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venerdì 2 aprile 2010

Messaggero Venato: rotonda 2

San Giorgio di Nogaro, l' opposizione: priorità alla rotonda sotto il viadotto

Messaggero Veneto — 30 marzo 2010 pagina 15 sezione: UDINE

SAN GIORGIO DI NOGARO. Tutti d’accordo sulla realizzazione della rotatoria sotto il viadotto della Sp80 pertinente al nuovo centro intermodale di San Giorgio di Nogaro, mentre l’opposizione resta decisamente contraria a quella davanti al duomo e municipio. A spiegarne le motivazioni è ancora una volta il consigliere di minoranza Enzo Bertoldi, ricordando che «l’11 gennaio 2008 era stato protocollato il progetto di massima del centro intermodale sotto il cavalcavia della Sp80. Quando ero presidente della commissione urbanistica - afferma - avevamo analizzato il progetto e richiesto diverse modifiche viarie per poter inserire il centro intermodale in modo organico nella viabilità statale, provinciale e comunale. In quella sede è nata l’idea della rotonda tra la Ss 14 e la rampa di discesa della Sp80, proveniente da Porpetto. A grandi linee, tale rotonda, con una serie di modifiche viarie, permette a chi proviene dalla rampa nord del viadotto, ossia da Porpetto e da Chiarisacco, di entrare in sicurezza nel futuro centro intermodale sotto il cavalcavia e di proseguire sia lungo la rampa sud in direzione della Ziac, sia all’ingresso, attraverso via Aquileia, al centro di San Giorgio». «La Ss 14 dal centro intermodale al municipio - afferma -, potrebbe diventare un viale centrale del paese». Tale soluzione, secondo il consigliere del Pdl, permetterebbe di garantire l’immediata alternativa al traffico dal casello di Porpetto verso la Ziac, qualora il viadotto sopra la Statale fosse fuori uso. «Per questo- conclude- riteniamo che il centro intermodale e la relativa viabilità, deve essere prioritario rispetto al resto e alla rotonda davanti al duomo e municipio». (f.a.)

Ultime dal Messaggero Veneto: rotonda 1

Nuova viabilità Riccardi: cantieri entro l anno

Messaggero Veneto — 25 marzo 2010 pagina 14 sezione: UDINE

SAN GIORGIO DI NOGARO. «Non possiamo stare qui a discutere su una rotonda: ricordiamoci che questa è inserita in un contesto generale di viabilità nella Bassa Friulana, area che questa Regione ritiene strategica e per le cui infrastrutture ha messo da parte importanti risorse. Ci sono interventi necessari da fare ma non posso non tener conto che la questione è diventata ormai partitica e questo non va: bisogno riportare la questione sulla strada che avevamo lasciato e io sono disponibile ad aspettare altre soluzioni, ma bisogna decidere in breve per cantierare l’opera entro l’anno». Riccardo Riccardi, assessore regionale alle Infrastrutture, è intervenuto al consiglio comunale informale indetto dal sindaco di San Giorgio di Nogaro, per discutere sul progetto di rotatoria sulla Ss 14 davanti al Municipio, non mancando di lanciare qualche forte messaggio in merito al progetto viario di secondo accesso alla Ziac al centro delle polemiche. Il sindaco Del Frate ha ribadito il suo sostegno al progetto. La minoranza, prima con Enzo Bertoldi, poi con Rachele di Luca (Officina. Punto di svolta), ha espresso le sue perplessità alla realizzazione dell’opera: Bertoldi ha ricordato come questa sia stata oggetto di una petizione di 300-400 firme, e dell’intervento del parroco, che hanno prodotto un nuovo progetto spostato verso Nord, via Nievo. Rachele Di Luca ha espressamente chiesto all’assessore regionale se il Comune è obbligato ad accettare la rotatoria, e in caso affermativo, che questo si farà carico della scelta fatta. Sono poi intervenuti anche Luciano Sonetto, capogruppo di maggioranza, e Riccardo Taverna, ambedue difendendo il progetto che, hanno evidenziato, modificherà l’assetto del paese, ma renderà più agevole il traffico e ne migliorerà la scorribilità. Per l’opposizione sono intervenuti, bocciando il progetto, anche Stefano Dri e Flavio D’Agostini. A conclusione Riccardi, parlando chiaramente della nuova viabilità nella Bassa, ha sottolineato di aver sempre voluto un confronto sul tema senza dividere le parti, «magari avendo discussioni all’interno della mia maggioranza, ma devo dire con rammarico che nelle ultime settimane questo tentativo è venuto meno rispetto a quegli obiettivi che ci eravamo dati. La mia posizione su Porpetto la sapete, ora auspico che si trovi una soluzione per il resto del tracciato, ma si dovrà fare in tempi brevi». Francesca Artico

domenica 5 luglio 2009

Le rotonde? A Siracusa le studiano!

COMUNE DI SIRACUSALE ROTONDE STRADALI

realizzato a cura dello

Sportello Unico del Cittadino

su indicazione del

XII Settore Mobilità e Trasporti

CHE COSA È UNA ROTATORIA

Tecnicamente si tratta di un normale incrocio, ma é così definita per la sua forma circolare; é dotata di un’isola centrale dalle cui estremità partono e arrivano ramificazioni stradali che non necessariamente debbono essere geometricamente sistemate ed opposte fra loro. In alcuni casi, inoltre, le rotatorie vengono realizzate a forma ovale o a doppia circonferenza (cioè a forma di 8), ciò a seconda della tipologia delle strade che vi convergono e dello spazio a disposizione.

L’obiettivo prefisso è quello di migliorare la fluidità del traffico, ridurre i sinistri stradali, rallentare la velocità delle automobili e, non da ultimo, abbattere le emissioni nocive e l’intensità del rumore prodotto dai veicoli circolanti in quel determinato tratto di strada. Non a caso le rotonde non prevedono tempi morti e lo spazio stradale è continuamente impegnato da veicoli in movimento.

COME E’ FATTA UNA ROTATORIA

A prescindere dalla loro forma, il tipo di rotatoria più utilizzato in Italia ed ora anche nella nostra città è quello che si ispira al modello “francese”, cioè caratterizzato dal diritto di precedenza per i veicoli che circolano all’interno della stessa.

I veicoli in entrata, pertanto, debbono fornire la precedenza a quelli che già stanno transitando sulla rotatoria.

Esistono tuttavia altri tipi di rotonde che prevedono il diritto di precedenza per coloro che provengono dall’esterno o eventualmente da destra, ma in questi casi è sistemata un’apposita e visibile segnaletica. Tuttavia questa tipologia di rotonde è oramai in forte disuso per la difficoltà di comprensione e la minore efficacia.

COSA FARE NEI PRESSI DELLA ROTATORIA

Quando si giunge nei pressi di una rotatoria, in fase di entrata, occorre rallentare, verificare la presenza di veicoli che già impegnano la rotonda, fornire la precedenza agli stessi e poi immettersi conseguentemente senza bisogno di segnalare questa manovra a coloro che ci seguono. In fase di ingresso, inoltre, quando le corsie lo consentono, è possibile circolare per file parallele.

COSA FARE ALL’INTERNO DELLA ROTATORIA

Come già ribadito, la maggior parte delle rotatorie esistenti sono realizzate secondo il modello “francese”, pertanto quando ci si trova al loro interno si ha diritto di precedenza rispetto ai veicoli in entrata anche se questi ultimi provengono da destra o da strade di primaria importanza.

Eventuali diverse modalità di circolazione sono segnalate attraverso l’apposizione di cartelli stradali e di strisce longitudinali. In particolare, nelle rotatorie a due corsie di scorrimento, è buona norma impegnare la corsia esterna (cioè quella più ampia) nel caso in cui si debba poi subito svoltare a destra; viceversa è opportuno impegnare la corsia interna (cioè quella più stretta) nel caso in cui si debba percorrere larga parte della rotatoria o si debba effettuare una inversione rispetto al senso di marcia in entrata.

Ogni manovra effettuata all’interno della rotonda e comunque ogni qualvolta la si debba lasciare per immettersi in una ramificazione laterale, è obbligatorio segnalare tale intenzione attraverso gli indicatori di direzione.

I VANTAGGI DELLE ROTATORIE

Le rotatorie alla “francese” consentono di ottenere i seguenti risultati:

1. Diminuzione della velocità di percorrenza del tratto stradale dove è posizionata la rotatoria.

2. Diminuzione dei punti di conflitto fra i veicoli e perciò dei sinistri stradali e della loro gravità.

3. Fluidificazione del traffico a causa della completa eliminazione dei tempi morti.

4. Attenuazione della rumorosità e dell’inquinamento dell’aria rispetto agli incroci semaforizzati.

5. Possibilità per i mezzi pesanti (e non) di compiere in sicurezza la manovra di inversione di marcia.

6. Migliore aspetto architettonico della strada nell’intersezione.

I PUNTI CRITICI

Si riassumono essenzialmente nella difficoltà per pedoni e ciclisti di attraversare la sede stradale in corrispondenza della rotatoria e nella possibile ripresa di velocità dei veicoli in uscita dalla stessa.

Tali inconvenienti possono essere notevolmente ridotti sistemando isole

spartitraffico, ben visibili, nello spazio compreso tra l’entrata e l’uscita della rotatoria, la cui larghezza dovrà essere tale da proteggere l’attraversamento della strada da parte di pedoni e ciclisti.

Allo stesso modo é possibile ridurre la velocità dei veicoli in uscita, sistemando dossi artificiali a breve distanza dalla rotatoria.

Incontro Parroco Comune


A proposito di rotonde….

L’Amministrazione Comunale ha invitato nei giorni scorsi, il Parroco, accompagnato dal direttore del CPP, ad un incontro riguardante la rotonda in progetto, davanti al Duomo. Il Parroco ha espresso le seguenti perplessità:

Ø sull’opportunità di una scelta urbanistica esteticamente discutibile di posizionare una rotonda a pochi metri dal sagrato del Duomo;

Ø sulla sicurezza e incolumità delle persone (bambini, famiglie, giovani, ecc..) che frequentano e vivacizzano il sagrato del Duomo, rendendolo luogo di incontro e socializzazione;

sull’impossibilità di utilizzare l’accesso centrale al Duomo per le celebrazioni più importanti (processioni, funerali…) dopo che questo era stato ottenuto dalla perseveranza dei parrocchiani.

giovedì 2 luglio 2009

Una "rotonda" a San Giorgio...che si dice in piazza Duomo? Parliamone.


Pubblichiamo il progetto, apparso sui quotidiani, della rotonda che andrebbe a sostituire il semaforo che regola il traffico sulla SS 14 con la via d'entrata al centro storico di San Giorgio di Nogaro...

Lo scriba qui registra la reazione di alcuni abitanti: da qualche giorno è partita spontaneamente una petizione popolare con raccolta di firme contro la rotatoria davanti al Duomo. Guardando il progetto, leggendo gli articoli dei giornali, pare che il traffico della statale si avvicini all'abitato e ai parcheggi antistanti il sagrato del duomo che pertanto dovrebbero essere eliminati.

Che fine fanno i PEDONI? Come potranno attraversare la Statale?

Gli automobilisti avranno un parcheggio nei pressi del Duomo, specie le persone disabili che vogliono recarsi in Chiesa?

PARLIAMONE!


Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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