VI DOMENICA DEL
TEMPO ORDINARIO - C
17 Febbraio 2019
Accogliendoci
a vicenda come fratelli
INTRODUZIONE
G – Celebriamo la Sesta Domenica del
Tempo Ordinario.
Gesù ci presenta oggi il suo ”nuovo”
messaggio, destinato ai piccoli, ai poveri, ai miti, agli afflitti, alle
persone che sono in difficoltà. Tra questi ci siamo anche noi, convocati dal
Signore per ascoltare la
sua Parola , per nutrirci del suo Pane.
Anche a noi Cristo offre la speranza della
pienezza: se non la viviamo nel tempo presente, certamente la nostra vita sarà
colmata dalla beatitudine eterna.
Quel mondo nuovo che si intravede dalle
beatitudini proclamate da Gesù e rese vita, si costruisce nell’oggi, nel
presente.
In questa Eucaristia, chiediamo al Signore
il dono di saper accogliere e vivere nella nostra vita le beatitudini.
SALUTO
C – Nel nome del Padre e del Figlio e dello
Spirito Santo. T – Amen.
C – Il Dio della speranza,
che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di Cristo, sia con tutti
voi. T – E con il tuo spirito.
ATTO
PENITENZIALE
C – Fratelli e sorelle, Dio vuole che gli
uomini siano “Beati”, “felici”. Egli ci ha fatti per la gioia; ha immesso nel
nostro cuore la bontà.
Questo è il cuore dell’annuncio di Cristo risorto!
Attraverso l’Eucaristia facciamo nostra
l’esperienza pasquale vivendo il suo annuncio di salvezza, le beatitudini:
riconosciamo umilmente i nostri peccati e chiediamone perdono al Signore,
perché la Sua gioia possa abitare in eterno i nostri cuori.
-
Signore, che hai mandato il tuo Figlio per ridare
speranza all’umanità decaduta, [abbi pietà di noi] T – Signore, pietà!
-
Cristo, venuto a consolare i poveri e i deboli e a donare
la Parola che ci fa beati, [abbi pietà di noi]
T – Cristo, pietà!
-
Signore, che ci rendi partecipi della gioia senza
fine nell’annuncio del tuo Regno, [abbi pietà di noi] T – Signore, pietà!
C – Dio onnipotente abbia misericordia di noi,
perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
T
– Amen.
GRANDE
DOSSOLOGIA
COLLETTA
C - O Dio, che
hai promesso di essere presente in coloro che ti amano e con cuore retto e
sincero custodiscono la tua parola, rendici degni di diventare tua stabile dimora.
Per il nostro Signore Gesù Cristo... T - Amen.
oppure:
C - O Dio, che
respingi i superbi e doni la tua grazia agli umili, ascolta il grido dei poveri
e degli oppressi che si leva a te da ogni parte della terra: spezza il giogo
della violenza e dell'egoismo che ci rende estranei gli uni agli altri, e fa'
che accogliendoci a vicenda come fratelli diventiamo segno dell'umanità
rinnovata nel tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo... T – Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
PRESENTAZIONE
DELLA PAROLA DI DIO
G – Il profeta Geremia ci invita a
confidare nel Signore, perché è beato chi si compiace della sua legge e la
medita giorno e notte.
E’ la beatitudine promessa da Gesù nel
Vangelo a coloro che nell’umiltà e nella coerenza della vita sanno che li attende
una ricompensa grande nei cieli.
PRIMA
LETTURA:
Ger 17,5-8
Maledetto chi
confida nell'uomo; benedetto chi confida nel Signore.
Dal libro del profeta Geremìa
Così dice il Signore:
«Maledetto l’uomo che confida nell’uomo,
e pone nella carne il suo sostegno,
allontanando il suo cuore dal Signore.
Sarà come un tamarisco nella steppa;
non vedrà venire il bene,
dimorerà in luoghi aridi nel deserto,
in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere.
Benedetto l’uomo che confida nel Signore
e il Signore è la sua fiducia.
È come un albero piantato lungo un corso d’acqua,
verso la corrente stende le radici;
non teme quando viene il caldo,
le sue foglie rimangono verdi,
nell’anno della siccità non si dà pena,
non smette di produrre frutti».
Parola di Dio
SALMO
RESPONSORIALE:
dal Salmo 1
Rit. Beato
l’uomo che confida nel Signore.
Beato l’uomo
che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua
gioia,
la sua legge medita giorno e notte.
È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene.
Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
poiché il Signore veglia sul cammino dei
giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina.
SECONDA
LETTURA:
1 Cor 15,12.16-20
Se Cristo
non è risorto, vana è la nostra fede.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai CorìnziFratelli, se si annuncia che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non vi è risurrezione dei morti?
Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. Perciò anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti.
Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini.
Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti.
Parola di Dio
CANTO
AL VANGELO:
Lc 6,23
Alleluia,
alleluia.
Rallegratevi ed esultate, dice il Signore,
perché, ecco, la vostra ricompensa è grande
nel cielo.
Alleluia.
VANGELO: Lc 6,17.20-26
Beati
i poveri. Guai a voi, ricchi.
+ Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne.
Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».
Parola del Signore
PROFESSIONE
DI FEDE
PREGHIERA
DEI FEDELI
C – Fratelli e
sorelle, Cristo è risuscitato dai morti ed è sempre vivo per intercedere presso
il Padre a nostro favore. Insieme con lui diamo voce ai poveri, agli affamati,
agli afflitti e ai perseguitati dell’umanità e rivolgiamo la nostra supplica a
colui che ci può esaudire.
L - Preghiamo insieme e diciamo:
Ascolta, o Padre,
il grido dei poveri!
1. Per la Chiesa universale:
nella sua azione sia sempre ispirata e guidata dalle beatitudini, e riponga
tutta la sua sicurezza unicamente in Cristo Gesù, morto e risorto, preghiamo.
2. Per i ricchi, sazi
solo del proprio benessere: ascoltino la severa parola di Cristo e sappiano
operare per la giustizia, nella carità e nella verità, senza costrizioni, preghiamo.
3. Per quanti mettono
a disposizione degli altri la propria vita e i propri beni: siano una forza
capace di sconfiggere la maledizione dell’egoismo e di donare la gioia delle
beatitudini, preghiamo.
4. Per gli ammalati:
trovino in noi disponibilità all’aiuto e al conforto, sull’esempio di Gesù che
si è fatto carico delle sofferenze umane, preghiamo.
5. Per questa nostra
assemblea: il Signore risorto sia sempre il riferimento unico di ogni nostra
scelta di vita e di ogni nostro servizio al prossimo, preghiamo.
C – Benedetto sei tu, o Padre, che benedici
l’uomo giusto e proclami beati i poveri. Ascolta la supplica della tua Chiesa e
rendila salda sulla roccia della fede nel Risorto, perché nessuna miseria
dell’uomo sia talmente profonda da toglierci la speranza che gli ultimi e i
piccoli vivranno e che il tuo regno è già in mezzo a noi. Per Cristo nostro
Signore. T - Amen.
(Roberto Laurita)
** G – Le
beatitudini,
che oggi hai
proclamato, o Signore,
non sono una tua
espressione lirica,
che può piacermi
ma anche
lasciarmi nel mio peccato.
Non sono nemmeno
una legge,
davanti alla
quale resto impaurito
perché mi scopro
in possesso di deboli forze.
Esse sono una
“lieta notizia”
che scaturisce
dalla incrollabile certezza
della tua
risurrezione,
che personalmente
mi coinvolge
tanto da rendere
possibile
ciò che sembra
impossibile, luminosa la mia fede,
coraggiosa la mia
speranza e infuocato il mio amore
così da essere il
lievito nuovo
per un mondo
annoiato e abbrutito dai suoi peccati.
Fa’, o Signore,
che ogni giorno
sappia cantare l’alleluia della tua risurrezione
così da
contribuire
alla nascita di
una umanità nuova,
finalmente
liberata
dalla schiavitù
opprimente del peccato.
RITI DI CONCLUSIONE
DOPO LA COMUNIONE
C - Signore, che ci hai nutriti al convito
eucaristico, fa’ che ricerchiamo sempre quei beni che ci danno la vera vita.
Per Cristo nostro Signore. T –
Amen.
BENEDIZIONE
E CONGEDO
C - Il Signore sia con voi. T – E
con il tuo spirito.
C – Signore
degli eserciti, ti sei rivelato il Dio dei piccoli e degli ultimi, concedi a
questi tuoi figli e figlie di vivere nel mondo come segno profetico della
speranza offerta ai più bisognosi e donaci di testimoniare con coraggio la tua
predilezione per i poveri. Per Cristo nostro Signore. T –
Amen.
C – E la
benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio + e Spirito Santo, discenda su
di voi e con voi rimanga sempre. T – Amen.
C – Il Signore cammina con noi: lungo le
strade della nostra vita Egli condivide ogni gioia, sofferenza e tribolazione.
Non scoraggiamoci mai, ma ricordiamo la
Parola che oggi ha spezzato per noi: «Rallegratevi
ed esultate, perché la vostra ricompensa é grande nei cieli».
D – Con la gioia dei beati nel cuore, andate
in pace. T - Rendiamo grazie a Dio.