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sabato 21 ottobre 2023

XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) 22 ottobre 2023

 XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)


Antifona d'ingresso

Io t'invoco, o Dio, poiché tu mi rispondi;
tendi a me l'orecchio, ascolta le mie parole.
Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all'ombra delle tue ali nascondimi. (Sal 16,6.8)

Colletta
O Padre, sul palmo della tua mano
sta scritto il nome di ogni tuo figlio:
fa' che nel misterioso intrecciarsi
delle libere volontà degli uomini
nessuna autorità abusi della propria forza
e ogni potere si ponga sempre
a servizio del bene di tutti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Is 45,1.4-6)
Ho preso Ciro per la destra per abbattere davanti a lui le nazioni.

Dal libro del profeta Isaìa

Dice il Signore del suo eletto, di Ciro:
«Io l’ho preso per la destra,
per abbattere davanti a lui le nazioni,
per sciogliere le cinture ai fianchi dei re,
per aprire davanti a lui i battenti delle porte
e nessun portone rimarrà chiuso.
Per amore di Giacobbe, mio servo,
e d’Israele, mio eletto,
io ti ho chiamato per nome,
ti ho dato un titolo, sebbene tu non mi conosca.
Io sono il Signore e non c’è alcun altro,
fuori di me non c’è dio;
ti renderò pronto all’azione, anche se tu non mi conosci,
perché sappiano dall’oriente e dall’occidente
che non c’è nulla fuori di me.
Io sono il Signore, non ce n’è altri».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 95)
Rit: Grande è il Signore e degno di ogni lode.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Grande è il Signore e degno di ogni lode,
terribile sopra tutti gli dèi.
Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla,
il Signore invece ha fatto i cieli.

Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.
Portate offerte ed entrate nei suoi atri.

Prostratevi al Signore nel suo atrio santo.
Tremi davanti a lui tutta la terra.
Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
Egli giudica i popoli con rettitudine.

SECONDA LETTURA (1Ts 1,1-5)
Mèmori della vostra fede, della carità e della speranza.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Paolo e Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicési che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: a voi, grazia e pace.
Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo continuamente presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo, davanti a Dio e Padre nostro.
Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da lui. Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Fil 2,15-16)
Alleluia, alleluia.

Risplendete come astri nel mondo,
tenendo salda la parola di vita.
Alleluia.

VANGELO (Mt 22,15-21)
Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi.
Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?».
Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare».
Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

Fratelli e sorelle, condividiamo ora la preghiera universale, primo servizio alla missione. Dio Padre moltiplichi i segni della sua fedele misericordia portando tutte le creature alla salvezza.
Preghiamo insieme e diciamo: Venga il tuo regno, Signore.

1. Per la Chiesa cattolica: senta sempre viva l’urgenza della missione alle genti e investa le migliori energie nell’azione evangelizzatrice. Preghiamo.
2. Per i missionari che recano il dono del Vangelo in terre e culture lontane: siano sostenuti con ogni mezzo dalle comunità di partenza e valorizzati al loro rientro. Preghiamo.
3. Per i giovani: l’esempio dei missionari martiri li entusiasmi e li convinca a consacrarsi totalmente alla grande causa della evangelizzazione, sui sentieri della fedeltà a Cristo. Preghiamo.
4. Per i governanti: nel rispetto delle legittime aspirazioni dei popoli, si impegnino a superare le cause dei conflitti etnici e sociali, e a garantire la libertà religiosa. Preghiamo.
5. Per le nostre parrocchie: infondendo nelle attività pastorali un ampio respiro missionario, raggiungano con l’annuncio di Cristo, via, verità e vita, le persone in ricerca, a volte inconsapevole. Preghiamo.

Signore Dio nostro, che gioisci delle tue creature e le sostieni con la forza del tuo Spirito, fa’ nascere per i poveri il pane dalla terra e la giustizia dalla generosità dei retti di cuore, perché gli umili riprendano coraggio e si manifesti la tua salvezza tra le genti. Per Cristo nostro Signore

venerdì 23 giugno 2023

La lettura di oggi venerdì 23 giugno 2023


 Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi


Fratelli, dal momento che molti si vantano da un punto di vista umano, mi vanterò anch’io.
In quello in cui qualcuno osa vantarsi – lo dico da stolto – oso vantarmi anch’io. Sono Ebrei? Anch’io! Sono Israeliti? Anch’io! Sono stirpe di Abramo? Anch’io! Sono ministri di Cristo? Sto per dire una pazzia, io lo sono più di loro: molto di più nelle fatiche, molto di più nelle prigionie, infinitamente di più nelle percosse, spesso in pericolo di morte.
Cinque volte dai Giudei ho ricevuto i quaranta colpi meno uno; tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un giorno e una notte in balìa delle onde. Viaggi innumerevoli, pericoli di fiumi, pericoli di briganti, pericoli dai miei connazionali, pericoli dai pagani, pericoli nella città, pericoli nel deserto, pericoli sul mare, pericoli da parte di falsi fratelli; disagi e fatiche, veglie senza numero, fame e sete, frequenti digiuni, freddo e nudità.
Oltre a tutto questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese. Chi è debole, che anch’io non lo sia? Chi riceve scandalo, che io non ne frema?
Se è necessario vantarsi, mi vanterò della mia debolezza.

Parola di Dio

venerdì 13 gennaio 2023

II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) 15 gennaio 2023

II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)


Grado della Celebrazione: DOMENICA

Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
A te si prostri tutta la terra, o Dio.
A te canti inni, canti al tuo nome, o Altissimo. (Cf. Sal 65,4)

Colletta

O Padre,
che per mezzo di Cristo,
Agnello pasquale e luce delle genti,
chiami tutti gli uomini
a formare il popolo della nuova alleanza,
conferma in noi la grazia del Battesimo,
perché con la forza del tuo Spirito
proclamiamo il lieto annuncio del Vangelo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Is 49,3.5-6)
Ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza.

Dal libro del profeta Isaìa

Il Signore mi ha detto:
«Mio servo tu sei, Israele,
sul quale manifesterò la mia gloria».
Ora ha parlato il Signore,
che mi ha plasmato suo servo dal seno materno
per ricondurre a lui Giacobbe
e a lui riunire Israele
– poiché ero stato onorato dal Signore
e Dio era stato la mia forza –
e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio servo
per restaurare le tribù di Giacobbe
e ricondurre i superstiti d’Israele.
Io ti renderò luce delle nazioni,
perché porti la mia salvezza
fino all’estremità della terra».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 39)
Rit: Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.

Ho sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
una lode al nostro Dio.

Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo».

«Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».

Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.

SECONDA LETTURA (1Cor 1,1-3)
Grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Sòstene, alla Chiesa di Dio che è a Corinto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, santi per chiamata, insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro: grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo!

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 1,14.12)
Alleluia, alleluia.

Il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
a quanti lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio.
Alleluia.

VANGELO (Gv 1,29-34)
Ecco l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».
Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

Fratelli e sorelle, ogni giorno della nostra vita è un dono, un tempo favorevole per operare il bene. Invochiamo il Padre che è nei cieli, perché conceda a ciascuno di noi di camminare sempre nelle sue vie.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, Signore.

1. Per la santa Chiesa: guidata dallo Spirito Santo, sappia riconoscere nel tempo i segni della presenza di Dio. Preghiamo.
2. Per i nostri pastori: mediante il ministero e la santità personale siano educatori e padri nella fede. Preghiamo.
3. Per quanti sono duramente provati dalla vita: a nessuno manchi il soccorso nella tribolazione, il conforto di una casa, la sicurezza di un lavoro dignitoso, il sostegno della fede. Preghiamo.
4. Per i bambini che oggi vengono alla luce: siano circondati dalle cure di genitori pronti a svolgere la loro missione educativa. Preghiamo.

5. Per tutti noi rinati nel Battesimo: il Signore ci renda capaci di accogliere docilmente la sua parola e di annunciare al mondo con gioia e coraggio la potenza del suo amore che salva. Preghiamo.

Assisti, o Padre, i tuoi figli e fa’ che, portando con fede il peso della fatica quotidiana, giungano alla pienezza della tua gloria. Per Cristo nostro Signore. 


giovedì 10 novembre 2022

San Leone Magno Giovedì 10 novembre 2022


Grado della Celebrazione: Memoria

Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: San Leone Magno

Antifona d'ingresso
Il Signore ha stabilito con lui un’alleanza di pace:
per sempre avrà la dignità del sacerdozio. (Cf. Sir 45,24)
S1110 ; PO324

Colletta
O Dio, che mai permetti alle potenze del male
di prevalere contro la tua Chiesa,
fondata sulla roccia dell’apostolo Pietro,
per intercessione del papa san Leone [Magno]
fa’ che essa rimanga salda nella tua verità
e proceda sicura nella pace.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Prima Lettura
Fm 1,7-20
Accoglilo non più come schiavo, ma come fratello carissimo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo a Filèmone

Fratello, la tua carità è stata per me motivo di grande gioia e consolazione, perché per opera tua i santi sono stati profondamente confortati.
Per questo, pur avendo in Cristo piena libertà di ordinarti ciò che è opportuno, in nome della carità piuttosto ti esorto, io, Paolo, così come sono, vecchio, e ora anche prigioniero di Cristo Gesù. Ti prego per Onèsimo, figlio mio, che ho generato nelle catene, lui, che un giorno ti fu inutile, ma che ora è utile a te e a me. Te lo rimando, lui che mi sta tanto a cuore.
Avrei voluto tenerlo con me perché mi assistesse al posto tuo, ora che sono in catene per il Vangelo. Ma non ho voluto fare nulla senza il tuo parere, perché il bene che fai non sia forzato, ma volontario. Per questo forse è stato separato da te per un momento: perché tu lo riavessi per sempre; non più però come schiavo, ma molto più che schiavo, come fratello carissimo, in primo luogo per me, ma ancora più per te, sia come uomo sia come fratello nel Signore.
Se dunque tu mi consideri amico, accoglilo come me stesso. E se in qualche cosa ti ha offeso o ti è debitore, metti tutto sul mio conto. Io, Paolo, lo scrivo di mio pugno: pagherò io. Per non dirti che anche tu mi sei debitore, e proprio di te stesso! Sì, fratello! Che io possa ottenere questo favore nel Signore; da’ questo sollievo al mio cuore, in Cristo!

Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe.

Il Signore rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.

Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.

Canto al Vangelo (Gv 15,5)
Alleluia, alleluia.

Io sono la vite, voi i tralci, dice il Signore;
chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto.
Alleluia.

Vangelo

Lc 17,20-25
Il regno di Dio è in mezzo a voi.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».

Parola del Signore


Preghiera dei fedeli
Con la sua morte e risurrezione, Cristo fa di noi degli uomini capaci di vivere come lui è vissuto. Domandiamo al Padre la grazia di agire da risorti e diciamo:
Vieni, Signore Gesù.

Nelle nostre case, ricche di tutto ma povere di amore e di preghiera, noi ti invochiamo:

Nei nostri ospedali dove il dolore annebbia la fede e spegne la speranza, noi ti invochiamo:

Nelle scuole e nelle fabbriche che programmano un avvenire privo di te, noi ti invochiamo:

In un mondo ancora pieno di infelici, sfruttati e perseguitati, noi ti invochiamo:

Nella gioia e nel dolore, nella vittoria e nel rimorso, noi ti invochiamo:

Nella nostra comunità, quando gli slanci cedono il passo ai tradimenti e ai compromessi, noi ti invochiamo:

Di fronte a un mondo lontano dalla pace:

Al tramonto della vita, alla sera d'ogni nostra giornata, all'alba d'ogni nostro progetto, noi ti invochiamo:

O Dio, ci proponi di vivere in terra come cittadini del cielo, d'essere nel mondo come lievito che vivifica. Poiché nulla è impossibile a te, donaci l'energia dello Spirito che ci aiuti a conformarci a Cristo nostro Signore. Egli è Dio e vive e regna con te nei secoli eterni. Amen.




mercoledì 29 giugno 2022

Cattolici e ortodossi celebrano insieme nella "Grotta di Pietro" la festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo

ASIA/TURCHIA - Cattolici e ortodossi celebrano insieme nella "Grotta di Pietro" la festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo
 
Antakya (Agenzia Fides) – Anche quest’anno, nella città di Antakya - l’antica Antiochia sull’Oronte, attualmente in territorio turco - battezzati cattolici e ortodossi si apprestano a vivere intense occasioni di comunione nelle giornate del 28 e 29 giugno, nel contesto della memoria liturgica dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. Il centro delle celebrazioni condivise sarà ancora una volta la cosiddetta “Grotta di Pietro” (nella foto), l’antica chiesa rupestre sul monte Silpius, riaperta nel 2015 dopo un restauro durato molti anni.
Il padre cappuccino Domenico Bertogli, parroco cattolico di Antakya, anticipa all’Agenzia Fides i momenti salienti delle imminenti celebrazioni, occasione per cristiani di diverse confessioni di camminare insieme, con rinnovata fede, sull’esempio dei due Santi Apostoli.
Le celebrazioni si aprono martedì 28 giugno, alle ore 18, con la liturgia eucaristica in programma nella chiesa ortodossa di Antakya.
Mercoledì 29 giugno, alle 10, nel giardino della Grotta di San Pietro, le celebrazioni ecumeniche prenderanno avvio alla presenza dell’Arcivescovo Marek Solczyński, Nunzio apostolico in Turchia, del Vescovo Paolo Bizzeti, Vicario apostolico dell’Anatolia, e del Vescovo Kostantin, inviato di Yohanna X Patriarca greco ortodosso di Antiochia. Le celebrazioni si apriranno con l’esecuzione dell’inno nazionale turco, e proseguiranno con letture in turco e arabo di brani tratti dai Vangeli e dagli Atti degli Apostoli, insieme a brevi riflessioni dell’Arcivescovo Solczyński, del Vescovo Bizzeti e del Vescovo ortodosso Kostantin, il tutto intervallato da preghiere e canti delle diverse comunità. La celebrazione prevede anche la preghiera comune del Padre Nostro e dell’Ave Maria in turco, la recita di una preghiera per la pace, la benedizione impartita dai vescovi presenti e la benedizione dei Pani benedetti, con il canto finale intonato dagli ortodossi. Dopo la cerimonia, cattolici e ortodossi condivideranno il pranzo in un ristorante. Nel pomeriggio, la comunità cattolica si ritroverà nel cortile della chiesa cattolica di Antiochia per la solenne concelebrazione eucaristica.
L'antica chiesa rupestre di San Pietro conserva ancora la fisionomia che le diedero i crociati, che conquistarono l'antica Antiochia sull'Oronte nel 1098. Ma già i bizantini avevano trasformato in cappella il luogo dove si incontravano i primi battezzati nei periodi di persecuzione, nella città dove per la prima volta i discepoli di Gesù furono chiamati cristiani e dove fu Vescovo San Pietro, prima di venire a Roma.
Il restauro terminato nel 2015 ha posto fine allo stato di abbandono in cui versava la Grotta di Pietro, reso ancora più avvilente da rozzi interventi precedenti. In anni passati, Patriarchi e Vescovi sono stati spesso presenti alle celebrazioni che vi si sono svolte in occasione della solennità dei Santi Pietro e Paolo. (GV) (Agenzia Fides 28/6/2022)

sabato 21 maggio 2022



VI DOMENICA DI PASQUA (ANNO C)

Grado della Celebrazione: DOMENICA

Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Con voce di gioia date l’annuncio,
fatelo giungere ai confini della terra:
il Signore ha riscattato il suo popolo. Alleluia. (Cf. Is 48,20)

Si dice il Gloria.

Colletta
Dio onnipotente,
fa’ che viviamo con intenso amore questi giorni di letizia
in onore del Signore risorto,
per testimoniare nelle opere il mistero che celebriamo nella fede.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Oppure (Anno C):
O Dio, che hai promesso di stabilire la tua dimora
in coloro che ascoltano la tua parola
e la mettono in pratica,
manda il tuo santo Spirito,
perché ravvivi in noi la memoria
di tutto quello che Cristo ha fatto e insegnato.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (At 15,1-2.22-29)
È parso bene, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, alcuni, venuti dalla Giudea, insegnavano ai fratelli: «Se non vi fate circoncidere secondo l’usanza di Mosè, non potete essere salvati».
Poiché Paolo e Bàrnaba dissentivano e discutevano animatamente contro costoro, fu stabilito che Paolo e Bàrnaba e alcuni altri di loro salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione.
Agli apostoli e agli anziani, con tutta la Chiesa, parve bene allora di scegliere alcuni di loro e di inviarli ad Antiòchia insieme a Paolo e Bàrnaba: Giuda, chiamato Barsabba, e Sila, uomini di grande autorità tra i fratelli. E inviarono tramite loro questo scritto: «Gli apostoli e gli anziani, vostri fratelli, ai fratelli di Antiòchia, di Siria e di Cilìcia, che provengono dai pagani, salute! Abbiamo saputo che alcuni di noi, ai quali non avevamo dato nessun incarico, sono venuti a turbarvi con discorsi che hanno sconvolto i vostri animi. Ci è parso bene perciò, tutti d’accordo, di scegliere alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Bàrnaba e Paolo, uomini che hanno rischiato la loro vita per il nome del nostro Signore Gesù Cristo. Abbiamo dunque mandato Giuda e Sila, che vi riferiranno anch’essi, a voce, queste stesse cose. È parso bene, infatti, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: astenersi dalle carni offerte agl’idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalle unioni illegittime. Farete cosa buona a stare lontani da queste cose. State bene!».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 66)
Rit: Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.

SECONDA LETTURA (Ap 21,10-14.22-23)
L’angelo mi mostrò la città santa che scende dal cielo.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

L’angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scende dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino.
È cinta da grandi e alte mura con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d’Israele. A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e a occidente tre porte.
Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell’Agnello.
In essa non vidi alcun tempio:
il Signore Dio, l’Onnipotente, e l’Agnello
sono il suo tempio.
La città non ha bisogno della luce del sole,
né della luce della luna:
la gloria di Dio la illumina
e la sua lampada è l’Agnello.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 14,23)
Alleluia, alleluia.

Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.

VANGELO (Gv 14,23-29)
Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse [ai suoi discepoli]:
«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore ci ama nel profondo e il nostro compito di cristiani è solo quello di aver fiducia in questo sguardo d’amore.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore prendi dimora in noi.

1. Perché il rapporto con te non si riduca ad un resoconto dei nostri fallimenti e delle nostre vittorie. Preghiamo.
2. Perché ci sia sempre continuità tra la nostra fede in te e la nostra partecipazione alla vita sociale. Preghiamo.
3. Perché la pace, condizione interiore prima che equilibrio esteriore, accompagni sempre il nostro cammino. Preghiamo.
4. Perché la tua voce ci ricordi sempre che siamo liberi figli di Dio e nulla di meno. Preghiamo.

O Padre, Tu ci chiedi solo di abbandonarci al tuo abbraccio paterno. Aiutaci a sopportare la nostra fragilità che ci tiene lontani da te e dal tuo amore. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

sabato 14 maggio 2022

V DOMENICA DI PASQUA (ANNO C) 15 maggio 2022

V DOMENICA DI PASQUA (ANNO C)



Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie;
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia. Alleluia. (Sal 97,1-2)

Si dice il Gloria.

Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
porta a compimento in noi il mistero pasquale,
perché quanti ti sei degnato di rinnovare nel Battesimo,
con il tuo paterno aiuto portino frutti abbondanti
e giungano alla gioia della vita eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Oppure (Anno C):
O Padre,
che tutto rinnovi nel tuo Figlio glorificato,
fa’ che mettiamo in pratica il suo comandamento nuovo
e così, amandoci gli uni gli altri,
ci manifestiamo al mondo come suoi veri discepoli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (At 14,21-27)
Riferirono alla comunità tutto quello che Dio aveva fatto per mezzo loro.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Paolo e Bàrnaba ritornarono a Listra, Icònio e Antiòchia, confermando i discepoli ed esortandoli a restare saldi nella fede «perché – dicevano – dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni».
Designarono quindi per loro in ogni Chiesa alcuni anziani e, dopo avere pregato e digiunato, li affidarono al Signore, nel quale avevano creduto. Attraversata poi la Pisìdia, raggiunsero la Panfìlia e, dopo avere proclamato la Parola a Perge, scesero ad Attàlia; di qui fecero vela per Antiòchia, là dove erano stati affidati alla grazia di Dio per l’opera che avevano compiuto.
Appena arrivati, riunirono la Chiesa e riferirono tutto quello che Dio aveva fatto per mezzo loro e come avesse aperto ai pagani la porta della fede.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 144)
Rit: Benedirò il tuo nome per sempre, Signore.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

Per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.

SECONDA LETTURA (Ap 21,1-5)
Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Io, Giovanni, vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c’era più.
E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.
Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva:
«Ecco la tenda di Dio con gli uomini!
Egli abiterà con loro
ed essi saranno suoi popoli
ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio.
E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi
e non vi sarà più la morte
né lutto né lamento né affanno,
perché le cose di prima sono passate».
E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose».

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 13,34)
Alleluia, alleluia.

Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Alleluia.

VANGELO (Gv 13,31-35)
Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.
Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Ci è stato consegnato un comandamento nuovo e rinnovante. Vivendolo possiamo giungere alla pienezza della nostra vita, e alla realizzazione della nostra dignità di uomini e Figli di Dio.
Pieni del desiderio di innalzarci a tale livello, chiediamo al Signore il suo aiuto dicendo: Donaci, Signore, di vivere del tuo amore.

1. Rendi santa, Signore, la tua Chiesa nell’amore. Sia nel mondo testimone credibile della bellezza della vita spesa a servizio del tuo vangelo. Preghiamo.
2. Rafforza nel tuo amore chi crede in te. Sia capace di operare gesti di carità fraterna amando come Cristo ci ha amati. Preghiamo.
3. Dona ai tuoi discepoli di annunciare il vangelo con entusiasmo e coraggio. Sappiano vedere nei progressi della Parola un segno della tua vicinanza, da cui ricavare motivo di gioia e di lode. Preghiamo.
4. Dona ai cristiani un cuore capace di giustizia e solidarietà, frutto dell’accoglienza della tua resurrezione e profezia del Regno. Preghiamo.

Padre, che ami ogni uomo perché abbia la vita e l’abbia in abbondanza, donaci la tua forza perché, anche di fronte alle difficoltà, sappiamo costruire una comunità fraterna, sacramento di unità e concordia nel mondo. Per Cristo nostro Signore.



sabato 7 maggio 2022

IV DOMENICA DI PASQUA (ANNO C) 8 maggio 2022

IV DOMENICA DI PASQUA (ANNO C)




Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Dell’amore del Signore è piena la terra;
dalla sua parola furono fatti i cieli. Alleluia. (Sal 32,5-6)

Si dice il Gloria.

Colletta
Dio onnipotente e misericordioso,
guidaci al possesso della gioia eterna,
perché l’umile gregge dei tuoi fedeli
giunga dove lo ha preceduto Cristo, suo pastore.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Oppure (Anno C):
O Dio, fonte della gioia e della pace,
che hai affidato al potere regale del tuo Figlio
le sorti degli uomini e dei popoli,
sostienici con la forza del tuo Spirito,
perché non ci separiamo mai dal nostro pastore
che ci guida alle sorgenti della vita.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (At 13,14.43-52)
Ecco, noi ci rivolgiamo ai pagani.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Paolo e Bàrnaba, proseguendo da Perge, arrivarono ad Antiòchia in Pisìdia, e, entrati nella sinagoga nel giorno di sabato, sedettero.
Molti Giudei e prosèliti credenti in Dio seguirono Paolo e Bàrnaba ed essi, intrattenendosi con loro, cercavano di persuaderli a perseverare nella grazia di Dio.
Il sabato seguente quasi tutta la città si radunò per ascoltare la parola del Signore. Quando videro quella moltitudine, i Giudei furono ricolmi di gelosia e con parole ingiuriose contrastavano le affermazioni di Paolo. Allora Paolo e Bàrnaba con franchezza dichiararono: «Era necessario che fosse proclamata prima di tutto a voi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco: noi ci rivolgiamo ai pagani. Così infatti ci ha ordinato il Signore: “Io ti ho posto per essere luce delle genti, perché tu porti la salvezza sino all’estremità della terra”».
Nell’udire ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola del Signore, e tutti quelli che erano destinati alla vita eterna credettero. La parola del Signore si diffondeva per tutta la regione. Ma i Giudei sobillarono le pie donne della nobiltà e i notabili della città e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Bàrnaba e li cacciarono dal loro territorio. Allora essi, scossa contro di loro la polvere dei piedi, andarono a Icònio. I discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 99)
Rit: Noi siamo suo popolo, gregge che egli guida.

Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.

Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.

Perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione.

SECONDA LETTURA (Ap 7,9.14-17)
L’Agnello sarà il loro pastore e li guiderà alle fonti delle acque della vita.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Io, Giovanni, vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani.
E uno degli anziani disse: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide col sangue dell’Agnello. Per questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte nel suo tempio; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di loro.
Non avranno più fame né avranno più sete,
non li colpirà il sole né arsura alcuna,
perché l’Agnello, che sta in mezzo al trono,
sarà il loro pastore
e li guiderà alle fonti delle acque della vita.
E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi».

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 10,14)
Alleluia, alleluia.

Io sono il buon pastore, dice il Signore,
conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.
Alleluia.

VANGELO (Gv 10,27-30)
Alle mie pecore io do la vita eterna.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano.
Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore ci chiede di fidarci di lui che ci ama da sempre. Questa fiducia però non è passività. Siamo invece chiamati a offrire il nostro contributo, ognuno secondo le proprie capacità, al suo progetto di salvezza.
Preghiamo insieme e diciamo: Donaci Signore la tua vita.

1. Perché l’obbedienza a te non si configuri mai come sterile abitudinarietà. Preghiamo.
2. Perché sappiamo riconoscerci come frutto del tuo amore e come opera della tua grandezza. Preghiamo.
3. Perché la nostra appartenenza a te in quanto Cristiani non sia mai un tesoro geloso, ma un dono da condividere con gli altri e a servizio della società. Preghiamo.
4. Perché la nostra testimonianza al mondo sia sempre frutto credibile di riflessione, di interiorizzazione del tuo Vangelo e di un’esperienza concreta. Preghiamo.

O Padre, Tu ci dai la sicurezza di una mano forte che non ci abbandona mai. Dacci la lucidità necessaria per non cullarci in questa condizione come fosse un privilegio, ma di attivarci e metterla al servizio dei nostri fratelli. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

sabato 17 ottobre 2020

XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) 18 ottobre 2020

XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)


Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Io t’invoco, mio Dio: dammi risposta,
rivolgi a me l’orecchio e ascolta la mia preghiera.
Custodiscimi, o Signore, come la pupilla degli occhi,
proteggimi all’ombra delle tue ali. (Sal 17,6.8)

Colletta


O Padre, a te obbedisce ogni creatura
nel misterioso intrecciarsi
delle libere volontà degli uomini;
fa’ che nessuno di noi abusi del suo potere,
ma ogni autorità serva al bene di tutti,
secondo lo Spirito e la parola del tuo Figlio,
e l’umanità intera riconosca te solo come unico Dio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Is 45,1.4-6)
Ho preso Ciro per la destra per abbattere davanti a lui le nazioni.

Dal libro del profeta Isaìa

Dice il Signore del suo eletto, di Ciro:
«Io l’ho preso per la destra,
per abbattere davanti a lui le nazioni,
per sciogliere le cinture ai fianchi dei re,
per aprire davanti a lui i battenti delle porte
e nessun portone rimarrà chiuso.
Per amore di Giacobbe, mio servo,
e d’Israele, mio eletto,
io ti ho chiamato per nome,
ti ho dato un titolo, sebbene tu non mi conosca.
Io sono il Signore e non c’è alcun altro,
fuori di me non c’è dio;
ti renderò pronto all’azione, anche se tu non mi conosci,
perché sappiano dall’oriente e dall’occidente
che non c’è nulla fuori di me.
Io sono il Signore, non ce n’è altri».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 95)
Rit: Grande è il Signore e degno di ogni lode.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Grande è il Signore e degno di ogni lode,
terribile sopra tutti gli dèi.
Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla,
il Signore invece ha fatto i cieli.

Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.
Portate offerte ed entrate nei suoi atri.

Prostratevi al Signore nel suo atrio santo.
Tremi davanti a lui tutta la terra.
Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
Egli giudica i popoli con rettitudine.

SECONDA LETTURA (1Ts 1,1-5b)
Mèmori della vostra fede, della carità e della speranza.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési

Paolo e Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicési che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: a voi, grazia e pace.
Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo continuamente presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo, davanti a Dio e Padre nostro.
Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da lui. Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Fil 2,15-16)
Alleluia, alleluia.

Risplendete come astri nel mondo,
tenendo salda la parola di vita.
Alleluia.

VANGELO (Mt 22,15-21)
Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi.
Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?».
Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare».
Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
O Padre, che guidi la storia per realizzare i tuoi disegni, rendici tuoi servi fedeli, perché possiamo realizzare quella missione che tu hai affidato a ciascuno di noi.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa sia segno e strumento dell’edificazione del Regno, indicando al mondo la via segnata da Dio per la salvezza e la piena liberazione dell’uomo. Preghiamo.
2. Perché coloro che hanno a che fare per lavoro con il denaro sappiano attribuire ad esso il giusto valore, senza lasciarsi corrompere dalla sete di ricchezza e di potere. Preghiamo.
3. Perché gli educatori aiutino i giovani a considerarsi membri attivi della società civile, soggetti di diritti e di doveri, parte di una nazione che ha bisogno anche del loro contributo per il bene comune. Preghiamo.
4. Perché le nostre menti non siano offuscate da ideologie o scelte politiche contrarie ai valori del vangelo. Preghiamo.
5. Perché Cristo che si sacrifica per noi in questa Eucaristia ci accompagni e ci sostenga nella vita e nelle scelte quotidiane. Preghiamo.

Ascolta, o Padre, le nostre preghiere, perché possiamo essere cittadini della terra e insieme membri del tuo Regno. Dacci la sapienza del cuore, perché possiamo corrispondere alla tua volontà. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

domenica 22 dicembre 2019

QUARTA DOMENICA DI AVVENTO - A 22 Dicembre 2019

QUARTA DOMENICA DI AVVENTO - A
22 Dicembre 2019

«Nato dal seme di Davide secondo la carne»

INTRODUZIONE
G – Celebriamo oggi la Quarta Domenica di Avvento.
Natale è già alle porte. La Buona Novella di un Dio diventato uno di noi ha sempre qualcosa di insolito, ma anche di molto umano. Dio è entrato nel nostro mondo prendendo una strada familiare: Gesù è affidato ad una coppia che viene messa in difficoltà proprio dall’arrivo di un bambino. Ma Giuseppe è un uomo di fede e accetta il ruolo inedito che Dio gli affida.
Chiediamo al Padre la stessa disponibilità di Giuseppe al suo progetto di salvez­za, perché l’uomo nuovo - Cristo Gesù - nasca ancora per questa generazione.

SALUTO
C – Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.  
T – Amen.

C – La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo, il Figlio di Maria, sia con tutti voi.   T – E con il tuo spirito.

ACCENSIONE CORONA D’AVVENTO
C - Fratelli e sorelle amati nel Signore, a condurci verso la celebrazione del Natale ormai prossimo è Giuseppe. Il Vangelo ce lo presenta con i suoi dubbi e le sue perplessità, ma anche con la sua disponibilità ad ascoltare il messaggio che viene da Dio e a realizzarlo. Accendiamo l’ultima candela della corona di Avvento:
Signore, questa fiamma arda
per dirti la nostra disponibilità.
Tu affidi a ognuno di noi un ruolo da protagonista
nel tuo progetto d’amore.
A noi tocca scoprirlo e accoglierlo,
realizzarlo nella nostra esistenza,
proprio come ha fatto Giuseppe.

Un fedele accende l’ultima candela mentre si canta:

Si accende una luce all’uomo quaggiù,
presto verrà tra noi Gesù.
Vegliate, lo sposo non tarderà;
se siete pronti, vi aprirà.
Lieti cantate: gloria al Signor! Nascerà il Redentor!

Si accende una luce…
Il coro celeste “Pace” dirà
“a voi di buona volontà!”. Lieti cantate…

ATTO PENITENZIALE
C – Fratelli e sorelle, volgiamo il nostro sguardo verso Colui che viene a trasformare la nostra esistenza. Venga presto il giorno in cui giungerà a compimento il suo progetto di salvezza. E poiché, la nostra vita non è sempre orientata verso Lui, invochiamo la misericordia di Dio sulle nostre infedeltà.
-          Signore, che vieni a salvare il tuo popolo dai suoi peccati, [abbi pietà di noi]  
T – Signore, pietà!
-          Cristo, Figlio dell’Altissimo, generato per opera dello Spirito Santo, [abbi pietà di noi]  
T – Cristo, pietà!
-          Signore, che regnerai per sempre sul trono di Davide, [abbi pietà di noi]   T – Signore, pietà!

C – Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.   T – Amen.

COLLETTA
C - Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre, tu, che nell'annunzio dell'angelo ci hai rivelato l'incarnazione del tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo...   T – Amen.


LITURGIA DELLA PAROLA

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – Il profeta Isaia annuncia il segno inatteso: l’Emmanuele viene in soccorso del suo popolo. Lui, il Figlio di Dio, si fa presente discendendo da una stirpe umana grazie alla disponibilità obbediente di Giuseppe, sposo di Maria, che, chiamando il figlio con il nome di Gesù, annuncia che “Dio salva”.

PRIMA LETTURA: Is 7,10-14
Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio.
Dal libro del profeta Isaìa

In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall’alto».
Ma Àcaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore».
Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE: dal Salmo 23

Rit.  Ecco, viene il Signore, re della gloria.

Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.

Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.

Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

SECONDA LETTURA: Rm 1,1-7
Gesù Cristo, dal seme di Davide, figlio di Dio.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio – che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture e che riguarda il Figlio suo, nato dal seme di Davide secondo la carne, costituito Figlio di Dio con potenza, secondo lo Spirito di santità, in virtù della risurrezione dei morti, Gesù Cristo nostro Signore; per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia di essere apostoli, per suscitare l’obbedienza della fede in tutte le genti, a gloria del suo nome, e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo –, a tutti quelli che sono a Roma, amati da Dio e santi per chiamata, grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo!

Parola di Dio

CANTO AL VANGELO: Mt 1,23

Alleluia, alleluia.
Ecco, la vergine concepirà e darà la luce un figlio:
a lui sarà dato il nome di Emmanuele: «Dio con noi».
Alleluia.

VANGELO: Mt 1,18-24
Gesù nascerà da Maria, sposa di Giuseppe, della stirpe di Davide.
 Dal Vangelo secondo Matteo

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa “Dio con noi”.
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.

Parola del Signore


PREGHIERA DEI FEDELI
C – Fratelli e sorelle, il giorno della salvezza è ormai vicino; con la santa Chiesa diamo voce alle attese di tutti gli uomini, specialmente dei più poveri e dimenticati.
L - Preghiamo insieme e diciamo:
Ricordati, o Padre, del tuo amore.
1.        Per le Comunità cristiane che si preparano a celebrare la festa del Natale. Cresca il desiderio di riconciliazione e di pace. Le vecchie ruggini, i rancori e le incomprensioni non ci impediscano di ritrovarci insieme e di perdonarci. Preghiamo.
2.       Per tutti quelli che per ragioni diverse sono lontani da casa e per coloro che in questi giorni soffrono maggiormente la solitudine. Ridesta le nostre coscienze perché diamo risposta al bisogno di accoglienza e di amicizia. Preghiamo.
3.        Per coloro che soffrono il dramma della crisi economica. In questi giorni non si lascino prendere dallo scoraggiamento dinanzi allo spreco di chi ha il cuore chiuso, ma sappiano guardare all’essenziale, ovvero al Cristo che viene per saziare la fame dei poveri e dare speranza nuova ai cuori afflitti. Preghiamo.
4.       Per gli sposi, i genitori ed i futuri genitori. Perché sull’esempio di Maria e Giuseppe sappiano superare le difficoltà della vita, facendo attenzione alla chiamata del Signore. Preghiamo.
5.        Per tutti coloro che si trovano davanti ad una scelta o ad un impegno importante. Trovino la loro strada alla luce della Parola di Dio e mostrino un’autentica passione in quello che hanno deciso. Preghiamo.
6.       Per questa nostra Comunità parrocchiale. Accogliendo il Signore che vince l’incertezza e l’angoscia, sia capace di consegnare al mondo in occasione del Natale i valori della verità completa, della convivenza riconciliata e della pace tanto desiderata. Preghiamo.
C – Ascolta, o Signore, la voce della Chiesa che attende una rinnovata manifestazione della tua tenerezza di Padre; fa’ che il tuo Figlio, venendo in mezzo a noi, trovi la stessa fede, umile e obbediente, di Maria, vergine e madre, e di san Giuseppe. Per Cristo nostro Signore.  
T - Amen.


LITURGIA EUCARISTICA

PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Con il pane e il vino portiamo all’altare l’attesa dei cuori che attendono il Signore perché lo possano incontrare ed accogliere come Maria ed Giuseppe.

SULLE OFFERTE
C - Accogli, o Dio, i doni che presentiamo all'altare, e consacrali con la potenza del tuo Spirito, che santificò il grembo della Vergine Maria. Per Cristo nostro Signore.   T – Amen.

PREFAZIO dell’Avvento II

ANAMNESI
C – Mistero della fede.
T – Annunciamo la tua morte, Signore,
proclamiamo la tua risurrezione,
nell’attesa della tua venuta.

PREGHIERA DEL SIGNORE
C – Venga il Regno di Dio e si realizzino le sue promesse. Ognuno di noi sia disposto a fare la sua parte, come Giuseppe, ad accettare la missione che il Signore gli affida.
Con il cuore pieno di gioia per l’imminente Natale del Signore preghiamo insieme come Gesù ha insegnato:  
T - Padre nostro...

SCAMBIO DI PACE
C – La pace è un dono che ci viene dall’alto, ma è anche un impegno concreto degli uomini. Disponibili all’avventura della fede, noi siamo pronti a difenderla da tutto ciò che la mette in pericolo: i sospetti, i pregiudizi, le chiusure del cuore e della mente.

D – Con l’umiltà di Maria e Giuseppe, che seppero accogliere il progetto di Dio, scambiatevi fraternamente un segno di pace.

COMUNIONE
G – L’Eucaristia è Dio-con-noi!
Comunicare con Cristo significa comunicare con il suo stile di vita, con le sue preferenze, con le sue scelte concrete.
Questa Mensa è desiderio di vita e di felicità. Accostiamoci umilmente a Cristo, nell’Eucaristia, per staccarci per sempre dal male
Facciamo nostra l’esperienza di Maria e di Giuseppe: solo in questo incontro possiamo gustare la vera gioia, poiché Dio prende dimora in noi e rinnova il suo Natale.


RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
* G – Per realizzare il suo progetto, Gesù,
il Padre ci chiede di accogliere
una Parola che sconvolge e sorprende.
In effetti il tuo Amore percorre strade
totalmente inedite ed inusuali
ed esige che ci fidiamo totalmente di lui.
A noi piacerebbe tanto inoltrarci per vie già battute,
dare compimento ai nostri sogni,
costruendo un mondo che corrisponde
in tutto e per tutto ai nostri criteri.
E invece no. Il Padre tuo decide di rivelarsi a modo suo,
come e quando lui vuole: per interposta persona,
nel sonno o attraverso incontri misteriosi,
facendoci toccare con mano
che è lui a condurre questa storia.
È accaduto a Giuseppe ed è l’esperienza
che fanno quanti accettano di rinunciare
alle loro piccole e striminzite idee
per cedere il posto a un disegno
che li sorpassa da ogni parte.
È accaduto e continua ad accadere
a tutti quelli che corrono il rischio
di fidarsi totalmente di lui
e di vivere senza rimpianti
l’avventura splendida della fede.
Grazie, Signore, per Giuseppe
e per tutti i giusti come lui
pronti a lanciarsi per le strade del Regno,
donando sé stessi, senza domandare garanzie.
(Roberto Laurita)

oppure:
** G – Non ti vedo, Signore,
perché i miei occhi sono orientati dove tu non sei.
Aprimi gli occhi e il cuore
perché sappia accogliere i segnali della tua presenza.
Aprimi gli occhi perché sappia vederti
negli occhi di un bambino
e nella luce dorata del mattino.
Aprimi gli occhi perché possa vederti
ove due o tre persone sono riunite nel tuo nome.
Aprimi gli occhi perché possa vederti
sotto gli stracci di un barbone
e nell’angoscia dei senza casa.
Aprimi gli occhi
perché sappia decifrare i segni del tempo
e leggerli come indicazione
del tuo progetto di salvezza,
pensato particolarmente per me.
(Averardo Dini)


RITI DI CONCLUSIONE

DOPO LA COMUNIONE
C - O Dio, che ci hai dato il pegno della vita eterna, ascolta la nostra preghiera: quanto più si avvicina il gran giorno della nostra salvezza, tanto più cresca il nostro fervore, per celebrare degnamente il Natale del tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.   
T – Amen.

BENEDIZIONE E CONGEDO

C - Il Signore sia con voi.   T – E con il tuo spirito.

C – Discenda su di voi la grazia di Dio Padre, il cui Verbo si è fatto carne nel grembo della Vergine Maria per salvare il genere umano.   T – Amen.

C – Dimori sempre nei vostri cuori Cristo nostra pace, che Maria, figlia di Sion, attese con gioia nella sua prima venuta.   T – Amen.

C – Lo Spirito Santo vi illumini e vi rinnovi, perché, vigilanti nella preghiera ed esultanti nella lode possiate incontrare il Signore che verrà al prossimo sorgere del sole.   T – Amen.

C – E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio + e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.   T – Amen.

C – Non lasciamoci travolgere dalla frenesia dei regali e del consumismo ma troviamo, come Giuseppe, il tempo necessario per la riflessione e la preghiera.
L’obbedienza di Giuseppe, sposo di Maria, ci aiuta, anche in questo Natale, a rendere possibile la sorpresa dell’incontro gioioso di Dio dentro la fatica quotidiana della vita del mondo.

D – Andate in pace.   T - Rendiamo grazie a Dio.





Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...