Lo scriba raccoglie notizie,annunci, preghiere su uomini e donne cristians della Forania della Bassa Friulana "Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche"
lunedì 20 marzo 2023
Vatican News 19 marzo 2023
Le notizie del giorno
19/03/2023
Nella riflessione che precede la preghiera mariana dell’Angelus, Francesco parla ai 25mila fedeli presenti in piazza San Pietro dell’episodio evangelico che vede protagonista un uomo nato cieco al quale Gesù ridona la vista. La miracolosa guarigione suscita però reazioni contrastanti fra la gente. ...
Dopo la preghiera mariana dell'Angelus dalla finestra del Palazzo Apostolico Francesco ha rivolto ancora una volta il suo pensiero al martoriato popolo ucraino. ...
La preoccupazione e la preghiera del Papa per le popolazioni colpite dal terremoto in Ecuador che ha provocato almeno tredici morti e 126 feriti
Al termine dell'Angelus l'augurio del Pontefice a tutti i papà nell'odierna festa di san Giuseppe e il saluto ai partecipanti alla Maratona di Roma che hanno ...
sabato 18 marzo 2023
IV DOMENICA DI QUARESIMA - LAETARE (ANNO A) 19 marzo 2023
IV DOMENICA DI QUARESIMA - LAETARE (ANNO A)
https://www.youtube.com/watch?v=Nr3gXZkg-5g
Antifona d'ingresso
Rallegrati, Gerusalemme,
e voi tutti che l’amate radunatevi.
Sfavillate di gioia con essa,
voi che eravate nel lutto. Così gioirete
e vi sazierete al seno delle sue consolazioni.
(Cf. Is 66,10-11)
Non si dice il Gloria.
Colletta
O Dio, Padre della luce,
che conosci le profondità dei cuori,
apri i nostri occhi con la grazia del tuo Spirito,
perché vediamo colui che hai mandato
a illuminare il mondo e crediamo in lui solo:
Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro salvatore.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
PRIMA LETTURA (1Sam 16,1.4.6-7.10-13)
Davide è consacrato con l’unzione re d’Israele.
Dal primo libro di Samuele
In quei giorni, il Signore disse a Samuele: «Riempi d’olio il tuo corno e
parti. Ti mando da Iesse il Betlemmita, perché mi sono scelto tra i suoi figli
un re». Samuele fece quello che il Signore gli aveva comandato.
Quando fu entrato, egli vide Eliàb e disse: «Certo, davanti al Signore sta il
suo consacrato!». Il Signore replicò a Samuele: «Non guardare al suo aspetto né
alla sua alta statura. Io l’ho scartato, perché non conta quel che vede l’uomo:
infatti l’uomo vede l’apparenza, ma il Signore vede il cuore».
Iesse fece passare davanti a Samuele i suoi sette figli e Samuele ripeté a
Iesse: «Il Signore non ha scelto nessuno di questi». Samuele chiese a Iesse:
«Sono qui tutti i giovani?». Rispose Iesse: «Rimane ancora il più piccolo, che
ora sta a pascolare il gregge». Samuele disse a Iesse: «Manda a prenderlo,
perché non ci metteremo a tavola prima che egli sia venuto qui». Lo mandò a
chiamare e lo fece venire. Era fulvo, con begli occhi e bello di aspetto.
Disse il Signore: «Àlzati e ungilo: è lui!». Samuele prese il corno dell’olio e
lo unse in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito del Signore irruppe su Davide
da quel giorno in poi.
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 22)
Rit: Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia.
Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.
Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.
SECONDA LETTURA (Ef 5,8-14)
Risorgi dai morti e Cristo ti illuminerà.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Fratelli, un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi
perciò come figli della luce; ora il frutto della luce consiste in ogni bontà,
giustizia e verità.
Cercate di capire ciò che è gradito al Signore. Non partecipate alle opere
delle tenebre, che non danno frutto, ma piuttosto condannatele apertamente. Di
quanto viene fatto in segreto da [coloro che disobbediscono a Dio] è vergognoso
perfino parlare, mentre tutte le cose apertamente condannate sono rivelate
dalla luce: tutto quello che si manifesta è luce. Per questo è detto:
«Svégliati, tu che dormi,
risorgi dai morti
e Cristo ti illuminerà».
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Gv 8,12)
Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Io sono la luce del mondo, dice il Signore;
chi segue me, avrà la luce della vita.
Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!
VANGELO (Gv 9,1-41)
Andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
+ Dal Vangelo
secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi
discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché
sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è
perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le
opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando
nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo».
Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango
sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che
significa “Inviato”. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante,
dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni
dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli
diceva: «Sono io!». Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti
gli occhi?». Egli rispose: «L’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me lo
ha spalmato sugli occhi e mi ha detto: “Va’ a Sìloe e làvati!”. Io sono andato,
mi sono lavato e ho acquistato la vista». Gli dissero: «Dov’è costui?».
Rispose: «Non lo so».
Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in
cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei
dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse
loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora
alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva
il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di
questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco:
«Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli
rispose: «È un profeta!». Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato
cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di
colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: «È questo il vostro
figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?». I genitori di
lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; ma come
ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo
sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l’età, parlerà lui di sé». Questo dissero i suoi
genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già
stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso
dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l’età: chiedetelo a
lui!».
Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da’
gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». Quello rispose: «Se
sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». Allora
gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose
loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo?
Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero:
«Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha
parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro quell’uomo:
«Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto
gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e
fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito
dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da
Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei
peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori.
Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi
nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in
lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse:
«Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui. Gesù allora disse: «È per un
giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono,
vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con
lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù
rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite:
“Noi vediamo”, il vostro peccato rimane».
Parola del Signore.
Preghiera dei fedeli
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Padre.
1. Sostieni, Padre buono, la santa Chiesa con la forza dello Spirito, perché testimoni coraggiosamente Cristo, crocifisso e risorto per la nostra salvezza. Noi ti preghiamo.
2. Illumina, Padre santo, il papa N. e tutti i pastori della Chiesa, perché alimentino nel cuore dei fedeli l’amore filiale verso di te e la generosità verso ogni persona. Noi ti preghiamo.
3. Guarda, Padre misericordioso, i popoli oppressi dalle ingiustizie, perché sperimentino la potenza liberatrice del tuo Figlio, fondamento della vera fraternità. Noi ti preghiamo.
4. Volgiti, Padre compassionevole, ai nostri fratelli segnati dalla sofferenza fisica e spirituale, perché attingano dalla passione di Cristo forza e consolazione. Noi ti preghiamo.
5. Guida, Padre onnipotente, questa tua famiglia, perché divenga, nella celebrazione dell’Eucaristia, offerta viva a te gradita. Noi ti preghiamo.
O Padre, che esalti gli umili e abbatti l’orgoglio dei potenti, esaudisci le nostre invocazioni e fa’ che confidiamo sempre in te, salda roccia su cui poggia la nostra vita. Per Cristo nostro Signore
martedì 15 novembre 2022
Martedì della XXXIII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari) 15 novembre 2022
Dice il Signore:
«Io ho progetti di pace e non di sventura.
Voi mi invocherete e io vi esaudirò:
vi radunerò da tutte le nazioni dove vi ho disperso».
(Cf. Ger 29,11-12.14)
Il tuo aiuto, Signore Dio nostro,
ci renda sempre lieti nel tuo servizio,
perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene,
possiamo avere felicità piena e duratura.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui.
Io Giovanni, udii il Signore che mi diceva:
«All’angelo della Chiesa che è a Sardi scrivi:
“Così parla Colui che possiede i sette spiriti di Dio e le sette stelle. Conosco le tue opere; ti si crede vivo, e sei morto. Sii vigilante, rinvigorisci ciò che rimane e sta per morire, perché non ho trovato perfette le tue opere davanti al mio Dio. Ricorda dunque come hai ricevuto e ascoltato la Parola, custodiscila e convèrtiti perché, se non sarai vigilante, verrò come un ladro, senza che tu sappia a che ora io verrò da te. Tuttavia a Sardi vi sono alcuni che non hanno macchiato le loro vesti; essi cammineranno con me in vesti bianche, perché ne sono degni. Il vincitore sarà vestito di bianche vesti; non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma lo riconoscerò davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli. Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese”.
All’angelo della Chiesa che è a Laodicèa scrivi:
“Così parla l’Amen, il Testimone degno di fede e veritiero, il Principio della creazione di Dio. Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca. Tu dici: Sono ricco, mi sono arricchito, non ho bisogno di nulla. Ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo. Ti consiglio di comperare da me oro purificato dal fuoco per diventare ricco, e abiti bianchi per vestirti e perché non appaia la tua vergognosa nudità, e collirio per ungerti gli occhi e recuperare la vista. Io, tutti quelli che amo, li rimprovero e li educo. Sii dunque zelante e convèrtiti. Ecco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me. Il vincitore lo farò sedere con me, sul mio trono, come anche io ho vinto e siedo con il Padre mio sul suo trono. Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese”».
Parola di Dio
Il vincitore lo farò sedere con me, sul mio trono.
Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua.
Non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.
Non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.
Canto al Vangelo (1Gv 4,10)
Alleluia, alleluia.
Dio ha amato noi e ha mandato il suo Figlio
come vittima di espiazione per i nostri peccati.
Alleluia.
Vangelo
Lc 19,1-10 |
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».
Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
La fiducia e la misericordia che vengono da Cristo, danno il coraggio per imboccare la strada impegnativa ma gioiosa della conversione. Al Padre di ogni bontà, diciamo:
Mostraci, Signore, la tua misericordia.
Perché Dio mandi sempre al suo popolo uomini saggi e coraggiosi che sappiano illustrare la dottrina e testimoniare con la coerenza di vita il vangelo di Gesù Cristo. Preghiamo:
Perché il Signore ci preservi dal pericolo dell'indifferenza e della freddezza verso di lui, e ci aiuti a essere attenti nell'ascoltare la sua voce nell'obbedienza della fede. Preghiamo:
Perché l'ateismo non prevalga sulla fede, e la Chiesa esca da questa grave prova che minaccia il nostro tempo, più solida e purificata nella sua fedeltà al Signore. Preghiamo:
Perché coloro che si convertono dopo una vita di peccato, trovino nei cristiani persone che non guardano al loro passato, ma ai miracoli della grazia di Dio. Preghiamo:
Perché la misericordia di Dio, che incontriamo nei sacramenti della penitenza e dell'eucaristia, diventi sorgente di conversione e di riconciliazione con i fratelli. Preghiamo:
Per i sacerdoti e i religiosi che vivono con gli emarginati.
Per un'equa distribuzione dei beni.
Dio, Padre misericordioso, che hai inviato nel mondo il Figlio tuo per riconciliare gli uomini con te, entra nella nostra vita con la forza purificatrice del tuo perdono, e fà che il nostro cammino sia sempre orientato verso di te. Per Cristo nostro Signore. Amen.
sabato 26 febbraio 2022
VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) 20 febbraio 2022
VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
Antifona d'ingresso
Il Signore è mio sostegno,
mi ha liberato e mi ha portato al largo,
è stato lui la mia salvezza, perché mi vuol bene. (Sal 18,19-20)
Colletta
Concedi, Signore, che il corso degli eventi nel mondo
si svolga secondo la tua volontà
nella giustizia e nella pace,
e la tua Chiesa si dedichi con serena fiducia al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Oppure:
La parola che risuona nella tua Chiesa, o Padre,
come fonte di saggezza e norma di vita,
ci aiuti a comprendere e ad amare i nostri fratelli,
perché non diventiamo giudici presuntuosi e cattivi,
ma operatori instancabili di bontà e di pace.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA (Sir 27,5-8)
Non lodare nessuno prima che abbia parlato.
Dal libro del Siràcide
Quando si scuote un setaccio restano i rifiuti;
così quando un uomo discute, ne appaiono i difetti.
I vasi del ceramista li mette a prova la fornace,
così il modo di ragionare è il banco di prova per un uomo.
Il frutto dimostra come è coltivato l’albero,
così la parola rivela i pensieri del cuore.
Non lodare nessuno prima che abbia parlato,
poiché questa è la prova degli uomini.
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 91)
Rit: È bello rendere grazie al Signore.
È bello rendere grazie al Signore
e cantare al tuo nome, o Altissimo,
annunciare al mattino il tuo amore,
la tua fedeltà lungo la notte.
Il giusto fiorirà come palma,
crescerà come cedro del Libano;
piantati nella casa del Signore,
fioriranno negli atri del nostro Dio.
Nella vecchiaia daranno ancora frutti,
saranno verdi e rigogliosi,
per annunciare quanto è retto il Signore,
mia roccia: in lui non c’è malvagità.
SECONDA LETTURA (1Cor
15,54-58)
Ci ha dato la vittoria per mezzo di Gesù Cristo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, quando questo corpo corruttibile si sarà vestito d’incorruttibilità e
questo corpo mortale d’immortalità, si compirà la parola della Scrittura:
«La morte è stata inghiottita nella vittoria.
Dov’è, o morte, la tua vittoria?
Dov’è, o morte, il tuo pungiglione?».
Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la Legge.
Siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro
Gesù Cristo!
Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, progredendo
sempre più nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel
Signore.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Fil 2,15.16)
Alleluia, alleluia.
Risplendete come astri nel mondo,
tenendo salda la parola di vita.
Alleluia.
VANGELO (Lc 6,39-45)
La bocca esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un
fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato,
sarà come il suo maestro.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi
della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello,
lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi
la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e
allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.
Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero
cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto:
non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo
buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo
cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal
cuore sovrabbonda».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, chiediamo nella preghiera a Dio, nostro Padre, il dono di vedere in noi stessi per camminare, con umiltà e coerenza, assieme a tutti gli altri uomini, verso Cristo.
Preghiamo insieme e diciamo: Guida, Signore, i nostri passi.
1. Per i catechisti e gli educatori: siano in costante ascolto dell’evangelo per illuminare con la sua guida il cammino di quanti sono loro affidati. Preghiamo.
2. Per il papa (N.) e tutti i pastori delle Chiese: guardino sempre a Cristo, unico Signore e Maestro, per lasciarsi guidare da lui nel pellegrinaggio verso il regno. Preghiamo.
3. Per ciascuno di noi: sia consapevole della propria fragilità nel porsi di fronte al fratello, così da intraprendere insieme il cammino della conversione. Preghiamo.
4. Per la Chiesa: radicata in Cristo, porti a lui frutti di fedeltà, bontà, amore senza limiti. Preghiamo.
5. Ogni uomo e ciascuna donna: dal profondo della loro umanità riescano a portare frutti di rettitudine, onestà, solidarietà. Preghiamo.
6. Per quanti possano essere caduti nell’errore: si lascino rinnovare dalla Parola di Gesù e tornino a portare frutti di onestà, solidarietà, condivisione. Preghiamo.
Ascolta, Padre, questa supplica e manda lo Spirito Santo a trasformare i cuori e le menti, tutti conducendo all’incontro con Cristo nostro Signore. Amen.
sabato 23 ottobre 2021
XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) 24 ottobre 2021
XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
Antifona d'ingresso
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto. (Sal 104,3-4)
Colletta
O Dio, Padre buono,
che nel tuo Figlio unigenito
ci hai dato il sacerdote compassionevole
verso i poveri e gli afflitti,
ascolta il grido della nostra preghiera
e fa' che tutti gli uomini vedano in lui
il dono della tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
PRIMA LETTURA (Ger 31,7-9)
Riporterò tra le consolazioni il cieco e lo zoppo.
Dal libro del profeta Geremìa
Così dice il Signore:
«Innalzate canti di gioia per Giacobbe,
esultate per la prima delle nazioni,
fate udire la vostra lode e dite:
“Il Signore ha salvato il suo popolo,
il resto d’Israele”.
Ecco, li riconduco dalla terra del settentrione
e li raduno dalle estremità della terra;
fra loro sono il cieco e lo zoppo,
la donna incinta e la partoriente:
ritorneranno qui in gran folla.
Erano partiti nel pianto,
io li riporterò tra le consolazioni;
li ricondurrò a fiumi ricchi d’acqua
per una strada dritta in cui non inciamperanno,
perché io sono un padre per Israele,
Èfraim è il mio primogenito».
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 125)
Rit: Grandi cose ha fatto il Signore per noi.
Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia.
Allora si diceva tra le genti:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
Grandi cose ha fatto il Signore per noi:
eravamo pieni di gioia.
Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia.
Nell’andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni.
SECONDA LETTURA (Eb 5,1-6)
Tu sei sacerdote per sempre, secondo l’ordine di Melchìsedek.
Dalla lettera agli Ebrei
Ogni sommo sacerdote è scelto fra gli uomini e per gli uomini viene costituito
tale nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati.
Egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono
nell’ignoranza e nell’errore, essendo anche lui rivestito di debolezza. A causa
di questa egli deve offrire sacrifici per i peccati anche per se stesso, come
fa per il popolo.
Nessuno attribuisce a se stesso questo onore, se non chi è chiamato da Dio,
come Aronne. Nello stesso modo Cristo non attribuì a se stesso la gloria di
sommo sacerdote, ma colui che gli disse: «Tu sei mio figlio, oggi ti ho
generato», gliela conferì come è detto in un altro passo:
«Tu sei sacerdote per sempre,
secondo l’ordine di Melchìsedek».
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Cf 2Tm 1,10)
Alleluia, alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
Alleluia.
VANGELO (Mc 10,46-52)
Rabbunì, che io veda di nuovo!
+ Dal Vangelo
secondo Marco
In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a
molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la
strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a
dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte:
«Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli:
«Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in
piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli
rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede
ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Come il cieco di Gerico, anche noi gridiamo a Gesù la nostra fede, per ottenere
da lui misericordia e perdono. E ci facciamo voce delle tante persone che non
sanno o non vogliono più rivolgersi al Signore, chiedendo per loro il dono
della fede.
Preghiamo insieme e diciamo: Figlio di Davide, abbi pietà di noi.
1. Per la Chiesa: non impedisca come la folla di Gerico di avvicinarsi a Gesù,
ma faccia risuonare davanti a lui le grida dei poveri, degli ammalati, di
coloro che sono in difficoltà, preghiamo.
2. Per gli ammalati: perché non siano costretti a vivere in solitudine e nella
tristezza, e trovino in Gesù conforto, luce per dare senso alla propria
esistenza e speranza nella risurrezione, preghiamo.
3. Per tutti i credenti: riscoprano il senso profondo della liberazione e della
salvezza donata da Gesù e siano testimoni autentici della fede, preghiamo.
4. Per la nostra comunità, che ha ricevuto la grazia della fede e cammina
seguendo il Signore Gesù: cresca nella capacità di contemplare la bellezza del
dono ricevuto e di adorarlo nella vita quotidiana, preghiamo.
O Padre, aiutaci a ritrovare in Gesù il senso festoso della vita, perché è il
pensiero di camminare sulla sua strada l'unica certezza che ci da gioia
profonda e illumina la nostra esistenza. Per Cristo nostro Signore.
Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro
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