Occorre «non lasciarsi confondere dalle tempeste» perché «quando il mare è agitato non si vedono pesci». Papa Francesco nell’omelia della messa per la Giornata mondiale della Vita Consacrata, in un passaggio a braccio, sottolinea che «il buon discernimento non c'è mai con un cuore impaziente».
«Nelle nostre comunità - ha aggiunto - occorre questa pazienza reciproca: sopportare, cioè portare sulle proprie spalle la vita del fratello o della sorella, anche le sue debolezze e i suoi difetti. Tutti. Ricordiamoci questo: il Signore non ci chiama a essere solisti - ce ne sono tanti nella Chiesa, lo sappiamo - ma ad essere parte di un coro, che a volte stona, ma sempre deve provare a cantare insieme».
«Fuggire dal chiacchiericcio che uccide la vita comunitaria. Non sparlare degli altri» e «non perdere il senso dell’umorismo», antidoto alle chiacchiere. Sono i consigli «umani» e «non clericali» che Papa Francesco dà ai religiosi, al termine della messa per la Giornata Mondiale della Vita Consacrata. «Siamo pochi, c'è questo Covid che ti mette all’angolo, ma portiamo questo con pazienza, ci vuole pazienza. Ma andiamo avanti offrendo al Signore la nostra vita».
Il Pontefice ha indicato una medicina per non incorrere al chiacchiericcio che "viene dall’invidia": mordersi la lingua. «Prima di sparlare degli altri, morditi la lingua. Così si gonfierà la lingua e occuperà la bocca, e tu non potrai parlare. Per favore, fuggire dal chiacchiericcio, che distrugge la comunità». «E poi l’altra cosa che vi raccomando nella vita in comunità - ha suggerito -: ci sono tante cose che non vanno bene, sempre, dal superiore, dalla superiora, dal consultore, da quell'altro, sempre abbiamo cose che non ci piacciono. Non perdere il senso dell’umorismo, per favore». «Questo ci aiuta tanto, è l’anti-chiacchiericcio: saper ridere di sé stessi, delle situazioni, anche degli altri, con buon cuore».
«Grazie tante per quello che fate - ha concluso rivolgendosi ai religiosi presenti - Grazie per la vostra testimonianza. Anche per le vostre difficoltà che portate avanti e per il tanto dolore davanti alle vocazioni che non vengono. Il Signore ci vuole bene. Avanti con coraggio!».
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