Mons. Mazzocato: «La volontà di Dio mi porta a Udine»
L'Arcivescovo ha salutato la Chiesa di Treviso. Domenica 18 ottobre l'ingresso a Udine
TREVISO (28 settembre, ore 13.30) - Mons. Andrea Bruno Mazzoccato ha salutato la Chiesa di Treviso, domenica 27 settembre, per entrare nell’Arcidiocesi di Udine domenica 18 ottobre. Ai fedeli che gremivano il Duomo, in testa una cinquantina di sindaci e numerose altre autorità, ha chiesto umilmente «perdono». «Chiedo perdono a Dio Padre e a voi fratelli per le mie debolezze e i miei peccati che hanno appesantito la nostra Chiesa di Treviso. Li conosce Dio anche perché alcuni – come ad esempio quelli di omissione – non saprei come quantificarli» ha ammesso. E il suo popolo l’ha applaudito. Commosso il vescovo, commossa la sua gente (tra cui numerosi sacerdoti e il vescovo emerito, mons. Magnani).
Molto sobria, e al tempo stesso solenne, la concelebrazione. «Per me, Vescovo, è giunto il momento di salutarvi tutti e di seguire, in serena obbedienza, la volontà di Dio che mi porta altrove, verso la Chiesa sorella di Udine», ha detto Mazzoccato, subito precisando che «non ci salutiamo con una festa esterna o con una cerimonia ma celebrando la Santa Messa». L’Eucarestia, infatti, «ci rivela chi siamo: siamo il popolo di Dio che cammina sostenuto dalla Parola e dai sacramento del Signore e guidato dallo Spirito Santo e dai Pastori che Dio manda».
Nella preghiera dei fedeli una giovane trevigiana è salita all’ambone per invitare a sostenere Mazzoccato affinché sia «padre attento e premuroso» anche per la Chiesa di Udine.
Prima tappa a Latisana
Mons. Mazzocato sarà accolto nell'Arcidiocesi di Udine domenica 18 ottobre, alle ore 16 in Cattedrale. Durante il trasferimento da Treviso, però, farà sosta a Latisana, prima cittadina in terra friulana. Arriverà sul sagrato del Duomo alle ore 14.20, dove verrà accolto dai sacerdoti della foraniaa e dai sindaci di Latisana, Micaela Sette, e di Ronchis, Vanni Biasutti, e dalle comunità parrocchiali. Dopo un breve saluto del sindaco di Latisana, l'Arcivescovo sosterà in Duomo per un momento di preghiera e proseguirà, quindi, verso la Cattedrale di Udine.
Il saluto di mons. Brollo
Grande l'attesa e l'emozione nell'Arcidiocesi di Udine anche per il saluto a mons. Pietro Brollo, domenica 11 ottobre alle ore 16 in Cattedrale: i ifriulani esprimeranno il loro grazie al presule carnico per la testimonianza di fede e il grande impegno pastorale profuso nei quasi 9 anni di episcopato alla guida della Chiesa udinese.
Molto sobria, e al tempo stesso solenne, la concelebrazione. «Per me, Vescovo, è giunto il momento di salutarvi tutti e di seguire, in serena obbedienza, la volontà di Dio che mi porta altrove, verso la Chiesa sorella di Udine», ha detto Mazzoccato, subito precisando che «non ci salutiamo con una festa esterna o con una cerimonia ma celebrando la Santa Messa». L’Eucarestia, infatti, «ci rivela chi siamo: siamo il popolo di Dio che cammina sostenuto dalla Parola e dai sacramento del Signore e guidato dallo Spirito Santo e dai Pastori che Dio manda».
Nella preghiera dei fedeli una giovane trevigiana è salita all’ambone per invitare a sostenere Mazzoccato affinché sia «padre attento e premuroso» anche per la Chiesa di Udine.
Prima tappa a Latisana
Mons. Mazzocato sarà accolto nell'Arcidiocesi di Udine domenica 18 ottobre, alle ore 16 in Cattedrale. Durante il trasferimento da Treviso, però, farà sosta a Latisana, prima cittadina in terra friulana. Arriverà sul sagrato del Duomo alle ore 14.20, dove verrà accolto dai sacerdoti della foraniaa e dai sindaci di Latisana, Micaela Sette, e di Ronchis, Vanni Biasutti, e dalle comunità parrocchiali. Dopo un breve saluto del sindaco di Latisana, l'Arcivescovo sosterà in Duomo per un momento di preghiera e proseguirà, quindi, verso la Cattedrale di Udine.
Il saluto di mons. Brollo
Grande l'attesa e l'emozione nell'Arcidiocesi di Udine anche per il saluto a mons. Pietro Brollo, domenica 11 ottobre alle ore 16 in Cattedrale: i ifriulani esprimeranno il loro grazie al presule carnico per la testimonianza di fede e il grande impegno pastorale profuso nei quasi 9 anni di episcopato alla guida della Chiesa udinese.
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