Visualizzazione post con etichetta #San Giorgio di Nogaro. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta #San Giorgio di Nogaro. Mostra tutti i post

martedì 11 novembre 2025

Canottaggio a San Giorgio di Nogaro, l'FVG trionfa nell'Ettagonale Giovanile

 


ASan Giorgio di Nogaro Il Friuli Venezia Giulia trionfa nel 68° Incontro Ettagonale Giovanile, chiudendo al primo posto con 68,5 punti, davanti a Alta Austria (55) e Vienna (52).

Con 4 ori, 3 argenti e 6 bronzi, la squadra regionale – guidata dalla Commissione Tecnica FVG di Leo Millo – conferma la propria superiorità tra le sette rappresentative di Italia, Slovenia, Croazia e Austria.
Nel 31° Match Trieste–Zagabria, dopo sette anni di vittorie consecutive, Zagabria si impone sabato 3 a 2 all’ultima prova. Le affermazioni di BressanCecotti e Trevisan non bastano a ribaltare il risultato, deciso nel 4 di coppia mix a favore dei croati.

Ori FVG: Vecchiato–Ballerino–Furlan–Visintin (4x cadetti), Biondi–Mainardi (2x cadetti), Contardo–Visintin (2- U17), Godina (1x cadetti)
Argenti: Avellone, Crevatin–Germani–Cimolino–Predonzani, Linhart–Tesei–Cignolini–Toniolo
Bronzi: Barbo–D’Este, Curci, Iagodnich–Zuani, Milan–Odoni–Millo–Pintus, Stokelj–Pevere, Trevisan–Driussi–Bazzarini–Mosetti

Una stagione da incorniciare per il remo del FVG, che chiude l’anno con un nuovo prestigioso successo internazionale.

sabato 8 novembre 2025

Dal territorio CAFC accelera la transizione: con l’hub fanghi per competitività e sostenibilità in Aussa Corno

CAFC accelera la transizione: con l’hub fanghi per competitività e sostenibilità in Aussa Corno




San Giorgio di Nogaro e la Zona industriale dell’Aussa Corno si pongono all’avanguardia nelle politiche di sostenibilità ambientale grazie agli interventi di CAFC di innovazione e ammodernamento del depuratore di San Giorgio di Nogaro. A questo si aggiunge la proposta di lavorare alla progettazione di un futuro acquedotto duale per il riuso delle acque a fini industriali ed agricoli.
L’opera fa parte della strategia di transizione ecologica perseguita da CAFC, che comprende progetti mirati e innovativi come questo assieme ad azioni dirette di efficientamento di impianti e di processi, o indirette quali l’acquisto di crediti di carbonio come avvenuto di recente con il Comune di Rigolato. Tutte iniziative che hanno nel legame stretto con il territorio e nelle ricadute positive su di esso, un valore in più.


Nel concreto, il depuratore di San Giorgio di Nogaro sarà oggetto di un forte ammodernamento: il vecchio impianto di combustione fanghi a letto fluido, ormai obsoleto, verrà dismesso e sostituito da un essiccatore a bassa temperatura di ultima generazione, integrato con i sistemi di trigenerazione ed alimentato in larga parte da fonti rinnovabili. L’intervento, sostenuto da risorse PNRR per circa 10 milioni, consente di contenere i consumi energetici, ridurre le emissioni e valorizzare i fanghi in ottica di economia circolare. Un accordo con il Comune prevede inoltre la presenza di un esperto tecnico comunale a fianco dei tecnici CAFC nelle fasi di progettazione e cantiere, per trasparenza e condivisione con la comunità.
In parallelo si avanza l’ipotesi, con concrete prospettive interessanti, del riuso delle acque depurate: l’idea di CAFC è alimentare, tramite una rete duale, gli usi industriali con acqua opportunamente trattata, preservando l’acqua potabile per i bisogni civili. Il riuso, che vedrebbe la società impegnata con importanti soggetti territoriali quali il Consorzio di Bonifica Pianura Friulana e il COSEF, rappresenterebbe una soluzione innovativa difronte alle difficoltà inerenti la disponibilità di acqua in situazioni di stress idrico. Per le imprese e le filiere agricole tale possibilità per una concreta attuazione dovrebbe tradursi in veri e propri vantaggi competitivi attraverso strumenti come i “certificati blu” e/o incentivi fiscali come “il credito d’imposta”.


 Di questo si è parlato nel corso della conferenza ospitata giovedì 6 novembre nel Municipio di San Giorgio di Nogaro, dal titolo “La sostenibilità ambientale della Zona industriale Aussa Corno. Azioni in corso, in progetto e ideate”. Al tavolo, CAFC e COSEF – con il Comune – hanno illustrato stato dell’arte e prossimi passi: dall’hub fanghi alla rete duale, fino al quadro di sinergie pubblico-pubblico per coordinare pianificazione, autorizzazioni e dialogo con le imprese insediate, così da accelerare cantieri e massimizzare i benefici ambientali e industriali.
Il percorso si inserisce in una strategia integrata che vede CAFC attiva anche su riduzione/compensazione delle emissioni (prima utility idrica FVG certificata sulla carbon footprint), uso di energia 100% rinnovabile, produzione propria da fotovoltaico e idroelettrico e riapertura dei punti informativi per un rapporto diretto con i cittadini. L’obiettivo di medio periodo è chiaro: ridurre per rigenerare, innovare per proteggere, collaborare per costruire un futuro idrico sostenibile.


“La sfida si vince mettendo insieme qualità ambientale e competitività dei territori. Con l’hub fanghi realizziamo un progetto nato con il territorio e per il territorio: innovazione impiantistica, trasparenza e collaborazione sono le nostre leve per trasformare la sostenibilità in valore condiviso. Lanciare l’idea dell’acquedotto duale è di stimolo ad una riflessione che coinvolge il territorio e propone un ulteriore salto di qualità nelle pratiche di riuso delle acque reflue”, commenta il presidente di CAFC, Salvatore Benigno. “Il tema del riuso idrico per essere attuato richiede un approccio che sappia integrare tra loro l’utilizzo di nuove tecnologie, processi partecipati con il territorio, supporto delle istituzioni”.
A conferma dell’approccio “aperto”, CAFC partecipa al tavolo tecnico regionale per l’acquedotto duale Aussa Corno e prosegue il confronto con istituzioni e operatori per inserire il riuso idrico in un quadro regolatorio e tariffario favorevole, capace di premiare chi investe e chi utilizza acqua trattata in luogo di risorse primarie. È il primo passo per passare da singoli interventi a una politica industriale dell’acqua che sostenga crescita, occupazione e tutela dell’ambiente
.


 

venerdì 7 novembre 2025

AFDS SANGIORGINA, 65 ANNI DI CONCRETA SOLIDARIETÀ: UN'INCONTRO DI RINGRAZIAMENTO

 

DONO SANGUE. BORDIN: AFDS SANGIORGINA, 65 ANNI DI CONCRETA SOLIDARIETÀ

05.11.2025
 
19:42
(ACON) San Giorgio di Nogaro, 5 nov - Un gesto di riconoscenza per una storia lunga 65 anni, fatta di solidarietà, impegno e servizio alla comunità. Il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Mauro Bordin ha consegnato alla sezione Afds di San Giorgio di Nogaro la targa del Consiglio regionale per il traguardo della fondazione, avvenuta nel maggio del 1960.

"La donazione di sangue - ha ricordato Bordin - è uno dei gesti più alti di generosità civile. Donare significa prendersi cura della vita degli altri e la sezione di San Giorgio di Nogaro rappresenta un esempio concreto di come questo spirito di solidarietà possa diventare parte dell'identità di una comunità".

La consegna si è svolta a Villa Dora, alla presenza del presidente della sezione Daniele Pines, del direttivo, del sindaco Pietro Del Frate e della vicesindaca Caterina Taverna. La cerimonia ufficiale per l'anniversario si era già tenuta nelle scorse settimane, ma l'incontro ha voluto sottolineare ancora una volta la vicinanza del Consiglio regionale a una realtà che da decenni contribuisce alla salute e al benessere collettivo.

"Con questa targa - ha aggiunto Bordin - intendiamo ringraziare tutti i donatori, passati e presenti, che con costanza e dedizione hanno reso grande la storia dell'Afds sangiorgina. È grazie al loro impegno silenzioso se il Friuli Venezia Giulia continua a essere una terra di solidarietà e partecipazione".

Il presidente del sodalizio, Daniele Pines, ha ricordato i numeri della sezione: 13 membri nel direttivo, 181 donatori e circa 400 iscritti previsti per il 2025. "Continueremo la nostra attività con impegno, sperando di coinvolgere sempre più giovani donatori", ha aggiunto.

Il sindaco Pietro Del Frate, accompagnato dal vicesindaco Caterina Taverna, ha sottolineato l'impegno dell'associazione nelle attività sul territorio. "È una realtà molto attiva, composta da persone sempre disponibili, che collaborano tra loro e con le altre associazioni locali", ha dichiarato Del Frate, ricordando anche che "molti dei suoi membri partecipano a più associazioni, contribuendo così in modo significativo alla vita della comunità". ACON/AD-aa

Concors leterari VÔS DE BASSE Dentri dai 26 di Zenâr dal 2026

 


Al è timp fin a misdì e mieç dai 26 di Zenâr dal 2026 par partecipâ a la otave edizion dal concors leterari in lenghe furlane “Vôs de Basse”, inmaneât dai Comuns di Cjarlins, Gonârs, Muçane, Porpêt, Prissinins e San Zorç di Noiâr, midiant dal Sportel associât pe lenghe furlane e cul patrocini de Societât Filologjiche Furlane e de Cooperative Informazione Friulana / Radio Onde Furlane.

La iniziative, che si partecipe sore nuie e che e je pensade par stiçâ la int a scrivi par furlan, e vûl ancje jessi un omaç a cualchidune des figuris che a àn insiorât il panorame culturâl de Basse furlane, tant che pre Zaneto, Tite Grison, Gina Marpillero, Luciano Morandini, Alviero Negro e Pierluigi Visintin.
Par cirî di dâur vôs a dutis lis diviersis espressions, il bant al previôt cuatri diviersis sezions: narative (contis curtis e tescj teatrâi), poesie, traduzion e students de scuele primarie.
Viodude la largje partecipazion des edizions passadis, ancje dal forest, in plui de consegne dai lavôrs su cjarte li dal ufici protocol dal Comun di San Zorç di Noiâr, e je previodude la pussibilitât di mandâ i lavôrs in formât digjitâl ae PEC: comune.sangiorgiodinogaro@certgov.fvg.it
Une jurie di esperts e stazarà lis oparis e e nomenarà i vincidôrs di ogni sezion, che a varan par premi un bon di spindi par comprâ libris.

Li de biblioteche comunâl "Vile Dora" di San Zorç di Noiâr si puedin domandâ sore nuie lis publicazions cui vincidôrs des edizions passadis.

Ragazze come noi: Canzoni di Carly Simon,Carole King, Joni Mitchell, James Taylor

 


domenica 5 ottobre 2025

Mereto di Tomba piange don Giovanni Boz

 Portò in Vaticano la storia di Concetta Bertoli

Ordinato sacerdote nel 1968, da tempo era ammalato: aveva 81 anni. Missionario in Sud America, aveva incontrato papa Giovanni Paolo II per perorare la causa di beatificazione della venerabile concittadina

Comunità in lutto per la scomparsa dell’amato parroco don Giovanni Boz, 81 anni. È morto venerdì 4 ottobre alla Fraternità sacerdotale dove viveva da diverso tempo, accudito nel fisico minato da vari acciacchi e malattia, ma con la mente vivace e sempre pronta a dare buoni consigli.

Don Boz era lo storico parroco di Mereto di Tomba dal 1990, dove si era distinto anche per perorare la causa di beatificazione della venerabile Concetta Bertoli e per questo si era incontrato a Roma con papa Giovanni Paolo II. Era nato a Risano, in comune di Pavia di Udine, paese in cui sarà sepolto accanto ai genitori e a un fratello.

Da giovane, attratto dalla spiritualità dei missionari della Consolata di Torino, ne abbracciò il carisma e divenne sacerdote, ricevendo l’ordinazione presbiterale nel 1968. La congregazione torinese, di ispirazione missionaria, inviò quel giovane friulano in Colombia, dove visse per nove anni.

In Sud America la salute di don Boz registrò le prime difficoltà: contrasse infatti una malattia che costrinse la sua congregazione a farlo rientrare in Italia. Tornato in Friuli, nel 1977 l’arcivescovo monsignor Alfredo Battisti assegnò a don Giovanni Boz la guida delle comunità di Porto Nogaro e Villanova, allora riunite in un’unica parrocchia. Due anni dopo, nel 1979, don Boz fu incardinato nel clero dell’Arcidiocesi di Udine. Nel 1989 il trasferimento a Mereto di Tomba, parrocchia che il sacerdote ha formalmente guidato fino alla morte, pur essendo affiancato negli ultimi anni da altri sacerdoti, ultimamente da don Gabriel Vasile Cimpoesu. Uomo schivo e determinato dall’animo generoso, con una profonda fede e grande tenacia, don Boz assunse progressivamente la guida di tutte le parrocchie del comune di Mereto di Tomba, tutte guidate fino al momento della salita al cielo: Pantianicco nel 1990, Tomba di Mereto nel 1992, Plasencis nel 2001 e, ultima, San Marco nel 2012.

Alcuni anni fa le sue condizioni di salute, peggiorate progressivamente, hanno reso necessario il trasferimento del parroco alla Fraternità sacerdotale da dove, con l’aiuto di alcuni parrocchiani e di sacerdoti più giovani, ha continuato ad amministrare le sue cinque parrocchie. L’amministrazione comunale si unisce al cordoglio delle cinque comunità del territorio di Mereto di Tomba, dei familiari e degli amici nel saluto a Don Giovanni Boz: «Con gratitudine ricordiamo i suoi oltre 35 anni di instancabile impegno pastorale, dedicati con passione e dedizione al rafforzamento della fede e alla cura delle vocazioni».

«Tutta la mia generazione ha conosciuto solo questo parroco –, afferma il vicesindaco 38enne Mattia Mestroni –, era per noi il nostro punto di riferimento ne sentiremo sicuramente la mancanza». Il funerale, come da espressa volontà del sacerdote che lascia due sorelle, verrà celebrato dall’arcivescovo monsignor Riccardo Lamba martedì alle 15 a Pantianicco, la recita del rosario sempre nella chiesa parrocchiale di Pantianicco alle 18 cui seguirà la celebrazione di una messa dedicata.


sabato 4 ottobre 2025

Don Giovanni Boz già parroco di Porto Nogaro e Villanova

 

Addio a don Giovanni Boz, storico parroco delle comunità di Mereto di Tomba

Venerdì 3 ottobre alla Fraternità sacerdotale di Udine è spirato il sacerdote don Giovanni Boz. Aveva 81 anni. Era lo storico parroco delle Parrocchie del comune di Mereto di Tomba.

La Chiesa udinese piange la scomparsa di uno dei suoi sacerdoti: don Giovanni Boz è tornato alla Casa del Padre nel pomeriggio di venerdì 3 ottobre a Udine, nella Fraternità sacerdotale, dove viveva da diversi anni. Don Boz, 81 anni compiuti a febbraio, aveva un fisico minato da acciacchi e malattia.

Non sono ancora noti i dettagli delle esequie di don Giovanni Boz, così come di altri momenti di preghiera in suffragio della sua anima; appena disponibili saranno pubblicati su questa pagina.

 

Tra la missione e la pastorale in Friuli

Fu la località di Risano, in comune di Pavia di Udine, a dare i natali a Giovanni Boz nel 1944. Da giovane, attratto dalla spiritualità dei missionari della Consolata di Torino, ne abbracciò il carisma e ne divenne sacerdote, ricevendo l’ordinazione presbiterale nel 1968. La congregazione torinese, di ispirazione missionaria, inviò quel giovane sacerdote friulano in Colombia, dove visse per nove anni.

In Sud America la salute di don Boz registrò le prime difficoltà: contrasse infatti una malattia che costrinse la sua congregazione a farlo rientrare in Italia. Tornato in Friuli, nel 1977 l’arcivescovo mons. Alfredo Battisti assegnò a don Giovanni Boz la guida delle comunità di Porto Nogaro e Villanova, allora riunite in un’unica Parrocchia. Due anni dopo, ossia nel 1979, don Boz fu incardinato nel clero dell’Arcidiocesi di Udine.

Nel 1989 il trasferimento a Mereto di Tomba, parrocchia che don Boz ha formalmente guidato fino alla morte, pur essendo affiancato negli ultimi anni da altri sacerdoti. Uomo schivo, con una profonda fede e grande tenacia, don Boz assunse progressivamente la guida di tutte le Parrocchie del comune di Mereto di Tomba, tutte guidate fino al momento della salita al cielo: Pantianicco nel 1990, Tomba di Mereto nel 1992, Plasencis nel 2001 e, ultima, San Marco nel 2012.

Alcuni anni fa le sue condizioni di salute, peggiorate nel corso degli anni, hanno reso necessario il trasferimento di don Boz alla Fraternità sacerdotale da dove, con l’aiuto di alcuni parrocchiani e di sacerdoti più giovani, ha continuato ad amministrare le sue cinque Parrocchie.

 

domenica 7 settembre 2025

Foglio della Collaborazione Pastorale di San Giorgio di Nogaro 7 settembre 2025

 Oggi ho tempo di pubblicare il Foglio in forma intera e completo nelle informazioni grazie alla pubblicazione sul sito della collaborazione, ieri sera dopo la messa prefestiva abbiamo constatato che mancava qualcosa sulla stampa distribuita in duomo. Ribadisco ancora che il sito da frequentare per essere sempre informati di norma è questo http://cpsangiorgio.it/ .Dal Blog si puo cliccare il collegamento sulla colonna di destra 









venerdì 2 maggio 2025

Cammino delle chiese nella Bassa friulana

 

18 chilometri in preghiera nella notte. 



venerdì 25 aprile 2025

Novità dal CONI FVG 24 aprile 2025

 Maurizio Dunnhofer nella Commissione Eventi del CONI FVG

Prima riunione della Giunta dopo l’elezione alla presidenza di Andrea Marcon
Aprile 24, 2025
Image

Si è svolta mercoledì 23 aprile a Trieste la prima riunione della Giunta del Comitato Regionale CONI Friuli Venezia Giulia della Presidenza di Andrea Marcon.
L’incontro si è aperto con un minuto di raccoglimento in ricordo di Papa Francesco, a seguire il Presidente ha aggiornato i componenti della Giunta sugli incontri istituzionali svolti in queste settimane, esprimendo soddisfazione per l’attenzione concreta e costante che la Regione Friuli Venezia Giulia continua a riservare allo sport. Ha partecipato ai lavori anche la Presidente del CIP Friuli Venezia Giulia, Maria Elisabetta Capasa, a conferma del forte legame di collaborazione tra i due Comitati regionali.
Durante la seduta sono state ratificate le nomine di Antonio De Benedittis e Mara Navarria come vicepresidenti (con De Benedittis in qualità di vicario), Martina Orzan come vicepresidente della Scuola Regionale dello Sport, Michele Antonutti alla guida della Commissione Tecnica e Matteo Parenzan alla Commissione Atleti. Ampio spazio è stato poi dedicato all’organizzazione del lavoro per il quadriennio, che verrà presentato nel dettaglio durante il prossimo Consiglio Regionale. A tal fine, sono state costituite le Commissioni tematiche, ognuna con una composizione rappresentativa e competente:
• Commissione Talento Sportivo: Antonio De Benedittis, Martina Orzan, Renato Pelessoni, Adriano Filippi, Carmine Fiorito.
• Commissione Sport di Vertice e Femminile: Mara Navarria, Maria Grazia Perrucci, Alessandro Michelli, Emanuele Stefanelli, Michele Antonutti.
• Commissione Benemerenze: Maria Grazia Perrucci, Renato Pelessoni, Giuliano Clinori, Giuseppe Albigese, Lido Martelucci.
• Commissione Eventi: Maria Grazia Perrucci, Giuliano Clinori, Matteo Benedetti, Andrea Marussi e il presidente della FISI FVG Maurizio Dunnhofer.
È stata inoltre confermata la Commissione Impianti Sportivi, composta dall’architetto Paolo Bressan, tecnico regionale per gli impianti sportivi, e dai sostituti tecnici arch. Gianni Rossetti e arch. Sara Nazaro.
La Commissione Legale sarà definita nelle prossime sedute, mentre per la gestione dei Contributi si procederà caso per caso con il coinvolgimento dei membri di Giunta e Consiglio.
Tra i punti discussi, anche l’organizzazione del Trofeo CONI 2025, che si terrà a Lignano Sabbiadoro a fine settembre: un appuntamento di rilievo per tutto il movimento sportivo giovanile nazionale.
La prossima riunione del Consiglio Regionale è stata convocata per lunedì 19 maggio alle ore 18.30 a San Giorgio di Nogaro.
Infine, ma non per questo meno importante, è stato deliberato di proporre alla Giunta Nazionale del CONI la nomina di Giorgio Brandolin a Presidente Onorario del CONI FVG, come riconoscimento per il contributo di valore offerto allo sport regionale.

Leggi Anche

mercoledì 9 aprile 2025

E’ scontro aperto tra Amministrazione comunale e Comitato a Porpetto sul polo logistico lungo la Variante S.P.80

 

E’ scontro aperto tra Amministrazione comunale e Comitato a Porpetto sul polo logistico lungo la Variante S.P.80

Mercoledì scorso in Consiglio Comunale a Porpetto si respirava aria pesante. Oggetto del contendere: la proposta di delibera presentata dall’opposizione, che impegnava la Giunta a non autorizzare in futuro nuovi insediamenti di carattere logistico e similari per dimensioni, etc. lungo la Variante S.P.80. è stata bocciata con una maggioranza risicata: 7 voti contrari e 6 a favore, segno inequivocabile che questo argomento sta creando conflitti all’interno della maggioranza stessa. I 6 Consiglieri (tra i quali non solo quelli di minornza, ma anche il Vicesindaco Simone Bernardi e il Consigliere Caterina Bianchin) hanno preso una ferma posizione, contraria a questo tipo di intervento sul territorio. Molto accesi anche i toni delle proteste del pubblico presente in sala civica: cittadini preoccupati che non accettano di vedersi svalutare le proprie abitazioni, mettere a rischio la salute, le falde acquifere, vedere compromesso il paesaggio e perdere l’identità del Paese, solo per favorire una logica di profitto e speculazione imprenditoriale. Una parte consistente della Comunità non è disposta ad abbassare la testa di fronte ad un’Amministrazione che, in nome di alcuni posti di lavoro e di solo presunti benefici finanziari per le casse comunali, continua ad insistere su un tipo di intervento che ha già prodotto problemi sociali e danni ambientali irreversibili in altre Regioni del Nord Italia.

La cittadinanza attende pazientemente di sapere dove sono finiti i soldi ottenuti in questi anni con i bandi regionali (e non solo) e perché i relativi lavori pubblici, come ad esempio (e solo per citarne alcuni), l’adeguamento antisismico della scuola media “G.Guareschi” o la realizzazione della caserma di Castello, non sono ancora stati avviati.

Con la votazione è stato bocciato anche un punto, molto sentito dalla cittadinanza, che chiedeva all’ Amministrazione di impegnarsi ad intraprendere attività informative e partecipative qualora ci fossero nuove proposte d’insediamento da parte di imprenditori della logistica ed altri. Il discorso del Sindaco, ha lasciato i presenti esterefatti e molto preoccupati a cominciare dalla mancanza di trasparenza sul progetto preliminare, riservando a pochi eletti l’onore di conoscere quanto da un anno si progettava di fare nell’area agricola tra la S.P80 e l’abitato di via Marconi. Nel suo lungo discorso, che è sembrato più un comizio (e l’ennesima “arrampicata sugli specchi”), il Sindaco ha contestato i dati e minimizzato gli impatti ambientali, sociali e sanitari che il Comitato “No Polo Logistico – difendiamo il territorio” ha in questi mesi messo in evidenza nelle proprie assemblee, senza però portare dei dati a supporto delle sue idee sul progetto ….

Sorgono spontanee due domande:

1- Se non fosse nato un Comitato per informare e sensibilizzare la popolazione a che punto sarebbe la questione adesso? Con molta probabilità, sarebbe in Consiglio, pronta per il cambio di destinazione d’uso urbanistica, con il progetto da 3.000.000 di metri cubi che la Cittadinanza insieme al Comitato sono riusciti, per adesso, a bloccare.
2- Che garanzie di tutela hanno i cittadini, su argomenti quali salute, ambiente, traffico… da questa Amministrazione che già ora minimizza i problemi?

Il Comitato sarà presente martedì 8 aprile alle ore 20.00 in “Villa Dora” via Plebiscito 2 a San Giorgio di Nogaro per spiegare le sue motivazioni contro un progetto che l’Amministrazione continua a volere, forse di dimensioni un po’ ridotte, a ridosso dell’abitato di Porpetto e degli impianti sportivi. Conta sulla solidale partecipazione della cittadinanza sangiorgina e di tutti quanti vogliano partecipare alla serata informativa e alla raccolta firme per la petizione regionale.

 


Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – NOSTRO SIGNORE GESÚ CRISTO RE DELL'UNIVERSO – SOLENNITÀ - ANNO C 23/11/ 2025

  domenica 23 Novembre 2025 Messa del Giorno XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – NOSTRO SIGNORE GESÚ CRISTO RE DELL'UNIVERSO – SOLENNIT...