“Le lamentele sono un veleno: un veleno all’anima, un veleno alla vita, perché non ti fanno crescere il desiderio di andare avanti”. È il monito, a braccio, del Papa, che nella catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in piazza San Pietro, ha ribadito: “State attenti alle lamentele! Quando i coniugi si lamentano l’uno dell’altro, i figli con i papà, e poi i vescovi di tante altre cose… Se voi vi ritrovate nelle lamentele, state attenti: è quasi un peccato, perché non fa crescere il desiderio”. “Più che essere buoni è importante avere la voglia di diventarlo”, ha affermato Francesco: “Tutti vogliamo essere buoni, ma abbiamo la voglia di essere buoni?”. “Colpisce il fatto che Gesù, prima di compiere un miracolo, spesso interroga la persona sul suo desiderio”, ha fatto notare il Papa: “Vuoi essere guarito? E a volte questa domanda sembra fuori luogo. Ad esempio, quando incontra il paralitico alla piscina di Betzatà, il quale stava lì da tanti anni e non riusciva mai a cogliere il momento giusto per entrare nell’acqua, Gesù gli chiede: ‘Vuoi guarire?’. Come mai? In realtà, la risposta del paralitico rivela una serie di resistenze strane alla guarigione, che non riguardano soltanto lui. La domanda di Gesù era un invito a fare chiarezza nel suo cuore, per accogliere un possibile salto di qualità: non pensare più a sé stesso e alla propria vita da paralitico, trasportato da altri. Ma l’uomo sul lettuccio non sembra esserne così convinto”. “Dialogando con il Signore, impariamo a capire che cosa veramente vogliamo dalla nostra vita”, ha garantito Francesco, che poi ha proseguito a braccio: “Questo paralitico è un esempio tipico delle persone che dicono ‘sì, sì, voglio, voglio’ ma poi non fanno nulla: il voler fare diventa un‘illusione e non si fa il passo per farlo. Quella gente che vogliono e non vogliono: è brutto questo”.
Filippesi 1,4 ... e sempre, in ogni mia preghiera per tutti voi, prego con gioia...
venerdì 14 ottobre 2022
mercoledì 10 novembre 2021
Agenzia SIR: Rapporto Caritas, povertà ed esclusione sociale
Povertà: Caritas Friuli Venezia Giulia, “disagio economico e povertà educativo-culturale condizionano lavoro di under 34 relegati in un precariato permanente”
Oggi è stato presentato il rapporto Caritas sulle misure di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale in Italia, organizzato dalle quattro Caritas diocesane del Friuli Venezia Giulia (Concordia-Pordenone, Gorizia, Trieste e Udine), con particolare riferimento alla povertà dei giovani adulti. Il report “Tra fragilità e resilienza. Famiglie, giovani e comunità” è costituito da tre parti: un’analisi delle povertà incontrate nei Centri di ascolto delle Caritas, una prima valutazione delle riorganizzazioni e delle innovazioni che le Caritas del Fvg sono state in grado di attivare per sostenere le persone in situazione di disagio, un approfondimento qualitativo sul tema dei giovani adulti in difficoltà, raccogliendo il punto di vista diretto delle persone di età compresa tra i 18 ed i 34 anni che si trovano in una condizione di fragilità, perlopiù in povertà assoluta, ma anche ascoltando il punto di vista, mediato, dei referenti dei servizi che vengono attivati per costruire i progetti di supporto e integrazione sociale loro dedicati.
Il Friuli Venezia Giulia, viene spiegato nel rapporto, è una regione che offre opportunità d’eccellenza ai giovani, sia dal punto di vista formativo, sia rispetto alle opportunità lavorative, ma ci sono anche casi di giovani “invisibili” che non riescono a concludere gli studi e spesso non sono in grado di usufruire delle opportunità che il territorio offre. Povertà economica, educativa, relazionale che in buona parte affondano le radici del loro disagio in storie familiari complesse e multiproblematiche.
Il disagio economico e la povertà educativo-culturale condizionano le carriere lavorative degli under 34 relegati in una situazione di precariato permanente, con stipendi bassi, aumentando le file dei working poor.
Sembra necessario, secondo le Caritas, “rafforzare le competenze e le capacità critiche degli under 34. Investire nell’accompagnamento per consentire loro di orientarsi rispetto a temi essenziali quali la burocrazia, la conoscenza dei diritti del cittadino, la legalità, elementi di quotidianità nella gestione della casa, sui diritti del lavoro. Si potrebbero forse ipotizzare attività di scambio intergenerazionali in cui giovani e anziani possano acquisire nuove competenze, relazionarsi, ascoltarsi reciprocamente. Adottare nuovi linguaggi comunicativi per acquisire modalità più smart, immediate e accattivanti per attrarre l’attenzione dei giovani. Incentivare il sostegno psicologico per sostenere i giovani nella gestione ed elaborazione di vissuti e traumi familiari che condizionano indelebilmente la vita dei giovani. Lavoro con la comunità per creare spazi di confronto e di relazione, favorire la costruzione di reti relazionali efficaci, di prossimità anche tra pari, attività di mutuo-aiuto e scambio che possano portare a nuove relazioni di riferimento”.
mercoledì 20 gennaio 2021
“Sacramento del matrimonio segno e strumento dell’amore di Dio”
Terra Santa: p. Patton (Custode) a Cana, “Sacramento del matrimonio segno e strumento dell’amore di Dio”
mercoledì 11 settembre 2019
lunedì 5 novembre 2018
Per affrontare i danni stringerci in una forte solidarietà
Maltempo: mons. Mazzocato (Udine), “per affrontare i danni stringerci in una forte solidarietà”
sabato 23 dicembre 2017
Status quo a Gerusalemme
Chiese di Terra Santa chiedono di mantenere lo status quo a Gerusalemme
venerdì 4 novembre 2016
Agenzia SIR: mons. Mazzocato l’esempio dei martiri albanesi
giovedì 9 luglio 2015
Un affresco per ricordare Mons. Battisti arcivescovo di Udine
Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro
XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo 24 novembre 2024
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Venerdi 5 marzo la presentazione della nuova strattura in un albergo del centro della capitale irlandese. Orario e location saranno trasme...
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Liturgia della Parola PREGHIERA DEI FEDELI: Veglia Pasquale Nella Notte Santa C – Fratelli e sorelle, la risurrezione di Gesù porta i...