Filippesi 1,4 ... e sempre, in ogni mia preghiera per tutti voi, prego con gioia...
venerdì 7 aprile 2023
martedì 21 marzo 2023
La Parola di Martedì della IV settimana di Quaresima 2023
Martedì della IV settimana di Quaresima
Prima Lettura
Dal libro del profeta Ezechièle
In quei giorni [l’angelo] mi condusse all’ingresso del tempio [del Signore] e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiché la facciata del tempio era verso oriente. Quell’acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell’altare. Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all’esterno, fino alla porta esterna rivolta a oriente, e vidi che l’acqua scaturiva dal lato destro.
Quell’uomo avanzò verso oriente e con una cordicella in mano misurò mille cùbiti, poi mi fece attraversare quell’acqua: mi giungeva alla caviglia. Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare quell’acqua: mi giungeva al ginocchio. Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare l’acqua: mi giungeva ai fianchi. Ne misurò altri mille: era un torrente che non potevo attraversare, perché le acque erano cresciute; erano acque navigabili, un torrente che non si poteva passare a guado. Allora egli mi disse: «Hai visto, figlio dell’uomo?». Poi mi fece ritornare sulla sponda del torrente; voltandomi, vidi che sulla sponda del torrente vi era una grandissima quantità di alberi da una parte e dall’altra.
Mi disse: «Queste acque scorrono verso la regione orientale, scendono nell’Aràba ed entrano nel mare: sfociate nel mare, ne risanano le acque. Ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il torrente, vivrà: il pesce vi sarà abbondantissimo, perché dove giungono quelle acque, risanano, e là dove giungerà il torrente tutto rivivrà. Lungo il torrente, su una riva e sull’altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui foglie non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina».
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dio è per noi rifugio e fortezza.
Dio è per noi rifugio e fortezza,
aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce.
Perciò non temiamo se trema la terra,
se vacillano i monti nel fondo del mare.
Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio,
la più santa delle dimore dell’Altissimo.
Dio è in mezzo ad essa: non potrà vacillare.
Dio la soccorre allo spuntare dell’alba.
Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.
Venite, vedete le opere del Signore,
egli ha fatto cose tremende sulla terra.
Canto al Vangelo
Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Crea in me, o Dio un cuore puro;
rendimi la gioia della tua salvezza.
Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Vangelo
Dal Vangelo secondo Giovanni
Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.
Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all’istante quell’uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.
Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all’uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi la tua barella e cammina”». Gli domandarono allora: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi e cammina”?». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo.
Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell’uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.
Parola del Signore
domenica 12 marzo 2023
Papa Francesco: "Gesù ci chiede di prenderci cura della sete altrui" angelus 12 marzo 2023
Di Marco Mancini
Città del Vaticano, 12 marzo, 2023 / 12:13 AM (ACI Stampa).
Gesù che chiede acqua alla Samaritana “è un’immagine dell’abbassamento di Dio: in Gesù, Dio si è fatto uno di noi; assetato come noi, soffre la nostra stessa arsura. La sete di Gesù, infatti, non è solo fisica, esprime le arsure più profonde della nostra vita: è soprattutto sete del nostro amore. Ed emergerà nel momento culminante della passione, sulla croce; lì, prima di morire, Gesù dirà: ho sete”. Lo ha detto Papa Francesco, stamane, introducendo l’Angelus della III Domenica di Quaresima.
“Ma il Signore che chiede da bere – ha ricordato il Papa - è Colui che dà da bere: incontrando la samaritana le parla dell’acqua viva dello Spirito Santo, e dalla croce effonde dal suo costato trafitto sangue e acqua. Gesù, assetato d’amore, ci disseta d’amore. E fa con noi come con la samaritana: ci viene incontro nel nostro quotidiano, condivide la nostra sete, ci promette l’acqua viva che fa zampillare in noi la vita eterna”.
Gesù però ci chiede – ha aggiunto il Pontefice – “di prenderci cura della sete altrui. Dammi da bere ci dicono quanti hanno sete di vicinanza, di attenzione, di ascolto; ce lo dice chi ha sete della Parola di Dio e ha bisogno di trovare nella Chiesa un’oasi dove abbeverarsi. Dammi da bere è l’appello della nostra società, dove la fretta, la corsa al consumo e l’indifferenza generano aridità e vuoto interiore. E dammi da bere è il grido di tanti fratelli e sorelle a cui manca l’acqua per vivere, mentre si continua a inquinare e deturpare la nostra casa comune”.
Il Vangelo – ha concluso - “oggi offre ad ognuno di noi l’acqua viva che può farci diventare fonte di ristoro per gli altri. E allora, come la samaritana, anche noi non penseremo più solo a placare la nostra sete, ma con la gioia di aver incontrato il Signore potremo dissetare altri; potremo capire la loro sete e condividere l’amore che Lui ha donato a noi”.
Il 17 e 18 marzo – ha ricordato infine il Papa dopo la recita dell’Angelus - si svolgerà l’iniziativa “24 ore per il Signore, un tempo dedicato alla preghiera di adorazione e al sacramento di riconciliazione. Venerdì pomeriggio sarò in un parrocchia romana. Un anno fa abbiamo svolto l’atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria ed invocato il dono della pace, non vacilli la speranza, il Signore ascolta le suppliche, rimaniamo uniti nella fede e nella solidarietà con chi soffre per la guerra e non dimentichiamo il martoriato popolo ucraino”.
sabato 11 marzo 2023
III DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO A) 12 marzo 2023
III DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO A)
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Viola
Antifona d'ingresso
I miei occhi sono sempre rivolti al Signore:
egli libera dal laccio il mio piede.
Volgiti a me e abbi pietà, perché sono povero e solo.
(Cf. Sal 24,15-16)
Colletta
O Dio, sorgente della vita,
che offri all’umanità l’acqua viva della tua grazia,
concedi al tuo popolo di confessare
che Gesù è il salvatore del mondo
e di adorarti in spirito e verità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
PRIMA LETTURA (Es 17,3-7)
Dacci acqua da bere.
Dal libro dell’Èsodo
In quei giorni, il popolo soffriva la sete per mancanza di acqua; il popolo
mormorò contro Mosè e disse: «Perché ci hai fatto salire dall’Egitto per far
morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?».
Allora Mosè gridò al Signore, dicendo: «Che cosa farò io per questo popolo?
Ancora un poco e mi lapideranno!».
Il Signore disse a Mosè: «Passa davanti al popolo e prendi con te alcuni
anziani d’Israele. Prendi in mano il bastone con cui hai percosso il Nilo, e
va’! Ecco, io starò davanti a te là sulla roccia, sull’Oreb; tu batterai sulla
roccia: ne uscirà acqua e il popolo berrà».
Mosè fece così, sotto gli occhi degli anziani d’Israele. E chiamò quel luogo
Massa e Merìba, a causa della protesta degli Israeliti e perché misero alla
prova il Signore, dicendo: «Il Signore è in mezzo a noi sì o no?».
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 94)
Rit: Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore.
Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.
Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.
Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».
SECONDA LETTURA (Rm 5,1-2.5-8)
L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito
che ci è stato dato.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, giustificati per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del
Signore nostro Gesù Cristo. Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede,
l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella
speranza della gloria di Dio.
La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri
cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli
empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno
oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di
noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Gv 4,42.15)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Signore, tu sei veramente il salvatore del mondo;
dammi dell’acqua viva, perché io non abbia più sete.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
VANGELO (Gv 4,5-42)
Sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna.
+ Dal Vangelo
secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al
terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di
Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era
circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice
Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista
di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo,
chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non
hanno rapporti con i Samaritani.
Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice:
“Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva».
Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove
prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre
Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?».
Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi
berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua
che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita
eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia
più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va’ a
chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito».
Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. Infatti hai avuto cinque
mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero».
Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! I nostri padri
hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in
cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su
questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non
conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai
Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il
Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo
adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e
verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo:
quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo
con te».
In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con
una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli
con lei?». La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla
gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che
sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui.
Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose loro: «Io ho
da mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l’un
l’altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Il mio
cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi
non dite forse: ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico:
alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura.
Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi
semina gioisca insieme a chi miete. In questo infatti si dimostra vero il
proverbio: uno semina e l’altro miete. Io vi ho mandati a mietere ciò per cui
non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica».
Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna,
che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i
Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là
due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano:
«Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo
udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».
Parola del Signore.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Fratelli e sorelle, chiediamo al Padre la sapienza dello Spirito, che sostiene
il nostro cammino di rinnovamento.
Preghiamo insieme e diciamo: Illumina i tuoi figli, o Padre.
1. Per tutta la Chiesa: chiamata ad adorare Dio in spirito e verità, si
manifesti al mondo come segno di riconciliazione e di amore fraterno.
Preghiamo.
2. Per coloro che professano la fede cristiana: animati dal desiderio di
ascoltare docilmente la parola di vita, non rimangano sordi agli inviti che
ogni giorno il Signore rinnova. Preghiamo.
3. Per i popoli oppressi dalla violenza: nel cammino per ritrovare la loro
dignità, siano sostenuti dalla testimonianza di chi si affida alla parola di
Dio. Preghiamo.
4. Per i malati nel corpo e nello spirito: sollevati dalla presenza consolante
del Signore Gesù, ritrovino, anche nel tempo della prova, serenità e fiducia.
Preghiamo.
5. Per noi qui riuniti a celebrare l’Eucaristia: dissetati dall’acqua viva
della grazia, offriamo a tutti una credibile testimonianza di fede e di carità.
Preghiamo.
Padre di infinita misericordia, ascolta le nostre preghiere e donaci la tua
luce; suscita in noi i gesti e le parole di un’autentica conversione. Per
Cristo nostro Signore.
Per questo sacrificio di riconciliazione, o Padre,
rimetti i nostri debiti
e donaci la forza di perdonare ai nostri fratelli.
Per Cristo nostro Signore
sabato 11 febbraio 2023
VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) 11 febbraio 2023
VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)
Antifona d'ingresso
Sii per me una roccia di rifugio,
un luogo fortificato che mi salva.
Tu sei mia rupe e mia fortezza:
guidami per amore del tuo nome. (Cf. Sal 30,3-4)
Colletta
O Dio, che hai rivelato la pienezza della legge
nel comandamento dell'amore,
dona al tuo popolo di conoscere le profondità
della sapienza e della giustizia,
per entrare nel tuo regno
di riconciliazione e di pace.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
PRIMA LETTURA (Sir 15,16-21)
A nessuno ha comandato di essere empio.
Dal libro del Siràcide
Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodiranno;
se hai fiducia in lui, anche tu vivrai.
Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua:
là dove vuoi tendi la tua mano.
Davanti agli uomini stanno la vita e la morte, il bene e il male:
a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà.
Grande infatti è la sapienza del Signore;
forte e potente, egli vede ogni cosa.
I suoi occhi sono su coloro che lo temono,
egli conosce ogni opera degli uomini.
A nessuno ha comandato di essere empio
e a nessuno ha dato il permesso di peccare.
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 118)
Rit: Beato chi cammina nella legge del Signore.
Beato chi è integro nella sua via
e cammina nella legge del Signore.
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore.
Tu hai promulgato i tuoi precetti
perché siano osservati interamente.
Siano stabili le mie vie
nel custodire i tuoi decreti.
Sii benevolo con il tuo servo e avrò vita,
osserverò la tua parola.
Aprimi gli occhi perché io consideri
le meraviglie della tua legge.
Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti
e la custodirò sino alla fine.
Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge
e la osservi con tutto il cuore.
SECONDA LETTURA (1Cor 2,6-10)
Dio ha stabilito una sapienza prima dei secoli per la nostra gloria.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, tra coloro che sono perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una
sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo, che
vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel
mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la
nostra gloria.
Nessuno dei dominatori di questo mondo l’ha conosciuta; se l’avessero
conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria.
Ma, come sta scritto:
«Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì,
né mai entrarono in cuore di uomo,
Dio le ha preparate per coloro che lo amano».
Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti conosce
bene ogni cosa, anche le profondità di Dio.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Mt 11,25)
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato
i misteri del Regno.
Alleluia.
VANGELO (Mt 5,17-37)
Così fu detto agli antichi; ma io vi dico.
+ Dal Vangelo
secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono
venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non
siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino
della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di
questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà
considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà,
sarà considerato grande nel regno dei cieli.
Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e
dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà
essere sottoposto al giudizio”. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio
fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello:
“Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà
destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo
fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti
all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire
il tuo dono.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui,
perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu
venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non
avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!
Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque
guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio
cuore.
Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti
conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo
venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo,
tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra,
piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma
io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione
illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette
adulterio.
Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma
adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate
affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è
lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande
Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere
bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no,
no”; il di più viene dal Maligno».
Parola del Signore.
Preghiera dei fedeli
Il Signore della vita e della storia dona all’umanità pellegrina nel tempo il
soccorso dello Spirito, perché scopra le vie del bene e giunga a proclamare:
«Gesù Cristo è Signore». Intercediamo per tutti.
Preghiamo insieme e diciamo: Venga il tuo regno, Signore.
1. Per la santa Chiesa, pellegrina nel mondo: vivendo fedelmente il
comandamento dell’amore manifesti a tutti la bellezza e la gioia del messaggio
evangelico. Preghiamo.
2. Per quanti soffrono a causa della violenza e dell’oppressione: vedano
riconosciuto il diritto di costruire in piena dignità il proprio futuro.
Preghiamo.
3. Per coloro che hanno responsabilità educative e sociali: promuovano la
crescita integrale della persona umana, aperta a Dio e ai fratelli. Preghiamo.
4. Per quanti patiscono scandalo a causa della nostra scarsa coerenza:
confortati da luminosi esempi di molti fratelli e sorelle, ritrovino fiducia
nella potenza salvifica del Vangelo. Preghiamo.
5. Per noi qui presenti: la familiarità quotidiana con la parola di Dio ci
renda capaci di valutare con maturo discernimento ciò che Dio vuole nelle
concrete situazioni della vita. Preghiamo.
Ascolta, o Padre, la nostra preghiera: fa’ che ogni uomo conosca te, unico vero
Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo tuo Figlio. Egli vive e regna nei
secoli dei secoli.
sabato 7 gennaio 2023
BATTESIMO DEL SIGNORE (ANNO A) 8 gennaio 2023
BATTESIMO DEL SIGNORE (ANNO A)
Antifona d'ingresso
Battezzato il Signore, si aprirono i cieli
e come una colomba lo Spirito discese su di lui,
e la voce del Padre disse:
«Questi è il mio Figlio, l’amato:
in lui ho posto il mio compiacimento». (Cf. Mt 3,16-17)
Colletta
Padre santo,
che nel battesimo del tuo amato Figlio
hai manifestato la tua bontà per gli uomini,
concedi a coloro che sono stati rigenerati
nell’acqua e nello Spirito
di vivere con pietà e giustizia in questo mondo
per ricevere in eredità la vita eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
PRIMA LETTURA (Is 42,1-4.6-7)
Ecco il mio servo di cui mi compiaccio.
Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore:
«Ecco il mio servo che io sostengo,
il mio eletto di cui mi compiaccio.
Ho posto il mio spirito su di lui;
egli porterà il diritto alle nazioni.
Non griderà né alzerà il tono,
non farà udire in piazza la sua voce,
non spezzerà una canna incrinata,
non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta;
proclamerà il diritto con verità.
Non verrà meno e non si abbatterà,
finché non avrà stabilito il diritto sulla terra,
e le isole attendono il suo insegnamento.
Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia
e ti ho preso per mano;
ti ho formato e ti ho stabilito
come alleanza del popolo
e luce delle nazioni,
perché tu apra gli occhi ai ciechi
e faccia uscire dal carcere i prigionieri,
dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre».
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 28)
Rit: Il Signore benedirà il suo popolo con la pace.
Date al Signore, figli di Dio,
date al Signore gloria e potenza.
Date al Signore la gloria del suo nome,
prostratevi al Signore nel suo atrio santo.
La voce del Signore è sopra le acque,
il Signore sulle grandi acque.
La voce del Signore è forza,
la voce del Signore è potenza.
Tuona il Dio della gloria,
nel suo tempio tutti dicono: «Gloria!».
Il Signore è seduto sull’oceano del cielo,
il Signore siede re per sempre.
SECONDA LETTURA (At 10,34-38)
Dio consacrò in Spirito Santo Gesù di Nazaret.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: «In verità sto rendendomi conto
che Dio non fa preferenze di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la
giustizia, a qualunque nazione appartenga.
Questa è la Parola che egli ha inviato ai figli d’Israele, annunciando la pace
per mezzo di Gesù Cristo: questi è il Signore di tutti.
Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea,
dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito
Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti
coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui».
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Mc 9,9)
Alleluia, alleluia.
Si aprirono i cieli e la voce del Padre disse:
«Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!».
Alleluia.
VANGELO (Mt 3,13-17)
Appena battezzato, Gesù vide lo Spirito di Dio venire su di lui.
+ Dal Vangelo
secondo Matteo
In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi
battezzare da lui.
Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere
battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per
ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare.
Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli
ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di
lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato:
in lui ho posto il mio compiacimento».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Al Padre, che nel Battesimo del suo Figlio Gesù ha rivelato a tutti i popoli
l’unico salvatore del mondo, eleviamo con fiducia la nostra preghiera.
Preghiamo insieme e diciamo: Confermaci nel tuo Spirito, o Padre.
1. Per la santa Chiesa: purificata dal sangue di Cristo, Agnello senza macchia,
sia fedele alla missione di illuminare i popoli con la luce del Vangelo.
Preghiamo.
2. Per i pastori, i religiosi e gli animatori della catechesi, della liturgia e
della carità: collaborino in unità di intenti alla crescita delle comunità
cristiane. Preghiamo.
3. Per tutti i battezzati, per i genitori e i padrini: professino gioiosamente
la fede in Dio Padre che ci ha creati, nel Figlio che ci ha redenti, nello Spirito
che ci ha santificati. Preghiamo.
4. Per i confermati nella santa Cresima con il dono dello Spirito: crescano
nella somiglianza a Cristo e corrispondano con carità operosa alla grazia dei
Sacramenti. Preghiamo.
5. Per coloro che soffrono nel corpo e nello spirito: immersi nel mistero di
Cristo vi attingano forza per sostenere le prove della vita. Preghiamo.
O Padre, che nell’acqua del Battesimo e nell’unzione dello Spirito fai
risuonare la tua voce che invita a seguire Cristo tuo Figlio, trasformaci in
testimoni luminosi della tua gloria. Per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
Accogli, o Padre, i doni che la Chiesa ti offre
celebrando la manifestazione del tuo amato Figlio,
e trasformali per noi nel sacrificio perfetto
che ha lavato il mondo da ogni colpa.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO
Consacrazione e missione di Gesù
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Nel battesimo di Cristo al Giordano
tu hai operato segni prodigiosi
per manifestare il mistero del nuovo lavacro:
dal cielo hai fatto udire la tua voce,
perché il mondo credesse
che il tuo Verbo abitava in mezzo a noi;
con lo Spirito che si posava su di lui come colomba
hai consacrato Cristo tuo Servo
con olio di letizia,
perché gli uomini riconoscessero in lui il Messia,
inviato a portare ai poveri il lieto annuncio.
E noi, uniti alle potenze dei cieli,
con voce incessante proclamiamo la tua lode: Santo, ...
mercoledì 9 novembre 2022
DEDICAZIONE DELLA BASILICA LATERANENSE 9 novembre 2022
DEDICAZIONE DELLA BASILICA LATERANENSE
Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Bianco
Antifona d'ingresso
Ecco la tenda di Dio con gli uomini.
Egli abiterà con loro ed essi saranno suoi popoli;
egli sarà il Dio con loro, il loro Dio. (Ap 21,3)
Si dice il Gloria.
Colletta
O Dio, che con pietre vive e scelte
prepari una dimora eterna per la tua gloria,
continua a effondere sulla Chiesa
la grazia che le hai donato,
perché il popolo dei credenti
progredisca sempre nell’edificazione
della Gerusalemme del cielo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
LETTURE: Quando questa festa ricorre in domenica, si proclamano le tre letture qui indicate; se la festa ricorre in settimana, si sceglie come prima lettura una delle due che precedono il Vangelo; il Salmo responsoriale è sempre lo stesso.
PRIMA LETTURA (Ez 47, 1-2.8-9.12)
Vidi l’acqua che usciva dal tempio, e a quanti giungeva quest’acqua portò
salvezza.
Dal libro del profeta Ezechièle
In quei giorni, [un uomo, il cui aspetto era come di bronzo,] mi condusse
all’ingresso del tempio e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua
verso oriente, poiché la facciata del tempio era verso oriente. Quell’acqua
scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell’altare.
Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all’esterno, fino
alla porta esterna rivolta a oriente, e vidi che l’acqua scaturiva dal lato
destro.
Mi disse: «Queste acque scorrono verso la regione orientale, scendono
nell’Àraba ed entrano nel mare: sfociate nel mare, ne risanano le acque. Ogni
essere vivente che si muove dovunque arriva il torrente, vivrà: il pesce vi
sarà abbondantissimo, perché dove giungono quelle acque, risanano, e là dove
giungerà il torrente tutto rivivrà. Lungo il torrente, su una riva e
sull’altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui foglie non
appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le
loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le
foglie come medicina».
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 45)
Rit: Un fiume rallegra la città di Dio.
Dio è per noi rifugio e fortezza,
aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce.
Perciò non temiamo se trema la terra,
se vacillano i monti nel fondo del mare.
Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio,
la più santa delle dimore dell’Altissimo.
Dio è in mezzo a essa: non potrà vacillare.
Dio la soccorre allo spuntare dell’alba.
Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.
Venite, vedete le opere del Signore,
egli ha fatto cose tremende sulla terra.
SECONDA LETTURA (1Cor 3,9-11.16-17)
Voi siete il tempio di Dio.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, voi siete edificio di Dio.
Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come un saggio architetto io ho
posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra. Ma ciascuno stia attento
a come costruisce. Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che
già vi si trova, che è Gesù Cristo.
Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno
distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di
Dio, che siete voi.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (2Cr 7, 16)
Alleluia, alleluia.
Io mi sono scelto e ho consacrato questa casa
perché il mio nome vi resti sempre.
Alleluia.
VANGELO (Gv 2, 13-22)
Parlava del tempio del suo corpo.
+ Dal Vangelo
secondo Giovanni
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i
cambiamonete.
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le
pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i
banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non
fate della casa del Padre mio un mercato!».
I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi
divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per
fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre
giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato
costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli
parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva
detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Nel giorno in cui celebriamo l’anniversario della dedicazione della Basilica
Lateranense, madre di tutte le chiese, preghiamo per la Chiesa di Roma e per
tutte le comunità cristiane sparse nel mondo.
Preghiamo insieme e diciamo: Santifica la tua Chiesa, Signore.
1. Per la santa Chiesa di Roma, che presiede alla carità dell’intera comunione
cattolica: sostienila con il tuo aiuto e fa’ che si mostri al mondo quale
tempio santo, costruito con pietre vive e preziose. Noi ti preghiamo.
2. Per il santo padre papa Francesco, vescovo di Roma, che hai scelto come pastore e guida
di tutti i credenti: benedici il suo ministero e fa’ che edifichi con la parola
e l’esempio il popolo a lui affidato. Noi ti preghiamo.
3. Per le comunità parrocchiali, che chiami ad annunciare la tua parola:
concedi loro lo Spirito di sapienza e fa’ che siano per le nuove generazioni
testimoni di una fede motivata e coerente. Noi ti preghiamo.
4. Per gli ultimi della società, che tu guardi con misericordia e tenerezza:
ascolta il loro grido di aiuto e fa’ che siano generosamente accolti e soccorsi
dalla comunità cristiana. Noi ti preghiamo.
5. Per noi, convocati all’ascolto della tua parola: trasformaci in tempio vivo
della grazia e fa’ che lo Spirito abiti sempre nei nostri cuori. Noi ti
preghiamo.
O Dio, che con pietre vive e scelte prepari una dimora eterna per la tua
gloria, continua a effondere sulla Chiesa la tua grazia, perché il popolo dei
credenti progredisca sempre nell’edificazione della Gerusalemme del cielo. Per
Cristo nostro Signore.
PREFAZIO
Il mistero della Chiesa che è sposa di Cristo e tempio dello Spirito
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Nella tua infinita benevolenza hai voluto abitare
dove è raccolto il tuo popolo in preghiera,
per portare a compimento in noi,
con l’incessante aiuto della grazia,
il tempio dello Spirito Santo
risplendente per santità di vita.
Tu santifichi sempre la Chiesa, sposa di Cristo,
significata dalle chiese che ti edifichiamo,
perché sia Madre lieta di una moltitudine di figli
e sia da te accolta nella gloria del cielo.
E noi, uniti agli angeli e ai santi,
innalziamo a te l’inno di benedizione e di lode: Santo, ...
sabato 16 aprile 2022
Veglia Pasquale -Sabato Santo 16 aprile 2022 ore 21
VEGLIA PASQUALE NELLA NOTTE
SANTA (ANNO C)
Maria Maddalena,
Giovanna e Maria madre di Giacomo.
Anche le altre, che erano con loro,
raccontavano queste cose agli apostoli.
Colore liturgico: Bianco
LITURGIA DELLA LUCE
Benedizione del Fuoco Si spengono le luci della chiesa. Preghiamo. |
Preparazione del cero Il sacerdote incide una croce sul cero pasquale per configurarlo a Gesù Cristo; poi incide l’alfa e l’omega, prima e ultima lettera dell’alfabeto greco, per indicare che Cristo è il principio e la fine di tutte le cose; infine incide le cifre dell’anno per significare che Gesù - Signore del tempo e della storia - vive oggi per noi. Nel compiere tali riti il sacerdote dice: Cristo ieri e oggi: la luce del Cristo che risorge glorioso |
Processione Il diacono o, in sua assenza, il
sacerdote prende il cero pasquale e, tenendolo elevato, da solo canta: |
Preconio Pasquale Il sacerdote, giunto all’altare, si reca
alla sede. Il diacono pone il cero pasquale sul candelabro, preparato nel
mezzo del presbiterio o presso l’ambone. |
>
LITURGIA DELLA PAROLA
In questa Veglia, vengono
proposte nove letture, cioè sette dall’Antico e due (Epistola e Vangelo) dal
Nuovo Testamento. |
>
Prima lettura
Gen 1,1 - 2,2
Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona.
|
Dal libro della Gènesi |
>
Salmo responsoriale
Sal 103
|
Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra. Benedici il Signore, anima mia! |
Orazione Tutti si alzano in piedi, e il sacerdote
dice: |
>
Seconda lettura
Gen 22,1-18
Il sacrificio di Abramo, nostro padre nella fede
|
Dal libro della Gènesi |
>
Salmo responsoriale
Sal 15
|
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: |
Orazione Preghiamo. |
>
Terza lettura
Es 14,15- 15,1
Gli Israeliti camminarono sull’asciutto in mezzo al mare.
|
Dal libro dell’Èsodo |
>
Salmo responsoriale
Es 15,1-7a.17-18
|
Cantiamo al Signore: stupenda è la sua vittoria! «Voglio cantare al Signore, |
Orazione Preghiamo. |
>
Quarta lettura
Is 54,5-14
Con affetto perenne il Signore, tuo redentore, ha avuto pietà di te
|
Dal libro del profeta Isaìa |
>
Salmo responsoriale
Sal 29
|
Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato. Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato, |
Orazione Preghiamo. |
>
Quinta lettura
Is 55,1-11
Venite a me e vivrete; stabilirò per voi un’alleanza eterna
|
Dal libro del profeta Isaìa |
>
Salmo responsoriale
Is 12,2-6
|
Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza. Ecco, Dio è la mia salvezza; |
Orazione Preghiamo. |
>
Sesta lettura
Bar 3,9-15.32 - 4,4
Cammina allo splendore della luce del Signore
|
Dal libro del profeta Baruc |
>
Salmo responsoriale
Sal 18
|
Signore, tu hai parole di vita eterna. La legge del Signore è perfetta, |
Orazione Preghiamo. |
>
Settima lettura
Ez 36,16-17a.18-28
Vi aspergerò con acqua pura e vi darò un cuore nuovo
|
Dal libro del profeta Ezechièle |
>
Salmo responsoriale
Sal 41
|
Come la cerva anela ai corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio. L’anima mia ha sete di Dio, |
Orazione Preghiamo. |
Il sacerdote intona
l’inno Gloria a Dio, che viene cantato da tutti. Si suonano
le campane, secondo gli usi locali. |
>
Epistola
Rm 6,3-11
Cristo risorto dai morti non muore più.
|
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani |
>
Salmo responsoriale
Sal 117
|
Alleluia, alleluia, alleluia. Rendete grazie al Signore perché è buono, |
>
Vangelo
Lc 24,1-12
Perché cercate tra i morti colui che è vivo?
|
+ Dal
Vangelo secondo Luca Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo,
ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite,
tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate
tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò
quando era ancora in Galilea e diceva: “Bisogna che il Figlio dell’uomo sia
consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno”». Ed esse si ricordarono delle sue parole e, tornate
dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri.
Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che
erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli. Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e
non credevano ad esse. Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e,
chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore per
l’accaduto. |
>
LITURGIA BATTESIMALE
Il sacerdote con i ministri si reca al
fonte battesimale, se questo è in vista dei fedeli; altrimenti si pone nel
presbiterio un bacile con l’acqua. Se si benedice il fonte, ma non ci sono battezzandi: Fratelli e sorelle, |
Benedizione dell'acqua battesimale O Dio, |
Rinnovo delle promesse battesimali Terminato il rito del Battesimo oppure, se questo non ha avuto luogo, dopo la benedizione dell’acqua, tutti, stando in piedi e con in mano la candela accesa, rinnovano le promesse del Battesimo. Il sacerdote si rivolge ai fedeli con queste parole: Fratelli e sorelle, per la grazia del
mistero pasquale Ecco l’acqua, Non si dice il Credo. |
Preghiera dei Fedeli Nella gioia della luce di Pasqua che risplende in
questa notte, rendiamo grazie al Signore del dono della vita che ci rinnova,
e con fiducia eleviamo al Padre la nostra preghiera. |
PREFAZIO PASQUALE I |
Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro
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