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giovedì 16 marzo 2023

Non solo Monfalcone....

 

Lavoro: Regione, da Recruiting Day Fincantieri 680 

opportunità impiego

L'evento si terrà il 18 aprile nel Comune di Monfalcone e per partecipare è necessario iscriversi entro il 10 aprile
Trieste, 14 mar - Attraverso il Recruiting Day organizzato dalla Regione assieme a Fincantieri in collaborazione con il Comune di Monfalcone viene dato spazio a 680 figure professionali in tutte le fasi della catena produttiva navalmeccanica e anche a talenti che hanno percorsi di formazione molto qualificata ed elevata. In questo modo si punta ad attrarre persone che scelgano il Friuli Venezia Giulia per svolgere la propria attività professionale, ma soprattutto per radicarsi nel tessuto sociale. A tal fine esistono interventi specifici della Regione e l'auspicio è che Fincantieri, tra i più importanti player produttivi del territorio, ne usufruisca in maniera sempre maggiore.
È questo, in sintesi, il pensiero espresso dall'assessore regionale al Lavoro nel corso della presentazione del Recruiting Day per l'assunzione di personale da parte di Fincantieri e delle aziende del suo indotto, al quale hanno partecipato il sindaco di Monfalcone e il direttore direttore Human Resources and Real Estate di Fincantieri. Le selezioni si terranno il 18 aprile negli spazi del Comune di Monfalcone e coinvolgeranno, oltre a Fincantieri, le sue controllate Marine Interiors e Centro Servizi Navali e circa 30 aziende alla ricerca di personale specializzato per le sedi di Trieste, Monfalcone, Ronchi dei Legionari e San Giorgio di Nogaro.
L'esponente della Giunta ha rimarcato come, oltre a essere il più grande mai organizzato in Friuli Venezia Giulia, questo recruiting assuma un'importanza particolare per il coinvolgimento diretto di Fincantieri, confermando la correttezza del percorso di dialogo costante intrapreso dalla Direzione lavoro con il comparto produttivo e la rilevante attenzione alla co-progettazione dei corsi di formazione, per dare risposte a un territorio come quello monfalconese che necessitava di interventi sia sul fronte occupazionale sia su quello sociale. Un risultato che conferma la centralità dei centri per l'impiego della Regione nel contesto del Friuli Venezia Giulia e l'importanza della collaborazione tra pubblico e privato per rendere il nostro territorio maggiormente attrattivo per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro.
Come è stato ricordato da Fincantieri, i profili ricercati abbracciano uno spettro ampissimo di competenze necessarie per presidiare e supportare le diverse fasi della commessa nave: dagli operai specializzati, ai tecnici di progettazione e produzione, fino alle figure legate alla gestione delle commesse, all'approvvigionamento e all'information technology, ma anche profili junior o di stage per i quali non è richiesta esperienza. Personale necessario a gestire il carico di lavoro di Fincantieri che, forte anche del grande incremento registrato negli ultimi dodici mesi, ammonta a un valore di oltre 34 miliardi di euro per 109 navi, di cui una quota importante per Monfalcone.
Soddisfazione è stata espressa dal primo cittadino di Monfalcone, che ha rimarcato come dopo molto tempo Fincantieri abbia nuovamente deciso di acquisire direttamente e rivolgendosi al territorio una parte importante del personale di cui necessità. Una dimostrazione del rapporto di collaborazione instauratosi tra l'azienda e la città dei cantieri.
Per quanto riguarda le figure professionali, Fincantieri cerca tecnici di produzione e di progettazione; supervisori di produzione, operai specializzati (carpentieri, saldatori, elettricisti, tubisti, montatori) per la sede di Monfalcone e progettisti strutturali e di impianti, buyer, planner e controller, supply chain analyst e IT analyst per quella di Trieste.
Marine Interiors cerca per le sedi di Ronchi dei Legionari e Pordenone progettisti d'arredo e tecnici qualità e preventivazione, mentre Centro Servizi Navali per la sede di San Giorgio di Nogaro ricerca addetti allo sviluppo processi produttivi e operai specializzati (taglio plasma, manutenzione).
Le altre aziende che partecipano al Recruiting day (BH Project; C.M.P.; Comin; Conit; Consorzio Blue Line Group; Consorzio Cowork; Delat; Esse Group; ETI; Famila; Gdue Ships; GMR Group S; I.D.A.L. Group; M.R.S. New Tecnology; Marine Work System; MES; Monferr; Naval Sud; Officile Cercato; Oma Nord Engineering & Construction; Onda; Petrol Lavori; Pigozzi Tech; S.B.T. Montaggi; S.G.M.; SCS Group; SEM Group; Sories Group; TEN03) operano nel settore della cantieristica navale e cercano operai (tubisti; carpentieri; saldatori; elettricisti; autisti CQC; ponteggiatori; sabbiatori-spruzzatori; montatori impianti; canalisti; addetti pulizie), impiegati (tecnici per rilievi a bordo nave e per gestione componentistica; progettisti; responsabili amministrativi esperti).
Per partecipare al Recruiting day è necessario inviare il proprio curriculum vitae entro lunedì 10 aprile 2023 attraverso il sito web della Regione (bit.ly/407GlR4). ARC/MA/gg

mercoledì 5 luglio 2017

Agenzia fides 5 luglio 2017

EUROPA/SPAGNA - Da 50 anni al servizio dell’evangelizzazione nel mondo del lavoro
 
Avila (Agenzia Fides) – "Terra, tetto e lavoro per una vita dignitosa" è lo slogan che caratterizza il Seminario internazionale e l’Assemblea generale del Movimento Mondiale dei Lavoratori Cristiani (MMTC) che terrà in Spagna, dal 15 al 21 luglio, presso l'Università di Mistica Avila. Vi prenderanno parte 120 delegati in rappresentanza dei movimenti di lavoratori cristiani di 42 nazioni.
E' un momento molto importante nella storia del MMTC, che festeggia 50 anni di impegno per l'evangelizzazione del mondo del lavoro.
Secondo la nota pervenuta all’Agenzia Fides, durante il Seminario internazionale, che si terrà dal 15 al 18 luglio, si parlerà di come costruire una società solidale e delle attuali minacce alla dignità umana e al diritto al lavoro, secondo la prospettiva fornita dai delegati MMTC di America, Africa, Asia ed Europa, che presenteranno la situazione occupazionale e dei lavoratori dei loro paesi. All'inaugurazione del Seminario parteciperanno il Sindaco Josè L. Rivas e il Vescovo di Avila, Mons. Jesus Garcia Burillo, oltre a rappresentanti del mondo politico, sindacale ed ecclesiale.
Durante il Seminario i rappresentanti del sindacalismo internazionale e dei movimenti popolari discuteranno sulla situazione dell'occupazione a livello mondiale, sulle tendenze, sul presente e sul futuro. Verrà anche presentato il pensiero di Papa Francesco sul lavoro umano dal Vescovo incaricato della pastorale del mondo del lavoro della Conferenza Episcopale Spagnola, Mons. Antonio A. Algora.
Durante l'Assemblea Generale, dal 19 al 21 luglio, verrà fatta una valutazione delle attività svolte negli ultimi quattro anni, quindi si svolgeranno le elezioni per il rinnovo delle cariche dirigenziali, verranno esaminate le proposte di lavoro per il prossimo quadriennio e verrà approvato il piano d’azione. All’Assemblea è prevista la presenza del Presidente della Conferenza Episcopale Spagnola, il Card. Ricardo Blázquez Perez, Arcivescovo di Valladolid. (SL) (Agenzia Fides 5/7/2017)
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ASIA/SIRIA - Il Presidente siriano Assad incontra il nuovo Patriarca e i Vescovi della Chiesa cattolica greco-melchita
 
Damasco (Agenzia Fides) – Le Chiesa cattolica greco melchita e le altre Chiese e comunità ecclesiali presenti in Siria hanno giocato un “ruolo importante” a livello nazionale durante il conflitto siriano, soprattutto perchè hanno contribuito a custodire il senso di unità e di appartenenza nazionale di fronte ai tentativi di diffondere “idee estremiste”. E' questo il riconoscimento tributato dal Presidente siriano Bashar al Assad al nuovo Patriarca cattolico greco melchita Youssef, da lui ricevuto a Damasco insieme a una delegazione di Vescovi melchiti, nella giornata di martedì 4 luglio. Il ricevimento presidenziale è avvenuto nella cornice delle cerimonie per l'insediamento del nuovo Patriarca nella sede di Damasco. L'agenzia ufficiale siriana SANA, con i suoi toni consueti, dà notizia dell'incontro riferendo che durante i colloqui è stato celebrato lo spirito del popolo siriano e la capacità delle sue diverse componenti di resistere insieme alla “guerra terroristica”, determinando gli esiti di un conflitto “i cui effetti determineranno le sorti di tutti i popoli della regione”.
Il 71enne Youssef Absi è stato eletto Patriarca di Antiochia dei greco-melchiti mercoledì 21 giugno. Nativo di Damasco, possiede anche la cittadinanza statunitense. Appartiene alla Società dei missionari di San Paolo (Padri Paolisti), sorta nel Novecento in seno alla Chiesa cattolica greco-melchita con l'intento di alimentare la vita spirituale dei fedeli soprattutto attraverso la predicazione e le missioni popolari. Prima di essere eletto Patriarca era Arcivescovo titolare di Tarso e Vicario patriarcale a Damasco. Prima dell'inizio del conflitto siriano, le stime più ricorrenti accreditavano in Siria la presenza di circa 235mila cattolici greco melchiti. (GV) Agenzia Fides 5/7/2017)
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ASIA/TURCHIA - Imponenti misure di sicurezza per la celebrazione ecumenica in onore dei Santi Pietro e Paolo a Antiochia
 
Antakya (Agenzia Fides) – Quest'anno sono state imponenti le misure di sicurezza messe in campo in occasione della celebrazione della festa dei Santi Pietro e Paolo ad Antakya, l'antica Antiochia sull'Oronte, nella provincia turca dell'Hatay. Lo riferisce il padre cappuccino Domenico Bertogli, in un breve resoconto delle celebrazioni inviato all'Agenzia Fides. Anche quest'anno, il centro delle giornate di festa è stata la “Grotta di Pietro”, l'antica chiesa rupestre sul monte Silpius, riaperta alle visite nel 2015, dopo un restauro durato molti anni.
Alle 10 del 29 giugno – riferisce padre Bertogli – presso la grotta si è svolta una celebrazione ecumenica presieduta dal Vescovo Kostantin, Igumeno del monastero di S. Elia in Libano – rappresentante di Yohanna X, Patriarca di Antiochia dei siro-ortodossi – e dal Vescovo Paolo Bizzeti, SJ, Vicario apostolico dell'Anatolia. Il Comune di Antakya – avverte p. Bertogli - “ha provveduto alle sedie, all’impianto di amplificazione e ai pullman per portare i fedeli”. Alla celebrazione hanno preso parte, tra gli altri, un archimandrita e 5 sacerdoti ortodossi, 6 sacerdoti cattolici e il reverendo coreano Jakub, pastore protestante di Antakya. Nei loro vari interventi, introdotti dal padre cappuccino Paolo Raffaele Pugliese, Vescovi e sacerdoti si sono soffermati “sull’importanza di questa città” e sul fatto di “vivere uniti nel rispetto e nell’amore". "Si è pregato per la pace in turco, arabo e coreano, con un pensiero particolare alla vici na Siria, martoriata da un’assurda, lunga guerra civile. Veramente” aggiunge il frate cappuccino “è stato un richiamo quanto mai forte a camminare insieme con rinnovata fede, sull’esempio dei due grandi Apostoli”.
L'antica chiesa rupestre di San Pietro conserva ancora la fisionomia che le diedero i crociati, che conquistarono l'antica Antiochia sull'Oronte nel 1098. Ma già i bizantini avevano trasformato in cappella il luogo dove si incontravano i primi battezzati nei periodi di persecuzione, nella città dove per la prima volta i discepoli di Gesù furono chiamati cristiani e dove fu Vescovo San Pietro, prima di venire a Roma.
Il restauro recente ha posto fine allo stato di abbandono in cui versava la Grotta di Pietro, reso ancora più avvilente da rozzi interventi precedenti. In anni passati, Patriarchi e Vescovi sono stati spesso presenti alle celebrazioni che vi si sono svolte in occasione della solennità dei Santi Pietro e Paolo. (GV) (Agenzia Fides 5/7/2017)
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ASIA/NEPAL - Dopo il terremoto, cresce la fede nel popolo di Dio
 
Kathmandu (Agenzia Fides) – In un evento tragico come il terremoto, non manca la grazia di Dio: è quanto emerge dal contesto del Nepal dove, dopo il forte sisma del 2015, si è rafforzata la fede nel popolo di Dio: “Il terremoto è stato orribile e spaventoso. Ma nella tragedia ci siamo sentiti vicini l'uno all'altro, abbiamo pregato con costanza, abbiamo messo in moto uno sforzo di solidarietà e ricevuto aiuti da diverse parti del mondo. In tal modo, gradualmente, ci hanno aiutato a ricostruire le nostre vite e i mezzi di sostentamento. Abbiamo sperimentato la resilienza, la pazienza e l'ottimismo, la speranza e il coraggio, anche in un'esperienza così dolorosa. La nostra fede ne è uscita rinsaldata”, racconta a Fides una donna cattolica nepalese di nome Uttara.
“Il sisma non ha indebolito l'amore e la solidarietà dei cristiani e dei non-cristiani. Ci ha colpito ricevere aiuti da persone di tutto il mondo, senza alcuna differenza di fede. Siamo stati toccati dal vedere tanto amore e compassione della gente nei nostri confronti: questo ci ha aiutato a renderci conto della misericordia di Dio nella nostra vita” aggiunge un’altra cristiana, Babita, parlando a Fides.
Molti uomini e donne, cristiani nepalesi (nel paese i cristiani sono solo l’1,4% della popolazione, dei quali 8.000 cattolici, su circa 30 milioni di abitanti a maggioranza indù), esprimono il medesimo concetto e dicono a Fides che l’evento drammatico del terremoto ha contribuito a rafforzare la loro fede in Dio e a sperimentare concretamente lo spirito di solidarietà. Alla fase di emergenza, assistenza e ricostruzione, hanno cooperato le istituzioni civili, il governo, le Ong, gli enti internazionali, le comunità religiose come la Chiesa cattolica attraverso la Caritas.
Sono trascorsi due anni da quel 25 aprile del 2015, quando un terremoto di magnitudo 7.8 ha scosso il Nepal. Oltre 8.500 persone sono morte, oltre mezzo milione di case distrutte, oltre cinque milioni di persone in qualche modo interessate dagli effetti del sisma: si tratta del disastro naturale dagli effetti maggiormente letali della storia del paese.
Tra gli organismi cattolici, Caritas India e Nepal e le Caritas di altri paesi occidentali sono state ampiamente coinvolte nell’opera di riabilitazione, nella ricostruzione di abitazioni con criteri e materiali antisismici, in progetti per il sostegno e lo sviluppo delle genti colpite .
A due anni dal sisma, numerose famiglie si sono installate in nuove case, ha riferito “Cafod” (Caritas del Regno Unito), spiegando che “la risposta umanitaria include il sostegno a partner locali per organizzare laboratori di formazione professionale con persone appartenenti alle comunità colpite, in modo che possano costruire case più sicure, in grado di sopportare scosse di terremoto”.
Le donne, rileva Cafod, hanno subito in modo sproporzionato l’impatto del terremoto e per questo i progetti di riqualificazione educativa e professionale avviati rappresentano “un'ancora di salvezza per loro”. Non mancano programmi per ricostruire le scuole, i sistemi idrici, le aziende agricole. La Caritas, con tutti i suoi partner e agenzie di vari paesi, è tuttora impegnata in progetti e iniziative che mirano a restituire dignità delle persone colpite e aiutare i sopravvissuti a ricostruire un futuro prospero. (SD-PA) (Agenzia Fides 5/7/2017)
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AMERICA/VENEZUELA - “Bisogna rispettare i diritti umani in Venezuela” chiede Mons. Padron; un altro giovane morto negli scontri
 
Bogotà (Agenzia Fides) – Il Presidente della Conferenza Episcopale del Venezuela (CEV), l’Arcivescovo di Cumaná, Mons. Diego Rafael Padrón Sanchez, ha ricordato che la crisi sociale e politica nel suo paese è "molto grave" e che serve con urgenza un dialogo tra il governo e l'opposizione per evitare ulteriori morti. Mons. Padron Sanchez ha fatto queste dichiarazioni parlando con la stampa colombiana, durante la sua visita ai Vescovi della Colombia riuniti a Bogotà per la loro 103ma Assemblea Plenaria.
"Che la crisi venezuelana sia molto grave lo dimostrano i tre mesi di proteste continue" ha commentato Mons. Padrón Sánchez, sottolineando che manca chiarezza sulla questione dei diritti umani. Attualmente si parla di circa 85 persone, soprattutto giovani, che sono morti durante le proteste, ma non c’è alcun registro o informazioni precise su questi casi. "Riusciamo a conoscere queste notizie dal racconto della gente… c'è anche un gran numero di accuse di violazioni dei diritti umani sotto forme mai pensate e in ogni senso" ha denunciato l'Arcivescovo di Cumaná, secondo le informazioni pervenute a Fides.
Mons. Padron ha negato che la Chiesa in Venezuela sia perseguitata, ma ha riconosciuto che il suo lavoro viene ostacolato. "In questo momento ciò di cui il Venezuela ha bisogno non è una nuova Costituzione, ma che i problemi di cibo, medicine, libertà e rispetto della dignità umana vengano risolti" ha concluso.
Nella diocesi venezuelana di San Cristóbal, Sua Ecc. Mons. Mario Moronta ha intanto pubblicato un comunicato per vietare l’uso delle parrocchie e dei locali annessi per il referendum del 16 luglio, organizzato dagli organi del governo nella zona, per decidere se sostenere o meno la contestata Assemblea Nazionale Costituente. “Si tratta di un'attività eminentemente politica e di partito - si legge nel comunicato -. I leader possono farlo, se lo desiderano, nelle aree pubbliche aperte, ma non in chiese, cappelle, luoghi di culto o nei loro cortili o nelle vicinanze".
Ieri nel comune di Cardenas (Tachira), un giovane di 25 anni è morto durante uno scontro con la Guardia Nazionale durante le manifestazioni in questa zona. Non è stata ancora chiarita la vicenda, ma sembra che sia stato colpito da un lacrimogeno.
(CE) (Agenzia Fides, 05/07/2017)
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AMERICA/STATI UNITI - Il Card. Tobin: “Noi cattolici americani siamo una Chiesa di migranti”
 
Orlando (Agenzia Fides) – Nel contesto della chiusura del più grande incontro di cattolici nord americani svoltosi ad Orlando, negli Stati Uniti d’America, al quale hanno partecipato più di 3 mila persone, l'Arcivescovo di Newark (New Jersey), il Card. Joseph William Tobin C.Ss.R. ha rilasciato un'intervista al quotidiano La Croix in cui sottolinea la forza dell'identità cristiana dinanzi alla crisi che vivono oggi molti paesi.
"Come seguaci di Gesù, dobbiamo fare attenzione a non escludere gli altri – afferma il Cardinale -. Il clima di insicurezza ha provocato un patriottismo esagerato negli Stati Uniti. Ognuno si identifica prima di tutto come un americano piuttosto che come discepolo di Gesù. Tutto ciò che passa avanti alla nostra identità cristiana, diventa idolatria. E noi stessi, cattolici americani, siamo presi da questo rischio".
Alla domanda sui rapporti della Chiesa con il Presidente Trump, il Card.Tobin risponde: "Donald Trump è un uomo d'affari. Dice che cerca sempre di concludere un accordo. I Vescovi devono stare attenti, perché farà vedere di essere contro l'aborto, che non li costringerà a sostenere la contraccezione ... E in cambio, chiede il silenzio sulle sue parole così irrispettose degli altri o sul fatto di riportare alla frontiera i migranti. E' pericoloso. Noi cattolici americani siamo una Chiesa di migranti. Abbiamo sempre lavorato a loro favore”.
(CE) (Agenzia Fides, 05/07/2017)

sabato 5 luglio 2014

Il papa a Campobasso



vaticanit has uploaded Francesco: Nel lavoro creatività e attenzione alla famiglia.
Francesco: Nel lavoro creatività e attenzione alla famiglia.
vaticanit
Il lavoro offre dignità all'uomo, per andare avanti nel futuro bisogna essere creativi e credere nel Signore, che è il Dio delle sorprese e ci invita a rompere gli schemi. Papa Francesco è in Molise per la visita pastorale sul tema "Dio non si stanca di perdonare" e parte dal mondo del lavoro per abbracciare le fatiche e le speranze della piccola regione. Il saluto del rettore e la testimonianza di una mamma operaia e di un giovane agricoltore hanno introdotto l'incontro nell'Aula Magna dell'Università degli studi del Molise, a Campobasso. A loro, e soprattutto alle istituzioni, il Pontefice ha chiesto di essere creativi per rispondere alle tante richieste di aiuto. "Un buon percorso formativo -- ha de ...

lunedì 26 agosto 2013

telefonata del Papa alla moglie dell'imprenditore ucciso

"PRONTO, SONO PAPA FRANCESCO..."

"Pronto, sono Papa Francesco..."Il pontefice telefona alla madre dell'imprenditore ucciso a Pesaro il 3 giugno scorso. Aveva già parlato con il figlio Michele due settimane fa. Anche un'ultra centenaria di Terni sogna uno squillo del papa.



sabato 19 febbraio 2011

Il portale della Diocesi ci informa: Dopo le prime riassunzioni si punta sui tecnopolimeri

CRISI CAFFARO


Per lo sviluppo del polo chimico di Torviscosa i sindacati danno fiducia al gruppo Bertolini



TORVISCOSA (19 febbraio 2011 ore 12) - Crisi Caffaro. La produzione di tecnopolimeri, con cui si producono gli oggetti Kevlar o in nylon per intenderci sarà la chiave per la riassunzione di tutti i 225 lavoratori attualmentee in cassa integrazione. E’ quanto si evince dopo l’accordo raggiunto tra sindacati e proprietà per la riassuzione di 135 dipendenti dalla Newco del gruppo Bertolini che rileverà l’attività dell’impianto del gruppo Snia a Torviscosa. Lunedì 21 alle 15.30 i sindacati illustreranno ai lavoratori l'accordo raggiunto e siglato per ora solo da Cgil e Cisl.La produzione intanto riprenderà con il nuovo impianto clorosoda senza l’inquinante mercurio con 135 dipendenti, mentre gli altri 90 rimarrano in attesa spiega Augusto Salvador della Cisl chimici. "Per loro si tratta di 18 mesi di cassa integrazione, il tempo non è lungo, vedremo se riusciremo, coinvolgendo ancora di più le istituzioni, a dare risposte, per lo meno di transito, a tutti".

Per queste 90 persone la principale, ma non unica, prospettiva di lavoro riguarda lo sviluppo del polo chimico grazie alle potenzialità del gruppo Bertolini nella filiera del comparto: "Si tratta di un gruppo che è sia produttore che distributore, per cui tutto il valore aggiunto rimane all'interno e ciò da la possibilità di fare investimenti nel settore dei tecnopolimeri di eccellenza su cui ci sarà molto da dire" conclude Salvador.

domenica 6 febbraio 2011

Siamo in ritardo nella comunicazione e , non potendo andarci, pregheremo per la Buona Riuscita

Domenica a Cividale incontro su lavoro e impegno sociale versione testuale


Interventi dell'economista Luigino Bruni e del docente di Economia politica

ed Economia delle organizzazioni non profit Benedetto Gui

CIVIDALE DEL FRIULI (4 febbraio, ore 9.30) - Il Movimento Umanità Nuova del Friuli-Venezia Giulia organizza per domenica 6 febbraio nel Centro San Francesco a Cividale del Friuli una giornata di approfondimento sulle relazioni di reciprocità nei luoghi di lavoro e impegno sociale, in particolare per gli ambiti Economia e lavoro, Salute, Educazione, Politica e Pubblica amministrazione.



L'appuntamento, con inizio alle ore 9.30, prevede momenti comuni e lavori di gruppo corrispondenti alle professioni esercitate o agli ambiti del sociale interessati.



Attraverso una videoconferenza dell'economista Luigino Bruni verrà affrontata la tematica «Lavoro e oltre: tra sofferenza e fioritura umana». In particolare per l’ambito dell’Economia e lavoro interverrà Benedetto Gui, docente di Economia politica ed Economia delle organizzazioni non profit e delle imprese sociali all'Università di Padova sul tema: «Come coniugare efficienza e reciprocità nei luoghi di lavoro».

giovedì 3 febbraio 2011

Ilfriuli.it ci informa su una ditta di San Giorgio di Nogaro

Sopralluogo al Bachmann


L’assessore provinciale Virgili e il sindaco Carlantoni hanno visitato il nuovo convitto del Liceo per gli sport invernali di Tarvisio in fase di completamento




L’assessore all’Edilizia scolastica della Provincia di Udine, Mario Virgili, e il sindaco di Tarvisio, nonché consigliere provinciale, Renato Carlantoni hanno effettuato oggi un sopralluogo presso il costruendo convitto del Liceo per gli sport invernali che porta il nome di Ingeborg Bachmann, poetessa e scrittrice originaria di Klagenfurt vissuta nello scorso secolo, per la verifica dello stato dei lavori.



La costruzione del nuovo edificio, collocato nel cortile interno dell’istituto, è a cura dell’azienda Fc Impianti tecnologici srl di San Giorgio di Nogaro, aggiudicatrice dell’appalto. I lavori sono in fase di completamento, per cui la struttura nelle sue parti essenziali sarà pronta entro il prossimo mese di marzo, a distanza di un anno esatto dall’avvio del cantiere. L’importo totale degli stanziamenti a carico della Provincia ammonta a quattro milioni 200 mila euro; il direttore dei lavori, nonché coordinatore per la progettazione e l’esecuzione per la sicurezza, è l’ingegner Adriano Runcio.



L’edificio, che al piano terra - dove verranno ospitate la cucina e la sala mensa -, ha una struttura portante in cemento armato, al secondo livello si affida esclusivamente al legno con pannelli che hanno la funzione di pareti (sistema Xlam) e travi sempre di legno che sostengono il solaio misto legno-cemento armato. Le camere per gli studenti del Liceo, per i docenti e per gli ospiti sono una sessantina, tutte isolate termicamente e acusticamente. Parte di esse sono riservate a persone disabili, verrà inoltre collocato un ascensore utilizzabile anche dai non vedenti.



“La ditta di San Giorgio di Nogaro, che ringrazio vivamente per il rispetto dei tempi previsti nello svolgimento dei lavori, nonostante le abbondanti precipitazioni dei mesi scorsi, sta operando per la realizzazione di una struttura davvero splendida, in grado di rispondere pienamente alle esigenze del territorio, come confermatoci dal dirigente scolastico Antonio Pasquariello” ha dichiarato Virgili. “Il convitto del Liceo Bachmann di Tarvisio, costruito ex novo, conferma ancora una volta l’attenzione che la Provincia riserva all’edilizia scolastica degli istituti superiori presenti sul territorio” ha sottolineato l’assessore. “Un plauso va in modo particolare al personale del servizio Edilizia dell’Ente, che gode della certificazione iso9000, la quale garantisce che i piani delle opere siano puntuali”.



Da parte sua, il primo cittadino della Valcanale esprime la sua soddisfazione per l’opera che sarà realizzata entro i tempi previsti. “Questa struttura sarà il fiore all’occhiello del Tarvisiano per quanto riguarda l’accoglienza degli studenti del Liceo, ora ospiti in diversi alloggi privati e in alcuni alberghi nel nostro comune, ma sarà anche a disposizione per i grandi eventi, sportivi e non solo, che potremo ospitare nei prossimi anni. Nel frattempo, l’obiettivo principale è quello di far sì che gli studenti possano essere accolti già a partire dal prossimo anno scolastico: dopo aver completato la struttura entro breve, cureremo quanto prima l’allestimento degli interni e degli arredi delle stanze”.

venerdì 14 gennaio 2011

Il pensiero delle ACLI sul Caso Mirafiori

Mirafiori: Acli, salvaguardare investimenti. Senza estromettere rappresentanza PDF Stampa E-mail
Giovedì 13 Gennaio 2011 11:51
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Ogni investimento va salvato”, ma la produttività e la competitività non possono essere assicurate estromettendo pezzi di rappresentanza”. Il modello delle relazioni industriali è ormai “obsoleto”: serve “maggiore partecipazione dei lavoratori alle scelte e al destino delle imprese”.

Con un documento della presidenza nazionale, le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani prendono posizione sulle vicende degli stabilimenti Fiat, accordando sostanzialmente un parere positivo al referendum di Mirafiori, richiamando l’azienda automobilistica italiana ai doveri di responsabilità sociale nei confronti del proprio territorio, invitandola a illustrare con maggiore chiarezza i dettagli dei propri progetti in Italia.  

C’è il pericolo, scrivono le Acli, che “con la crisi vengano messe in discussione le stesse basi materiali del sistema industriale”. Per questo, anche in ragione della “scarsa attrazione di capitali stranieri verso il Paese”, “ogni investimento va salvato, in tal modo garantendo ed aumentando l’occupazione”. Ma la Fiat non può ritenere “che la produttività e la competitività dei propri stabilimenti sia assicurata semplicemente estromettendo pezzi di rappresentanza dei lavoratori dalla vita aziendale”. “Ciò che oggi può sembrare una facile scorciatoia, potrebbe rappresentare in futuro un rischio di ingovernabilità delle relazioni industriali all’interno degli stabilimenti dell’auto”.

D’altro canto, aggiungono le Acli, “l’antagonismo sociale non può e non deve essere il metro esclusivo delle relazioni industriali”. “La Fiom faccia fino in fondo la sua parte rientrando in fabbrica ed esprimendo a pieno titolo la rappresentanza dei lavoratori che le hanno dato adesione. Solo così potrà pienamente assolvere al suo compito di essere sindacato dei lavoratori”.  

E’ tempo, secondo le Acli,  di “imprimere un deciso cambiamento al modello ormai obsoleto delle relazioni industriali”. Ci vuole “una chiara definizione dei diritti inalienabili di ogni rapporto di lavoro, compresi i contratti atipici, e su di essi inscrivere gli obblighi di un intero sistema economico, ma non si possono confondere con tali diritti le tutele e le conquiste sull’organizzazione del lavoro che sono state costruite nei decenni dell’economia fordista, in un contesto di sviluppo economico che la globalizzazione ha definitivamente superato”.

D’altra parte, la richiesta di maggiore responsabilità al mondo del lavoro deve essere accompagnata da “adeguati processi di partecipazione”. “L’abbandono dei vecchi modelli non potrà avvenire se non dentro un quadro di nuova democrazia economica che promuova la partecipazione dei lavoratori alle scelte e ai destino delle imprese. Gli stessi referendum senza questi presupposti rischiano di diventare vuote formulazioni rituali”. Nello specifico “è indispensabile che la Fiat illustri con chiarezza anche i dettagli dei propri progetti in Italia, non solo per rendere più chiaro il ruolo del nostro Paese nel contesto dell’internazionalizzazione dell’auto, ma ancor più per corrispondere alla responsabilità sociale nei confronti del proprio territorio a cui ogni azienda oggi non può sottrarsi”.  

Le Acli segnalano infine l’esigenza di porre “regole chiare della rappresentanza e vincoli di rispetto delle maggioranze”. “Qualsiasi sia l’esito del referendum – dicono le associazioni dei lavoratori cristiani – tutti dovranno prendere atto della volontà espressa dai lavoratori e sulle basi di quell’accordo promuovere le azioni conseguenti”.  

sabato 13 novembre 2010

Gruppo Bracco - Torviscosa

Sostenibilità

Gruppo Bracco, calano consumi acqua e emissioni

Roma, 12 nov. - (Adnkronos) - Minor consumo di acqua e minori emissioni per unità di prodotto. Sono questi i principali risultati conseguiti dal Gruppo Bracco, che opera nel settore della salute, nel continuo miglioramento delle proprie performance ambientali, racchiusi nel dodicesimo Rapporto Ambientale 2009, edito in italiano e inglese, che può essere consultato online. I dati si riferiscono ai tre insediamenti industriali operanti in Italia - Ceriano Laghetto (Monza e Brianza), Colleretto Giacosa (Torino) e Torviscosa (Udine). In particolare, a fronte di un aumento della produzione (+ 3,8 per cento nel 2009 rispetto al 2008) gli indici relativi al prelievo di acqua, alle emissioni in atmosfera e alla produzione di Co2 in rapporto alle tonnellate prodotte hanno mostrato un generale miglioramento. Il consumo di energia termica ed elettrica è rimasto pressochè costante in rapporto alla produzione, mentre è stata incrementata la frazione di rifiuti destinata al recupero. Nel complesso il Gruppo in Italia nel 2009 ha investito 4,19 milioni di euro per 'ambiente e sicurezza'. Per il 2010 sono stati programmati interventi che riguardano la modifica di alcuni cicli produttivi, finalizzati all'utilizzo di materie prime a minore impatto ambientale, all'incremento di resa di recupero dei solventi, alla realizzazione di nuovi sistemi di raffreddamento a minore consumo idrico e a studi mirati a una gestione attenta agli aspetti ambientali del packaging farmaceutico presso il consumatore. Da quest'anno sono presentati i dati degli insediamenti industriali all'estero a dimostrazione che l'impegno nei confronti dell'ambiente, della sicurezza e della salute dei lavoratori sono temi prioritari gestiti a livello globale. 

venerdì 12 novembre 2010

«Sono contento di essere qui a Torviscosa.....

Caffaro, sempre più vicina l'acquisizione Bracco-Bertolini versione testuale
Mons. Mazzocato: «Un passo decisivo. Che dà fiducia e speranza»

TORVISCOSA (12 novembre, ore 18) - Splendeva il sole oggi a Torviscosa. Dopo tanto tempo gli operai della Caffaro possono ricominciare a sperare davvero.
All’indomani dell’approvazione da parte del ministero dell’ambiente della bonifica del sito inquinato, per l’industria chimica si profila oramai quasi sicura l’acquisizione da parte della cordata Bracco-Bertolini. Lo hanno lasciato intendere, neanche troppo velatamente, oggi pomeriggio gli stessi responsabili delle due aziende, i commissari straordinari Cappelletto e Menchini e il sindaco di Torviscosa Fasan, intervenuti all’incontro con gli operai organizzato dalle sigle sindacali a Torviscosa (FOTO). Con loro c’era anche l’Arcivescovo, mons. Andrea Bruno Mazzocato, la cui presenza è stata salutata come un segnale forte di quella vicinanza che da sempre la Chiesa friulana ha dimostrato alla gente della Bassa Friulana.
«Sono contento di essere qui a Torviscosa in una giornata che costituisce la vigilia di un passo decisivo per questo territorio –, ha detto l’Arcivescovo –. La mia presenza vuole essere un sentito incoraggiamento da parte della Chiesa, locale e diocesana, da parte delle parrocchie e dei laici. Un incoraggiamento di cuore, ad andare avanti in questa direzione, con determinazione, intelligenza e soprattutto con speranza. Il cammino fatto fin qui è segno di un percorso significativo, in particolare in un momento in cui in altre zone della regione, invece tante difficoltà permangono»
Mons. Mazzocato ha anche ricordato un passaggio della recente enciclica di Benedetto XVI «Caritas in Veritate». In particolare ha fatto riferimento alle pagine nelle quali il Santo Padre cita il ruolo dell’impresa (AUDIO). «Il Santo Padre – ha sottolineato mons. Mazzocato – invita a non ridurre l’attività imprenditoriale a obiettivi piccoli, come l’immediato profitto. Il Papa rimarca come un'attività produttiva e industriale debba porsi un obiettivo più alto: obiettivi sociali, ambientali, oltre che economici». In questo modo, ha continuato l'Arcivescovo, si avrà «un’attività che è frutto di sinergia, che è ancorata ad un territorio e dentro alla sua storia, che si muove in un dialogo continuo con gli industriali, i rappresentanti delle istituzioni, gli operai, la natura. Solo tale sinergia è capace di produrre una grande impresa, di valore umano, sociale, culturale».

mercoledì 3 novembre 2010

Caffaro, nuova cordata. Con Bertolini, Bracco e Friulia


Salvador (Cisl): «Un'ottima notizia. Bene anche l'intervento della finanziaria regionale»

TORVISCOSA (3 novembre, ore 12.30) - Nuovo player per l'ex Caffaro di Torviscosa. Secondo quanto pubblicato oggi dal quotidiano «Il Sole 24 ore», infatti, all'asta per i terreni dell'area parteciperebbe anche un consorzio formato dagli imprenditori Francesco Bertolini e Diana Bracco, sostenuto dalla finanziaria regionale Friulia. 
Il consorzio intende presentare un'offerta per oltre la metà dell'area – sempre secondo quanto riportato dal «Sole 24 ore» – con l'obiettivo preciso di recuperare il sito industriale e di rilanciare la produzione di cloro soda, oggi ad esclusivo appannaggio della Solvay Italia.     
 
«Un'ottima notizia – secondo Augusto Salvador, sindacalista della Femca Cisl – perché significa che la gara sta avendo risultati apprezzabili. Questo dovrebbe risolvere almeno la prima parte dell'emergenza, quella legata al recupero del sito produttivo e all'obiettivo di ridare una proprietà alle fabbriche. Poi ci sarà un “secondo tempo” che sarà altrettanto importante. Per questo valutiamo positivamente anche l'intervento di Friulia, nell'ottica del rilancio del polo industriale».
 
Socio di maggioranza della nuova cordata sarebbe Bertolini, con una quota che varierà tra il 51% e il 52%, quindi Bracco e Friulia, con quote di minoranza paritetiche intorno al 24%. Nel complesso l'operazione Torviscosa dovrebbe impegnare risorse vicine ai 30 milioni. Quanto alla tempistica, il consorzio auspica che la vicenda si chiuda positivamente prima di Natale. Federico Marescotti, amministratore delegato di Friulia, ha dichiarato a «Il Sole»: «Stiamo lavorando e speriamo di poter completare positivamente l'iter a stretto giro».
 
A breve anche i sindacati contano di incontrare il commissario straordinario per la Caffaro al ministero «per ragionare su un impegnativo accordo – spiega Salvador – che servirà a transare i lavoratori verso le nuove proprietà. Le condizioni di questo accordo saranno fondamentali».
 
L'impianto cloro soda della Caffaro di Torviscosa venne posto sotto sequestro dai Carabinieri del Noe l'11 novembre 2008 per presunto inquinamento ambientale. 

martedì 26 ottobre 2010

Stranieri in Friuli

In Friuli c'è ancora lavoro, gli immigrati si fermano   versione testuale
Presentato il dossier Caritas-Migrantes. In regione l'8% della popolazione è straniero

UDINE (26 ottobre, ore 11.15) - Per gli immigrati la nostra regione non è più un’area di passaggio, dalla quale poi spostarsi in altre parti del mondo, ma è una meta di destinazione. Lo confermano i dati del nuovo Dossier regionale di Caritas-Migrantes presentato questa mattina a Gorizia.
 
In Fvg l’8% della popolazione è straniero, la percentuale più alta si registra nella provincia di Udine dove le presenze sono oltre 38mila. «Questo perché in Friuli-Venezia Giulia si sta bene e, paradossalmente, c’è ancora lavoro», spiega Eva Sicurella, redattrice regionale del dossier Immigrazione.
 
Più del 60% degli immigrati presenti in regione arriva dall’Europa dell’Est: soprattutto da Romania, Albania e Serbia. Quarto paese di provenienza, e primo del continente africano, è il Ghana. Questa multiculturalità si riflette anche a scuola dove il 10% degli alunni è straniero, con picchi del 14% in provincia di Pordenone. «È un’immigrazione familiare e stanziale», spiega ancora la redattrice, sottolineando anche che il 52% degli immigrati presenti in regione è donna. 

martedì 19 ottobre 2010

Vetro per edilizia. Ai blocchi di partenza la Vetreria Sangalli Vetro Porto Nogaro

Fonte:http://www.guidafinestra.it/temi/Economia__Mercato/news/Vetro_per_edilizia__Ai_blocchi_di_partenz_18102010.aspx

Presto il mercato italiano del vetro per edilizia si arricchirà di un nuovo impianto di produzione che sfornerà, una volta a regime, 210 mila tonnellate all’anno di vetro float per l’edilizia, l’architettura e l’interior design (arredamento). E’ l’impianto della Sangalli Vetro Porto Nogaro situato nella zona industriale Aussa Corno di San Giorgio Nogaro, Bassa Friulana, in una posizione baricentrica rispetto ai mercati del Nord Italia, dell’Austria, della Germania, della Slovenia, dell’Europa del Sud e dell’Est.

La Vetreria è oramai in fase di avanzata costruzione. A febbraio 2011 è prevista l’accensione del forno fusorio, e ad aprile lo start up. Accanto alla futura linea float, è già attiva una linea ad alta produttività e flessibilità per la produzione di vetro laminato. Nel 2012 è previsto l’avvio di una linea di coatizzazione per la produzione di vetri basso emissivi. L’investimento complessivo che creerà 150 posti di lavoro diretti e altri 350 nell’immediato indotto, è di 140 milioni di euro, “che ricadono in gran parte sulle spalle della famiglia Sangalli” ha tenuto a sottolineare il presidente e amministratore delegato del Gruppo Giorgio Sangalli presentando l’opera sabato e domenica scorsi a un centinaio di operatori del settore vetro.
Attorno a Sangalli i figli Giacomo, direttore generale del Gruppo, e Francesco, amministratore ed esperto di energie rinnovabili, e il management aziendale: Riccardo Facca, direttore tecnico, Giuseppe Dacchille, direttore commerciale e dello stabilimento di Manfredonia, e Antonio Castriota, product specialist. Il presidente ha evidenziato con orgoglio che tutto l’impianto è frutto della progettazione del gruppo di engineering interno, una decina di giovani ingegneri diretti dall’ing. Facca e assistiti dall’ingegner senior Colautti.
La Direzione tecnica della Sangalli ha seguito direttamente la progettazione generale e di dettaglio, gli acquisti, la contrattualistica, la gestione e il coordinamento del progetto, i montaggi, i collaudi, la messa in marcia. In particolare ha progettato in maniera completa il forno fusorio, gli impianti, la distribuzione elettrica, il sistema di controllo e la strumentazione. Il tutto ricorrendo al meglio della tecnologia mondiale oggi disponibile.
Particolare attenzione è stata riservata alla complessa rete di impianti asservita alla linea float che deve funzionare 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, progettata con criteri di elevata ridondanza per assicurarne l’operatività sotto ogni possibile condizione.
Grande attenzione è stata prestata anche all’efficienza energetica del complesso produttivo visto che l’energia è un aspetto dominante nella formazione dei costi del vetro.
Fiore all’occhiello da questo punto di vista sarà l’impianto di generazione di energia elettrica a partire dal calore dei fumi del forno fusorio del costo di 5milioni di euro che produrrà dal 2012 11 milioni di kWh anno. Un impianto unico in Europa in campo vetrario, assicurano i dirigenti della Sangalli, e forse al mondo. Sempre in tema di protezione dell’ambiente e di risparmio di costi di gestione, è da segnalare che l’impianto è stato progettato con un sistema di raffreddamento dry-cooling che non richiede acqua per il suo funzionamento e ricorrendo all'adozione di motori elettrici ad altissima efficienza energetica.
L’impianto che produrrà una volta a regime 700 tonnellate al giorno di vetro chiaro ed extrachiaro servirà ad allargare la gamma di prodotti del Gruppo Sangalli che comprenderà oltre ai due tipi di float, i laminati, i satinati e i coatizzati su base chiara ed extrachiara.
Attualmente il Gruppo produce, dal 2002, circa 200 mila tonnellate/anno di vetro float nell’impianto di Sangalli Vetro Manfredonia. Un impianto corredato da linee di laminazione e di satinatura e da un coater per la produzione di vetri a bassa emissività, il secondo in Italia. La linea di coatizzazione ha prodotto finora 3 milioni di metri quadrati di vetro Low E.
Nel solo 2009 il Gruppo ha lanciato sette nuovi prodotti di due nuove gamme:

- vetri Velvet per interior design: Velvet, Velvet ever clean e Velvet lux.

- vetri per isolamento termico e controllo solare: Climax, Climax Sun ocean Green e silver sky, Climax One.

Tra gli ultimi prodotti il satinato lucido e oggi il satinato antigraffio qui a prova ...di graffio della testimonial d’eccezione, la bellissima sciatrice azzurra Manuela Moelgg.

Ultima novità ma non meno importante è il prossimo arrivo di un configuratore dalle prestazioni avanzate attualmente in fase di beta test.(eb)

lunedì 18 ottobre 2010

Commerciale friuli: riferiamo in ritardo...

Fonte: http://safilofriuli.blogspot.com/

15/10/10 > Due giorni di sciopero alla Commerciale Friuli


SAN GIORGIO DI NOGARO - (M.C.) Continua la battaglia delle lavoratrici dei negozi della Commerciale Friuli di San Giorgio di Nogaro, ex Mazzorato Moda. Proclamati due giorni di sciopero per oggi e domani. Dalle 10 il presidio a Mogliano con le commesse davanti al centro commerciale La Piazza all'interno del quale si trova uno dei negozi della società di gestione. L'ultima protesta è stata programmata dopo che le lavoratrici non hanno ricevuto gli stipendi di agosto e settembre, tantomeno la quattordicesima.

Procede intanto la battaglia legale promossa dalla Fisascat-Cisl contro l’attività antisindacale dell’azienda: mercoledì si è svolta in tribunale a Padova la seconda udienza, anche questa volta in assenza (giustificata da malattia) del rappresentante legale della Commerciale Friuli. Martedì toccherà a Treviso. I giudici si dovranno pronunciare in merito alle denunce per la violazione dell'articolo 28 dello Statuto dei lavoratori.

giovedì 14 ottobre 2010

Parks.it:Piante per bonificare i terreni dai metalli tossici nella laguna di Grado e Marano




Diciamo spesso che le piante ci donano la vita grazie alla loro preziosa funzione di depurare l'aria dell'anidride carbonica fornendoci ossigeno. Basta guardare una foto di una foresta sconfinata per sentire la sensazione di aria fresca e pulita. Un recente studio dell'Università di Pisa ha dato ancora più valore a queste verità con una sperimentazione che mira a bonificare i terreni inquinati da metalli pesanti con l'ausilio di specie vegetali. I risultati del progetto sono stati presentati al Convegno internazionale "Environmental Pollution and Clean Bio/Phytoremediation" organizzato dalla sezione di Chimica Agraria del Dipartimento di Biologia delle Piante Agrarie. La sperimentazione ha riguardato un'area inquinata di 3-4 ettari in provincia di Udine denominata "Laguna di Grado e Marano e dei corsi d'acqua limitrofi". L'area in questione è attualmente adibita a discarica per lo smaltimento di ceneri di pirite provenienti dai processi di arrostimento del minerale per l'estrazione dello zolfo e la produzione di acido solforico. Il sito è risultato gravemente contaminato da cinque metalli pesanti: arsenico, cadmio, piombo, rame e zinco. Con un'attività di screening del suolo si è cercato di individuare le piante più adatte a bonificare il terreno e la tecnologia più opportuna da impiegare. Lo ha spiegato bene Flavia Navari, ricercatrice del progetto, raccontando che "le piante funzionano come delle specie di 'pompe' ad energia solare che assorbono i metalli dal suolo. Nel caso del sito situato nella laguna di Grado e Marano la specie che è risultata più efficace è la Brassica carinata. Infatti, anche se non appartiene alle piante 'iperaccumulatrici' propriamente dette, vale a dire a quel gruppo di piante capaci di assorbire altissime quantità di metalli, durante la sperimentazione essa non ha ridotto in maniera sensibile la biomassa e, soprattutto, è riuscita a tollerare le alte concentrazioni di più metalli senza soccombere". Inoltre "le piante riescono ad assorbire meglio ed in quantità maggiore i metalli se prima essi sono resi disponibili nel terreno e questo può avvenire in vari modi, ad esempio coltivando specie vegetali che liberano nel suolo attraverso le radici degli 'essudati radicali' che solubilizzano i metalli legati alle particelle del terreno oppure utilizzando dei composti chimici di sintesi particolarmente indicati allo scopo".
Una scoperta veramente sorprendente che può far comprendere l'importanza della tutela di tutte le specie vegetali che non depurano soltanto l'aria ma anche il suolo. I terreni decontaminati con questa tecnica restano fertili, al contrario di quanto avviene usando i metodi chimico-fisici "tradizionali" che, inoltre, sono molto più costosi. Il percorso è certamente ancora lungo e complesso ma siamo certi che le nostre guardiane immobili riusciranno a vincere anche questa nuova sfida.

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo 24 novembre 2024

  XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo Grado della Celebrazione: SOLENNITA' Color...