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giovedì 14 marzo 2024

La “Stazione pasquale” al Pantheon

 

La “Stazione pasquale” al Pantheon

Ogni anno, il venerdì della settimana “in albis”, quella che segue la Pasqua del Signore, si svolge presso la Basilica di Santa Maria ad Martyres in Roma la liturgia della “Stazione pasquale”. Che cosa è? “Stazione” è un termine preso dalla terminologia militare antico-romana. Indicava il posto di guardia e, allo stesso tempo, il montare la guardia. Nel linguaggio della Chiesa, passò a indicare l’atteggiamento del cristiano che, in alcuni giorni particolari, “montava la guardia” in senso spirituale, con il digiuno, la penitenza, la partecipazione ai divini misteri nella liturgia. A partire dal V secolo il Papa cominciò a riunire ogni giorno, a partire dalla Quaresima, clero e popolo di ciascun quartiere perché a turno partecipassero all’Eucaristia e si preparassero meglio alla Pasqua. Il raduno del popolo avveniva attorno a Lui, Vescovo della città, presso una determinata chiesa importante e significativa. Tutti si muovevano poi in processione, al canto delle Litanie dei Santi, per raggiungere la grande chiesa stazionale vera e propria, dove veniva celebrata l’Eucaristia. Ciò avveniva ogni giorno in una zona diversa della città, in una chiesa particolarmente legata al culto dei Martiri, e continuava anche per tutta la settimana “in albis” successiva alla Pasqua, per ringraziare la Santissima Trinità per la grande opera della nostra salvezza.

La celebrazione delle Stazioni cessò nel 1309 quando il Papato lasciò Roma per trasferirsi ad Avignone (è il tempo della “cattività avignonese” del Papa). L’assenza del Papa da Roma si protrasse per parecchi decenni fino al 1377 e la pratica delle celebrazioni stazionali si perse. Reintrodotta da Sisto V dopo il Concilio di Trento, non rientrò più nelle abitudini del popolo romano e il suo rispristino vero e proprio avvenne soltanto a partire dal 1937.

Rinnovate nella forma e nei contenuti dopo il Concilio Vaticano II, le Stazioni hanno oggi ripreso a sottolineare l’aspetto comunitario del cammino quaresimale penitenziale, evidenziando la realtà pellegrinante della Chiesa nel tempo e nella storia quale risposta alla frammentazione umana dei nostri giorni. La Chiesa monta spiritualmente la guardia con il digiuno, la penitenza e l’esercizio attento della carità e i singoli cristiani esercitano la disciplina su se stessi e la preghiera che permettono di progredire in Cristo nella vita spirituale, nella pratica delle virtù e nell’amore per gli altri. Nella settimana dopo la Pasqua, le Stazioni intendono invece essere un’occasione di consolidamento della fede pasquale nella Resurrezione e un rinnovato itinerario catecumenale del cristiano, ogni giorno chiamato a spogliarsi dell’uomo vecchio e a rivestirsi del nuovo per essere costruttore del Regno di Dio.

domenica 28 aprile 2019

SECONDA DOMENICA DI PASQUA – C Ottava di Pasqua 28 Aprile 2019

SECONDA DOMENICA DI PASQUA – C
Ottava di Pasqua
28 Aprile 2019

Regnare con Cristo nella gloria

RITI DI INTRODUZIONE

INTRODUZIONE
G – Celebriamo oggi la Seconda Domenica di Pasqua.
«Otto giorni dopo... venne Gesù»: è il giorno in cui il Risorto si rende presente. L’esperienza della Pasqua si sviluppa nella comunità dei primi credenti in Gesù, ora riconosciuto come il Cristo. Nel nome di Gesù la fede diventa fonte di vita.
In un’epoca in cui si vuole spiegare tutto, vedere e comprendere tutto, noi cristiani continuiamo a radunarci nel nome di Colui che non abbiamo visto, ma sappiamo vivo e presente. Ogni Eucaristia è un incontro con lui, il Risorto. Siamo disposti a riporre la nostra fiducia in Gesù? Volgiamoci verso di lui per dirgli i nostri dubbi e le nostre questioni e per essere accolti dalla sua misericordia.
Da questa Liturgia impariamo a vivere il mistero della Domenica ed a tradurlo nella vita comunitaria ecclesiale e familiare, perché il Signore risorto sia al centro della nostra quotidianità.

SALUTO
C – Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.   T – Amen.

C – La Pace sia con voi.   T – E con il tuo spirito.



RITO PER L’ASPERSIONE DOMENICALE
CON L’ACQUA BENEDETTA DURANTE
LA VEGLIA PASQUALE
C - Fratelli e sorelle, otto giorni dopo la Pasqua siamo di nuovo convocati in assemblea nel giorno del Signore. Veramente questo è il giorno fatto dal Signore! Egli stesso ha come suggerito e consacrato il ritmo settimanale della Domenica, manifestandosi risorto e vivo ai suoi discepoli. Ora il rito di aspersione con l’acqua benedetta durante la Veglia pasquale, ravvivi in noi la grazia del Battesimo: così il dono della fede ci permetterà di riconoscere, con l’apostolo Tommaso, la presenza di Gesù, nostro Signore e nostro Dio.

Breve pausa di silenzio.

G – Glorifichiamo il Signore dicendo:
Gloria a te, o Signore.

C - Padre, che dal costato del tuo Figlio hai fatto scaturire le sorgenti della salvezza.  
T – Gloria a te, o Signore.

C - Cristo, che eri morto, ma ora vivi per sempre.  
T – Gloria a te, o Signore.

C – Spirito, sorgente d’acqua viva, effuso dal Risorto per la remissione dei peccati.  
T – Gloria a te, o Signore.


C - O Dio che raduni la tua Chiesa, sposa e corpo del Signore, nel giorno memoriale della risurrezione, benedici il tuo popolo + e ravviva in noi per mezzo di quest’acqua il gioioso ricordo e la grazia della prima Pasqua nel Battesimo. Per Cristo nostro Signore.   T – Amen.

Il Celebrante asperge se stesso, quanti stanno in presbiterio e l’assemblea. Poi conclude:
C - Dio onnipotente ci purifichi dai peccati, e per questa celebrazione dell’Eucaristia ci renda degni di partecipare alla mensa del suo regno, in Cristo Gesù nostro Signore.  T – Amen.


Se non fosse possibile fare il rito di aspersione, si usi il seguente formulario per l’Atto penitenziale.

ATTO PENITENZIALE
C – Fratelli e sorelle, chiediamo al Signore la conversione del cuore, affinché possiamo riconoscerlo Risorto nelle vicende della nostra vita e nella storia.
Chiediamo perdono per i nostri peccati di incredulità, perché la sua Misericordia che risana gli occhi del nostro cuore li renda capaci di vedere e di credere.
-          Signore, che chiami beati coloro che credono in te, [abbi pietà di noi]  
T – Signore, pietà!
-          Cristo, che vieni in mezzo a noi per donarci la tua pace, [abbi pietà di noi]  
T – Cristo, pietà!
-          Signore, che doni a noi lo Spirito che purifica le nostre colpe, [abbi pietà di noi]   T – Signore, pietà!

C – Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.   T – Amen.

GRANDE DOSSOLOGIA

COLLETTA
C - Dio di eterna misericordia, che nella ricorrenza pasquale ravvivi la fede del tuo popolo, accresci in noi la grazia che ci hai dato, perché tutti comprendiamo l'inestimabile ricchezza del Battesimo che ci ha purificati, dello Spirito che ci ha rigenerati, del Sangue che ci ha redenti. Per il nostro Signore Gesù Cristo...   T – Amen.
oppure:
C - O Padre, che nel giorno del Signore raduni il tuo popolo per celebrare colui che è il Primo e l’Ultimo, il Vivente che ha sconfitto la morte, donaci la forza del tuo Spirito, perché, spezzati i vincoli del male, ti rendiamo il libero servizio della nostra obbedienza e del nostro amore, per regnare con Cristo nella gloria. Egli è Dio...  T – Amen.


LITURGIA DELLA PAROLA

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – Non si giunge magicamente a professare la fede nel Signore crocifisso e risorto. Per diventare suo discepolo ognuno deve compiere un percorso non privo di difficoltà, ma anche ricco di risorse. Non basta aver ricevuto l’annuncio della risurrezione: dubbi e perplessità non scompaiono all’istante. Tutt’altro! Ecco perché è importante mettersi per strada, accettare di camminare insieme.

PRIMA LETTURA: At 5,12-16
Venivano aggiunti credenti al Signore, una moltitudine di uomini e di donne


Dagli Atti degli Apostoli

Molti segni e prodigi avvenivano fra il popolo per opera degli apostoli. Tutti erano soliti stare insieme nel portico di Salomone; nessuno degli altri osava associarsi a loro, ma il popolo li esaltava.
Sempre più, però, venivano aggiunti credenti al Signore, una moltitudine di uomini e di donne, tanto che portavano gli ammalati persino nelle piazze, ponendoli su lettucci e barelle, perché, quando Pietro passava, almeno la sua ombra coprisse qualcuno di loro.
Anche la folla delle città vicine a Gerusalemme accorreva, portando malati e persone tormentate da spiriti impuri, e tutti venivano guariti.

Parola di Dio

.

SALMO RESPONSORIALE: dal Salmo 117

Rit.  Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.

Dica Israele: / «Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre».

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!

Ti preghiamo, Signore: Dona la salvezza!
Ti preghiamo, Signore: Dona la vittoria!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore.
Il Signore è Dio, egli ci illumina.

SECONDA LETTURA: Ap 1,9-11.12-13.17.19
Ero morto, ma ora vivo per sempre.


Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Io, Giovanni, vostro fratello e compagno nella tribolazione, nel regno e nella perseveranza in Gesù, mi trovavo nell’isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza di Gesù.
Fui preso dallo Spirito nel giorno del Signore e udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: «Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese».
Mi voltai per vedere la voce che parlava con me, e appena voltato vidi sette candelabri d’oro e, in mezzo ai candelabri, uno simile a un Figlio d’uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d’oro.
Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su di me la sua destra, disse: «Non temere! Io sono il Primo e l’Ultimo, e il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi. Scrivi dunque le cose che hai visto, quelle presenti e quelle che devono accadere in seguito».

Parola di Dio


SEQUENZA
Alla vittima pasquale,
s'innalzi oggi il sacrificio di lode.
L'agnello ha redento il suo gregge,
l'Innocente ha riconciliato / noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni, / il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto
e vi precede in Galilea».

Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza.

CANTO AL VANGELO: Gv 20,29

Alleluia, alleluia.
Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto;
beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!
Alleluia.

VANGELO: Gv 20,19-31
Otto giorni dopo venne Gesù.

PROFESSIONE DI FEDE
C - «“Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto…”  Sì, felici noi che crediamo senza aver visto… Felici di poter professare ora la fede della Chiesa!».
La professione di fede di Tommaso fa appello alla nostra professione di fede, che è abbandono fiducioso, prima di essere confessione di alcune verità. Noi, che per mezzo del Battesimo siamo divenuti partecipi del mistero pasquale del Cristo, siamo stati sepolti insieme con lui nella morte, per risorgere alla vita nuova. Ora, ricordando Cristo Signore, che attraverso la sua gloriosa passione è passato dalla morte alla vita, rinnoviamo le promesse del nostro Battesimo, con le quali un giorno abbiamo rinunziato a satana e alle sue opere e ci siamo impegnati a servire fedelmente Dio nella santa Chiesa.

C – Rinunciate a satana?   T - Rinuncio.
C – E a tutte le sue opere?   T - Rinuncio.
C – E a tutte le sue seduzioni?   T - Rinuncio.

C - Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra?   T - Credo.
C - Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre?   T - Credo.
C - Credete nello Spirito Santo, la Santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna?   T - Credo.

C - Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha liberati dal peccato e ci ha fatto rinascere dall’acqua e dallo Spirito Santo, ci custodisca con la sua grazia in Cristo Gesù nostro Signore per la vita eterna.   T - Amen.


PREGHIERA DEI FEDELI
C - Ci siamo riuniti perché convocati dal Risorto. Riconosciamolo presente in mezzo a noi e, con un solo cuore, rivolgiamo al Padre, per mezzo di Cristo, nello Spirito, la nostra preghiera per tutti coloro che faticano a sperare, perché sappiano riconoscere i segni della presenza del Risorto che viene a visitarli.
L - Preghiamo insieme e diciamo:
Apri i nostri occhi, Signore, alla tua presenza!
  1. Per la Chiesa di Cristo: vivendo con impegno credibile la fede del Risorto, possa — come la Comunità di Gerusalemme – crescere nel numero dei suoi figli e nella stima del popolo; preghiamo.
  2. Per tutti i battezzati: accogliendo il dono della vita del Signore risorto, che è il Primo e il Vivente, si comportino come nuove creature, libere dal fermento del peccato e segnate dalla grazia divina; preghiamo.
  3. Per chi dice di credere: la fede lo porti davvero all’incontro con Dio, a sperimentare in prima persona la sua amicizia e la sua verità; preghiamo.
  4. Per chi dice di non credere: il suo desiderio di vedere sia purificato dall’irruzione nella sua vita del dono gratuito della fede nel Signore Risorto; preghiamo.
  5. Per tutti coloro che vivono nelle difficoltà: l’esperienza della fede li aiuti a scoprire il valore dell’incontro con Dio vissuto come dono, come forza e come sostegno nella prova; preghiamo.
  6. Per questa nostra Comunità parrocchiale: il tempo pasquale ci spinga a riproporre nelle nostre scelte di vita i valori che la Risurrezione di Cristo ci ha consegnato; preghiamo.
C – Dio nostro Padre, tu sai che i nostri cuori sono lenti a credere e che la nostra vita desidererebbe avere prove tangibili della tua presenza. Apri i nostri occhi, perché riconoscano i segni divini che ci offri, e rendi salda nei nostri cuori la fede nel Signore risorto che vive e regna per tutti i secoli dei secoli.   T - Amen.





PREFAZIO PASQUALE I
Cristo agnello pasquale

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo giorno
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
È lui il vero Agnello
che ha tolto i peccati del mondo,
è lui che morendo ha distrutto la morte
e risorgendo ha ridato a noi la vita.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra,
e con l’assemblea degli angeli e dei santi
canta l’inno della tua gloria: Santo...

venerdì 21 aprile 2017

II DOMENICA DI PASQUA 23 aprile 2017

    II DOMENICA DI PASQUA o della Divina Misericordia (ANNO A)




Antifona d'ingresso
Come bambini appena nati,
bramate il puro latte spirituale,

che vi faccia crescere verso la salvezza. Alleluia. (1Pt 2,2)

Oppure:
Entrate nella gioia e nella gloria,
e rendete grazie a Dio, che vi ha chiamato
al regno dei cieli. Alleluia. (4 Esd 2,36-37 (Volg.))

Colletta
Signore Dio nostro,
che nella tua grande misericordia
ci hai rigenerati a una speranza viva
mediante la risurrezione del tuo Figlio,
accresci in noi,
sulla testimonianza degli apostoli, la fede pasquale,
perché aderendo a lui pur senza averlo visto
riceviamo il frutto della vita nuova.

Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (At 2,42-47)
Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune.

Dagli Atti degli Apostoli

[Quelli che erano stati battezzati] erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere.

Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli.

Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno.

Ogni giorno erano perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo.

Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 117)
Rit: Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.

Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre».

Mi avevano spinto con forza per farmi cadere,
ma il Signore è stato il mio aiuto.
Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
Grida di giubilo e di vittoria
nelle tende dei giusti:
la destra del Signore ha fatto prodezze.

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!


SECONDA LETTURA (1Pt 1,3-9)
Ci ha rigenerati per una speranza viva, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti.

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo

Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per un’eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce. Essa è conservata nei cieli per voi, che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, in vista della salvezza che sta per essere rivelata nell’ultimo tempo.

Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po’ di tempo, afflitti da varie prove, affinché la vostra fede, messa alla prova, molto più preziosa dell’oro – destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco –, torni a vostra lode, gloria e onore quando Gesù Cristo si manifesterà. Voi lo amate, pur senza averlo visto e ora, senza vederlo, credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la mèta della vostra fede: la salvezza delle anime.
Parola di Dio

SEQUENZA
[Facoltativa]

Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».

Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.

Canto al Vangelo (Gv 20,29)
Alleluia, alleluia.

Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto;
beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!

Alleluia.

VANGELO (Gv 20,19-31)
Otto giorni dopo venne Gesù.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni
La sera di quel giorno, il primo della settimana,
mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.

Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».

Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
La realtà che ci rende Chiesa, fratelli e sorelle, è la presenza di Gesù risorto in mezzo a noi. Nella gioia che è frutto di questa consapevolezza, eleviamo al Padre le nostre preghiere. Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché le Chiese e le comunità cristiane si incamminino con decisione e passione sulla strada della piena unità. Preghiamo.
2. Perché i cristiani, che si riuniscono nell’assemblea domenicale per celebrare la santa Eucaristia, sperimentino il senso della festa e della comunione fraterna intorno a Cristo risorto. Preghiamo.
3. Per tutti coloro che sono increduli o dubbiosi, perché il Signore risorto si manifesti nella loro vita e li attragga a sé con il suo amore misericordioso. Preghiamo.
4. Per coloro che hanno il compito di annunciare il Vangelo, perché proclamino con la vita ciò che credono con il cuore. Preghiamo.
5. Per la nostra comunità, perché sia animata da una fede autentica, vissuta nell’ascolto assiduo della Parola e nella carità fraterna. Preghiamo.

Ascolta, o Padre, le nostre preghiere ed esaudiscile con la tua bontà, perché sappiamo essere cristiani veri e sinceri, nella pace e nella comunione fraterna. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO PASQUALE I
Cristo agnello pasquale

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo giorno
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
È lui il vero Agnello
che ha tolto i peccati del mondo,
è lui che morendo ha distrutto la morte
e risorgendo ha ridato a noi la vita.

Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra,
e con l’assemblea degli angeli e dei santi
canta l’inno della tua gloria: Santo

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...