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sabato 15 novembre 2025

Mezza maratona di Palmanova, di corsa con atleti di 24 nazioni


Palmanova lancia il conto alla rovescia per la 23^ edizione della mezza maratona. Domenica 23 novembre si rinnova l’appuntamento con la gara sui tradizionali 21,097 km che scatterà e arriverà in Piazza Grande, cuore della celebre città stellata, nel 2017 dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco. Per Palmanova si annuncia un evento da record: a nove giorni dall’evento, le iscrizioni (aperte sino al 19 novembre sul portale Endu.net) hanno già raggiunto quota 2.200, con atleti che arriveranno da diverse regioni d’Italia (14, isole comprese) e da ben 24 nazioni. Sarà straniero un partecipante su quattro. Per correre a Palmanova giungeranno anche dal Brasile e dal Sudafrica, dagli Stati Uniti e da diversi Paesi europei (Austria e Slovenia in primis). Oltre mille gli iscritti dal Friuli-Venezia Giulia, con la provincia di Udine – 610 partecipanti – a recitare la parte del leone. Curiosità: il 30% degli iscritti è rappresentato da donne. Un sottile, simbolico filo rosa collegherà dunque i 21,097 km di gara. Numeri di grande impatto per quella che da diversi anni è la mezza maratona più frequentata del Friuli-Venezia Giulia e, anche nel 2024 (1.747 classificati nelle 3 ore del tempo massimo), ha trovato un posto tra le venti gare più partecipate d’Italia. Organizzata da Eventi Sportivi Palmanova Asd, la Mezza Maratona “Città di Palmanova” – presentata ufficialmente ieri sera nel Salone d’Onore del Palazzo Municipale – sarà anche quest’anno aperta ai pattinatori, coinvolti e coordinati dalla società Roller Evolution. La loro partenza avverrà alcuni minuti prima di quella dei runners, prevista alle 10. I pattinatori faranno poi passerella (senza finalità agonistiche) sullo stesso percorso dei podisti.

 

TOP RUNNERS – Si cercano gli eredi del burundese Jean-Marie Vianney Niyomukiza e dell’etiope Betselot Andualem Tadesse, primi nel 2024 rispettivamente in 1h03’29” e 1h13’24”. Nella gara maschile, riflettori puntati sul ruandese John Hakizimana (1h01’35” di record personale, Arezzo 2022), reduce dalla vittoria nella maratona di Ravenna in 2h10’47” (2h08’18” di primato sulla distanza regina, ottenuto con il terzo posto di Milano nel 2023) e sul keniano Vincent Momanyi, quest’anno sceso a 1h02’30” a Telese Terme e già primo, in stagione, nelle mezze maratone di Trieste, Bibione, Udine e, appunto, Telese Terme. La pattuglia keniana sarà completata da Enos Kakopil (1h00’17”, Kobenhavn 2021), Ishmael Kalale (1h00’47”, Lisbona 2018), Rodgers Maiyo (1h01’56”, Arezzo 2015) e James Mburugu (1h01’23”, Lugano 2021). Sul versante italiano, occhio ad Abdoullah Bamoussa, azzurro nei 3000 siepi all’Olimpiade di Rio 2016 e ai Mondiali di Londra 2017, reduce dalla vittoria in solitaria alla Portogruaro Half Marathon, e agli emergenti Daniele Farronato e Mihail Sirbu, scesi rispettivamente a 1h04’00” e 1’04’35” ai recenti Tricolori di Cremona. La keniana Purity Kajuju Gitonga è la favorita della gara femminile: ha un personale di 1h08’52” (Bilbao 2024) e lo scorso inverno è giunta ottava nei 3000 metri ai Mondiali indoor di Nanchino, confermandosi anche ottima pistard. E’ la sorella gemella di quella Caroline Makandi Gitonga che domenica scorsa, a Ravenna, ha corso in 1h06’26”, stabilendo la miglior prestazione femminile di sempre sul suolo italiano. Da seguire poi il ritorno delle etiopi Asmerawork Bekele Wolkeba (1h12’10”, Vinovo 2022) e Tenaw Betelhem Derbush (1h13’05”, Vittorio Veneto 2025), rispettivamente quinta e terza a Palmanova nella passata stagione. Mentre il tifo degli appassionati friulani non mancherà di sostenere la 39enne pordenonese Marina Paveglio, scesa a 1h23’51” alla recente Portogruaro Half Marathon, dov’è stata seconda alle spalle di Wolkeba. I record da battere? 1h01’12” per gli uomini e 1h11’39” per le donne. Entrambi sembrano a rischio.

 

PERCORSO – L’edizione 2025 della Mezza Maratona “Città di Palmanova” si svilupperà sul percorso che ha accompagnato la crescita dell’evento per 20 delle 22 edizioni sin qui disputate. La scenografica Piazza Grande, cuore di Palmanova, con l’originale pianta esagonale e gli importanti edifici storici che vi si affacciano, ospiterà partenza e arrivo della gara. Gli atleti lasceranno la città uscendo da Porta Udine e vi rientreranno, nel finale di gara, transitando per Porta Cividale. Dopo l’uscita da Palmanova gli atleti arriveranno a Sottoselva. Al quinto chilometro è previsto il passaggio per l’antico borgo di Clauiano. Il percorso si svilupperà poi verso Santa Maria la Longa, Merlara, Melarolo e Trivignano Udinese. Al quindicesimo chilometro, nuovo passaggio per Clauiano, da lì il ritorno nel territorio comunale di Palmanova, attraversando Ialmicco e nuovamente Sottoselva, prima di rientrare in città da Porta Cividale. È il percorso storico della Mezza Maratona “Città di Palmanova”, dove si è corso per tanti anni a partire dall’edizione inaugurale del 2003. Una sorta di anello allungato, interamente asfaltato e senza variazioni di pendenza: l’ideale per prestazioni cronometriche di rilievo. Il tracciato, rimisurato poche settimane fa in seguito ad una variazione intervenuta nella viabilità stradale, ha anche ottenuto il certificato di omologazione internazionale rilasciato da World Athletics.

 

SWEET TEAM AL VIA – Alla mezza maratona di Palmanova sarà presente anche lo Sweet Team Aniad Fvg, associazione dedita alla divulgazione di informazioni sul diabete attraverso la pratica sportiva: 18 atleti affetti da diabete parteciperanno alla gara, assistiti da una équipe di dietisti e diabetologi. Lo slogan che li accompagnerà? “Il diabete teme chi fa sport”.

 

RIANIMATORI DI CORSA – Tra gli iscritti alla mezza maratona di Palmanova c’è anche il BLS-RUN Team “…rianimatorINcorsa”, una squadra di podisti abilitati a svolgere manovre di rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione precoce. Il team, distinguibile per la caratteristica maglia arancione, sarà composto da otto atleti: Erica Securo, Aurelio La Grasta, Sabato “Tino” Cerchia, Elena Fabiani, Erica Beltrame, Riccardo Della Rosa, Stefano Marcello Burlon e Gianni Stelitano, l’atleta di Codroipo che alcuni anni fa ha avuto l’idea di creare la squadra di soccorritori pronta ad intervenire, dall’interno della corsa, nel caso di particolari problematiche sanitarie.

 

EVENTI COLLATERALI – Per la manifestazione organizzata da Eventi Sportivi Palmanova Asd si annuncia un vero e proprio festival della corsa declinato in vari eventi che si svilupperanno lungo l’intero weekend, da venerdì 21 a domenica 23 novembre. L’obiettivo? Coinvolgere anche chi non partecipa direttamente alla mezza maratona, familiari e accompagnatori. Venerdì 21 novembre apertura con la Staffetta delle Scuole, che coinvolgerà i ragazzi degli istituti medi e superiori. E domenica 23 novembre, subito dopo lo start della mezza maratona, da Piazza Grande scatterà “Corriamo contro la violenza sulle donne”, una marcia non competitiva aperta a tutti che ogni anno raccoglie diverse centinaia di partecipanti. Non solo: Piazza Grande, dove gli atleti convergeranno per ritirare il pacco gara e il pettorale, sabato 22 novembre ospiterà, all’interno di un tendone riscaldato, una novità assoluta, il Running Dance Party, una serata di ballo e divertimento all’insegna della musica degli anni ’80, ’90 e 2000, con dj set di Massimo Rossini e intervento del vocalist Igor Pezzi. Il sipario di chiusura della domenica sarà invece costituito dal tradizionale e sempre apprezzato Pasta Party. Il conto alla rovescia può partire.

lunedì 14 marzo 2022

Don Samarelli: da Leopoli i primi profughi in diocesi ...tappa in Friuli - https://www.diocesimolfetta.it/

 ATTUALITÀ, CARITAS DIOCESANA, CITTÀ, MOLFETTA

Luce e Vita - Attualità

Don Samarelli: da Leopoli i primi profughi in diocesi

Missione profughi

 

È rientrato venerdì 11 marzo, intorno alle 18, il pullman che ha portato in Italia una cinquantina di profughi ucraini e partito dal Duomo di Molfetta martedì sera.

Tutto è  cominciato il Mercoledì delle Ceneri, quando nel pomeriggio don Gino Samarelli, parroco del Duomo, ha ascoltato in radio l’appello di don Egidio, sacerdote di San Luigi Orione, missionario a Leopoli. Provando a mettersi in contatto, è stato indirizzato verso don Giovanni, Direttore provinciale dell’Opera Don Orione. In breve, l’iniziativa, sostenuta dal Vescovo, ha visto il supporto di tante persone e associazioni non solo molfettesi, ma anche delle città limitrofe. L’importanza, umanitaria ed economica, di questa “missione” ha trovato riscontro in tante donazioni (di alimenti, indumenti, medicine, risorse economiche): un’ondata di generosità e passaparola non previsto.

Nella mattina di mercoledì 9 marzo, don Gino, 3 autisti, e alcuni volontari, tra cui un medico, un’infermiera bielorussa da anni residente in Italia e un fotografo, sono giunti a sono giunti a Santa Maria La Longa (vicino Udine), presso uno dei centri dell’Opera Don Orione, il Piccolo Cottolengo, che accoglie moltissimi disabili mentali. Qui hanno scaricato le derrate alimentari e si sono riposati per partire all’indomani nella prima mattinata, verso la frontiera ungherese, allertati delle difficoltà e della rigidità che avrebbero incontrato. Dopo 12 ore di viaggio, sono stati fermati pochi chilometri prima della frontiera, impossibilitati a proseguire. Don Gino, l’infermiera e il fotografo sono stati accompagnati presso il centro raccolta, per provare a spiegare le ragioni per cui erano lì.

Un freddo pungente e un ufficio militare con prevalente presenza femminile, soldati molto giovani e molto armati. All’esterno, dietro il cancello, tanta gente infreddolita. Circa due ore dopo, hanno potuto lasciare il centro raccolta. A bordo del pullman, in definitiva, 46 persone, tra cui 4 avrebbero solo dovuto attraversare la frontiera e proseguire autonomamente, 6 ciechi, 2 ragazze sole, nuclei familiari e persino 3 cani.

Dei profughi raccolti, 10 sono stati lasciati in Italia, presso parenti (a Spinea, Bologna e Pescara); i 6 ciechi sono stati accolti presso il Santuario dell’Incoronata (a Foggia); due nuclei familiari avrebbero raggiunto Martina Franca in serata; 2 nuclei familiari sono stati accolti presso la parrocchia S. Gioacchino di Terlizzi; gli altri a Molfetta: un nucleo familiare è stato ospitato presso la Casa di riposo “Don Grittani”,  uno presso la Madonna della Pace e uno presso la parrocchia S. Pio X.

Di rientro da questi 3 giorni, don Gino si porta «la commovente solidarietà, la surreale condizione alla frontiera: una guerra vista da occhi di ragazzi e persone infreddolite dietro i cancelli, una “versione aggiornata” di vecchi film. Stanotte pensavo all’inquietudine di aver abbandonato tutto all’improvviso. La dolcezza dello sguardo della ragazza-soldato, così stridente con il contesto ed è questo il volto contraddittorio di una guerra lontana ma vicina».

Tutti i profughi caricati a bordo del pullman sono stati tamponati, prima di essere accompagnati da parenti o presso i centri e le parrocchie che si son resi disponibili ad accoglierli. Nel viaggio di ritorno, a parte comunicazioni tecniche, si è preferito non avviare conversazioni personali, per non interferire con il carico di sofferenza che ciascuno ha portato con sé. Si è scelto di mettere da parte la curiosità di sapere, capire, provare a immaginare lo squilibrio che ha travolto le loro esistenze. Era necessario soprattutto allontanarli dalla confusione e dalla paura. Adesso l’auspicio è che si prosegua con l’accoglienza e il coordinamento tra autorità civili e Chiesa, per garantire serenità a quanti hanno dovuto improvvisamente fuggire dalla propria vita ordinaria.

Susanna M. de Candia

domenica 21 marzo 2021

Nuovo parroco a Gonars

 

Al prete-motociclista don Zanon affidate altre nove comunità

GONARS

Don Michele Zanon è stato nominato dall’arcivescovo di Udine, Andrea Bruno Mazzocato, coordinatore della collaborazione pastorale per le parrocchie di Bicinicco, Gris e Cuccana, Felettis, Gonars, Fauglis, Ontagnano, Santa Maria la Longa, Mereto di Capitolo e Santo Stefano Udinese. Nella collaborazione pastorale don Michele sarà supportato dai padri salesiani de “La Viarte” e un sacerdote orioniano. Don Zanon succede a don Massimiliano Zanandrea, scomparso lo scorso luglio. L’ingresso ufficiale nella comunità della Bassa friulana, il prossimo 25 aprile a Gonars, alle 17, con una messa solenne presieduta dall’arcivescovo Mazzocato. La domenica precedente, il 18 aprile, il sacerdote saluterà le parrocchie di San Pietro al Natisone, Erbezzo, Brischis e Antro, delle quali era la guida spirituale dal 2015.


Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – NOSTRO SIGNORE GESÚ CRISTO RE DELL'UNIVERSO – SOLENNITÀ - ANNO C 23/11/ 2025

  domenica 23 Novembre 2025 Messa del Giorno XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – NOSTRO SIGNORE GESÚ CRISTO RE DELL'UNIVERSO – SOLENNIT...