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domenica 10 dicembre 2023

Vatican News 10 dicembre 2023

 

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Vatican News

Le notizie del giorno

10/12/2023

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Il Pontefice dopo l'Angelus ha ricordato la Giornata mondiale dedicata alla firma del documento alla base della tutela della persona e del diritto internazionale umanitario e si è detto vicino a chi lotta senza proclami per difendere chi non conta. Il segretario dell'Onu Guterres: "è una tabella di ... 

Papa Francesco all'Angelus del 10 dicembre 2023
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Il Papa dopo l'Angelus ha ricordato l'importanza di chi lavora con saggezza e pazienza per la convivenza pacifica in conflitti che hanno radici storiche ... 

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All’Angelus, Francesco ricorda che per vivere bene è necessario liberarsi del superfluo “per scavare in profondità dentro di sé, per cogliere ciò che è ... 

Sopralluogo dei vigili del fuoco all'ospedale di Tivoli dove, nel rogo divampato l'8 dicembre, hanno perso la vita tre anziani
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Francesco ha espresso la sua vicinanza a chi è rimasto coinvolto nell’incendio dell’8 dicembre all’ospedale della cittadina laziale che ha provocato la morte di ... 

SANTA SEDE

Beata Vergine Maria di Loreto
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Nella odierna memoria della Madonna di Loreto, nella cittadina marchigiana si ricorda la Traslazione della Santa Casa. Lunedì 11 dicembre si celebra il ... 

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Scrive Giovanni XXIII nell’enciclica Pacem in terris: “A tutti gli uomini di buona volontà spetta un compito immenso: ricomporre i rapporti della ... 

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Ogni giorno una nuova meditazione per accompagnarvi nel tempo verso il Natale. Una produzione della Custodia Terrae Santcae - Francescani a servizio della ...

venerdì 23 settembre 2022

XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) 25 settembre 2022

XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)


Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Signore, quanto hai fatto ricadere su di noi,
l'hai fatto con retto giudizio, poiché noi abbiamo peccato,
non abbiamo obbedito ai tuoi comandamenti.
Ma ora, salvaci con i tuoi prodigi; da' gloria al tuo nome,
Signore, fa' con noi secondo la tua clemenza,
secondo la tua grande misericordia. (Dn 3,31.29.43.42)

Colletta

O Dio, che conosci le necessità del povero
e non abbandoni il debole nella solitudine,
libera dalla schiavitù dell'egoismo
coloro che sono sordi alla voce di chi invoca aiuto,
e dona a tutti noi una fede salda nel Cristo risorto.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Am 6,1.4-7)
Ora cesserà l’orgia dei dissoluti.

Dal libro del profeta Amos

Guai agli spensierati di Sion
e a quelli che si considerano sicuri
sulla montagna di Samaria!
Distesi su letti d’avorio e sdraiati sui loro divani
mangiano gli agnelli del gregge
e i vitelli cresciuti nella stalla.
Canterellano al suono dell’arpa,
come Davide improvvisano su strumenti musicali;
bevono il vino in larghe coppe
e si ungono con gli unguenti più raffinati,
ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano.
Perciò ora andranno in esilio in testa ai deportati
e cesserà l’orgia dei dissoluti.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 145)
Rit: Loda il Signore, anima mia.

Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.

Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.

SECONDA LETTURA (1Tm 6,11-16)
Conserva il comandamento fino alla manifestazione del Signore.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Tu, uomo di Dio, evita queste cose; tendi invece alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza. Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede davanti a molti testimoni.
Davanti a Dio, che dà vita a tutte le cose, e a Gesù Cristo, che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato, ti ordino di conservare senza macchia e in modo irreprensibile il comandamento, fino alla manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo,
che al tempo stabilito sarà a noi mostrata da Dio,
il beato e unico Sovrano,
il Re dei re e Signore dei signori,
il solo che possiede l’immortalità
e abita una luce inaccessibile:
nessuno fra gli uomini lo ha mai visto né può vederlo.
A lui onore e potenza per sempre. Amen.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (2Cor 8,9)
Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo da ricco che era, si è fatto povero per voi,
perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
Alleluia.

VANGELO (Lc 16,19-31)
Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai farisei:
«C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”.
Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”.
E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore desidera che non sprechiamo la vita nella dissolutezza e nella dissipazione.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore aiutaci a vivere in profondità di spirito.

1. Perché la Chiesa continui a vivere, annunciare e organizzare la carità. Preghiamo.
2. Perché la nostra coscienza sia sempre viva e attenta alle esigenze del vivere comune. Preghiamo.
3. Perché riusciamo a essere all’altezza degli sforzi che richiediamo agli altri. Preghiamo.
4. Perché la nostra gioia non risieda nello sfuggire alla morte, ma in colui che vince la morte. Preghiamo.

O Padre, ci chiedi di essere semplici e aperti verso il mondo. Aiutaci a non cercare sicurezza e conforto nelle cose che possediamo. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

mercoledì 3 febbraio 2021

Papa Francesco: "Nella Chiesa tanti solisti ma serve coro anche se stonato"(Fonte Gazzetta del Sud)

Occorre «non lasciarsi confondere dalle tempeste» perché «quando il mare è agitato non si vedono pesci». Papa Francesco nell’omelia della messa per la Giornata mondiale della Vita Consacrata, in un passaggio a braccio, sottolinea che «il buon discernimento non c'è mai con un cuore impaziente».
«Nelle nostre comunità - ha aggiunto - occorre questa pazienza reciproca: sopportare, cioè portare sulle proprie spalle la vita del fratello o della sorella, anche le sue debolezze e i suoi difetti. Tutti. Ricordiamoci questo: il Signore non ci chiama a essere solisti - ce ne sono tanti nella Chiesa, lo sappiamo - ma ad essere parte di un coro, che a volte stona, ma sempre deve provare a cantare insieme».

«Fuggire dal chiacchiericcio che uccide la vita comunitaria. Non sparlare degli altri» e «non perdere il senso dell’umorismo», antidoto alle chiacchiere. Sono i consigli «umani» e «non clericali» che Papa Francesco dà ai religiosi, al termine della messa per la Giornata Mondiale della Vita Consacrata. «Siamo pochi, c'è questo Covid che ti mette all’angolo, ma portiamo questo con pazienza, ci vuole pazienza. Ma andiamo avanti offrendo al Signore la nostra vita».
Il Pontefice ha indicato una medicina per non incorrere al chiacchiericcio che "viene dall’invidia": mordersi la lingua. «Prima di sparlare degli altri, morditi la lingua. Così si gonfierà la lingua e occuperà la bocca, e tu non potrai parlare. Per favore, fuggire dal chiacchiericcio, che distrugge la comunità». «E poi l’altra cosa che vi raccomando nella vita in comunità - ha suggerito -: ci sono tante cose che non vanno bene, sempre, dal superiore, dalla superiora, dal consultore, da quell'altro, sempre abbiamo cose che non ci piacciono. Non perdere il senso dell’umorismo, per favore». «Questo ci aiuta tanto, è l’anti-chiacchiericcio: saper ridere di sé stessi, delle situazioni, anche degli altri, con buon cuore».
«Grazie tante per quello che fate - ha concluso rivolgendosi ai religiosi presenti - Grazie per la vostra testimonianza. Anche per le vostre difficoltà che portate avanti e per il tanto dolore davanti alle vocazioni che non vengono. Il Signore ci vuole bene. Avanti con coraggio!».

domenica 3 maggio 2020

QUARTA DOMENICA DI PASQUA - A 3 maggio 2020

Registrazione della Messa da Zellina

PRIMA LETTURA (At 2,14.36-41) 
Dio lo ha costituito Signore e Cristo.
Dagli Atti degli Apostoli



[Nel giorno di Pentecoste,] Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò così: «Sappia con certezza tutta la casa d’Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso».
All’udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?».
E Pietro disse loro: «Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro».
Con molte altre parole rendeva testimonianza e li esortava: «Salvatevi da questa generazione perversa!». Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno furono aggiunte circa tremila persone.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 22)
Rit: Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.


Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia.


Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.


Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.


Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.

SECONDA LETTURA (1Pt 2,20b-25)
Siete tornati al pastore delle vostre anime.
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo
Carissimi, se, facendo il bene, sopporterete con pazienza la sofferenza, 
ciò sarà gradito davanti a Dio. A questo infatti siete stati chiamati, perché
anche Cristo patì per voi,
lasciandovi un esempio,
perché ne seguiate le orme:
egli non commise peccato
e non si trovò inganno sulla sua bocca;
insultato, non rispondeva con insulti,
maltrattato, non minacciava vendetta,
ma si affidava a colui che giudica con giustizia.
Egli portò i nostri peccati nel suo corpo
sul legno della croce, perché,
non vivendo più per il peccato,
vivessimo per la giustizia;
dalle sue piaghe siete stati guariti.
Eravate erranti come pecore,
ma ora siete stati ricondotti al pastore
e custode delle vostre anime.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 10,14)
Alleluia, alleluia.
Io sono il buon pastore, dice il Signore,
conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.
Alleluia.

VANGELO (Gv 10,1-10)
Io sono la porta delle pecore.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni



In quel tempo, Gesù disse:
«In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore.
Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo.
Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Preghiamo il Signore perché ci doni la grazia di seguire Gesù, buon pastore, lungo le strade che egli ci indica con la sua parola e il suo esempio.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.


1. Perché il Papa, i Vescovi e i sacerdoti, pastori del popolo di Dio, ci conducano sulle vie indicate da Cristo, dando testimonianza di fedeltà al Signore. Preghiamo.
2. Perché coloro che guidano le nazioni si spendano per la pace e la giustizia, vivendo con onestà e passione la ricerca del bene comune. Preghiamo.
3. Perché i cristiani sappiano resistere alle tentazioni degli idoli e confessino Gesù Cristo come unico Signore della loro vita. Preghiamo.
4. Perché i giovani trovino, nella comunità dei credenti, adulti nella fede che li sappiano accompagnare in un’esperienza profonda di incontro con Cristo. Preghiamo.
5. Perché la nostra comunità sia un luogo dove la voce di Gesù viene ascoltata, amata e seguita. Preghiamo.


O Padre, ascolta le nostre preghiere e rendici attenti alla chiamata del tuo Figlio, perché seguendo la sua voce possiamo trovare la comunione con te. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

sabato 9 novembre 2019

XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - C 10 Novembre 2019

III Giornata Mondiale dei poveri:
“La speranza dei poveri non sarà mai delusa”
10 Novembre 2019

Padre della vita e autore della risurrezione


INTRODUZIONE
G – Celebriamo la XXXII Domenica del Tempo Ordinario.
Avvicinandosi il termine dell’Anno liturgico, la Liturgia ci invita a meditare sul nostro futuro, sulle cose ultime e definitive che interesseranno la nostra esistenza dopo la morte. Ma pensare al nostro futuro non vuol dire evadere dal presente, ma viverlo in maniera sempre più autentica ed impegnata. Gesù ci insegna che l’eternità la stiamo preparando già fin d’ora.
Lasciamoci incontrare dal Signore risorto perché ridesti in noi la gioia della vita eterna.

SALUTO
C – Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.   T – Amen.
C – Il Signore, che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di Cristo, sia con tutti voi.  
T – E con il tuo spirito.

ATTO PENITENZIALE
C – Fratelli e sorelle, da sempre il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe convoca il suo popolo per nutrirlo della sua stessa vita.
Mentre ci disponiamo ad ascoltare la sua Parola e a mangiare del suo Pane, che ci offrono che ci aprono il passaggio alla vita che non ha fine, liberiamo i nostri cuori dal peso del peccato e dall’amore sbagliato per le cose della terra; chiediamo con fiducia perdono e misericordia.
-          Signore, pace del cuore e unica speranza nei giorni di tribolazione e di angoscia, [abbi pietà di noi]   T – Signore, pietà!
-          Cristo, promessa di risurrezione per chi fonda su di te la propria esistenza, [abbi pietà di noi]   T – Cristo, pietà!
-          Signore, vita donata a piene mani a chi vive nella fede e nell’amore, [abbi pietà di noi]  
T – Signore, pietà!

C – Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.   T – Amen.

GRANDE DOSSOLOGIA

COLLETTA
C - Dio grande e misericordioso, allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te, perché, nella serenità del corpo e dello spirito, possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo...   T - Amen.

oppure:
C - O Dio, Padre della vita e autore della risurrezione, davanti a te anche i morti vivono; fa' che la parola del tuo Figlio seminata nei nostri cuori, germogli e fruttifichi in ogni opera buona, perché in vita e in morte siamo confermati nella speranza della gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo...  
T – Amen.


LITURGIA DELLA PAROLA

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – La speranza cristiana si fonda su Dio che è origine della vita, per questo non illude, non inganna. In molti modi Dio ci comunica già ora la sua vita. A noi è lasciato il compito di affidarci a lui, aprendo la mente e il cuore per riconoscere la sua presenza.

PRIMA LETTURA: 2 Mac 7,1-2.9-14
Il re dell'universo ci risusciterà a vita nuova ed eterna.  
Dal secondo libro dei Maccabèi

In quei giorni, ci fu il caso di sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re, a forza di flagelli e nerbate, a cibarsi di carni suine proibite.
Uno di loro, facendosi interprete di tutti, disse: «Che cosa cerchi o vuoi sapere da noi? Siamo pronti a morire piuttosto che trasgredire le leggi dei padri».
[E il secondo,] giunto all’ultimo respiro, disse: «Tu, o scellerato, ci elimini dalla vita presente, ma il re dell’universo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterà a vita nuova ed eterna».
Dopo costui fu torturato il terzo, che alla loro richiesta mise fuori prontamente la lingua e stese con coraggio le mani, dicendo dignitosamente: «Dal Cielo ho queste membra e per le sue leggi le disprezzo, perché da lui spero di riaverle di nuovo». Lo stesso re e i suoi dignitari rimasero colpiti dalla fierezza di questo giovane, che non teneva in nessun conto le torture.
Fatto morire anche questo, si misero a straziare il quarto con gli stessi tormenti. Ridotto in fin di vita, egli diceva: «È preferibile morire per mano degli uomini, quando da Dio si ha la speranza di essere da lui di nuovo risuscitati; ma per te non ci sarà davvero risurrezione per la vita».
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE: dal Salmo 16

Rit.  Ci sazieremo, Signore,contemplando il tuo volto.

Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi l’orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non c’è inganno.

Tieni saldi i miei passi sulle tue vie
e i miei piedi non vacilleranno.
Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole.

Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all’ombra delle tue ali nascondimi,
io nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al risveglio mi sazierò della tua immagine.

SECONDA LETTURA: 2 Ts 2,16-3,5
Il Signore vi confermi in ogni opera e parola di bene.


Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Fratelli, lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.
Per il resto, fratelli, pregate per noi, perché la parola del Signore corra e sia glorificata, come lo è anche tra voi, e veniamo liberati dagli uomini corrotti e malvagi. La fede infatti non è di tutti. Ma il Signore è fedele: egli vi confermerà e vi custodirà dal Maligno.
Riguardo a voi, abbiamo questa fiducia nel Signore: che quanto noi vi ordiniamo già lo facciate e continuerete a farlo. Il Signore guidi i vostri cuori all’amore di Dio e alla pazienza di Cristo.

Parola di Dio

CANTO AL VANGELO: Ap 5,1.6

Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo è il primogenito dei morti:
a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli.
Alleluia.

VANGELO: Lc 20,27-38
Dio non è dei morti, ma dei viventi.
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».

Parola del Signore.

PROFESSIONE DI FEDE

PREGHIERA DEI FEDELI
C – Fratelli e sorelle, gridiamo al Signore il desiderio di vita che è dentro di noi. Lui, che è il Dio dei vivi e che in Gesù ci ha aperto la speranza della risurrezione e della vita eterna, sorregga con la sua provvidenza la nostra vita presente.
L - Preghiamo insieme e diciamo:
Padre della vita, ascoltaci!
1.       Per la Chiesa di Cristo: la speranza della risurrezione che continuamente vie­ne annunciata agli uomini, sia sorgente d’impegno per creare un mondo più giusto e più fraterno; preghiamo.
2.       Per tutti i cristiani: sentendosi, in forza del Battesimo, figli della risurrezione, sappiano scegliere tutto ciò che favorisce la crescita della vita in ogni sua for­ma e in tutte le sue responsabilità; preghiamo.
3.       Per la pace nel mondo: ogni uomo riconosca la preziosità dei talenti ricevuti e sappia condividerli per l’edificazione comune e non per interessi egoistici, mirati a fruttare i fratelli, dove il fratello diventa avversario da annientare; preghiamo.
4.       Per tutti i poveri della terra: non siano gli scarti della società, ma trovino la nostra pronta attenzione e la nostra mano tesa nel condividere quanto occorre loro per un sostentamento dignitoso; preghiamo.
5.       Per la nostra umanità: non scelga la morte, fabbricando armi, distruggendo la natura, seminando la violenza, ma scelga tutto ciò che favorisce il diffondersi della vita in tutta la sua pienezza; preghiamo.
6.       Per questa nostra Comunità parrocchiale: la speranza della risurrezione doni autenticità all’impegno nel rendere la nostra vita aperta al servizio di tutti gli uomini, no­stri fratelli; preghiamo.
7.       Per tutti noi qui radunati nella gioia del Signore risorto: il nostro camminare verso la pienezza della vita eterna non sia scandito dall’angoscia e neanche dall’indifferenza, ma dall’ascolto della Parola di Dio, dalla grazia dei Sacramenti e dall’attenzione verso tutti coloro che vivono al nostro fianco; preghiamo.
C – O Dio, provvidenza infinita, paternità che risplende nella creazione e nella vita abbondante ed eterna che prometti ai tuoi figli, lenisci con i tuoi doni la fatica del nostro camminare nel tempo. Con la fede nel tuo Cristo risorto, aiutaci a trasformare la storia in annuncio e speranza di nuovi cieli e nuove terre dove ogni uomo sia degno figlio della risurrezione. Per Cristo nostro Signore.   T - Amen.

 G – «Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà».
Sono parole queste, o Signore,
che recito ogni Domenica, a voce alta,
ma con un po’ di incertezza o in maniera distratta.
Sono intossicato dalla cultura materialistica
per la quale la vita nell’aldilà
è un’alienazione fuorviante
ed anche dalla cultura edonistica del benessere,
per la quale bisogna godere oggi
perché del domani non c’è certezza.
Riaccendi in me, Signore, la fede nella risurrezione
giacché se mi hai fatto tuo figlio
non è perché vuoi essermi Padre
solo per qualche tempo;
se con il Battesimo mi hai divinizzato,
non posso pensare che tu mi impedisca
di respirare il tempo eterno come fai tu.
Lo Spirito Santo, che mi hai infuso,
non è un prestito, ma un dono gratuito
che già mi eternizza.
(Averardo Dini)






Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

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