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sabato 18 maggio 2024

Vita Cattolica: L’ex Caserma Piave nei “viaggi della memoria” di Monika Pascolo

 

Palmanova. L’ex Caserma Piave nei “viaggi della memoria”

Quelle stanze furono scenario di feroci torture e uccisioni. Un luogo tristemente noto per essere stato trasformato, da settembre 1944 a fine aprile 1945, in uno dei più imponenti centri di repressione antipartigiana in Friuli-Venezia Giulia, istituito dai nazisti con lo scopo di azzerare le attività della Resistenza della Bassa Friulana. Alla Caserma Piave di Palmanova – dove operò anche la famigerata “banda Ruggiero” – trovarono la morte decine di persone, moltissime non registrate e, quindi, non identificabili. Secondo i dati emersi in un processo celebrato nel 1946 dalla Corte d’Assise Straordinaria di Udine, a carico della banda c’è l’uccisione di 543 detenuti fra donne e uomini, 231 morti “per tentata fuga”, oltre a 234 altri detenuti trucidati da una seconda banda, chiamata “Borsatti”. Il numero esatto delle vittime non si è mai conosciuto: numerosi resti di corpi umani, a cui non fu possibile assegnare un nome, furono trovati vicino a Porta Aquileia e nei bastioni della città stellata.

Una pagina terribile di storia che deve essere dimenticata. Per questo, la Caserma Piave – sede del Museo regionale della Resistenza – potrebbe essere inserita come proposta nei viaggi della memoria in Italia. La richiesta è arrivata di recente dall’Anpi nazionale, per voce di Natalia Marino, componente del Comitato italiano dell’Associazione partigiani e direttrice di Patria Indipendente che, proprio a Palmanova, davanti alle celle – le cui pareti portano ancora i segni delle sofferenze e violenze lì dentro patite –, ha auspicato «che si possa operare con tutte le istituzioni comunali e regionali e nazionali» per dar vita al progetto. Un “Viaggio della memoria” che colleghi la Caserma Piave alla Risiera di San Sabba a Trieste (campo di concentramento nazista munito di crematorio le cui vittime stimate sono tra le 3.000 e le 5.000), passando per il campo di Gonars (luogo di prigionia realizzato dal regime fascista nell’autunno del 1941 e utilizzato per internare i civili rastrellati nei territori occupati dall’esercito italiano nell’allora Jugoslavia) e la Caserma Sbaiz di Visco (ha ospitato, tra il febbraio e il settembre del 1943, un campo di concentramento in cui furono reclusi circa 3.000 civili sloveni, croati, serbi e montenegrini), per “raccontare” la “Resistenza di confine”. «Una cinquantina di km appena per scoprire quanto abbiamo vissuto accanto all’ignominia e ci siamo sprofondati. Per poi riscattarci grazie alla Resistenza e alla forza dell’unità antifascista», ha aggiunto Marino.

Da parte sua l’Amministrazione comunale – come hanno evidenziato il sindaco Giuseppe Tellini e l’assessora alla Cultura Silvia Savi – appoggia «la proposta di inserire l’ex caserma nei viaggi nazionali della memoria affinché si restituisca dignità ad un luogo che ha segnato la storia delle nostre terre».

Monika Pascolo

giovedì 7 marzo 2024

Mons. Andrea Bruno visita la collaborazione pastorale di Remanzacco

 

LA COLLABORAZIONE PASTORALE DI REMANZACCO ACCOGLIE LA VISITA DI MONS. MAZZOCATO

Sabato 9 e domenica 10 marzo sarà la Collaborazione pastorale di Remanzacco ad accogliere mons. Andrea Bruno Mazzocato in una delle ultime tappe - la quarantanovesima - della sua Visita pastorale.

Cerniera tra la città e le aree più orientali della pianura friulana, il territorio della Collaborazione pastorale di Remanzacco ospita circa 6.000 abitanti in cinque Parrocchie: oltre al capoluogo Remanzacco, infatti, vi sono Cerneglons e Orzano (a sud), Ziracco e Grions del Torre (a nord). A parte quest’ultima comunità, afferente al comune di Povoletto, le altre Parrocchie fanno parte del comune di Remanzacco.

Un territorio dalla vocazione rurale, ma con un recente e rapido sviluppo in senso industriale e terziario. Con una particolarità che lo rende unico nel panorama diocesano: la presenza della Casa “Padre Luigi Scrosoppi”, dove a metà del XIX secolo il santo sacerdote udinese stabilì una delle sue case di accoglienza per le ragazze “derelitte” dell’epoca.

 

Le presenze

Il parroco coordinatore della CP è don Giovanni Gabassi. Egli guida anche le Parrocchie di Remanzacco e Cerneglons. A Orzano – Parrocchia che comprende anche la comunità di Selvis – il parroco è mons. Giuseppe Burba. Ziracco e Grions del Torre, invece, sono guidate da mons. Sergio Di Giusto.

A Orzano, nella casa “San Luigi Scrosoppi”, vive la comunità delle suore della Provvidenza, eredi della prima comunità fondata dallo stesso San Scrosoppi.

Il direttore del Consiglio pastorale di Collaborazione è Gianfrancesco Santarossa.

 

Il programma della Visita pastorale

Sabato 9 marzo 2024

  • Ore 16.00 nella sala “Perosa” a Remanzacco: mons. Mazzocato incontra tutti gli operatori pastorali.
  • Ore 18.00 in oratorio a Remanzacco: incontro con animatori e giovani della C.P.
  • Ore 19.00 a Ziracco: il Vescovo celebra la S. Messa per le comunità.

Domenica 10 marzo 2024

  • Ore 10.00, sala comunale di Remanzacco: mons. Mazzocato incontrerà le autorità civili, militari e le associazioni.
  • Ore 11.00 in chiesa a Remanzacco il Vescovo celebra la S. Messa con la presenza di tutte le comunità della C.P.

 

L’inserto su Vita Cattolica e l’intervista su Radio Spazio



Il settimanale diocesano «La Vita Cattolica» accompagna i passi dell’Arcivescovo nelle 54 Collaborazioni pastorali con altrettanti inserti, dedicati, di volta in volta, alle singole CP. Gli inserti, dal titolo «In viaggio nelle Collaborazioni pastorali» saranno pubblicati nel numero del settimanale diocesano immediatamente precedente il fine-settimana di Visita da parte dell’Arcivescovo.

L’inserto dedicato alla Collaborazione pastorale di Remanzacco, pubblicato con il numero del 6 marzo 2024, si apre con la voce del parroco coordinatore, don Giovanni Gabassi, accanto alla consueta tabella che sintetizza la realtà di questa Collaborazione pastorale. Ampio spazio alla bella (e ormai consolidata) realtà del “gruppo famiglie” della Parrocchia di Remanzacco, recentemente aperto a tutte le comunità della CP. Spazio anche alle attività giovanili dell’oratorio, oltre alla casa “San Luigi Scrosoppi”, fulcro di spiritualità del territorio. Piccole finestre anche su alcune celebrazioni quaresimali condivise nella Collaborazione pastorale e al ricco percorso di catechesi per pre-adolescenti.

Il parroco coordinatore, don Giovanni Gabassi, sarà in onda venerdì 8 marzo su Radio Spazio, nella consueta intervista che precede la Visita pastorale.

 

mercoledì 7 febbraio 2024

Bella esperienza di fraternità e confronto con la Chiesa universale

 

Visita ad limina. Moraglia e Mazzocato: «Bella esperienza di fraternità e confronto con la Chiesa universale»

«Questa Visita si sta rivelando molto significativa sia per il clima fraterno con cui la stiamo vivendo noi Vescovi del Nordest sia per il dialogo costruttivo instaurato con i vari Dicasteri che abbiamo finora incontrato. È un grande segno di comunione con il Papa e nella Chiesa. Ne sono molto contento e per questo ringrazio il Signore». È quanto ha osservato martedì 6 febbraio l’arcivescovo di Udine, Andrea Bruno Mazzocato, dopo uno dei numerosi incontri in Vaticano nell’ambito della Visita ad limina che si sta svolgendo a Roma.

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«Stiamo vivendo una bella esperienza come episcopato triveneto – ha osservato dal canto suo il patriarca di Venezia e presidente della Conferenza Episcopale Triveneto, Francesco Moraglia –: ci sono momenti e spazi per incontrarci, per pregare e stare insieme, anche molto semplicemente. E ci sono soprattutto tante occasioni di confronto con la Chiesa universale. Veniamo qui a portare la nostra esperienza pastorale, chiediamo di essere confortati in questa esperienza e anche delle indicazioni. Affrontiamo di volta in volta tematiche molto importanti, dal clero alla liturgia, ed è un’occasione per arricchirci reciprocamente».

Prima dell’atteso incontro col Papa, giovedì 8, mercoledì 7 febbraio i Vescovi hanno appuntamento con i dicasteri Dottrina della Fede, Istituti di Vita consacrata e Società di Vita apostolica, Cultura e Educazione, Comunicazione.

giovedì 25 gennaio 2024

Vita Cattolica 24 gennaio 2024: il testamento spirituale di Mons. Corgnali


 “Mandi a duc’. Che Diu us vuardi e s’o podês ognitan visàisi di me”. Così ha scritto nel suo testamento spirituale mons. Duilio Corgnali, sacerdote, giornalista, per 21 anni direttore di Vita Cattolica, parroco di Tarcento, deceduto domenica 21 gennaio e di cui, mercoledì 24 gennaio, alle ore 15, proprio nella chiesa parrocchiale di Tarcento, l’arcivescovo Andrea Bruno Mazzocato celebrerà le esequie. “Il funerale – scrive ancora don Duilio –….don Angelo lo sa. Che sia una festa per un amico che va…eppure ci resta compagno. Ricordati una rosa rossa, fresca, della freschezza che la natura dà con prodigalità. Natura che ho pur tanto amato e goduto”.

Ampi stralci del testamento spirituale sono pubblicati nel numero del settimanale diocesano di mercoledì 24 gennaio, che offre ai lettori sei pagine di testimonianze e ricordi su mons. Corgnali. Tra essi l’arcivescovo mons. Mazzocatomons. Angelo Zanellomons. Valentino Costante, il professor Silvio Brusaferro, già presidente dell’Istituto superiore di sanità. E poi i tanti giornalisti che hanno imparato la professione alla scuola di don Duilio.


domenica 21 gennaio 2024

Un anno a Palmanova

 

ADDIO A MONS. DUILIO CORGNALI

La Chiesa udinese piange la scomparsa di uno dei suoi figli più illustri: mons. Duilio Corgnali è deceduto domenica 21 gennaio attorno a mezzogiorno all’ospedale di Udine, dove si trovava ricoverato dallo scorso 15 dicembre in seguito all’insorgenza di una grave forma tumorale. Aveva 77 anni.

Un ministero sacerdotale speso al servizio della cultura, della comunicazione ecclesiale e della pastorale ordinaria della Chiesa udinese, in particolare nelle comunità del tarcentino. L’anima forte e amorevole, decisa e sorridente di mons. Duilio Corgnali è stata chiamata a sé dal Signore domenica 21 gennaio. Mons. Corgnali si è spento a seguito del repentino aggravarsi di un male che, quando scoperto, era in fase già avanzata.

I dettagli sulle esequie di mons. Corgnali saranno comunicati prossimamente.

 

I primi anni

Nato il 26 marzo 1946 a Manzinello, Duilio Corgnali fu ordinato sacerdote il 9 ottobre 1971. Dopo un anno di servizio come cooperatore pastorale a Palmanova, nel 1972 si recò a Roma per un periodo di studi presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino, l’“Angelicum”, dove si laureò nel 1975 con una tesi su San Cromazio d’Aquileia.

 

Anima della ricostruzione post-terremoto

Don Corgnali si trovava ancora a Roma quando, il 6 maggio del 1976, il Friuli fu sconvolto dal terremoto: rientrato immediatamente in Diocesi, fin da subito si spese in prima persona per la ricostruzione materiale e culturale del Friuli terremotato. Nell’ottobre 1976, all’indomani del secondo sisma, l’arcivescovo mons. Alfredo Battisti lo nominò direttore del CeDI, il Centro di documentazione e informazione, un gruppo di scrittori e giornalisti voluto dallo stesso Arcivescovo e dal direttore della Caritas italiana, mons. Nervo, per raccogliere tutta la documentazione e i vari aspetti che stavano emergendo nell’immediato post-terremoto. Da allora Corgnali fu un instancabile promotore della rinascita culturale e sociale del Friuli.

Un anno dopo il sisma mons. Corgnali curò la pubblicazione del volume «Friuli. Un popolo tra le macerie». Il libro è stato riedito da La Vita Cattolica nel 2016, in occasione del 40° anniversario del terremoto.

 

Direttore de La Vita Cattolica, fondatore di Radio Spazio

Mons. Corgnali intervenne il 30 ottobre 2023 in diretta su Radio Spazio in occasione del 30° di fondazione dell’emittente diocesana

Gli strumenti di comunicazione diocesana furono per mons. Corgnali un privilegiato ambito di servizio alla Chiesa. Oltre all’esperienza al CeDI, nel 1978 egli fu nominato direttore del settimanale diocesano La Vita Cattolica, ruolo che ricoprì per ben 24 anni fino al 2002. In quegli anni – in particolare dal 1993 al 1998 – mons. Duilio Corgnali rivestì anche un incarico nazionale: fu infatti direttore della FISC, la Federazione italiana dei settimanali cattolici. Giornalista professionista dal 1991, su La Vita Cattolica mons. Corgnali ha continuato a scrivere anche dopo il termine del suo mandato: l’ultimo numero della sua rubrica, il celebre e frizzante Agâr, è stato pubblicato lo scorso 6 dicembre.

Nel 1993 mons. Corgnali fondò – assieme a Grazia Fuccaro e con l’allora arcivescovo mons. Battisti – l’emittente diocesana Radio Spazio, rilevando una precedente radio che trasmetteva nella pedemontana tarcentina. In quegli anni volle fortemente che i media diocesani potessero contare su uno spazio loro dedicato, così si adoperò per la costruzione dell’edificio di via Treppo 5, a Udine, in cui tutt’ora trovano casa il settimanale e la radio dell’Arcidiocesi di Udine, oltre al centro culturale “Paolino d’Aquileia”.

Dal 1983 al 2002 mons. Corgnali fu anche direttore del Centro diocesano per le Comunicazioni sociali.

 

Parroco a Tarcento e nelle Parrocchie della pedemontana tarcentina

10 dicembre 2023: l’ultima Messa domenicale celebrata in duomo a Tarcento, in occasione della Visita pastorale dell’Arcivescovo

Il ministero sacerdotale di mons. Duilio Corgnali trovò particolare fecondità anche nella pastorale parrocchiale. Nel 1980 fu nominato parroco di Sedilis, ma fu il 2002 l’anno in cui venne nominato parroco di Tarcento, Coia-Sammardenchia e Ciseriis. L’anno successivo divenne parroco a Loneriacco, mentre nel 2021 assunse la guida delle Parrocchie di Collalto e Collerumiz.

Dal 2006 al 2012, inoltre, guidò le vicine Parrocchie di Magnano in Riviera e Billerio.

La guida di un numero sempre crescente di comunità non ha mai spento in mons. Corgnali il desiderio di star vicino a tutti: d’estate la sua priorità era l’oratorio estivo parrocchiale, vissuto tra i bambini e i ragazzi delle sue Parrocchie; inoltre aveva particolarmente a cuore l’appuntamento settimanale di visita agli infermi.

Mons. Corgnali era inoltre vicario foraneo, dapprima per la Forania di Tarcento e poi, con l’istituzione delle Collaborazioni pastorali nel 2018, per la Forania della Pedemontana.

 

L’impegno per le cause friulane

A Roma con Giovanni Paolo II e mons. Alfredo Battisti

Convinto sostenitore delle cause friulane, mons. Duilio Corgnali si spese in prima persona e con grande energia a sostegno dell’approvazione della Legge 482/1999 per il riconoscimento statale – tra le altre – del friulano quale lingua minoritaria. Mons. Corgnali sosteneva con forza l’utilizzo della lingua friulana nella liturgia; peraltro fu il coordinatore della commissione interdiocesana per la traduzione del Messale romano in marilenghe.

Con la sua scomparsa, insomma, la Chiesa udinese e l’intero Friuli perdono un dinamico animatore della vita culturale e sociale, nonché un sacerdote dotato di un instancabile senso di servizio a favore delle sue comunità.

giovedì 11 gennaio 2024

La Vita Cattolica: Ucraina, «La gente è stanca della guerra»

 

Ucraina, «La gente è stanca della guerra»

Ogni notte le sirene dell’allarme, i tanti morti al fronte e nelle città, le risorse che vengono meno e le aspettative che non si avverano: gli ucraini sono stanchi della guerra. Lo riconosce, raccontando la situazione del suo Paese oggi, il vescovo ausiliare cattolico di Kiev, mons. Oleksandr Yazlovetskyi, in un’intervista pubblicata integralmente su “la Vita Cattolica” in uscita oggi, mercoledì 10 gennaio 2024, curata da Giorgio Malavasi.

«La popolazione è stanca, la gente è stanca», ammette il Vescovo. «È venuta meno l’idea che tanti di noi avevano, cioè che la guerra non sarebbe durata tanto. In tanti avevamo fiducia nell’Unione Europea, negli Stati Uniti e in tutto il mondo occidentale, grazie ai cui aiuti avremmo potuto riconquistare il nostro territorio occupato in breve tempo. Invece, dopo due anni di guerra, si muore ancora e non ci sono progressi».

Il vescovo ausiliare cattolico di Kiev, mons. Oleksandr Yazlovetskyi

Anche l’esercito ucraino avverte il peso non solo dell’inverno, ma anche di ventitré mesi di combattimenti: «I nostri militari – spiega il Vescovo – hanno la sensazione che l’Occidente ci stia aiutando giusto per non perdere la guerra, ma non per vincerla».
Quanto alla gente comune, la percezione è che le risorse stiano per finire: «Dopo due anni la popolazione si è impoverita tanto. Sono diventate povere soprattutto tante famiglie che hanno dovuto scappare dalle loro case, nelle città vicino al fronte. Nella nostra diocesi abbiamo una cucina sociale che offre pasti agli sfollati. Ogni giorno si dà da mangiare a 500 persone».

venerdì 27 ottobre 2023

Radio Spazio: una giornata in diretta per i trent'anni d'età

 

L’EMITTENTE DIOCESANA RADIO SPAZIO CELEBRA I 30 ANNI DI TRASMISSIONI CON UNA DIRETTA SPECIALE. PRESENTE ANCHE L’ARCIVESCOVO

Lunedì 30 ottobre Radio Spazio, emittente radiofonica diocesana, celebra i suoi primi 30 anni di attività e, per l’occasione, propone agli ascoltatori una lunga diretta (dalle 7 alle 22) che vedrà alternarsi alla conduzione tanti giornalisti e collaboratori che avranno il piacere di ospitare vecchie voci dell’emittente, rappresentanti delle istituzioni e del mondo politico, di quello culturale e musicale. Senza dimenticare l’intrattenimento.

Una giornata di diretta e alcuni “regali digitali”

Dalle 7 alle 22, ben 15 ore di diretta non-stop per celebrare il trentesimo anniversario di trasmissioni di Radio Spazio. È quanto si potrà ascoltare lunedì 30 ottobre sintonizzandosi sulle frequenze dell’emittente diocesana o tramite l’app “Radio Spazio” per smartphone, con trasmissioni che si sussegueranno come indicato di seguito. È possibile seguire la diretta, così come tutte le trasmissioni di Radio Spazio, anche sul sito www.radiospazio.it, che per l’occasione sarà completamente rinnovato.

Il nuovo sito web, tuttavia, non è l’unica novità introdotta con il trentesimo anniversario di Radio Spazio: da qualche giorno, infatti, l’emittente diocesana pubblica tutti i suoi podcast su Spotify e Spreaker, piattaforme di diffusione di contenuti audio e radiofonici. Dal proprio PC o smartphone, dunque, si possono riascoltare in qualsiasi momento tutte le rubriche, i radiogiornali, gli approfondimenti.

 

Una radio «per dar voce alla Chiesa friulana e alla sua gente»

Ottobre 1993: mons. Duilio Corgnali (a sinistra) e l’arcivescovo mons. Alfredo Battisti alla presentazione di Radio Spazio 103

Tratto da La Vita Cattolica di mercoledì 25 ottobre 2023

«Lo scopo principale era dar voce, anche attraverso una radio, alla Chiesa friulana e alla sua gente. Con questa motivazione abbiamo allora iniziato a cercare un’emittente». A ricordare la nascita di Radio Spazio come “voce” della Diocesi di Udine – accanto al settimanale “la Vita Cattolica” – il primo direttore dell’emittente, mons. Duilio Corgnali. «All’inizio l’idea era rilevare una di quelle radio libere sorte a livello parrocchiale, ma ciò non fu possibile – prosegue –; fu, invece, individuata Radio Spazio 103 che allora trasmetteva da Tarcento e che stava patendo qualche difficoltà economica e operativa». Fu poi inaugurata ufficialmente il 10 ottobre 1993, Giornata delle Comunicazioni sociali. «Pian piano abbiamo maturato quell’esperienza che alcuni di noi, me compreso, avevano avuto modo di sperimentare in altre emittenti, con la consapevolezza di avere a disposizione un prezioso mezzo a servizio del Vangelo e vicino alla gente». Lo definisce «una sorta di miracolo» mons. Corgnali. «Reso possibile da un gruppo di volontari laici, allora guidati da una validissima collaboratrice, Grazia Fuccaro che svolgeva il compito di direttrice dei programmi. E poi abbiamo potuto contare su tanti amici, anche tra gli industriali, che hanno scommesso e creduto nel valore della radio, sostenendola».

 

La diretta del 30 ottobre

 

ORACONDUTTORIPARLIAMO DI…OSPITI
7.00Valentina PaganiRassegna stampa
Informazione locale
Alvise Renier, già redattore di Radio Spazio
8.00Marta RizziRassegna stampa
Informazione locale
Valentina Viviani, redattrice Il Friuli
Paolo Mosanghini, direttore Messaggero Veneto
9.00Federico RossiGjal e copasse: speciale 30° Radio SpazioMons. Duilio Corgnali, già direttore di Radio Spazio
Mario Anzil, vicepresidente della Regione FVG
10.00Novella Del FabbroCjargne: speciale 30° Radio SpazioAntonella Lanfrit, Marco Tempo, già direttori di Radio Spazio
Daniel Prochaska, regista
Catherine Tamussin, insegnante francese di origine carnica
Celestino Vezzi, giornalista
11.00Mattia MeroiSpazio SportAntonio Simeoli, Messaggero Veneto
Carlo Ronco, esperto di calcio
12.00Don Daniele Antonello
Giovanni Lesa
Speciale ChiesaMons. Andrea Bruno Mazzocato, arcivescovo
12.40Francesco TonizzoFREEulbike
13.00Valerio MorelliBasket e non soloMarco Ballico, giornalista
Davide Micalich, Eagles Cividale
Flavio Pressacco, allenatore
14.00Marco Miconi
Nicola Cossar
Folk e dintorni
Ispettore Rock
15.00Alex MartinelliDammi Spazio: musica e curiosità
16.00Marco BirriSpeciale 30° Radio Spazio
16.30Daniela Gnesutta
Guglielmo Pitzalis
La salût no si compre: prevenzione oncologica
17.00Luca PianaCabaret in friulanoAlvio&Elena
Sdrindule
18.00Tavola rotondaL’informazione in lingue minoritarieWilliam Cisilino, ARLeF
Walter Tomada, La Patrie dal Friûl
Carlo Puppo, giornalista
Ezio Gosgnach, già direttore di Radio Spazio
19.00Enzo CattaruzziSpeciale sanità in FVGRiccardo Riccardi, assessore regionale alla sanità
Silvio Brusaferro, già presidente ISS
20.00Redattori in lingua slovenaVrata proti vzhodu: approfondimenti e informazione in lingua slovena
21.00Flavio ZeniVivo positivo: associazioni e volontariato in FVG
21.30Anna PiuzziLibri alla radio: speciale radio e cultura letterariaLoredana Lipperini, scrittrice

 

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo 24 novembre 2024

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