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mercoledì 22 settembre 2021

Fanpage ci racconta di Precenicco

 Il prete vuole benedire la scuola col Padre Nostro, ma la maestra lo ferma: “Non è consentito”

Una maestra dell’istituto elementare del comune di Precenicco, in provincia di Udine, ha proibito a un prete di recitare la preghiera del “Padre Nostro” durante l’inaugurazione dell’anno scolastico. La scelta dettata da una forma di rispetto verso chi ha un altro credo religioso è stata giudicata invece in malo modo da alcuni rappresentanti politici presenti all’inaugurazione.

A cura di Chiara Ammendola



Stava per iniziare la benedizione della scuola recitando la preghiera del "Padre Nostro" quando la maestra lo ha interrotto spiegandogli che no, in quell'istituto "non è consentito". È accaduto alla scuola elementare di Precenicco, in provincia di Udine, intitolata al duca d’Aosta Emanuele Filiberto, dove lo scorso 15 settembre alunni, insegnanti ma anche anche assessori e consiglieri regionali della regione Friuli hanno preso parte all'inaugurazione del nuovo istituto avvenuta dopo i lavori di restauro. Per la benedizione è stato invece invitato don Cristiano Samuele Zentilin.



È stato lui dinanzi a un'ottantina di bambini a pronunciare le prime parole della preghiera prima di essere interrotto dalla maestra che ha sentenziato ferma: "Non può, non è consentito". E così il prete si è fermato nel silenzio forse imbarazzato venutosi a creare dinanzi a quell'imposizione. Si tratta di una forma di rispetto per chi ha un altro credo religioso ma per qualcuno si è trattato invece di una forma di non rispetto nei confronti di don Cristiano, come affermato dal consigliere regionale Mauro Di Bert: "Nel suo intervento aveva invitato alla tolleranza nei confronti degli altri, spiegando che l’ora di religione serve anche a educare alla convivenza. Chi ha invitato il parroco – ha spiegato Di Bert – lo ha fatto per garantire la benedizione con rituali che conosciamo, salvo poi fermarlo dinanzi a tutti".


Per il presidente del consiglio regionale Piero Mauro Zanin invece si tratta di un impostazione che rischia di estraniarci dalle nostre tradizioni: "Recitare in pubblico il Padre Nostro, la preghiera con cui tutti siamo cresciuti, viene ritenuto un atto “politicamente scorretto”, da proibire in pubblico – ha spiegato – non sono affatto d’accordo con questa impostazione culturale, che con la scusa di non urtare la sensibilità di persone che possono pensarla in maniera diversa, rischia di estraniarci non solo dai nostri valori, ma anche dalle nostre tradizioni". Una scelta quella della scuola dalla quale si dissocia anche il sindaco Andrea De Nicolò: "Per quanto ci riguarda, quella preghiera non ledeva la sensibilità di chi abbraccia altre confessioni religiose, ma anzi, proprio per come era stata posta dal parroco, poteva essere un arricchimento. Tutti, io per primo che sono cattolico praticante – aggiunge De Nicolò –, siamo rimasti spiazzati tanto quanto il parroco, a breve inaugurerò la biblioteca e le tribune nel campo sportivo, con tanto di benedizione".



giovedì 16 settembre 2021

Inaugurata la scuola primaria di Precenicco

 


A Precenicco inaugurata la scuola primaria, ristrutturata e messa a norma

Precenicco (Ud). Un grande grazie agli insegnanti che hanno retto l’urto dell’emergenza Covid, ma anche uno sguardo al passato – con il ricordo dei caduti che cent’anni fa morirono per un ideale di libertà – e uno al futuro, perché senza nuovi bambini, senza un sostegno concreto alle famiglie, ogni politica di sviluppo diventerebbe inutile.

Sono queste le riflessioni sviluppate oggi dal presidente del Consiglio regionale a Precenicco, dove si inaugurava ufficialmente la scuola primaria ristrutturata e messa a norma grazie ai lavori finanziati anche dall’amministrazione regionale. Parlando a nome dell’intera Assemblea legislativa – davanti all’assessore regionale alle Infrastrutture, a due consiglieri regionali del territorio e al sindaco di Precenicco – il presidente si è soffermato sul concetto di scuola come strumento e non come fine, perché il contenuto più importante sono i bambini che qui imparano non solo a leggere e scrivere ma anche a relazionarsi in modo corretto con gli altri.

Il monumento ai caduti realizzato nell’ampio parco della scuola ha fornito lo spunto per una riflessione sul sacrificio dei giovani di quel tempo, in onore dei quali furono piantati gli alberi dell’attuale giardino, che in qualche modo sono in grado di ispirare anche i bambini di oggi, gli allievi dell’istituto intitolato al duca d’Aosta Emanuele Filiberto.

Dal canto suo, il sindaco di Precenicco ha ricordato la complessità e il peso economico dei lavori di restauro lodando la continuità d’azione della Regione che, con la Giunta precedente e quella attualmente in carica, ha sempre scelto di investire sulla sicurezza degli edifici scolastici.

Un impegno che continuerà, ha promesso l’assessore regionale prima della benedizione impartita dal parroco di Precenicco, cercando di salvaguardare laddove possibile – com’è avvenuto in questo caso – l’antica architettura degli edifici.

Il taglio del nastro all’ingresso della scuola

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Un momento della cerimonia di inaugurazione

domenica 11 maggio 2014



vaticanit has uploaded Papa Francesco: non lasciamoci rubare l'amore per la scuola
Papa Francesco: non lasciamoci rubare l'amore per la scuola
vaticanit
"Non lasciamoci rubare l'amore per la scuola". E' stato questo l'incoraggiamento di Papa Francesco all'incontro con studenti, famiglie ed educatori italiani che in oltre 300 mila, sabato pomeriggio, hanno affollato piazza san Pietro, via della Conciliazione e le vie limitrofe. Il Papa ha voluto salutarli percorrendo con la papamobile tutta via della Conciliazione. Al mondo della scuola italiana, chiamato in piazza san Pietro dalla Conferenza episcopale italiana, Francesco ha spiegato in tre punti perché ama la scuola. Prima di tutto perché a 6 anni ha trovato una maestra, ha detto, "che mi ha insegnato ad amarla", ad aprire la mente e il cuore alla realtà, a imparare ad imparare.

(Papa Francesco)

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

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