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mercoledì 9 marzo 2016

Fides News, Bollettino dell'8 Marzo 2016

EUROPA/ITALIA - Rispetto e promozione della dignità delle donne, in ogni ambito
 
Roma (Agenzia Fides) - Nella Giornata della donna, l’Unione mondiale delle organizzazioni femminili cattoliche (Umofc/Wucwo) mentre si rallegra per l’annunciata canonizzazione di madre Teresa di Calcutta, dedica il pensiero alle 4 suore della sua Congregazione barbaramente uccise in Yemen. In un comunicato inviato a Fides l’ Umofc si rivolge alle donne perseguitate, oggetto di violenza nelle proprie case e nelle strade, a quelle che a causa della stato di indigenza e povertà sono vittime di traffico per sfruttamento sessuale, per essere sottoposte all’utero in affitto. “Vogliamo esprimere la nostra solidarietà – scrive in una lettera indirizzata a tutte le organizzazioni la presidente mondiale dell'Umofc, Maria Giovanna Ruggieri - a quelle donne che sono costrette a lasciare il proprio Paese a causa delle guerre, delle persecuzioni, dei cambiamenti climatici, della povertà”. L'Umofc è un organismo fondato nel 1910 per promuovere la presenza, la partecipazione e la corresponsabilità della donna nella Chiesa e nella società. Oggi vi aderiscono 100 organizzazioni di tutti i continenti che coinvolgono oltre 5 milioni di donne. L’organizzazione collabora con diversi Pontifici Consigli della Santa Sede, rappresenta la voce delle donne cattoliche all'Onu a New York e Ginevra, all'Unesco a Parigi e alla Fao a Roma ed è impegnata nella Coatnet, una rete che si batte contro la tratta degli esseri umani.(AP) (8/3/2016 Agenzia Fides)
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AFRICA/TUNISIA - “I terroristi non hanno una base popolare, la gente sta con le forze di sicurezza” dice il Direttore Nazionale delle POM
 


Tunisi (Agenzia Fides) - “Il sentimento prevalente tra i tunisini è quello di vittoria contro i terroristi” dice all’Agenzia Fides p. Jawad Alamat, Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie della Tunisia, dove nella città di Ben Guerdane, al confine con la Libia, in una battaglia tra le forze di sicurezza e un gruppo armato, forse appartenente all’ISIS, almeno 55 persone, 36 delle quali terroristi, hanno perso la vita.
“La cosa importante da sottolineare è la coesione e la solidarietà tra la popolazione di Ben Guerdane e le forze dell’ordine. I terroristi non hanno un sostegno popolare, anzi sono stati respinti come nemici della nazione” sottolinea p. Jawad. “Questo episodio mette in luce il senso di fragilità della Tunisia da un lato, ma dall’altro esalta il sentimento di unità nazionale che prevale sui contrasti interni” conclude p. Jawad. (L.M.) (Agenzia Fides 8/3/2016)
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AFRICA/SUDAFRICA - I Vescovi invitano al “dialogo sincero” per superare il razzismo ancora presente nella società
 

Johannesburg (Agenzia Fides) - “Il razzismo e le divisioni razziali sono ancora presenti in Sudafrica” denunciano i Vescovi sudafricani, che invitano ad un “dialogo trasparente” anche se “siamo consapevoli che questo non è facile, e che molti di noi preferirebbero evitarlo”. “L’invito a questo dialogo- scrive Stephen Brislin, Arcivescovo di Città del Capo e Presidente della Southern African Catholic Bishops’ Conference, nella Lettera Pastorale intitolata “Un appello per superare il razzismo”- può da solo evocare una serie di emozioni, inclusi l’autogiustificazione e sentimenti di presunzione, oppure di colpevolezza, o di negazione; e dall’altra parte, sentimenti di rabbia e di infelicità. Il dialogo, razionale e rispettoso, è necessario in modo da aprirci a ricevere la guarigione di Dio”.
La Lettera Pastorale, pervenuta a Fides, sottolinea che il Sudafrica è ormai entrato nel terzo decennio dall’avvento della democrazia, ma risente ancora di discriminazioni razziali che comportano soprattutto disparità economiche e sociali, mentre non sono ancora guarite completamente le ferite di secoli di dominazione coloniale e dei decenni dell’apartheid.
L’Anno del Giubileo della Misericordia è l’occasione propizia per la Chiesa in Sudafrica “per impegnarsi in una credibile e totale conversione per superare il razzismo”. “Questo significa – prosegue Mons. Brislin – riconoscere la presenza del razzismo nella Chiesa prima e durante l’era dell’apartheid e in questi anni di democrazia. Umilmente, come Pastori, ci prostriamo dinanzi a Dio e di fronte a tutti coloro che sono nella sofferenza, per chiedere perdono per la nostra storica complicità con il razzismo nella Chiesa”.
Il dialogo al quale i Vescovi invitano la Chiesa verrà effettuato a livello diocesano e parrocchiale, al fine di valorizzare le diverse culture presenti all’interno delle comunità di fedeli. Un dialogo che deve essere accompagnato dalla preghiera e dal digiuno, per chiedere il perdono delle comunità segnate dalle discriminazioni razziali. (L.M.) (Agenzia Fides 8/3/2016)
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AFRICA/EGITTO - Il Ministro della giustizia promette una “soluzione” per gli studenti copti condannati per oltraggio all'islam
 
Minya (Agenzia Fides) – Il ministero della giustizia egiziano studierà in maniera approfondita la vicenda giudiziaria degli studenti copti condannati a cinque anni di prigione per il reato di oltraggio all'islam, per cercare una soluzione del caso che eviti di rovinare la vita dei ragazzi, pur senza mettere in atto disposizioni che potrebbero riaccendere i conflitti settari nella zona di Minya. Lo ha riferito lo stesso Ministro della giustizia, Ahmed al-Zind, noto per il suo antagonismo nei confronti dei gruppi islamisti. Nei giorni scorsi – riferisce il sito Copts United - alcuni parlamentari avevano incontrato il Ministro per chiedere di consentira almeno ai ragazzi di terminare il loro corso di studi, in modo da non compromettere il loro futuro.
La vicenda sottoposta all'attenzione del Ministro riguarda quattro studenti copti accusati di oltraggio alla religione islamica per aver diffuso nella primavera del 2015 una videoclip di pochi secondi, realizzata con il cellulare, in cui mimavano la scena dello sgozzamento di un fedele musulmano in atteggiamento orante, a imitazione delle orrende esecuzioni compiute dai jihadisti dello Stato Islamico (Daesh). A fine febbraio, il tribunale egiziano di Minya ha emesso una condanna pesante contro i ragazzi: tre di loro sono stati condannati a cinque anni di prigione, mentre il quarto, non ancora diciottenne, verrà inviato in una residenza sorvegliata per minori. Intanto un'associazine copta (vedi Fides 1/3/2016) ha già rivolto un appello al Presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi chiedendogli di intervenire nel caso, concedendo l'amnistia agli adolescenti condannati.. (GV) (Agenzia Fides 8/3/2016).
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ASIA/PAKISTAN - Chiese a rischio demolizione a Lahore per una nuova linea del treno metropolitano
 
Lahore (Agenzia Fides) – Diversi edifici e siti di valore storico, artistico e religioso, nonché diverse chiese, sono a rischio demolizione a Lahore, per far posto alla nuova linea del treno metropolitano progettata e avviata dall’amministrazione comunale, per adeguare la città alla mutate esigenze del trasporto pubblico. Come segnalano a Fides associazioni locali, cristiane e non, la nuova linea metropolitana avrà come conseguenza, inoltre, lo sfollamento di migliaia di persone dalle loro case.
Sono almeno 25 i siti storici interessati , che potranno essere demoliti anche se protetti come beni artistici. Vi sono, tra questi, diversi luoghi di culto, come le chiese cristiane presbiteriane di Sant’Andrea e Naulakha, la chiesa anglicana della Resurrezione e il cimitero di Mominpura, di particolare importanza per la comunità musulmana sciita di Lahore.
L'Istituto per bambini svantaggiati, che serviva 180 famiglie con i bambini con handicap mentale, è stato demolito e le famiglie sono in attesa di trasferire i bambini in un'altra scuola. Secondo il piano approvato, scuole, edifici, ospedali, case, spazi verdi lungo il tracciato individuato saranno distrutti.
Il progetto della linea arancione di treno metropolitano, lunga 27 km, dovrebbe essere completato entro ottobre 2017. Le organizzazioni della società civile sostengono che il governo del Punjab non ha preso in considerazione nemmeno il costo umano di spostare migliaia di persone che vivono in zone centrali densamente popolate: per loro non è previsto alcun indennizzo.
Farida Shaheed, ex relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti culturali, ha rimarcato che “la distruzione di questi siti viola il diritto dei cittadini e lede in modo significativo il patrimonio culturale della città”. Secondo l’Ong “Christian Solidarity Worldwide” “nella costruzione di questa linea ferroviaria, il governo del Punjab infrange le convenzioni internazionali che tutelano i diritti delle persone”. (PA) (Agenzia Fides 8/3/2016)
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ASIA/IRAQ - Il Patriarca caldeo: no alle “milizie cristiane” per liberare le terre occupate dai jihadisti
 
Baghdad (Agenzia Fides) - “Pensare che il nostro trionfo possa dipendere dalla creazione di fazioni armate isolate per combattere a difesa dei nostri diritti potrebbe condurre a un altro 'olocausto',” come è già successo in passato, quando milizie cristiane “hanno combattuto le guerre degli altri”. Mentre la strada da seguire è quella di “imparare la lezione della storia”, e eventualmente sostenere le forze armate regolari. Così il Patriarca caldeo Louis Raphael I esprime la sua netta e definitiva presa di distanze rispetto ai gruppi che nelle comunità cristiane sire, assire e caldee sostengono la necessità di difendere i propri diritti comunitari e combattere le forze jihadiste anche attraverso la formazione di gruppi armati organizzati su base confessionale.
In un ampio messaggio a tutti i caldei, diffuso attraverso i canali ufficiali del Patriarcato, il Primate della Chiesa caldea dice a chiare lettere che in realtà tali milizie confessionali sono “sponsorizzate e sostenute dagli stessi poteri che hanno scatenato il conflitto”, mentre l'unica soluzione legittima e efficace – sostiene il Patriarca nel suo intervento, pervenuto all'Agenzia Fides – è quella di arruolarsi nelle forze armate regolari, come l'esercito iracheno o quello che fa capo alla Regione autonoma del Kurdistan iracheno, per “collaborare con loro alla liberazione della terra occupata. Noi – prosegue il Primate ella Chiesa caldea “dobbiamo prendere atto che che il nostro destino è legato a quello di tutti gli iracheni, e questo è l'unico modo per garantire il nostro futuro insieme, dove gli sciiti sono chiamati a offrire la propria vita insieme ai curdi, ai sunniti, ai cristiani e ai turkmeni”.
Nello stesso intervento, il Patriarca caldeo definisce l'estremismo di marca islamista che sta sconvolgendo gli scenari mediorientali come un fenomeno “anomalo e politicamente telecomandato”, e ripete con forza la sua certezza che “niente espellerà la cristianità dal Medio Oriente, nonostante le difficoltà, fino a quando ci saranno cristiani decisi a rimanere nella propria terra d'origine, fieri della propria identità e della propria missione in questa parte del mondo”. (GV) (Agenzia Fides 8/3/2016).
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ASIA/INDIA - Promozione dei laici e impegno nel dialogo, priorità per la Chiesa indiana
 
Bangalore (Agenzia Fides) – “Vi è la necessità di una costante formazione dei laici perché possano comprendere e vivere il loro ruolo nella Chiesa. Nello scenario sociopolitico di oggi, è fondamentale riconoscere la dignità dei laici e la loro partecipazione alla missione della Chiesa. Inoltre la testimonianza cristiana in una società pluralistica significa impegnarsi in un dialogo fecondo con persone di diverse fedi, religioni e culture”: lo ha detto l’Arcivescovo Salvatore Pennacchio, Nunzio Apostolica in India e Nepal, intervenendo all’Assemblea plenaria dei Vescovi latini dell’India, in corso a Bangalore dal 2 al 9 marzo.
Come appreso da Fides, mons. Pennacchio ha rimarcato all’assemblea che “nel contesto dell'India, il rapporto tra la Chiesa cattolica e le altre Chiese cristiane sta migliorando. Tuttavia diversi fattori ancora ci separano. In un tempo di crescente secolarizzazione e di discriminazioni religiose, i cristiani devono essere uniti tra loro e donare alla nazione una comune testimonianza di unità e fedeltà a Cristo”.
Il Card. Oswald Gracias, Presidente della Conferenza dei Vescovi di rito latino (CCBI), ha lanciato un appello a pregare per i cristiani perseguitati nel mondo, soprattutto per i cristiani in Medio Oriente, ricordando le quattro suore uccise nel recente massacro in Yemen: “Tutte – ha ricordato – hanno cercato di vivere il carisma di Madre Teresa, donandosi totalmente, e in questo servizio hanno perso la vita. Questo omicidio è senza senso, ma darà i suoi frutti. Preghiamo perché il sangue versato porti pace in una zona lacerata”.
I Vescovi hanno anche chiesto alle autorità di adottare misure immediate per il rilascio del sacerdote salesiano indiano p. Tom Uzhunnalil, originario del Kerala, rapito dai terroristi in Yemen.
La Conferenza dei Vescovi latini dell'India (CCBI), con circa 180 vescovi, è la più grande Conferenza episcopale in Asia e la quarta più grande del mondo. (PA) (Agenzia Fides 8/3/2016)
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AMERICA/CILE - Mons. Goic: "una società più equa, per vivere con maggiore dignità"
 
Rancagua (Agenzia Fides) - Il Vescovo di Rancagua, Sua Ecc. Mons. Alejandro Goic Karmelic, che in questi giorni celebra i suoi 50 anni di sacerdozio (12 marzo 1966), ha ribadito che il salario minimo, in vigore dal 1 ° gennaio di quest'anno, non è conforme alla situazione attuale.
"Quello che ho detto nel 2007 è ancora valido – afferma il Presule nella nota inviata a Fides -. Dobbiamo metterci al posto dei più poveri. A quell’epoca avevo indicato una cifra simbolica, ma sono passati quasi 10 anni, ed è chiaro che 250 mila pesos di allora non corrispondono al 2016. Bisogna pensare che la ricchezza potrebbe essere distribuita in modo più equo, per vivere tutti con maggiore dignità".
Nel 2007, poche settimane dopo che la società mineraria statale Codelco aveva raggiunto un accordo con i lavoratori in subappalto che erano stati mobilitati (vedi Fides 23/04/2008), Mons. Goic aveva affermato, in una intervista alla televisione cilena, che il salario minimo di 144.000 pesos (US $ 277,5) avrebbe dovuto essere sostituito da un "salario etico", che a suo parere non doveva essere inferiore a 250.000 pesos (US $ 480). Il suo intervento, da allora, ha causato reazioni contrastanti nella politica, nei gruppi sociale e negli imprenditori del paese.
"La soluzione consiste nel trovare il modo di essere una società più equa. Il Cile sembra essere uno dei paesi più disuguali al mondo e in questo senso dobbiamo migliorare" ha concluso il Vescovo. (CE) (Agenzia Fides, 08/03/2016)
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OCEANIA/AUSTRALIA - Onore alle donne missionarie: il loro coraggio è indiscutibile e la loro fede incrollabile
 
Sidney (Agenzia Fides) - In occasione della Giornata internazionale della donna, Catholic Mission celebra le donne missionarie che continuano ad avere un profondo impatto sulla vita di milioni di persone, in Australia e all’estero. In un comunicato inviato all’Agenzia Fides, il direttore nazionale dell’organizzazione, padre Brian Lucas, ha definito le donne come “eroi non celebrati della Chiesa”, e ha messo in evidenza il loro incredibile lavoro nelle ultime campagne. “Negli ultimi 5 anni - ha detto p. Lucas - Catholic Mission ha messo in luce la dedizione delle donne missionarie impegnate in tutto il mondo. Anche nelle circostanze più difficili il loro coraggio è indiscutibile e la loro fede incrollabile.” Quest’anno per l’8 marzo Catholic Mission ha rivolto un appello a tutti i sostenitori invitandoli a ricordare il grande contributo delle donne all’interno della Chiesa e nella vita ordinaria. “Le donne – continua p. Lucas – sono parte integrante dell’opera della Chiesa in tutto il mondo, compresa Catholic Mission. La nostra organizzazione è stata fondata da una missionaria laica, Pauline Jaricot, e invita tutti ad unirsi in preghiera per le suore e le laiche missionarie impegnate in tutto il mondo a promuovere la fede, la giustizia e il benessere delle comunità”. (AP) (8/3/2016 Agenzia Fides)
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AFRICA/R.D. CONGO - Nomina del Rettore del Seminario teologico “S. Roberto Bellarmino” di Kisantu
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, in data 18 settembre 2015, ha nominato Rettore del Seminario teologico interdiocesano “S. Roberto Bellarmino” nella diocesi di Kisantu, il rev. Delvaux-Corneille Diampovisa Mbambi, del clero diocesano di Kisantu.
Il nuovo Rettore è nato a Mbemba (RDC) il 29 marzo 1964 ed è stato ordinato sacerdote il 29 luglio 1990 per la diocesi di Kisantu. Dopo il Seminario minore a Lemfu, ha studiato filosofia al Seminario maggiore di Mayidi e teologia alle Facoltà cattoliche di Kinshasa, licenziandosi in teologia, orientamento biblico. Dal 1991 al 1999 è stato coordinatore diocesano delle scuole cattoliche convenzionate di Kisantu, professore al Seminario maggiore di Mayidi, cappellano degli studenti cattolici universitari. Quindi ha proseguito gli studi a l’Institut catholique de Paris, conseguendo il dottorato in teologia nel 2007. Nello stesso periodo è stato vicario parrocchiale in Francia. Tornato in patria è stato rettore del Seminario propedeutico Saint Pierre de Lemfu. Dal 2009 è professore visitatore al Seminario maggiore di Mayidi e dal 2010 coordinatore diocesano delle scuole cattoliche convenzionate di Kisantu. (SL) (Agenzia Fides 08/03/2016)

lunedì 28 settembre 2015

Harlem


vaticanit - italiano has uploaded Papa Francesco: dove ci sono sogni, lì c’è sempre Gesù
Papa Francesco: dove ci sono sogni, lì c’è sempre Gesù
vaticanit - italiano
Dopo l’Onu e Ground Zero, la polvere e la voglia di riscatto di Harlem, quartiere multietnico di New York che cerca di lasciarsi alle spalle il degrado. Nella sua intensa giornata nella grande mela Papa Francesco ha visitato la scuola cattolica Nostra Signora Regina degli Angeli, dove il 70 per cento degli studenti proviene da famiglie a basso reddito di immigrati. Ha girato per i banchi, si è informato sulle ultime ricerche scolastiche e poi si è spostato nella palestra dove lo attendevano studenti, famiglie e volontari della Catholic Charities, le opere diocesane di carità dell’arcidiocesi.
Vogliamo continuare a sognare con voi, ha detto il Pontefice nel suo discorso ai bambini, e “festeggiamo” tu ...

giovedì 25 settembre 2014

Re Abdallah II all'Onu

ASIA/GIORDANIA - Re Abdallah II all'Onu: i cristiani sono una parte “costitutiva” del Medio Oriente
New York (Agenzia Fides) - “Lasciatemelo dire ancora una volta: gli arabi cristiani sono una parte essenziale del passato, del presente e del futuro della mia regione”. Così il Re di Giordania, Abdallah II, nel suo intervento alla 69esima assemblea generale dell'Onu, ha voluto ribadire davanti alla qualificata platea internazionale che le comunità cristiane rappresentano una componente fondamentale della vicenda storica del Medio Oriente, e non possono in nessun modo essere considerate ospiti o straniere nelle terre che hanno visto la prima diffusione del cristianesimo.
Nel discorso pronunciato al Palazzo di vetro di New York, Re Abdallah ha riproposto il ruolo del regno hascemita come garante di una declinazione dell'identità islamica aperta al dialogo con le altre fedi: “Gli insegnamenti del vero islam - ha ripetuto il monarca giordano - sono chiari: i conflitti e gli scontri settari sono del tutto condannati. L'islam proibisce la violenza contro i cristiani e le altre comunità che compongono ciascun Paese”. Re Abdallah ha richiamato i leader musulmani e gli altri a lavorare insieme contro azioni mistificatorie e tendenti a dividere, rivendicando con orgoglio al proprio Paese di “aver promosso iniziative interreligiose e interconfessionali”. Il monarca ha anche annunciato che la Giordania presenterà una bozza di risoluzione affinchè siano riconosciuti come genocidio e crimini contro l'umanità le recenti violenze perpetrate su base religiosa in Iraq e in Siria. (GV) (Agenzia Fides 25/9/2014).

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...