Filippesi 1,4 ... e sempre, in ogni mia preghiera per tutti voi, prego con gioia...
domenica 23 giugno 2024
domenica 16 luglio 2023
XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) 16 luglio 2023
XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)
Antifona d'ingresso
Nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Cf. Sal 16,15)
Colletta
O Padre, che continui a seminare
la tua parola nei solchi dell'umanità,
accresci in noi, con la potenza del tuo Spirito,
la disponibilità ad accogliere il Vangelo,
per portare frutti di giustizia e di pace.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
PRIMA LETTURA (Is 55,10-11)
La pioggia fa germogliare la terra.
Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore:
«Come la pioggia e la neve scendono dal cielo
e non vi ritornano senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme a chi semina
e il pane a chi mangia,
così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata».
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 64)
Rit: Tu visiti la terra, Signore, e benedici i suoi germogli.
Tu visiti la terra e la disseti,
la ricolmi di ricchezze.
Il fiume di Dio è gonfio di acque;
tu prepari il frumento per gli uomini.
Così prepari la terra:
ne irrìghi i solchi, ne spiani le zolle,
la bagni con le piogge e benedici i suoi germogli.
Coroni l’anno con i tuoi benefici,
i tuoi solchi stillano abbondanza.
Stillano i pascoli del deserto
e le colline si cingono di esultanza.
I prati si coprono di greggi,
le valli si ammantano di messi:
gridano e cantano di gioia!
SECONDA LETTURA (Rm 8,18-23)
L’ardente aspettativa della creazione è protesa verso la rivelazione dei
figli di Dio.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili
alla gloria futura che sarà rivelata in noi. L’ardente aspettativa della
creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio.
La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità – non per sua volontà, ma
per volontà di colui che l’ha sottoposta – nella speranza che anche la stessa
creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella
libertà della gloria dei figli di Dio.
Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del
parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello
Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del
nostro corpo.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Mt 13,19.23)
Alleluia, alleluia.
Il seme è la parola di Dio,
il seminatore è Cristo:
chiunque trova lui, ha la vita eterna.
Alleluia.
VANGELO (Mt 13,1-23)
Il seminatore uscì a seminare.
+ Dal Vangelo
secondo Matteo
Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a
lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la
folla stava sulla spiaggia.
Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì
a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli
uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non
c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma
quando spuntò il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte
cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul
terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha
orecchi, ascolti».
Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché a loro parli con
parabole?». Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del
regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e
sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha.
Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non
ascoltano e non comprendono.
Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice:
“Udrete, sì, ma non comprenderete,
guarderete, sì, ma non vedrete.
Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,
sono diventati duri di orecchi
e hanno chiuso gli occhi,
perché non vedano con gli occhi,
non ascoltino con gli orecchi
e non comprendano con il cuore
e non si convertano e io li guarisca!”.
Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano.
In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò
che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non
lo ascoltarono!
Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la
parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato
seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è
stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie
subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge
una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene
meno. Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la
preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed
essa non dà frutto. Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la
Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il
trenta per uno».
Parola del Signore.
Preghiera dei fedeli
Dio Padre ci vuole suoi amici e commensali, per soccorrerci e condividere con
noi la sua gioia. Riuniti nella sua casa, a lui eleviamo la nostra fiduciosa
preghiera.
Preghiamo insieme e diciamo: Donaci, Signore, la tua grazia.
1. Per la Chiesa: nelle difficoltà della storia sia forte nella fede,
perseverante nella pazienza e ardente nell’amore. Preghiamo.
2. Per coloro che governano i popoli: scelgano sempre le vie del dialogo e
siano leali promotori di pace, libertà e giustizia. Preghiamo.
3. Per quanti sono provati dalla malattia, dalla solitudine e dall’angoscia:
siano confortati dalla fede nel Cristo crocifisso e risorto, sola speranza
dell’uomo. Preghiamo.
4. Per i giovani: siano attratti da tutto ciò che è vero, nobile, puro e
amabile, e portino frutto compiendo generose scelte di vita. Preghiamo.
5. Per noi che partecipiamo a questa santa Eucaristia: affidandoci con umiltà
alla parola di Dio e perseverando fedelmente nella vocazione ricevuta, possiamo
divenire fermento di santità in mezzo ai fratelli. Preghiamo.
Padre buono, tu sei giusto e fedele e sempre ascolti le suppliche di chi ti invoca
con cuore sincero: fa’ risplendere nella nostra vita la luce di Cristo Signore
nostro. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
martedì 28 febbraio 2023
La Parola di martedì della I settimana di Quaresima 28 febbraio 2023
Prima Lettura
Is 55,10-11
La mia parola opera ciò che desidero.
Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore:
«Come la pioggia e la neve scendono dal cielo
e non vi ritornano senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme a chi semina
e il pane a chi mangia,
così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata».
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Il Signore libera i giusti da tutte le loro angosce.
Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.
Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.
Gli occhi del Signore sui giusti,
i suoi orecchi al loro grido di aiuto.
Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.
Gridano i giusti e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.
Canto al Vangelo (Mt 4,4)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Vangelo
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
Parola del Signore
sabato 12 giugno 2021
XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) 13 giugno 2021
XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
Antifona d'ingresso
Ascolta, Signore, la mia voce: a te io grido.
Sei tu il mio aiuto, non respingermi, non abbandonarmi,
Dio della mia salvezza. (Sal 27,7-9)
Colletta
O Padre, che a piene mani semini nel nostro cuore
il germe della verità e della grazia,
fa’ che lo accogliamo con umile fiducia
e lo coltiviamo con pazienza evangelica,
ben sapendo che c’è più amore e giustizia
ogni volta che la tua parola fruttifica nella nostra vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA (Ez 17,22-24)
Io innalzo l’albero basso.
Dal libro del profeta Ezechièle
Così dice il Signore Dio:
«Un ramoscello io prenderò dalla cima del cedro,
dalle punte dei suoi rami lo coglierò
e lo pianterò sopra un monte alto, imponente;
lo pianterò sul monte alto d’Israele.
Metterà rami e farà frutti
e diventerà un cedro magnifico.
Sotto di lui tutti gli uccelli dimoreranno,
ogni volatile all’ombra dei suoi rami riposerà.
Sapranno tutti gli alberi della foresta
che io sono il Signore,
che umilio l’albero alto e innalzo l’albero basso,
faccio seccare l’albero verde e germogliare l’albero secco.
Io, il Signore, ho parlato e lo farò».
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 91)
Rit: È bello rendere grazie al Signore.
È bello rendere grazie al Signore
e cantare al tuo nome, o Altissimo,
annunciare al mattino il tuo amore,
la tua fedeltà lungo la notte.
Il giusto fiorirà come palma,
crescerà come cedro del Libano;
piantati nella casa del Signore,
fioriranno negli atri del nostro Dio.
Nella vecchiaia daranno ancora frutti,
saranno verdi e rigogliosi,
per annunciare quanto è retto il Signore,
mia roccia: in lui non c’è malvagità.
SECONDA LETTURA (2Cor 5,6-10)
Sia abitando nel corpo sia andando in esilio, ci sforziamo di essere graditi
al Signore.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, sempre pieni di fiducia e sapendo che siamo in esilio lontano dal
Signore finché abitiamo nel corpo – camminiamo infatti nella fede e non nella
visione –, siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo e
abitare presso il Signore.
Perciò, sia abitando nel corpo sia andando in esilio, ci sforziamo di essere a
lui graditi.
Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, per ricevere
ciascuno la ricompensa delle opere compiute quando era nel corpo, sia in bene
che in male.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Mc 4,30)
Alleluia, alleluia.
Il seme è la parola di Dio,
il seminatore è Cristo:
chiunque trova lui, ha la vita eterna.
Alleluia.
VANGELO (Mc 4,26-34)
È il più piccolo di tutti i semi, ma diventa più grande di tutte le piante
dell’orto.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo
che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme
germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce
spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e
quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la
mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola
possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato
sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando
viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa
rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua
ombra».
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Riuniti insieme dalla chiamata del Signore Gesù, ci rivolgiamo a Lui con
fiducia.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci o Signore.
1. Ti ringraziamo o Signore Gesù, di averci donato la semente della fede.
Donaci la grazia di crescere come persone e come comunità nella tua Santa
Chiesa, noi ti preghiamo.
2. Ti ringraziamo o Signore per i pastori che mandi a coltivare e sostenere la
nostra vita cristiana: Papa Benedetto, il nostro vescovo (N), i sacerdoti e i
nuovi sacerdoti. Sostieni con la tua grazia il loro laborioso ministero, noi ti
preghiamo.
3. Ti affidiamo il nostro tempo, o Signore: dona fortezza e speranza a tutte le
famiglie, specialmente a quelle che soffrono per mancanza di amore, di lavoro,
di casa. Apri il nostro cuore all’accoglienza e alla carità vera, noi ti
preghiamo.
4. Concedici la grazia di usare bene ogni giornata che ci doni. Ti affidiamo il
tempo dell’estate dei ragazzi e dei giovani, perché diventi occasione di incontri
che aiutano a vivere con gioia e verità, noi ti preghiamo.
Con la fiducia dei figli ci affidiamo a te, presentandoti anche le nostre
intenzioni personali. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
domenica 17 giugno 2018
XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) 17 giugno 2018
XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)
Antifona d'ingresso
Ascolta, Signore, la mia voce: a te io grido.
Sei tu il mio aiuto, non respingermi, non abbandonarmi,
Dio della mia salvezza. (Sal 27,7-9)
Colletta
O Padre, che a piene mani semini nel nostro cuore
il germe della verità e della grazia,
fa’ che lo accogliamo con umile fiducia
e lo coltiviamo con pazienza evangelica,
ben sapendo che c’è più amore e giustizia
ogni volta che la tua parola fruttifica nella nostra vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA (Ez 17,22-24)
Io innalzo l’albero basso.
Dal libro del profeta Ezechièle
Così dice il Signore Dio:
«Un ramoscello io prenderò dalla cima del cedro,
dalle punte dei suoi rami lo coglierò
e lo pianterò sopra un monte alto, imponente;
lo pianterò sul monte alto d’Israele.
Metterà rami e farà frutti
e diventerà un cedro magnifico.
Sotto di lui tutti gli uccelli dimoreranno,
ogni volatile all’ombra dei suoi rami riposerà.
Sapranno tutti gli alberi della foresta
che io sono il Signore,
che umilio l’albero alto e innalzo l’albero basso,
faccio seccare l’albero verde e germogliare l’albero secco.
Io, il Signore, ho parlato e lo farò».
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 91)
Rit: È bello rendere grazie al Signore.
È bello rendere grazie al Signore
e cantare al tuo nome, o Altissimo,
annunciare al mattino il tuo amore,
la tua fedeltà lungo la notte.
Il giusto fiorirà come palma,
crescerà come cedro del Libano;
piantati nella casa del Signore,
fioriranno negli atri del nostro Dio.
Nella vecchiaia daranno ancora frutti,
saranno verdi e rigogliosi,
per annunciare quanto è retto il Signore,
mia roccia: in lui non c’è malvagità.
SECONDA LETTURA (2Cor 5,6-10)
Sia abitando nel corpo sia andando in esilio, ci sforziamo di essere graditi al Signore.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, sempre pieni di fiducia e sapendo che siamo in esilio lontano dal Signore finché abitiamo nel corpo – camminiamo infatti nella fede e non nella visione –, siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo e abitare presso il Signore.
Perciò, sia abitando nel corpo sia andando in esilio, ci sforziamo di essere a lui graditi.
Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, per ricevere ciascuno la ricompensa delle opere compiute quando era nel corpo, sia in bene che in male.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Mc 4,30)
Alleluia, alleluia.
Il seme è la parola di Dio,
il seminatore è Cristo:
chiunque trova lui, ha la vita eterna.
Alleluia.
VANGELO (Mc 4,26-34)
È il più piccolo di tutti i semi, ma diventa più grande di tutte le piante dell’orto.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro
Parola del Signore
venerdì 14 luglio 2017
XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) 16 luglio 2017
Nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Sal 17,15)
Colletta
Accresci in noi, o Padre, con la potenza del tuo Spirito
la disponibilità ad accogliere il germe della tua parola,
che continui a seminare nei solchi dell’umanità,
perché fruttifichi in opere di giustizia e di pace
e riveli al mondo la beata speranza del tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA (Is 55,10-11)
La pioggia fa germogliare la terra.
Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore:
«Come la pioggia e la neve scendono dal cielo
e non vi ritornano senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme a chi semina
e il pane a chi mangia,
così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata».
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 64)
Rit: Tu visiti la terra, Signore, e benedici i suoi germogli.
Tu visiti la terra e la disseti,
la ricolmi di ricchezze.
Il fiume di Dio è gonfio di acque;
tu prepari il frumento per gli uomini.
Così prepari la terra:
ne irrìghi i solchi, ne spiani le zolle,
la bagni con le piogge e benedici i suoi germogli.
Coroni l’anno con i tuoi benefici,
i tuoi solchi stillano abbondanza.
Stillano i pascoli del deserto
e le colline si cingono di esultanza.
I prati si coprono di greggi,
le valli si ammantano di messi:
gridano e cantano di gioia!
SECONDA LETTURA (Rm 8,18-23)
L’ardente aspettativa della creazione è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. L’ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio.
La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità – non per sua volontà, ma per volontà di colui che l’ha sottoposta – nella speranza che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio.
Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Mt 13,19.23)
Alleluia, alleluia.
Il seme è la parola di Dio,
il seminatore è Cristo:
chiunque trova lui, ha la vita eterna.
Alleluia.
VANGELO (Mt 13,1-23 (forma breve Mt 13,1-9))
Il seminatore uscì a seminare.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».
Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?». Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono.
Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice:
“Udrete, sì, ma non comprenderete,
guarderete, sì, ma non vedrete.
Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,
sono diventati duri di orecchi
e hanno chiuso gli occhi,
perché non vedano con gli occhi,
non ascoltino con gli orecchi
e non comprendano con il cuore
e non si convertano e io li guarisca!”.
Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!
Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta
Parola del Signore.
Preghiera dei fedeli
Dio Padre ci ha inviato il suo Figlio, il buon seminatore, che diffonde anche oggi la sua Parola. Chiediamogli che ci renda capaci di accoglierla con animo lieto e di viverla ogni giorno.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.
1. Per
2. Perché i cristiani non si lascino catturare dalla logica del mondo, ma promuovano la pace e la concordia tra le nazioni, promuovendo la comunione fraterna. Preghiamo.
3. Per i missionari, perché l’annuncio del Vangelo sia testimoniato da una vita coerente con gli ideali del Vangelo e dall’amore sincero a Cristo. Preghiamo.
4. Perché i giovani sappiano trovare momenti di silenzio e di ascolto della Parola, purificando il cuore e ispirando al Vangelo le loro scelte di vita. Preghiamo.
5. Per la nostra comunità, perché la pratica religiosa non si riduca a stanca abitudine, ma sia occasione per l’accoglienza della Parola che si traduce nella comunione fraterna. Preghiamo.
Fa’, o Padre, che i semi del Vangelo ricevuti in questa liturgia mettano radici profonde nei nostri cuori, perché solo così possiamo essere testimoni della verità che ora accogliamo nella fede. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro
XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo 24 novembre 2024
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