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domenica 10 luglio 2022

XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (AANNO C)10 luglio 2022

 

XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (AANNO C)



Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Cf. Sal 16,15)

Colletta
O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità
perché possano tornare sulla retta via,
concedi a tutti coloro che si professano cristiani
di respingere ciò che è contrario a questo nome
e di seguire ciò che gli è conforme.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Oppure (Anno C):
Padre misericordioso,
che nel comandamento dell'amore
hai portato a compimento la legge e i profeti,
donaci un cuore capace di misericordia
affinché, a immagine del tuo Figlio,
ci prendiamo cura dei fratelli
che sono nel bisogno e nella sofferenza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Dt 30,10-14)
Questa parola è molto vicina a te, perché tu la metta in pratica.

Dal libro del Deuteronòmio

Mosè parlò al popolo dicendo:
«Obbedirai alla voce del Signore, tuo Dio, osservando i suoi comandi e i suoi decreti, scritti in questo libro della legge, e ti convertirai al Signore, tuo Dio, con tutto il cuore e con tutta l’anima.
Questo comando che oggi ti ordino non è troppo alto per te, né troppo lontano da te. Non è nel cielo, perché tu dica: “Chi salirà per noi in cielo, per prendercelo e farcelo udire, affinché possiamo eseguirlo?”. Non è di là dal mare, perché tu dica: “Chi attraverserà per noi il mare, per prendercelo e farcelo udire, affinché possiamo eseguirlo?”. Anzi, questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 18)
Rit: I precetti del Signore fanno gioire il cuore.

La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.

Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.

Più preziosi dell’oro,
di molto oro fino,
più dolci del miele
e di un favo stillante.

SECONDA LETTURA (Col 1,15-20)
Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossèsi

Cristo Gesù è immagine del Dio invisibile,
primogenito di tutta la creazione,
perché in lui furono create tutte le cose
nei cieli e sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni,
Principati e Potenze.
Tutte le cose sono state create
per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose
e tutte in lui sussistono.
Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa.
Egli è principio,
primogenito di quelli che risorgono dai morti,
perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose.
È piaciuto infatti a Dio
che abiti in lui tutta la pienezza
e che per mezzo di lui e in vista di lui
siano riconciliate tutte le cose,
avendo pacificato con il sangue della sua croce
sia le cose che stanno sulla terra,
sia quelle che stanno nei cieli.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 6,63.68)
Alleluia, alleluia.

Le tue parole, Signore, sono spirito e vita;
tu hai parole di vita eterna.
Alleluia.

VANGELO (Lc 10,25-37)
Chi è il mio prossimo?

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».
Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Cristo non ci chiede di vivere la sua parola da spettatori esterni. La fedeltà alla propria missione gli è costata la vita. Anche noi, per essere Cristiani, dobbiamo dare noi stessi.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore, fa’ che la tua parola s’incarni in noi.

1. Perché non rimandiamo mai nessun atto d’amore ad un ipotetico domani. Preghiamo.
2. Perché la nostra fedeltà alla giustizia sia all’altezza di quella che chiediamo agli altri. Preghiamo.
3. Perché impariamo a considerare la sequela di Gesù una scelta che realizza la nostra vita. Preghiamo.
4. Perché ci ricordiamo sempre che molti degli atti più grandi nell’amore sono stati compiuti dai piccoli e dagli ultimi. Preghiamo.

O Padre, la tua forza supera di gran lunga la nostra. Aiutaci a fare il bene anche quando le nostre possibilità vacillano. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.


sabato 9 marzo 2019

PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA - C 10 Marzo 2019


PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA - C
10 Marzo 2019

«Gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri,
e il Signore ascoltò la nostra voce»

RITI DI INTRODUZIONE


INTRODUZIONE
G – Celebriamo oggi la Prima Domenica di Quaresima.
Di fronte al tentatore, che gli propone di non fidarsi di Dio ma di allearsi con lui per avere potere, Gesù ribadisce la sua incondizionata obbedienza all’Unico a cui si deve adorazione. Gesù afferma così la sua libertà rispetto alla logica di questo mondo, che plaude al successo, al possesso, al dominio anche violento. Il regno di Dio può diffondersi nel mondo solo se non si accettano compromessi con le potenze del male. E di fronte alle tentazioni del mondo non siamo abbandonati a noi stessi e alla nostra fragilità, poiché la fedeltà di Dio può diventare la nostra forza.
Questa Eucaristia ci insegni a vincere la tentazione per rimanere ancorati nell’abbraccio misericordioso di Dio.

SALUTO
C – Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.   T – Amen.

C – La grazia, la misericordia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi.   T – E con il tuo spirito.

RITO PER L’ASPERSIONE DOMENICALE
CON L’ACQUA BENEDETTA
C – Fratelli carissimi, mercoledì scorso, con il rito penitenziale dell’imposizione delle ceneri, abbiamo iniziato il cammino della Quaresima. Oggi, in questa Prima Domenica, ancora una volta anche noi, come Gesù, siamo sospinti dallo Spirito ad entrare nel deserto, in quel deserto che nella Bibbia è il luogo in cui attraverso la vita dura, le scelte coraggiose, Israele in cammino verso la terra promessa abbandona gli idoli, diventa un popolo, e conosce il Signore. È a questo che la Quaresima ci chiama.
Ora preghiamo umilmente Dio nostro Padre, perché benedica quest’acqua con la quale saremo aspersi in ricordo del nostro Battesimo.
Il Signore ci rinnovi interiormente, perché siamo sempre fedeli allo Spirito che ci è stato dato in dono.
Breve pausa di silenzio.

C - Dio onnipotente, origine e fonte della vita, benedici + quest’acqua, e fa’ che noi tuoi fedeli, aspersi da questa fonte di purificazione otteniamo il perdono dei nostri peccati, la difesa dalle insidie del maligno e il dono della tua protezione. Nella tua misericordia donaci, o Signore, una sorgente di acqua viva che zampilli per la vita eterna, perché liberi da ogni pericolo possiamo venire a te con cuore puro. Per Cristo nostro Signore.   T - Amen.

Il Celebrante asperge se stesso, quanti stanno in presbiterio e l’assemblea. Poi conclude:
C - Dio onnipotente ci purifichi dai peccati, e per questa celebrazione dell’Eucaristia ci renda degni di partecipare alla mensa del suo regno, in Cristo Gesù nostro Signore.  T – Amen.


Se non fosse possibile fare il rito di aspersione, si usi il seguente formulario per l’Atto penitenziale.

ATTO PENITENZIALE
C – Fratelli e sorelle, la madre Chiesa ogni anno ci chiama a condividere il mistero di Gesù nel deserto attraverso l’esperienza della Quaresima. Con sincerità di cuore, riconosciamo i segni del nostro attaccamento ai beni, al potere, al piacere e a ogni forma di male che insidia la nostra vita e quella di tutti gli uomini ed apriamoci alla misericordia del Dio che largamente perdona.
-          Signore Gesù, Figlio obbediente, che superando le tentazioni hai proclamato il primato di Dio, [abbi pietà di noi]  
T – Signore, pietà!
-          Cristo Signore, Parola vivente di Dio, che guidi la tua Chiesa-Sposa nell’esodo verso la Pasqua eterna nel tuo sangue, [abbi pietà di noi]   T – Cristo, pietà!
-          Signore Gesù, Servo fedele del Padre, che con la luce e la forza dello Spirito vinci le seduzioni del male, [abbi pietà di noi]   T – Signore, pietà!

C – Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.   T – Amen.

Non si canta la Grande Dossologia.

COLLETTA
C - O Dio, nostro Padre, con la celebrazione di questa Quaresima, segno sacramentale della nostra conversione, concedi a noi tuoi fedeli di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo e di testimoniarlo con una degna condotta di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo...   T – Amen.

oppure:
C - Signore nostro Dio, ascolta la voce della Chiesa che t'invoca nel deserto del mondo: stendi su di noi la tua mano, perché nutriti con il pane della tua parola e fortificati dal tuo Spirito, vinciamo con il digiuno e la preghiera le continue seduzioni del maligno. Per il nostro Signore Gesù Cristo...  
T – Amen.


LITURGIA DELLA PAROLA

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – La Prima Lettura, che riprende dal libro dell’Esodo un frammento dell’antico Credo di Israele, è un inno alla liberazione che Dio ha operato e continua ad operare per tutti gli uomini.
Quella liberazione è realtà e profezia della liberazione totale che Gesù opera nel cammino della vita, perché vivere è camminare in mezzo alle innumerevoli tentazioni del mondo cercando di non perdere di vista il traguardo finale, cioè Dio.
Così Gesù, tentato, vince per sé e per noi la tentazione di ridurre i bisogni dell’uomo solo a quelli del suo corpo: l’uomo è più del suo cuore!

PRIMA LETTURA: Dt 26,4-10
Professione di fede del popolo eletto.


Dal libro del Deuteronòmio


Mosè parlò al popolo e disse:
«Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà davanti all’altare del Signore, tuo Dio, e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore, tuo Dio: “Mio padre era un Aramèo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; il Signore ci fece uscire dall’Egitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi. Ci condusse in questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele. Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato”. Le deporrai davanti al Signore, tuo Dio, e ti prostrerai davanti al Signore, tuo Dio».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE: dal Salmo 90

Rit.  Resta con noi, Signore, nell'ora della prova.

Chi abita al riparo dell’Altissimo
passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente.
Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido».

Non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli per te darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutte le tue vie.

Sulle mani essi ti porteranno,
perché il tuo piede non inciampi nella pietra.
Calpesterai leoni e vipere,
schiaccerai leoncelli e draghi.

«Lo libererò, perché a me si è legato,
lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell’angoscia io sarò con lui,
lo libererò e lo renderò glorioso».

SECONDA LETTURA: Rm 10,8-13
Professione di fede di chi crede in Cristo. 

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, che cosa dice [Mosè]? «Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore», cioè la parola della fede che noi predichiamo. Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.
Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso». Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato».

Parola di Dio

CANTO AL VANGELO: Mt 4,4

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Non di solo pane vivrà l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO: Lc 4,1-13
Gesù fu guidato dallo Spirito nel deserto e tentato dal diavolo.
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

Parola del Signore

PROFESSIONE DI FEDE
C – Fratelli carissimi, poiché per la vocazione e la grazia di Dio siete decisi a onorare e adorare Lui solo e il suo Cristo e a Lui solo volete servire, è questo il momento di rinunziare a tutte quelle potenze che sono avverse a Dio e ai culti con i quali non si onora il vero Dio.
Perché il vostro proposito diventi realtà, mentre muoviamo i primi passi del cammino penitenziale della Quaresima, rinnovate le promesse del Battesimo, con le quali un giorno avete rinunciato a satana e alle sue opere e vi siete impegnati a servire fedelmente Dio nella santa Chiesa.

C - Rinunciate al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio?   T - Rinuncio.
C - Rinunciate alle seduzioni del male, per non lasciarvi dominare dal peccato?   T - Rinuncio.
C - Rinunciate a satana, origine e causa di ogni peccato?   T - Rinuncio.

C - Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra?   T - Credo.
C - Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre?   T - Credo.
C - Credete nello Spirito Santo, la Santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna?   T - Credo.

C - Signore, Dio nostro, che riveli agli uomini la vera vita, togli la corruzione del peccato, rafforza la fede, ravviva la speranza e accresci la carità. Ti preghiamo nel nome del tuo diletto Figlio e Signore nostro Gesù Cristo e nella potenza dello Spirito Santo: allontana da noi, tuoi servi, l’incredulità e il dubbio, la servitù agli idoli, la cupidigia del denaro e le attrattive delle passioni, le inimicizie e le ostilità e qualunque forma di malizia. Tu che ci hai chiamati a essere santi e immacolati al tuo cospetto, rinnova in noi lo Spirito di fede e di pietà, di pazienza e di speranza, di temperanza e di castità, di carità e di pace. Per Cristo nostro Signore.   T - Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI
C – La memoria dei prodigi compiuti da Dio per i nostri padri sostiene la nostra fiducia a credere che il Signore ancora interviene per donare la vittoria sulla tentazione e sul male. A Dio, Padre buono, rivolgiamo la nostra filiale preghiera.
L - Preghiamo insieme e diciamo: Kyrie, eleison!
  1. Padre, il tuo Figlio, tentato nel deserto, ha vinto fondando le sue scelte sulla tua Parola: suscita nella tua Chiesa una grande fame della Parola che nutre, che scuote e che risana. Il cammino quaresimale sia un forte tempo di ascolto e di assimilazione, affinché per tutti venga il giorno benedetto della conversione. Ti preghiamo.
  2. Padre, chi crede in te non sarà deluso: rafforza la fede di tutti i battezzati, nessuno di loro viva una pura appartenenza anagrafica alla Chiesa, ma ciascuno impari ad approfondire la fede, a cercare la verità del Vangelo e a viverla, così da raggiungere la piena maturità in Cristo. Ti preghiamo.
  3. Padre, la sete dell’avere, dell’apparire e del potere, che ha insidiato Cristo, oggi ha affascinato e sedotto molti. Dona il tuo Spirito alle intelligenze e ai cuori, perché nessuna persona e nessuna società riponga la propria fiducia e gioia nelle cose che possiede, ma nella sostanza che sorregge, non nel dominio che sottomette, ma nel servizio che promuove la vita. Ti preghiamo.
  4. Padre, che con mano potente e braccio teso hai fatto uscire dall’Egitto il tuo popolo e vedi l’umanità di oggi vittima di numerose forme di schiavitù, continua ad offrire orizzonti e condizioni di libertà, perché nessun uomo schiacci più l’altro, ed il mondo intero sia la terra dove scorre latte e miele. Ti preghiamo.
C – O Padre, che ci offri ancora una volta un tempo propizio per ricuperare il vero senso della vita e riconciliarci con te e con i fratelli, fa’ che tutti insieme, sulle orme di Gesù, camminiamo giorno per giorno verso la gioia pasquale. Per Cristo nostro Signore.   T - Amen.



RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
* G – «Se tu sei Figlio di Dio…»:
ecco la breccia, Gesù, attraverso la quale
il diavolo vuole interferire
con la missione che il Padre ti ha affidato.
Certo, tu hai il potere
di trasformare le pietre in pane.
E sai bene che non c’è situazione
di pericolo, di rischio, dalla quale
non potresti trarti di impaccio.
E non ignori che tutto filerebbe liscio
se potessi disporre di mezzi,
di protezione, di ricchezze
con cui affrontare qualsiasi evenienza.
Ma non è questa la volontà del Padre.
Il tuo sarà un potere che non schiaccia,
che non umilia, che non stupisce,
sarà il potere dell’amore che rende fragili,
esposti al rifiuto e anche all’insulto,
disarmati e poveri, senza reti di protezione.
È per amore che ti sei fatto uomo,
per condividere in tutto la nostra condizione,
senza usufruire di privilegi,
senza godere di trattamenti speciali.
È per amore che sei disposto
anche a dare la tua vita,
anche ad essere giudicato e condannato.
È per amore che hai accettato
di apparire anche come uno sconfitto,
guidato sempre ed in ogni momento
da una fiducia indefettibile nel Padre tuo.
(Roberto Laurita)

oppure:
** G – Sono impazzito per lo sport,
ma poi ho scoperto che dietro ai campioni
circolavano decine di miliardi.
Ho comprato una macchina bella,
ma sull’autostrada mi ha superato
un’auto più veloce e più bella della mia.
Ho trovato un posto per lavorare
e mi sono trovato faccia a faccia
con soprusi, ingiustizie e disonestà.
Ho sposato una causa politica,
ma dopo un po’ di tempo ho toccato con mano
che è manovrata da mani sporche
a servizio di sporchi interessi.
Hai ragione tu, Signore.
Le motivazioni del mio vivere
non stanno in ciò che il mondo mi offre.
Il cuore ha sete d’infinito,
ove c’è lucentezza e verità assolute.
Ed è proprio nella tua Parola
che trovo quell’immenso pulito
che mi realizza nella totalità
del mio progetto d’uomo, degno di essere vissuto.
(Averardo Dini)


RITI DI CONCLUSIONE

DOPO LA COMUNIONE
C - Il pane del cielo che ci hai dato, o Padre, alimenti in noi la fede, accresca la speranza, rafforzi la carità, e ci insegni ad avere fame di Cristo, pane vivo e vero, e a nutrirci di ogni parola che esce dalla tua bocca. Per Cristo nostro Signore.   T – Amen.

BENEDIZIONE E CONGEDO

C - Il Signore sia con voi.   T – E con il tuo spirito.

C – Dio Padre, fonte della vita, dell’amore e ogni dono perfetto, vi colmi della sua grazia.   T – Amen.

C – Cristo Signore che ha vinto le tentazioni del deserto, vi guidi nel cammino quaresimale fino a diventare uomini nuovi nella Pasqua.   T – Amen.

C – Lo Spirito Santo porti a compimento l’opera di conversione che in questi giorni ha iniziato in voi.  
T – Amen.

C – E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio + e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.   T – Amen.

C – Affrontiamo assieme a Gesù i deserti della nostra esistenza. La Parola di Dio sia il nostro pane, la fiducia nel Padre il nostro sostegno.
Affrontiamo assieme a Gesù i deserti della terra, senza lasciarci scoraggiare dall’ingiustizia, dalla violenza, dal sopruso.

D – Andate in pace.   T - Rendiamo grazie a Dio.


venerdì 16 giugno 2017

SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO (ANNO A)




Colore liturgico: Bianco
Antifona d'ingresso
Il Signore ha nutrito il suo popolo
con fior di frumento,
lo ha saziato di miele della roccia. (Sal 81,17)
Colletta
Dio fedele, che nutri il tuo popolo
con amore di Padre,
ravviva in noi il desiderio di te,
fonte inesauribile di ogni bene:
fa’ che, sostenuti dal sacramento
del Corpo e Sangue di Cristo,
compiamo il viaggio della nostra vita,
fino ad entrare nella gioia dei santi,
tuoi convitati alla mensa del regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Dt 8,2-3.14-16)
Ti ha nutrito di un cibo, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto.

Dal libro del Deuteronòmio
Mosè parlò al popolo dicendo:

«Ricòrdati di tutto il cammino che il Signore, tuo Dio, ti ha fatto percorrere in questi quarant’anni nel deserto, per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore, se tu avresti osservato o no i suoi comandi.

Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto, per farti capire che l’uomo non vive soltanto di pane, ma che l’uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore.

Non dimenticare il Signore, tuo Dio, che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile; che ti ha condotto per questo deserto grande e spaventoso, luogo di serpenti velenosi e di scorpioni, terra assetata, senz’acqua; che ha fatto sgorgare per te l’acqua dalla roccia durissima; che nel deserto ti ha nutrito di manna sconosciuta ai tuoi padri».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 147)
Rit: Loda il Signore, Gerusalemme.

Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce.

Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun’altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.

SECONDA LETTURA (1Cor 10,16-17)
Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo?
Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane.

Parola di Dio

SEQUENZA
[Sion, loda il Salvatore,
la tua guida, il tuo pastore
con inni e cantici.

Impegna tutto il tuo fervore:
egli supera ogni lode,
non vi è canto che sia degno.

Pane vivo, che dà vita:
questo è tema del tuo canto,
oggetto della lode.

Veramente fu donato
agli apostoli riuniti
in fraterna e sacra cena.

Lode piena e risonante,
gioia nobile e serena
sgorghi oggi dallo spirito.

Questa è la festa solenne
nella quale celebriamo
la prima sacra cena.

È il banchetto del nuovo Re,
nuova Pasqua, nuova legge;
e l'antico è giunto a termine.

Cede al nuovo il rito antico,
la realtà disperde l'ombra:
luce, non più tenebra.

Cristo lascia in sua memoria
ciò che ha fatto nella cena:
noi lo rinnoviamo.

Obbedienti al suo comando,
consacriamo il pane e il vino,
ostia di salvezza.

È certezza a noi cristiani:
si trasforma il pane in carne,
si fa sangue il vino.

Tu non vedi, non comprendi,
ma la fede ti conferma,
oltre la natura.

È un segno ciò che appare:
nasconde nel mistero
realtà sublimi.

Mangi carne, bevi sangue;
ma rimane Cristo intero
in ciascuna specie.

Chi ne mangia non lo spezza,
né separa, né divide:
intatto lo riceve.

Siano uno, siano mille,
ugualmente lo ricevono:
mai è consumato.

Vanno i buoni, vanno gli empi;
ma diversa ne è la sorte:
vita o morte provoca.

Vita ai buoni, morte agli empi:
nella stessa comunione
ben diverso è l’esito!

Quando spezzi il sacramento
non temere, ma ricorda:
Cristo è tanto in ogni parte,
quanto nell’intero.

È diviso solo il segno
non si tocca la sostanza;
nulla è diminuito
della sua persona.]

Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non dev’essere gettato.

Con i simboli è annunziato,
in Isacco dato a morte,
nell'agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri.

Buon pastore, vero pane,
o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici,
portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.

Tu che tutto sai e puoi,
che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli
alla tavola del cielo
nella gioia dei tuoi santi.

Canto al Vangelo (Gv 6,51)
Alleluia, alleluia.

Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.

Alleluia.

VANGELO (Gv 6,51-58)
La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.

Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Riconoscendo nel Corpo e nel Sangue del Signore il vero nutrimento per la nostra vita, preghiamo il Padre perché ci doni la grazia di essere autentici cristiani.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa riconosca sempre nell’Eucaristia la fonte e il culmine della vita di fede. Preghiamo.
2. Perché il Papa, i Vescovi e i Presbiteri celebrino l’Eucaristia con fede, con zelo pastorale e cura della divina liturgia. Preghiamo.
3. Perché i cristiani offrano la loro concreta solidarietà ai bisognosi e condividano i loro beni con i poveri e gli affamati, aiutati in quanto fratelli da amare. Preghiamo.
4. Per chi è scoraggiato e disperato, perché trovi nell’Eucaristia il cibo spirituale per rinascere a vita nuova. Preghiamo.
5. Perché i fanciulli della nostra comunità che hanno ricevuto la Prima Comunione cerchino in Gesù la forza per crescere e divenire uomini veri, animati da una fede grande. Preghiamo.

O Dio, che ci hai donato il tuo Figlio Gesù come salvatore e redentore, rendici assidui nello spezzare il pane della parola e nell’accostarci alla Comunione, perché siamo sostenuti per le vie del mondo verso la vera vita che è comunione definitiva ed eterna con te. Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO
L’Eucaristia memoriale del sacrificio di Cristo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente e misericordioso,
per Cristo nostro Signore.
Sacerdote vero ed eterno,
egli istituì il rito del sacrificio perenne;
a te per primo si offrì vittima di salvezza,
e comandò a noi di perpetuare l’offerta in sua memoria.
Il suo corpo per noi immolato è nostro cibo e ci dà forza,
il suo sangue per noi versato
è la bevanda che ci redime da ogni colpa.
Per questo mistero del tuo amore,
uniti agli angeli e ai santi,
cantiamo con gioia l’inno della tua lode: Santo...

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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