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sabato 30 dicembre 2023

SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE (ANNO B) 31 dicembre 2023


 SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE (ANNO B)

Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
I pastori andarono, senza indugio,
e trovarono Maria e Giuseppe
e il bambino adagiato nella mangiatoia. (Lc 2,16)

Colletta

O Dio, nostro creatore e Padre,
tu hai voluto che il tuo Figlio
crescesse in sapienza, età e grazia
nella famiglia di Nazaret;
ravviva in noi la venerazione
per il dono e il mistero della vita,
perché diventiamo partecipi della fecondità del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Gen 15,1-6; 21,1-3)
Uno nato da te sarà tuo erede.

Dal libro della Gènesi

In quei giorni, fu rivolta ad Abram, in visione, questa parola del Signore: «Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande». Rispose Abram: «Signore Dio, che cosa mi darai? Io me ne vado senza figli e l’erede della mia casa è Elièzer di Damasco». Soggiunse Abram: «Ecco, a me non hai dato discendenza e un mio domestico sarà mio erede». Ed ecco, gli fu rivolta questa parola dal Signore: «Non sarà costui il tuo erede, ma uno nato da te sarà il tuo erede».
Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle» e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza».
Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.
Il Signore visitò Sara, come aveva detto, e fece a Sara come aveva promesso. Sara concepì e partorì ad Abramo un figlio nella vecchiaia, nel tempo che Dio aveva fissato. Abramo chiamò Isacco il figlio che gli era nato, che Sara gli aveva partorito.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 104)
Rit: Il Signore è fedele al suo patto.

Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere.
A lui cantate, a lui inneggiate,
meditate tutte le sue meraviglie.

Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
ricercate sempre il suo volto.

Ricordate le meraviglie che ha compiuto,
i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca,
voi, stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.

Si è sempre ricordato della sua alleanza,
parola data per mille generazioni,
dell’alleanza stabilita con Abramo
e del suo giuramento a Isacco.

SECONDA LETTURA (Eb 11,8.11-12.17-19)
La fede di Abramo, di Sara e di Isacco.

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava.
Per fede, anche Sara, sebbene fuori dell’età, ricevette la possibilità di diventare madre, perché ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre già segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si può contare.
Per fede, Abramo, messo alla prova, offrì Isacco, e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo unigenito figlio, del quale era stato detto: «Mediante Isacco avrai una tua discendenza». Egli pensava infatti che Dio è capace di far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe anche come simbolo.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Eb 1,1.2)
Alleluia, alleluia.

Molte volte e in diversi modi nei tempi antichi
Dio ha parlato ai padri per mezzo dei profeti,
ultimamente, in questi giorni,
ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
Alleluia.

VANGELO (Lc 2,22-40)
Il bambino cresceva, pieno di sapienza.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».
C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

Preghiera dei fedeli
Rivolgiamo la nostra preghiera a Dio Padre, fonte della vita. In Lui trova fondamento ogni amore di padre e di madre. Egli ci doni di riconoscere i suoi doni e il suo piano di salvezza.
Lo invochiamo dicendo: Ascolta la tua famiglia, o Signore!

1. Per le Chiese cristiane, che mostrano ancora oggi le ferite prodotte dalle divisioni: dona il tuo spirito di riconciliazione, perché ogni Chiesa goda delle ricchezze altrui, preghiamo.
2. Per ogni bambino che nasce: perché sia accolto come dono da custodire con rispetto, gratitudine e con un costante impegno educativo, preghiamo.
3. Per tutti i giovani: nel difficile momento delle scelte possano sempre contare sull'aiuto di genitori ed educatori, per comprendere al meglio la propria chiamata, preghiamo.
4. Per le coppie che non possono avere il dono dei figli: il loro amore possa aprirsi a chi nel mondo attende affetto e accoglienza, preghiamo.
5. Per chi non ha famiglia o fugge da esperienze negative: possa contare sull'aiuto di persone oneste e SU comunità cristiane accoglienti e cariche di affetto, preghiamo.

O Dio, nostro Padre, tu hai voluto che il tuo Figlio fosse accolto in una famiglia. Dona a ogni bambino che nasce di conoscere l'affetto e la tenerezza dei genitori, e dona alla tua Chiesa di cercare sempre la tua volontà, come ha fatto la famiglia di Nazareth. Per Cristo nostro Signore

venerdì 31 gennaio 2020

PRESENTAZIONE DEL SIGNORE - Domenica 2 febbraio 2020

PRESENTAZIONE DEL SIGNORE
XXIV Giornata mondiale della Vita consacrata
XLII Giornata nazionale per la Vita«Aprite le porte alla vita»
Domenica 2 Febbraio 2020

Camminare incontro al Signore, per possedere la vita eterna

BENEDIZIONE DELLE CANDELE
E PROCESSIONE

Il Celebrante (che indossa il Piviale bianco) con i ministranti (che portano turibolo, Croce, ceri, secchiello con l’acqua benedetta e aspersorio) ed i fedeli si portano luogo indicato, mentre si esegue il canto di accoglienza.

MONIZIONE INTRODUTTIVA
DEL CELEBRANTE
C – Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.   T – Amen.

C – Il Signore, Luce del mondo, sia con tutti voi.  
T – E con il tuo spirito.

C - Fratelli carissimi, sono passati quaranta giorni dalla solennità del Natale. Anche oggi la Chiesa è in festa, celebrando il giorno in cui Maria e Giuseppe presentarono Gesù al tempio. Con quel rito il Signore si assoggettava alle prescrizioni della legge antica, ma in realtà veniva incontro al suo popolo, che l’attendeva nella fede.
Guidati dallo Spirito Santo, vennero nel tempio i santi vegliardi Simeone e Anna; illuminati dallo stesso Spirito riconobbero il Signore e pieni di gioia gli resero testimonianza.
Anche noi qui riuniti dallo Spirito Santo andiamo incontro al Cristo nella casa di Dio, dove lo troveremo e lo riconosceremo nello spezzare il pane, nell’attesa che egli venga e si manifesti nella sua gloria.

Dopo una breve pausa di silenzio, il Celebrante benedice le candele.

BENEDIZIONE DELLE CANDELE
C - Preghiamo.
O Dio, fonte e principio di ogni luce, che oggi hai rivelato al santo vecchio Simeone il Cristo, vera luce di tutte le genti, benedici  +  questi ceri e ascolta le preghiere del tuo popolo, che viene incontro  a te con questi segni luminosi e con inni di lode; guidalo  sulla  via del bene, perché giunga alla luce che non ha fine. Per Cristo nostro Signore.   T – Amen.

Il Celebrante asperge le candele senza dir nulla.
Subito dopo, si avvia in processione.
All’arrivo in Chiesa, si esegue il canto d’introito.


CELEBRAZIONE EUCARISTICA

Giunto in presbiterio, il Celebrante depone il piviale e indossa la casula; bacia l’altare e lo incensa. Poi si porta alla sede, prosegue la celebrazione con la Grande Dossologia e conclude i riti d’introduzione con la Colletta.

GRANDE DOSSOLOGIA

COLLETTA
C - Dio onnipotente ed eterno, guarda i tuoi fedeli riuniti nella festa della Presentazione al tempio del tuo unico Figlio fatto uomo, e concedi anche a noi di essere presentati a te pienamente rinnovati nello Spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo...  

LITURGIA DELLA PAROLA


PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – Il Mistero pasquale è la chiave interpretativa della Parola di Dio della festa odierna. Cristo sulla croce è colui che ci ha purificati e ha offerto sé stesso per noi. È lui che è entrato nel tempio santo di Dio aprendo la via anche per noi. Nell’incarnazione si è fatto talmente simile a noi per venirci in aiuto, sostenerci nella prova e darci la capacità di aprirci alla luce e di accogliere la sua salvezza.

PRIMA LETTURA: Ml 3,1-4
Entrerà nel suo tempio il Signore, che voi cercate.

Dal libro del profeta Malachìa

Così dice il Signore Dio:
«Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti.
Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai.
Siederà per fondere e purificare l’argento; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia.
Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE: dal Salmo 23

Rit.  Vieni, Signore, nel tuo tempio santo.

Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche, / ed entri il re della gloria.

Chi è questo re della gloria?
Il Signore forte e valoroso,
il Signore valoroso in battaglia.

Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche, / ed entri il re della gloria.

Chi è mai questo re della gloria?
Il Signore degli eserciti è il re della gloria.

SECONDA LETTURA: Eb 2,14-18
Doveva rendersi in tutto simile ai fratelli.

Dalla lettera agli Ebrei

Poiché i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, e liberare così quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitù per tutta la vita.
Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e degno di fede nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo.
Infatti, proprio per essere stato messo alla prova e avere sofferto personalmente, egli è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.

Parola di Dio

CANTO AL VANGELO: Lc 2,30.32

Alleluia, alleluia.
I miei occhi hanno visto la tua salvezza:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele.
Alleluia.

VANGELO: Lc 2,22-40
I miei occhi hanno visto la tua salvezza.

 Dal Vangelo secondo Luca

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.
Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».
C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

Parola del Signore.

PROFESSIONE DI FEDE

PREGHIERA DEI FEDELI
C - Fratelli e sorelle, convocati dallo Spirito Santo per celebrare l’incontro tra Cristo e il suo popolo, ci uniamo a Maria e a Giuseppe per essere presentati a Dio nostro Padre.
L - Preghiamo insieme e diciamo:
O Padre, rivela al mondo la luce del tuo Cristo.
  1. Perché la Chiesa, tempio del Dio vivente, segno e strumento dell’incontro fra Cristo e ogni uomo, porti a tutti l’annunzio missionario del Vangelo, preghiamo.
  2. Perché le persone consacrate rendano grazie a Dio del dono ricevuto e rinnovino l’impegno di seguire Cristo obbediente, povero e casto, e così facciano splendere nella Chiesa e nel mondo la sua luce, preghiamo.
  3. Perché il Signore si degni di mandare a noi nuovi fratelli e sorelle che, nella vita di speciale consacrazione, siano testimoni della Sua Luce nella notte del nostro mondo, preghiamo.
  4. Perché gli anziani della nostra Comunità parrocchiale, che nel nostro tempo necessitano particolarmente di attenzione, non siano relegate nelle prigioni e nell’isolamento delle case di riposo, ma siano riconosciuti nella loro dignità di persone, esperte di umanità, capaci di offrire alle nuove generazioni testimonianza delle esperienze vissute nel cammino della vita, preghiamo.
  5. Perché il dono della vita sia ben custodito e tutelato in ogni creatura dal suo inizio al suo naturale termine e ogni buon cristiano sia capace di condividere tale dono nell’esperienza della fraternità e della alterità, preghiamo.
  6. Perché anche noi sappiamo offrirci come Cristo al Padre nel servizio ai fratelli, recando la luce della fede nelle periferie esistenziali e sociali degli spazi in cui viviamo e operiamo, preghiamo.
C - O Padre, che nel tuo Figlio presentato al tempio manifesti visibilmente l’incontro fra l’antica e la nuova alleanza, fa’ che la tua Chiesa sperimenti con Maria e Giuseppe la gioia messianica e ogni uomo cammini nello splendore della tua luce. Per Cristo nostro Signore.   T - Amen.

Ringraziamento alla Comunione

** G - Ti hanno aspettato tutta la vita, Signore,
nonostante il sorriso ironico di molti
e finalmente sei venuto loro incontro.
Ti hanno riconosciuto
e dal loro cuore sono uscite parole di gioia,
di lode e di ringraziamento
perché i loro occhi avevano finalmente visto
il Salvatore promesso e da loro tanto atteso.
Sono anch’io a ringraziarti, Signore,
per essermi venuto incontro
a dirmi parole che avevano il sapore dell’Amore.
Sono anch’io a ringraziarti, Dio vero,
per avermi fatto conoscere la bellezza
e lo splendore della tua verità
e per aver fatto nascere in me
la gioia dell’appartenenza alla tua grande famiglia.
Sono anch ‘io a ringraziarti, Dio dell’amore,
perché hai squarciato le nubi del mio orizzonte
così che ora posso cantare l’alleluia della vita,
che ogni giorno in me viene
per eucaristicizzare il tempo e le cose.
Sono anch’io a ringraziarti, Dio della luce,
perché mi hai fatto essere come una candela accesa
che spinge la sua luce verso l’alto.
(Averardo Dini)

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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