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venerdì 26 novembre 2021

Addio a Brunato, ex politico del Pci e operaio dei Cantieri: era positivo al Covid

Addio a Brunato, ex politico del Pci e operaio dei Cantieri: era positivo al Covid



 SAN GIORGIO DI NOGARO. La comunità sangiorgina dice addio a Eugenio Brunato, 74 anni, deceduto mercoledì 24 all’ospedale di Udine dove si trovava ricoverato da qualche tempo: era risultato positivo al Covid-19.

A ricordarlo sono gli amici che rimarcano come «il pensiero di lui, e della sua vita, ci riporta a quei giovani che, anche a San Giorgio, partendo da una tradizione religiosa, si orientarono a sinistra con ideali di progresso e di giustizia sociale».

venerdì 12 febbraio 2021

ADDIO A MONS. DARIO SAVOIA

 

LUTTO NELL’ARCIDIOCESI DI UDINE: ADDIO A MONS. DARIO SAVOIA

Un nuovo lutto ha colpito la Chiesa udinese: venerdì 12 febbraio il Signore ha chiamato a sé mons. Dario Savoia. Il sacerdote si è spento all'età di 90 anni. A breve sarà comunicata la data delle esequie.


Nato a Pozzecco di Bertiolo nel 1930, don Savoia fu ordinato sacerdote nel 1954. Nello stesso anno iniziò un incarico – durato dodici anni – come docente nel seminario di Castellerio, prima di dedicarsi all’insegnamento in diverse scuole medie del territorio friulano.

Nel 1973 divenne assistente ecclesiastico della FACE, la Famiglia degli Artisti Cattolici “Ellero”, una realtà diocesana che riuniva pittori, scultori, architetti e artisti in generale che desideravano crescere nella fede. Contestualmente, mons. Savoia assunse l’incarico di Difensore del Vincolo presso il tribunale della Sacra Rota a Roma.

Nominato canonico onorario del capitolo metropolitano di Udine nel 1990, dallo stesso anno iniziò una lunga cura pastorale della parrocchia udinese di San Giacomo, in pieno centro città.

La data delle esequie di mons. Savoia non è stata ancora fissata e, pertanto, sarà comunicata a breve.

 


sabato 9 gennaio 2021

domenica 27 dicembre 2020

Angelus 27 dicembre 2020

 


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Vatican News

Le notizie del giorno

27/12/2020

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Inizierà il prossimo 19 marzo, a 5 anni dalla pubblicazione dell’Esortazione apostolica e si concluderà il 26 giugno 2022 in occasione del X Incontro Mondiale delle Famiglie. Sarà, come annunciato oggi dal Papa all'Angelus, nella Festa della Santa Famiglia, un anno di riflessione e approfondimento ... 

Reparti speciali anti Covid- 19
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Al termine della recita dell'Angelus, nella giornata della Festa della Santa Famiglia, il Papa affida al Signore in particolare i nuclei familiari che a causa ... 

giovedì 3 dicembre 2020

Don tarcisio Bordignon piccola biografia e annuncio della morte

 


Coronavirus Covid-19: Udine, morto don Tarcisio Bordignon. Domani i funerali nella chiesa di San Pio X



In poche righe le tappe dell'attività pastorale, ma non basta per un prete importante sul piano della carità. verrà tumulato a Palmanova


“Beati qui habitant in domo tua, Domine” E’ passato dalla vita alla VitaDon TARCISIO BORDIGNONclasse 1930Addolorati lo annunciano il fratello Mario, le cognate Erminia e Gina, i nipoti, i pronipoti e i parenti tutti.
La cerimonia funebre presieduta dall’Arcivescovo Andrea Bruno Mazzocato avrà luogo presso la chiesa di San Pio X in Baldasseria (Udine), venerdì 4 dicembre alle ore 15, ove la salma sarà esposta a partire dalle ore 10.
Seguirà la tumulazione nel cimitero di Palmanova.
Un Santo Rosario sarà recitato giovedì 3 dicembre alle ore 17, 30 presso il Duomo di Palmanova, e alle ore 20, 30 presso la chiesa di San Pio X a Udine.
Un grazie di cuore a Aldo, Elide, casa Sacerdotale Fraternitas.

domenica 2 febbraio 2020

Manuel Damian

Lutto a Latisana: morto Manuel Damian, carabiniere 48enne

Incredulità e dolore tra Lignano e Latisana per la scomparsa improvvisa del Carabiniere 48enne che lascia due figli e la moglie.
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lunedì 28 gennaio 2019

Suor Nicolina 99 anni di operosità

Suor Nicolina riposa in pace!
Oggi un vecchio post del 2007 mi ha ricordato quanto sei stata importante per San Giorgio di Nogaro e puoi essere ancora importante da dove guardi noi tutti
SUORE DI MARIA BAMBINA 9 dicembre 2007

Questa settimana il parroco ha fatto visita alle Rv.me Suore di Vittorio Veneto nella loro Casa di Riposo e ha avuto la piacevole sorpresa di trovare alcune che hanno vissuto a San Giorgio di cui hanno un bellissimo ricordo. Hanno raccomandato un saluto a tutta la comunità e un augurio per il prossimo Natale: Suor Nicolina,Suor Pierina, Suor Concetta, Suor Antonietta, Suor Faustina, Suor Maddalena, Suor Luigina(di san Giorgio).
In particolare Suor Nicolina con uno scritto ha voluto "esprimere con tanta riconoscenza e affetto il suo ricordo, in particolare con la preghiera e il sacrificio della lontananza."

domenica 12 agosto 2018

lunedì 26 marzo 2018

Fabrizio Frizzi

Fabrizio Frizzi in una trasmissione televisiva
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Saranno celebrati mercoledi a Roma nella Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo, i funerali di Fabrizio Frizzi, morto questa notte all’ospedale Sant’Andrea. ... 

venerdì 2 marzo 2018

Pugnalato a morte in India

ASIA/INDIA - Sacerdote indiano, Rettore di un santuario, pugnalato a morte in Kerala
 
Kochy (Agenzia Fides) - Un sacerdote del Kerala, India del Sud, è stato pugnalato a morte mentre si recava al centro di pellegrinaggio Kurisumudi a Malayattoor nell'Arcidiocesi di Ernakulam-Ankamaly oggi, 1° marzo. Come confermato all'Agenzia Fides da fonti ecclesiali locali, p. Xavier Thelakkat, 52 anni, è stato pugnalato dall'ex sagrestano della chiesa parrocchiale della chiesa di Malayattoor con un'arma da taglio. La polizia ha lanciato una caccia all'uomo per rintracciare l'uomo, di nome Johnny, che si ritiene si sia nascosto in una foresta vicino a Malayattoor dopo aver commesso il crimine. L'uomo era stato licenziato dal servizio tre mesi fa e,secondo la polizia, aveva ha avuto un alterco con il sacerdote il 28 febbraio.
P. Thelakkat aveva intrapreso un'azione disciplinare contro Johny su alcune questioni riguardanti il ​​funzionamento del Centro di pellegrinaggio di cui Don Thelakkat era rettore da sette anni. Dopo l'alterco, il prete è stato pugnalato alla gamba verso mezzogiorno. Sebbene sia stato portato di corsa al Little Flower Hospital ad Angamally, è deceduto per le profonde ferite riportate, a causa della grave perdita di sangue. P. Thelakkat era stato ordinato sacerdote il 27 dicembre 1993 ed era anche un avvocato e un attivista sociale, impegnato contro le mafie locali.
La chiesa di Malayattoor, situata a 52 chilometri da Kochi e situata sulla omonima collina, è dedicata a San Tommaso, l'apostolo che si ritiene abbia pregato in questo santuario intorno al 52 d.C. È meta di migliaia di pellegrini durante tutto l'anno. La chiesa è uno dei più antichi santuari cattolici al mondo. Nel 2004, il Vaticano gli ha conferito lo status di "Centro internazionale di pellegrinaggio", il primo in India.
Secondo la tradizione, San Tommaso ha visitato il Kerala nel 52 d.C. come parte della sua missione di diffondere la Parola di dio. La chiesa cade sotto l'arcidiocesi Ernakulam della Chiesa cattolica siro-malabarese. (SD) Agenzia FIdes 1/3/2018)

martedì 20 giugno 2017

Agenzia Fides 20 giugno 2017

VATICANO - E’ morto il Card. Ivan Dias, già Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Nel pomeriggio di ieri, 19 giugno, è morto a Roma il Card. Ivan Dias, 81 anni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli dal 20 maggio 2006 al 9 maggio 2011. Era da tempo malato.
Il Card. Ivan Dias, Arcivescovo di Bombay (India), era nato a Mumbai il 14 aprile 1936. Era stato ordinato sacerdote a Bombay l'8 dicembre 1958. Ha studiato presso la Pontificia Accademia Ecclesiastica a Roma (1961-1964), laureandosi in Diritto Canonico nel 1964 presso la Pontificia Università Lateranense. Nel 1964 ha lavorato presso la Segreteria di Stato per preparare la visita di Papa Paolo VI a Bombay in occasione del Congresso Eucaristico Internazionale.
Tra il 1965 e il 1973 è stato Segretario presso le Nunziature Apostoliche in Danimarca, Svezia, Norvegia, Islanda, Finlandia, Indonesia, Madagascar, Isola della Riunione, Isole Comore, Mauritius. Tra il 1973 e il 1982 è stato Capo Sezione presso la Segreteria di Stato per l'Unione Sovietica, gli Stati Baltici, Bielorussia, Ucraina, Polonia, Bulgaria, Cina, Viet Nâm, Laos, Cambogia, Sudafrica, Namibia, Lesotho, Swaziland, Zimbabwe, Etiopia, Rwanda, Burundi, Uganda, Zambia, Kenya, Tanzania. L'8 maggio 1982 è stato nominato Arcivescovo titolare di Rusubisir e Pro-Nunzio Apostolico in Ghana, Togo e Benin (1982- 1987). Il 19 giugno dello stesso anno ha ricevuto l'ordinazione episcopale nella Basilica di San Pietro. Tra il 1987 e il 1991 è stato Pro-Nunzio Apostolico nella Corea del Sud. Dal 1991 al 1997 Nunzio Apostolico in Albania. L'8 novembre 1996 è stato nominato Arcivescovo di Bombay. E’ stato creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 21 feb braio 2001. Il 20 maggio 2006 Papa Benedetto XVI lo ha nominato Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, incarico che ha mantenuto per un quinquennio. I funerali saranno celebrati domani, 21 giugno, alle ore 15, nella Basilica Vaticana. Il Card. Dias verrà sepolto nella Cappella di Propaganda Fide al cimitero del Verano, a Roma. (S.L.) (Agenzia Fides 20/6/2017)
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VATICANO - “Laicato e Missione”: una riflessione teologica su un fenomeno in crescita
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Dal 13 al 18 febbraio 2017 si è tenuto presso il Centro Internazionale di Animazione Missionaria (CIAM) a Roma, un seminario di studi sul rapporto tra Laici e Missione. L'iniziativa è nata in risposta alla crescente preoccupazione dei responsabili dell'animazione missionaria nelle comunità cristiane e alla positiva integrazione dei laici nella cooperazione missionaria tra le Chiese. La questione è oggetto di frequenti dibattiti e approfondimenti tra i Direttori nazionali delle Pontificie Opere Missionarie, che cercano risposte a questo arricchente fenomeno ecclesiale.
La presenza dei laici battezzati nell'attività missionaria della Chiesa è sempre più rilevante, a prescindere dal contesto sociale, ecclesiale o culturale in cui viene promossa. Negli ultimi decenni Dio sta suscitando vocazioni laicali per la missione, inviate da Chiese locali e accolte da altre Chiese locali nel loro impegno missionario. E’ una bella realtà, una nuova Pentecoste! Il suo fascino, tuttavia, non nasconde problematiche che pongono serie sfide alla vocazione missionaria laicale. La testimonianza della vita, la riflessione teologica e lo scambio di esperienze nella fede danno a questa nuova pubblicazione sul laicato un’originale apertura sull’orizzonte della missione della Chiesa. Il volume “Laicado y Misiόn” è stato pubblicato in lingua spagnola dalla casa editrice PPC (Madrid, Spagna) come seconda opera di riflessione teologica sulla missione della Collana OMNIS TERRA del Segretariato Internazionale della Pontificia Unione Missionaria (PUM) e del CIAM in collaborazione con la direzione nazionale delle Obras Missionales Pontificias di Spagna (OMP). (SL) (Agenzia Fides 20/6/2017)
LINK
Per ulteriori informazioni sul testo, in spagnolo -> https://es.ppc-editorial.com
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EUROPA/ITALIA - “Io non viaggio solo”: progetto per l’integrazione dei minori migranti che arrivano soli in Italia
 
Roma (Agenzia Fides) - Dall’inizio dell’anno sono oltre 8 mila i bambini e ragazzi che, soli, hanno attraversato il Mediterraneo per arrivare sulle coste italiane con un incremento di circa il 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In base ai dati dell’UNHCR, le principali nazionalità di provenienza sono Guinea (579 minori), Gambia (565) e Bangladesh (489). Inoltre, più in generale, dagli ultimi dati disponibili ad aprile 2017, sono 15.939 i minori censiti e presenti nelle strutture di accoglienza. Per dare sostegno psicologico, affrontare e vivere con dignità e coraggio le giornate all’interno dei Centri di prima accoglienza SOS Villaggi dei Bambini, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, che si celebra oggi 20 giugno, dà il via ufficiale al nuovo progetto “Io non viaggio solo”.
Il progetto prevede anche sostegno per affrontare le complessità legali, sociali e culturali per iniziare una nuova vita nel Paese di arrivo. Con l’obiettivo di facilitare l’inclusione sociale e l’integrazione dei minori stranieri non accompagnati e dei giovani che vivono nel territorio di Crotone, il progetto è rivolto a 215 “minori stranieri non accompagnati” (MSNA) nei vari centri di accoglienza in Calabria, ai giovani adolescenti italiani (tra i 16 e i 21 anni) che risiedono nelle stesse località e a circa 120 operatori dei centri di prima e seconda accoglienza. Nello specifico, per i MSNA il progetto prevede, in collaborazione con le autorità locali e i centri di accoglienza, anche la fornitura di servizi complementari come il supporto psicosociale. Sono inoltre previsti servizi di mediazione interculturale e di assistenza legale; attività socio-ricreative e laboratori formativi, volti a promuovere competenze sociali e relazionali e a favorire il benessere psicosociale dei giovani migranti.
Tra le iniziative in corso, dal 19 al 24 giugno, sul lungomare di Crotone, è esposta la mostra fotografica ‘Oltre lo specchio’, composta da grandi pannelli specchianti in cui verranno raffigurati i minori migranti mentre svolgono le azioni quotidiane che più amano. Inoltre dal 20 e 21 giugno, il Social and Community Theatre Centre dell’Università degli Studi di Torino (SCT) presenterà una performance teatrale coinvolgente e dall’alto valore simbolico, in cui verranno raccontate le storie dei minori stranieri arrivati a Crotone.
(AP) (20/6/2017 Agenzia Fides)
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AFRICA/ CONGO RD - La Nunziatura: nel Grande Kasai 3.383 vittime per gli scontri con i miliziani
 

Kinshasa (Agenzia Fides)- Sono 3.383 le vittime delle violenze nelle Circoscrizioni Ecclesiastiche del Grande Kasai nella Repubblica Democratica del Congo, registrate dall’ottobre 2016 ad oggi. Lo afferma una nota inviata all’Agenzia Fides dalla Nunziatura Apostolica a Kinshasa. Il Grande Kasai è sconvolto dagli scontri tra l’esercito congolese (FARDC) e i miliziani di Kamuina Nsapu, un capo tradizionale locale ucciso in uno scontro con la polizia nell’agosto 2016.
Secondo la nota. le fosse comuni finora scoperte sono 30, i villaggi completamente distrutti sono 20, dei quali 10 da parte delle FARDC, 4 dai miliziani e 6 da gruppi non identificati; le abitazioni distrutte sono 3.698.
La Chiesa ha pagato un prezzo altissimo a cause delle violenze. essendo 4 le Circoscrizioni Ecclesiastiche colpite: Kananga, Mbuji-Mayi, Luiza e Luebo. Le diocesi marginalmente coinvolte sono quelle di Mweka e Kolwezi. Due Vescovi sono stati costretti all’esilio. Si tratta di Sua Ecc. Mons. Félicien Mwanama Galumbulula, Vescovo di Luiza, e di Sua Ecc. Mons. Pierre-Célestin Tshitoko Mamba, Vescovo di Luebo, il cui episcopio è stato distrutto. Le parrocchie chiuse o danneggiate sono 60; le case religiose chiuse o danneggiate sono 34; le strutture sanitarie cattoliche colpite sono 31 e le scuole cattoliche chiuse o danneggiate 141. I Seminari costretti alla chiusura sono 5, dei quali 2 sono Seminari Maggiori.
Il dossier è stato inviato alle autorità congolesi e alle rappresentanze diplomatiche presenti a Kinshasa. (L.M.) (Agenzia Fides 20/6/2017)
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AFRICA/ZAMBIA - “Lo Zambia sta andando verso la dittatura” denunciano le Chiese cristiane
 

Lusaka (Agenzia Fides)-Lo Zambia rischia di scivolare verso la dittatura, affermano in una dichiarazione congiunta il Council of Churches in Zambia (CCZ), l’Evangelical Fellowship of Zambia (EFZ) e la Zambia Conference of Catholic Bishops (ZCCB), ovvero gli organismi che rappresentano la maggioranza dei fedeli cristiani nel Paese.
“La violenza istituzionale è una misura fondamentale della dittatura” sottolinea il documento, giunto all’Agenzia Fides, firmato per la ZCCB, dal suo Presidente, Sua Ecc. Mons. Telesphore George Mpundu, Arcivescovo di Lusaka.
I leader religiosi cristiani stigmatizzano il brutale arresto di Hakainde Hichilema, accusato di tradimento, perché avrebbe bloccato il corteo di auto del Presidente Edgar Lungu (vedi Fides 27/4/2017), avvenuto di notte, facendo ricorso a cani poliziotto, un fatto che suscita il triste ricordo del passato coloniale del Paese. “Solo i cittadini anziani con oltre 60 anni possono ricordare l’uso dei cani contro gli africani da parte dell’Amministrazione coloniale britannica” afferma la dichiarazione. “È inimmaginabile che il governo dello Zambia sprofondi così in basso da scatenare i cani contro il proprio stesso popolo. I britannici se ne sono andati 53 anni fa ma ora usiamo ancora le stesse tattiche per intimidire la nostra popolazione” affermano i leader cristiani che denunciano l’arresto e “il trattamento inumano” cui è stato sottoposto Hichilema.
La presenza di 80 tra emittenti radiofoniche, giornali online e stazioni televisive indipendenti non significa che la stampa e i media siano liberi, rimarca la dichiarazione. “Stampa libera significa che i giornalisti e i media possano fare il loro lavoro senza paura, intimidazioni e minacce”, in modo di potere svolgere quel ruolo di controllo delle attività di governo a favore di tutti, “senza guardarsi alle spalle per paura di chiusure, arresti o assalti”.
I leader cristiani sottolineano che “il tribalismo è un cancro che può uccidere una nazione se non è tenuto a distanza. La leadership politica ha il sacro mandato di tenere unita la nazione”. “Ci aspettiamo che Sua Ecc. Mr. Edgar C. Lungu agisca come un Presidente della Repubblica il cui scopo non è solo quello di proteggere gli interessi del suo partito ma anche e più importante, di essere il custode di tutti gli zambiani, senza distinzione di affiliazione politica” concludono i leader cristiani. (L.M.) (Agenzia Fides 20/6/2017)
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ASIA/INDONESIA - Gli spazi esterni della Cattedrale di Giacarta a disposizione dei fedeli musulmani per l’Id al Fitr
 
Giacarta (Agenzia Fides) – La cooperazione interreligiosa tra cristiani e musulmani si vede e si apprezza soprattutto in occasione delle rispettive festività religiose, che diventano un momento per esprimere vicinanza e partecipazione solidale: come appreso da Fides, con questo spirito la Cattedrale di Giacarta, intitolata a Santa Maria Assunta, ha deciso di mettere a disposizione dei fedeli musulmani i propri spazi esterni, dato che il 25 giugno si celebra la festa dell’Id al Fitr, che chiude il mese santo islamico del Ramadan. Infatti la Grande Moschea Istiqlal a Giacarta, dove si riuniranno centinaia di migliaia di persone, si trova proprio di fronte alla Cattedrale cattolica. E i fedeli musulmani che desiderano andare alla moschea per la preghiera del mattino potranno parcheggiare motocicli automobili nel complesso della cattedrale. Tale usanza di reciproco scambio e cordialità dura da trent’anni: la moschea offre la stessa possibilità ai fedeli cristiani in occasione del Natale, della Settimana Santa o di altri grandi eventi che si tengono in Cattedrale.
Per far fronte all’evento, che coinvolgerà gran parte della popolazione musulmana della capitale, il Consiglio Pastorale della Cattedrale ha anche deciso di modificare, solo per domenica 25 giugno, gli orari delle sante Messe (saranno quattro in quella domenica), cancellando la celebrazione del mattino presto, ora in cui si prevede una massiccia affluenza di fedeli musulmani.
La decisione creerà, si ammette, qualche disagio ai fedeli che usavano frequentare la messa mattutina delle ore 6.00. Adriana Yeanne Kawuwung, parrocchiana della Cattedrale di Giacarta, nota a Fides che “quell’ora è per noi il momento preferito per incontrare e parlare con il Signore, perché la Cattedrale non è tanto piena di fedeli e il tempo atmosferico non è così caldo”. Ma, prosegue, “per una volta, in segno di rispetto e sostegno per i nostri fratelli musulmani che utilizzeranno il parcheggio potremo scegliere un altro orario o anche un’altra chiesa. E’ importante in Indonesia dare un esempio e un segno tangibile di armonia religiosa, di amicizia e di tolleranza in un tempo in cui si nota nella società una crescente intolleranza”. (PP-PA) (Agenzia Fides 20/6/2016)
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ASIA/IRAQ - Patriarca caldeo: per far rinascere i villaggi della Piana di Ninive non bastano gli aiuti dall'esterno. I cristiani non rimangano passivi
 
Baghdad (Agenzia Fides) - Le città e i villaggi della Piana di Ninive un tempo abitati da cristiani, dopo tre anni di occupazione jihadista, provano a ripartire anche grazie al sostegno generoso e concreto di organizzazioni e volontari stranieri, desiderosi di aiutare i cristiani iracheni in questo passaggio storico difficile. Ma una reale rinascita sarà possibile solo se le popolazioni locali si affrancheranno dall'atteggiamento di chi si lamenta costantemente e rimane passivo, “in attesa di ricevere tutto dallo Stato e dalle organizzazioni caritative”. E' questo il richiamo che il Patriarca caldeo Louis Raphael Sako ha voluto rivolgere a tutti i fedeli della propria Chiesa, prendendo spunto da vicende e situazioni che lui stesso ha potuto sperimentare di persona, nelle sue recenti visite a Mosul e in diversi villaggi della Piana di Ninive. In un breve rapporto, diffuso dai media ufficiali del Patriarcato, il Primate della Chiesa caldea rivolge espressioni pi ene di gratitudine per i volontari di organizzazioni soprattutto francesi – come SOS Chrétiens d'Orient e Fraternité en Irak – che “stanno lavorando sodo nella Piana di Ninive, nonostante la durezza del clima, mentre le nostre comunità soffrono frustrazione e senso di vuoto, e molti si aggirano lamentandosi, criticando e mostrando le cifre di denaro di cui hanno bisogno, a volte senza nemmeno ringraziare chi li sta aiutando”.
Il Patriarca Sako, nel suo contributo, suggerisce a tutti di mettere da parte consuetudini e atteggiamenti sbagliati, e di lasciarsi ispirare dal dinamismo operoso in cui si manifesta la carità dei volontari, impegnati anche nella ricostruzione di case e chiese danneggiate o distrutte durante gli anni di occupazione jihadista. La gratuità dei volontari- rimarca il Patriarca – può aiutare tutti a assumersi le proprie responsabilità e a prendere spontaneamente iniziative per il ripristino della vita sociale nelle città e nei villaggi della Piana di Ninive, nella consapevolezza che nessun aiuto esterno sarà di per sé sufficiente a far rifiorire quei centri abitati rimasti per tre anni deserti, durante l'occupazione delle milizie dell'autoproclamato Stato islamico. (GV) (Agenzia Fides 20/6/2017).
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AMERICA/COLOMBIA - Riconciliazione con la creazione e tutela dell'Amazzonia colombiana
 
Leticia (Agenzia Fides) – Si è aperto ieri, 19 giugno, a Leticia, il terzo Incontro della Rete Ecclesiale Pan-Amazzonica “REPAM-Colombia”. Fino al 24 giugno più di 100 persone approfondiranno la realtà dell'Amazzonia colombiana e definiranno le strategie più opportune per lavorare insieme per la cura del bioma Amazzonico. Sarà presente anche la Commissione dei Vescovi dell'Amazzonia. L’obiettivo, secondo il comunicato pervenuto a Fides, è rafforzare l'identità della REPAM-Colombia alla luce dell’enciclica Laudato Sì, come percorso per la riconciliazione con la creazione e la tutela dell'Amazzonia colombiana. Inoltre si mira a rafforzare il lavoro ecclesiale in comunione, per ottenere un'azione più efficace come rete e concordare l'attuazione del piano comune d'azione. In apertura dei lavori è stata presentata la realtà di Mocoa ed è stata celebrata una Messa in suffragio delle vittime della frana che ha travolto la cittadina di Mocoa alla fine di marzo.
Secondo il programma di lavoro, sarà approfondita la realtà dei territori e delle Chiese locali nelle tre sub-regioni dell’Amazzonia, che comprendono 12 giurisdizioni ecclesiastiche del sud. Tra i relatori invitati prenderanno la parola Mons. Joselito Carreño, Vescovo di Puerto Inirida, e Cesar Baratto, teologo e responsabile della famiglia francescana, docente presso l'Università Santo Tomas. Armando Valbuena, consulente dell'Organizzazione Nazionale Indigena della Colombia ONIC (popolo Wayu), presenterà un'analisi della situazione ecologica delle popolazioni indigene. Questo spazio si concluderà con l'intervento di Anitalia Ti Jachi Kulluedo, capo Uitoto, che proporrà una riflessione sulla riconciliazione tra i popoli indigeni e la Chiesa.
Come conclusione di questo incontro, si intende redigere un piano di azione concreto che, come REPAM, possa fare fronte alle principali sfide della realtà amazzonica colombiana. (SL) (Agenzia Fides 20/6/2017)
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AMERICA/MESSICO - Ludoteche per fermare il fenomeno del lavoro dei minori
 
Città del Messico (Agenzia Fides) – Secondo lo Studio Nazionale su Occupazione e Impiego, in Messico ci sono oltre 2 milioni di bambini impiegati in attività lavorative non consentite. Per prevenire il fenomeno, a partire dal secondo semestre di quest’anno, saranno installate ludoteche negli spazi pubblici. L’Istituto Nazionale di Statistica, Geografia e Informatica (INEGI) calcola che almeno 7 bambini su 10 delle zone rurali del Paese svolgono attività vietate. Il 43% di questi lavorano nel settore terziario dell’economia, in particolare nel campo del turismo. Spinti da queste cifre, il Segretariato del Turismo (Sectur), in coordinamento con i governi degli Stati di Guerrero e Quintana Roo e l’organizzazione internazionale Save the Children, hanno deciso di intervenire attraverso il Piano di Azione “Turismo Libero dal Lavoro Minorile 2017”. Gli organismi hanno annunciato che verranno presto aperte ludoteche per garantire uno spazio sicuro per prevenire il lavoro minorile negli Stati di Guerrero e Quintana Roo. Si tratta di spazi comunitari e sicuri, dove si svolgeranno attività a favore dello sviluppo dei bambini.
(AP) (20/6/2017 Agenzia Fides)
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OCEANIA/PAPUA NUOVA GUINEA - L’Arcivescovo di Rabaul: urge un tavolo negoziale per la questione di West Pomio
 
Rabaul (Agenzia Fides) – “La popolazione del distretto di West Pomio non ha partecipato al processo decisionale del progetto di sviluppo affidato alla ditta multinazionale malese Rimbunan Hijau, relativo alla piantagione di alberi per produrre olio di palma. Il contratto di locazione tra i possessori delle terre e l'azienda ha validità di sessant'anni. Ma dopo sei anni la maggioranza delle persone a West Pomio, senza chiedere alla società di andarsene, ha constatato effetti negativi a livello sociale e ambientale. La popolazione crede di avere il diritto di essere più coinvolta, per ridurre al minimo gli effetti collaterali indesiderati. Ciò richiede la negoziazione di un nuovo contratto di locazione per assicurare protezione appropriata alla popolazione locale e all’ambiente. Il fine è promuovere un progetto che sia sostenibile a lungo termine, a livello economico, ambientale e sociale”. E’ quanto dichiara all’Agenzia Fides, l’Arcivescovo France sco Panfilo, alla guida dell’arcidiocesi di Rabaul, che sta affrontando la questione sollevata dalla popolazione del distretto di West Pomio, nel territorio arcidiocesano (vedi Fides 14/6/2017). La questione, che occupa oggi il dibattito pubblico nel paese, è venuta alla luce dopo l’espulsione di Doug Tennent, missionario laico neozelandese che agiva come stretto collaboratore, avvocato e amministratore nell’Arcidiocesi di Rabaul, che stava aiutando a seguire la vicenda.
L’Arcivescovo, chiamato in causa direttamente dalla gente locale per la difesa del territorio, auspica oggi “dialogo e collaborazione tra le parti, nell'interesse di tutti e con lo scopo di promuovere il bene comune e il benessere delle future generazioni di West Pomio”. Per questo mons. Panfilo sollecita la Società interessata, i rappresentanti locali e gli esponenti del governo ad “avviare un tavolo dei negoziati al fine di formulare un percorso di sviluppo futuro basato su giustizia, equità, e sostenibilità”. (PA) (Agenzia Fides 20/6/2017)

martedì 21 febbraio 2017

Bollettino Agenzia fides 21 febbraio 2017

VATICANO - Morto p. Galbiati, PIME: è stato Segretario generale della PUM e della POPF
 
Roma (Agenzia Fides) – La sera di sabato 18 febbraio, è morto a Lecco padre Fernando Galbiati, a lungo missionario in Cina, dodicesimo Superiore generale del Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME), Segretario generale della Pontificia Unione Missionaria (PUM) e della Pontificia Opera della Propagazione della Fede (POPF).
Nato il 14 novembre 1932 a Bussero (Milano), entrò nel PIME a Monza il 1° settembre 1943. Emesso il giuramento il 25 giugno 1955 e ordinato a Milano dal Card. Giovanni Battista Montini, futuro Paolo VI, il 28 giugno 1956, l’anno successivo parte per Hong Kong. Qui compie studi e ottiene diversi diplomi, è registrato come “Insegnante Qualificato” presso il dipartimento dell’Educazione di Hong Kong. Consegue successivamente il dottorato in Scienze Politiche ed Economiche all’università La Sapienza di Roma, diventa Doctor of Philosophy all’università di Oxford in Inghilterra ed è membro della New York Academy of Science.
Ad Hong Kong svolge attività pastorale in diverse parrocchie e per alcuni anni insegna filosofia al seminario Holy Spirit. Ha dato un notevole contributo in campo scolastico e sociale. Ha fondato diversi gruppi per le visite alle famiglie, per il sostegno economico, e per le attività giovanili. Si deve a lui il primo Chinese Hymnal, una raccolta di canti religiosi in cinese-cantonese.
Assistente di Mani Tese dal 1971 al 1975, partecipa alla Assemblea di Aggiornamento del PIME del 1970-71 (Roma) e alla IX Assemblea Generale nella quale viene eletto Superiore Generale (1983-1989). Terminato il mandato, ritorna ad Hong Kong, ma nel 1999 è richiamato a Roma, dapprima come Segretario Generale della Pontificia Unione Missionaria (1999-2003), poi come coordinatore delle Pontificie Opere Missionarie Internazionali e come Segretario della Pontificia Opera della Propagazione della Fede (2004-2005). E’ incaricato anche di elaborare il nuovo Statuto delle Pontificie Opere Missionarie, pubblicato nel 2005. Nel periodo 2006-2007 è Segretario Generale della Pontificia Opera della Propagazione della Fede.
Dopo alcuni anni nella Casa generalizia PIME a Roma, dal 2015, per motivi di salute, si trovava presso la casa Beato Giovanni Mazzucconi, a Rancio di Lecco, dove è morto. Dopo i funerali, è stato sepolto al cimitero del PIME a Villa Grugana. (SL) (Agenzia Fides 21/02/2017)
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EUROPA/ITALIA - Diritto di emigrare ma anche “diritto di restare” nel proprio paese
 
Roma (Agenzia Fides) - “La migrazione è un fenomeno che fa parte della storia umana. Le stime delle Nazioni Unite indicano 244 milioni di migranti internazionali e 65,3 milioni di persone in situazione di migrazione forzata. Al di là dei numeri stiamo parlando di vite, progetti e sogni di persone che spesso trovano nella migrazione l'unica alternativa per la sopravvivenza o la ricerca di una speranza per il futuro”. Lo ha detto suor Neusa de Fatima Mariano, Superiora generale delle Missionarie di San Carlo Borromeo/Scalabriniane, nel suo discorso alla Camera dei Deputati, a Roma, nell’ambito del workshop che ha preceduto il Forum Internazionale su Migrazioni e Pace, in programma oggi e domani, organizzato dal Dicastero sullo Sviluppo Umano Integrale della Santa Sede, dallo Scalabrini International Migration Network (SIMN) e dalla Fondazione Konrad Adenauer.
“La partecipazione dei minori nei flussi migratori, secondo l'Acnur, è aumentata negli ultimi anni a un ritmo accelerato e rappresenta più della metà dei rifugiati nel mondo – ha ricordato la religiosa nel testo pervenuto a Fides -. In linea con il messaggio di Papa Francesco per la Giornata del Migrante e del Rifugiato 2017, ricordiamo che i bambini e gli adolescenti in movimento nei flussi di popolazione sono i primi a soffrire, con situazioni degradanti come la tratta di esseri umani, lo sfruttamento, l'abuso e la privazione dei diritti come quello di avere un ambiente sano e sicuro in famiglia, quello di un'istruzione adeguata, quello di gioco e quello di vivere e crescere in un contesto di pace. Anche le donne migranti hanno bisogno della nostra attenzione, poiché anch’esse diventano spesso più vulnerabili nei flussi di migrazione e di rifugio. Molte volte sono esposte al rischio di soffrire sfruttamento sessuale o nel lavoro”.
Suor Neusa ha sottolineato che “bisogna superare l'idea che la migrazione è un problema da risolvere o una contingenza da controllare. La migrazione è di per sé un fenomeno storico e sociale che si verifica in modo positivo quando è volontaria. In altre parole, richiamiamo l'attenzione sull'importanza che le persone abbiano, insieme al diritto di emigrare anche il 'diritto di non emigrare'. Ossia, ogni Paese deve assicurare ai suoi cittadini condizioni di vita in modo che questi non abbiamo bisogno di viaggiare, se non lo vogliono. In questo contesto, il diritto a emigrare sarebbe correlativo al diritto di restare”. (SL) (Agenzia Fides 21/02/2017)
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AFRICA/CONGO RD - Atti vandalici contro la Chiesa: la denuncia del Card. Monsengwo
 

Kinshasa (Agenzia Fides)- “C’è una recrudescenza di paura, di collera, di incertezza” afferma il Card. Laurent Monsengwo Pasinya, Arcivescovo di Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo, in un messaggio inviato all’Agenzia Fides nel quale denuncia le aggressioni contro la Chiesa avvenute negli ultimi giorni.
“Abbiamo appreso con indignazione, sabato 18 febbraio, dell’incendio di una parte del Seminario maggiore di Malole da parte di incivili che hanno in seguito seminato il terrore presso le vicine suore carmelitane a Kananga (vedi Fides 20/2/2017)” scrive il Cardinale, che ricorda pure le manifestazioni avvenute in tre occasioni (7, 10 e 11 febbraio) di fronte all’Arcivescovado di Kinshasa, da parte di gruppi di giovani che “hanno creato un clima di panico”.
A questi episodi è seguita la profanazione della parrocchia San Domenico di Limete da parte di una “ventina di giovani malintenzionati” che hanno “rovesciato il tabernacolo, saccheggiato l’altare, rotto le panche, fino a cercare d’incendiare la chiesa. La comunità dei Padri Oblati non è stata risparmiata”.
Il Card. Monsengwo mette in relazione questi fatti con il tentativo della Conferenza Episcopale congolese (CENCO) di mediare nell’attuazione degli accordi di San Silvestro (vedi Fides 3/1/2017) e di trovare un Primo Ministro che guidi un governo di unità nazionale come previsto dalle intese.
“La CENCO ha solo un ruolo di mediatore” ricorda il Cardinale. “I politici devono riconoscere con umiltà che sono le loro velleità politiche a portare all’impasse e al blocco delle istituzioni. Ne assumeranno la responsabilità di fronte alla storia”.
Dopo aver sollecitato le autorità a proteggere i beni della Chiesa da eventuali nuovi atti vandalici, il Cardinale conclude ricordando Etienne Tshisekedi, lo storico leader dell’opposizione morto di recente (vedi Fides 2/2/2017) che ha combattuto fino all’ultimo per dare alla RDC “la pace nella giustizia”. (L.M.) (Agenzia Fides 21/2/2017)
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AFRICA/SUD SUDAN - Stato d’emergenza dichiarato nello Stato di Unity: 100.000 persone a rischio fame
 
Juba (Agenzia Fides) - Oltre 100.000 persone sono a rischio fame nello Stato di Unity, nella regione dell’Alto Nilo, in Sud Sudan. Lo stato d’emergenza alimentare è stato dichiarato dal governo di Juba e dalle agenzie specializzate delle Nazioni Unite: FAO, Children Fund, UNICEF e Programma Alimentare Mondiale. La causa della carestia è attribuita “alla guerra e al collasso dell’economia”. La dichiarazione formale di carestia significa che la gente ha già iniziato a morire di fame.
Nei giorni scorsi era stato lanciato l’allarme fame per lo Stato di Amadi (vedi Fides 16/2/2017) mentre Medici con l’Africa Cuamm ha riscontrato almeno 300 casi di colera nelle contee di Yirol East e di Awerial (vedi Fides 20/2/2017). Secondo l’ONU se la guerra civile dovesse continuare, impedendo l’arrivo di aiuti umanitari in Sud Sudan, oltre 5 milioni e mezzo di persone soffriranno la fame entro luglio. (L.M.) (Agenzia Fides 21/2/2017)
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AFRICA/EGITTO - Anche la voce “religione” nei moduli da compilare per il prossimo censimento
 
Il Cairo (Agenzia Fides) – Per la prima volta negli ultimi 30 anni, il prossimo censimento della popolazione egiziana, che sarà condotto dall'Agenzia centrale di statistica e mobilità sociale, includerà nei moduli di raccolta dati anche uno spazio dove poter segnalare la propria confessione religiosa. Abu Bakr Gendy, capo dell'Agenzia incaricata, ha riferito che la segnalazione della propria fede religiosa nei moduli utilizzati per il censimento sarà facoltativa, in ottemperanza agli standard internazionali seguiti in questo tipo di raccolte dati. Il censimento offrirà comunque elementi utili per verificare la consistenza numerica reale delle diverse comunità religiose. In alcune zone dell'Egitto, il consistente aumento numerico delle comunità cristiane non è stato registrato in alcun modo dalle autorità locali. Dagli anni Novanta gli uffici incaricati del censimento e delle statistiche demografiche non aggiornano i dati sulla consistenza numeri ca delle comunità cristiane egiziane, a partire da quella copta, che secondo alcuni analisti, negli ultimi lustri, avrebbe abbondantemente superato la soglia dei dieci milioni. (GV) (Agenzia Fides 21/2/2017)
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ASIA/MONGOLIA - Un nuovo sacerdote ordinato in Mongolia nell'anno del Giubileo
 
Ulaan Baatar (Agenzia Fides) – Mentre la Chiesa cattolica in Mongolia celebra nel 2017 il suo Giubileo d'argento, la comunità festeggia l’ordinazione di Bernard Kambala, membro della Congregazione del Cuore Immacolato di Maria (CICM), ordinato sacerdote il 19 febbraio scorso nella Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo a Ulaanbaatar. La comunità dei battezzati nella terra di Gengis Khan aveva celebrato nell’agosto 2016 l’ordinazione sacerdotale del primo prete mongolo, padre Joseph Enkh. “Sono doni che assicurano il futuro della Chiesa in Mongolia”, dice a Fides il Vescovo Wenceslao Padilla, CICM, Prefetto Apostolico di Ulaanbaatar. Il Vescovo nel messaggio per il nuovo anno aveva scritto: “Il 2017 ha per noi una promessa di grande gioia: il Giubileo d'argento della Chiesa cattolica in Mongolia (1992-2017 ) e ben due ordinazioni sacerdotali: il diacono Bernard Kambala Muana, CICM, e il diacono Antonius Werun, salesiano”. Questi sacerdoti e missionari daranno “nuova linfa alla nostra comunità”. “La Congregazione del Cuore Immacolato di Maria, che celebra anch’essa i 25 anni presenza in Mongolia, è lieta che il Signore mandi ancora operai per la sua vigna e ci mostri così il suo volto benevolo”, rileva Padilla.
Bernard Kambala, originario della Repubblica Democratica del Congo, si è unito alla congregazione del CICM nel 2005. Dopo tre anni di studi di filosofia e un anno di noviziato a Kinshasa (Congo), ha studiato Teologia presso Ecole théologique Saint Cyprien de Ngoya in Ngoya, in Camerun fino al 2013. Giunto in Mongolia nell’agosto 2014, ha studiato la lingua mongola e si è dedicato alla conoscenza della cultura locale. Ha svolto servizio pastorale nella chiesa di San Pietro e Paolo a Ulaanbaatar, impegnandosi molto nella pastorale giovanile. Dal gennaio di quest'anno p. Bernard ha iniziato a pubblicare una meditazione quotidiana sulla Parola di Dio, scrivendo in lingua mongola, un fatto molto apprezzato dai fedeli,
Come motto della sua ordinazione, p. Bernard ha scelto le parole di San Paolo ai Romani: “Vedete come Dio ha manifestato il suo amore per noi: mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi” (Rm 5, 8).
Sono oltre 50 i missionari e i religiosi di 14 paesi del mondo, presenti in Mongolia. La comunità cattolica ha oltre mille mongoli battezzati e centinaia di catecumeni presenti in 6 parrocchie e 3 stazioni missionarie che si prevede saranno erette a rango di parrocchie in occasione della celebrazione del Giubileo. (MP-PA) (Agenzia Fides 21/02/2017)
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ASIA/INDIA - Migliaia di vittime per l’inquinamento dell'aria: per la Chiesa servono “coscienza e azione”
 
New Delhi (Agenzia Fides) - Diciottomila indiani muoiono ogni giorno per cause dirette o indirette dell'inquinamento atmosferico. E il progressivo avvelenamento dell’aria è spesso legato ai cambiamenti climatici. Lo dice un nuovo studio edito dalla rivista scientifica "The Lancet", che ha generato un vivace dibattito in India, coinvolgendo la società civile e la Chiesa cattolica.
Le città più inquinate al mondo sono le indiane Patna e New Delhi, osserva lo studio, riportando dati del 2010. Gli studiosi indicano che una delle conseguenze dell'esposizione ad agenti inquinanti è la nascita di bambini pre-termine. In questo fenomeno l'Asia meridionale è la regione più colpita, con 1,6 milioni di nascite pre-termine , quasi la metà del totale mondiale.
Il fenomeno dell'inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico sono strettamente collegati e vanno affrontati insieme, dice The Lancet, affermando che vi è un “rischio potenzialmente catastrofico per la salute umana”. Inoltre, secondo una stima della Banca Mondiale, tali fenomeni generano per l’India una perdita di reddito pari a 38 miliardi di dollari annui.
Contraddicendo alcuni dei rapporti pubblicati in India, The Lancet afferma che le centrali elettriche e quelle a carbone contribuiscono all'inquinamento dell'aria e dell’ambiente in misura del 50% del totale.
Il Ministro per l'ambiente, delle foreste e il cambiamento climatico Anil Madhav Dave ha recentemente ammesso in Parlamento che il paese spende ogni anno per il monitoraggio dell'inquinamento atmosferico, in un paese vasto come l'India, 70 milioni di rupie (circa un milione di dollari USA): cifra ritenuta del tutto insufficiente. Secondo il ministro non vi sono studi credibili per quantificare il numero di persone con malattie polmonari o il numero di decessi che siano diretta conseguenza dell’inquinamento dell'aria. Il ministro per la Scienza e la tecnologia Harsh Vardhan ha commentato: “L’inquinamento, quando colpisce i polmoni, soprattutto nei bambini più piccoli, può essere un killer: è come un veleno lento. Siamo molto preoccupati, molto è stato fatto, ma ancora molto bisogna fare”.
Lo studio mostra che i cambiamenti climatici hanno un impatto significativo sulla salute dei bambini. Si stima che 5,5 milioni di vite sono state perse nel 2013 per malattie associate con l'inquinamento dell'aria.
Interpellato da Fides, p. Fabian Toppo, professore di teologia al Seminario maggiore di Calcutta ha detto: “Il rapporto è inquietante. Il governo indiano dovrebbe agire seriamente per affrontare il problema. La rapida industrializzazione è la causa dell'inquinamento atmosferico. La coscienza va accompagnata dall’azione”.
“Istituzioni e singoli cittadini hanno la responsabilità di lavorare a tutti i livelli per ridurre il cambiamento climatico e affrontarne l’impatto”, nota a Fides Deepika Singh, coordinatore dell’Ufficio per il cambiamento climatico nella Federazione delle Conferenze episcopali dell’Asia. “I cittadini lo comprendono sempre meglio: quasi il 60% delle persone intervistate in India percepisce che i cambiamenti climatici danneggiano la vita delle persone. La Chiesa sta cercando di contribuire a sensibilizzare, educare ed agire sul fronte dei cambiamenti climatici. Non c’è da perdere tempo, perché è un questione che tocca la vita di tutti, soprattutto pensando alle nuove genrazioni”, conclude. (PA-SD) (Agenzia Fides 21/2/2017) 
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ASIA/LIBANO - Marine Le Pen in Libano: anche i cristiani mediorientali vanno aiutati a casa loro. Forfait al Gran Mufti, incontro col Patriarca maronita
 
Beirut (Agenzia Fides) – Il modo migliore di proteggere i cristiani del Medio Oriente consiste nello “sradicamento del radicalismo islamico”, mentre bisogna evitare politiche che incentivino l'esodo dei cristiani mediorientali dalle proprie terre. Sono questi i concetti chiave finora espressi in merito alla condizione delle comunità cristiane mediorientali da Marine Le Pen, nel corso della visita di due giorni che la candidata del Front National alle Presidenziali francesi sta compiendo in Libano. Nella giornata di ieri, dopo l'incontro con il Ministro degli esteri libanese Gibran Basil, Marine Le Pen, in alcune dichiarazioni rilanciate dalla stampa locale, ha contrapposto le sue valutazioni sulla protezione dei cristiani mediorientali alle scelte politiche da lei attribuite all'ex Presidente Nicolas Sarkozy, che a suo giudizio spingeva i cristiani mediorientali “a lasciare il loro Paese e andare a vivere all'estero come profughi. Secondo me” h a aggiunto Le Pen “questa è una visione pericolosa per i cristiani del Medio Oriente, e non è quello che voglio io. Io voglio che i cristiani del Medio Oriente vivano in pace e serenità nei loro Paesi”.
Nella mattinata di oggi, martedì 21 febbraio, è saltata all'ultimo mmento la prevista visita di Marine Le Pen al Gran Mufti del Libano, Abdel Latif Derian, perchè la politica francese si è rifiutata di presentarsi all'incontro con il religioso islamico con il capo velato. L'ufficio stampa del Gran Mufti ha fatto sapere che la delegazione della leader del Front National era stata informata in anticipo della necessità di rispettare tale dettaglio protocollare, ma quando, all'ingresso della sala dell'incontro, a Le Pen è stato porto il velo, lei ha rifiutato di indossarlo.
Secondo quanto annuciato dall'Agenzia Fides, nella mattinata di oggi, martedì 21 febbraio, Marine Le Pen è stata ricevuta anche dal Patriarca maronita Boutros Bechara Rai, presso la sede patriarcale di Bkerkè. (GV) (Agenzia Fides 21/2/2017)
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AMERICA/MESSICO - “Soluzioni giuridiche, politiche e sociali non sono più un'opzione, sono questioni imperative”: la Chiesa sulla situazione dei migranti
 
Città del Messico (Agenzia Fides) – "A causa degli ordini esecutivi del Presidente Donald Trump, si è creato un ambiente ostile, di insicurezza, di incertezza e terrore per migliaia di persone che sono accusate di essere criminali solo perchè si trovano in una condizione di immigrazione irregolare. L'attuazione di tali misure produce risultati disastrosi; il primo: la separazione delle famiglie, quando i genitori sono rimpatriati, lasciando i bambini totalmente indifesi. Il destino finale è metterli in adozione, quando in realtà hanno padre e madre, ma con l'unico ‘crimine’ di non avere la cittadinanza degli Stati Uniti d'America": così scrive l'editoriale dell’ultimo numero del settimanale dell'arcidiocesi di Mexico "Desde la Fe".
L'invito lanciato è all’unità del popolo messicano dinanzi alle tante difficoltà che vivono i connazionali nelle terre nord americane: "Non possiamo essere indifferenti alla situazione attuale. È necessario agire con un coraggio tale da recuperare il potenziale che sempre ha avuto il Messico", sottolinea il testo pervenuto a Fides.
"Dinanzi al terrore dell'amministrazione Trump, la Chiesa cattolica, su entrambi i lati del confine, fa appello all’unione. Durante questa settimana, nell'incontro Tex-Mex, i Vescovi del Texas e del Messico si sono impegnati, in questo difficile momento storico, a fornire servizi di qualità ai migranti: spirituali, legali, materiali e di assistenza della famiglia, e a mantenere una presenza costante nei centri e case d'accoglienza ai migranti dal confine meridionale del Messico e negli Stati Uniti, perché, dinanzi questo ambiente di diffidenza e tradimento, solo le chiese sono diventate l'unico rifugio sicuro in cui si può dare loro garanzie per proteggere i loro diritti legali", ribadisce l'editoriale (vedi Fides 15/02/2017). Il testo conclude con una affermazione energica: "La ricerca di soluzioni giuridiche, politiche e sociali non è più un'opzione, si tratta di questioni imperative".
(CE) (Agenzia Fides, 21/02/2017)
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AMERICA/ECUADOR - Ancora in attesa dei risultati elettorali, i Vescovi chiedono verità e trasparemza
 
Quito (Agenzia Fides) – “I risultati finali di ogni elezione popolare devono sempre riflettere la virtù della giustizia e il valore della trasparenza. Le istituzioni politiche sono chiamate a garantirli e a costruire la fiducia, il fondamento di ogni convivenza civile e di un vero e proprio ordine democratico. Anche in questi giorni, queste sono le giuste aspirazioni del popolo ecuadoriano che non vuole essere deluso”. Così afferma la Conferenza Episcopale dell’Ecuador in un comunicato pervenuto all’Agenzia Fides.
“La Conferenza Episcopale Ecuadoriana desidera richiamare le autorità elettorali e tutti i cittadini a collaborare affinché la verità si veda riflessa in modo democratico nella pubblicazione tempestiva dei risultati attesi di queste importanti elezioni, dove si è espressa la volontà politica degli ecuadoriani".
Secondo dati raccolti da Fides, domenica scorsa, 19 febbraio, sono andati al voto 12 milioni di ecuadoriani, ma per i risultati di queste elezioni generali si dovrà ancora attendere. Un primo bilancio del Consiglio Nazionale Elettorale (CNE) riporta che, dopo il 93% dei seggi conteggiati una prima volta, il candidato presidente Lenín Moreno è in testa con il 39,15% dei voti mentre Guillermo Lasso ha il 28,40%. Rimane quindi aperta l’eventualità del ballottaggio. Il CNE ha chiesto 5 giorni per dare ufficialmente i risultati, ma la tensione fra la popolazione cresce.
(CE) (Agenzia Fides, 21/02/2017)

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...