Center in Italiano
LA SETTIMANA DELLA PREGHIERA PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI
A Gerusalemme un vero mosaico di Chiese con denominazioni diverse si e’ riunito in preghiera per l’unità dei cristiani

A NAZARETH I CRISTIANI HANNO PREGATO PER L’UNITÀ
Anche a Nazareth i rappresentanti delle Chiese si sono riuniti per pregare per l’unità dei cristiani in un incontro promosso dalla Comunità Chemin Neuf.

DALLA SINAGOGA DI NAZARETH GESÙ PROCLAMÒ L’ANNO GIUBILARE
Dalla Sinagoga di Nazareth da cui Gesu proclamo’ un anno di grazia, ricordiamo la storia biblica degli anni giubilari. La tradizione, di origine giudaica, viene perpetuata dalla chiesa cattolica.

IN VISITA ALL’ANTICO VILLAGGIO DI ABOUD
Un viaggio nel piccolo paese di Aboud, a Nord-Ovest di Ramallah. Il villaggio ha poco piu’ di 2000 abitanti, ma una storia e una tradizione che proseguono da secoli e secoli.

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...