III DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO A)
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Viola
Antifona d'ingresso
I miei occhi sono sempre rivolti al Signore:
egli libera dal laccio il mio piede.
Volgiti a me e abbi pietà, perché sono povero e solo.
(Cf. Sal 24,15-16)
Colletta
O Dio, sorgente della vita,
che offri all’umanità l’acqua viva della tua grazia,
concedi al tuo popolo di confessare
che Gesù è il salvatore del mondo
e di adorarti in spirito e verità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
PRIMA LETTURA (Es 17,3-7)
Dacci acqua da bere.
Dal libro dell’Èsodo
In quei giorni, il popolo soffriva la sete per mancanza di acqua; il popolo
mormorò contro Mosè e disse: «Perché ci hai fatto salire dall’Egitto per far
morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?».
Allora Mosè gridò al Signore, dicendo: «Che cosa farò io per questo popolo?
Ancora un poco e mi lapideranno!».
Il Signore disse a Mosè: «Passa davanti al popolo e prendi con te alcuni
anziani d’Israele. Prendi in mano il bastone con cui hai percosso il Nilo, e
va’! Ecco, io starò davanti a te là sulla roccia, sull’Oreb; tu batterai sulla
roccia: ne uscirà acqua e il popolo berrà».
Mosè fece così, sotto gli occhi degli anziani d’Israele. E chiamò quel luogo
Massa e Merìba, a causa della protesta degli Israeliti e perché misero alla
prova il Signore, dicendo: «Il Signore è in mezzo a noi sì o no?».
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 94)
Rit: Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore.
Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.
Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.
Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».
SECONDA LETTURA (Rm 5,1-2.5-8)
L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito
che ci è stato dato.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, giustificati per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del
Signore nostro Gesù Cristo. Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede,
l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella
speranza della gloria di Dio.
La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri
cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli
empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno
oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di
noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Gv 4,42.15)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Signore, tu sei veramente il salvatore del mondo;
dammi dell’acqua viva, perché io non abbia più sete.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
VANGELO (Gv 4,5-42)
Sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna.
+ Dal Vangelo
secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al
terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di
Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era
circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice
Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista
di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo,
chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non
hanno rapporti con i Samaritani.
Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice:
“Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva».
Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove
prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre
Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?».
Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi
berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua
che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita
eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia
più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va’ a
chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito».
Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. Infatti hai avuto cinque
mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero».
Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! I nostri padri
hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in
cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su
questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non
conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai
Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il
Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo
adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e
verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo:
quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo
con te».
In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con
una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli
con lei?». La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla
gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che
sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui.
Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose loro: «Io ho
da mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l’un
l’altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Il mio
cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi
non dite forse: ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico:
alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura.
Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi
semina gioisca insieme a chi miete. In questo infatti si dimostra vero il
proverbio: uno semina e l’altro miete. Io vi ho mandati a mietere ciò per cui
non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica».
Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna,
che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i
Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là
due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano:
«Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo
udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».
Parola del Signore.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Fratelli e sorelle, chiediamo al Padre la sapienza dello Spirito, che sostiene
il nostro cammino di rinnovamento.
Preghiamo insieme e diciamo: Illumina i tuoi figli, o Padre.
1. Per tutta la Chiesa: chiamata ad adorare Dio in spirito e verità, si
manifesti al mondo come segno di riconciliazione e di amore fraterno.
Preghiamo.
2. Per coloro che professano la fede cristiana: animati dal desiderio di
ascoltare docilmente la parola di vita, non rimangano sordi agli inviti che
ogni giorno il Signore rinnova. Preghiamo.
3. Per i popoli oppressi dalla violenza: nel cammino per ritrovare la loro
dignità, siano sostenuti dalla testimonianza di chi si affida alla parola di
Dio. Preghiamo.
4. Per i malati nel corpo e nello spirito: sollevati dalla presenza consolante
del Signore Gesù, ritrovino, anche nel tempo della prova, serenità e fiducia.
Preghiamo.
5. Per noi qui riuniti a celebrare l’Eucaristia: dissetati dall’acqua viva
della grazia, offriamo a tutti una credibile testimonianza di fede e di carità.
Preghiamo.
Padre di infinita misericordia, ascolta le nostre preghiere e donaci la tua
luce; suscita in noi i gesti e le parole di un’autentica conversione. Per
Cristo nostro Signore.
Per questo sacrificio di riconciliazione, o Padre,
rimetti i nostri debiti
e donaci la forza di perdonare ai nostri fratelli.
Per Cristo nostro Signore
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