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mercoledì 29 luglio 2020

Vatican news 28 luglio 2020

Vatican News
Le notizie del giorno
28/07/2020
2020.03.27 Preghiera in Piazza San Pietro con Benedizione Urbi et Orbi
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Le radici della nostra vita sono in Cristo: da lì la forza per affrontare i difficili problemi che ci attendono dopo la crisi, lì il modello fatto di vicinanza, amore e servizio. Il pensiero di Francesco sull'era del Covid-19 torna a dispiegarsi nella prefazione al libro dal titolo "Comunione e ... 
Brasile, la pandemia acuisce i bisogni delle famiglie povere
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Il Papa invia attraverso il cardinale Czerny un messaggio in occasione della Giornata dei lavoratori rurali, celebrata in Brasile il 25 luglio, per ringraziare ... 
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Nell’Angelus di domenica scorsa, il Papa ha parlato nuovamente di gioia: vivere di cose materiali, vivere per possederle lascia un vuoto, un’insoddisfazione che ... 
2020.07.27  GIOIA -  cielo - infinito - sole - spiritualità- montagna - alba- rinascità
SANTA SEDE E CHIESA NEL MONDO
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Volata finale per We Run Together, (www.chiaritystars.com/WeRunTogether), l'asta benefica sostenuta da Papa Francesco per il personale sanitario degli ospedali ... 
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Lo chiede Caritas Internationalis in occasione della Giornata mondiale del 30 luglio contro uno dei fenomeni più drammatici delle società di tutto il mondo 
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L’appello rivolto ai fedeli e a tutti gli uomini e donne di buona volontà da parte dei vescovi del Paese africano al termine della seconda assemblea plenaria ... 
Filippine, un momento del discorso alla nazione del presidente Duterte
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Monsignor Broderick Pabillo, Amministratore apostolico dell'arcidiocesi di Manila, nelle Filippine, esorta i cattolici a puntare alla verità nei sistemi ... 
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In programma dal 2 al 5 settembre, il XII Incontro nazionale organizzato dall'Associazione Canonistica Portoghese si svolgerà presso la Casa di Nostra Signora ... 
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Aggiornamenti, interviste e approfondimenti sulle attività pastorali promosse nel mondo al tempo del Coronavirus 
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PRIMO PIANO
Foto storica di Belfast al tempo dei cosiddetti Troubles
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Il 28 luglio 2005, l’Irish Republican Army, l'Esercito repubblicano irlandese, decide di cessare ogni attività militare nell'Irlanda del Nord avviando ... 
Burkina Faso
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Situazione sempre più difficile nel paese africano dove il terrorismo di matrice jihadista sta mettendo sempre più a dura prova l'unità e la convivenza ... 
Bamako: summit diplomatico della Cedeao per il Mali
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Sembra essere andata a buon fine la mediazione lampo della Cedeao, la Comunità Economica degli Stati dell'Africa occidentale, per la soluzione della crisi ... 
 

venerdì 16 giugno 2017

Agenzia Fides 16 giugno 2017

AFRICA/CONGO RD - Rilasciati i due operatori della Croce Rossa che erano stati rapiti
 
Kinshasa (Agenzia Fides) – I due incaricati del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR), Muhindo e Joseph, che erano stati rapiti la mattina del 7 giugno, sulla strada tra Kirumba e Kaseghe, nella parte meridionale del Territorio di Lubero, nella provincia del Nord Kivu, sono stati rilasciati ieri (vedi Fides 8/6/2017).
“Siamo sollevati dal fatto che i nostri colleghi ci siano stati restituiti e siamo felici che si siano riuniti con le loro famiglie” dichiara Christine Cipolla, capo della delegazione del CICR nella Repubblica democratica del Congo. "Tuttavia, deploriamo fortemente questo sequestro. Tali atti possono mettere in pericolo gli sforzi degli operatori umanitari che cercano di alleviare le sofferenze delle comunità già gravemente colpite dal conflitto”.
Nel testo del comunicato, pervenuto a Fides, il CICR spiega che l’équipe stava svolgendo attività umanitarie, sovrintendendo alla distribuzione di viveri e altri beni essenziali nei villaggi di Kamandi-Gite e Kikuvo, per aiutare 5.000 famiglie che sono fuggite dalle loro case all'inizio dell'anno per i combattimenti, e la comunità locale che li ha accolti.
Il CICR non intende speculare sui motivi e sui responsabili di questo atto, e ringrazia le autorità, le persone del posto, le comunità e i leader religiosi, e tutti coloro che hanno dimostrato la loro vicinanza in questo momento difficile. (SL) (Agenzia Fides 16/6/2017)
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AFRICA/SUDAFRICA - Duecento anni di fede cristiana: Cape Town apre le celebrazioni
 
Cape Town (Agenzia Fides) – Il 7 giugno 1818 Papa Pio VII eresse il Vicariato apostolico del Capo di Buona Speranza e Territori adiacenti, stabilendo quindi la prima presenza ufficiale della Chiesa cattolica in Sudafrica. In duecento anni la Chiesa cattolica in Sudafrica, che ha avuto le sue origini nell’attuale Cape Town, è cresciuta e si è estesa: conta oggi 28 diocesi e un Vicariato apostolico riuniti nella Southern African Catholic Bishops’ Conference (SACBC), che include Sudafrica, Botswana e Swaziland.
Come scrive Mons. Clifford Stokes, Vicario generale dell’Arcidiocesi di Cape Town, in un approfondito documento pubblicato dalla SACBC, pervenuto all’Agenzia Fides, che ripercorre le tappe fondamentali di questi due secoli, le celebrazioni del bicentenario saranno inaugurate con una solenne Messa di ringraziamento nella Cattedrale di Our Lady of the Flight into Egypt, domenica 25 giugno. “Durante questa Messa di Ringraziamento, sarà reso omaggio ai contributi generosi di quei primi eroici pionieri, sacerdoti, religiosi e laici, provenienti da terre lontane, attraverso la cui dedizione e gli sforzi infaticabili, i semi della Chiesa furono piantati per la prima volta nel Capo di Buona Speranza, come era allora noto, e in tutto il Sudafrica” scrive mons. Stokes.
“Abbiamo un immenso debito di gratitudine che non potrà mai essere espresso in modo adeguato verso tante congregazioni religiose per aver avviato le scuole nella nostra Arcidiocesi e in tutto il Sudafrica, e per il loro prezioso contributo nel campo dell'educazione durante questi due secoli. Dobbiamo molto – prosegue il Vicario generale - anche a quei membri di congregazioni religiose che hanno istituito ospedali e ospizi per i malati e per i moribondi, e anche per coloro che hanno il carisma di servire i poveri e gli anziani”. Alla processione offertoriale durante questa Messa di ringrazimento, saranno portati all’altare i simboli dei loro contributi alla Chiesa Sudafricana.
Per ricordare “l’eroico contributo di quanti hanno portato la luce del Vangelo in questa terra, nonostante difficoltà e ostacoli”, ogni Vecovo riceverà una candela decorata in modo particolare, da collocare durante il bicentenario nella propria Cattedrale, in un luogo ben visibile. Ad ogni parroco sarà consegnata copia del decreto di istituzione del Vicariato
Per i prossimi mesi diverse iniziative sono state già stabilite e altre sono allo studio, sia a livello dell’arcidiocesi che delle singole parrocchie. Saranno coinvolti anche gli studenti delle scuole e i giovani. La chiusura del bicentenario è fissata a domenica 10 giugno 2018, in ogni Cattedrtale, parrocchia e stazione missionaria del Sudafrica. (SL) (Agenzia Fides 16/6/2017) 
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AFRICA/EGITTO - Vescovo copto: proporre una legge per abolire i nomi stranieri è un'occupazione da perditempo
 
Il Cairo (Agenzia Fides) – Crescono in Egitto le polemiche, e anche il sarcasmo, sulla proposta di legge presentata martedì 13 giugno al Parlamento egiziano per vietare il conferimento di nomi occidentali e “stranieri” ai neonati egiziani. Sulla vicenda è intervenuto anche Il Vescovo copto ortodosso Raphael, Segretario del Santo Sinodo della Chiesa copta ortodossa, facendo notare che l'iniziativa sembra partorita da persone sfaccendate, le quali non hanno niente di più urgente da fare che mettersi a discutere sui nomi da dare ai neonati.
La proposta di legge chiede di sanzionare con multe o addirittura con l'arresto fino a sei mesi coloro che conferiscono ai propri neonati nomi non arabi e di provenienza straniera. “"Dare quei nomi ai bambini, e abbandonare quelli arabi” ha affermato Bedier Abdel Aziz, deputato promotore della legge presentata in Parlamento “ci porterà verso una perdita delle nostre radici sociali e culturali”. (GV) (Agenzia Fides 16/6/2017).
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ASIA/IRAQ - Kurdistan iracheno, gli “indipendentisti” cercano l'appoggio dei cristiani
 
Erbil (Agenzia Fides) – Masrour Barzani, capo dell'intelligence della Regione autonoma del Kurdistan iracheno e figlio del Presidente Masud, ha voluto incontrare una delegazione di rappresentanti delle Chiese più radicate nella regione, comprendente il redentorista Bashar Warda, Arcivescovo caldeo di Erbil, e Mar Nicodemus Daud Matti Sharaf, Vescovo siro ortodosso di Mosul. Durante l'incontro, avvenuto martedì 13 giugno a Erbil, sono stati presi in considerazione i problemi da affrontare con più urgenza nelle aree nord-irachene liberate dal controllo dei jihadisti dello Stato Islamico (Daesh) e ci si è soffermati a considerare il futuro assetto politico della regione, alla luce anche del referendum – annunciato dai leader curdi della Regione autonoma del Kurdistan iracheno per il prossimo 25 settembre – che dovrebbe sancire la completa indipendenza di quella Regione autonoma dall'Iraq. Durante l'incontro – riferiscono fonti del Partito democrat ico del Kurdistan – Masrour Barzani ha rivendicato il ruolo giocato dalla Regione autonoma del Kurdistan e dal suo governo nell'accoglienza riservata alle decine di migliaia di cristiani fuggiti soprattutto da Mosul e dalla Piana di Ninive, quando quella regione dell'Iraq è caduta in mano a Daesh. Masrour ha riaffermato la volontà di difendere in futuro da ogni discriminazione settaria la convivenza tra le diverse componenti etniche e religiose della popolazione anche nel futuro Kurdistan indipendente. A tale riguardo, il figlio di Masud Barzani ha anche fatto cenno alla disponibilità della leadership curda di Erbil a riconoscere ampie prerogative di autonomia e di auto-gestione ai territori della Provincia di Ninive dove sono storicamente più radicate le Chiese e le comunità cristiane locali, in modo che i diritti personali e comunitari di tutti siano pienamente tutelati.
La prospettiva di una secessione unilaterale del Kurdistan iracheno, e la sua trasformazione in entità statale indipendente, chiama in causa anche le comunità cristiane della regione. Si manifesta con sempre più evidenza l'intenzione delle forze del Kurdistan iracheno di guadagnare l'appoggio delle sigle politiche cristiane locali al disegno indipendentista, offrendo in cambio la promessa dell'autonomia amministrativa all'area della Piana di Ninive. Il fronte delle forze e dei partiti curdi non appare comunque compatto circa le modalità di svolgimento e le finalità del referendum, e questo potrebbe compromettere la sua effettiva attuazione. Secondo alcuni parlamentari e politici curdi, il referendum dovrebbe tenersi solo nelle cosidette “aree contese”, visto che appare scontato l'appoggio all'indipendenza da parte delle popolazioni già sottoposte al governo della Regione autonoma del Kurdistan iracheno. Di recente, anche il Governatore di Kirkuk Najmiddin Karim, capo della Unione Patriottica del Kurdistan, ha chiesto che il referendum per la proclamazione d'indipendenza del Kurdistan iracheno coinvolga anche gli abitanti della provincia di Kirkuk, spogliata a suo giudizio di “diritti costituzionali, legali e amministrativi” da parte del governo centrale di Baghdad. (GV) (Agenzia Fides 16/6/2017).
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ASIA/FILIPPINE - I 500 anni dell’arrivo del Vangelo nelle Filippine: un tempo per la missione
 
Manila (Agenzia Fides) – E’ in pieno svolgimento in tutto il paese la preparazione per celebrare il 500mo anniversario dell’arrivo del Vangelo nelle Filippine (era il 1521): “Per prepararsi adeguatamente a questo importante appuntamento, la Chiesa nelle Filippine ha disposto un ciclo di nove anni (dal 2013 al 2021) che culmineranno con l’Anno santo dell’anniversario, il 2021” spiega all'Agenzia Fides S.E. Mons Socrates C. Mesiona, Vicario Apostolico di Puerto Princesa, sull’isola filippina di Palawan.
“Furono i missionari spagnoli a portare la fede cristiana nelle Filippine 500 anni fa e oggi il paese con la popolazione cattolica più ampia in Asia (e quarto nel mondo) ha 86 diocesi” ricorda il Vescovo.
L'evento sarà l'occasione per rilanciare il carattere missionario della Chiesa filippina: “Abbiamo ricevuto il dono della fede cristiana attraverso i missionari che sono venuti nella nostra terra; ora i battezzati delle Filippine sono chiamati a donarla agli altri” spiega il presule, che è tuttora Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie nelle Filippine e Segretario esecutivo della Commissione episcopale per le missioni.
È interessante notare – ricorda il Vescovo – che “migliaia di sacerdoti, religiosi e laici cattolici filippini sono già adesso missionari in tutto il mondo. Tra le congregazioni che inviano continuamente missionari all'estero vi sono la Società Missionaria delle Filippine (Missionary Society of the Philippines), i Laici Missionari delle Filippine (Lay Missionaries of the Philippines), e centinaia di altri istituti e ordini religiosi (maschili e femminili) nati localmente, impegnati in quelle aree dove la predicazione del Vangelo è una grande sfida a causa dei delicati contesti socio-politici”.
La Chiesa filippina, nelle sue diverse articolazioni, ha intensificato i programmi di animazione missionaria e di formazione missionaria per sacerdoti, religiosi, catechisti, insegnanti, laici, con l’intento di “promuovere e sensibilizzare il Popolo di Dio, a partire da bambini e giovani” conferma a Fides Antony Dameg S. Ward, coordinatore della formazione nelle Pontificie Opere Missionarie delle Filippine. “Rendere consapevole ogni battezzato della sua vocazione missionaria è molto importante: la Chiesa nelle Filippine lo sta facendo in questo periodo di nove anni di preparazione alla solenne commemorazione dei 500 anni dell'arrivo del cristianesimo nel nostro paese: il 2021 sarà infatti per la nazione l’Anno della Missio Ad Gentes”, conclude Mons. Mesiona. (SD-PA) (Agenzia Fides 16/06/2017)
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AMERICA/COLOMBIA - Insegnanti scioperano da un mese: “E’ ora di ascoltarsi” chiedono i Vescovi
 
Bogotà (Agenzia Fides) – I Vescovi della Colombia invitano a favorire "un dialogo sereno e aperto" per superare lo sciopero degli insegnanti che da un mese ha fermato tutte le scuole nel paese. In un comunicato inviato a Fides, in data 15 giugno, la Conferenza Episcopale della Colombia (CEC) esprime la sua preoccupazione per il fatto che la situazione non risolta dei docenti crea nel paese una "vera emergenza educativa".
"La Chiesa ha sempre insegnato e difeso il valore e il compito educativo nella vita delle persone e delle società" afferma la CEC, ecco perché "invitiamo a fare quanto necessario per favorire un dialogo sereno fra Governo e docenti, in modo di arrivare ad un accordo giusto, equo e che risponda alla realtà del paese".
"Bisogna inoltre - dice il comunicato - considerare le grandi sfide all'educazione in Colombia…E' ora di ascoltarsi. Il dialogo incentrato sul bene comune, il rispetto e la comprensione tra le parti, ancora di più nel caso di una questione così importante come l'educazione, è la via d'uscita da questa emergenza" conclude il testo.
Ieri, oltre allo sciopero nelle scuole, si è svolta una manifestazione non programmata da parte di centinaia di docenti che hanno bloccato una delle vie principali della capitale per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica. Gli insegnanti chiedono al governo maggiori risorse per l'istruzione pubblica nel paese e un salario a livello con gli altri lavoratori statali. Da parte sua il governo, attraverso il presidente Juan Manuel Santos e i suoi ministri, ha insistito che non ci sono risorse per soddisfare queste richieste.
(CE) (Agenzia Fides, 16/06/2017)
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AMERICA/HONDURAS - Lanciata Campagna di prevenzione del virus Zika
 
Tegucigalpa (Agenzia Fides) – Per evitare il rischio di contrarre il virus Zika nelle donne in gravidanza, il ministero della Sanità dell’Honduras, in collaborazione con alcune Organizzazioni internazionali, ha lanciato la campagna "Mamma sicura, bambino sicuro da Zika". Il virus viene diffuso attraverso le punture di zanzare infette, procura febbre e sfoghi cutanei, e si sospetta che nelle donne incinte sia responsabile di malformazioni nel feto.
“Si tratta di una campagna di comunicazione rivolta in primo luogo alle donne in gravidanza e ai loro partner, e alle donne in età riproduttiva. In seguito, attraverso diversi canali, vogliamo raggiungere anche tutta la popolazione" ha detto Alberto Vásquez, responsabile della campagna. "Il primo giugno è stata lanciata la campagna a livello nazionale e si prevede di essere presenti su tutti i media dopo il primo mese” ha Vásquez.
Nella nota inviata da "FidesDigital" Honduras, si informa che secondo il ministero della Sanità, dall'inizio dell'epidemia, nel 2016, in Honduras ci sono stati più di 19.000 casi sospetti di Zika, di cui 209 in questo anno e 8 si sono verificati nelle donne in gravidanza. I Comuni con più casi sono: San Pedro Sula, Tegucigalpa, Puerto Cortés, Santa Barbara, Olanchito, El Progreso e Sinuapa.
(CE) (Agenzia Fides, 16/06/2017)

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...