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sabato 8 ottobre 2022

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) 9 ottobre 2022

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)


Grado della Celebrazione: DOMENICA

Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Se consideri le colpe, o Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Con te è il perdono, Dio d'Israele. (Cf. Sal 129,3-4)

Colletta
O Dio, che nel tuo Figlio
liberi l'uomo dal male che lo opprime
e gli mostri la via della salvezza,
donaci la salute del corpo e il vigore dello spirito,
affinché, rinnovati dall'incontro con la tua parola,
possiamo renderti gloria con la nostra vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (2Re 5,14-17)
Tornato Naamàn dall’uomo di Dio, confessò il Signore.

Dal secondo libro dei Re

In quei giorni, Naamàn [, il comandante dell’esercito del re di Aram,] scese e si immerse nel Giordano sette volte, secondo la parola di Elisèo, uomo di Dio, e il suo corpo ridivenne come il corpo di un ragazzo; egli era purificato [dalla sua lebbra].
Tornò con tutto il seguito da [Elisèo,] l’uomo di Dio; entrò e stette davanti a lui dicendo: «Ecco, ora so che non c’è Dio su tutta la terra se non in Israele. Adesso accetta un dono dal tuo servo». Quello disse: «Per la vita del Signore, alla cui presenza io sto, non lo prenderò». L’altro insisteva perché accettasse, ma egli rifiutò.
Allora Naamàn disse: «Se è no, sia permesso almeno al tuo servo di caricare qui tanta terra quanta ne porta una coppia di muli, perché il tuo servo non intende compiere più un olocausto o un sacrificio ad altri dèi, ma solo al Signore».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 97)
Rit: Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

SECONDA LETTURA (2Tm 2,8-13)
Se perseveriamo, con lui anche regneremo.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Figlio mio,
ricòrdati di Gesù Cristo,
risorto dai morti,
discendente di Davide,
come io annuncio nel mio vangelo,
per il quale soffro
fino a portare le catene come un malfattore.
Ma la parola di Dio non è incatenata! Perciò io sopporto ogni cosa per quelli che Dio ha scelto, perché anch’essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna.
Questa parola è degna di fede:
Se moriamo con lui, con lui anche vivremo;
se perseveriamo, con lui anche regneremo;
se lo rinneghiamo, lui pure ci rinnegherà;
se siamo infedeli, lui rimane fedele,
perché non può rinnegare se stesso.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (1Ts 5,18)
Alleluia, alleluia.

In ogni cosa rendete grazie:
questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.
Alleluia.

VANGELO (Lc 17,11-19)
Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all'infuori di questo straniero.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Dio ci chiama alla salvezza e alla gioia autentica, e ci chiede di riconoscere come figli l’amore ch’egli ci dona.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore, guidaci alla fonte del tuo amore.

1. Perché la consapevolezza della tua misericordia ci unisca fra noi al di là delle nostre differenze. Preghiamo.
2. Perché impariamo la difficile arte della riconoscenza. Preghiamo.
3. Perché la nostra fede superi sempre il nostro fallimento. Preghiamo.
4. Perché non ci accontentiamo del successo nella vita, ma miriamo alla realizzazione della vita. Preghiamo.

O Padre, la tentazione di dimenticare che la salvezza è dono immeritato e gratuito è sempre in agguato. Donaci un cuore capace di gratitudine e sollecito verso i nostri fratelli che hanno bisogno, come noi, della tua misericordia. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

giovedì 24 ottobre 2019

Agenzia Fides 24 ottobre 2019

EUROPA/ITALIA - Formare i giovani alla missione: una nuova proposta della famiglia Comboniana
 
Roma (Agenzia Fides) – Nel Mese Missionario Straordinario prende il via un nuovo percorso di formazione e spiritualità missionaria per i giovani dai 18 ai 35 anni, promosso dalla famiglia Comboniana. Fare un’esperienza concreta di fede, stringere nuove amicizie, approfondire la conoscenza delle tematiche missionarie e partecipare a campi di volontariato estivo, in Italia e all’estero: queste le opportunità che, da domenica 27 ottobre, saranno offerte a tutti i giovani dal Gim, “Giovani Impegno Missionario”.
Saranno nove le tappe del nuovo percorso intitolato #DaiSegniDiVita, che si terrà una domenica al mese, dalle 10 alle 18 a Roma, nella casa generalizia dei Missionari Comboniani, in via Luigi Lilio 80. Filo conduttore degli incontri saranno le testimonianze di vita, la lettura partecipata della Parola di Dio e l’ascolto di testimoni su alcune problematiche odierne. Prevista la partecipazione di esperti qualificati e gli incontri con le realtà sul territorio. La presenza comboniana sarà assicurata dagli interventi di p. Giulio Albanese, direttore di Popoli e Missione, e di suor Gabriella Bottani, coordinatrice internazionale della rete contro la tratta Talitha Kum. Il primo appuntamento del 27 ottobre sarà dedicato al Brasile e porterà i giovani fino in Amazzonia, per far scoprire loro la realtà di questa terra e la sua ricchezza spirituale. (S.L.) (Agenzia Fides 24/10/2019)
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AFRICA/COSTA D’AVORIO - Mese Missionario Straordinario: “Il Signore ti chiede di essere un dono ovunque tu sia”
 
Abidjan (Agenzia Fides) – “Si diventa missionari vivendo come testimoni del Vangelo di Cristo, non con le parole, non con diplomi o certificati, ma con la vita”: lo ha sottolineato padre Lucas Marabezé, incaricato d'affari ad interim della Nunziatura apostolica in Costa d’Avorio, durante la cerimonia di consegna dei diplomi in Missiologia, nell’Università cattolica dell'Africa occidentale, consegnati a 62 laici che hanno appena conseguito il titolo pieno del corso. La cerimonia è stata organizzata in occasione della Giornata Missionaria Mondiale, culmine del Mese Missionario Straordinario. P. Marabezé ha aggiunto che nessuno è escluso dalla missione della Chiesa: “Chiunque, padre o madre di famiglia, giovane, operaio, impiegato, cameriere, disoccupato, ammalato in un letto d'ospedale, il Signore chiede a tutti di essere un dono in qualunque condizione ci troviamo”.
Secondo quanto ha dichiarato all’Agenzia Fides Solange Siloue, delle Pontificie Opere Missionarie della Costa d’Avorio, il riconoscimento accademico è stato consegnato domenica 20 ottobre, durante la Santa Messa presieduta da Padre Gaston Ogui, coordinatore della formazione missiologica, che ha tenuto l’omelia e ha richiamato il mandato missionario e il tema del Mese Missionario Straordinario, “Battezzati e inviati”, esortando gli studenti a “andare verso l’altro, per riprodurre i tratti caratteristici del Cristo missionario”.
Gli studenti, dal canto loro, hanno espresso tutta la loro gratitudine per aver avuto l’opportunità di frequentare il corso di formazione, avviato nel paese nel 2017, consapevoli della forza di questo impegno missionario nel seguire Cristo.
L’area di formazione missiologica promossa dall'Università cattolica dell'Africa occidentale/Unità universitaria di Abidjan, in collaborazione con l'Istituto missionario cattolico di Abidjan e la Facoltà di teologia dei Gesuiti dell'Africa e del Madagascar, sostenuta dalla Pontificia Unione Missionaria (PUM), è stata istituita in Costa d'Avorio nel 2017 con l'obiettivo principale di “decentralizzare le attività della PUM al fine di rafforzare la fede e l’identità cristiana tra i fedeli dei paesi di missione, nello specifico nella Chiesa nell'Africa sub-sahariana”.
(SS/AP) (24/10/2019 Agenzia Fides)
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AFRICA/NIGERIA - “La visita del Presidente delle POM ci fa sentire l’abbraccio della Chiesa universale in questo momento così difficile”
 
Abuja (Agenzia Fides) - “Siamo felici di accogliere Mons. Dal Toso come segno di comunione con la Chiesa universale” dice all’Agenzia Fides p. George Olusegun Ajana, Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (POM) della Nigeria, dove a Benin City il 22 ottobre si è aperto il Congresso Missionario Nazionale della Nigeria dal tema “La Chiesa di Cristo in Missione in Nigeria”.
Sua Ecc. Giampietro Dal Toso, Segretario aggiunto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli e Presidente delle Pontificie Opere Missionarie (POM), oltre a incontrare i delegati al Congresso terrà un meeting con tutti i Vescovi nigeriani domani sera, 25 ottobre e poi celebrerà la conclusione del Congresso sabato 26 ottobre.
“Il Congresso Missionario Nazionale è un evento molto importante per la Chiesa in Nigeria, che si ripete ogni quattro anni, perché si decide quali sono le attività missionarie nel nostro Paese” spiega p. George. “Il tema scelto per il Congresso “La Chiesa di Cristo in Missione in Nigeria” riprende il tema della Chiesa universale “La Chiesa di Cristo in missione nel mondo”.
Il Direttore nazionale delle POM spiega che “la Chiesa in Nigeria deve far fronte a forme di persecuzione derivanti dalle violenze commesse da estremisti islamici come quelli appartenenti a Boko Haram. Molti cristiani, in particolare cattolici, sono uccisi per il semplice fatto di essere cristiani. Ma anche in mezzo a queste persecuzioni rimaniamo saldi nella nostra fede, senza cedere a compromessi”.
“Il Congresso Missionario può dare un forte contributo a far sentire ai cattolici perseguitati che non sono soli” afferma p. Georg. “Al Congresso infatti partecipano cattolici provenienti da tutta la Nigeria e questo è molto incoraggiante, perché dimostra l’unità della Chiesa nigeriana. I fedeli perseguitati possono sentire di non essere isolati, che non sono soli, ma fanno parte di una comunità che li accoglie, li protegge e li aiuta spiritualmente e materialmente”. “In questo senso la visita di Mons. Dal Toso rafforza questo sentimento, allargando l’abbraccio dalla Chiesa nigeriana alla Chiesa universale”.
“Il Santo Padre ha inviato Mons. Dal Toso come suo delegato personale al nostro Congresso. Questo ci conforta perché ci fa sentire l’abbraccio e il supporto della Chiesa universale. Non siamo soli. Siamo felici di accogliere Mons. Dal Toso come segno di comunione con la Chiesa universale che ricorda che esistiamo e vuole essere in comunione con noi” conclude il Direttore Nazionale delle POM. (L.M.) (Agenzia Fides 24/10/2019)
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ASIA/LIBANO - I Capi della Chiese “abbracciano” la rivolta anti-sistema
 
Beirut (Agenzia Fides) – I Capi delle Chiese e delle comunità cristiane presenti in Libano rendono omaggio “al popolo che ha manifestato la sua unità" e chiedono di "abbracciare e proteggere la legittima rivolta dei nostri figli”, sottolineando l’urgenza “che il potere e il governo diano risposta alle loro richieste nazionali". Sono questi i passaggi con maggior impatto contenuti nell’appello diffuso da Patriarchi e rappresentanti di comunità cristiani riunitisi mercoledì 23 ottobre per cercare di esprimere una posizione comune davanti alle manifestazioni di massa contro il governo e la leadership politica che stanno scuotendo il paese dei Cedri.
Gli alti prelati di Chiese e comunità cristiani prendono le distanze dalla dirigenza politica nazionale, e davanti alla crisi provano a rivendicare il ruolo di “profeti” inascoltati: “Avevamo avvertito - si legge in quello che è stato etichettato dai media come “l’appello di Bkerké” - che ciò che sta accadendo oggi stava per arrivare, ma i governi succedutisi alla guida del Paese hanno ignorato i nostri appelli". Il pronunciamento degli alti ecclesiastici, letto dal Patriarca maronita Boutros Bechara Rai, ha anche espresso considerazioni in merito alle proposte di riforma e alle misure economiche predisposte dal governo guidato dal sunnita Saad Hariri nel tentativo di rispondere alle istanze della piazza: "Il piano di riforma” si legge nell’Appello di Bkerké “è un primo passo positivo, ma è necessario un rimpasto del governo e l’avvio di un'amministrazione gestita da persone competenti e patriottiche", ha detto. "Chiediamo al capo di Stato” aggiungono gli ecclesiastici nel loro appello “di iniziare immediatamente le consultazioni con i leader politici per adottare le misure necessarie per soddisfare le esigenze della popolazione”. Rivolgendosi ai manifestanti, i Capi delle Chiese e delle comunità cristiane libanesi hanno chiesto loro di sottrarsi alle manovre di chi vuole strumentalizzare il loro grido, evitando di attribuire alle manifestazioni popolari i tratti di un “movimento golpista” e tutelando il legame che unisce il popolo all’esercito e agli apparati di sicurezza.
Nel pomeriggio di mercoledì 23 ottobre – informano i media nazionali – il Presidente libanese Michel Aoun ha avuto una conversazione telefonica con il Patriarca maronita Bechara Rai per confrontarsi con lui sui contenuti dell’Appello di Bkerké.
Alla riunione dei capi ecclesiastici libanesi ha preso parte in via eccezionale anche lo Sheikh Abdel Latif Darian, Mufti della Repubblica libanese, che dal canto suo ha chiamato lo Stato e il governo a farsi carico delle "giuste richieste" dei manifestanti.
A far esplodere il malcontento popolare, che ha una sua radice sostanziale nella crisi economica attraversata dal paese, sono state le nuove tasse predisposte dal governo sull’utilizzo di whatsapp e di altri mezzi di comunicazione. GV) (Agenzia Fides 24/10/2019)
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AMERICA/ECUADOR - Dopo le proteste si avvia il dialogo e la riconciliazione, con la mediazione dei Vescovi
 
Quito (Agenzia Fides) – Mercoledì 23 ottobre quattro rappresentanti della Conferenza episcopale ecuadoriana (CEE) si sono recati nella sede del governo. La delegazione era composta da Mons. Luis Cabrera, Arcivescovo di Guayaquil, Vice Presidente della Conferenza Episcopale; Mons. Alfredo Espinosa, Arcivescovo di Quito; Mons. René Coba, Ordinario militare, Segretario della CEE, e Mons. Danilo Echeverría, Ausiliare di Quito, rappresentante del settore della famiglia della CEE. Il Presidente della CEE è attualmente a Roma per partecipare al Sinodo dei Vescovi.
Sebbene l'incontro si sia svolto a porte chiuse, sono state rilasciate alla stampa alcune informazioni. Il Presidente dell’Ecuador, Lenín Moreno, ha ringraziato i Vescovi "a nome del paese, dello Stato e del Governo" per la funzione di mediatori assunta in questi momenti difficili, frutto di malintesi e mancanza di dialogo. Quindi il Presidente ha parlato della "prepotenza di coloro che credono di avere il diritto di rimanere indefinitamente nel potere, oppure in una posizione intransigente", alludendo a quanto è accaduto nel paese e alla sua marcia indietro sulle disposizioni del governo (vedi Fides 9/10/2019). Moreno ha ringraziato in modo speciale il Fronte Unico dei Lavoratori (FUT) per aver sospeso le manifestazioni previste per il 30 ottobre.
Da parte sua, Mons. Cabrera ha sottolineato l'invito del governo alla Conferenza Episcopale ad essere mediatrice per il dialogo con il movimento indigeno del paese, riferisce la nota inviata a Fides. Quindi ha insistito sul fatto che "c'è la disposizione e la speranza di arrivare ad accordi specifici, non per accontentare i gruppi in dialogo, ma tutto il paese". Il Vicepresidente della CEE ha concluso il suo intervento annunciando la sfida di iniziare un processo di riconciliazione e pacificazione perché "una parte del popolo è rimasto frammentato e ferito".
Il Presidente Lenín Moreno, in sedute diverse, ha poi incontrato rappresentanti di gruppi sociali e sindacati, in modo particolare quelli dei trasporti, per definire modalità e tempi dei sussidi per la benzina, tema che aveva fatto scatenare le proteste.
Le manifestazioni si sono concluse il 13 ottobre, dopo l’abrogazione da parte del governo, del controverso decreto sui sussidi, con un tragico bilancio di 8 morti, oltre 1.300 feriti e un migliaio di arresti, secondo un rapporto della Defensoria del Pueblo. La fine delle proteste ha aperto un dialogo diretto tra il governo e il movimento indigeno, con la mediazione dell'Episcopato e dell'ufficio delle Nazioni Unite in Ecuador.
(CE) (Agenzia Fides, 24/10/2019)
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AMERICA/BRASILE - Mantenere vivo il fuoco acceso dal Mese Missionario Straordinario
 
Sao Paulo (Agenzia Fides) - La preoccupazione per i prossimi anni è come mantenere vivo il dinamismo missionario nella Chiesa in Brasile, acceso nel Mese Missionario Straordinario: per Mons. Odelir José Magri, Vescovo di Chapecó e Presidente della Commissione episcopale per l'animazione missionaria della Conferenza nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB), lo strumento principale è il Programma Missionario Nazionale recentemente varato.
In un comunicato diffuso dalla Conferenza episcopale pervenuto a Fides, il Vescovo presenta alcune riflessioni sul Mese Missionario Straordinario Ottobre 2019 che si sta concludendo. Riferendosi alla sua diocesi, Chapecó, alla sua regione, Soul 4, e considerando le informazioni diffuse nei social network, Mons. Magri afferma che il Mese Missionario Straordinario è stato vissuto dalle diocesi, dalle parrocchie e dalle comunità in Brasile, e ha senza dubbio aumentato la consapevolezza missionaria nella Chiesa brasiliana. Un altro indice di partecipazione si può desumere dalla grande quantità di materiale richiesto in tutto il Brasile: ad esempio sono state distribuite circa 25.000 copie della Guida del Mese Missionario Straordinario.
Il coinvolgimento della Chiesa nel Mese Missionario Straordinario si è espresso anche con il gesto concreto della colletta durante la Giornata Missionaria Mondiale, con molte comunità che hanno fatto visite missionarie, chiudendo con una veglia di preghiera. Anche se ci sono molte altre cose da valutare per un bilancio obiettivo e concreto, Mons. Magri sottolinea che, in generale, le persone hanno accolto e fatto proprie le proposte del Mese Missionario Straordinario, vivendolo intensamente, “con una maggiore consapevolezza della missione, con l'accoglienza dei simboli che sono stati distribuiti, la bandiera con il logo ‘Battezzati e inviati’ e la croce pellegrina”. (S.L.) (Agenzia Fides 24/10/2019)

domenica 30 luglio 2017

Gesù trasforma il cuore e ci apre ai fratelli(angelus del 30 luglio 2017)


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Papa: Gesù trasforma il cuore e ci apre ai fratelli
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sabato 8 luglio 2017

CELEBRAZIONE DEL PREZIOSISSIMO SANGUE ALLA BASILICA DEL GETSEMANI


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RICORRE LA CELEBRAZIONE DEL PREZIOSISSIMO SANGUE ALLA BASILICA DEL ...
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giovedì 2 marzo 2017

I DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO A) 5 marzo 2017

    I DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO A)




Colore liturgico: Viola
Antifona d'ingresso
Egli mi invocherà e io lo esaudirò;
gli darò salvezza e gloria,
lo sazierò con una lunga vita. (Sal 91,15-16)

Non si dice il Gloria.
Colletta
O Dio, nostro Padre,
con la celebrazione di questa Quaresima,
segno sacramentale della nostra conversione,
concedi a noi tuoi fedeli
di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo
e di testimoniarlo
con una degna condotta di vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Gen 2,7-9; 3,1-7)
La creazione dei progenitori e il loro peccato.

Dal libro della Gènesi

Il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente.
Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male.
Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: “Non dovete mangiare di alcun albero del giardino”?». Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: “Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”». Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male».
Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 50)
Rit: Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.

Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.

Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.

SECONDA LETTURA (Rm 5,12-19 (forma breve: Rm 5,12.17-19))
Dove ha abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato.
Fino alla Legge infatti c’era il peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la Legge, la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire.
Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di più la grazia di Dio, e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti. E nel caso del dono non è come nel caso di quel solo che ha peccato: il giudizio infatti viene da uno solo, ed è per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute, ed è per la giustificazione. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.
Come dunque per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dà vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.

Parola di Dio.

Canto al Vangelo (Mt 4,4b)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO (Mt 4,1-11)
Gesù digiuna per quaranta giorni nel deserto ed è tentato.

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”».
Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Parola del Signore


Preghiera dei fedeli
Desiderosi di vivere con cuore rinnovato, nella libertà di figli, chiediamo al Padre che ascolti le nostre preghiere e ci dia la forza di vivere secondo la sua divina volontà.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa si abbeveri alla Parola di Dio, da essa si lasci guidare sulle strade della storia, per esprimere frutti di santità, preghiamo.
2. Per coloro che sono rivestiti di autorità, perché svolgano il loro mandato con spirito di servizio, come un compito per il bene comune, preghiamo.
3. Perché gli uomini sappiano resistere alle tentazioni del potere, dell’avere e del piacere, gli idoli del nostro tempo, preghiamo.
4. Per i battezzati, perché accolgano con riconoscenza l’invito alla conversione di questo tempo quaresimale e si impegnino nell’itinerario della riscoperta di una fede autentica, preghiamo.
5. Per noi che partecipiamo a questa Eucaristia, perché il Signore scardini le nostre resistenze e ci renda aperti alla sua voce e al suo appello d’amore, preghiamo.

Ascolta, o Padre, le nostre preghiere, e donaci la forza di superare ogni prova, per raggiungere la comunione con te, che sei l’Amore. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

mercoledì 11 gennaio 2017

Il sito del battesimo di Gesù


Telepace Holy Land TV has uploaded IL BATTESIMO DI GESU' NEL DESERTO DI GERICO
IL BATTESIMO DI GESU' NEL DESERTO DI GERICO
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sabato 1 ottobre 2016

XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)




Antifona d'ingresso
Tutte le cose sono in tuo potere, Signore,
e nessuno può resistere al tuo volere.
Tu hai fatto tutte le cose, il cielo e la terra
e tutte le meraviglie che vi sono racchiuse;
tu sei il Signore di tutto l’universo. (Est 4,17b)
Colletta
O Dio, fonte di ogni bene,
che esaudisci le preghiere del tuo popolo
al di là di ogni desiderio e di ogni merito,
effondi su di noi la tua misericordia:
perdona ciò che la coscienza teme
e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

Oppure:
O Padre, che ci ascolti se abbiamo fede
quanto un granello di senapa,
donaci l’umiltà del cuore,
perché, cooperando con tutte le nostre forze
alla crescita del tuo regno,
ci riconosciamo servi inutili,
che tu hai chiamato a rivelare le meraviglie del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA (Ab 1,2-3;2,2-4)
Il giusto vivrà per la sua fede.
Dal libro del profeta Abacuc

Fino a quando, Signore, implorerò aiuto
e non ascolti,
a te alzerò il grido: «Violenza!»
e non salvi?
Perché mi fai vedere l’iniquità
e resti spettatore dell’oppressione?
Ho davanti a me rapina e violenza
e ci sono liti e si muovono contese.
Il Signore rispose e mi disse:
«Scrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette,
perché la si legga speditamente.
È una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila,
perché certo verrà e non tarderà.
Ecco, soccombe colui che non ha l’animo retto,
mentre il giusto vivrà per la sua fede».

Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 94)
Rit: Ascoltate oggi la voce del Signore.
Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».
SECONDA LETTURA (2Tm 1,6-8.13-14)
Non vergognarti di dare testimonianza al Signore nostro.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Figlio mio, ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l’imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza.
Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.
Prendi come modello i sani insegnamenti che hai udito da me con la fede e l’amore, che sono in Cristo Gesù. Custodisci, mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti è stato affidato.

Parola di Dio
Canto al Vangelo (1Pt 1,25)
Alleluia, alleluia.
La parola del Signore rimane in eterno:
e questa è la parola del Vangelo che vi è stato annunciato.
Alleluia.
VANGELO (Lc 17,5-10)
Se aveste fede!

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!».
Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».

Parola del Signore

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

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