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venerdì 8 marzo 2024

IL CAMMINO NEOCATECUMENALE CELEBRA I PRIMI 50 ANNI DI PRESENZA NELL’ARCIDIOCESI DI UDINE

 

IL CAMMINO NEOCATECUMENALE CELEBRA I PRIMI 50 ANNI DI PRESENZA NELL’ARCIDIOCESI DI UDINE

Sarà celebrata mercoledì 13 marzo, alle 19 in Cattedrale a Udine, una Santa Messa di ringraziamento per i primi 50 anni di presenza del Cammino neocatecumenale in Diocesi. La Messa sarà presieduta da mons. Andrea Bruno Mazzocato.

Cinquant’anni di presenza a Udine del Cammino neocatecumenale, un percorso post-battesimale cattolico modellato sul catecumenato della chiesa primitiva, definito da Giovanni Paolo II «itinerario di formazione alla fede adatto ai tempi moderni». Il “Cammino” nacque in Spagna nei primi anni sessanta, per iniziativa del pittore Kiko Argüello e di Carmen Hernández.

Il cinquantesimo sarà celebrato con una Santa Messa in Cattedrale mercoledì 13 marzo alle 19. A presiedere la celebrazione sarà l’amministratore apostolico mons. Andrea Bruno Mazzocato, con la concelebrazione di diversi sacerdoti formati nel Cammino.

La prima comunità venne aperta il 6 gennaio 1974 nella Parrocchia di San Pio X, a Udine, dove ancora proseguono le catechesi del Cammino neocatecumenale. Mezzo secolo dopo, il Cammino neocatecumenale è presente con oltre 450 persone, afferenti soprattutto – ma non esclusivamente – alle Parrocchie di San Pio X e B.V. di Fatima, in città a Udine, Tarcento e San Giorgio di Nogaro.

Numerose le vocazioni nate in seno al Cammino: chiamate al matrimonio, al sacerdozio e, per tutti, alla missione. La celebrazione del 13 marzo sarà anche l’occasione per ringraziare il Signore dei tanti doni ricevuti in cinque decadi di presenza nel territorio diocesano.

In Regione, in particolare nel territorio della Diocesi di Trieste, è presente anche un seminario missionario “Redemptoris mater”, che ospita giovani afferenti al Cammino neocatecumenale provenienti da ogni parte del mondo, in cammino verso il sacerdozio.

giovedì 22 febbraio 2024

Venerdì 23 febbraio alle 12

Venerdì 23 febbraio alle 12 l’arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato renderà note alcune comunicazioni importanti e ufficiali che riguardano l’Arcidiocesi di Udine.

Allo stesso orario sarà predisposta una diretta radiofonica su Radio Spazio e in streaming sul canale YouTube dell’Arcidiocesi di Udine.

martedì 9 gennaio 2024

Settimana per l’Unità dei Cristiani 2024: iniziative diocesane il 14 e il 21 gennaio

 

Settimana per l’Unità dei Cristiani 2024: iniziative diocesane il 14 e il 21 gennaio

«Amerai il Signore tuo Dio e il tuo prossimo come te stesso». È tratto dal decimo capitolo del Vangelo di Luca il titolo della 58a Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani, che le chiese cristiane celebrano, come ogni anno, dal 18 al 25 gennaio. L’immagine scelta dalla Conferenza Episcopale Italiana per accompagnare la settimana, peraltro, è tratta dalla Bibbia a cielo aperto di Cercivento. Primo appuntamento domenica 14 gennaio a Codroipo.

Come ogni mese di gennaio, anche nel 2024 le Chiese cristiane dedicano una settimana alla preghiera e alla riflessione su ciò che accomuna le rispettive confessioni. È la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che ogni anno si svolge in tutto il mondo dal 18 al 25 gennaio. Le iniziative della Chiesa udinese avranno luogo domenica 14 e domenica 21 gennaio.

I materiali per la preghiera nelle Parrocchie sono disponibili sul sito web del Servizio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso.

 

Gli appuntamenti nell’Arcidiocesi di Udine

Nella Chiesa udinese la “Settimana” 2024 proporrà due appuntamenti di preghiera aperti a tutte le confessioni cristiane, proposti dal citato Servizio diocesano per l’ecumenismo.

Si inizia domenica 14 gennaio, quando alle 16 il duomo di Codroipo ospiterà i solenni Vespri ecumenici (nella foto, i celebranti dei Vespri ecumenici 2023). La cittadina del medio Friuli, infatti, ospita una presenza significativa di cristiani di diverse confessioni. Alla celebrazione, che sarà presieduta da mons. Ivan Bettuzzi, saranno anche p. Volodymyr Melnychuk della Chiesa ortodossa del patriarcato ecumenico di Costantinopoli e Jens Hansens, pastore della chiesa evangelica metodista di Udine. Sarà presente anche il diacono Marco Soranzo, responsabile del Servizio diocesano per l’ecumenismo, il dialogo interreligioso e le sette.

Domenica 21 gennaio, nel cuore della Settimana di preghiera, alle 17 la chiesa udinese della B.V. del Carmine accoglierà fedeli di tutte le confessioni cristiane per una solenne liturgia della Parola, che sarà presieduta dall’Arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato alla presenza dei pastori e dei padri delle varie chiese cristiane.

 

Le origini della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

L’immagine che accompagna l’edizione 2024 della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. L’icona è tratta dalla Bibbia a cielo aperto di Cercivento.

L’iniziativa è nata in ambito protestante nel 1908. Il primo Ottavario di preghiera, in forma simile all’attuale, nacque su iniziativa di due ministri in relazione epistolare tra loro: l’inglese Spencer Jones, anglicano, e l’americano Paul James Francis Wattson, episcopaliano (anglicano americano). Nell’anno 1907, il rev. Jones suggerì l’istituzione, per il 29 giugno di ogni anno, di una giornata di preghiera per il ritorno degli anglicani, e di tutti gli altri cristiani, all’unità con la Sede Romana. L’anno seguente Wattson ampliò l’idea, proponendola in forma di un’ottava allo scopo di domandare a Dio «il ritorno di tutte le altre pecore all’ovile di Pietro, l’unico pastore». È precisamente a questo anno (1908) che viene fatta risalire convenzionalmente la nascita ufficiale dell’attuale settimana.

Dal 1968 il tema e i testi per la preghiera sono elaborati congiuntamente dalla commissione Fede e Costituzione del Consiglio Ecumenico delle Chiese, per protestanti e ortodossi, e dal Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, per i cattolici.

 

Le confessioni cristiane nell’Arcidiocesi di Udine

Oltre alla maggiore e tradizionale presenza cattolica romana, nel territorio dell’Arcidiocesi di Udine vivono fedeli di altre confessioni cristiane, spesso immigrati da altre aree d’Europa e del mondo. Nella sfera delle chiese riformate, di matrice cosiddetta “protestante”, in Friuli trovano spazio la Chiesa evangelica-metodista (le cui nazionalità prevalenti sono italiana e ghanese) e la Chiesa avventista del 7° giorno, di provenienza prevalentemente ucraina o rumena.

In Friuli sono presenti anche alcuni gruppi di cristiani ortodossi: il principale, in termini numerici, è costituito dai fedeli della Chiesa ortodossa rumena. Molto significativa anche la presenza della comunità russa e ucraina e della Chiesa serbo-ortodossa. Tutti questi gruppi, afferenti al grande mondo delle Chiese ortodosse, si riuniscono in vari luoghi di culto in città a Udine.

Non dimentichiamo che, accanto ai cattolici di rito romano, in città sono presenti anche due comunità cattoliche di rito orientale.

venerdì 15 dicembre 2023

'Attenzione alta contro mafia'

 "Resta alta" l'attenzione delle Prefetture del Friuli Venezia Giulia per cogliere i segnali e prevenire i tentativi di penetrazione nelle attività imprenditoriali "in una regione come il Fvg, a vocazione commerciale e industriale e turistica, che attrae investimenti pubblici e che, anche per la presenza delle realtà portuali di Trieste, Monfalcone e San Giorgio di Nogaro, può apparire area di interesse per l'espansione degli affari illeciti delle organizzazioni mafiose".

E' quanto emerso nel corso della Conferenza regionale delle Autorità di pubblica sicurezza, tenutasi in prefettura a Trieste e a cui hanno partecipato, tra gli altri, i prefetti dei quattro capoluoghi Pietro Signoriello (Trieste), Domenico Lione (Udine), Raffaele Ricciardi (Gorizia) e Natalino Manno (Pordenone).
    Rispetto alle possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto sociale ed economico del Fvg - spiega una nota - "l'analisi ha permesso di confermare l'assenza sul territorio di organizzazioni criminali strutturate di stampo mafioso o la presenza di gruppi che tentano di imporsi con le forme intimidatorie proprie di soggetti che intendono mostrarsi legati da vincoli associativi criminali".

Ma l'attenzione, è stato ribadito, "resta alta". Le Prefetture, per la particolare attenzione che viene riservata agli appalti e alle opere di lavori pubblici finanziate con i fondi del Pnrr, hanno implementato, anche in applicazione di specifiche direttive ministeriali, l'azione di monitoraggio a scopo preventivo di quelle attività sensibili che spesso si ricollegano alla commissione dei cosiddetti reati spia, come ad esempio l'attività illecita di smaltimento rifiuti, l'imposizione di manodopera o il riciclaggio.
    Durante i lavori, conclude la nota, si è deciso di dar corso a un coordinamento regionale dei quattro Gruppi interforze antimafia delle Prefetture della regione per "rendere omogeneo il monitoraggio della predetta fenomenologia criminale e per la condivisione del patrimonio informativo".

lunedì 6 novembre 2023

Evento Mariano a Palmanova

 

PEREGRINATIO: 7 NOVEMBRE COINVOLTE LE SOTTOSEZIONI DI GORIZIA, TRIESTE E UDINE. MESSA PRESIEDUTA DA MONS. MAZZOCATO

Appuntamento martedì 7 novembre al Duomo di Palmanova

La statua della Madonna Immacolata di Lourdes sta percorrendo le varie regioni italiane nell’occasione dei 120 anni di fondazione dell’Unitalsi nazionale. L’ispirazione per la  “Peregrinatio Mariae” venne ai dirigenti romani presenti al santuario per il pellegrinaggio nazionale, ispirazione alla quale il Rettore Padre Michel Daubanes ben ha corrisposto, concedendo una immagine della Vergine. Il viaggio di Maria è iniziato, quindi, nel mese di settembre di quest’anno e continuerà fino a sabato 23 marzo 2024, quando verrà accolta dalla Sezione Unitalsi dell’Umbria e da lì farà ritorno al santuario di Lourdes.

La sacra immagine arriverà in mattinata a Palmanova, anche nel nostro Friuli – Venezia Giulia, il giorno 7 novembre (martedì) e rimarrà ospite del Duomo Dogale fino alla sera quando, dopo il saluto finale, verrà portata a Padova.
Nella nostra regione ci sono tre Sottosezioni unitalsiane: quella di Gorizia, quella di Trieste e quella di Udine, che si sono trovate concordi a celebrare la particolare giornata tutte e tre assieme in perfetta fraternità. Per questo Maria Immacolata attenderà tutti coloro che lo desiderano all’interno delle mura del magnifico tempio veneziano di Palmanova, allargando le proprie braccia in un’accoglienza materna.

Le tre Sottosezioni, considerata la straordinarietà dell’avvenimento, si sono fatte promotrici di un più vasto movimento invitando le parrocchie, le associazioni cattoliche, i movimenti di ispirazione mariana, coloro che si occupano in modo particolare di sofferenza e disabilità, i maggiori movimenti giovanili, a passare per Palmanova per un saluto, una preghiera alla Vergine Immacolata per se stessi, ma soprattutto per il bene, la salvezza e la pace tra i popoli.
Concluderà l’intensa giornata mons. Andrea Bruno Mazzocato, Arcivescovo di Udine, che celebrerà la Messa di fine giornata, alle ore 19.00. Fin d’ora le tre Sottosezioni sorelle del Friuli-Venezia Giulia ringraziano il Parroco di Palmanova per la gentilissima disponibilità e quanti stanno lavorando per la buona riuscita di questa “Visita” di Maria in casa nostra.

Il programma
– ore 10.30: Accoglienza della Sacra Immagine;
– ore 11.00: Preghiera del Rosario – Sottosezione di Udine;
– ore 12.00: Celebrazione Santa Messa – Sottosezione di Gorizia;
– ore 13.00: Preghiera silenziosa;
– ore 14.00 – 15.00: Celebrazione dell’Ora Nona e preghiera silenziosa;
– ore 15.00: Preghiera del Rosario – Sottosezione di Gorizia;
– ore 16.00 – 17.00: Preghiera silenziosa;
– ore 17.00 – 18.00: Celebrazione dei Vespri e preghiera silenziosa;
– ore 18.00: Preghiera del Rosario – Sottosezione di Trieste;
– ore 19.00: Celebrazione Santa Messa presieduta da mons. Andrea Bruno Mazzocato, Arcivescovo di Udine e concelebrata dai acerdoti che lo desiderano.
– ore 20.30 circa: Processione aux flambeaux e saluto all’Immacolata.

venerdì 21 aprile 2023

 

INCONTRI PER REFERENTI PASTORALI PER GLI AMBITI DELLA CATECHESI E CULTURA/COMUNICAZIONE

Dal 26 al 28 aprile due uffici pastorali diocesani - l'Ufficio catechistico e l'Ufficio per la pastorale delle Comunicazioni sociali - invitano i rispettivi referenti pastorali, nominati nelle Collaborazioni pastorali, a un incontro replicato a Tolmezzo, Udine e Palazzolo dello Stella.

Catechesi: continuare un dialogo tra il centro diocesano e i territori

Dopo il primo appuntamento, svolto nei mesi di settembre e ottobre 2022, l’Ufficio catechistico diocesano desidera incontrare nuovamente i referenti pastorali del proprio ambito. Scopo dell’incontro – a cui saranno presenti il direttore don Marcin Gazzetta, il collaboratore don Michele Frappa e la segretaria Silvia Pressacco e qualche componente delle commissioni diocesane – sarà continuare il dialogo tra ufficio e territori, condividere qualche nuovo progetto, ascoltare qualche “buona pratica” ma anche eventuali richieste o domande.

Nel caso in cui nella Collaborazione Pastorale non ci fosse ancora un referente per l’ambito della catechesi, al parroco coordinatore è chiesto l’invio di almeno un catechista.

 

Comunicazione e cultura: in arrivo un Vademecum per la costituzione dell’ambito pastorale

Al contemporaneo incontro proposto dall’Ufficio diocesano per la pastorale delle comunicazioni sociali, a cui sarà presente il direttore Giovanni Lesa, sono invitati i referenti pastorali dell’ambito Cultura e comunicazione delle Collaborazioni pastorali, eventualmente assieme al parroco coordinatore o al direttore/direttrice del Consiglio pastorale di Collaborazione.

Nelle CP in cui non sia stata ancora individuata la figura del referente per questo ambito pastorale, i parroci coordinatori possono inviare qualche delegato.

Vari i temi sul tavolo, a partire dalla presentazione del nuovo Vademecum per la costituzione dell’ambito pastorale Cultura e comunicazione nelle Collaborazioni pastorali. Sarà poi introdotto il convegno diocesano per la Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali, in programma venerdì 26 maggio nel seminario di Castellerio, e saranno discusse ulteriori proposte, informazioni e aggiornamenti.

 

Un incontro replicato in tre sedi

Per facilitare la partecipazione dei referenti e nell’intento di agevolarne gli spostamenti, i due uffici diocesani hanno redatto congiuntamente il calendario dei rispettivi incontri, i quali si svolgeranno in concomitanza e in tre sedi distinte sul territorio diocesano:

  • Tolmezzo: mercoledì 26 aprile 2023, ore 20.00, casa della Gioventù, via Lequio 2;
  • Udine: giovedì 27 aprile 2023, ore 20.30, Centro “Paolino d’Aquileia”, via Treppo 5/B;
  • Palazzolo dello Stella: venerdì 28 aprile 2023, ore 20.30 a Palazzolo dello Stella (canonica, via del Rio 3).

I referenti partecipanti potranno scegliere l’appuntamento che risulta più agevole.

domenica 20 novembre 2022

Don Renato Zuliani

E' uscito un comunicato della Parrocchia di Passons che parla della morte improvvisa di Don Renato Zuliani, già capellano di Palmanova negli anni 70 e di San Giorgio di Nogaro , aspetto, come chi legge,conferma ufficiale



Parrocchia San Martino Passons

Affidiamo a Maria, Porta del Cielo, l'anima del nostro pastore Don Renato Zuliani, venuto a mancare oggi domenica 20 novembre 2022.
Per chi lo desidera stasera alle ore 20.30 in chiesa sarà recitato un primo Santo Rosario.
Le informazioni sul funerale saranno comunicate al più presto.
Uniamoci nella preghiera.

lunedì 18 aprile 2022

ilfriuli.it Porto Nogaro: interventi infrastrutturali urgenti!

Corsa contro il tempo per il Porto

San Giorgio di Nogaro. Con la guerra ucraina il flusso di acciaio si è interrotto

Corsa contro il tempo per il Porto

È una corsa contro il tempo quella per salvare la competitività dell’industria siderurgica friulana e snodo nevralgico è Porto Nogaro. Infatti, i laminatoi finora hanno potuto contare sull’approvvigionamento di acciaio e ghisa dal polo industriale ucraino di Mariupol attraverso navi cargo di piccole dimensioni in grado quindi di accedere al canale fino alla banchina a ridosso della zona industriale. Ora, a causa della guerra il flusso si è interrotto e l’alternativa arriva da Paesi più lontani, come il Brasile, da dove il materiale giunge su imbarcazioni di maggiore pescaggio, costrette quindi ad attraccare in porti con fondali maggiori, in particolare Monfalcone.

Per rendere nuovamente funzionale Porto Nogaro e, più in generale, la Zona Aussa Corno sono urgenti, quindi, interventi infrastrutturali, come emerso in un recente convegno tecnico organizzato dalla società di consulenza Mill’s a Cividale. La provincia di Udine, con laminatoi in grado di produrre quattro milioni di tonnellate di output finito l’anno, è seconda solo a Brescia in Italia per export di acciaio, e questa situazione sta impattando molto sulle imprese e sui due principali porti regionali di riferimento per il settore del metallo.


Ecco quindi l’appello a potenziare l’infrastruttura ferroviaria tra i poli di Cervignano, San Giorgio di Nogaro e Monfalcone, e ad aumentare la profondità dei fondali dei porti per le navi più grandi di materie prime che solcano le rotte oceaniche da molto più lontano. Un’esigenza inderogabile visto che nei prossimi mesi le bramme di acciaio per i laminatoi arriveranno da Brasile, India, Cina e Indonesia. “L’acciaio sta subendo anche una forte penuria di disponibilità e questo sarà probabilmente l’impatto più forte sui porti” ha confermato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Zeno D’Agostino.

In tal senso, forte è l’urgenza di adeguare il pescaggio del bacino di San Giorgio di Nogaro che serve la zona industriale dell’Aussa Corno, dove gli attesi lavori di dragaggio previsti da ben prima che la questione russo-ucraina si palesasse non sono ancora stati avviati.

mercoledì 11 agosto 2021

Parroco di trasaghis, capellano a San Giorgio di Nogaro

 

Addio a don Fausto Quai, parroco di Trasaghis

Originario di Susans, frazione di Majano, aveva 81 anni, 27 dei quali trascorsi in Germania dove era stato inviato dalla Curia

TRASAGHIS. È morto don Fausto Quai, parroco di Trasaghis e religioso emigrante in Germania. Don Fausto Quai è mancato domenica sera a 81 anni nella sua casa a Susans di Majano: un anno fa era stato colpito da una malattia che nonostante le cure dei parenti e dei sanitari non è riuscito a sconfiggere.

Quella di don Fausto Quai è stata una vita dedicata alla chiesa, nel corso della quale si è sempre distinto per la sua bontà e la volontà di aiutare chi aveva più bisogno. Fausto Quai era nato nel 1940 a Susans e nel 1966 era stato ordinato sacerdote dal vescovo Giuseppe Zaffonato: le sue prime esperienze di parroco le fece a Udine, in seguito a San Giorgio di Nogaro e poi a Liaris di Ovaro.

La Curia di Udine lo mandò a servire la comunità religiosa in Germania dove ha vissuto per 27 anni: tra le città in cui ha operato ci sono Rasstatt in Baden-Württemberg, Saarbrücken e Saarlouis nel Saarland. «Ci fu un momento – racconta Lisa Cagliotti, che si è presa cura di lui negli ultimi 28 anni – in cui interpellò il console di Stoccarda chiedendo una mano per potersi recare nelle carceri di Ravensburg a fare lezione ai detenuti che non avevano la terza media.

Don Fausto raccontava che faceva 90 chilometri per aiutare quelle persone: gli volevano tutti bene». Raggiunti i 60 anni, don Fausto avrebbe dovuto andare in pensione ma piuttosto che ritirarsi preferì tornare in Friuli per rimettersi a disposizione della comunità.

Tornato a casa, diede inizialmente una mano a Majano e per un breve periodo a Lignano, finché nel 2006, con l’assenso di monsignor Pietro Brollo, divenne parroco di Trasaghis. Don Fausto si diede da fare per sistemare la chiesa di Santa Margherita nel capoluogo ma servì anche le chiese di Braulins e Peonis. Uomo di cultura, era un grande lettore e amava occuparsi delle sue viti.

«La scomparsa di don Fausto – fa sapere il sindaco Stefania Pisu – ha suscitato grande commozione nella comunità: ci ha lasciato dopo aver combattuto fino all’ultimo contro la malattia ma noi vogliamo ricordarlo sorridente come in occasione del suo 80esimo compleanno che abbiamo festeggiato a febbraio 2020, a Braulins».

A farsi interprete del cordoglio nella comunità di Majano è il sindaco Raffaella Paladin. Don Fausto Quai lascia i nipoti Alessandra e Gianluca e la signora Lisa. I suoi funerali saranno celebrati mercoledì nella chiesa di Trasaghis alle 16.30: il suo corpo sarà tumulato nel cimitero di Susans. 

venerdì 12 febbraio 2021

ADDIO A MONS. DARIO SAVOIA

 

LUTTO NELL’ARCIDIOCESI DI UDINE: ADDIO A MONS. DARIO SAVOIA

Un nuovo lutto ha colpito la Chiesa udinese: venerdì 12 febbraio il Signore ha chiamato a sé mons. Dario Savoia. Il sacerdote si è spento all'età di 90 anni. A breve sarà comunicata la data delle esequie.


Nato a Pozzecco di Bertiolo nel 1930, don Savoia fu ordinato sacerdote nel 1954. Nello stesso anno iniziò un incarico – durato dodici anni – come docente nel seminario di Castellerio, prima di dedicarsi all’insegnamento in diverse scuole medie del territorio friulano.

Nel 1973 divenne assistente ecclesiastico della FACE, la Famiglia degli Artisti Cattolici “Ellero”, una realtà diocesana che riuniva pittori, scultori, architetti e artisti in generale che desideravano crescere nella fede. Contestualmente, mons. Savoia assunse l’incarico di Difensore del Vincolo presso il tribunale della Sacra Rota a Roma.

Nominato canonico onorario del capitolo metropolitano di Udine nel 1990, dallo stesso anno iniziò una lunga cura pastorale della parrocchia udinese di San Giacomo, in pieno centro città.

La data delle esequie di mons. Savoia non è stata ancora fissata e, pertanto, sarà comunicata a breve.

 


Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...