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mercoledì 23 febbraio 2011

Mercoledì 23 febbraio 2011


pubblicata da Sete di Parola il giorno martedì 22 febbraio 2011 alle ore 23.42

Dal Vangelo secondo Marco 9,38-40
Chi non è contro di noi è per noi.
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi».




SPUNTI DI RIFLESSIONE (Eremo San Biagio)







È Giovanni (detto "figlio del tuono"!) a farsi portavoce presso Gesù di una presa di posizione degli apostoli: netta e perentoria, circa un tale che, pur non essendo del loro gruppo, pretendeva di scacciare i demoni nel nome di Gesù. Ma il Figlio di Dio non è affatto dello stesso parere. "Non glielo impedite" comanda. Se qualcuno infatti cerca il bene operando unito alla potenza del Signore, non è certo un avversario di Gesù e del suo cercare, sempre e in tutto, la gloria di Dio e la salvezza degli uomini. È una grande lezione, sempre attuale. Per noi che siamo cristiani e cattolici è consolante vivere la certezza di appartenere a Cristo, anche tramite la sua Chiesa. Attenzione però! Essere di Cristo, non significa avere il monopolio di lui e della verità. Guai alle meschine vedute e agli orticelli chiusi! Guai agli anatemi nel nome di un Dio che non è questo del Vangelo. I Padri della Chiesa hanno parlato di "semi del Verbo" disseminati anche in altri ambiti che non sono quelli del cristianesimo. "Dov'è lo Spirito di Dio ivi è libertà" di ispirare il bene a persone che sono certo in comunione con Gesù, anche se nessuno – a volte – lo ha fatto loro conoscere. È il loro cuore, la loro coscienza che li dichiara di Dio o no. “Chi non è contro di noi, è per noi.” Per capire il senso di questo aforisma di Gesù è indispensabile coglierne il senso, nel suo preciso contesto. L'apostolo Giovanni, l'irruente figlio di Zebedeo, esprime il suo risentimento dicendo: "Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri". Gesù risponde: "Non glielo proibite perché non c'è nessuno che compia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlar male di me". Giovanni rivendica il monopolio dell'attività liberatrice di quanti seguono il Signore. Gesù, invece, non solo corregge quel modo miope, chiuso e immaturo di pensare e di agire, ma spalanca orizzonti che, oggi, si potrebbero dire ecumenici e interreligiosi. Quelli infatti che compiono opere di vera liberazione dell'uomo, che lo aiutano a realizzarsi nella propria dimensione umano-divina, lo sappiano o no, compiono queste opere "nel nome" di Gesù, ossia in forza della sua divina potenza di guarigione e liberazione dal male. Gesù non invita dunque solo alla tolleranza (che è già un grande valore umano), ma alla convinzione che il bene, per qualsiasi canale passi, viene da Dio ed è degno del nostro compiacimento, del nostro consenso e, quando si può, della nostra collaborazione.







PER LA PREGHIERA (Lucien Jerphagnon)







Mio Dio, com'è duro aver torto!



E accettarlo così; senza cercare scuse,



senza cercare di fuggire



questo peso dell'atto compiuto,



senza cercare di addossarlo ad altri,



o alla società, o al caso,



o alla cattiva sorte. Senza cercare dieci ragioni valide,



dieci spiegazioni prolisse per provare agli altri,



e soprattutto a se stessi, che sono le cose che hanno torto,



e che il mondo è fatto male. Com'è duro accettare di aver torto! Senza adirarmi perché nella mia autodifesa



m'intrappolo sempre più,



portando argomenti che non reggono.



Senza voler ad ogni costo



essere infallibile, impeccabile;



e che ancora? Signore, liberami



dalla paura dinanzi alla colpa



di cui debbo portare le conseguenze.

Mondiali indor di canottaggio aspettando le gare di San Giorgio di Nogaro


Ravenna - Miani a secco al Mondiale indoor


Per la prima volta l'atleta della Canottieri Ravenna ritorna da una manifestazione iridata senza una medaglia



RAVENNA - Per una volta Marcello Miani torna da un mondiale senza una medaglia al collo. Ai campionati iridati indoor di canottaggio, disputati domenica a Boston sui remoergometri, l’atleta ravennate si ferma al sesto posto nella gara Pesi Leggeri. In una finale di livello molto alto il campione romagnolo, alla prima competizione internazionale con la nuova divisa della Forestale, non riesce ripetere la sua brillante performance di poche settimane prima a San Benedetto del Tronto, dove con il record personale di 6’09’’70 aveva conquistato il titolo italiano. L’oro va al danese Henrik Stephansen, campione del mondo indoor in carica e detentore del record mondiale.



L’atleta fino all’anno scorso in forza alla Canottieri Ravenna non parte forte e dopo cinquecento metri è settimo. Superata metà gara Marcello aumenta la velocità, il terzo posto dell’ungherese Varga è alla sua portata e nel rush finale sferra un ulteriore attacco, ma il magiaro resiste quanto basta per mantenere la sua posizione. La sua generosità lo porta a esaurire le energie e negli ultimi metri viene superato dagli americani Flood e LaCava. Chiude col tempo di 06’13’’5, a tre secondi dal bronzo. Vince Stephansen, seguito a ruota da Jensen, che precede Varga. Finisce così la stagione indoor, nella quale gli atleti ravennati hanno conquistato diverse medaglie: l’oro di Marcello Miani e il bronzo di Luca Rambaldi ai tricolori e i due titoli regionali dello stesso Rambaldi e di Donato Traversa a Ravenna. Gli allenamenti degli atleti della Canottieri allenati da Paolo Matteucci continuano in vista della gara di Coppa Italia di Fondo che si terrà a San Giorgio di Nogaro il 27 febbraio.

Fonte

sabato 19 febbraio 2011

Domenica 20 Febbraio 2011

VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)






PRIMA LETTURA (Lv 19,1-2.17-18)

Ama il tuo prossimo come te stesso.

Dal libro del Levìtico



Il Signore parlò a Mosè e disse:

«Parla a tutta la comunità degli Israeliti dicendo loro: “Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo.

Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai di un peccato per lui.

Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore”».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 102)

Rit: Il Signore è buono e grande nell’amore.

Benedici il Signore, anima mia,

quanto è in me benedica il suo santo nome.

Benedici il Signore, anima mia,

non dimenticare tutti i suoi benefici.



Egli perdona tutte le tue colpe,

guarisce tutte le tue infermità,

salva dalla fossa la tua vita,

ti circonda di bontà e misericordia.



Misericordioso e pietoso è il Signore,

lento all’ira e grande nell’amore.

Non ci tratta secondo i nostri peccati

e non ci ripaga secondo le nostre colpe.



Quanto dista l’oriente dall’occidente,

così egli allontana da noi le nostre colpe.

Come è tenero un padre verso i figli,

così il Signore è tenero verso quelli che lo temono.

SECONDA LETTURA (1Cor 3,16-23)

Tutto è vostro, ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi



Fratelli, non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.

Nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente, perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: «Egli fa cadere i sapienti per mezzo della loro astuzia». E ancora: «Il Signore sa che i progetti dei sapienti sono vani».

Quindi nessuno ponga il suo vanto negli uomini, perché tutto è vostro: Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (1Gv 2, 5)

Alleluia, alleluia.

Chi osserva la parola di Gesù Cristo,

in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.

Alleluia.

VANGELO (Mt 5,38-48)

Amate i vostri nemici.

+ Dal Vangelo secondo Matteo



In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.

Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

Parola del Signore

PREGHIERA DEI FEDELI

C – Fratelli e sorelle, con il cuore libero da ogni male e puro da ogni rancore, ci affidiamo nella preghiera al nostro Dio, che fa sorgere il sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti, senza alcuna preferenza di persone.

L - Preghiamo insieme e diciamo:

Ascoltaci, Signore, e rendici santi!

1. Rendi perfetta nella carità la tua Chiesa, o Padre: disponibile e accogliente verso ogni uomo, viva lo stile delle beatitudini e testimoni in modo autentico e credibile il tuo indicibile amore. Preghiamo.

2. Ispira al cuore dei responsabili delle nazioni sincera volontà di giungere alla pace ricercando, attraverso trattative diplomatiche di dialogo e di confronto, ciò che permette la riconciliazione e una convivenza fraterna fra tutti i popoli. Preghiamo.

3. Raduna nell’unico Corpo di Cristo gli appartenenti alle diverse confessioni cristiane. Illuminali con il dono del tuo Spirito, perché sappiano ricercare, con umiltà e pazienza, ciò che alimenta la comunione tra i figli dello stesso Padre. Preghiamo.

4. Benedici e fortifica con la tua grazia i fratelli che, nel silenzio, sanno vincere ogni giorno il male con il bene, le offese con il perdono, la violenza con la mitezza. Fa’ che tutti noi possiamo imitarli, mettendo in pratica quanto ci hai insegnato. Preghiamo.

5. Donaci di attingere al mistero del tuo amore, celebrato in questa Eucaristia, la grazia della sapienza divina che ci permette di vivere la legge dell’amore totale e gratuito, trasformando tutto il nostro essere in sacrificio di lode a te gradito. Preghiamo.

C – Tu sei santo, Signore nostro Dio, e fonte di ogni santità: accogli le preghiere che con cuore umile e fiducioso ti abbiamo innalzato. Rendici solidali con gli altri e disponibili verso coloro che fanno del bene in tuo nome, per riconoscere la tua presenza nel tempio vivo dell’umanità. Per Cristo nostro Signore. T - Amen.

venerdì 4 febbraio 2011

Tutti gli studenti salgono sullo scuolabus??


di Francesca Artico (fonte: Blog di Aldo Rossi


È stata istituita dal Comune, per la prima volta, la tariffa per l’utilizzo dello scuolabus. Ad esserne interessati saranno 745 studenti: 110 della scuola per l’infanzia (più 80 della privata “Maria Bambini”), 335 della elementare e 220 della media. Lo ha annunciato l’amministrazione: «Siamo costretti a chiedere un contributo» .



êFissata la quota annua individuale a 90 euro; per la quota annua per due alunni dello stesso nucleo familiare si pagheranno 150 euro; la quota annua per tre o più alunni della stessa famiglia sarà di 200 euro, tutti frazionabili in due rate Per il periodo febbraio-giugno la quota sarà di 40 euro per un figlio, 67 euro per due e 89 euro per tre o più figli, anche qui frazionabile.



L’annuncio alle famiglie è stato dato con una lettera inviata alle famiglie dall’assessore e vicesindaco, Daniele Salvador, il quale ha spiegato che all’inizio dell’anno scolastico 2010/2011 l’amministrazione aveva svolto un’indagine conoscitiva al fine di verificare la possibilità di razionalizzare la spesa del servizio, riducendo alcune fermate e il numero degli automezzi, «alcuni dei quali per vetustà andrebbero a breve sostituiti».

«Dall’indagine promossa è risultato che questa strada non è percorribile (il costo pro capite registrato nel 2009 di 596,71 euro e per il 2010 di 600 euro, oltre al fatto che i mezzi non vengono utilizzati adeguatamente da parte dell’utenza, facendo si che a questi effettuino della corse a vuoto con evidente spreco di risorse) e quindi, pur in un momento di non felici prospettive economiche, ci vediamo oggi costretti a richiedere una compartecipazione economica alle famiglie per l’utilizzo del servizio, come del resto avviene già da molti anni nelle quasi totalità dei comuni, diversificata a seconda del numero dei figli e delle altre modalità approvate dall’amministrazione».

A partire da metà febbraio il Comune provvederà a recapitare le fatture e i bollettini di conto corrente da utilizzare per pagare, entro il 31 marzo, la quota relativa al periodo febbraio-giugno. Va sottolineato che coloro che usufruiscono del servizio scuolabus solo per un viaggio di andata o ritorno, potranno ottenere una riduzione del 50% sulla tariffa, mentre se il trasporto garantito al di fuori del normale percorso prestabilito dall’ufficio o garantito singolarmente, questo subirà un aumento del 50%. Va anche detto che la tariffa sarà ridotta proporzionalmente anche nei casi in cui la fruizione del servizio da parte dell’utenza sarà utilizzata ad anno scolastico iniziato o nel caso di effettiva non fruizione dello stesso.

sabato 29 gennaio 2011

Due articoli di Fides News per la Giornata dei Malati di Lebbra

VATICANO - Unire gli sforzi per garantire giustizia e amore ai malati del morbo di Hansen: il 30 gennaio la Giornata mondiale di lotta alla lebbra
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – “Unire i nostri sforzi per esprimere meglio la Giustizia e l’Amore verso i malati di lebbra” è il titolo del Messaggio dell’Arcivescovo Zygmunt Zimowski, Presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute), pubblicato in occasione della Giornata Mondiale di lotta alla Lebbra 2011 che sarà celebrata domenica 30 gennaio, di cui pubblichiamo un’anticipazione pervenuta all’Agenzia Fides.
Una ricorrenza che, lanciata 58 anni fa da Raoul Follereau e sostenuta con determinazione dalla Fondazione che ne perpetua l’opera, è ancora oggi di enorme importanza nonostante i grandi progressi ottenuti grazie a terapie farmacologiche ottimali. “In primo luogo rimane gravemente insufficiente, infatti, l’accesso ad accertamenti diagnostici tempestivi” prosegue l’Arcivescovo Zimowski nel suo Messaggio. Ne consegue che il Morbo di Hansen inizia indisturbato la sua opera di distruzione del corpo dell’infettato che, oltre ai patimenti legati alla sua malattia, finisce coll’essere deturpato in modo inequivocabile e irreversibile; ciò ne comporta la ‘condanna’, spesso insieme all’intero suo nucleo familiare, all’esclusione sociale, alla povertà.
È questo un ennesimo esempio di come “nella nostra epoca si assiste da una parte ad un’attenzione alla salute che rischia di trasformarsi in consumismo farmacologico, medico e chirurgico, diventando quasi un culto per il corpo, e dall’altra parte, alla difficoltà di milioni di persone ad accedere a condizioni di sussistenza minimali e a farmaci indispensabili per curarsi” sottolinea il Presidente del Pontificio Consiglio ricordando il Messaggio di Sua Santità Papa Benedetto XVI ai partecipanti alla XXV Conferenza Internazionale del Dicastero, tenuta in Vaticano nel novembre scorso e intitolata: “Caritas in Veritate. Per una cura della salute equa ed umana”.
Un’ineguaglianza che si amplifica nella vita quotidiana della persona segnata fisicamente dalla lebbra. Anche se guarita e non più veicolo di contagio, essa non viene riammessa dal tessuto sociale, non trova un’occupazione lavorativa, è impossibilitata a garantire a se stessa od alla propria famiglia un’esistenza dignitosa.
Ecco che come cristiani o anche semplicemente uomini di buona volontà si è chiamati ad intervenire. Come il Buon Samaritano, ha ribadito il Santo Padre nel suo Messaggio ai partecipanti alla Conferenza, si è sollecitati a chinarsi “verso l’uomo ferito, abbandonato sul ciglio della strada”, adempiendo “quella ‘giustizia più grande’ che Gesù chiede ai suoi discepoli e attua nella sua vita, perché l’adempimento della Legge è l’amore”. (SL) (Agenzia Fides 29/1/2011)
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VATICANO - L’impegno della Chiesa verso i malati di lebbra: 529 lebbrosari nel mondo
Città del Vaticano (Agenzia Fides) - La Chiesa missionaria ha una lunga tradizione di assistenza verso i malati di lebbra, spesso abbandonati anche dai loro stessi familiari, ed ha sempre fornito loro, oltre alle cure mediche e all’assistenza spirituale, anche possibilità concrete di recupero e reinserimento nella società. In molti paesi è ancora grave la discriminazione verso questi malati, per la presunta incurabilità del male e per le tremende mutilazioni che provoca.
La Chiesa gestisce nel mondo 529 lebbrosari. Secondo la ripartizione per continente: in Africa 184, in America 45 (totale), in Asia 285, in Europa 12 e in Oceania 3. Le nazioni che ospitano il maggior numero di lebbrosari sono: in Africa: Repubblica Democratica del Congo (35), Madagascar (26), Sudafrica (23); in America del Nord: Stati Uniti (1); in America centrale: Messico (4); in America centrale-Antille: Haiti (2); in America del Sud: Brasile (15), Ecuador (8), Perù (5); in Asia: India (215), Corea (16), Pakistan (13); in Europa: Austria (9); in Oceania: Papua Nuova Guinea (3). (S.L.) (Agenzia Fides 29/1/2011)
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martedì 11 gennaio 2011

Direttamente dal Portale dell'Arcidiocesi notizie sulla scuola

Scuole superiori, novità in numerosi istituti friulani   versione testuale
Approvato dalla Provincia l’aggiornamento del piano di dimensionamento scolastico

UDINE (11 gennaio, ore 17.50) - Novità in vista nella mappa dell’offerta formativa delle scuole superiori della provincia di Udine per l’anno scolastico 2011-2012, il cui termine per le iscrizioni è stato fissato al 12 febbraio 2011. I principali cambiamenti riguardano i poli decentrati (Tolmezzo, Gemona, Latisana, Cervignano e Codroipo) mentre la situazione rimane sostanzialmente invariata per gli istituti del capoluogo friulano dove si prefigura l’attivazione di un corso in chimica, materiali e biotecnologie al Malignani mentre per lo Zanon si delinea l’ipotetica costituzione dell’Isis e l’avvio del liceo delle scienze umane (raccoglie l’eredità del liceo socio-psico-pedagogico e del liceo delle scienze sociali, cercando di coniugare tradizione e modernità).Tali ipotesi rientrano nell’aggiornamento del piano di dimensionamento scolastico approvato dall’esecutivo di palazzo Belgrado, su indicazione dell’assessore provinciale all’istruzione Elena Lizzi.
 
«Il nuovo schema (la cui entrata in vigore è subordinata al parere favorevole della Regione Fvg e dell’Ufficio scolastico regionale) affianca il piano del febbraio 2010, elaborato per recepire i regolamenti attuativi varati nel 2009 che hanno completamente rivoluzionato il “catalogo” dei corsi di studio per le scuole superiori – spiega l’assessore Lizzi –. Le proposte sono il frutto di un lavoro di mediazione con i presidi, con l’intento principale di rafforzare i poli decentrati decongestionando così gli istituti cittadini dove gravitano buona parte degli studenti (12 mila sui 20 mila complessivi)». Non solo. «Oltre a un utilizzo più efficace delle strutture – aggiunge Lizzi –, l’inserimento dei nuovi percorsi punta a rispondere alle vocazioni di sviluppo dei singoli territori. Una scuola, dunque, ancora più vicina all’economia locale. Va sottolineato che, in continuità con la versione del 2010, anche il nuovo piano prevede il mantenimento in ciascuna istituzione scolastica degli indirizzi attualmente esistenti al fine di consentire il naturale esaurimento degli stessi e agli studenti la conclusione degli studi già avviati».
 
Nello specifico, l’aggiornamento del piano (le cui indicazioni dovranno risultare compatibili con le risorse di organico disponibili e non comportare alcuna richiesta di immobili, né di attrezzature) prevede di estendere l’offerta del Paschini di Tolmezzo introducendo il liceo classico (precedentemente presente, poi chiuso negli anni '90 per carenza di iscrizioni a causa della coesistenza di un altro corso di studi presso il collegio salesiano Don Bosco, chiuso quest'anno) mentre al D’Aronco di Gemona viene ipotizzato l’inserimento di un corso di grafica e comunicazione.
 
Articolate e rispondenti alle richieste del territorio, le proposte che riguardano la Bassa Friulana. Al “Malignani 2000” di Cervignano è prevista l’attivazione del liceo delle scienze umane già previsto nel piano pluriennale e inserito a completamento dell’offerta formativa del bacino di utenza locale. Due, invece, le novità per l’Isis Mattei Latisana dove la Provincia di Udine, sentiti i dirigenti scolastici, gli enti locali e le categorie economiche, propone di avviare il liceo linguistico e un percorso professionale mirato a formare tecnici esperti nella gestione della strumentazione e dell’elettronica installata a bordo delle imbarcazioni da diporto. All’Isis Linussio di Codroipo, invece, viene proposta la conversione del corso “tecnico delle industrie meccaniche” in “manutenzione e assistenza tecnica per operatore meccanico”. Nel piano inoltre, si riconferma la richiesta di attivazione del terzo Centro provinciale per l’Istruzione degli adulti, già tra gli obiettivi del piano 2010, il cui avvio è legato all’iter del regolamento ministeriale.

A partire da settembre 2011, inoltre, all’Isis Malignani partirà il corso biennale per la formazione di tecnici superiori indirizzo industria meccanica e aeronautica collegato all’Its (Istituto di formazione superiore costituito nel settembre 2010). Il corso, sarà accessibile a persone che hanno già seguito un percorso di studi secondario di tipo tecnico-industriale e quindi in possesso di un diploma di scuola superiore, ed è orientato a dare una formazione tecnica equiparabile a quella dei modelli d’istruzione superiore già presenti da anni nel nord Europa.
 

lunedì 3 gennaio 2011

Il messaggio dell'Arcivescovo di Udine per la Giornata mondiale della Pace

"Senza le religioni la società è un deserto"   versione testuale

Iniziamo questo nuovo anno con la benedizione di Mosè: “Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda la pace”. Desideriamo che il nostro primo passo nel 2011sia fatto nella pace e la invochiamo da Gesù, Figlio di Dio e figlio di Maria, che la Chiesa proclama “Principe della pace”.
Un nuovo anno ha sempre il sapore di un nuovo inizio e quale segno di speranza è che cominci sotto l’auspicio della pace! Questo sognò Paolo VI quando proclamò il primo gennaio “Giornata mondiale della pace”.
Questo è l’augurio che Benedetto XVI rivolge a tutti gli uomini di buona volontà all’inizio del suo tradizionale messaggio: “All’inizio del nuovo anno il mio augurio vuol giungere a tutti e a ciascuno; è un augurio di serenità e di prosperità, ma soprattutto è un augurio di pace” (n. 1).
Il Papa continua il suo messaggio riflettendo su una delle condizioni basilari perché sia salvaguardata la pace tra gli uomini: la libertà religiosa è via per la pace.
Tra la libertà religiosa e la pace c’è un legame profondo che tante volte non è capito e non è rispettato; per questo il Santo Padre si è sentito il dovere di richiamarlo all’opinione pubblica mondiale.
Il suo messaggio è molto denso e articolato anche se scorrevole nel testo. Invito caldamente a leggerlo e, in questa omelia, mi limito a sottolinearne solo qualche passaggio.
Richiamo, prima di tutto, il motivo principale per cui è tanto importante che sia rispettata la libertà religiosa, il diritto di ogni uomo a professare la propria religione sia privatamente che pubblicamente. Scrive il Papa: “Il diritto alla libertà religiosa è radicato nella stessa dignità della persona umana la cui natura trascendente non deve essere ignorata o trascurata” (n. 2). La persona umana ha una natura spirituale. Cerca il senso e la realizzazione di sé fuori di sé, aprendosi a Colui che è l’Essere spirituale, a Dio a cui immagine ogni uomo è stato creato.
Di conseguenza, una persona è rispettata nella sua dignità quando le è offerta la piena libertà ad esprimere il suo rapporto con Dio anche in modo pubblico, secondo la religione a cui appartiene.
Solo una società che salvaguarda la libertà religiosa può vantare di avere ordinamenti giusti e di promuovere, per questo, la pace. Anzi, il Papa si spinge ad affermare che la libertà religiosa “è la cartina di tornasole per verificare il rispetto di tutti gli altri diritti umani, essendone sintesi e vertice” (n. 5).
Quello che è un diritto inalienabile di ogni persona è, purtroppo, ancora troppe volte offeso in diversi Stati del mondo. Per questo il messaggio pontificio ha un tono pressante e, a volte, preoccupato; teme, infatti, che le violazioni alla libertà religiosa arrivino a mettere in pericolo la convivenza pacifica tra i popoli e la pace.
Afferma, in particolare, che proprio “i cristiani sono attualmente il gruppo religioso che soffre il maggior numero di persecuzioni a motivo della propria fede” (n. 1).
Due sono le forme più diffuse di negazione della libertà religiosa che fanno patire molti cristiani e altre persone religiose: il fondamentalismo e il laicismo.
Il fondamentalismo è una negazione evidente e, spesso, violenta della libertà religiosa che tocca purtroppo varie Nazioni specialmente in Africa e in Asia. In questi giorni, anche la cronaca – purtroppo non sempre attenta a queste notizie – ha dovuto occuparsi di vere persecuzioni che hanno mietuto vittime dentro comunità cristiane, qualche volta all’interno degli stessi luoghi di culto e durante pacifiche celebrazioni liturgiche.
Il laicismo riguarda, invece, gli Stati europei ed è una forme, forse, meno evidente ma non meno grave di negazione della libertà religiosa. Può un po’ impressionare l’affermazione che anche in Europa si offende un diritto fondamentale della persona umana.
Di fatto, si sta diffondendo una certa idea di laicità dello Stato che, in nome della uguaglianza di tutti i cittadini, riduce la religione a fatto privato da praticare individualmente o all’interno di gruppi e ambienti ad essa riservati, senza manifestazioni pubbliche.
Da tale concezione nasce l’insofferenza verso manifestazioni e simboli religiosi che abbiano cittadinanza nella vita pubblica. Nascono anche le reazioni contro la Chiesa quando pubblicamente si esprime richiamando l’importanza di valori che per il Vangelo sono indiscutibili; ma tali dovrebbero essere considerati da tutta la società civile.
Questa visione laicista dello Stato impoverisce tutta la società umana perché, volendo cancellare la presenza pubblica delle religioni, più che uguaglianza rischia di creare deserto; un deserto privo di quelle esperienze e di quei valori che ogni persona, intellettualmente onesta, deve riconoscere come radici della nostra civiltà.
Di fronte a queste forme attuali di negazione della libertà religiosa, ci sentiamo in sintonia con il Santo Padre che invita tutti gli uomini di buona volontà a rivendicare questo diritto inalienabile della persona umana. Non possiamo che condividere questo suo appello: “Il mondo ha bisogno di Dio, Ha bisogno di valori etici e spirituali, universali e condivisi e la religione può offrire un contributo prezioso nella loro ricerca, per la costruzione di un ordine sociale giusto e pacifico, a livello nazionale e internazionale” (n. 15).
+ Arcivescovo di Udine
Mons. Andrea Bruno Mazzocato

mercoledì 1 dicembre 2010

Comune + parrocchia=SEGNI DI SPERANZA(dal nostro internauta Tony)

 www.glocalcity.org sotto "testimonianze" troviamo
Di Paolo Balduzzi

Il 30 Novembre 2008 sarà ricordato come un giorno particolare per la Valle di Ledro, in Trentino Alto Adige.  Quel giorno, un referendum popolare ha sancito la nascita di un comune unico, che ha visto la luce il 1° Gennaio 2010 dopo un anno di rodaggio.
Sei comuni prima distinti, Molina di Ledro, Tiarno di Sopra, Concei, Tiarno di Sotto, Bezzecca e Pieve di Ledro, hanno scelto, con una maggioranza schiacciante del 75% dei voti, di fondersi in un’unica realtà amministrativa con l’obiettivo di una maggiore efficienza, della riduzione dei costi e del miglioramento dei servizi al cittadino. La fusione dei comuni della Valle di Ledro è uno dei primi esperimenti in tal senso in Italia, e non nasce da interessi particolari ed economici, ma da un percorso che parte da lontano e che ha nella ricerca della fraternità una delle spinte innovative e concrete.
Don Giampietro Baldo è un esperto di “unioni”: le otto parrocchie della Valle sono tutte sotto la sua amministrazione pastorale da alcuni anni. A lui abbiamo posto alcune domande su questa esperienza che adesso vede la luce:
Don Giampietro, qual'è il suo commento sui dati del referendum? Tre cittadini su quattro hanno voluto l'unione. Come mai?
“Posso dire è che l'unione dei comuni non è frutto di una scelta a tavolino, ma è il risultato di un percorso che nel tempo ha visto le varie comunità conoscersi e apprezzarsi. Ognuna ha imparato dall'altra qualcosa di bello e utile per la propria gente. Penso sia stato questo contesto di reciprocità tra le parti ad aver permesso un risultato del genere al referendum. In fondo non è stato altro che uno sbocco naturale che gli eventi avevano preparato”.
Il suo essere pastore delle otto parrocchie della Valle ha contribuito secondo lei a sostenere la spinta all'unione?
“Più che il mio lavoro personale, penso che sia stata la testimonianza di fraternità vissuta con gli altri parroci ad aver contagiato la gente: Don Lino e Don Pio, il primo ora è in Cielo, il secondo è in pensione. Nel rapporto fra noi tre ci siamo messi sempre a confronto per capire le nostre diversità e offrire le ricchezze nate dalla nostra storia, dall'esperienza acquisita, l'uno all'altro. E questo non solo da un punto di vista dell'amicizia o della condivisione faccia a faccia, ma soprattutto nel rapporto con i nostri fedeli, cercando di spiegare loro la bellezza dell'unità, i lati positivi e creativi che sono dietro le cose fatte insieme. Avere un'unica programmazione pastorale nel tempo ha permesso questo percorso di conoscenza, attivando forze prima impensate, sia per un reciproco aiuto nelle varie necessità pastorali, e piano piano anche per condividere gioie e dolori della nostra gente, che poi, una volta imparato lo stile, si è messa in gioco in prima persona per il prossimo”.
Quando parla di “gente” si riferisce anche a coloro che lavorano nelle amministrazioni locali...
“Certamente. L'unità è contagiosa proprio per questo. Ci siamo messi sempre in gioco anche con i sindaci e i vari amministratori della Valle per vivere la stessa reciprocità di cui parlavo prima. Chiara Lubich, la fondatrice dei Focolari che ci ha fatto conoscere questo ideale, una volta aveva detto più o meno queste parole: “Il mio sogno è un paese unito attorno al parroco e al sindaco”. E mi pare che si stia verificando proprio questo fenomeno. Fare rete, collaborare per il bene di tutti, ha avuto dei benefici effetti dal punto di vista pastorale alle comunità prima arroccate sui loro campanilismi. Mi ricordo quando mancavano dei catechisti in una parrocchia, e quelli dell'altra sono venuti ad aiutarci. Non ce l'avremmo fatta senza di loro e questo ha confermato la necessità, ma anche la bellezza dell'unità. Tradotta in termini amministrativi questa esperienza può portare solo beneficio a tutta la comunità. Di questo, con lungimiranza, se ne sono accorti i sindaci per primi, che si sono impegnati in una campagna per l'unità della Valle portando a modello il nostro lavoro pastorale. Dal 1° Gennaio 2010 il comune unico è una realtà. Sta a noi farla fruttare come si deve”.
Nel Maggio 2010 si sono svolte le prime elezioni nel nuovo comune: per te è stata l'occasione, come parroco, di inviare una lettera a tutti gli eletti, proponendo una visione “alta” della politica.
Penso che la politica sia lavorare per la polis, la città. È il servizio più alto che si possa fare per la collettività. Ci vuole impegno, senso del dovere, visioni ampie, senza perdersi nel ‘partito’, che evidenzia la parte, ma volare alto per il bene della polis. E qui è successo un po' questo: alle elezioni si sono presentate nove liste, quella del PD era completa, quella civica di centro-destra era mancante di qualche elemento. Il responsabile del PD ha telefonato a quella dell'altra lista e le ha detto: "Non preoccuparti delle persone che non trovi, te le presento io; sono persone che vorrebbero impegnarsi, ma non con me che sono di sinistra. Sono sicuro che con te verrebbero." E così è stato”.

Sono segni di speranza, e qui, con l'esperienza vissuta, sono gesti che danno nuova credibilità alla politica.

“Come ho scritto nella lettera citata, penso che sei un politico se sai ascoltare tutti, anche le parti avverse, se sai costruire con tutti, evidenziando il positivo che ci può essere in ogni proposta. Sei un politico se ti lasci conquistare dai sogni e dalla fantasia per proporre novità, bellezza, armonia. Sei un politico se vivi i problemi della polis, se partecipi ai traumi dei cittadini, se sai costruire rapporti nuovi fra le varie persone e le varie comunità, divise per tanti anni. Sei un politico se sai rispettare ogni proposta, ogni persona, se sai accogliere, e se saprai convergere le varie proposte su binari condivisibili a tutti”.

venerdì 26 novembre 2010

Domenica 28 novembre 2010

I DOMENICA DI AVVENTO (ANNO A)
PRIMA LETTURA (Is 2,1-5)
Il Signore unisce tutti i popoli nella pace eterna del suo Regno.
Dal libro del profeta Isaìa

Messaggio che Isaìa, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme.
Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarà saldo sulla cima dei monti
e s’innalzerà sopra i colli,
e ad esso affluiranno tutte le genti.
Verranno molti popoli e diranno:
«Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci insegni le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri».
Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
Egli sarà giudice fra le genti
e arbitro fra molti popoli.
Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerà più la spada
contro un’altra nazione,
non impareranno più l’arte della guerra.
Casa di Giacobbe, venite,
camminiamo nella luce del Signore.
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 121)
Rit: Andiamo con gioia incontro al Signore.
Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme! Rit.

È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide. Rit.

Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano;
sia pace nelle tue mura,
sicurezza nei tuoi palazzi. Rit.

Per i miei fratelli e i miei amici
io dirò: «Su di te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederò per te il bene. Rit.
SECONDA LETTURA (Rm 13,11-14a)
La nostra salvezza è più vicina.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti.
La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.
Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Sal 84,8)
Alleluia, alleluia.
Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza.
Alleluia.
VANGELO (Mt 24,37-44)
Vegliate, per essere pronti al suo arrivo.
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
All’inizio di questo nuovo anno liturgico chiediamo al Signore di renderci attenti e disponibili alla sua parola, affinché possiamo essere pronti ad accoglierlo quando irromperà nella nostra vita.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Per la santa Chiesa di Dio, perché sappia essere custode ed amplificatrice della parola e del progetto d’amore di Dio nel mondo. Preghiamo.

2. Perché gli uomini sappiano valorizzare il tempo, senza inseguirlo cercando di riempirlo di cose, quanto piuttosto "abitandolo", vivendo come eventi di salvezza le situazioni in cui sono immersi. Preghiamo.
 
3. Per coloro che sono "prigionieri" della civiltà che cattura le menti e i cuori proponendo come scopo del vivere le illusioni fugaci del piacere, della ricchezza, del potere. Preghiamo.

4. Perché ogni uomo e ogni donna sappiano riscoprire l’autenticità di una fede vissuta, anelando così all’incontro con il Signore risorto, atteso come salvatore della vita. Preghiamo.
 
5. Per la nostra comunità, perché sappiamo esprimere la nostra vigilanza nell’attesa del Signore con una preghiera pura ed una comunione profonda e sincera. Preghiamo

6.(SOLO MESSA DELLE 11) Perché il segno luminoso della Corona dell’Avvento ci aiuti ad invocare il Signore nella preghiera familiare. Preghiamo

7. Per i nostri fratelli CAZZOLA ALFONSO e MARCON MATILDE che questa settimana ci hanno lasciato. Il Signore Doni loro la pace e la gioia eterna , Preghiamo
O Padre, ascolta le nostre preghiere. Ravviva in noi il desiderio di incontrarci con tuo figlio Gesù, per ricevere da lui un solido orientamento nella fede e l’impulso a operare nella carità. Te lo chiediamo proprio in nome di Gesù Cristo, nostro Signore.

Una settimana strana...

Povero scriba: 3 giorni interi senza internet, 3 giorni il tecnico telecom ha impiegato affinchè lo scriba potesse tornare a operare....

lunedì 15 novembre 2010

Prega per lei!

Don Gigi, don Ennio, don Denis, i consigli pastorali parrocchiali e le comunità cristiane di San Giorgio di Nogaro, Porpetto, Porto Nogaro, Villanova, Zellina e della forania di Porpetto sono vicine con l'affetto e la preghiera al loro Parroco don Igino per il ritorno alla Casa del Padre della mamma 
BRUNA ZAINA in SCHIFF 
  San Giorgio di Nogaro , 15 novembre 2010

domenica 14 novembre 2010

Foglio Parrocchiale della domenica 14 novembre 2010

Parrocchia di S. Giorgio di Nogaro
Porto Nogaro - Villanova - Zellina 
Trentatreesima del tempo ordinario     novembre 2010
Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».



GIORNO
ORA
CELEBRAZ.

INTENZIONE

NOTE

DOMENICA
14  novembre
XXXIII del Tempo Ordinario
  8.30    S. MESSA
  11.00    S. MESSA
 18.00    S. MESSA


X Zaina Lillia, Davide e Pines   Maria
XFogagnolo Amerigo
Ore 18.00 Celebrazione comunitaria con il Vescovo.
LUNEDì
15 novembre
S. Alberto Magno
   9.00  S .MESSA
X Pitton Tullio
XGiuseppeX Felicita
X Ezio e Nerina

MARTEDì
16 novembre
S. Margherita di Scozia
 9.00    S .MESSA
X Varone Sergio XComisso Cesare e Elvia XPierina e Antonio XAdalgisa e EmilioXDef. Turcato e Tujach


MERCOLEDì
17 novembre
S. Elisabetta d’Ungheria
 9.00   S .MESSA
X Bornacin FrancescoX Felicita
XCroda Augusta XIndri Ada
XTullis Boem Elisabetta
XSec. Int: Mattiussi


GIOVEDì
18 novembre
Ded. Basilicha S. Pietro
  9.00   S .MESSA
X Pre Checo Placereani  XFelicita
XBramuzzo Romeo
XFam. Vicenzino Lino


VENERDì
19 novembre
S. Fausto
 9.00    S .MESSA
X Ugo e Natalina X Felicita
XEmilio e Raffaella XMichele, Cettina e Irene XDef. Cagnolini














SABATO
20 novembre
S. Felice di Valois
18.00   S. MESSA
X Carrara Emilio  XLiana
XFam. Diamante Agostino
XAnime del Purgatorio

DOMENICA
21 novembre
XXXIV del Tempo Ordinario

 8.30    S. MESSA
  11.00   S. MESSA
 18.00   S. MESSA
X Longhin Enzo,
XOlindo e Maria
XDe Faccio Franca
X Fam. Lucchesi e Mazzaro

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 SIAMO ADULTI

L'anno liturgico volge al termine, come al termine volge ogni cosa creata, ed oltre il termine c'è l'eternità. Il passaggio dal tempo all'eternità sarà segnato da avvenimenti che, pur spaventosi, non dovranno suscitare timore nei credenti in Cristo. Occorre fiducia in Lui che ci viene incontro sulle nubi del cielo. L'ossessione della fine di questo mondo non è estranea al nostro tempo. Sono comparse diverse previsioni, con date tutte diverse: Nostradamus, calendari aztechi, senza trascurare i vati più recenti. Siamo adulti e dovremmo discernere tra favola e realtà. La realtà ci dice che la fine di questo mondo, per tutti noi, è più vicina adesso che al momento della nostra nascita, pertanto dovremmo stare più attenti a quanto facciamo, per non dover dire, al momento opportuno: " Non ti conosco, chi sei." Il giorno del Signore non è lontano e allorché verrà, Dio stabilirà il suo regno, giudicherà la storia, capovolgerà l'ordine degli uomini, bocciando chi si auto-promuove e innalzando quanti sono stati sempre scartati. Dobbiamo stare perciò molto attenti, affinché auto-promozione e ingiustizie non germoglino nei nostri cuori. Ciò che dobbiamo fare è: allestire "un forno rovente" per bruciare "come paglia" quei germogli che non sono consoni con l'Amore, anche se ciò ci procurerà dolore. Il Signore viene a giudicare con giustizia e rettitudine le sue creature. Perciò cantiamo al Signore, accordando voce e suono, conformandoci a tutto il creato, con canti di gioia ed esultanza. Paolo invita, quei membri della chiesa di Tessalonica che "vivono disordinatamente, senza far nulla e in continua agitazione", a guadagnarsi il pane "lavorando in pace". Attendere ed annunciare un altro mondo non deve essere un pretesto per vivere alle spalle degli altri, fomentando disordini ed alimentando malumori sui quali speculare a nostro favore, facendoci portatori di verità rivelate soltanto a noi e a nessun altro note. 
Il Vangelo odierno è uno stralcio del discorso escatologico del Vangelo secondo la versione di Luca, in cui, distruzione del tempio di Gerusalemme e fine dei tempi si sovrappongono e confondono. La curiosità umana fa immediatamente la sua comparsa e subito si chiedono tempi e date, mentre il monito "Convertitevi e credete al Vangelo" non viene neanche preso in considerazione, c'è sempre tempo. Gesù non soddisfa la nostra curiosità ma dice che prima del "giorno del Signore" dovranno accadere calamità naturali e, oltre queste, guerre, rivoluzioni, odio e violenze contro i suoi discepoli. Quanto duri questo tempo non è detto. E' suggerito invece che è necessario, al più presto, convertirsi e credere al Vangelo perché la fine dei tempi, che è già cominciata, ci impone di fare i Cristiani e non di essere, per così dire cristiani, solo perché battezzati.

 PRIMO INCONTRO CON LE FORANIE


Cari sacerdoti, diaconi, consacrate/i, sorelle e fratelli laici,
ringrazio Dio Padre che mi ha mandato tra voi come Vescovo e Pastore per camminare assieme al seguito di Gesù e ascoltare la sua voce.
Sto imparando a conoscere e ad amare la Santa Chiesa di Udine, cercando di imitare il Cuore del Signore Gesù, il buon pastore.
Per amare bisogna, prima, conoscere. Per questo mi sono sentito chiamato a fare presto un viaggio attraverso l’Arcidiocesi per avere un primo incontro con le foranie.
Dedicherò tre giorni ad ogni forania, dal venerdì alla domenica, a partire dal 9 aprile p.v., per visitare, dialogare e pregare assieme.
Farò una visita, pur breve, ad ogni parrocchia della forania.
Avrò, poi, degli incontri per dialogare specialmente con i sacerdoti, i diaconi, le religiose e religiosi, i laici impegnati in pastorale, i giovani e i sindaci.
In vari momenti pregheremo assieme concludendo, domenica sera, con la celebrazione della Santa Messa a cui tutti sono invitati.
Quando ho obbedito al Santo Padre che mi ha inviato all'Arcidiocesi di Udine, sapevo di giungere tra un popolo già in cammino e in una Chiesa che aveva una grande storia sia antica che recente.
Desidero mettermi in cammino con voi perché un pastore è buono se cammina in mezzo alle sue pecore per andare avanti assieme.
Mi auguro che questo mio primo incontro con ogni forania sia una bella occasione per conoscerci e sentirci uniti dalla stessa fede in Gesù Cristo che abbiamo ricevuto dalla Chiesa di Aquileia.
Vengo tra voi anche per incoraggiare a proseguire sugli orientamenti che i Vescovi, miei predecessori, hanno dato nel Sinodo diocesano udinese V (1983 – 1988) e nei documenti successivi.
Vengo per animare la speranza che lo spirito Santo fa crescere sempre nel cuore dei cristiani, la speranza che i giovani hanno bisogno di respirare.
Affido questo mio primo incontro con le foranie all'intercessione di Maria, Vergine delle Grazie e di Castelmonte e ai santi patroni Ermagora e Fortunato.
In attesa di incontrarci, invoco su tutte le nostre comunità cristiane la benedizione di Dio Padre.
+ Andrea Bruno Mazzocato
Arcivescovo
19 marzo 2010, Solennità di S. Giuseppe
ANDREA BRUNO MAZZOCATO
ARCIVESCOVO DI UDINE


BREVISSIME DIOCESI, FORANIA, PARROCCHIA



Il Vescovo tra noi per la Visita Pastorale

Ore 9.00 Visita alle Parrocchie: 9.00 Pampaluna (celebrazione della Messa)-10.00 Corgnolo-10.30 Castello
Ore 11.00 Messa a Porpetto
Ore 12.30 Pranzo (canonica di Porpetto)
Ore 16.00 Incontro con gli Operatori pastorali (Auditorium S. Zorz)
Ore 18.00 Messa foraniale di chiusura (chiesa di S. Giorgio)



Domenica 21 novembre 2010, solennità di Nostro Signor Gesù Cristo Re dell’Universo,

dalle ore 15.30 alle ore 17.00, nella Cattedrale di Udine:
l’Arcivescovo incontra catechisti e animatori impegnati nell’annuncio della fede in tutte le parrocchie dell’Arcidiocesi.

Venerdì 19 novembre: incontro delle catechiste delle Superiori in Canonica alle ore 20.30

Domenica 21 novembre: S. Messa di Ringraziamento a Porto Nogaro. Seguirà la benedizione degli autoveicoli.

+Questa settimana ci hanno lasciato Pighi Aurelio,  Colautti Lino. Ricordandoli  nella  preghiera rinnoviamo le condoglianze ai familiari che ringraziano quanti hanno partecipato al loro lutto

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...