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venerdì 11 ottobre 2024

 XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

 


Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Se consideri le colpe, o Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Con te è il perdono, Dio d'Israele. (Cf. Sal 129,3-4)

Colletta
O Dio, nostro Padre,
che conosci i sentimenti e i pensieri del cuore,
donaci di amare sopra ogni cosa Gesù Cristo, tuo Figlio,
perché, valutando con sapienza i beni di questo mondo,
diventiamo liberi e poveri per il tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Sap 7,7-11)
Al confronto della sapienza stimai un nulla la ricchezza.

Dal libro della Sapienza

Pregai e mi fu elargita la prudenza,
implorai e venne in me lo spirito di sapienza.
La preferii a scettri e a troni,
stimai un nulla la ricchezza al suo confronto,
non la paragonai neppure a una gemma inestimabile,
perché tutto l’oro al suo confronto è come un po’ di sabbia
e come fango sarà valutato di fronte a lei l’argento.
L’ho amata più della salute e della bellezza,
ho preferito avere lei piuttosto che la luce,
perché lo splendore che viene da lei non tramonta.
Insieme a lei mi sono venuti tutti i beni;
nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 89)
Rit: Saziaci, Signore, con il tuo amore: gioiremo per sempre
.

Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!

Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Rendici la gioia per i giorni in cui ci hai afflitti,
per gli anni in cui abbiamo visto il male.

Si manifesti ai tuoi servi la tua opera
e il tuo splendore ai loro figli.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l’opera delle nostre mani,
l’opera delle nostre mani rendi salda.

SECONDA LETTURA (Eb 4,12-13)
La parola di Dio discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.

Dalla lettera agli Ebrei

La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 5, 3)
Alleluia, alleluia.
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.

VANGELO (Mc 10,17-30)
Vendi quello che hai e seguimi.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».

Parola del Signore.

Preghiera dei fedeli
La Parola di Dio ci stimola a riflettere sulle nostre abitudini e sicurezze e a non confidare soltanto nei beni materiali. Preghiamo perché il nostro cuore sia sempre aperto alla parola di Dio e disponibile ad affidarsi a Lui.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.

1. Per i pastori, i vescovi e i sacerdoti: sappiano dare un esempio concreto di distacco dai beni materiali, scegliendo la via della povertà, preghiamo.
2. Per il mondo ricco e industrializzato, perché le nuove politiche non spingano soltanto alla difesa dei propri interessi e confini, ma sappiano invece valorizzare e stimolare l'economia e lo sviluppo dei Paesi più poveri, preghiamo.
3. Per coloro che in questo tempo di crisi hanno serie difficoltà economiche, perché trovino persone di buona volontà che diano loro idee, energie e stimoli per superare le ristrettezze e la povertà, preghiamo.
4. Per la nostra comunità cristiana, perché sappia organizzarsi con gesti concreti di solidarietà verso i fratelli e le sorelle in difficoltà, a cui manca un posto di lavoro o la possibilità di vivere con dignità, preghiamo.

O Padre, spesso siamo tentati dalle cose materiali e facciamo fatica ad affermare i valori veri: l'onestà, la generosità, l'amore verso i piccoli e verso Dio, più preziosi di ogni altra cosa. Donaci la forza di essere cristiani sinceri e uomini coerenti. Per Cristo nostro Signore.

giovedì 26 gennaio 2023

Santi Timoteo e Tito 26 gennaio 2023


  Santi Timoteo e Tito

Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: Santi Timoteo e Tito

Antifona d'ingresso
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Grande è il Signore e degno di ogni lode. (Sal 95,3-4)

Colletta
O Dio, che hai reso partecipi del carisma degli apostoli
i santi Timoteo e Tito,
per la loro comune intercessione concedi a noi
di vivere con giustizia e pietà in questo mondo
per giungere alla patria del cielo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura

Mi ricordo della tua schietta fede.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio e secondo la promessa della vita che è in Cristo Gesù, a Timòteo, figlio carissimo: grazia, misericordia e pace da parte di Dio Padre e di Cristo Gesù Signore nostro.
Rendo grazie a Dio che io servo, come i miei antenati, con coscienza pura, ricordandomi di te nelle mie preghiere sempre, notte e giorno. Mi tornano alla mente le tue lacrime e sento la nostalgia di rivederti per essere pieno di gioia. Mi ricordo infatti della tua schietta fede, che ebbero anche tua nonna Lòide e tua madre Eunìce, e che ora, ne sono certo, è anche in te.
Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l’imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza. Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.
Parola di Dio.


oppure:

(Tit 1,1-5 - A Tito, mio vero figlio nella medesima fede)

Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito


Paolo, servo di Dio e apostolo di Gesù Cristo per portare alla fede quelli che Dio ha scelto e per far conoscere la verità, che è conforme a un’autentica religiosità, nella speranza della vita eterna – promessa fin dai secoli eterni da Dio, il quale non mente, e manifestata al tempo stabilito nella sua parola mediante la predicazione, a me affidata per ordine di Dio, nostro salvatore –, a Tito, mio vero figlio nella medesima fede: grazia e pace da Dio Padre e da Cristo Gesù, nostro salvatore.
Per questo ti ho lasciato a Creta: perché tu metta ordine in quello che rimane da fare e stabilisca alcuni presbìteri in ogni città, secondo le istruzioni che ti ho dato.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 4,18)
Alleluia, alleluia.

Lo Spirito del Signore è sopra di me:
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.
Alleluia.

Vangelo

Lc 10,1-9
La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai.


Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Carissimi, la memoria dei santi vescovi Timoteo e Tito ci invita a pregare Dio Padre, perché la Chiesa perseveri con coraggio nell'opera missionaria ed evangelizzatrice iniziata dagli apostoli. Diciamo insieme:
Donaci, Signore, il coraggio della testimonianza.

Per il popolo santo di Dio: porti ovunque il messaggio di salvezza del vangelo. Preghiamo:
Per i candidati all'ordine del diaconato e presbiterato: ricevano da Dio uno spirito di forza, coraggio e saggezza. Preghiamo:
Per quanti soffrono violenza e ingiustizie a causa del vangelo: siano aiutati dalla forza di Dio e sostenuti dalla solidarietà dei fratelli. Preghiamo:
Per i capi delle nazioni: esercitino il loro mandato per il bene della comunità civile. Preghiamo:
Per quanti hanno incarichi di responsabilità nelle nostre comunità: siano in mezzo a noi come coloro che servono e amano. Preghiamo:
Per i missionari della nostra diocesi.
Per i seminari della nostra comunità parrocchiale.

Signore Dio nostro, che arricchisci la tua Chiesa con una grande varietà di doni naturali e soprannaturali, esaudisci le nostre preghiere e fà che la tua salvezza si manifesti alle genti. Per Cristo nostro Signore. Amen.



venerdì 30 settembre 2022

XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) 2 ottobre 2022

XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare


Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Tutte le cose sono in tuo potere
e nessuno può opporsi alla tua volontà.
Tu hai fatto il cielo e la terra
e tutte le meraviglie che si trovano sotto il firmamento:
tu sei il Signore di tutte le cose. (Cf. Est 4,17b-c)

Colletta

O Dio, che soccorri prontamente i tuoi figli
e non tolleri l'oppressione e la violenza,
rinvigorisci la nostra fede,
affinché non ci stanchiamo di operare in questo mondo,
nella certezza che la nostra ricompensa
è la gioia di essere tuoi servi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Ab 1,2-3;2,2-4)
Il giusto vivrà per la sua fede.

Dal libro del profeta Abacuc

Fino a quando, Signore, implorerò aiuto
e non ascolti,
a te alzerò il grido: «Violenza!»
e non salvi?
Perché mi fai vedere l’iniquità
e resti spettatore dell’oppressione?
Ho davanti a me rapina e violenza
e ci sono liti e si muovono contese.
Il Signore rispose e mi disse:
«Scrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette,
perché la si legga speditamente.
È una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila,
perché certo verrà e non tarderà.
Ecco, soccombe colui che non ha l’animo retto,
mentre il giusto vivrà per la sua fede».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 94)
Rit: Ascoltate oggi la voce del Signore.

Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».

SECONDA LETTURA (2Tm 1,6-8.13-14)
Non vergognarti di dare testimonianza al Signore nostro.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Figlio mio, ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l’imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza.
Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.
Prendi come modello i sani insegnamenti che hai udito da me con la fede e l’amore, che sono in Cristo Gesù. Custodisci, mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti è stato affidato.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (1Pt 1,25)
Alleluia, alleluia.

La parola del Signore rimane in eterno:
e questa è la parola del Vangelo che vi è stato annunciato.
Alleluia.

VANGELO (Lc 17,5-10)
Se aveste fede!

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!».
Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Dio ci chiede di rimanere saldi nell’ora della prova e di non cedere alla disperazione, sull’esempio di Gesù Cristo, morto in croce per salvarci.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore, donaci una fede salda.

1. Perché la nostra fede non si manifesti solo a parole. Preghiamo.
2. Perché il nostro servizio nella comunità non venga sbandierato come un merito. Preghiamo.
3. Perché sappiamo che nulla è definitivo tranne il tuo amore. Preghiamo.
4. Perché dove la nostra speranza ci abbandona arrivi a sostenerci la nostra umiltà. Preghiamo.

O Padre, il cammino lungo cui ci conduci è pieno di distrazioni e di occasioni per perdere la fede: aiutaci a capire che il male non ha l’ultima parola. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore

sabato 9 ottobre 2021

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) 10 ottobre 2021

 


XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)


Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Se consideri le colpe, o Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Con te è il perdono, Dio d'Israele. (Cf. Sal 129,3-4)

Colletta

O Dio, nostro Padre,
che conosci i sentimenti e i pensieri del cuore,
donaci di amare sopra ogni cosa Gesù Cristo, tuo Figlio,
perché, valutando con sapienza i beni di questo mondo,
diventiamo liberi e poveri per il tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Sap 7,7-11)
Al confronto della sapienza stimai un nulla la ricchezza.

Dal libro della Sapienza

Pregai e mi fu elargita la prudenza,
implorai e venne in me lo spirito di sapienza.
La preferii a scettri e a troni,
stimai un nulla la ricchezza al suo confronto,
non la paragonai neppure a una gemma inestimabile,
perché tutto l’oro al suo confronto è come un po’ di sabbia
e come fango sarà valutato di fronte a lei l’argento.
L’ho amata più della salute e della bellezza,
ho preferito avere lei piuttosto che la luce,
perché lo splendore che viene da lei non tramonta.
Insieme a lei mi sono venuti tutti i beni;
nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 89)
Rit: Saziaci, Signore, con il tuo amore: gioiremo per sempre.

Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!

Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Rendici la gioia per i giorni in cui ci hai afflitti,
per gli anni in cui abbiamo visto il male.

Si manifesti ai tuoi servi la tua opera
e il tuo splendore ai loro figli.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l’opera delle nostre mani,
l’opera delle nostre mani rendi salda.

SECONDA LETTURA (Eb 4,12-13)
La parola di Dio discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.

Dalla lettera agli Ebrei

La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 5, 3)
Alleluia, alleluia.

Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.

VANGELO (Mc 10,17-30)
Vendi quello che hai e seguimi.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».

Parola del Signore.

Preghiera dei fedeli
La Parola di Dio ci stimola a riflettere sulle nostre abitudini e sicurezze e a non confidare soltanto nei beni materiali. Preghiamo perché il nostro cuore sia sempre aperto alla parola di Dio e disponibile ad affidarsi a Lui.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.

1. Per i pastori, i vescovi e i sacerdoti: sappiano dare un esempio concreto di distacco dai beni materiali, scegliendo la via della povertà, preghiamo.
2. Per il mondo ricco e industrializzato, perché le nuove politiche non spingano soltanto alla difesa dei propri interessi e confini, ma sappiano invece valorizzare e stimolare l'economia e lo sviluppo dei Paesi più poveri, preghiamo.
3. Per coloro che in questo tempo di crisi hanno serie difficoltà economiche, perché trovino persone di buona volontà che diano loro idee, energie e stimoli per superare le ristrettezze e la povertà, preghiamo.
4. Per la nostra comunità cristiana, perché sappia organizzarsi con gesti concreti di solidarietà verso i fratelli e le sorelle in difficoltà, a cui manca un posto di lavoro o la possibilità di vivere con dignità, preghiamo.

O Padre, spesso siamo tentati dalle cose materiali e facciamo fatica ad affermare i valori veri: l'onestà, la generosità, l'amore verso i piccoli e verso Dio, più preziosi di ogni altra cosa. Donaci la forza di essere cristiani sinceri e uomini coerenti. Per Cristo nostro Signore.

lunedì 10 febbraio 2020

Agenzia Fides 10 febbraio 2020

VATICANO - Il Cardinale Luis Antonio Tagle, Prefetto di "Propaganda Fide" è arrivato a Roma
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) - Il Cardinale Luis Antonio G. Tagle ha lasciato Manila ed è atterrato a Roma, per iniziare il suo servizio come Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli. Il Cardinale è stato accolto questa mattina all'aeroporto di Fiumicino (Roma) da una delegazione del Dicastero missionario, composta da: il Segretario della Congregazione, l'Arcivescovo Protase Rugambwa; il Segretario aggiunto e Presidente delle Pontificie Opere Missionarie, l'Arcivescovo Giampietro Dal Toso, il Sottosegretario mons. Ryszard Szmydki, OMI; l'Amministratore, mons. Giovanni Ermes Viale.
La mattina del 9 febbraio, annunciando la sua imminente partenza, così l'Arcivescovo si è rivolto ai fedeli di Manila, riuniti per la messa in Cattedrale: "Vi saluto. Questa settimana inizio il lavoro presso la Congregazione vaticana. È stato un onore e una benedizione avervi conosciuto e aver collaborato con voi. Farò sempre tesoro del mio tempo con voi. Potrete contare sulle mie preghiere. Per favore, pregate per me e per la mia missione. Pregate perchè sappiate essere docili all'azione dello Spirito Santo, continuando la vita nell'Arcidicoesi e aspettando il prossimo Arcivescovo. Siate sempre nella gioia!".
Lo stemma del Cardinale è stato applicato sui marmi della navata centrale della chiesa. “Questo significa che sarai ricordato in tutte le preghiere e le messe in questa cattedrale. Sarai sempre a casa in questa Cattedrale”, ha detto p. Reginald Malicdem, Segretario personale del Cardinale e Rettore della Cattedrale dell'Immacolata Concezione a Manila.
L'8 dicembre 2019, festa dell'Immacolata Concezione, Papa Francesco ha annunciato la nomina del Cardinale Tagle come nuovo Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
(Agenzia Fides 10/2/2019)
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EUROPA/ITALIA - Giornata del malato, i Camilliani: “Essere vicino a chi soffre è incontrare Cristo”
 
Roma (Agenzia Fides) - “Per noi Camilliani la ricorrenza della Giornata mondiale del Malato è l’occasione per rimettere al centro dell’attenzione l’impegno al servizio della vita più fragile, laddove malati danno testimonianza del loro cammino di sofferenza”: così commenta all’Agenzia Fides padre Gianfranco Lunardon, Segretario generale dell’Ordine dei Ministri degli Infermi (i Camilliani), parlando della Giornata che si celebra ogni anno l’11 febbraio, nella memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes. “La cura e l’assistenza ai malati - ricorda - fa parte da sempre della storia di carità di ogni comunità cristiana, sulla parola di Gesù: 'Ero malato e mi avete visitato' (Mt 25, 35) e continua ancora oggi, in tutto il mondo”.
Istituita nel 1992 da Giovanni Paolo II come uno speciale momento di preghiera e di condivisione, la Giornata del malato è giunta alla ventottesima edizione. Il tema del messaggio scelto da Papa Francesco per il 2020, è tratto dal Vangelo di Matteo: “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro” (Mt 11, 28). “Il Santo padre attraverso questo messaggio - spiega a Fides il Segretario generale - invita tutta la comunità sofferente a trovare ristoro nell’incontro con Gesù: è il Signore l’unico e il solo che offre speranza, che realizza la salvezza in noi. Chi sperimenta nella propria vita l’amore fedele di Dio e la sua consolazione - continua - è in grado e in dovere di stare vicino ai fratelli più deboli e di farsi carico delle loro fragilità. Tutti i fedeli - precisa il religioso- sono chiamati a diventare missionari nei luoghi di sofferenza per portare l’annuncio e la presenza di Dio e della Chiesa”.
In molte parti del mondo l’opera della Chiesa contribuisce a portare speranza per coloro che vivono in una condizione di disperazione e sofferenza: “Tutte le nostre comunità cristiane - rileva p. Lunardon - sono sorte grazie al lavoro di missionari e volontari animati dallo spirito evangelico”. Come riferisce il religioso, nell’isola di Taiwan, la presenza dei missionari Camilliani, dai primi anni cinquanta ad oggi, ha portato alla costruzione di un grande ospedale con 700 posti letto, di un Centro per disabili mentali con 230 ospiti, di una nuova casa per anziani con 150 posti letto e alla fondazione della prima facoltà di scienze infermieristiche dell’isola, che oggi conta più di tremila studenti. La testimonianza dell’amore e della cura verso i malati porta anche altri frutti missionari, racconta p. Gianfranco: “A Ouagadougou, in Burkina Faso, l’accoglienza e la cura verso malati nelle diverse strutture sanitarie territoriali presenti, rappresentano un punto di incontro fra le differenze e le specificità culturali e religiose che convivono nel paese”.
Fin dall’inizio i missionari Camilliani hanno dato grande importanza alla Giornata del malato perché, rimarcando il valore del servizio, spirituale e corporale, al malato, sottolinea anche la missione propria di ogni malato: “Con la promozione della salute e la cura della malattia - sostiene p. Lunardon - noi cooperiamo all’opera di Dio creatore, glorifichiamo Dio nel corpo umano ed esprimiamo la fede nella risurrezione. Ogni anno nelle nostre chiese - prosegue padre Gianfranco - la Giornata del malato si celebra solennemente amministrando la sacra unzione degli infermi. Questi offrono a Dio la loro sofferenza. San Camillo de Lellis, il nostro fondatore – conclude – ci ha insegnato a collocare l’uomo al centro dello sguardo e dell’azione: egli accoglieva e valorizzava ogni persona ferita dalla sofferenza nella sua più profonda e inalienabile dignità”. (ES) (Agenzia Fides 10/2/2020)
LINK
Guarda la video-intervista a p. Lunardon sul canale Youtube dell'Agenzia Fides -> https://www.youtube.com/watch?v=5Qb2YBEGcqs
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ASIA - I Vescovi dell'Asia: "Affidiamo i malati di coronavirus alla protezione della Madonna di Lourdes"
 
Hong Kong (Agenzia Fides) - "Mentre è imminente la festa di Nostra Signora di Lourdes, la guaritrice miracolosa, l'11 febbraio, speciali preghiere e benedizioni, per intercessione della Vergine, vanno alle vittime del letale coronavirus che affligge il mondo, in particolare il nostro continente asiatico": lo afferma la Federazione delle Conferenze Episcopali dell'Asia, in un messaggio formato dal Presidente, il Cardinale Charles Maung Bo, Arcivescovo di Yangon, in Myanmar.
Il testo dei Vescovi, inviato a Fides, ricorda che virus si è diffuso in circa 30 paesi, facendo la maggior parte delle vittime in Cina, ma riscontrando casi in quasi tutti i paesi dell'Asia.
"In questo momento critico, vogliamo essere vicini e pregare per i defunti, e per i fratelli e le sorelle che sono malati a causa di questo virus che si è diffuso in Cina e nel mondo. Possa il Signore accogliere i morti nella sua pace, confortare le famiglie e sostenere il grande impegno della comunità cinese che già si è mobilitata per combattere l'epidemia".
"Rivolgiamo un appello a tutti i Vescovi in ​​Asia perchè affidino tutte le vittime del coronavirus a Nostra Signora della salute, la Madonna di Lourdes, che festeggiamo l'11 febbraio", si legge nel testo.
"Preghiamo affinchè la nostra Beata Madre intervenga e aiuti a prevenire un'epidemia globale. Chiediamo con fervore la sua materna protezione per fermare la rapida diffusione di questo virus mortale, per dare speranza e coraggio, imponendo le sue mani miracolose per la guarigione dei malati".
Conclude il testo: "In questi tragici momenti, possa la nostra Madre Maria, che era accanto alla croce del figlio Gesù morente, essere il pilastro della forza e il faro di speranza per gli operatori sanitari che rischiano la vita per salvare la vita delle persone contagiate". (PA) (Agenzia Fides 10/2/2020)
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ASIA/TURCHIA - Decreto di Erdogan: il Patriarca armeno potrà indossare abiti religiosi anche fuori dai luoghi di culto
 
Istanbul (Agenzia Fides) – Il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha firmato un apposito decreto presidenziale per confermare che Sahak II Masalyan, nuovo Patriarca armeno di Costantinopoli, ha il diritto di indossare la sua veste da religioso anche quando esce dai luoghi di culto e si trova all’aperto o in ambienti pubblici. La specifica disposizione è contenuta nel decreto presidenziale n°1838 del 16 dicembre 2019. I contenuti del decreto sono divenuti di pubblico dominio solo a inizio febbraio, e sono stati rilanciati soprattutto da Agos, la testata bilingue armeno-turca con sede a Istanbul.
Le regole che restringono in Turchia la possibilità di indossare abiti religiosi in luoghi pubblici sono un retaggio dell’impronta laicista impressa alle istituzioni turche da Mustafa Kemal Ataturk, fondatore e primo Presidente della Repubblica di Turchia. Ancora adesso, i membri consacrati delle diverse comunità di fede vestono solitamente in abiti civili quando escono dai luoghi di culto o dalle sedi di organismi e istituzioni religiose. Il privilegio di poter vestire anche in pubblico abiti religiosi è riservato solo ai capi delle diverse comunità, come il Patriarca ecumenico e il Patriarca armeno di Costantinopoli, il Gran Mufti e il Rabbino CapoRepubblica di Turchia.
L'arcivescovo Sahak Masalyan, eletto l'11 dicembre 2019 come 85esimo Patriarca armeno di Costantinopoli, ha iniziato il suo ministero inviando diversi segnali di ossequiosa benevolenza nei confronti della leadership politica turca: “Tutte le minoranze presenti in Turchia” ha dichiarato il Patriarca in un’intervista pubblicata giovedì 2 gennaio dal quotidiano nazionalista turco Akşam (vedi Fides 3/1/2020) condividono questo medesimo avviso: sotto il potere del Partito Akp (il Partito del Presidente Erdogan, ndr) stiamo vivendo il periodo più pacifico e felice dai tempi della fondazione della Repubblica turca”. (GV) Agenzia Fides 10/2/2020)
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ASIA/INDIA - L'Arcivescovo di Goa: "Ritirare la la legge sulla cittadinanza, divisiva e discriminatoria"
 
Goa (Agenzia Fides) - Il governo federale indiano dovrebbe "revocare immediatamente e incondizionatamente la legge sulla cittadinanza il Citizenship Amendment Act (CCA) e smettere di penalizzare il diritto al dissenso": è quanto afferma l'Arcivescovo Filipe Neri Ferrao, alla guida della diocesi di Goa e Daman, criticando il CAA, approvato dal Parlamento nel dicembre scorso su spinta del partito nazionalista indù che governa l'India, il Bharatiya Janata Party (BJP).
Secondo le organizzazioni della società civile e i gruppi delle minoranze religiose, che da oltre un mese stanno protestando, quella legge che regola e dispone la concessione dell cittadinanza solo ai non-musulmani di tre paesi vicini (Pakistan, Afghanistan e Bangladesh), è discriminatoria e va contro la Costituzione indiana. La legge, insieme al National Register of Citizens (NRC) e al National Population Register (NPR) ha instillato paura e sospetti tra i musulmani del paese, che formano quasi il 15% su 1,3 miliardi dei cittadini indiani. mons. Ferrao stigmatizza la legge e anche i controversi registri NRC e NPR: "Chiediamo al governo di ascoltare la voce di milioni di persone in India", nota l'appello. "La legge CAA e i due registri NRC e la NPR sono divisive e discriminatorie e avranno certamente un effetto negativo e dannoso" su una democrazia multiculturale come la nostra" afferma l'Arcivescovo.
Secondo la Chiesa indiana, che più volte ha espresso, con molte voci, il suo dissenso, quei provvedimenti comporteranno una "vittimizzazione diretta delle classi svantaggiate, in particolare dei dalit (gli intoccabili), degli adivasi (gli indigeni), dei lavoratori migranti, di comunità nomadi e di innumerevoli persone prive di documenti che, dopo essere state riconosciute come degni cittadini ed elettori per oltre 70 anni correranno improvvisamente il rischio di diventare apolidi e candidati a campi di detenzione", afferma la nota inviata Fides.
Quella legge, criticata in patria e all'estero, "comporta un'erosione sistematica di valori, principi e diritti" che sono stati garantiti a tutti i cittadini nella Costituzione. Il messaggio diffuso dall'Arcivescovo ricorda che "eminenti cittadini, compresi i migliori intellettuali e avvocati, hanno preso una posizione ponderata e inequivocabile contro la CAA, la NRC e la NPR".
A Goa vi sono state diverse manifestazione di proteste, che hanno trasceso i confini dell'affiliazione religiosa, riunendo persone di ogni ceto sociale, etnia, religione.
"I cristiani in India sono sempre stati una comunità amante della pace e profondamente impegnati negli ideali di giustizia, libertà, uguaglianza e fraternità, sanciti dalla Costituzione", ricorda l'Arcivescovo. "Siamo sempre stati molto orgogliosi del fatto che il nostro amato Paese sia una repubblica rispettosa degli ideali di laicità, sovrana, pluralista e democratica", rileva. Il fatto stesso che una legge usi la religione va contro il tessuto secolare del paese, si afferma, "va contro lo spirito e l'eredità della nostra terra che, da tempi immemorabili, è stata una casa accogliente per tutti, fondata sulla convinzione che il mondo intero sia una grande famiglia".
"Preghiamo per il nostro amato Paese, perchè il buon senso, la giustizia e la pace prevalgono nei cuori e nelle menti di tutti", conclude il testo. (SD-PA) (Agenzia Fides 10/2/2020)
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ASIA/CINA - Oltre 5.800 mascherine arrivate in Cina, tra slanci solidali e difficoltà di trasporto
 
Pechino (Agenzia Fides) – Oltre 3.400 mascherine di protezione, donate dalla “Ferdinand Verbiest Foundation”, che si trova nella Università Cattolica di Leuven, in Belgio, sono finalmente arrivate in Cina all’aeroporto internazionale di Pechino nella notte di 8 febbraio dopo una lunga e complessa traversata, dovuta alla sospensione dei voli da e per la Cina continentale. Si tratta di un’opera di solidarietà organizzata dai sacerdoti cinesi che studiano a Bruxelles, in Belgio. Una volta a Pechino, la merce è stata ritirata da “Jinde Charities”, ente cattolico caritativo della Chiesa in Cina continentale, che gestisce aiuti umanitari e caritativi. “Jinde Charities”, la cui sede centrale si trova a Shi Jia Zhuang, circa 300 km da Pechino, è l’ente incaricato di ricevere e gestire anche gli aiuti del Papa alla Chiesa in Cina.
Don Han Wen Sheng, sacerdote della diocesi di Pechino, incaricato di “Jinde Charities”, ha provveduto a spedire direttamente le mascherine a due ospedali di Wuhan, nella zona contaminata, senza alcun clamore. Don Han non ha disturbato nessuno, nè la stampa, nè gli altri confratelli, per non mettere a rischio nessuno, in questo momento critico. Si è occupato della lunga trafila per sbrigare le procedure doganali e ha rispedito tutto il materiale durante la notte.
Oggi, inoltre, gli operatori di Jinde Charities hanno ritirato e inviato a Wuhan altre 2.400 mascherine donate dalla parrocchia della comunità cinese di New York. Dagli ospedali cattolici e civili di Wuhan e dell’intera provincia di Hubei – comunica a Fides Jinde Charities - continuano ad arrivare appelli e richieste di mascherine e materiale sanitario.
Nonostante le difficoltà delle operazioni di trasporto, causate dalla sospensione dei voli, continua la “maratona di solidarietà” avviata da tutte le comunità cattoliche cinesi nel mondo, in nome della prossimità ai fratelli che soffrono e della cristiana. Come conferma una fonte di Fides nella comunità cinese di Roma, impegnata in operazioni di solidarietà, “abbiamo spedito una settimana fa 4mila mascherine tramite un corriere internazionale, ma sono ancora al Centro di scambio a Milano. Continuiamo a sperare che la situazione si sblocchi al più presto. Preghiamo perché le suore cinesi, che sono in prima linea per la cura dei malati in Hubei, possano avere le mascherine per proteggersi, mentre donano la loro opera di vicinanza evangelica, nel servizio disinteressato a chi soffre”. (ZN) (Agenzia Fides 10/02/2020)
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AMERICA/EL SALVADOR - Appello alla prudenza del Cardinale Rosa Chavez, per evitare scontri violenti e cercare il bene comune
 
San Salvador (Agenzia Fides) – Gli organi esecutivi e legislativi sono chiamati ad “avere prudenza di fronte alle tensioni per l'autorizzazione di un prestito di 109 milioni di dollari” che il governo cerca per la “Fase 3” del piano di controllo territoriale contro le bande criminali locali. E’ l’invito fatto ieri, domenica 9 febbraio, dal cardinale Gregorio Rosa Chávez. “Bisogna avere molta cautela e cercare il bene comune delle persone più deboli, che non hanno voce”, ha chiesto il Cardinale Gregorio Rosa Chavez ai gruppi che portano avanti la vita politica di questo paese.
In un atto che ai più è parso clamoroso, e che non accadeva da oltre 30 anni, il presidente Nayib Bkele è entrato in Parlamento, accompagnato da un gruppo numeroso di militari che impugnavano armi, nel momento in cui si doveva discutere l'approvazione di questo prestito.
Bukele, che aveva convocato il popolo e aspettava la gente in piazza, ha detto ai parlamentari presenti che “quel gesto serviva a creare una certa pressione per avere l'approvazione e continuare il suo piano di combattere la violenza”. In aula c'erano solo una ventina di parlamentari perché il maggiore partito d'opposizione (Arena) ancora non vuole partecipare alle sessioni che includono discussioni sulle richieste del Presidente. Secondo quanto ha scritto la stampa locale, esisterebbero rapporti fra alcuni rappresentanti politici dell'opposizione e le bande criminali locali: dopo la pubblicazione di queste gravi accuse, la vicenda è finita in tribunale. Il presidente Bukele, da nove mesi nel potere, conta su un ampio appoggio popolare e va avanti con il suo programma contro la violenza, al fine di cambiare il triste record di El Salvador di essere uno dei paesi più violenti al mondo.
Il Cardinale Gregorio Rosa Chavez ha affermato che il paese “vive un clima molto teso”, con posizioni abbastanza radicali, quindi ha auspicato di "calmare gli spiriti e i livelli del confronto". Ha anche suggerito che le posizioni dovrebbero essere analizzate “in un clima di dialogo, prima che sia troppo tardi".
Nella nota inviata a Fides si legge: “Dobbiamo chiedere pazienza, per evitare che la situazione sfugga al controllo: c’è tensione da entrambe le parti e questo può causare uno scontro violento; dobbiamo impedire che accada per il bene del popolo. Bisogna lavorare insieme per risolvere i problemi, invece di entrare in un confronto acceso di questo genere", ha concluso il Cardinale. (CE) (Agenzia Fides, 10/02/2020)

domenica 6 ottobre 2019

XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) 6 ottobre 2019


    XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)


Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Tutte le cose sono in tuo potere, Signore,
e nessuno può resistere al tuo volere.
Tu hai fatto tutte le cose, il cielo e la terra
e tutte le meraviglie che vi sono racchiuse;
tu sei il Signore di tutto l’universo. (Est 4,17b)

Colletta

O Padre, che ci ascolti se abbiamo fede
quanto un granello di senapa,
donaci l’umiltà del cuore,
perché, cooperando con tutte le nostre forze
alla crescita del tuo regno,
ci riconosciamo servi inutili,
che tu hai chiamato a rivelare le meraviglie del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ab 1,2-3;2,2-4)
Il giusto vivrà per la sua fede.

Dal libro del profeta Abacuc

Fino a quando, Signore, implorerò aiuto
e non ascolti,
a te alzerò il grido: «Violenza!»
e non salvi?
Perché mi fai vedere l’iniquità
e resti spettatore dell’oppressione?
Ho davanti a me rapina e violenza
e ci sono liti e si muovono contese.
Il Signore rispose e mi disse:
«Scrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette,
perché la si legga speditamente.
È una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila,
perché certo verrà e non tarderà.
Ecco, soccombe colui che non ha l’animo retto,
mentre il giusto vivrà per la sua fede».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 94)
Rit: Ascoltate oggi la voce del Signore.

Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».

SECONDA LETTURA (2Tm 1,6-8.13-14)
Non vergognarti di dare testimonianza al Signore nostro.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Figlio mio, ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l’imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza.
Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.
Prendi come modello i sani insegnamenti che hai udito da me con la fede e l’amore, che sono in Cristo Gesù. Custodisci, mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti è stato affidato.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (1Pt 1,25)
Alleluia, alleluia.

La parola del Signore rimane in eterno:
e questa è la parola del Vangelo che vi è stato annunciato.
Alleluia.

VANGELO (Lc 17,5-10)
Se aveste fede!

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!».
Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».

Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Dio ci chiede di rimanere saldi nell’ora della prova e di non cedere alla disperazione, sull’esempio di Gesù Cristo, morto in croce per salvarci.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore, donaci una fede salda.

1. Perché la nostra fede non si manifesti solo a parole. Preghiamo.
2. Perché il nostro servizio nella comunità non venga sbandierato come un merito. Preghiamo.
3. Perché sappiamo che nulla è definitivo tranne il tuo amore. Preghiamo.
4. Perché dove la nostra speranza ci abbandona arrivi a sostenerci la nostra umiltà. Preghiamo.

O Padre, il cammino lungo cui ci conduci è pieno di distrazioni e di occasioni per perdere la fede: aiutaci a capire che il male non ha l’ultima parola. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, il sacrificio
che tu stesso ci hai comandato d’offrirti
e, mentre esercitiamo il nostro ufficio sacerdotale,
compi in noi la tua opera di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona di comunione
Il Signore è buono con chi spera in lui,
con l’anima che lo cerca. (Lam 3,25)

Oppure:
Uno solo è il pane, e noi, pur essendo molti,
siamo un corpo solo, perché partecipiamo tutti dell’unico pane
e dell’unico calice. (cf. 1Cor 10,17)

Oppure:
Dissero gli apostoli a Gesù: “Signore,
aumenta la nostra fede!”. (Lc 17,5)
Preghiera dopo la comunione
La comunione a questo sacramento
sazi la nostra fame e sete di te, o Padre,
e ci trasformi nel Cristo tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Commento
È un male molto diffuso tra i credenti quello di considerare la fede come un atteggiamento puramente intellettuale, come la semplice accettazione di alcune verità. Cioè una fede che si traduce in una presa di posizione teorica, senza una vera incidenza sulla vita. Questo squilibrio ha come conseguenza lo scandalo della croce: l’esitazione davanti alle difficoltà che incontriamo ogni giorno e che sono sovente insormontabili se noi non siamo abbastanza radicati in Dio. Allora ci rivoltiamo con la stessa reazione insolente e insultante che scopriamo nelle parole del libro di Abacuc.
Le due brevi parabole del testo evangelico ricordano due proprietà della fede: l’intensità e la gratuità. Per mettere in rilievo il valore di una fede minima, ma solida, Cristo insiste sugli effetti che può produrre: cambiare di posto anche all’albero più profondamente radicato. Per insistere sulla fede come dono di Dio, porta l’esempio del servitore che pone il servizio del suo amore prima di provvedere ai suoi propri bisogni. È l’esigenza del servizio del Vangelo che ci ricorda san Paolo (1Tm 1,1), ma questo stesso apostolo ci avverte che “i lavori penosi” trovano sempre l’appoggio della grazia di Dio.


sabato 13 ottobre 2018

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) 14 ottobre 2018

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Se consideri le nostre colpe, Signore,
chi potrà resistere?
Ma presso di te è il perdono,
o Dio di Israele. (Sal 130,3-4)

Colletta

O Dio, nostro Padre,
che scruti i sentimenti e i pensieri dell’uomo,
non c’è creatura che possa nascondersi davanti a te;
penetra nei nostri cuori
con la spada della tua parola,
perché alla luce della tua sapienza
possiamo valutare le cose terrene ed eterne,
e diventare liberi e poveri per il tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Sap 7,7-11)
Al confronto della sapienza stimai un nulla la ricchezza.
Dal libro della Sapienza

Pregai e mi fu elargita la prudenza,
implorai e venne in me lo spirito di sapienza.
La preferii a scettri e a troni,
stimai un nulla la ricchezza al suo confronto,
non la paragonai neppure a una gemma inestimabile,
perché tutto l’oro al suo confronto è come un po’ di sabbia
e come fango sarà valutato di fronte a lei l’argento.
L’ho amata più della salute e della bellezza,
ho preferito avere lei piuttosto che la luce,
perché lo splendore che viene da lei non tramonta.
Insieme a lei mi sono venuti tutti i beni;
nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 89)
Rit: Saziaci, Signore, con il tuo amore: gioiremo per sempre.

Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!

Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Rendici la gioia per i giorni in cui ci hai afflitti,
per gli anni in cui abbiamo visto il male.

Si manifesti ai tuoi servi la tua opera
e il tuo splendore ai loro figli.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi l’opera delle nostre mani,
l’opera delle nostre mani rendi salda.

SECONDA LETTURA (Eb 4,12-13)
La parola di Dio discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Dalla lettera agli Ebrei

La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 5, 3)
Alleluia, alleluia.

Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.

VANGELO (Mc 10,17-30)
Vendi quello che hai e seguimi.
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».

Parola del Signore.

Forma breve (Mc 10, 17-27):

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».

Parola del Signore

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo 24 novembre 2024

  XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo Grado della Celebrazione: SOLENNITA' Color...