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sabato 1 febbraio 2025

PRESENTAZIONE DEL SIGNORE domenica 2 febbraio 2025

PRESENTAZIONE DEL SIGNORE


Antifona d'ingresso

Benedizione delle candele

Fratelli e sorelle, sono trascorsi quaranta giorni dalla gioiosa celebrazione del Natale del Signore.
Oggi ricorre il giorno nel quale Gesù fu presentato al tempio da Maria e Giuseppe.
Con quel rito egli si assoggettava alle prescrizioni della legge, ma in realtà veniva incontro al suo popolo, che l’attendeva nella fede.
Guidati dallo Spirito Santo, vennero nel tempio i santi vegliardi Simeone e Anna.
Illuminati dallo stesso Spirito, riconobbero il Signore e pieni di gioia gli resero testimonianza.
Anche noi, qui riuniti dallo Spirito Santo, andiamo nella casa di Dio incontro a Cristo.
Lo troveremo e lo riconosceremo nello spezzare il pane, nell’attesa che egli venga e si manifesti nella sua gloria.

Preghiamo.

Preghiamo.
O Dio, vera luce, che crei e diffondi la luce eterna,
riempi i cuori dei fedeli del fulgore della luce perenne,
perché quanti nel tuo santo tempio
sono illuminati dalla fiamma di questi ceri
giungano felicemente allo splendore della tua gloria.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.

Antifona d'ingresso
O Dio, accogliamo il tuo amore nel tuo tempio.
Come il tuo nome, o Dio,
così la tua lode si estende sino ai confini della terra;
è piena di giustizia la tua destra. (Cf. Sal 47,10-11)

Si dice il Gloria.

Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
guarda i tuoi fedeli riuniti
nella festa della Presentazione al tempio
del tuo unico Figlio fatto uomo,
e concedi anche a noi di essere presentati a te
purificati nello spirito.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Ml 3,1-4)
Entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate.

Dal libro del profeta Malachìa

Così dice il Signore Dio:
«Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti.
Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai.
Siederà per fondere e purificare l’argento; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia.
Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 23)
Rit: Vieni, Signore, nel tuo tempio santo.

Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria.

Chi è questo re della gloria?
Il Signore forte e valoroso,
il Signore valoroso in battaglia.

Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria.

Chi è mai questo re della gloria?
Il Signore degli eserciti è il re della gloria.

SECONDA LETTURA (Eb 2,14-18)
Doveva rendersi in tutto simile ai fratelli.

Dalla lettera agli Ebrei

Poiché i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, e liberare così quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitù per tutta la vita.
Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e degno di fede nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo.
Infatti, proprio per essere stato messo alla prova e avere sofferto personalmente, egli è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 2,30.32)
Alleluia, alleluia.

I miei occhi hanno visto la tua salvezza:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele.
Alleluia.

VANGELO (Lc 2,22-40)
I miei occhi hanno visto la tua salvezza.

Dal Vangelo secondo Luca

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.
Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».
C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

Parola del Signore.


Preghiera dei fedeli

Convocati dallo Spirito per celebrare l’incontro tra Gesù, luce delle genti, e l’umanità in attesa di salvezza, ci uniamo a Maria e Giuseppe per essere da loro presentati a Dio nostro Padre.
Preghiamo insieme e diciamo: Visita il tuo popolo, Signore.

1. Padre della luce, che hai voluto la Chiesa sacramento del tuo incontro con gli uomini, fa’ che porti l’annuncio del Vangelo là dove più fitte sono le tenebre del male. Noi ti preghiamo.
2. Tu che chiami alcuni tuoi figli a lasciare ogni cosa per seguire Cristo, fa’ che offrano con fedeltà la loro vita, a gloria del tuo nome e a servizio dei fratelli. Noi ti preghiamo.
3. Tu che conosci il buio e le ombre di morte del nostro tempo, fa’ che gli uomini vedano in Gesù la luce che dissolve l’oscurità. Noi ti preghiamo.
4. Tu che sei l’origine e il fondamento della comunità domestica, fa’ che nelle famiglie i bambini siano aiutati a crescere in sapienza e grazia, e gli anziani siano onorati come dono prezioso. Noi ti preghiamo.
5. Tu che semini nel cuore dell’uomo il desiderio di vedere il tuo volto, fa’ che custodiamo la luce di questo giorno di festa per camminare nei sentieri del mondo come fedeli discepoli di Cristo. Noi ti preghiamo.

O Padre, che nel tuo Figlio presentato al tempio manifesti visibilmente l’incontro tra l’antica e la nuova alleanza, fa’ che la tua Chiesa sperimenti con Maria la gioia di essere madre dell’umanità nuova, che cammina nello splendore della tua luce. Per Cristo nostro Signore.


sabato 24 giugno 2023

XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) 24 giugno 2023

 XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)


Grado della Celebrazione: DOMENICA

Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Il Signore è la forza del suo popolo,
rifugio di salvezza per il suo consacrato.
Salva il tuo popolo, o Signore,
e benedici la tua eredità,
sii loro pastore e sostegno per sempre. (Cf. Sal 27,8-9)

Colletta
O Dio, che affidi alla nostra debolezza
l'annuncio profetico della tua parola,
liberaci da ogni paura,
perché non ci vergogniamo mai della nostra fede,
ma confessiamo con franchezza
il tuo nome davanti agli uomini.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Ger 20,10-13)
Ha liberato la vita del povero dalle mani dei malfattori.

Dal libro del profeta Geremìa

Sentivo la calunnia di molti:
«Terrore all’intorno!
Denunciatelo! Sì, lo denunceremo».
Tutti i miei amici aspettavano la mia caduta:
«Forse si lascerà trarre in inganno,
così noi prevarremo su di lui,
ci prenderemo la nostra vendetta».
Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso,
per questo i miei persecutori vacilleranno
e non potranno prevalere;
arrossiranno perché non avranno successo,
sarà una vergogna eterna e incancellabile.
Signore degli eserciti, che provi il giusto,
che vedi il cuore e la mente,
possa io vedere la tua vendetta su di loro,
poiché a te ho affidato la mia causa!
Cantate inni al Signore,
lodate il Signore,
perché ha liberato la vita del povero
dalle mani dei malfattori.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 68)
Rit: Nella tua grande bontà rispondimi, o Dio.

Per te io sopporto l’insulto
e la vergogna mi copre la faccia;
sono diventato un estraneo ai miei fratelli,
uno straniero per i figli di mia madre.
Perché mi divora lo zelo per la tua casa,
gli insulti di chi ti insulta ricadono su di me.

Ma io rivolgo a te la mia preghiera,
Signore, nel tempo della benevolenza.
O Dio, nella tua grande bontà, rispondimi,
nella fedeltà della tua salvezza.
Rispondimi, Signore, perché buono è il tuo amore;
volgiti a me nella tua grande tenerezza.

Vedano i poveri e si rallegrino;
voi che cercate Dio, fatevi coraggio,
perché il Signore ascolta i miseri
non disprezza i suoi che sono prigionieri.
A lui cantino lode i cieli e la terra,
i mari e quanto brùlica in essi.

SECONDA LETTURA (Rm 5,12-15)
Il dono di grazia non è come la caduta.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato.
Fino alla Legge infatti c’era il peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la Legge, la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire.
Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di più la grazia di Dio, e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 15,26.27)
Alleluia, alleluia.

Lo Spirito della verità darà testimonianza di me,
dice il Signore,
e anche voi date testimonianza.
Alleluia.

VANGELO (Mt 10,26-33)
Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Gesù ci ha chiesto di perseverare nella fede, anche di fronte alle difficoltà della vita. Chiediamo al Padre di sostenerci perché, consapevoli dei nostri limiti, sappiamo che senza il suo aiuto non sappiamo essere coerenti con il credo che professiamo.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa sia segno della presenza del Risorto nel mondo, e sappia annunciare a tutti gli uomini Cristo salvatore, senza paure e scoraggiamenti. Preghiamo.
2. Perché i giovani che si riconoscono cristiani sappiano testimoniare la propria fede senza arrossire, ma con la consapevolezza di chi crede di aver trovato il tesoro prezioso, il senso della propria vita. Preghiamo.
3. Per i cristiani che subiscono vessazioni e oltraggi e persecuzioni, in vari Paesi del mondo, perché le loro sofferenze per la giustizia e la fede siano semi di vita nuova e di un mondo migliore. Preghiamo.
4. Per coloro che hanno dimenticato Dio e inseguono sicurezze materiali e piaceri mondani, perché riscoprano la bellezza della fede e trovino in Cristo il significato e la pienezza della loro vita. Preghiamo.
5. Perché la nostra comunità parrocchiale non si lasci tentare dall’abitudine impolverata di una religiosità spenta, ma si lasci abitare dalla sana inquietudine che porta ad annunciare con franchezza il Vangelo. Preghiamo.

Padre buono, che vedi nel segreto dei cuori, ascolta le nostre preghiere, sia quelle che abbiamo espresso sia quelle che tu solo conosci: dacci il coraggio di una fede sincera. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Collegamento al Foglietto della Collaborazione Pastorale di San Giorgio di Nogaro 30 marzo -13 aprile