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martedì 21 febbraio 2017

Bollettino agenzia Fides 21 febbraio 2017

VATICANO - Appello del Papa per quanti soffrono per la violenza in Congo, Pakistan e Iraq
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Dopo la preghiera mariana dell’Angelus con i fedeli riuniti in piazza san Pietro, ieri, domenica 19 febbraio, il Santo Padre Francesco ha invitato a pregare per le popolazioni che soffrono per la violenza in diverse parti del mondo. Queste le sue parole: “continuano purtroppo a giungere notizie di scontri violenti e brutali nella regione del Kasai Centrale della Repubblica Democratica del Congo. Sento forte il dolore per le vittime, specialmente per tanti bambini strappati alle famiglie e alla scuola per essere usati come soldati. Questa è una tragedia, i bambini soldati. Assicuro la mia vicinanza e la mia preghiera, anche per il personale religioso e umanitario che opera in quella difficile regione; e rinnovo un accorato appello alla coscienza e alla responsabilità delle Autorità nazionali e della Comunità internazionale, affinché si prendano decisioni adeguate e tempestive per soccorrere questi nostri fratelli e sorelle.
Preghiamo per loro e per tutte le popolazioni che anche in altre parti del Continente africano e del mondo soffrono a causa della violenza e della guerra. Penso, in particolare, alle care popolazioni del Pakistan e dell’Iraq, colpito da crudeli atti terroristici nei giorni scorsi. Preghiamo per le vittime, per i feriti e i familiari. Preghiamo ardentemente che ogni cuore indurito dall’odio si converta alla pace, secondo la volontà di Dio”. (SL) (Agenzia Fides 20/02/2017) 
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AFRICA/CONGO RD - Saccheggiati un seminario nel Kasai centrale ed una parrocchia a Kinshasa
 
Kinshasa (Agenzia Fides) - I miliziani di Kamwina Nsapu hanno saccheggiato il seminario maggiore di Malole di Kananga, nel Kasai Centrale, nella Repubblica Democratica del Congo.
“I miliziani hanno rotto sistematicamente le porte delle camere e distrutto tutto quello si trovava dentro. Sono entrati nelle camere degli insegnati ed hanno bruciato i loro bagagli” ha dichiarato a Radio Okapi il rettore del seminario, don Richard Kitenge. Dopo uno scontro durato un’ora, l’esercito è riuscito a liberare il seminario dai miliziani.
Il fatto risale a sabato 18 febbraio, il giorno prima che Papa Francesco lanciasse il suo appello, dopo l’Angelus, per questa provincia congolese da mesi sconvolta dalle violenze dei seguaci del defunto leader tradizionale Kamwina Nsapu, ucciso ad agosto dalle forze di sicurezza (vedi Fides 20/2/2017).
In un comunicato inviato all’Agenzia Fides il Vescovo di Luiza, Sua Ecc. Mons. Félicien Mwanama Galumbulula, aveva denunciato “violenze eccezionali e atrocità inimmaginabili nei confronti della popolazione” commesse dai miliziani di Kamwina Nsapu in diverse località della sua diocesi del Kasai Centrale (vedi Fides 13/2/2017).
Anche nella capitale Kinshasa si è avuto un grave atto vandalico nei confronti della Chiesa cattolica. Domenica 19 febbraio una decina di giovani sconosciuti hanno saccheggiato la parrocchia di San Domenico alle prime luci dell’alba. Secondo la testimonianza del parroco, il gruppo era organizzato con zaini per portare via gli oggetti da depredare. Il governo congolese ha condannato l’assalto alla parrocchia ed ha affermato che gli assalitori avevano un movente politico. (L.M.) (Agenzia Fides 20/2/2017)
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AFRICA/SUD SUDAN - Allarme colera: “almeno 300 casi sospetti in un’area vasta e poverissima” afferma il Cuamm
 
Juba (Agenzia Fides) - Sono circa 300 i casi sospetti di colera registrati in pochi giorni a febbraio nelle contee di Yirol East e di Awerial, ma il numero è destinato a crescere perché “allarmanti sono i racconti di chi arriva nei centri sanitari dai villaggi più lontani”. Lo afferma un comunicato inviato all’Agenzia Fides da Medici con l’Africa Cuamm. I dati riportati provengono dalle contee di Yirol East e Awerial (ex Stato dei Laghi) dove il Cuamm lavora e coordina l’attività di 16 centri sanitari periferici, che fanno riferimento all’ospedale di Yirol. Si tratta di un’area che presenta diverse complessità, dalle difficoltà per raggiungere le comunità che vivono sparse lungo il Nilo e lontane dai centri sanitari, alla problematica dell’offrire servizi adeguati a una popolazione che, dal dicembre 2013, è cresciuta sotto l’influsso di migliaia di sfollati.
“Non abbiamo ancora la conferma ufficiale che si tratti di colera, ma noi che siamo lì pensiamo sia molto probabile” dice Giovanni Dall’Oglio, responsabile dell’intervento del Cuamm nella zona. Nel novembre 2016, l’intervento del Cuamm nell’ex Stato dei Laghi si è esteso fino a coprire tutte e 8 le contee (comprese quelle colpite dall’epidemia di colera), arrivando a supportare 3 ospedali e 90 centri di salute periferici, per una popolazione beneficiaria di poco meno di 1 milione di abitanti, circa 250.000 bambini con meno di 5 anni e 58.000 donne in gravidanza. Si tratta di un’area vastissima che comprende anche le sponde del Nilo e le sue isole, zone queste completamente sprovviste di alcun tipo di centro sanitario. (L.M.) (Agenzia Fides 20/2/2017)
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ASIA/INDONESIA - Nasce "Televita", la prima Tv cattolica
 
Giacarta (Agenzia Fides) - L'Indonesia ha la sua prima televisione cattolica che trasmette in streaming e ben presto andrà su una frequenza satellitare. Come Fides apprende dalla Commissione per le comunicazioni sociali dell'arcidiocesi di Jakarta, il primo canale televisivo cattolico si chiama "Hidup TV", dal termine “hidup” che significa "vita".
La Tv è stata presentata durante la riunione annuale di "Signis Indonesia" tenutasi a Java centrale, nei giorni scorsi. Tra i membri di "Signis Indonesia" vi sono i responsabili della Commissione per le comunicazione sociali a Giacarta.
Durante la riunione, padre Harry Sulistiyo, responsabile della Commissione di Giacarta, ha condiviso con gli altri responsabili diocesani del settore il progetto della stazione televisiva, vista soprattutto come "un'occasione pastorale". Padre Sulistiyo ha informato che Hidup Tv trasmette programmi in streaming e a breve si svilupperà attraverso la frequenza satellitare Q-Band, visibile con una parabola in tutta l'Indonesia. Il Segretario esecutivo della Commissione episcopale per le comunicazioni sociali, p. Kamilus Pantus, ha detto a Fides: "Ringraziamo l'Arcivescovo Ignatius Suharyo di Jakarta che ha incoraggiato e sostenuto la Commissione per le comunicazioni sociali nell'ideare e fondare la Hidup Tv".
L'idea è dare alla Tv un volto soprattutto pastorale, facendone un supporto alla predicazione e alla catechesi. Si tratta di un progetto che nasce già come interdiocesano e che potrà diffondere notizie ed esperienze specifiche di ogni diocesi. "Tutte le commissioni diocesane per le comunicazioni sociali potranno contribuire con produzioni e programmi di diversi formati: forum a filmati, documentari, musica che saranno trasmessi di Hiup Tv" .
Padre Sette Lalu, direttore della Commissione per le comunicazioni sociali nella diocesi di Manado (sull’isola indonesiana di Sulawesi) ha confermato il suo sostegno al progetto e, in un colloquio con l'Agenzia Fides, ha detto che considera Hidup Tv "una iniziativa creativa per rispondere alle necessità dei fedeli, in un mondo segnato dallo sviluppo delle tecnologie dell'informazione".
Oggi Hidup Tv trasmette in streaming digitale tre ore al giorno, e in un prossimo futuro arriverà fino a otto ore al giorno. Fra le trasmissioni attualmente esistenti, vi sono programmi dedicati a riflessioni e commenti spirituali, programmi per bambini, programmi musicali. (PA-PP) (Agenzia Fides 20/2/2017)
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ASIA/TURCHIA - Il Catholicos armeno Karekin II convoca un summit per affrontare i problemi interni del Patriarcato armeno di Costantinopoli
 
Erevan (Agenzia Fides) - Il Patriarca Karekin II, Catholicos di tutti gli Armeni, ha convocato a Erevan, presso la Sede patriarcale del Catholicosato di Echmiadzin, alcuni dei protagonisti della disputa in atto intorno alla prossima elezione del Patriarca armeno apostolico di Costantinopoli, nel tentativo di sciogliere i nodi di una vicenda che continua ad aggrovigliarsi. Il summit tra il Catholicos Karekin e i membri autorevoli del Patriarcato armeno apostolico di Costantinopoli – riferiscono fonti armene - è in programma per la settimana corrente.
La guida del Patriarcato armeno apostolico di Costantinopoli, con sede a Istanbul, appare incerta da quando, nel 2008, il Patriarca Mesrob II Mutafyan è stato colpito da una malattia incurabile. Da allora, le funzioni di Vicario del Patriarca sono state assolte dall'Arcivescovo Aram Ateshyan. Negli ultimi anni la comunità armena apostolica di Turchia vive un dibattito, a tratti lacerante, sulla possibile successione di Mesrob, con membri autorevoli della comunità armena presente in Turchia che sostenevano la necessità urgente di eleggere un Co-Patriarca con funzioni piene, e altri che si richiamavano alle strette regole secondo cui non era possibile procedere all'elezione di un nuovo Patriarca fino a quando era in vita il suo predecessore.
La situazione si era sbloccata lo scorso ottobre, quando l'Assemblea sinodale del Patriarcato armeno aveva annunciato il ritiro di Mesrob dalle funzioni patriarcali, ed erano state avviate, con il placet delle autorità civili, le procedure per l'elezione di un nuovo Patriarca. Nelle scorse settimane si era consumato un nuovo scontro tra il Vescovo armeno apostolico Sahak Mashalyan e il Vicario generale Aram Ateshyan, con il primo che aveva accusato il secondo di ostacolare dalla sua posizione il processo elettorale. Tra i due contendenti – riferiscono fonti mediatiche turche, consultate dall'Agenzia Fides – era poi stato concordato un protocollo in base al quale l'elezione del nuovo Patriarca si sarebbe dovuta tenere il prossimo 28 maggio. Ma proprio questo accordo locale sembra aver provocato obiezioni da parte del Catholicosato di Echmiadzin: secondo i media turchi, il Catholicos Karekin ha giudicato il protocollo sottoscritto da Ateshyan e Mashal yan come una violazione dei regolamenti in vigore per l'elezione patriarcale, e per questo ha convocato a Erevan i due Vescovi e altri rappresentanti del Patriarcato armeno apostolico di Costantinopoli, con l'intento di superare le divergenze e concordare insieme una procedura elettorale legittima e riconosciuta da tutti. (GV) (Agenzia Fides 20/2/2017).
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ASIA/LIBANO - Trasferta libanese per Marine Le Pen. In agenda anche l'incontro con il Patriarca maronita
 
Beirut (Agenzia Fides) – Se diventerà presidente della Francia, Marine Le Pen riallaccerà i rapporti diplomatici ufficiali con la Siria di Assad e farà riaprire l'ambasciata francese a Damasco. La candidata all'Eliseo, leader del Front National, ha confermato le sue intenzioni programmatiche relative al dossier siriano nelle interviste rilasciate alla stampa libanese, in occasione della visita di 48 ore che sta compiendo nel Paese dei Cedri. Nel corso della sua breve trasferta in Libano, Marine Le Pen è stata già ricevuta dal Presidente Michel Aoun nel Palazzo presidenziale di Babda. L'agenda del breve viaggio prevede anche incontri di Le Pen con il Patriarca maronita Boutros Bechara Rai, con il Premier libanese Saad Hariri e con il politico Samir Geagea, leader delle Forze Libanesi.
Nell'incontro con il Presidente Aoun – riferiscono i media libanesi - Marine Le Pen ha raccontato di aver fatto riferimento alla lotta al fondamentalismo di matrice islamista come terreno di collaborazione tra Libano e Francia, e ha richiamato la necessità di un più deciso sostegno internazionale che aiuti le istituzioni e la popolazione libanese ad affrontare l'emergenza dei rifugiati provenienti da Siria e Iraq. (GV) (Agenzia Fides 20/2/2017). 
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AMERICA/NICARAGUA - Cresce l'attesa per il "Memorándum de entendimiento"
 
Managua (Agenzia Fides) – Cresce l'aspettativa per il "Memorándum de entendimiento" che l'Organizzazione degli Stati Americani (OEA) dovrà firmare il 28 febbraio insieme al governo di Daniel Ortega, indicando le azioni da intraprendere per rafforzare le istituzioni democratiche. Da parte dell'opposizione, secondo quanto informa una nota pervenuta a Fides, c’è molto pessimismo dopo che il 20 gennaio (vedi Fides 26/01/2017) il rapporto pubblico che valutava lo svolgimento delle ultime elezioni e l'esercizio della democrazia nel paese aveva ignorato completamente il contributo di alcuni settori, tra cui i rappresentanti dei contadini e della Chiesa cattolica.
Il rapporto del 20 gennaio era la prima risposta agli accordi dell’ottobre 2016, quando l'OEA aveva messo in guardia il governo di Ortega del suo intervento come osservatore privilegiato alle elezioni vinte dallo stesso Ortega.
Il 28 febbraio quindi il governo del Nicaragua e l'OEA firmeranno un "Memorándum de Entendimiento" che prevede, entro tre anni, la realizzazione di iniziative specifiche “per quanto riguarda le attività di monitoraggio delle elezioni municipali del novembre 2017, il miglioramento del sistema di rappresentatività politica e i meccanismi legali per rafforzarla", si legge nella nota pervenuta a Fides.
Alcuni membri dell'opposizione hanno detto che aspettano il 28 febbraio per pronunciarsi, dicendo: "Speriamo che l’OEA non perda questa opportunità in favore della democrazia del Nicaragua".
Oggi la Conferenza Episcopale del Nicaragua (CEN) si riunisce per la sua Assemblea, durante la quale rifletterà sul suo programma durante questo anno 2017, mentre la comunità cattolica aspetta sempre una parola di orientamento dinanzi alla situazione che vive il paese.
(CE) (Agenzia Fides, 20/02/2017)
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AMERICA/GUATEMALA - Continua il flusso di migranti che arrivano in Guatemala per raggiungere gli Stati Uniti
 
Città del Guatemala (Agenzia Fides) – Continua il flusso di migranti che arrivano in Guatemala con la speranza di poter raggiungere in qualche modo gli Stati Uniti: lo segnala una nota di Prensa Latina, giunta a Fides, dove si informa che dall'inizio del 2017 sono ormai 1.254 i migranti arrivati in Guatemala senza documenti. La Direzione Generale della Migrazione (DGM) ha segnalato inoltre che di questi 953 sono donne. Fra i paesi di provenienza troviamo: Haiti, Eritrea, Guinea, Cuba, India, Nepal ed altri ancora, sia pure in numero minore. Da rilevare la crescita degli africani.
La nota informa che un gruppo di migranti sono stati messi in salvo dalla Polizia Nazionale Civile del Guatemala: una rete criminale li aveva infatti sequestrati e chiedeva, a loro o ai loro familiari, 40 mila dollari per liberare ognuno. La nota segnala che, secondo il protocollo, queste persone vengono fermate per essere registrate e coordinare il ritorno ai loro paesi d'origine. Secondo la Commissione della Mobilità Umana del Congresso del Guatemala, nel 2016 sono stati registrate in questa situazione 8.387 persone.
Dopo l'aumento delle misure di sicurezza alla frontiera meridionale del paese (vedi Fides 14/02/2017), i gruppi di migranti non sono diminuiti, ma hanno cercato altre vie d'ingresso in Guatemala, paese che rappresenta la "porta d'ingresso" al Messico, vicino degli Stati Uniti.
(CE) (Agenzia Fides, 20/02/2017)
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AFRICA/RD CONGO - Dimissioni del Vescovo di Mweka e nomina del successore
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Santo Padre Francesco, in data 18 febbraio 2017, ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Mweka (Repubblica Democratica del Congo), presentata da S.E. Mons. Gérard Mulumba Kalemba. Il Papa ha nominato Vescovo di Mweka il p. Oscar Nkolo Kanowa, C.I.C.M., Economo nel Noviziato dei Missionari di Scheut di Mbudi, Kinshasa.
Il Rev.do P. Oscar Nkolo Kanowa, C.I.C.M., è nato l’8 settembre 1957 a Mbuji-Mayi. Ha frequentato la scuola primaria a Kamilabi-Kananga e quella secondaria presso il Seminario Minore di Kabwe. È, poi, entrato nel Seminario Maggiore Interdiocesano di Kasai-Kabwe, per il ciclo di Filosofia. Nel 1981 è passato nel Noviziato dei Padri Scheut a Mbudi, Kinshasa. Ha emesso i primi voti nel settembre 1982 e quelli perpetui nel settembre 1986. È stato ordinato sacerdote il 19 luglio 1987.
Dopo l’ordinazione ha trascorso 10 anni in missione nella Repubblica Dominicana, dove ha assunto varie responsabilità: 1988-1995: Vicario parrocchiale e Parroco di San Antonio da Padova, assumendo nel contempo il servizio dell’Economato della Provincia dominicana; 1995-1997: Vice Provinciale della Repubblica Dominicana; 1996-1998: Rettore del Pre-noviziato; 1998-1999: Studi per Formatore alla St. Louis University (USA); 1999-2000: Rettore dello Scolasticato a Kinshasa; 2001-2003: Membro del governo provinciale e Procuratore aggiunto della Provincia; 2004-2012: Superiore provinciale del Kasayi (2 mandati successivi) e dell’Africa Australe (1 mandato); dal 2014: Economo del Noviziato internazionale di Mbudi, a Kinshasa.
La Diocesi di Mweka, eretta nel 1964, è suffraganea dell'Arcidiocesi di Kananga, ha una superficie di 21.700 kmq e una popolazione di 850.535 abitanti, di cui 355.840 sono cattolici. Ci sono 14 parrocchie, 41 sacerdoti (31 diocesani e 10 religiosi), 14 fratelli religiosi, 13 suore e 33 seminaristi. (SL) (Agenzia Fides 20/02/2017)

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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