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domenica 25 ottobre 2020

XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) 25 ottobre 2020

 

XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)



Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto. (Sal 105,3-4)

Colletta

O Padre, che fai ogni cosa per amore
e sei la più sicura difesa degli umili e dei poveri,
donaci un cuore libero da tutti gli idoli,
per servire te solo
e amare i fratelli secondo lo Spirito del tuo Figlio,
facendo del suo comandamento nuovo
l’unica legge della vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Es 22,20-26)
Se maltratterete la vedova e l’orfano, la mia ira si accenderà contro di voi.

Dal libro dell’Èsodo

Così dice il Signore:
«Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d’Egitto.
Non maltratterai la vedova o l’orfano. Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l’aiuto, io darò ascolto al suo grido, la mia ira si accenderà e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani.
Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all’indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun interesse.
Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai prima del tramonto del sole, perché è la sua sola coperta, è il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? Altrimenti, quando griderà verso di me, io l’ascolterò, perché io sono pietoso».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 17)
Rit: Ti amo, Signore, mia forza.

Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore.

Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.

Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato.

SECONDA LETTURA (1Ts 1,5-10)
Vi siete convertiti dagli idoli, per servire Dio e attendere il suo Figlio.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Fratelli, ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene.
E voi avete seguito il nostro esempio e quello del Signore, avendo accolto la Parola in mezzo a grandi prove, con la gioia dello Spirito Santo, così da diventare modello per tutti i credenti della Macedònia e dell’Acàia.
Infatti per mezzo vostro la parola del Signore risuona non soltanto in Macedonia e in Acaia, ma la vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne.
Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, il quale ci libera dall’ira che viene.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 14,23)
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.

VANGELO (Mt 22,34-40)
Amerai il Signore tuo Dio, e il tuo prossimo come te stesso.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».
Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore è nostra fortezza, nostro liberatore. Egli è la nostra potente salvezza. Eleviamo a lui la nostra preghiera, perché ci dia la forza di realizzare con le opere la sua parola che abbiamo accolto nel cuore.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa annunci senza stancarsi mai il primato dell’amore e testimoni con fedeltà la carità verso tutti. Preghiamo.
2. Perché i cristiani sperimentino la tenerezza dell’amore di Dio, facendo dell’ascolto della Parola e della preghiera il nutrimento quotidiano della loro fede. Preghiamo.
3. Perché i giovani scoprano che l’amore è donarsi, specialmente ai poveri, ai deboli, a chi è nel bisogno. Preghiamo.
4. Perché l’amore sia linfa delle famiglie e cementi i rapporti tra gli sposi e tra genitori e figli. Preghiamo.
5. Perché nella nostra comunità vengano meno il rancore, l’apatia e ogni divisione, e si diffondano la comunione fraterna e l’accoglienza reciproca. Preghiamo.

O Dio, Padre nostro, donaci la gioia e la forza dello Spirito Santo per fuggire gli idoli e convertirci a te, perché possiamo amarti con tutto il cuore, la mente e le forze e amare i fratelli come noi stessi. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

domenica 13 settembre 2020

XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) 13 settembre 2020

 XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)


Antifona d'ingresso

Da’, o Signore, la pace a coloro che sperano in te;
i tuoi profeti siano trovati degni di fede;
ascolta la preghiera dei tuoi fedeli
e del tuo popolo, Israele. (cf. Sir 36,15-16)


Colletta


O Dio di giustizia e di amore,
che perdoni a noi se perdoniamo ai nostri fratelli,
crea in noi un cuore nuovo
a immagine del tuo Figlio,
un cuore sempre più grande di ogni offesa,
per ricordare al mondo come tu ci ami.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...


PRIMA LETTURA
(Sir 27,33-28,9)
Perdona l’offesa al tuo prossimo e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati.


Dal libro del Siràcide


Rancore e ira sono cose orribili,
e il peccatore le porta dentro.
Chi si vendica subirà la vendetta del Signore,
il quale tiene sempre presenti i suoi peccati.
Perdona l’offesa al tuo prossimo
e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati.
Un uomo che resta in collera verso un altro uomo,
come può chiedere la guarigione al Signore?
Lui che non ha misericordia per l’uomo suo simile,
come può supplicare per i propri peccati?
Se lui, che è soltanto carne, conserva rancore,
come può ottenere il perdono di Dio?
Chi espierà per i suoi peccati?
Ricòrdati della fine e smetti di odiare,
della dissoluzione e della morte e resta fedele ai comandamenti.
Ricorda i precetti e non odiare il prossimo,
l’alleanza dell’Altissimo e dimentica gli errori altrui.

Parola di Dio


SALMO RESPONSORIALE (Sal 102)
Rit: Il Signore è buono e grande nell’amore.


Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

Non è in lite per sempre,
non rimane adirato in eterno.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono;
quanto dista l’oriente dall’occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.


SECONDA LETTURA
(Rm 14,7-9)
Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore.


Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani


Fratelli, nessuno di noi vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, perché se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore.
Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore.
Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi.

Parola di Dio


Canto al Vangelo
(Gv 13,34)
Alleluia, alleluia.

Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Alleluia.


VANGELO
(Mt 18,21-35)
Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.


+
Dal Vangelo secondo Matteo


In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.
Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito.
Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto.
Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».

Parola del Signore


Preghiera dei fedeli

Cristo, il santo dei santi, ha operato tra l'incomprensione e le opposizioni. Chiediamo con fiducia al Padre di non lasciarci intimorire dalle opposizioni e dalle difficoltà, ma di testimoniare con coraggio la nostra fede, dicendo:
Donaci, o Padre, la forza del tuo Spirito.

1. Sostieni la Chiesa nel suo compito profetico di richiamare gli uomini al vero Dio e di abbandonare i falsi valori del mondo. Noi ti invochiamo:
2. Concedi al Papa e ai vescovi la luce per riconoscere le necessità del nostro tempo, e dona loro una grande sollecitudine verso i poveri. Noi ti invochiamo:
3. Aiuta i perseguitati e i prigionieri politici, incarcerati per la ricerca di verità e libertà, perché si sentano confortati da Cristo crocifisso. Noi ti invochiamo:
- Guida le famiglie del nostro paese verso rapporti di vero amore, che rafforzi la libertà interiore dei loro componenti. Noi ti invochiamo:
4. Donaci la capacità di correggerci l'un l'altro fraternamente, senza cedere alla critica maligna e alla condanna del prossimo. Noi ti invochiamo:
5. Per le famiglie colpite da disgrazie e da lutti. Perché siamo consapevoli dell'immenso valore della messa.

O Padre nostro e nostro Signore, ti presentiamo con piena confidenza le necessità di tutti gli uomini e il nostro sforzo di costruire una società più umana: vieni a salvarci con la tua grazia onnipotente perché ci accostiamo al tuo Cristo, perfetto sacrificio per i secoli eterni. Amen.

sabato 22 febbraio 2020

VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - A

VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - A
23 Febbraio 2020

Hai rivelato la forza dell’amore

LITURGIA DELLA PAROLA

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – La novità del Vangelo è proprio questa: l’imperativo del “tu devi” è sostituito da incoraggiamenti: se vuoi, tu puoi. Così siamo invitati ad imitare Dio nella sua giustizia, cioè nella sua misericordia. Ciò che conta è vivere da figli.

PRIMA LETTURA: Lv 19,1-2.17-18
Ama il prossimo tuo come te stesso.

Dal libro del Levìtico

Il Signore parlò a Mosè e disse:
«Parla a tutta la comunità degli Israeliti dicendo loro: “Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo.
Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai di un peccato per lui.
Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore”».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE: dal Salmo 102

Rit.  Il Signore è buono e grande nell’amore.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Quanto dista l’oriente dall’occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.
Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono.

SECONDA LETTURA: 1 Cor 3,16-23
Tutto è vostro, ma voi siete di Cristo, e Cristo è di Dio.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.
Nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente, perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: «Egli fa cadere i sapienti per mezzo della loro astuzia». E ancora: «Il Signore sa che i progetti dei sapienti sono vani».
Quindi nessuno ponga il suo vanto negli uomini, perché tutto è vostro: Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.

Parola di Dio


CANTO AL VANGELO: 1 Gv 2, 5

Alleluia, alleluia.
Chi osserva la parola di Gesù Cristo,
in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.

Alleluia.


VANGELO: Mt 5,38-48
Amate i vostri nemici.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

Parola del Signore

PROFESSIONE DI FEDE

PREGHIERA DEI FEDELI
C – «Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste» (Mt 5,48). A Dio, fonte di ogni santità, eleviamo fiduciosi la nostra preghiera.
L - Preghiamo insieme e diciamo:
Rendici santi, come tu sei santo, Signore.
  1. Per la santa Chiesa di Dio: perché tutti i battezzati possano risplendere nel mondo per la loro disponibilità ad amare i propri nemici e a pregare per quelli che li perseguitano. Preghiamo.
  2. Per i responsabili della comunità civile: perché possano promulgare leggi giuste e sagge, tese alla promozione e alla difesa della dignità della persona umana. Preghiamo.
  3. Per tutti gli educatori: perché con la parola e l’esempio sappiano valorizzare la logica del perdono e della riconciliazione come alternativa positiva alla vendetta e al rancore. Preghiamo.
  4. Per i responsabili dell’economia mondiale: perché con la loro esistenza possano testimoniare alle giovani generazioni la bellezza dell’agire gratuito, privo di ogni attesa di contraccambio. Preghiamo.
  5. Per la nostra comunità cristiana: perché ogni fratello e sorella sia docile alla grazia ricevuta in questa Celebrazione Eucaristica, e sia disponibile a ricostruire le relazioni che si sono incrinate a causa di torti e offese ricevute. Preghiamo.
C – O Padre, ci hai chiamati a essere dimora del tuo amore. Ci chiami ad amare te e il prossimo con tutto il cuore. Il tuo Spirito ci renda disponibili all’incontro con il tuo Figlio e nostro fratello, Cristo Gesù, che, con te ed il Padre, vive e regna per sempre nei secoli dei secoli.  
T - Amen.


sabato 18 gennaio 2020

Agenzia Fides 18 gennaio 2020

VATICANO - Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani: “L’ospitalità è una virtù che testimonia l’incontro amorevole verso il prossimo”
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) - “Siamo chiamati a pregare, affinché tutti i cristiani tornino ad essere un’unica famiglia, per testimoniare uniti l’amore verso Cristo”: così dichiara in un colloquio con l’Agenzia Fides, p. Anthony Currer, ufficiale del Pontificio Consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani, in occasione dell'apertura della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio), iniziativa di preghiera ecumenica internazionale, celebrata in tutto il mondo, promossa congiuntamente dal Consiglio Ecumenico delle Chiese, per protestanti e ortodossi, e dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, per i cattolici.
L'Ottvario di preghiera fu istituito per la prima volta nel 1908 come un momento in cui le confessioni cristiane pregano insieme per il raggiungimento della piena unità della Chiesa. Ogni anno si svolge nell’emisfero Nord tra il 18 e il 25 gennaio, mentre in quello Sud in altre date, ad esempio nel tempo di Pentecoste.
I testi proposti ai cristiani di tutto il mondo per il 2020 sono il frutto di un progetto realizzato dalle Chiese di Malta e Gozo, che si focalizza sulla tragedia dei migranti e sul tema dell’accoglienza: “Il sussidio di preghiera suggerito per quest’anno - riferisce p. Currer - s’intitola ‘Ci trattarono con gentilezza’ e trae spunto dall’episodio raccontato dal capitolo finale degli Atti degli apostoli (Atti 28, 2) in cui san Paolo e gli uomini che sono insieme a lui sulla nave dopo una terribile tempesta, riescono a salvarsi e vengono generosamente soccorsi dagli abitanti dell’isola di Malta”.
“Questo episodio - chiarisce il reverendo - ripropone il dramma dell’umanità: i passeggeri della barca sono alla mercé del mare violento e della poderosa tempesta che infuria intorno a loro. Sono forze che li spingono verso approdi sconosciuti, e si sentono persi. La Divina Provvidenza - prosegue - li accomuna, però, nella speranza della salvezza. La nave e tutto il suo prezioso carico andranno perduti, ma tutti avranno salva la vita”.
Dunque, persone diverse e in disaccordo tra loro, imbarcate sulla stessa nave, giungono alla stessa destinazione, dove l’ospitalità degli isolani rivela l’unità del genere umano: “Nella nostra ricerca di unità - rileva p. Currer - abbandonarsi alla Divina Provvidenza implica la necessità di lasciar andare molte delle cose cui siamo profondamente attaccati. Ciò che sta a cuore a Dio è la salvezza di tutti”.
“Come cristiani ed esseri umani - afferma p. Anthony - questa storia ci sfida: collimiamo con le fredde forze dell’indifferenza, oppure mostriamo una ‘rara gentilezza” e diventiamo testimoni dell’amorevole provvidenza di Dio a tutti gli uomini? L’ospitalità è una virtù fondamentale nella nostra ricerca dell’unità dei cristiani. La nostra unità cristiana - conclude - sarà scoperta non solo mostrandoci ospitalità l’uno all’altro, ma anche attraverso incontri d’amore con coloro che non parlano la nostra lingua, non hanno la nostra cultura o la nostra fede”.
La principale celebrazione ecumenica si è svolta nella pro-Cattedrale anglicana di San Paolo a La Valletta, la sera di venerdì 24 gennaio. Infine, i diversi partner ecumenici e le persone impegnate nel dialogo ecumenico a Malta si incontreranno sabato 25 gennaio, giorno della conclusione della Settimana, per un momento di preghiera e condivisione. (ES) (Agenzia Fides 18/1/2020)
LINK
Guarda la video-intervista al rev. Anthony Currer sul canale Youtube dell'Agenzia Fides -> https://www.youtube.com/watch?v=xFjqbvDaIhc
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AFRICA/SUD SUDAN - Tutta la Chiesa in Africa Orientale saluta la Dichiarazione di Roma per la pace in Sud Sudan
 
Juba (Agenzia Fides) - “Sono felice di apprendere della firma di questa dichiarazione. La mia speranza e preghiera è che le due parti - il governo della Repubblica del Sud Sudan e l'opposizione - lo rispettino. Sapete che il Santo Padre è coinvolto; anche noi ne siamo coinvolti. Questa è la mia preghiera e speranza” ha dichiarato Sua Ecc. Mons. John Baptist Odama, Arcivescovo di Gulu in Uganda, commentando la Dichiarazione firmata a Roma il 13 gennaio, per mettere fine alla guerra in Sud Sudan. Mons. Odama, la cui arcidiocesi ospita molti rifugiati dal Sud Sudan, è anche lui fortemente coinvolto nelle iniziative interreligiose per la pace nel Sud Sudan.
La Dichiarazione è stata firmata grazie agli sforzi della Comunità di Sant’Egidio, che ha agito da facilitatore, dai membri della delegazione del governo centrale del Sud Sudan, dai rappresentanti dei Movimenti di opposizione sud sudanesi che non hanno aderito all'accordo di pace rivitalizzato del 2018 ad Addis Abeba (SSOMA) e da quelli delle opposizioni firmatarie dell'accordo.
L’accordo prevede: l'impegno "solenne" alla cessazione delle ostilità a partire dalla mezzanotte del 15 gennaio; l'impegno a discutere e a valutare insieme, a Sant'Egidio, i meccanismi per risolvere le divergenze; la garanzia per le organizzazioni umanitarie di poter operare nel Paese a sostegno della popolazione civile.
L’accordo è stato salutato dai Vescovi dei Paesi confinanti che aderiscono all’AMECEA (Associazione dei membri delle conferenze episcopali dell'Africa orientale). Il segretario generale dell'AMECEA P. Anthony Makunde, ha elogiato le iniziative prese da Sant'Egidio e da tutti i partner regionali e internazionali per portare una pace duratura nel Sud Sudan. “Come diceva San Paolo, quando un organo è malato, tutto il corpo si sente male. Pertanto, qualsiasi sforzo per portare la pace duratura nel Sud Sudan è a favore di tutta la famiglia AMECEA. Il nostro appello è ai nostri fratelli e sorelle nel Sud Sudan di ricambiare questi sforzi in modo da poter mettere insieme i nostri sforzi per questo sforzo comune” conclude P. Makunde.
Fanno parte dell’AMECEA le Conferenze Episcopali di Etiopia ed Eritrea; Kenya; Malawi; Sudan e Sud Sudan; Tanzania; Uganda e Zambia. Somalia e Gibuti hanno lo status di osservatori. (L.M.) (Agenzia Fides 18/1/2020)

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AFRICA/TOGO - Urge una rivoluzione sociale, politica, religiosa e culturale per promuovere la leadership femminile
 
Kara (Agenzia Fides) – In molti paesi dell'Africa è tempo di elezioni. “Le strutture sociali, come la politica, la religione e la cultura, talvolta costituiscono veri e propri ostacoli alla promozione della leadership femminile”, nota il teologo ivoriano della Società per le Missioni Africane, padre Donald Zagore. “A causa delle strutture fortemente maschiliste, le donne nel continente africano rimangono fuori dai ruoli fondamentali nella vita dei loro paesi. A parte l'eccezionale e riuscito esempio di Ellen Johnson, ex presidente della Liberia, le donne in Africa si accontentano di svolgere ruoli secondari nella vita politica dei loro paesi. In Togo, ad esempio per le prossime elezioni presidenziali del 22 febbraio 2020, nessuna donna corre tra i dieci candidati dichiarati.
Il sacerdote ivoriano insiste sulle enormi potenzialità femminili “che potrebbero portare proprio quella stabilità politica che manca ai nostri paesi. Sono una miniera d'oro di talento e ricchezza da valorizzare” insiste. Urge una rivoluzione sociale, politica, religiosa e culturale per promuovere la leadership femminile in Africa”, conclude p. Zagore.
(DZ/AP) (18/1/2020 Agenzia Fides)
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ASIA/TURCHIA - Il Patriarca Sahak II smentisce le critiche alla diaspora armena attribuitegli da media turchi
 
Istanbul (Agenzia Fides) – Sahak II Masalyan, il nuovo Patriarca armeno di Costantinopoli eletto lo scorso 11 dicembre, ha voluto smentire almeno parzialmente le dichiarazioni critiche nei confronti delle comunità della diaspora armena sparse in tutto il mondo, che gli erano state attribuite da alcuni media turchi, nelle settimane seguite alla sua elezione patriarcale. Una nota della segreteria patriarcale chiama in causa in particolare il quotidiano turco Akşam, e l’articolo di quel giornale pubblicato il 2 gennaio che riportava alcuni giudizi aspri con cui il nuovo Patriarca avrebbe criticato in maniera complessiva tutta la diaspora armena, affermando che le comunità armene in diaspora non hanno “nulla in comune con gli armeni che sono rimasti in Turchia" e vivono con "100 anni di ritardo" (con un implicito riferimento alla memoria del Genocidio armeno, coltivata dagli armeni in tutto il mondo). La rettifica della segreteria patriarcale – riferisce Agos, il giornale bilingue armeno-turco pubblicato a Istanbul – sostiene che le affermazioni del Patriarca sono state riportate in maniera non precisa e fuorviante, forzandone i contenuti e distorcendo considerazioni sfumate e articolate con aggiunte di interpolazioni da attribuire soltanto all’estensore dell’articolo.
In effetti, le dichiarazioni attribuite al Patriarca - e pubblicate giovedì 2 gennaio dal quotidiano nazionalista turco Akşam – erano fatalmente destinate a provocare polemiche. In quelle dichiarazioni, il nuovo Patriarca sembrava voler enfatizzare la distanza del Patriarcato armeno di Costantinopoli dagli ambienti della diaspora armena, che trasmette di generazione in generazione come fattore identitario la memoria dei massacri subiti dagli armeni in Anatolia nel 1915. ”Noi” sottolineava tra l’altro il nuovo Patriarca “siamo rimasti su questa terra dopo quegli eventi. Abbiamo scelto di vivere con il resto della popolazione, mentre la diaspora è rimasta ferma al secolo passato”.
Il processo elettorale per la scelta del nuovo Patriarca con l’elezione di Sahak (vedi Fides 12/12/2019) è stato sofferto e segnato da controversie destinate ad avere strascichi anche in futuro, provocate almeno in parte dall’intreccio tra personalismi ecclesiastici e interferenze degli apparati secolari locali. (GV) (Agenzia Fides 18/1/2020)
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AMERICA/MESSICO - Settimana per l'unità dei cristiani: “un'unità che non escluda nessuno, specialmente i più svantaggiati, e tra questi i migranti”
 
Città del Messico (Agenzia Fides) – Il materiale per vivere la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, dal 18 al 25 gennaio, è stato preparato quest’anno dalle Chiese cristiane di Malta e Gozo. Ogni anno il 10 febbraio celebrano la festa del naufragio di San Paolo e, con questo evento, l'evangelizzazione delle isole. Le riflessioni e il motto, “Ci trattarono con gentilezza” (Atti 28, 2) hanno quindi per tema il viaggio dell'Apostolo, prigioniero e incatenato, che dovette affrontare le tempeste in mare. Come ricorda nel suo messaggio per l’ottavario, il Vescovo di Veracruz, Carlos Briseño Arch, Presidente della Commisione Episcopale per il Dialogo Interreligioso e la Comunione della Conferenza Episcopale Messicana, “prigionieri, marinai e soldati fecero naufragio e arrivarono su un'isola, dove gli abitanti non parlavano la loro lingua, non condividevano la loro cultura o religione, ma vennero accolti calorosamente, con cibo e vestiti asciutti, trattati con gentilezza”.
Nel testo pervenuto a Fides, il Vescovo di Veracruz spiega: “Questo passaggio nella vita di San Paolo ci ricorda scene che attualmente vediamo nelle notizie: migranti che affrontano tempeste, mentre infuriano i mari e arrivano in paesi con altre culture, altre lingue e altre religioni, ma a differenza degli abitanti di Malta, sono accolti in molte occasioni con indifferenza, discriminazione e rifiuto; vengono rapiti o sfruttati e persino sottoposti alla tratta di esseri umani. È questo l'atteggiamento di un cristiano? È questo ciò che Dio si aspetta da noi?”
Citando Papa Francesco che ha denunciato più volte questa situazione, Mons. Carlos Briseño Arch sottolinea che “i migranti, i rifugiati, gli sfollati e le vittime della tratta sono diventati un emblema di esclusione perché, oltre a sopportare le difficoltà dovute alle loro condizioni, sono spesso soggetti a giudizi negativi, in quanto ritenuti responsabili di malattie sociali. L'atteggiamento nei loro confronti costituisce un segnale di allarme, che ci avverte del decadimento morale che affrontiamo se continuiamo a dare spazio alla cultura dello scarto.
In Messico uno degli impegni pastorali del Progetto Globale Pastorale (PGP) è quello di identificare e accompagnare i gruppi vulnerabili della società, i migranti tra gli altri. “I materiali che offriamo per l'ottavario – conclude il Vescovo - sono stati preparati per pregare per l'unità dei cristiani, ma un'unità che non escluda nessuno, che non dimentichi nessuno, specialmente i più svantaggiati, i più deboli e, tra questi, i migranti”. (SL) (Agenzia Fides 18/1/2020)
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AMERICA/PERU’ - Assemblea dei Vescovi: tra i temi in esame le elezioni straordinarie del parlamento il 26 gennaio
 
Lima (Agenzia Fides) – Con la messa presieduta da Mons. Miguel Cabrejos OFM, Presidente della Conferenza episcopale peruviana (CEP) e Presidente del Consiglio episcopale latinoamericano (CELAM), concelebrata da tutti i Vescovi del Perù, inizierà lunedì 20 gennaio la 115 Assemblea Plenaria dell'Episcopato peruviano. Dopo la messa, nella parrocchia di Sant’Antonio da Padova, a Lima, i 52 Vescovi delle 46 giurisdizioni ecclesiastiche del paese si dirigeranno alla sede della CEP per iniziare le sessioni di lavoro. Come in ogni assemblea, i Vescovi prenderanno in esame vari argomenti, nello spirito di comunione e sinodalità, e analizzeranno gli ultimi avvenimenti del Paese. Eleggeranno inoltre il segretario generale e il presidente del Consiglio economico della CEP. Come ogni anno, sarà consegnata la Medaglia di Santo Toribio de Mogrovejo a persone e istituzioni che si siano distinte per il loro lavoro a favore della Chiesa in Perù.
Tra i punti su cui i Vescovi dovranno discutere, ci sono le prossime elezioni straordinarie del Parlamento, il 26 gennaio, dopo lo scioglimento da parte del presidente Vizcarra, lo scorso 30 settembre, per la corruzione dei parlamentari. A ottobre 2019, in piena crisi politica, i Vescovi peruviani avevano chiesto alla comunità nazionale di trasformare quel sentimento amaro contro la politica in un momento di riforma per il paese, dei politici e della politica, come accade in altre realtà latinoamericane. Secondo fonti locali di Fides, ciò non accade nella realtà peruviana e la società, ereditiera dell'Impero Incaico, vive attualmente lo stesso clima del settembre scorso, prima di vedere sciolto il Parlamento. La differenza è data da una campagna elettorale che vede ogni tipo di proposte e ogni tipo di confronto fra i candidati, perfino della stessa lista di partito.
Le prime inchieste fatte da organismi attendibili hanno rilevato che la maggioranza dei peruviani non sa chi votare, inoltre c'è ancora molta indifferenza verso la politica. Si intravvede quindi la prospettiva di un possibile Parlamento con tanti piccoli partiti, che non riusciranno a superare la soglia minima per entrare per la porta principale in Parlamento. Così, come afferma la critica internazionale, ci sarà una falsa maggioranza parlamentare costituita da autentiche minoranze politiche. Purtroppo la campagna elettorale è caratterizzata dall’esibizionismo politico e dal mercato dei voti, dove i candidati cambiano casacca appena vedono chi può assicurare loro un posto fisso, ma del bene comune o del futuro del paese non sono in molti a preoccuparsi.
(CE) (Agenzia Fides, 18/01/2020

giovedì 1 marzo 2018

III DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO B)


Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Viola
Antifona d'ingresso
I miei occhi sono sempre rivolti al Signore,
perché libera dal laccio i miei piedi.
Volgiti a me e abbi misericordia, Signore,
perché sono povero e solo. (Sal 25,15-16)

Colletta
Dio misericordioso, fonte di ogni bene,
tu ci hai proposto a rimedio del peccato
il digiuno, la preghiera e le opere di carità fraterna;
guarda a noi che riconosciamo la nostra miseria
e, poiché ci opprime il peso delle nostre colpe,
ci sollevi la tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Es 20,1-17)
La legge fu data per mezzo di Mosè.
Dal libro dell’Èsodo
In quei giorni, Dio pronunciò tutte queste parole: «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile: 
Non avrai altri dèi di fronte a me.
Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano.
Ricòrdati del giorno del sabato per santificarlo. Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro, né tu né tuo figlio né tua figlia, né il tuo schiavo né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il settimo giorno. Perciò il Signore ha benedetto il giorno del sabato e lo ha consacrato.
Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà.
Non ucciderai.
Non commetterai adulterio.
Non ruberai.
Non pronuncerai falsa testimonianza
contro il tuo prossimo.
Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo».
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 18)
Rit: Signore, tu hai parole di vita eterna.
La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.

Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.

Più preziosi dell’oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante.

SECONDA LETTURA (1Cor 1,22-25)
Annunciamo Cristo crocifisso, scandalo per gli uomini, ma, per coloro che sono chiamati, sapienza di Dio. 
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi 

Fratelli, mentre i Giudei chiedono segni e i Greci cercano sapienza, noi invece annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio. 
Infatti ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini. 

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 3,16)
Lode e onore a te, Signore Gesù!

Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito;
chiunque crede in lui ha la vita eterna.
Lode e onore a te, Signore Gesù!

VANGELO (Gv 2,13-25)
Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere 
Dal Vangelo secondo Giovanni

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.
Parola del Signore

PREGHIERA DEI FEDELI
C – Fratelli, chiediamo al Padre la sapienza dello Spirito, perché ci aiuti a capire che la nostra conversione sarà autentica, se ci prenderemo a cuore le necessità morali e materiali dei nostri fratelli.
L - Preghiamo insieme e diciamo:
Illumina i tuoi figli, Signore.
  1. Per tutta la Chiesa, perché sempre più chiaramente si manifesti come luogo della riconciliazione, del servizio fraterno e del culto in spirito e verità, preghiamo.
  2. Per i popoli e gli individui oppressi da ogni forma di violenza, perché quanti credono nella parola liberatrice di Dio li aiutino a ritrovare dignità, giustizia e pace, preghiamo.
  3. Per gli indifferenti, gli atei, i senza speranza, perché trovino in noi, seguaci di Cristo, l’umile testimonianza di una fede che svela il senso dell’uomo e della vita, preghiamo.
  4. Per i malati nel corpo e nello spirito, perché il Signore Gesù li illumini e li sollevi, e doni loro serenità e fiducia, preghiamo.
  5. Per noi qui presenti, perché raccogliamo le occasioni che questo tempo ci offre: l’Eucaristia nei giorni feriali, le stazioni quaresimali, le veglie, i digiuni e le opere di carità fraterna, preghiamo.
C – Dio di sapienza e di misericordia, aiutaci a far scaturire da questa scuola quaresimale dei discepoli di Gesù i gesti e le parole di una conversione sincera e di una carità cordiale ed efficace. Per Cristo nostro Signore.
T - Amen.


domenica 30 agosto 2015

L’osservanza esteriore della legge - Angelus di domenica 30 agosto 2015



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Papa: non basta osservanza legge per essere cristiani
vaticanit - italiano
“L’osservanza esteriore della legge” non è “sufficiente per essere dei buoni cristiani”, bisogna avere “un cuore puro, libero da ogni ipocrisia”. Lo ha ricordato con forza Papa Francesco prima della recita mariana dell’angelus. Come per i farisei, anche oggi il cristiano corre il rischio di credersi “migliore degli altri per il solo fatto di osservare delle regole”, senza poi essere capace di amare il prossimo. I cuori duri e orgogliosi non si aprono al vero incontro con Dio e con la sua Parola, ha chiarito il Pontefice ai fedeli radunati in piazza San Pietro, solo attraverso atteggiamenti concreti è possibile vivere una vera conversione: ricercando la giustizia e la pace, soccorrendo i poveri, i debo ...

domenica 8 marzo 2015

Visita alla parrocchia romana di Ognissanti



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Papa Francesco: via le scorie del peccato
vaticanit - italiano
“La Chiesa ci chiama ad avere e promuovere una vita liturgica autentica”, coerente: ogni discepolo di Cristo deve impegnarsi “per la purificazione e la pulizia interiore della Chiesa edificio spirituale”. Papa Francesco lo ha ribadito presiedendo la celebrazione eucaristica nella parrocchia romana di Ognissanti, lo stesso luogo dove il beato Paolo VI, il 7 marzo 1965, celebrò – per la prima volta – la messa in italiano, secondo le rinnovate norme liturgiche stabilite dal Concilio Vaticano II. Nel cercare l’esatta corrispondenza tra liturgia e vita, il fedele deve ricordare che la Quaresima è un tempo propizio per togliere dalla propria esistenza “le scorie del peccato”, come fece Gesù, “pulendo il te ...

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...