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venerdì 6 novembre 2020

Agenzia Fides 6 novembre 2020

 

EUROPA/SVIZZERA - “I bambini hanno bisogno del nostro aiuto”: i Cantori della Stella proseguono il loro impegno con creatività e flessibilità
 
Friburgo (Agenzia Fides) - “I bambini hanno bisogno del nostro aiuto. Non dimentichiamoli!” è l’esortazione con cui i Cantori della Stella dell’Infanzia Missionaria (POSI) si apprestano a iniziare la loro annuale attività solidale secondo i criteri della flessibilità e della creatività. Questa quindicesima edizione dell’attività missionaria nella Svizzera romanda, che si svolgerà come sempre durante il periodo dell'Avvento e dell'Epifania, dovrà infatti adattarsi alla situazione determinata dalla pandemia di Covid-19. Come riporta la nota inviata all’Agenzia Fides, la direzione nazionale di Missio ha fornito agli animatori un elenco di raccomandazioni per agire nel rispetto delle linee guida sulla salute emanate dalle autorità sanitarie federali, dalla diocesi e dal loro cantone.
"Noi di Missio siamo consapevoli che le misure raccomandate richiedono ulteriori sforzi da parte degli Animatori dei Cantori della Stella e dei gruppi di bambini. Ma, con la creatività, l'azione dei Cantori porterà, in un modo o nell'altro, gioia in questo periodo cupo” spiega Nadia Brügger, di Missio-Ragazzi, che coordina l'azione nella Svizzera romanda. E’ stata anche realizzata una guida per gli Animatori dei gruppi dei Cantori, con una serie di raccomandazioni tenendo conto dei diversi contesti possibili. "L'obiettivo è che i Cantori della Stella possano svolgere la loro attività in conformità con le linee guida sulla salute, e con flessibilità e creatività. Proponiamo, ad esempio, di recitare la benedizione sotto le finestre delle case, di raccogliere le offerte con una rete da pesca o attraverso carte bancarie piuttosto che in un salvadanaio” aggiunge Nadia Brügger.
Esiste anche un "piano B" nel caso in cui sia impossibile ai Cantori andare di porta in porta, sfruttando gli strumenti digitali: oltre alla raccolta delle donazioni tramite un codice QR TWINT, sarà disponibile anche un “Tour online” dei Cantori della Stella. Le donazioni raccolte andranno a favore di due progetti di aiuto ai bambini, sostenuti da Missio in Guinea, e finanzierà anche altri progetti in Africa, Asia, Oceania e America Latina. “La situazione dei bambini in alcuni paesi è peggiorata negli ultimi mesi a causa del lockdown e delle conseguenze economiche. Hanno bisogno del nostro supporto più che mai. Non dimentichiamoli" conclude Nadia Brügger. (SL) (Agenzia Fides 6/11/2020)
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AFRICA/ETIOPIA - Minaccia di guerra civile, l’appello dei Vescovi cattolici: “Si risolva il conflitto in modo pacifico”
 
Addis Abeba (Agenzia Fides) – “Esortiamo le parti a risolvere le loro divergenze amichevolmente, in uno spirito di rispetto, comprensione e fiducia” chiedono i Vescovi cattolici dell’Etiopia in una dichiarazione sulle tensioni che attraversano il Paese. Il 4 novembre il governo etiope ha dichiarato lo stato di emergenza nello Stato del Tigrai, ordinando un'offensiva militare, dopo che una base militare è stata catturata da forze fedeli al governo regionale del Tigrai. I Vescovi auspicano e pregano “perché le persone vivano nel rispetto, nella concertazione e nel dialogo e lavorino insieme per la prosperità del loro Paese".
"Nonostante gli sforzi dei leader religiosi, degli anziani e di altre parti interessate per disinnescare il conflitto in corso tra la Repubblica federale democratica dell'Etiopia e lo stato regionale del Tigrai, si è avuta un'escalation delle tensioni” nota la dichiarazione. I Vescovi avvertono che “se i fratelli si uccidono, l'Etiopia non guadagnerà nulla. Invece ciò porterà il Paese al fallimento e non gioverà a nessuno” e invitano “gli etiopi a non prendere alla leggera il conflitto", aggiungendo che "tutti dovrebbero prenderlo sul serio e contribuire alla causa della riconciliazione, rafforzare l'unità nazionale e garantire pace e sicurezza”.
Il 26 settembre, aggressori armati hanno ucciso almeno 15 persone in un assalto prima dell'alba nella zona di Metekel, nella regione di Benishangul-Gumuz, nell'Etiopia occidentale. All'inizio di settembre nella stessa regione al confine con il Sudan, in altri due assalti, hanno provocato l'uccisione di civili e costretto almeno 300 persone a lasciare le loro case.
La Chiesa cattolica etiope condanna fermamente lo sfollamento in corso e l'uccisione di persone innocenti in varie parti del Paese: "L'orribile massacro dei nostri fratelli e sorelle innocenti ha lasciato la nostra Chiesa profondamente rattristata”. I Vescovi concludono esortando “tutti i cattolici in Etiopia e nel mondo a guardare più da vicino la situazione nel nostro Paese e a pregare per la pace e la riconciliazione” (L.M.) (Agenzia Fides 6/11/2020)


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AFRICA/EGITTO - “Diffide” copte contro le strumentalizzazioni politiche: alle elezioni la Chiesa non sponsorizza nessun candidato
 
Sohag (Agenzia Fides) – Nella arcidiocesi copta ortodossa di al Balayna ci sono persone che fanno propaganda politica affermando di aver avuto dalle autorità ecclesiastiche l’incarico si suggerire agli elettori quale candidato votare alle elezioni politiche in corso. “Ma questo non ha alcun fondamento, e l’arcidiocesi non mai affidato a nessuno un simile mandato. Noi ci atteniamo alle istruzioni di Papa Tawadros, e incoraggiamo semplicemente gli elettori a esercitare il proprio diritto di voto, senza esprimere alcuna indicazione di voto a favore di singoli candidati”. E’ una chiara diffida contro le strumentalizzazioni politiche quella diffusa dall’arcidiocesi copta ortodossa di Al Balayna, nel governatorato egiziano di Sohag, su indicazione del Vescovo Wissa, mentre per gli abitanti di quel territorio si avvicina il momento di prendere parte all’articolato processo di raccolta dei voti delle elezioni parlamentari egiziane del 2020. La Chiesa – si legge in un comunicato diffuso dall’arcidiocesi copta ortodossa – “non ha disposizioni da dare a favore di qualche soggetto politico specifico, e invita semplicemente tutti a esprimere il proprio voto a favore del candidato ritenuto migliore”.
La messa in allerta contro strumentalizzazioni politiche diffusa dall'arcidiocesi copta ortodossa di al Balanya non rappresenta un’eccezione: anche altri Vescovi e altre diocesi, in tutto l’Egitto, hanno rilanciato con interventi e comunicati ad hoc la scelta della equidistanza da candidati e Partiti in lizza per le elezioni politiche, linea che in questa tornata elettorale è stata indicata dal Patriarcato copto ortodosso con particolare vigore. Negli ultimi giorni anche Anba Angelos, Vescovo copto ortodosso di Shubra (distretto del Cairo), insieme all’assemblea diocesana dei sacerdoti, ha emesso un comunicato per diffidare tutti i militanti e i propagandisti dal diffondere “false dichiarazioni” sul sostegno elettorale offerto dalla Chiesa copta ortodossa a candidati o Partiti.
Le votazioni per scegliere i membri della Camera dei Rappresentanti nelle diverse aree del Paese, svoltesi in fasi diverse, dovrebbero concludesti domenica 8 novembre. Alle precedenti elezioni parlamentari del 2015 – riferisce CoptsToday – 36 seggi dei 568 a disposizione erano stati assegnati a candidati copti ortodossi. (GV) (Agenzia Fides 6/11/2020).
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ASIA/FILIPPINE - I cattolici si mobilitano per le vittime del tifone Goni
 
Manila (Agenzia Fides) - Si è messa in moto tempestivamente nelle Filippine la "macchina degli aiuti umanitari" della Chiesa cattolica per soccorrere le popolazioni colpite dalla tempesta tropicale Goni, che ha devastato la regione di Bicol e altre parti dell' isola di Luzon. Il super ciclone, iniziato il 1° novembre, ha causato piogge torrenziali, forti inondazioni e smottamenti dalle pendici del vulcano Mayon nella regione di Bicol .
Il Segretariato Nazionale per l'Azione Sociale (NASSA) delle Filippine - organismo che costituisce la Caritas locale - ha rilevato che "il tifone porterà sicuramente maggiore povertà alle nostre comunità gravemente colpite dal tifone, poiché stanno anche combattendo contro gli effetti della pandemia Covid-19", invitando i filippini, e i fedeli all'estero, ad agire "con generosità e compassione di tutti”, come ha detto il Vescovo Jose Colin Bagaforo, Direttore Nazionale di NASSA.
Rivolgendosi alle popolazioni colpite, padre Tony Labiao, ex Segretario esecutivo della Caritas, ha detto: “In questi tempi difficili, portate tutto al nostro Dio. Sappiamo che tanti nel mondo saranno in grado di ascoltare le nostre preghiere e inviare aiuti". Intanto i volontari cattolici e le squadre diocesane di risposta alle emergenze continuano ad assistere le persone, in particolare gli sfollati, che hanno trovato riparo nelle chiese, ha riferito a Fides padre Labiao. “Si prevede che questa calamità aggravi la condizione nelle comunità più povere. Ma con la nostra condivisione possiamo superarla".
Secondo ila National Disaster Risk Reduction and Management Council, il 2 novembre almeno più di due milioni di individui provenienti da 12 regioni sono stati colpiti dal super tifone. Alcune delle città e dei villaggi costieri sono stati sommersi dalle inondazioni e da esondazioni dei fiumi.
Goni, oltre a colpire la regione di Bicol, ha toccato le province di Quezon e Batangas prima di dirigersi verso il Mar Cinese Meridionale. Come misura precauzionale, più di 390.000 persone erano fuggite in luoghi più sicuri, e circa 345.000 si sono rifugiate in vari centri di evacuazione che includono chiese, scuole governative e altri luoghi. (SD-PA) (Agenzia Fides 6/11/2020)
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AMERICA/HONDURAS - Appello dei Vescovi per le disastrose conseguenze dell’uragano
 
Tegucigalpa (Agenzia Fides) – La Conferenza episcopale dell'Honduras ha lanciato un appello chiedendo solidarietà per le pesanti conseguenze che il fenomeno tropicale Eta sta lasciando nel Paese, dopo aver già provocato ingenti danni materiali e ucciso otto persone.
Con l’invocazione "Il nostro aiuto è nel nome del Signore, che ha fatto il cielo e la terra" (Salmo 124, 8) si apre l'ampio documento diffuso dai Vescovi dell'Honduras, pervenuto a Fides, in cui i Pastori della Chiesa cattolica esortano la popolazione a non correre rischi e a seguire le indicazioni delle autorità governative, al fine di evitare ogni tipo di disgrazia.
Inoltre, in mezzo a questa emergenza meteorologica, esortano a non dimenticare il Covid.19, che è ancora presente, con un rischio di contagio molto alto.
"Per quanto possibile, prestiamo l’attenzione necessaria per rispettare le disposizioni di base sulla biosicurezza" afferma il testo. I Vescovi ringraziano quindi i parroci per la cura pastorale che stanno prestando alle comunità e chiedono di aumentare il loro impegno in queste difficili circostanze, insieme alle équipe della pastorale sociale, per conoscere i disastri che l'uragano sta producendo nelle loro parrocchie.
Con il suo passaggio in Honduras, Eta lascia una distruzione impressionante: 6 fiumi esondati e 2 porti chiusi perché distrutti, La Ceiba e Tela, oltre ad una ingente numero di case distrutte completamente, strade di città trasformate in fiumi, valanghe precipitate sulle strade all'interno del paese.
(CE) (Agenzia Fides 06/11/2020)
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AMERICA/BRASILE - Cinque anni dopo il disastro della diga a Mariana la popolazione attende ancora giustizia
 
Mariana (Agenzia Fides) – Nel pomeriggio del 5 novembre 2015 cedette la diga della miniera di ferro Fundão a Mariana, causando 19 morti e 50 feriti, la distruzione di innumerevoli abitazioni. Il mare di fango tossico ha devastato il Rio Doce e ha raggiunto l'oceano a Espàrito Santo. Sono passati 5 anni e i responsabili della tragedia non sono stati processati. Nel 2019 il reato di omicidio è stato ritirato dal processo. I morti causati dalla rottura della diga sono stati considerati dalla Giustizia come conseguenza dell'inondazione causata dalla rottura. Durante questo periodo, le comunità distrutte non sono state ricostruite e non ci sono ancora risposte per il recupero dell'ambiente.
Nel quinto anniversario di questa tragedia, Mons. Vicente de Paula Ferreira, Vescovo ausiliare di Belo Horizonte e Segretario esecutivo della Commissione speciale per l'estrazione mineraria e l'ecologia integrale (CEEM) della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB), ha ribadito: "In questa data, vogliamo esprimere la nostra solidarietà a tutte le persone colpite e il nostro impegno per la Casa Comune".
Secondo la nota della CNBB pervenuta a Fides, la Commissione approva gli importanti punti espressi della “Lettera denuncia delle persone di Mariana colpite dalla diga di Fundão”, con cui la Caritas sviluppa un lavoro di partenariato: "Chiediamo: a) la restituzione del diritto ad un alloggio dignitoso, compresa la conservazione dei modi di vita, delle comunità distrutte, come le comunità tradizionali; b) una compensazione economica, pur sapendo che alcuni diritti lesi sono irreparabili; c) riaffermiamo anche la riabilitazione medica, psichica, economica e sociale degli individui e delle comunità; d) sostegno all'indennizzo equo per le perdite e i danni materiali e immateriali".
La Commissione Mineraria della CNBB, secondo Mons. Vicente de Paula Ferreira, spera che non si ripetano disastri criminali della stessa natura, e oltre alle misure di conservazione, di ripristino dell'onore, della cultura e della memoria delle persone, venga anche “una richiesta pubblica di perdono, che non è ancora stata fatta, in modo che ci sia giustizia". "Vogliamo rinnovare il nostro impegno per una vera conversione ecologica – conclude - , sosteniamo tutti coloro che sono vittime di tali crimini atroci, come ha detto Papa Francesco nell'enciclica ‘Fratelli tutti’, affinché possiamo passare da una cultura che uccide a una cultura di fraternità e di amicizia sociale". (SL) (Agenzia Fides 6/11/2020)

giovedì 22 ottobre 2015

Bollettino Fides News del 21 ottobre 2015

AFRICA/CONGO - Scontri per il referendum sul terzo mandato presidenziale, i Vescovi avevano da tempo invocato il dialogo
Brazzaville (Agenzia Fides) - Almeno 4 morti e una decina di feriti sono il bilancio delle violente manifestazioni avvenute ieri, 20 ottobre, nelle due principali città della Repubblica del Congo, la capitale, Brazzaville, e Pointe-Noire.
I manifestanti sono scesi nelle strade per protestare contro il divieto di tenere comizi contrari al referendum di domenica 25 ottobre sulla modifica costituzionale per permettere al Presidente Denis Sassou Nguesso di presentarsi alle elezioni del 2016 per ottenere un terzo mandato. La Costituzione vigente prevede solo due mandati presidenziali.
Da settimane nel Paese si avvertiva salire la tensione legata al referendum, che è visto dall’opposizione come un modo per perpetuare il potere di Nguesso. I Vescovi il 4 ottobre avevano lanciato un appello “ai fedeli e a tutti i congolesi” perché “non vi siano azioni e comportamenti che spianino la strada alla violenza e non compromettano la pace alla quale teniamo tutti”.
Nel messaggio, firmato da Mons. Daniel Mizonzo, Vescovo di Nkayi e Presidente della Conferenza Episcopale del Congo, si faceva appello “alle forze politiche e civili di evitare ogni forma di violenza, di esercitare una vigilanza costante su eventuali fomentatori di disordini, e di attenersi al rispetto di quanto previsto dalla ‘Legge fondamentale’ in fatto di manifestazioni, perché ognuno possa esprimere la propria posizione. Insomma che il dibattito sia condotto nella dignità, nell’onestà, nella non violenza, privilegiando sempre il dialogo. Sì il dialogo, e ancora il dialogo e sempre il dialogo”. “Congolesi! Non abbiamo la memoria corta. Salviamo la nostra giovane democrazia. Salvaguardiamo la pace acquistata a caro prezzo” concludono i Vescovi. (L.M.) (Agenzia Fides 21/10/2015)
AFRICA/CONGO RD - A tre anni dalla scomparsa dei tre assunzionisti congolesi nessuna notizia sulla loro sorte
Kinshasa (Agenzia Fides) - “C’è ancora spazio per la speranza” afferma p. Joseph Delvordre, della congregazione degli Agostiniani dell’Assunzione (Assunzionisti) parlando con il quotidiano congolese “Le Potentiel” a tre anni dalla scomparsa dei suoi tre confratelli, Jean-Pierre Ndulani, Anselme Wasikundi e Edmond Bamutute, avvenuta la sera del 19 ottobre 2012 (vedi Fides 22/10/2012) che si trovavano nella loro parrocchia Notre-Dame des Pauvres di Mbau, a 22 km da Beni, nel Nord Kivu (est della Repubblica Democratica del Congo).
P. Delvordre ricorda che un padre assunzionista era stato rimesso in libertà nel 1958 dopo 11 anni di prigionia nell’allora Unione Sovietica. Nel caso dei tre religiosi congolesi non si sa però nulla del loro destino, in particolare se siano ancora in vita.
P. Benoit Grière, Superiore Generale degli Agostiniani dell’Assunzione che si trova in missione nella provincia d’Africa, lamenta “la mancanza di informazioni che persiste attorno al rapimento dei preti assunzionisti dal 19 ottobre 2012”. “Il loro rapimento fa soffrire non solo la famiglia assunzionista ma anche quelle biologiche dei tre preti innocenti” ha sottolineato p. Grière, che ha chiesto ai fedeli di pregare per loro. La vicenda è stata contrassegnata dalla diffusione di false notizie sulla sorte dei tre religiosi (vedi Fides 8/7/2014). (L.M.) (Agenzia Fides 21/10/2015)
AFRICA/SUDAN - Avvelenamento da cibo per i bambini di un campo profughi in Nord Darfur
Nyala (Agenzia Fides) – Una intossicazione alimentare ha colpito 81 bambini in due scuole elementari nel campo profughi di Zamzam, Nord Darfur. Quarantaquattro sono stati trasferiti nell’ospedale El Fasher per essere curati, mentre gli altri sono stati portati nelle cliniche mobili presenti nel campo. Secondo la dichiarazione di un attivista a Radio Dabanga, i bambini sono stati tutti dimessi tranne due che sono rimasti nell’ospedale per ulteriori trattamenti. La fonte ha riferito anche che 25 alunni si erano intossicati dopo aver mangiato la colazione che una donna vendeva di fronte alla scuola. Sette di loro hanno vomitato immediatamente mentre altri 18, dopo aver vomitato, hanno perso conoscenza a scuola. I funzionari scolastici sono già stati in visita in alcune scuole di Zamzam per rassicurare gli studenti. Riguardo alle misure di sicurezza da prendere per evitare questo tipo di incidenti è stato deciso che chiunque venda cibo debba seguire gli standard sanitari e di sicurezza, oltre ad essere sotto controllo. (AP) (21/10/2015 Agenzia Fides)
ASIA/TERRA SANTA - E' iniziata la raccolta delle olive nel Getsemani
Gerusalemme (Agenzia Fides) - E' iniziata sabato 17 ottobre e durerà almeno una settimana la raccolta delle olive nell'orto del Getsemani. Come consuetudine, anche quest’ anno i frati francescani custodi dell’ Orto Sacro dove Gesù pregò nella notte del Giovedì santo, hanno invitato gente di Gerusalemme e volontari provenienti da ogni parte del modo a dedicare qualche ora o un'intera giornata a questo gesto, che assume una connotazione particolare, nel clima di tensione a violenza che sta di nuovo turbando la vita quotidiana nella Città Santa.
Le persone che quest'anno partecipano alla raccolta – riferiscono gli organi ufficiali della Custodia Francescana di Terrasanta e del Patriarcato latino di Gerusalemme – appartengono quest'anno a 15 nazionalità differenti.
Il Monte degli Ulivi conta alcuni alberi di ulivo centenari, caratterizzati dal fatto di condividere lo stesso DNA. Questa connotazione comune fa ritenere plausibile l'ipotesi che la pianta madre da cui sono nati gli alberi attuali possa aver fatto parte dell'oliveto dove Gesù si ritirò a pregare, all'inizio della sua Passione.
Le olive del raccolto – che quest'anno sarà particolarmente abbondante - verranno inviate all’Abbazia di Latrun, dove verrà prodotto l’olio che poi sarà venduto e consumato dai frati e dalle comunità religiose della Terra Santa, oltre a essere inviato come olio santo alle parrocchie del Patriarcato latino e a Santuari sparsi in tutto il mondo. (GV) (Agenzia Fides 21/10/2015).
ASIA/LIBANO - La diocesi maronita di Zahlé sostiene la compagna di prevenzione dei tumori al seno
Beirut (agenzia Fides) - In occasione del mese di sensibilizzazione per la prevenzione del cancro al seno, il Vescovo maronita di Zahle, Mons. Joseph Mouawad, ha celebrato una Messa nella chiesa di Nostra Signora di Zahle e Bekaa, durante la quale sono state anche elevate preghiere per la guarigione delle donne colpite da tale forma di neoplasia. Oltre alla Messa – riferiscono i media libanesi – il comitato delle donne della stessa parrocchia ha sponsorizzato anche una conferenza – tenuta da medici oncologi ed esperti, ospitata presso i locali del vescovado - durante la quale sono stati esposti i metodi di diagnosi precoce e le nuove tecniche chirurgiche - sempre meno invasive – utilizzati nella lotta a tale patologia. Alla fine della conferenza, la sede del vescovado è stata illuminata di rosa, il colore che caratterizza tutte le iniziative locali e internazionali di sensibilizzazione messe in campo nella lotta contro il cancro al seno. (GV) (Agenzia Fides 21/10/2015) .
ASIA/FILIPPINE - Vittime, dispersi, raccolti spazzati via: i danni del tifone Koppu
Cabanatuan (Agenzia Fides) – Secondo fonti locali, finora sono 39 le vittime causate dal passaggio sulle Filippine del tifone Koppu che negli ultimi giorni ha spazzato con furia il nord-est del Paese, sradicando alberi e impianti di telecomunicazione. Oltre 100 mila persone sono state evacuate e le risaie pronte per il raccolto sono andate distrutte. Numerosi i dispersi, con oltre 500 mila persone colpite dal tifone. Secondo le ultime informazioni pervenute a Fides, nella giornata di ieri, 20 ottobre, Koppu ha sferzato la principale isola di Luzon e stamattina ha raggiunto il canale di Balintang. La maggior parte dei decessi sono avvenuti a causa delle inondazioni, con l’acqua che in alcune zone hanno raggiunto i tetti delle abitazioni. Molti sono rimasti sepolti nelle frane o colpiti da alberi sradicati o pareti crollate. Si tratta della dodicesima tempesta che quest’anno si è abbattuta sulle Filippine, uno dei Paesi più predisposti ai cataclisma. Nel 2013, il tifone Haiyan aveva raso al suolo intere città nella parte centrale lasciando più di 7 mila vittime tra morti e dispersi. (AP) (21/10/2015 Agenzia Fides)
AMERICA/HAITI - Elezioni del 25 ottobre: le preoccupazioni della Chiesa
Port au Prince (Agenzia Fides) – A meno di una settimana dalle elezioni presidenziali, legislative e comunali, fissate per domenica 25 ottobre, la Conferenza Episcopale di Haiti (CEH) ha espresso alcune preoccupazioni. In primo luogo per l'esperienza amara del 9 agosto; poi, in modo generale, perché le elezioni ad Haiti purtroppo sono ancora caratterizzate dalla violenza (vedi Fides 10/08/2015). La nota pervenuta a Fides riporta le parole del portavoce della CEH, mons. Patrick Aris: "Non siamo mai stati in grado di agire come uno stato moderno, quando si tratta di organizzare le elezioni".
Per mons. Aris "non c'è stata una vera campagna elettorale, formalmente e materialmente. Non possiamo dire che nel gruppo dei 54 candidati vi sia una differenza significativa tra l’uno e l’altro".
Alla domanda frequente della popolazione sul perché la Chiesa cattolica non presenti candidati, come hanno fatto i protestanti, il portavoce della CEH ha risposto: "Non solo perché questo è proibito dal Codice di Diritto Canonico, ma perché secondo l’esperienza della Chiesa cattolica, la logica del ‘partito’ divide più di unire. La missione della Chiesa è quella di unire, creare una comunità unita, mettere insieme, non separarsi come fanno i partiti".
Riguardo alle elezioni del 9 agosto, mons. Aris ricorda che “sono state in gran parte caratterizzate da numerose irregolarità, segnalate anche dalla Chiesa, e questa responsabilità è collettiva, ma i delegati e i consiglieri elettorali sono comunque i primi a risponderne".
(CE) (Agenzia Fides, 21/10/2015)
AMERICA/MESSICO - In discussione la legalizzazione della marijuana, un altro grave problema sociale
Guanajuato (Agenzia Fides) – Il 28 ottobre la Corte Suprema di Giustizia del Messico, discuterà sulla legalizzazione della marijuana, tema che la Chiesa ha proposto venga trattato insieme a un'indagine approfondita sui problemi generati dal consumo di marijuana.
Due testimonianze su questo argomento sono state inviate a Fides. Sua Ecc. Mons. José de Jesús Martínez Zepeda, Vescovo di Irapuato, Guanajuato, ha detto che il paese sta diventando una copia di ciò che accade in altri paesi, perché "non solo ci sono gravi problemi sociali con il narcotraffico, ma anche nel nostro ambiente cittadino abbiamo già problemi di alcoolismo nella popolazione, adesso dobbiamo aggiungerci anche questo problema della droga".
Il Vescovo della diocesi di Nezahualcóyotl, Sua Ecc. Mons. Héctor Luis Morales Sánchez, ha sottolineato che per evitare problemi nelle decisioni sulla possibile legalizzazione del consumo di marijuana, tutti i settori della società dovrebbero determinare i potenziali benefici o danni, perfino i genitori. Ha aggiunto che la diversità di opinione è essenziale, come analizzare i pro e i contro, eventuali malattie derivate dal consumo e le conseguenze nelle persone, prima di prendere una decisione. Infine ha dichiarato di non essere a favore o contro la possibile legalizzazione della marijuana, ma ha ribadito che la sua eventuale regolamentazione deve comunque essere giustificata. (CE) (Agenzia Fides, 21/10/2015)

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo 24 novembre 2024

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