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lunedì 21 novembre 2022

Il Papa ai giovani. “No schiavi di un cellulare, ma cambiate il mondo come Maria"

"Un pensiero e un abbraccio speciale vorrei rivolgere ai giovani – grazie di essere venuti numerosi oggi!", dice il Papa ad Asti


Al termine della celebrazione della Messa nella Cattedrale di Asti Papa Francesco guida la preghiera dell’Angelus. “Desidero esprimere la mia riconoscenza alla Diocesi, alla Provincia e alla Città di Asti: grazie per l’accoglienza calorosa che mi avete riservato! Sono tanto grato alle Autorità civili e religiose anche per i preparativi che hanno reso possibile questa desiderata visita. A tutti vorrei dire che a la fame propri piasi’ encuntreve! [mi ha fatto piacere incontrarvi]; e augurarvi: ch’a staga bin! [state bene!]”.

“Un pensiero e un abbraccio speciale vorrei rivolgere ai giovani – grazie di essere venuti numerosi oggi! –. Dallo scorso anno, proprio nella Solennità di Cristo Re si celebra nelle Chiese particolari la Giornata Mondiale della Gioventù. Il tema, lo stesso della prossima GMG di Lisbona, a cui rinnovo l’invito a partecipare, è «Maria si alzò e andò in fretta» (Lc 1,39). La Madonna fece questo quand’era giovane, e ci dice che il segreto per rimanere giovani sta proprio in quei due verbi, alzarsi e andare. Alzarsi e andare: non restare fermi a pensare a sé stessi, sprecando la vita a inseguire le comodità o l’ultima moda, ma puntare verso l’Alto, mettersi in cammino, uscire dalle proprie paure per tendere la mano a chi ha bisogno. E oggi ci vogliono giovani veramente “trasgressivi”, non conformisti, che non siano schiavi di un cellulare, ma cambino il mondo come Maria, portando Gesù agli altri, prendendosi cura degli altri, costruendo comunità fraterne con gli altri, realizzando sogni di pace!”.

La Giornata mondiale della gioventù viene celebrata a livello diocesano nella solennità di Cristo Re. Lo aveva annunciato Papa Francesco il 22 novembre 2020, nella Basilica di San Pietro, al termine della Messa, dopo aver salutato i giovani di Panama e del Portogallo presenti per il passaggio della Croce e dell’icona di Maria Salus Populi Romani, “simboli delle Gmg".

“Il nostro tempo sta vivendo una carestia di pace: pensiamo a tanti luoghi del mondo flagellati dalla guerra, in particolare alla martoriata Ucraina. Diamoci da fare e continuiamo a pregare per la pace! E invochiamo ora la Regina della pace, la Madonna, a cui è dedicata questa bella Cattedrale”, conclude così il Papa la preghiera mariana. Il Papa ricorda anche le vittime dell’incendio in un campo profughi della Palestina, dove sono morti anche molti bambini.

Dopo la recita dell’Angelus e la benedizione finale,  Papa Francesco raggiunge l’Episcopio per il pranzo. Nel pomeriggio si trasferisce in auto allo Stadio Comunale Censin Bosia di Asti, da dove – alle ore 16:00 circa – parte per far rientro in Vaticano.

sabato 14 marzo 2020

Vatican News ci racconta della Chiesa in uscita a Bibione. Atto di affidamento alla Madonna

A Bibione la Chiesa si fa prossima con l’Apecar

L’uomo ritratto nella foto che ha fatto il giro del web è don Andrea Vena, parroco della chiesa di Santa Maria. A chi gli chiede come gli sia venuta in mente l’idea di portare in processione la statua della Vergine, risponde facendo capire con chiarezza che, in questa drammatica emergenza, la priorità è far sentire vicina la Chiesa a chi sta soffrendo come mai prima d’ora, fedeli scossi anche dalla cancellazione delle messe e dalle chiese chiuse: “Ho ascoltato la mia gente – racconta con una punta d’emozione-. Ho ascoltato gli anziani. E visto che non si può andare a trovarli per motivi precauzionali mi sono domandato: perché non posso andare io da loro per portare quel segno di speranza di cui loro hanno nostalgia?”. Ecco allora che il solerte prete di periferia scova un’Apecar e l’addobba con solennità per ospitare a bordo la Madonna, patrona di Bibione: “Ho incominciato a percorrere le strade dove sapevo di incrociare le case dei miei malati ed i luoghi di lavoro. La cosa bella è stato vedere che la gente si affacciava dalle proprie abitazioni per salutare la Madonna. Gli anziani piangevano per la commozione”.

ATTO DI AFFIDAMENTO
Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio,
santa Madre di Dio.
Non disprezzare le suppliche
di noi che siamo nella prova,
in questo tempo del coronavirus.
Dolce Madre, accogli
le titubanze dei genitori
la spensieratezza dei bambini e ragazzi
le domande dei giovani
le preoccupazioni degli Operatori turistici
lo smarrimento delle Istituzioni
la dedizione e il lavoro del personale medico
le incertezze dei turisti
i timori degli anziani e malati.
Volgi a noi il tuo sguardo, vergine Maria,
intercedi presso il tuo Figlio Gesù:
Egli ci liberi da questo virus,
ci liberi da ogni male,
o Vergine assunta in cielo,
nostra amata e cara patrona.
(don Andrea Vena, parroco Bibione)

mercoledì 23 marzo 2016

Udienza di mercoledi 23 marzop 2016



vaticanit - italiano has uploaded Papa: non saremo mai abbandonati nelle prove della vita
Papa: non saremo mai abbandonati nelle prove della vita
vaticanit - italiano
“Il Mistero che adoriamo in questa Settimana Santa è una grande storia d’amore che non conosce ostacoli. La Passione di Gesù dura fino alla fine del mondo, perché è una storia di condivisione con le sofferenze di tutta l’umanità e una permanente presenza nelle vicende della vita personale di ognuno di noi. Insomma, il Triduo Pasquale è memoriale di un dramma d’amore che ci dona la certezza che non saremo mai abbandonati nelle prove della vita”.

E’ partita da questa riflessione la catechesi dell’udienza generale. Rivolgendosi a quanti si sono radunati in piazza San Pietro per l’appuntamento del mercoledì, Papa Francesco ha illustrato il significato del triduo pasquale, che ci permette di entrare nel ...

giovedì 3 dicembre 2015

Bollettino del 2 dicembre 2015

VATICANO - Plenaria Cep: cosa si attendono le Chiese giovani dalla Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli e dalle POM?
Città del Vaticano (Agenzia Fides) - La relazione della terza giornata dell’Assemblea Plenaria della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli (Cep), dal titolo “I servizi della CEP + POM attesi dalle Chiese giovani” è stata tenuta da S.E. Mons. Giampiero Gloder, Presidente della Pontificia Accademia Ecclesiastica (vedi Fides 27;30/11/2015 e 1/12/2015).
Mons. Gloder ha ricordato che la Cep ha il compito di aiutare il Vescovo di Roma nel dirigere e coordinare in tutto il mondo l’opera stessa di evangelizzazione dei popoli, salvo le competenze del Dicastero per le Chiese Orientali, come pure nel promuovere la cooperazione missionaria, perché sia sempre più evidente ed effettivo che tutta la Chiesa per sua stessa natura è missionaria e l’intero popolo di Dio prenda coscienza dell’impegno missionario, collaborandovi con la preghiera, con la testimonianza di vita e con il sostegno economico.
“La responsabilità della Cep riguarda il 35% di tutte le circoscrizioni ecclesiastiche del mondo distribuite nei vari continenti, sono 1.111 circoscrizioni. E queste crescono in modo rapido, poiché nel giro di pochi anni si è avuta la gioia di far nascere più di 100 Chiese particolari, un segno positivo di vitalità dell’evangelizzazione” ha sottolineato l’Arcivescovo.
Dalla relazione sono emerse alcune attese delle Chiese locali nei confronti della Cep sulla base delle risposte ad un questionario inviato alle diocesi che ricadono sotto la sua responsabilità. Le 8 tematiche: nomina dei Vescovi; erezione di nuove circoscrizioni ecclesiastiche; Seminari inter-diocesani; nomina e ruolo del Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie; gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica; la formazione permanente del clero e dei laici; Visite ad limina Apostolorum; rapporto finanziario che deve essere inviato alle Istituzioni competenti. (L.M.) (Agenzia Fides 2/12/2015)
Links:
Il testo integrale della relazione di Mons. Gloder (in italiano)
http://www.fides.org/ita/attachments/view/file/Ponenza_Mons._Gloder_It_15.10.21.doc 
Il testo integrale della relazione di Mons. Gloder (in francese)
http://www.fides.org/fra/attachments/view/file/ponenza_Mons._Gloder_Fr_15.10.21.docx 
Il testo integrale della relazione di Mons. Gloder (in inglese)
http://www.fides.org/eng/attachments/view/file/ponenza_Mons._Gloder_Ingl_15.10.21.docx
EUROPA/ITALIA - “Un albero indiano” per la Giornata Internazionale delle persone con disabilità
Milano (Agenzia Fides) – Attualmente circa il 15% della popolazione mondiale è affetta da disabilità. Secondo i dati dell’Oms del 2011, sono 1 miliardo. L’80% di esse vive nei Paesi in Via di Sviluppo dove i servizi sanitari minimi spesso non sono garantiti. Il 90% dei disabili non ha accesso a servizi, più dell’85% non ha un lavoro e meno del 5% dei bambini con disabilità può accedere ad una educazione formale. Questi ultimi, inoltre, hanno minori possibilità di iniziare la scuola; tra gli ostacoli vi sono lo stigma e la discriminazione, la mancanza di un'adeguata assistenza sanitaria e di servizi di riabilitazione, l'inaccessibilità ai trasporti, all'informazione e alla comunicazione. Tra le varie iniziative proposte in occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità che si celebra il 3 dicembre, l’organizzazione CBM Italia presenterà il documentario “Un albero indiano” per promuovere una migliore comprensione dei temi legati alla disabilità e se nsibilizzare il pubblico sulla necessità di andare oltre stereotipi e pregiudizi. Si tratta del racconto di un progetto di educazione inclusiva di CBM in India, a Shillong, in una remota cittadina vicino al Bangladesh.
(AP) (2/12/2015 Agenzia Fides)
AFRICA/SUDAN - L’impatto di El Niño sul bestiame può portare ad una maggiore insicurezza alimentare
Khartoum (Agenzia Fides) - Il Sudan si trova ad affrontare un aumento del rischio di insicurezza alimentare e malnutrizione a causa dell'impatto di El Niño sul bestiame. Le precipitazioni al di sotto della media in molte delle tradizionali zone pluviali del Paese durante la stagione delle piogge, che va da giugno a ottobre, hanno portato limitazioni nei pascoli e nella disponibilità di acqua, oltre ad un aumento del rischio di malattie tra gli animali. Settantadue località sudanesi sono quelle a maggior rischio di perdita di bestiame a causa del fenomeno metereologico e l’insicurezza alimentare colpisce prevalentemente le famiglie di piccoli agricoltori di queste zone. Sostenere le famiglie vulnerabili a perseguire i loro mezzi di sussistenza è un modo importante per mitigare gli impatti della carenza di precipitazioni e per evitare una maggiore insicurezza alimentare nel corso della stagione magra 2016. Animali sani producono fino al 60% in più di carne e latte per l e famiglie vulnerabili. La vendita di carne e latte in eccedenza costituisce una fonte importante di reddito che aiuta le famiglie rurali a soddisfare i loro bisogni fondamentali. (AP) (2/12/2015 Agenzia Fides)
ASIA/SRI LANKA - Il Card. Ranjith: “La riconciliazione è più vicina”
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – “La riconciliazione è più vicina in Sri Lanka. Siamo fiduciosi, l'atmosfera sociale e politica fa ben sperare. Tutti vogliono voltare pagina e lavorare insieme per un tempo di pace e di prosperità”: lo dice all'Agenzia Fides il Cardinale Malcolm Ranjith, Arcivescovo di Colombo, che sta partecipando ai lavori della Assemblea Plenaria della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
Accogliendo le raccomandazioni delle Nazioni Unite, il governo del nuovo presidente Maithripala Sirisena, eletto all’inizio del 2015, ha ufficialmente deciso di istituire un tribunale speciale per esaminare i crimini di guerra commessi sulla popolazione civile nella fase finale del conflitto che per 26 anni ha visto l'esercito combattere contro i ribelli tamil.
Il Tribunale speciale dovrebbe iniziare i lavori entro la fine dell’anno o agli inizi di gennaio, ha dichiarato Chandrika Kumaratunga, ex presidente dello Sri Lanka, che ora guida la speciale “Unità di riconciliazione” nell’esecutivo.
“Il criterio è riconciliazione nella verità e nella giustizia” ha spiegato a Fides il Card. Ranjith, riferendo che i leader religiosi saranno attivamene coinvolti nel processo di riconciliazione nazionale: “Sarà creata infatti una speciale Commissione, definita il ‘Consiglio della clemenza’, composta dai leader delle principali religioni. Davanti a questa Commissione compariranno gli imputati del processo civile avviato dal Tribunale speciale, ammettendo le loro responsabilità e presentando le loro richieste di perdono. Saranno i leader religiosi ad accogliere tali richieste e a definire una sorta di compensazione, tramite un servizio sociale o un simbolico atto di carità o di solidarietà verso le vittime”.
Sin dal principio il presidente Maithripala Sirisena ha dichiarato apertamente di aspettarsi il sostegno concreto dei leader religiosi per dar vita ad un periodo di pace, di convivenza e di progresso nella nazione. (PA) (Agenzia Fides 2/12/2015)
ASIA/IRAQ - Si inaugura l'8 dicembre l'Università cattolica di Erbil
Erbil (Agenzia Fides) – E' fissata nel pomeriggio di martedì 8 dicembre la cerimonia inaugurale dell'Università cattolica di Erbil (Catholic University in Erbil Campus, CUE). L'invito a partecipare all'inaugurazione di questo importante polo d'istruzione è stato diffuso dall'Arcidiocesi caldea di Erbil, che invita tutti, come si legge nel comunicato pervenuto all'Agenzia Fides, ad unirsi a un “percorso educativo che condurrà molti verso un futuro di prosperità e di pace”.
La prima pietra dell'istituto universitario era stata posta ad Ankawa, sobborgo di Erbil, capitale del Kurdistan iracheno, il 20 ottobre 2012, all'interno di un'area di 30mila mq messa a disposizione dalla Chiesa caldea (vedi Fides 19/10/2012). Dopo il Sinodo sul Medio Oriente, svoltosi a Roma nel 2010 – aveva spiegato allora all'Agenzia Fides l' Arcivescovo caldeo di Erbil, Bashar Warda, grande patrocinatore dell'iniziativa – erano stati presi i primi contatti con l'Universitè Saint-Esprit di Kaslik, il rinomato Ateneo fondato in Libano dall'Ordine Libanese Maronita, per chiedere aiuto e orientamento nella realizzazione del progetto.
L'obiettivo era quello di creare un polo d'insegnamento universitario privato aperto a tutti, conforme alle esigenze del mercato e strettamente associato alla ricerca scientifica. Già allora, l'Arcivescovo Warda contava di concludere i lavori entro il 2015, anche con l'intento di offrire ai giovani cristiani iracheni la possibilità di “continuare a testimoniare il dono della fede nella loro terra”. Le convulsioni drammatiche che hanno sconvolto l'Iraq settentrionale, trasformando proprio Ankawa in luogo di rifugio per migliaia di cristiani fuggiti dalla Piana di Ninive davanti all'avanzata dei jihadisti dello Stato Islamico, non ha fermato il progetto. Segno eloquente che i cristiani iracheni ancora continuano, nonostante tutto, ad avere fiducia in un futuro di pace, dove poter confessare la fede in Cristo convivendo in armonia con i propri connazionali musulmani e di altre comunità religiose. (GV) (Agenzia Fides 2/12/2015).
ASIA/TERRA SANTA - A Betlemme, rintocchi di campane per la pace e meno eventi in vista del Natale
Betlemme (Agenzia Fides) - Il prossimo sabato, 5 dicembre, alle 19,30, le chiese di Betlemme suoneranno le loro campane per la pace, invitando tutte le chiese del mondo a fare lo stesso. Lo riferiscono i media ufficiali del Patriarcato latino di Gerusalemme, aggiungendo che il Comune della città palestinese dove è nato Gesù ha deciso di modificare il calendario degli eventi programmati in vista del Natale, a causa del clima generale che attualmente segna la Terra Santa.
In particolare, è stata annullata la tradizionale cena che segue l'accensione dell’albero di Natale, sono stati annullati diversi concerti programmati in precedenza e diminuirà anche la quantità di decorazioni urbane natalizie. Decisioni prese dall'amministrazione municipale in segno di rispetto per i palestinesi di Betlemme morti nelle scorse settimane in occasione di scontri con le forze armate israeliane. “Betlemme resta la città della pace” ha affermato il sindaco Vera Baboun, “e nell’approssimarsi del Natale, dobbiamo pregare come non mai per questa pace”. (GV) (Agenzia Fides 2/12/2015).
AMERICA/ARGENTINA - Droga, una tragedia nazionale: documento dei Vescovi sulla necessità di intervenire
Buenos Aires (Agenzia Fides) – La Conferenza Episcopale Argentina (CEA) ha pubblicato il documento "No al traffico di droga, Sì ad una vita piena", in cui si chiede di riconoscere la droga come "una tragedia nazionale" e avverte che "la globalizzazione dell'indifferenza, che genera una cultura individualistica basata sul consumo, è ciò che dà un quadro favorevole per l'espansione delle reti del narcotraffico".
Il comunicato della CEA pervenuto a Fides, afferma: "In molte parti del paese si vive in una grande impotenza istituzionale, reclamando la responsabilità di chi governa e di tutti i legislatori e membri della magistratura: sono necessarie politiche statali appropriate ed esplicite, in modo concreto e costante, per eliminare il grande traffico di droga e il piccolo spacciatore di droga".
Il documento dei Vescovi è un nuovo grido di allerta perché "il narcotraffico sta instaurando la propria legge che divora lo Stato di diritto poco a poco, così i conflitti si risolvono non nei tribunali ma con la legge del più forte e la violenza". Tutto questo accade in una realtà che vede crescere questo flagello: “È in aumento il numero di persone che producono a casa il ‘paco’ o altro ‘preparato’ dannoso e quindi, senza scrupoli, lo vendono, aggiungendo l'oltraggio di mandare i propri figli o nipoti a vendere la droga”.
I Vescovi incoraggiano i giudici che "rischiando la propria vita e quella delle loro famiglie” a compiere “fino in fondo la propria missione".
Il testo era già stato proposto e approvato nella 110.ma Assemblea Plenaria della CEA, svoltasi dall’8 al 13 novembre, ma per la pubblicazione si è atteso che si svolgessero prima le elezioni.
(CE) (Agenzia Fides, 02/12/2015)
AMERICA/PARAGUAY - Sempre più numerosi i fedeli alla novena alla Madonna di Caacupé
Caacupé (Agenzia Fides) – Il Vescovo castrense, Sua Ecc. Mons. Adalberto Martinez Flores, ha celebrato la Messa del mattino del primo dicembre, quarto giorno della novena in onore della Madonna dei Miracoli di Caacupé, davanti a centinaia di fedeli convenuti nella basilica. Durante la Messa, alla quale hanno partecipato le principali autorità militari e di polizia, il Vescovo ha pregato in particolare per la liberazione del sottufficiale di polizia Edelio Morínigo (rapito da 516 giorni) e di Abraham Fehr (117 giorni), che sono stati sequestrati dall’auto-nominato “Esercito del Popolo Paraguaiano” (EPP): "Esortiamo i loro rapitori a lasciarli andare liberi, per ricongiungersi alle loro famiglie in questi giorni di Natale. Preghiamo anche per la forza delle loro famiglie".
Mons. Martinez ha detto: "il Signore è misericordioso e giusto, la sua misericordia e la giustizia divina vanno di pari passo, quindi questo dovrebbe ispirarci a temere il Signore, lasciando perdere le armi della violenza distruttiva per prendere ed esercitare il lavoro costruttivo, la solidarietà e la convivenza pacifica del nostro popolo".
La nota inviata all’Agenzia Fides da una fonte locale riporta che migliaia di paraguaiani, come ogni anno, si recano al Santuario di Nostra Signora di Caacupé, a circa 55 chilometri da Asunción, per festeggiare la Patrona della nazione e partecipare alla novena che si concluderà con il pellegrinaggio e la Messa solenne dell’8 dicembre. La devozione alla Madonna di Caacupé ha origine nel 1600, quando un indigeno guaranì lavorò sul legno una immagine della Madonna. La devozione popolare con il passare degli anni ha fatto crescere la fama del Santuario dedicato alla Madonna di Caacupé, che è diventato il più frequentato della nazione.
(CE) (Agenzia Fides, 02/12/2015)

venerdì 25 aprile 2014

Quando Chiara Luce Badano è arrivata....


Racconta Maria Teresa:
Quando Chiara è arrivata ci è parsa subito un dono della Madonna. Ruggero l'aveva chiesta per l'ennesima volta a Lei e così è stato. Con il suo arrivo abbiamo avvertito di più la grazia del sacramento del matrimonio: questa figlia completava la nostra unione e aumentava l'amore fra di noi. Chiara cresceva bella e sana e ci dava tanta gioia, ma abbiamo avvertito subito nell'anima che Chiara non era solo figlia nostra, ma prima di tutto era figlia di Dio e come tale dovevamo crescerla, rispettarla nella sua libertà, che non voleva dire che poteva fare tutto quello che voleva, ma nella libertà vera, quella dei figli di Dio, quella dell'amore.

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...