Visualizzazione post con etichetta Fotovoltaico. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Fotovoltaico. Mostra tutti i post

sabato 8 novembre 2025

Dal territorio CAFC accelera la transizione: con l’hub fanghi per competitività e sostenibilità in Aussa Corno

CAFC accelera la transizione: con l’hub fanghi per competitività e sostenibilità in Aussa Corno




San Giorgio di Nogaro e la Zona industriale dell’Aussa Corno si pongono all’avanguardia nelle politiche di sostenibilità ambientale grazie agli interventi di CAFC di innovazione e ammodernamento del depuratore di San Giorgio di Nogaro. A questo si aggiunge la proposta di lavorare alla progettazione di un futuro acquedotto duale per il riuso delle acque a fini industriali ed agricoli.
L’opera fa parte della strategia di transizione ecologica perseguita da CAFC, che comprende progetti mirati e innovativi come questo assieme ad azioni dirette di efficientamento di impianti e di processi, o indirette quali l’acquisto di crediti di carbonio come avvenuto di recente con il Comune di Rigolato. Tutte iniziative che hanno nel legame stretto con il territorio e nelle ricadute positive su di esso, un valore in più.


Nel concreto, il depuratore di San Giorgio di Nogaro sarà oggetto di un forte ammodernamento: il vecchio impianto di combustione fanghi a letto fluido, ormai obsoleto, verrà dismesso e sostituito da un essiccatore a bassa temperatura di ultima generazione, integrato con i sistemi di trigenerazione ed alimentato in larga parte da fonti rinnovabili. L’intervento, sostenuto da risorse PNRR per circa 10 milioni, consente di contenere i consumi energetici, ridurre le emissioni e valorizzare i fanghi in ottica di economia circolare. Un accordo con il Comune prevede inoltre la presenza di un esperto tecnico comunale a fianco dei tecnici CAFC nelle fasi di progettazione e cantiere, per trasparenza e condivisione con la comunità.
In parallelo si avanza l’ipotesi, con concrete prospettive interessanti, del riuso delle acque depurate: l’idea di CAFC è alimentare, tramite una rete duale, gli usi industriali con acqua opportunamente trattata, preservando l’acqua potabile per i bisogni civili. Il riuso, che vedrebbe la società impegnata con importanti soggetti territoriali quali il Consorzio di Bonifica Pianura Friulana e il COSEF, rappresenterebbe una soluzione innovativa difronte alle difficoltà inerenti la disponibilità di acqua in situazioni di stress idrico. Per le imprese e le filiere agricole tale possibilità per una concreta attuazione dovrebbe tradursi in veri e propri vantaggi competitivi attraverso strumenti come i “certificati blu” e/o incentivi fiscali come “il credito d’imposta”.


 Di questo si è parlato nel corso della conferenza ospitata giovedì 6 novembre nel Municipio di San Giorgio di Nogaro, dal titolo “La sostenibilità ambientale della Zona industriale Aussa Corno. Azioni in corso, in progetto e ideate”. Al tavolo, CAFC e COSEF – con il Comune – hanno illustrato stato dell’arte e prossimi passi: dall’hub fanghi alla rete duale, fino al quadro di sinergie pubblico-pubblico per coordinare pianificazione, autorizzazioni e dialogo con le imprese insediate, così da accelerare cantieri e massimizzare i benefici ambientali e industriali.
Il percorso si inserisce in una strategia integrata che vede CAFC attiva anche su riduzione/compensazione delle emissioni (prima utility idrica FVG certificata sulla carbon footprint), uso di energia 100% rinnovabile, produzione propria da fotovoltaico e idroelettrico e riapertura dei punti informativi per un rapporto diretto con i cittadini. L’obiettivo di medio periodo è chiaro: ridurre per rigenerare, innovare per proteggere, collaborare per costruire un futuro idrico sostenibile.


“La sfida si vince mettendo insieme qualità ambientale e competitività dei territori. Con l’hub fanghi realizziamo un progetto nato con il territorio e per il territorio: innovazione impiantistica, trasparenza e collaborazione sono le nostre leve per trasformare la sostenibilità in valore condiviso. Lanciare l’idea dell’acquedotto duale è di stimolo ad una riflessione che coinvolge il territorio e propone un ulteriore salto di qualità nelle pratiche di riuso delle acque reflue”, commenta il presidente di CAFC, Salvatore Benigno. “Il tema del riuso idrico per essere attuato richiede un approccio che sappia integrare tra loro l’utilizzo di nuove tecnologie, processi partecipati con il territorio, supporto delle istituzioni”.
A conferma dell’approccio “aperto”, CAFC partecipa al tavolo tecnico regionale per l’acquedotto duale Aussa Corno e prosegue il confronto con istituzioni e operatori per inserire il riuso idrico in un quadro regolatorio e tariffario favorevole, capace di premiare chi investe e chi utilizza acqua trattata in luogo di risorse primarie. È il primo passo per passare da singoli interventi a una politica industriale dell’acqua che sostenga crescita, occupazione e tutela dell’ambiente
.


 

venerdì 14 marzo 2025

Rubare rame

 

Si nascondeva in giro per l'Europa da nove anni, ladro di rame arrestato al confine

Il 45enne penetrava di notte in siti dove erano installati impianti di pannelli fotovoltaici, danneggiando le linee e le componenti elettriche, asportando centinaia di metri di cavi di rame. Ben 35 sono stati i latitanti arrestati negli ultimi mesi dai carabinieri di Aurisina sotto la guida del Capitano Curreri.

Il 45enne è stato fermato durante i controlli di retrovalico dei carabinieri di Aurisina nella mattinata del 6 marzo. In questa occasione i militari della stazione di Prosecco, facenti capo alla compagnia di Aurisina, hanno individuato e arrestato l'uomo nei pressi del confine a bordo di un autobus proveniente dalla Spagna e diretto in Romania. L’individuo, già noto alle autorità italiane, era stato infatti oggetto di indagine da parte del nucleo operativo e radiomobile della compagnia Carabinieri di L’Aquila e, dopo le indagini coordinate dalla Procura del capoluogo abruzzese, il Gip aveva disposto a suo carico la cattura ed era stato posto agli arresti domiciliari. Misura mai eseguita in quanto il soggetto aveva fatto perdere le proprie tracce, facendo così scattare un decreto di latitanza. Da allora, per quasi un decennio, era sfuggito alle forze dell'ordine muovendosi con discrezione tra vari paesi europei.

Secondo le indagini, il latitante aveva trovato rifugio all’estero, non facendo più rientro in Italia se non per tornare in Romania, ma nell'ultimo di questi viaggi è stato intercettato. Alla vista dei militari, il latitante ha mantenuto un atteggiamento apparentemente tranquillo, ma i controlli incrociati sulle banche dati hanno rivelato immediatamente la sua reale identità. E' stata quindi informata la sezione penale della Corte d’Appello di L’Aquila, che ha sostituito la misura degli arresti domiciliari con la custodia in carcere, che è stata immediatamente eseguita.

La Compagnia di Aurisina ha un primato: ben 35 sono stati i latitanti arrestati negli ultimi mesi dai militari sotto la guida del Capitano Curreri. Di questi, più della metà sono stati controllati mentre viaggiavano a bordo di autobus di linea nel tentativo di attraversare, in entrata o in uscita dal territorio nazionale, i valichi al confine con la Slovenia. A volte i latitanti viaggiano a bordo di auto private che, quando riescono a passare indenni la frontiera, vengono fermati e arrestati durante i controlli disposti sulle strade della provincia.



--
Carabinieri controlli retrovalico
https://www.triesteprima.it/cronaca/carabinieri-controlli-retrovalico.html
© TriestePrima

--
Carabinieri controlli retrovalico
https://www.triesteprima.it/cronaca/carabinieri-controlli-retrovalico.html
© TriestePrima


venerdì 27 agosto 2021

Impianto su 75 ettari previsto nella zona dell’Aussa Corno Il vicesindaco: «Avevamo proposto l’utilizzo di altri spazi»

 

Chiesto alla Regione l’ok al parco fotovoltaico Scavalcato il Comune

Impianto su 75 ettari previsto nella zona dell’Aussa Corno Il vicesindaco: «Avevamo proposto l’utilizzo di altri spazi»



SAN GIORGIO DI NOGARO


È stata avviata in Regione il 19 agosto la procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via) per la realizzazione di un parco fotovoltaico da 75 ettari, pari a 125 campi di calcio, nella zona dell’Aussa Corno a San Giorgio di Nogaro. Lo ha notificato la Direzione regionale Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, alla società proponente (il Gruppo Envalue che così bypassa il Comune), all’Arpa Fvg, al Comune di San Giorgio, al Consorzio bonifica pianura friulana, alla Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio del Fvg, e alle varie direzioni regionali coinvolte, ricordando che la domanda di Via era stata presentata il 30 luglio scorso.

Come spiega il vicesindaco Massimo Vocchini l’amministrazione comunale, chiamata a dare la conformità urbanistica al progetto – dopo varie e controverse prese di posizione sulla realizzazione del parco che hanno creato ulteriori difficoltà agli equilibri di maggioranza – «aveva inviato alla Regione una lettera sottoscritta dall’intero consiglio comunale, in cui si invitava a definire con precisione quali aree destinare all’utilizzo di questi insediamenti non avendo il Comune competenze in merito. Avevamo proposto l’utilizzo di aree in disuso o di bonifica o, ancora – riferisce Vocchini – le coperture dei tetti, in attesa dell’approvazione del dispositivo di legge allo studio della Regione. Non siamo contrari al fotovoltaico come energia pulita, ma i Comuni non possono essere lasciati soli. Anche il Governo legiferi in merito».

Dell’avvio della procedura di Via parla anche Cristian Sergo, consigliere regionale dei M5s, affermando che «è stato finalmente depositato il progetto della società del Gruppo Envalue a San Giorgio e parte la procedura di verifica di assoggettabilità alla Via e contestuale valutazione di incidenza per la realizzazione dell’impianto. È il terzo impianto presentato negli ultimi mesi in zona. Dopo tanto parlare e discutere, inutilmente, l’ultima parola sull’autorizzazione spetterà alla Regione. Qualsiasi sia la decisione, la stessa dovrà essere recepita dal Comune che al massimo può nei prossimi 30 giorni proporre le proprie osservazioni agli uffici regionali. Già in passato – ricorda Sergo –, per gli altri due impianti molto più piccoli di questo a San Giorgio, la Regione aveva considerato inammissibili le domande, ma aveva dato comunque parere favorevole con alcune prescrizioni nella procedura di verifica. Non si parla però dell’intento di realizzare un ulteriore impianto da 2 Mw da mettere a disposizione della comunità sangiorgina (che potrebbe perdere i 154 mila euro della compensazione), né dove lo stesso verrebbe installato. Noi valuteremo il progetto come già fatto per altri, che interessa 75 ettari di terreno agricolo coltivato, vicinissimo alla laguna». —

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – NOSTRO SIGNORE GESÚ CRISTO RE DELL'UNIVERSO – SOLENNITÀ - ANNO C 23/11/ 2025

  domenica 23 Novembre 2025 Messa del Giorno XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – NOSTRO SIGNORE GESÚ CRISTO RE DELL'UNIVERSO – SOLENNIT...