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martedì 23 aprile 2024

Pensieri dello scriba

 Dico la verità: non sempre vado a messa, cioè non tutti i giorni....

Sono settimane che il nostro parroco non sta bene e speriamo nella sua guarigione.

Come gli scribi leggo il foglietto ma mi viene sempre da puntualizzare. Siamo una collaborazione pastorale e in origine c'erano le parrocchie. Da un po' di tempo San Giorgio di Nogaro sembra trascurato dal punto di vista spirituale. Non sempre ci sono preti a disposizione: fino al 7 maggio don Chimee è in Africa e il nostro Mons. Igino non può celebrare come detto. Si è deciso in alto di sostituire le celebrazioni con le LODI!

Può capitare che ci sia un santo importante sul calendario che ogni anno veniva ricordato con una messa: San Giorgio! E invece sul Foglio parrocchiale si mette un santo locale che nessuno conosce beata Elena Valentinis, religiosa e nella realtà non c'è alcuna messa questo 23 aprile 2024.

Gli altri paesi celebrano tanti santi che i sangiorgini se li sognano, ma.... se non si possono celebrare tutte le messe alla mattina(parlo di normali messe feriali) perchè non celebrare messe di sera alle 7?


Famiglia Cristiana ci racconta di San Giorgio

 



Il culto per san Giorgio è antichissimo, come testimoniano tanti documenti letterari e monumenti archeologici tra cui il suo sepolcro venerato a Lydda, in Palestina. Eppure le notizie storicamente certe su di lui sono scarse. Il suo nome richiama immediatamente la nota leggenda del cavaliere che libera la fanciulla dal drago Secondo una delle più antiche passiones che ne parlano, dopo essere stato educato cristianamente, Giorgio entrò nell’esercito arrivando a ricoprire la carica di tribuno delle milizie. Durante la persecuzione di Diocleziano (ma secondo altri di Daciano, imperatore dei Persiani), distribuì i suoi beni ai poveri e si professò apertamente cristiano, rifiutandosi di sacrificare agli dei; per questo fu battuto con verghe, sospeso, lacerato e gettato in carcere, dove gli apparve Gesù predicendogli sette anni di atroci sofferenze. Al racconto della sua ferma testimonianza di fede si aggiunsero poi elementi fantasiosi meno credibili. Il martirio avvenne per decapitazione in una data incerta. Ma da allora, a confermarne le radici storiche, la sua vicenda fu celebrata con panegirici e biografie per la penna di Gregorio di Tours, Venanzio Fortunato, san Pier Damiani e Jacopo da Varazze nella sua Legenda aurea. All’epoca delle crociate il suo culto conobbe un forte incremento anche grazie ad alcuni elementi leggendari. Dai crociati Giorgio fu proclamato patrono della cavalleria. Moltissime chiese gli furono dedicate un po’ dovunque, anche in Italia: a Roma, Ravenna, Ferrara, Genova, Venezia, Napoli e Reggio Calabria. Lo hanno come speciale protettore l’Ordine Teutonico, l’’Ordine militare di Calatrava di Aragona, il Sacro militare Ordine Costantiniano di san Giorgio, riconosciuto dalla Santa Sede, e l’Ordine della Giarrettiera, fondato da re Edoardo III d’Inghilterra, nonché gli scouts e gli arcieri. Ricchissima è l’iconografia che lo riguarda, in Occidente e in Oriente, legata soprattutto alla leggenda del drago sconfitto.

lunedì 16 maggio 2022

Ad Aquileia il protocollo sulla Romea Strata

Ad Aquileia il protocollo sulla Romea Strata

Hanno aderito Sagrado, Fogliano Redipuglia, San Pier, Turriaco, San Canzian, San Giorgio, Carlino, Muzzana e Precenicco

Ad Aquileia il protocollo sulla Romea Strata

Vedere tanti Amministratori comunali capaci di mettersi assieme, di superare i confini per valorizzare il territorio è una grande soddisfazione. Questo protocollo rappresenta un'unione di intenti fra Comuni capaci di superare le divisioni. Ci sono tante iniziative che potrebbero crescere e svilupparsi ancora meglio aprendosi a collaborazioni e lavorando con i territori contermini.

E' la sintesi del messaggio dell'assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli intervenuta alla firma, nella sala consiliare del Comune di Aquileia, del protocollo di intesa per la promozione e il miglioramento della fruibilità del tratto Romea Strata, denominato via Romea Aquileiense. Oltre al Comune di Aquileia, capofila, hanno aderito i Comuni di Sagrado, Fogliano Redipuglia, San Pier d'Isonzo, Turriaco, San Canzian d'Isonzo, San Giorgio di Nogaro, Carlino, Muzzana del Turgnano e Precenicco.

L'assessore regionale ha sottolineato il valore della cultura che soddisfa uno dei bisogni della persona e rappresenta un elemento rilevante del prodotto interno lordo: il 16% del Pil del Friuli Venezia Giulia è prodotto da questo comparto. Nel suo intervento l'esponente dell'Esecutivo regionale ha ribadito come il settore culturale non debba essere finanziato solo dal pubblico e sottolineato il grande successo raggiunto con lo strumento dell'Art bonus che ha consentito di accrescere, l'anno scorso, di 2 milioni e mezzo di euro le risorse a favore della cultura.

L'intreccio dell'economia tradizionale e dell'economia della cultura, per l'assessore regionale, deve essere sempre più forte e sarà produttivo per tutti.

L'assessore ha rimarcato, inoltre, l'interesse continuo e costante dell'Amministrazione regionale su Aquileia che è capace di fare da traino anche ad altri Comuni del territorio e la possibilità di far convergere nel progetto diverse qualità di itinerari, ad esempio quello enogastronomico, per generare valore ampliando l'utenza potenziale.

Il sindaco di Aquileia, così come gli altri sindaci intervenuti, ha sottolineato la rilevanza del protocollo e il valore dell'unione di tante amministrazioni. L'obiettivo dell'intesa è infatti una stretta sinergia tra Enti ma, soprattutto, tra sindaci per favorire la valorizzazione di uno dei più importanti itinerari del territorio, già supportato anche dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Un itinerario che rappresenta un valore dal punto di vista religioso, ma anche in termini di patrimonio culturale e turistico.

Con questa iniziativa si intende altresì agevolare la candidatura del tracciato al Consiglio d'Europa per il riconoscimento della via Romea Strata come itinerario culturale europeo. La certificazione, come ha auspicato don Raimondo Sinibaldi, presidente dell'associazione Europea Romea Strata (Aers) e Fondazione Homo Viator-San Teobaldo di Vicenza, potrebbe essere ottenuta entro la prossima primavera.

Nel pomeriggio è stato inoltre inaugurato il Pilgrimage Promotion Tour (Ppt), articolato in tre edizioni; quello di quest'anno sul territorio italiano costituisce la seconda edizione. Nel 2021 è stata percorsa la via da Cracovia, in Polonia, ad Aquileia; nel 2023, si partirà da Tallinn (Estonia) per arrivare a Cracovia. Il Ppt 2022 prenderà avvio domani 15 maggio da Aquileia per arrivare a Roma il 27 giugno. 


lunedì 23 aprile 2018

Onomastico del Papa Jorge Bergoglio

Jorge Mario Bergoglio oggi festeggia il suo onomastico. Porta il nome del santo che, secondo la leggenda, ha ucciso il drago, simbolo di satana 



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San Giorgio in Terra Santa tra leggenda e vita reale

Oggi si ricorda uno dei santi più amati e noti al mondo, il santo cavaliere e martire: sanGiorgio. In Europa è patrono di nazioni come l’Inghilterra, il Portogallo e la Lituania, o di moltissime città italiane come Genova, Campobasso, Ferrara e Reggio Calabria, per non parlare dei 21 comuni che portano il suo nome. È patrono anche dei soldati e degli scoute ci sono almeno due stati che ne prendono il nome: la Georgia negli Stati Uniti e l’omonima regione del Caucaso. Si tratta di un santo molto venerato, ma in pochi conoscono i particolari interessantissimi e i retroscena della sua storia.

Vediamo la leggenda che si era diffusa nel periodo crociato:
Vi era un grande stagno, tale da nascondere un drago, il quale si avvicinava alla città, e uccideva con il fiato quante persone incontrava. I poveri abitanti gli offrivano per placarlo, due pecore al giorno e quando queste cominciarono a scarseggiare, offrirono una pecora e un giovane tirato a sorte.
Un giorno fu estratta la giovane figlia del re, il quale terrorizzato offrì il suo patrimonio e metà del regno, ma il popolo si ribellò, avendo visto morire tanti suoi figli, dopo otto giorni di tentativi, il re alla fine dovette cedere e la giovane fanciulla piangente si avviò verso il grande stagno.
Passò proprio allora il giovane cavaliere Giorgio, il quale saputo dell’imminente sacrificio, tranquillizzò la principessina, promettendole il suo intervento per salvarla e quando il drago uscì dalle acque, sprizzando fuoco e fumo pestifero dalle narici, Giorgio non si spaventò, salì a cavallo e affrontandolo lo trafisse con la sua lancia, ferendolo e facendolo cadere a terra.
Poi disse alla fanciulla di non avere paura e di avvolgere la sua cintura al collo del drago; una volta fatto ciò, il drago prese a seguirla docilmente come un cagnolino, verso la città. Gli abitanti erano atterriti nel vedere il drago avvicinarsi, ma Giorgio li rassicurò dicendo: ”Non abbiate timore, Iddio mi ha mandato a voi per liberarvi dal drago: Abbracciate la fede in Cristo, ricevete il battesimo e ucciderò il mostro”.
Allora il re e la popolazione si convertirono e il prode cavaliere uccise il drago facendolo portare fuori dalla città, trascinato da quattro paia di buoi.
Nonostante si conosca comunque poco della vita reale del santo, esiste un luogo in Terra Santa dove una tradizione del V secolo d.C. colloca la nascita e la morte di Giorgio. Si tratta di una città antichissima (5.000 a.C.), che oggi si trova a 17 km da Tel Aviv in Israele ed è chiamata Lod, già nome antico ebraico della stessa. Qui, ancora oggi è possibile visitare latomba del santo all’interno di una chiesa del periodo crociato che è di proprietà dei greci ortodossi.

Quindi la memoria di san Giorgio ha una collocazione storica e un luogo geografico preciso sin dall’epoca bizantina. Ma quali sono le origini della leggenda? La storia è carica di simbolismo e indica la vittoria dei buoni sostenuti da Dio contro il drago, il nemico del genere umano, così come il serpente nella Bibbia, che indica il demonio. Secondo alcuni studiosi invece, i particolari della leggenda deriverebbero da una trasposizione cristiana del mito antico di Andromeda. Infatti i filistei che abitavano nella regione collocavano gli eventi del mito a Giaffa, una città della costa distante alcuni chilometri dal luogo di sepoltura di san Giorgio. La leggenda di Andromeda, figlia del re etiopico Cefeo, incatenata ad una roccia nel mare per essere data in pasto ad un mostro marino e poi liberata eroicamente da Perseo, è in effetti molto simile.

Per i motivi che abbiamo visto, la venerazione del santo in queste zone è ancora più sentita che in Europa poiché visse proprio qui. San Giorgio è patrono di Betlemme e per tradizione, i cristiani di Terra Santa hanno la sua immagine sugli stipiti delle proprie case, come protezione dal maligno. Molti usano addirittura farsi tatuaggi stilizzati del santo.

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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