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mercoledì 9 aprile 2025

E’ scontro aperto tra Amministrazione comunale e Comitato a Porpetto sul polo logistico lungo la Variante S.P.80

 

E’ scontro aperto tra Amministrazione comunale e Comitato a Porpetto sul polo logistico lungo la Variante S.P.80

Mercoledì scorso in Consiglio Comunale a Porpetto si respirava aria pesante. Oggetto del contendere: la proposta di delibera presentata dall’opposizione, che impegnava la Giunta a non autorizzare in futuro nuovi insediamenti di carattere logistico e similari per dimensioni, etc. lungo la Variante S.P.80. è stata bocciata con una maggioranza risicata: 7 voti contrari e 6 a favore, segno inequivocabile che questo argomento sta creando conflitti all’interno della maggioranza stessa. I 6 Consiglieri (tra i quali non solo quelli di minornza, ma anche il Vicesindaco Simone Bernardi e il Consigliere Caterina Bianchin) hanno preso una ferma posizione, contraria a questo tipo di intervento sul territorio. Molto accesi anche i toni delle proteste del pubblico presente in sala civica: cittadini preoccupati che non accettano di vedersi svalutare le proprie abitazioni, mettere a rischio la salute, le falde acquifere, vedere compromesso il paesaggio e perdere l’identità del Paese, solo per favorire una logica di profitto e speculazione imprenditoriale. Una parte consistente della Comunità non è disposta ad abbassare la testa di fronte ad un’Amministrazione che, in nome di alcuni posti di lavoro e di solo presunti benefici finanziari per le casse comunali, continua ad insistere su un tipo di intervento che ha già prodotto problemi sociali e danni ambientali irreversibili in altre Regioni del Nord Italia.

La cittadinanza attende pazientemente di sapere dove sono finiti i soldi ottenuti in questi anni con i bandi regionali (e non solo) e perché i relativi lavori pubblici, come ad esempio (e solo per citarne alcuni), l’adeguamento antisismico della scuola media “G.Guareschi” o la realizzazione della caserma di Castello, non sono ancora stati avviati.

Con la votazione è stato bocciato anche un punto, molto sentito dalla cittadinanza, che chiedeva all’ Amministrazione di impegnarsi ad intraprendere attività informative e partecipative qualora ci fossero nuove proposte d’insediamento da parte di imprenditori della logistica ed altri. Il discorso del Sindaco, ha lasciato i presenti esterefatti e molto preoccupati a cominciare dalla mancanza di trasparenza sul progetto preliminare, riservando a pochi eletti l’onore di conoscere quanto da un anno si progettava di fare nell’area agricola tra la S.P80 e l’abitato di via Marconi. Nel suo lungo discorso, che è sembrato più un comizio (e l’ennesima “arrampicata sugli specchi”), il Sindaco ha contestato i dati e minimizzato gli impatti ambientali, sociali e sanitari che il Comitato “No Polo Logistico – difendiamo il territorio” ha in questi mesi messo in evidenza nelle proprie assemblee, senza però portare dei dati a supporto delle sue idee sul progetto ….

Sorgono spontanee due domande:

1- Se non fosse nato un Comitato per informare e sensibilizzare la popolazione a che punto sarebbe la questione adesso? Con molta probabilità, sarebbe in Consiglio, pronta per il cambio di destinazione d’uso urbanistica, con il progetto da 3.000.000 di metri cubi che la Cittadinanza insieme al Comitato sono riusciti, per adesso, a bloccare.
2- Che garanzie di tutela hanno i cittadini, su argomenti quali salute, ambiente, traffico… da questa Amministrazione che già ora minimizza i problemi?

Il Comitato sarà presente martedì 8 aprile alle ore 20.00 in “Villa Dora” via Plebiscito 2 a San Giorgio di Nogaro per spiegare le sue motivazioni contro un progetto che l’Amministrazione continua a volere, forse di dimensioni un po’ ridotte, a ridosso dell’abitato di Porpetto e degli impianti sportivi. Conta sulla solidale partecipazione della cittadinanza sangiorgina e di tutti quanti vogliano partecipare alla serata informativa e alla raccolta firme per la petizione regionale.

 


giovedì 13 febbraio 2025

“No Polo Logistico – Difendiamo il territorio”

 

Comitato “No Polo Logistico – Difendiamo il territorio”: prosegue la campagna informativa ai residenti di Porpetto e dei comuni limitrofi

Prosegue la campagna informativa ai residenti di Porpetto e dei Comuni vicini da parte dei membri del Comitato “No Polo Logistico – Difendiamo il territorio”.  La prossima assemblea si terrà nella frazione di Castello, presso l’area festeggiamenti, giovedì 13 febbraio alle ore 20. L’incontro, spiegano in una nota,  è aperto a tutti i cittadini che avranno l’opportunità di esporre le proprie rimostranze e partecipare attivamente al dibattito. Sono cominciati a comparire diversi striscioni “No polo logistico!” contro il progetto che prevede il consumo di 30 ettari di suolo agricolo per la costruzione di un immenso complesso edilizio dedicato alla conservazione delle merci per la grande distribuzione. Dopo la prima assemblea del 30 gennaio scorso ci sono stati alcuni sviluppi: il gruppo consiliare di Minoranza ha richiesto un Consiglio Comunale urgente per la discussione del caso ma ad oggi la risposta del Sindaco Andrea Dri si sta facendo attendere. Nel frattempo il Presidente della 4° Commissione Permanente, il Consigliere Regionale Alberto Budai ha convocato presso la sede Regionale di Trieste un incontro tra le parti per mercoledì 19 febbraio. Il Comitato è pronto ad esporre le proprie motivazioni in merito al rifiuto del progetto e cercherà di sensibilizzare le Istituzioni competenti. Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi.

mercoledì 15 gennaio 2025

Rubate le offerte del Presepio di Corgnolo

 Rubate nella notte tra sabato 11 e domenica 12 gennaio, dalle cassettine poste ai lati del percorso che si snoda lungo il grande presepe di Corgnolo di Porpetto, le offerte lasciate dai visitatori, con le quali ogni anno la parrocchia realizza la rappresentazione della natività nella frazione e coopera al sostentamento di una scuola secondaria in Nigeria. Sono state svuotate non soltanto le cassette del presepe ma anche quelle delle offerte nella limitrofa chiesa, «senza scasso. Non è stato possibile quantificare l’entità della somma rubata, ma quello che ha profondamente colpito tutti è il gesto. Profonda l’amarezza di don Alberto Santi, il sacerdote che opera all’interno della comunità di Corgnolo, e dei tanti volontari che ogni anno con grande impegno e dedizione si occupano di realizzare il presepe che non ha più le dimensioni storiche che lo qualificavano come uno dei più grandi in Europa con personaggi a grandezza naturale, ma è egualmente esteso e si snoda di fronte alla chiesa in un contesto rurale di grande impatto.

«Provo un grande dispiacere – commenta costernato don Alberto – perché le fatiche della frazione nel realizzare il presepe, anche tra opinioni discordanti, è un bel modo di celebrare questa comunità. Sapere che i loro sforzi, che dovrebbero solo sollevare gratitudine, sono stati vanificati da questo gesto scoraggia molto, in un momento in cui il coraggio serve».

Don Alberto è attonito anche dopo aver scoperto che anche le cassettine della chiesa erano state svuotate, «sono senza parole – dice – perché con queste offerte erano destinate al mantenimento del presepe e ad sostenere il progetto Nigeria, che stiamo portando avanti tramite un sacerdote, per la scolarizzazione dei giovani». Moreno Di Monte è stato tra i primi ad accorgersi di quanto accaduto, «siamo andati per raccogliere le offerte – spiega –, ma abbiamo trovato le cassette aperte e vuote. In chiesa è anche sparito un amplificatore. Certamente questa non è riconoscenza». 

mercoledì 11 dicembre 2024

Rievocazione della Natività in compagnia di San Francesco a Castello di Porpetto

 

Castello di Porpetto. Rievocazione della Natività in compagnia di San Francesco


Un coinvolgimento delle comunità ad ampio raggio, grazie alla rete di rapporti interparrocchiali instaurati e favoriti dall’esperienza della Collaborazione pastorale (Cp) di San Giorgio di Nogaro. E come risultato una Rievocazione animata che “accompagna” l’attesa del Natale, in compagnia di Francesco d’Assisi. Come a Greccio, come 8 secoli fa quando prese il via la tradizione cristiana di uno dei più celebri presepi viventi, a Castello di Porpetto, venerdì 13 dicembre, a partire dalle ore 20, nella chiesa parrocchiale, è prevista la rappresentazione della nascita di Cristo. Un appuntamento annuale – ospitato nella piccola comunità che anticamente era sede di un antico convento francescano – che, avviato nel 2023, si inserisce nelle celebrazioni del quadriennio francescano.

A rappresentare i personaggi della Natività i bambini della frazione e i ragazzi del percorso della Cresima dell’intera Cp, insieme a tanti parrocchiani e amici che animeranno la rievocazione storica del primo Presepe, la cui origine è proprio legata a San Francesco che nel 1223, per ravvivare lo spirito natalizio, ideò la rappresentazione vivente in una grotta del piccolo comune in provincia di Rieti, con gli abitanti del villaggio ad animare la Natività.

All’evento sarà presente padre Gianantonio Campagnolo, rettore e superiore del Santuario della Beata Vergine di Castelmonte, che curerà il commento spirituale del “Natale a Greccio” di Porpetto. Una testimonianza – quella “donata” dall’Ordine Francescano Secolare del Fvg-Beato Odorico da Pordenone – che negli anni passati era stata portata a Porpetto dai frati Luigi Bettin ed Elvio Battaglia.

Dunque, Castello di Porpetto si appresta a ripetere l’esperienza centenaria di Greccio, grazie al progetto realizzato dalla catechista Margaret Trevisan – che ne ha curato guida e regia –, col supporto della collega Cristina Piovesan e del Gruppo teatrale “Vecjo Friûl” di Porpetto. Un evento per “vivere” la gioia e il mistero della Natività di Gesù a cui tutti sono invitati. L’appuntamento, promosso dalla Parrocchia di San Francesco d’Assisi, gode del patrocinio della Regione e del Comune di Porpetto.

Monika Pascolo

domenica 17 marzo 2024

Si restaura l’altare della Beata Vergine del Rosario

 

Porpetto. Si restaura l’altare della Beata Vergine del Rosario

Tornerà al suo antico splendore l’altare lapideo dedicato alla Beata Vergine del Rosario posto nell’aula della chiesa parrocchiale di San Vincenzo martire a Porpetto. L’intervento conservativo – a cura della ditta Arecon-Arte restauro conservazione di Campoformido –, è stato avviato da qualche giorno e andrà avanti per circa un mese.

«Il degrado, soprattutto a causa dell’umidità, ne aveva spento la bellezza – spiega il vicario parrocchiale, don Alberto Santi –; c’era il rischio di non ritorno, quindi si è deciso di intervenire immediatamente seppur si tratti di un progetto piuttosto impegnativo per la Parrocchia. Ma la piccola comunità ha voluto farsi vicina rispondendo con grande generosità all’appello, così come alcune aziende del territorio. Ora ci auguriamo che la solidarietà non venga meno per garantire il completamento del restauro».

Seppur al momento non sia garantita la copertura dell’intera spesa, l’intervento è stato avviato anche grazie ad un contributo messo a disposizione dalla Fondazione Friuli che andrà ad assicurare un terzo dell’investimento preventivato.

È una storia particolare quella che contraddistingue l’altare marmoreo e inizia lontano da Porpetto. L’opera – autografa –, è stata infatti realizzata per la chiesa dell’Addolorata di Gradisca d’Isonzo. È attribuita a Francesco Zuliani, detto “il Lessano”, artista che operò nell’Isontino negli anni a cavallo tra il VI e VIII decennio del ‘700. Non si conosce la data dell’opera, ma si sa per certo che la chiesa venne chiusa nel 1810 per diventare una stalla, mentre ci fu la soppressione del vicino convento ad opera di Napoleone Bonaparte. Finirono, dunque, all’asta gli altari e quello della Beata Vergine fu acquistato dalla Pieve di Porpetto. Caratteristica che lo contraddistingue non è solo l’icona inserita in una preziosa cornice raffigurante la Madonna con il Bambino, ma pure due sculture in marmo bianco di San Domenico e Santa Caterina da Siena e 15 miniature dipinte, nascoste oggi da ovali in lamina di rame che riproducono i medesimi soggetti. Le esperte della ditta Arecon procederanno con una pulizia dell’intero altare (oltre ai segni dell’umidità, alcune porzioni sono ricoperte da fumo e cera di candele), con l’eliminazione di vecchie stuccature e reintegro di quelle nuove; tutte le superfici lapidee saranno trattate e protette. Si interverrà poi sulle miniature originarie, ritoccando le lacune di pittura e consolidando l’intera superficie.

Una delle 15 miniature

A conclusione del cantiere è intenzione della Parrocchia celebrare il ritorno all’antico splendore dell’altare con una cerimonia inaugurale, occasione anche per “raccontarne” l’originale storia legata alle vicende napoleoniche in Italia. Non solo. L’estate a Porpetto è ricca di appuntamenti che culminano con il Perdòn della Madonna in programma domenica 8 settembre. Tra gli eventi in programma quest’anno anche il 60° di sacerdozio del parroco mons. Igino Schiff, coordinatore della Collaborazione pastorale di San Giorgio di Nogaro. «Sarà bello iniziare i festeggiamenti legandoli all’inaugurazione dell’altare ospitato nella chiesa a cui mons. Schiff, originario di Porpetto, è legato affettivamente, avendola frequentata fin da fanciullo», aggiunge don Santi.

Monika Pascolo

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Nuovo custode di Terra Santa

  Padre Francesco Ielpo è il nuovo Custode di Terra Santa  Già delegato della Custodia in Italia, il francescano succede a padre Francesco ...