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giovedì 14 novembre 2024

Mons. Riccardo Lamba è delegato dei Vescovi del Nord-est per la pastorale della salute

 

Mons. Riccardo Lamba è delegato dei Vescovi del Nord-est per la pastorale della salute

Martedì 12 novembre, nel corso della periodica riunione della Commissione episcopale triveneta svoltasi al Centro pastorale card. Urbani di Zelarino (Venezia), i Vescovi del Triveneto hanno provveduto al rinnovo quinquennale delle deleghe per i vari ambiti e servizi di azione pastorale. Deleghe anche per mons. Andrea Bruno Mazzocato.

Sarà mons. Riccardo Lamba il Vescovo delegato della CET, la Conferenza episcopale del Triveneto, per la pastorale della salute. La nomina, di durata quinquennale, è giunta nel corso della seduta dei Vescovi del Nord-est di martedì 12 novembre, a Zelarino (VE). Mons. Lamba succede nell’incarico a mons. Enrico Trevisi, Vescovo di Trieste, che a Zelarino ha ottenuto la delega dei Vescovi per la Carità.

Anche l’arcivescovo emerito mons. Andrea Bruno Mazzocato era presente alla seduta: ha mantenuto la delega al diaconato permanente e ha assunto quella per gli esorcisti. La sua “storica” delega ai seminari è invece stata assunta da mons. Giampaolo Dianin, vescovo di Chioggia.

 

Altri temi trattati: tutela dei minori e sussidiarietà

Diversi i temi all’ordine del giorno della seduta dell’episcopato del Nord-est, a partire dalla tutela dei minori. Responsabilizzazione comunitaria, formazione, vigilanza, collaborazione con la società civile, comunicazione, ascolto e cura: sono le parole d’ordine e le linee d’azione che evidenziano l’impegno del Servizio nazionale tutela minori della Conferenza Episcopale Italiana e, quindi, al centro dell’incontro di Zelarino, cui hanno presenziato la nuova presidente del Servizio nazionale Chiara Griffini e la coordinatrice Emanuela Vinai. A questa parte della riunione ha partecipato anche Alvise Patron Zennaro, nuovo responsabile del Servizio regionale triveneto per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili

I Vescovi, inoltre, hanno analizzato possibili temi, contenuti e stile della prossima “due giorni” di approfondimento in programma a Cavallino Treporti (Venezia) il 7 e 8 gennaio 2025 e che, come già preannunciato, affronterà tematiche relative alla democrazia e alla partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, il rapporto tra identità locali e livelli “superiori” (nazionale, europeo, mondiale ecc.) – in un’ottica di bene comune, sussidiarietà e solidarietà, argomenti cardine della dottrina sociale della Chiesa – con la partecipazione anche di rappresentanti delle Diocesi, “testimoni” ed esperti su tali questioni che, in vario modo, incidono sulla vita di questi territori.

 

lunedì 6 maggio 2024

Ricordo di domenica 5 maggio 2024: arrivo davanti alla cattedrale del nuovo arcivescovo di Udine

Un ricordo della giornata 5 maggio 2024: Mons. Riccardo Lamba arriva, dopo l'omaggio dei giovani in piazza Libertà, davanti alla cattedrale di Udine e viene accolto dalle autorità civili













Parte del discorso davanti alle autorità civili all'esterno della cattedrale(clicca)


Poi l'arcivescovo eletto assieme a tutti i celebranti, parroci e vescovi tra i quali il patriarca di Venezia, dalla Chiesa della purità prosegue verso la cattedrale e,prima di entrare benedice con l'acqua santa i presenti.






















Nella cattedrale troverà il vangelo di Giovanni che ci spiega quando siamo amici di Cristo, se amici dobbiamo agire insieme..Duc insieme

Vangelo di Giovanni


 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.

mercoledì 1 maggio 2024

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

 

LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA

Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domenica 5 maggio: l'Arcidiocesi di Udine accoglierà il suo nuovo pastore, mons. Riccardo Lamba, che succederà a mons. Andrea Bruno Mazzocato nella guida della Chiesa udinese. Lo svolgimento della giornata e le indicazioni.

Un passaggio del Testimone, con la maiuscola, perché si tratta dello storico avvicendamento tra due pastori della Chiesa udinese. Quel passaggio sarà domenica 5 maggio, in quella che si prospetta essere una giornata di grande festa per l’intera Arcidiocesi udinese, dai monti al mare fino alla città, che sarà il fulcro della celebrazione. È a Udine, infatti, che si trova la cattedra dell’Arcivescovo, sulla quale si sono avvicendati – nei secoli – Patriarchi e Arcivescovi. Il cerimoniale della giornata sarà particolarmente ricco e si articolerà in tre momenti.

 

L’arrivo in città e l’accoglienza dei giovani

Mons. Riccardo Lamba partirà dal seminario di Castellerio nel primo pomeriggio: scortato dalla polizia, entrerà in città e, transitando da piazza I maggio e da via Manin, si fermerà in piazza Libertà, dove alle 15.30 sarà accolto dai giovani dell’Arcidiocesi. La Pastorale giovanile diocesana ha invitato i gruppi delle Parrocchie a raggiungere piazza Libertà con striscioni colorati per dare il benvenuto al nuovo pastore; dopo una breve preghiera e alcuni saluti, i giovani e l’Arcivescovo formeranno un corteo verso via Vittorio Veneto e piazza del Duomo. All’esterno della Cattedrale, mons. Lamba sarà accolto dal picchetto d’onore delle forze armate – che a Udine svolgono di prassi all’insediamento della massima autorità religiosa cittadina – e, sul sagrato, avranno luogo l’accoglienza da parte dell’amministratore apostolico mons. Andrea Bruno Mazzocato e del sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni. Dopodiché mons. Lamba si recherà all’Oratorio della Purità per indossare gli abiti liturgici.

 

Il momento centrale: la Santa Messa

Il momento culminante sarà la Santa Messa, che inizierà attorno alle 16.15-16.20 e sarà animata dalla Cappella musicale della Cattedrale di Udine. Alla celebrazione saranno presenti ben quattordici Vescovi, tra cui il patriarca di Venezia mons. Francesco Moraglia e i Vescovi di Lubiana e Capodistria, oltre ad alcuni vicari e delegati di altri Vescovi. Tuttavia all’inizio della celebrazione la cattedra sarà vuota: né mons. Mazzocato né mons. Lamba vi siederanno. Dopo il canto iniziale e il saluto dell’amministratore apostolico Mazzocato, il cancelliere darà lettura della Lettera apostolica con cui il Papa assegna al Vescovo Riccardo il governo pastorale della Chiesa di Udine. La solenne lettura ed esibizione della lettera si concluderà con il passaggio del bastone pastorale dal Vescovo Andrea Bruno al Vescovo Riccardo. Quest’ultimo poi salirà alla cattedra e vi siederà: da quel momento egli sarà a tutti gli effetti Arcivescovo metropolita di Udine, accolto dal suono delle campane a distesa e dal canto delle acclamazioni aquileiesi.

La Messa avrà quindi inizio con il segno della croce da parte del presidente della celebrazione, mons. Riccardo Lamba, e si svolgerà come di consueto. Le letture e le preghiere dei fedeli saranno proclamate nelle lingue della Chiesa udinese: italiano, friulano e sloveno, oltre che nelle parlate di Timau/Tischlbong e Resia/Reśija. La professione di fede invece sarà proclamata con il Simbolo aquileiese.

Prima della benedizione finale, il patriarca di Venezia mons. Moraglia, nella sua veste di Presidente della Conferenza Episcopale Triveneta, saluterà il nuovo Arcivescovo di Udine.

 

La Cattedra dell’Arcivescovo

La cattedra ospitata nella Cattedrale di Udine, qui con le insegne di mons. Andrea Bruno Mazzocato

Il momento ecclesiale più rilevante del rito di accoglienza e insediamento del nuovo Arcivescovo è la lettura della Lettera Apostolica di papa Francesco e l’insediamento in senso stretto di mons. Lamba, ovvero l’atto del sedersi alla cattedra.

Essa è il seggio su cui siede il Vescovo e dal quale presiede le celebrazioni e annuncia la Parola e che si trova nella chiesa detta, appunto, Cattedrale. La cattedra richiama una delle tre funzioni (o meglio: uno dei tre compiti, in latino munera) del Vescovo: il munus docendi, ossia la prerogativa episcopale di insegnamento delle Scritture e della dottrina (gli altri due sono il munus regendi, ossia il governo ecclesiale della Diocesi, e il munus sanctificandi, ossia la santificazione del Popolo di Dio). La cattedra, dunque, non è prima di tutto il tavolo di lavoro degli insegnanti, ma nella sua origine richiama comunque la docenza, l’insegnamento, che nella Chiesa spetta al Vescovo in virtù del Sacramento dell’ordine episcopale. Di conseguenza la “Cattedrale”, sede vescovile o arcivescovile, non è di per sé sinonimo di “basilica” o “duomo”.

 

Per partecipare alla Santa Messa

I fedeli potranno partecipare liberamente alla Messa: non sono previste iscrizioni né biglietti di accesso alla Cattedrale, nonostante saranno predisposte misure di sicurezza straordinarie. In Cattedrale ci saranno alcuni posti riservati alle numerose autorità presenti e ai parenti di mons. Riccardo Lamba, pertanto si consiglia ai fedeli di arrivare in Cattedrale in largo anticipo; i fedeli possono parcheggiare negli stalli pubblici: i parcheggi diocesani sono infatti riservati. I giovani che accoglieranno il Vescovo in piazza Libertà troveranno posto nelle cappelle laterali della Cattedrale. Non sarà possibile spostarsi dal proprio posto per scattare fotografie, salvo i fotografi e i giornalisti accreditati.

 

Indicazioni per i presbiteri e i diaconi

L’Ufficio liturgico diocesano, che cura la celebrazione di accoglienza del nuovo Arcivescovo, invita i presbiteri e i diaconi a portare con sé il camice e la stola bianca, accomodandosi poi nei consueti posti in presbiterio. Alcuni presbiteri, portando il proprio camice, si recheranno nella Sala della Purità (dietro l’omonimo Oratorio) per indossare la casula e prendere parte alla processione di ingresso:

  • il delegato ad omnia;
  • il cancelliere arcivescovile;
  • l’economo diocesano;
  • i canonici residenziali del Capitolo Metropolitano e del Capitolo dell’Insigne Collegiata di Cividale;
  • gli otto Vicari foranei;
  • i membri del Collegio dei consultori;
  • il rettore del Seminario.

Per i sacerdoti e i diaconi è disponibile il parcheggio del seminario arcivescovile di viale Ungheria. Il parcheggio della Curia, in via Treppo, è riservato ai parenti di mons. Lamba, ai numerosi Vescovi, allo staff diocesano di sicurezza e agli operatori dei media diocesani (tutti muniti di pass).

 

I saluti istituzionali con le autorità

Al termine della Messa i celebranti svestiranno gli abiti liturgici nell’Oratorio della Purità. L’Arcivescovo e le autorità invitate si recheranno presso il palazzo arcivescovile per un saluto istituzionale. Questo momento non sarà aperto al pubblico, ma ai soli invitati e ai giornalisti accreditati. Per l’occasione, domenica 5 maggio il museo diocesano (ospitato proprio nel palazzo arcivescovile) sarà chiuso al pubblico.

 

Dirette in radio e TV

La celebrazione di accoglienza del nuovo Arcivescovo di Udine sarà trasmessa in televisione e radio. Telefriuli proporrà una diretta televisiva dalle ore 15 alle 19, con il commento curato dall’Arcidiocesi di Udine. Anche TV12 trasmetterà in diretta la celebrazione.

L’emittente radiofonica diocesana Radio Spazio trasmetterà in diretta la celebrazione in Cattedrale dalle 15.30 (anche in streaming su www.radiospazio.it).

 

Un inserto speciale su La Vita Cattolica

Sono dodici pagine ricche di voci e attese quelle che il settimanale diocesano pubblica in supplemento all’edizione del 30 aprile. Pagine che parlano delle attese della Chiesa udinese e della società civile, in un Friuli che si appresta ad accogliere a braccia aperte “Il nuovo Pastore”, come recita il titolo del supplemento. Sul sito web del settimanale è disponibile qualche anticipazione.

 

 

venerdì 8 marzo 2024

IL CAMMINO NEOCATECUMENALE CELEBRA I PRIMI 50 ANNI DI PRESENZA NELL’ARCIDIOCESI DI UDINE

 

IL CAMMINO NEOCATECUMENALE CELEBRA I PRIMI 50 ANNI DI PRESENZA NELL’ARCIDIOCESI DI UDINE

Sarà celebrata mercoledì 13 marzo, alle 19 in Cattedrale a Udine, una Santa Messa di ringraziamento per i primi 50 anni di presenza del Cammino neocatecumenale in Diocesi. La Messa sarà presieduta da mons. Andrea Bruno Mazzocato.

Cinquant’anni di presenza a Udine del Cammino neocatecumenale, un percorso post-battesimale cattolico modellato sul catecumenato della chiesa primitiva, definito da Giovanni Paolo II «itinerario di formazione alla fede adatto ai tempi moderni». Il “Cammino” nacque in Spagna nei primi anni sessanta, per iniziativa del pittore Kiko Argüello e di Carmen Hernández.

Il cinquantesimo sarà celebrato con una Santa Messa in Cattedrale mercoledì 13 marzo alle 19. A presiedere la celebrazione sarà l’amministratore apostolico mons. Andrea Bruno Mazzocato, con la concelebrazione di diversi sacerdoti formati nel Cammino.

La prima comunità venne aperta il 6 gennaio 1974 nella Parrocchia di San Pio X, a Udine, dove ancora proseguono le catechesi del Cammino neocatecumenale. Mezzo secolo dopo, il Cammino neocatecumenale è presente con oltre 450 persone, afferenti soprattutto – ma non esclusivamente – alle Parrocchie di San Pio X e B.V. di Fatima, in città a Udine, Tarcento e San Giorgio di Nogaro.

Numerose le vocazioni nate in seno al Cammino: chiamate al matrimonio, al sacerdozio e, per tutti, alla missione. La celebrazione del 13 marzo sarà anche l’occasione per ringraziare il Signore dei tanti doni ricevuti in cinque decadi di presenza nel territorio diocesano.

In Regione, in particolare nel territorio della Diocesi di Trieste, è presente anche un seminario missionario “Redemptoris mater”, che ospita giovani afferenti al Cammino neocatecumenale provenienti da ogni parte del mondo, in cammino verso il sacerdozio.

LA LETTERA DI CONGEDO DI MONS. ANDREA BRUNO MAZZOCATO ALL’ARCIDIOCESI DI UDINE

 

LA LETTERA DI CONGEDO DI MONS. ANDREA BRUNO MAZZOCATO ALL’ARCIDIOCESI DI UDINE

In prossimità del suo saluto alla Chiesa udinese, previsto in due momenti il 28 marzo e il 14 aprile, mons. Andrea Bruno Mazzocato si rivolge all'Arcidiocesi di Udine con una lettera scritta a cuore aperto, con la sincerità che da sempre ha contraddistinto i suoi scritti e, in generale, il suo operato. Egli offre le motivazioni della scelta «che può creare dispiacere a qualcuno di voi come a me» del suo rientro nella terra di origine, la Diocesi di Treviso.

Carissimi sacerdoti, diaconi, religiosi/e fedeli tutti,

mentre ci stiamo preparando con fede e gioia ad accogliere il nuovo Arcivescovo, mons. Riccardo Lamba, desidero rivolgervi ancora una parola a conclusione dei miei oltre 14 anni di ministero episcopale in mezzo a voi.

Ripercorrendoli con la memoria possiamo riconoscere che ci sono stati dei frutti di bene a favore della nostra Chiesa diocesana. Per questi frutti, con gioia lodiamo e ringraziamo Dio Padre per mezzo di Gesù nostro Signore perché “ogni buon regalo e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre, creatore della luce” (Gc 1,17). I doni che Dio Padre ci ha fatto sono una prova che egli non solo non abbandona la Chiesa di Udine ma, anzi, la arricchisce di grazie, a volte imprevedibili, pur in mezzo alle nostre fragilità e incoerenze. Per questo diciamo: “Eterna è la sua misericordia”.

È doveroso da parte mia allargare il ringraziamento alle tante persone (sacerdoti, diaconi, religiosi e laici) che in questi anni si sono rese disponibili, con generosità e anche con pazienza, a collaborare con me nell’opera pastorale e di governo della nostra Chiesa. Molte sono state per me un esempio stimolante di fede, di passione per le loro comunità e per tutta la diocesi e di ammirevole fedeltà. Dio le ricompensi per quanto hanno donato a me e alla Chiesa.

Se rivolgo lo sguardo su di me, devo confessarvi con sincerità che il sentimento più forte che mi sale dalla coscienza è quello di chiedere perdono. Mi affido, prima di tutto, alla misericordia di Dio Padre e di Gesù, buon Pastore, pregando lo Spirito Santo che mi aiuti a confidare in essa. Chiedo, poi, umilmente perdono alla Chiesa di Udine e alle persone se sono pesate su di loro le mie debolezze e le mie colpe. Ho cercato di rinnovare sempre nella mia coscienza rette intenzioni e un sentimento di carità, ma i limiti ognuno se li porta dietro. Sarei contento se il mio ministero episcopale si concludesse in una reciproca riconciliazione che nel mio animo sento già viva verso tutti.


Spendo una parola anche sulla scelta che ho fatto di tornare a vivere a Treviso dove il vescovo, mons. Tomasi, si è offerto di accogliermi. Mi trasferirò nella canonica della parrocchia di Biadene dove condividerò la vita con il parroco e il parroco emerito, due sacerdoti che conosco molto bene. In quella canonica è già stato ospite, fino a due anni fa, un altro vescovo emerito, mons. Angelo Daniel, per cui l’ambiente è già preparato.

Mi sembra giusto condividere il motivo che mi ha condotto a fare questa scelta che può creare dispiacere a qualcuno di voi come a me. Se avessi guardato a me stesso sarei rimasto volentieri nell’affascinante terra del Friuli e tra persone che ormai mi sono familiari. Mi sono, invece, chiesto in coscienza quale fosse il bene per la Chiesa di Udine che ho amato. Anche guardando a come ho operato in questi 14 anni ho concluso che fosse onesto ritirarmi per lasciare piena libertà al mio successore.

Quando un servo, specialmente se ha avuto responsabilità di rilievo, ha concluso il suo compito è meglio che lasci la casa libera a chi lo sostituisce. Nel nostro caso, la casa del padrone è la Santa Chiesa di Cristo che in Udine e che desidero favorire e rispettare in ogni modo.

La distanza fisica non significherà lontananza spirituale. La Chiesa friulana sarà sempre presente nella mia preghiera. Sarò pure disponibile ad aiutare il nuovo Vescovo in tutti modi che lui riterrà utili. Da parte mia, poi, troverete anche la piena disponibilità a continuare i rapporti personali di amicizia e di dialogo che si sono creati in questi anni e che sono stati una delle belle esperienze che il Signore mi ha donato in questa diocesi.

Concludo questa mia lettera invocando su di voi una speciale benedizione di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, per intercessione di Maria, tanto cara ai friulani, e dei Santi Patroni Ermacora e Fortunato.

Unito nella carità in Cristo.

+ Andrea Bruno Mazzocato

domenica 3 marzo 2024

Tornerà a vivere nella diocesi di Treviso

 

Venerdì 23 febbraio c’è stato l’annuncio della nomina del nuovo arcivescovo di Udine, mons. Riccardo Lamba, che succede al trevigiano mons. Andrea Bruno Mazzocato, 75 anni, il quale ha guidato l’arcidiocesi negli ultimi 15 anni.
L’arcidiocesi ha successivamente comunicato che mons. Mazzocato, attualmente amministratore apostolico, contestualmente all’ingresso del nuovo Arcivescovo, il prossimo 5 maggio, lascerà Udine e farà rientro nella diocesi di Treviso, sua Chiesa di origine. “È un ritorno a casa, gli diamo volentieri il benvenuto. Sono grato al Signore per il suo lungo ministero episcopale e per la sua collaborazione all’interno della Conferenza episcopale del Triveneto”, il commento del vescovo Michele Tomasi.
Mons. Mazzocato, in accordo con il vescovo Tomasi, risiederà nella canonica di Biadene di Montebelluna, dove è stato ospitato per alcuni anni anche mons. Angelo Daniel, vescovo emerito di Chioggia, al suo rientro in diocesi.

sabato 24 febbraio 2024

L’ARCIDIOCESI DI UDINE È SEDE VACANTE: INDICAZIONI CANONICHE

 

L’ARCIDIOCESI DI UDINE È SEDE VACANTE: INDICAZIONI CANONICHE

Con l'annuncio che Papa Francesco ha accolto le dimissioni di mons. Andrea Bruno Mazzocato da arcivescovo di Udine e ha eletto quale successore di quest'ultimo mons. Riccardo Lamba, l'Arcidiocesi udinese è in regime di sede vacante. Ecco cosa prevede tale situazione.

Per provvedere al suo governo, mons. Andrea Bruno Mazzocato è stato nominato da Papa Francesco amministratore apostolico di Udine.

Durante la sede vacante e fino alla presa di possesso del nuovo Arcivescovo cessa la potestà del Vicario generale (rif. can. 481 §1 CIC). L’amministratore apostolico mons. Mazzocato, tuttavia, ha nominato il già vicario generale mons. Guido Genero suo delegato ad omnia.

In regime di sede vacante vengono a cessare i compiti del Consiglio presbiterale (cui subentra il Collegio dei consultori).

Cessano pure le funzioni del Consiglio pastorale diocesano.

Rimangono in essere le funzioni del Consiglio Diocesano per gli Affari economici, così come le cariche del Cancelliere arcivescovile, dell’Economo diocesano e del Vicario giudiziale. Conservano, inoltre, le loro facoltà i titolari dei vari uffici di Curia.

 

mercoledì 24 gennaio 2024

Don Michele Sibau sarà parroco a Castions di Strada e Morsano di Strada

 


Con i suoi trent’anni sarà il più giovane parroco dell’Arcidiocesi: don Michele Sibau guiderà le Parrocchie di Castions di Strada e Morsano di Strada. L’annuncio è stato dato dall’arcivescovo, mons. Andrea Bruno Mazzocato, nel corso della visita pastorale alla Collaborazione pastorale di Talmassons, di cui fanno parte le due comunità.

Nato a Cividale del Friuli nel 1993, don Sibau è originario di Ipplis di Premariacco. Ordinato sacerdote nel 2018, dopo alcuni mesi di servizio nella Parrocchia di Codroipo – nella quale ha svolto il tirocinio pastorale negli ultimi anni del seminario –, don Sibau ha prestato servizio come vicario parrocchiale di Gemona, Campolessi, Ospedaletto e Montenars. Nelle prossime settimane egli lascerà le quattro comunità della Pedemontana per prendere possesso delle Parrocchie di Castions e Morsano: i dettagli dell’ingresso di don Michele Sibau saranno resi noti prossimamente.

Situate nella Collaborazione pastorale di Talmassons, nella Forania del Friuli centrale, le due Parrocchie di Castions di Strada e Morsano di Strada fanno parte del medesimo comune e contano, complessivamente, circa 3.600 abitanti. Fino all’arrivo del nuovo parroco esse continueranno a essere amministrate dal vicario generale dell’Arcidiocesi, mons. Guido Genero; contestualmente concluderà il suo servizio pastorale il vicario parrocchiale don Adolphus Ikechukwu Egwim.

giovedì 16 febbraio 2023

Visita Pastorale alla Collaborazione Pastorale di Torviscosa

 

LA COLLABORAZIONE PASTORALE DI TORVISCOSA CONCLUDE LA VISITA PASTORALE DELL’ARCIVESCOVO NELLA BASSA FRIULANA

Torviscosa, Malisana, Campolonghetto e Castions delle Mura: è il territorio che l'arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato visiterà sabato 18 e domenica 19 febbraio 2023, nell'ultima tappa della Visita pastorale nelle Collaborazioni pastorali della Bassa friulana.

Cinque comunità – Torviscosa, Malisana, Campolonghetto, Castions delle Mura e il Villaggio Roma – comprese in quattro Parrocchie nelle quali, già prima dell’avvio della Collaborazione pastorale, in varie circostanze, ci si scambiavano momenti di incontro e preghiera. E che ora, dopo i primi passi incerti, pian piano sono impegnate nel delineare un nuovo cammino insieme.

Le quattro Parrocchie della Collaborazione pastorale sono guidate da un unico parroco, don Gianni Molinari, coadiuvato dal vicario don Tacio Alexandre Puntel. Nelle comunità presta servizio anche il diacono Luigino Vit. Direttore del Consiglio pastorale di Collaborazione è Michele Olivo.

 

Il programma della Visita pastorale

Sabato 18 febbraio 2023, alle 15.00 in oratorio a Torviscosa l’Arcivescovo incontrerà gli operatori pastorali. Alle 16.45 in oratorio a Torviscosa egli incontrerà i giovani. Alle 18.00 in chiesa a Torviscosa mons. Mazzocato presiederà la S. Messa.

Domenica 19 febbraio 2023 alle 10.15 a Castions delle Mura l’Arcivescovo incontrerà i sindaci e gli amministratori comunali. Alle 11.15 in chiesa a Castions delle Mura presiederà la S. Messa per tutta la C.P.

N.B.: Alle 9.00 a Campolonghetto ci sarà la S. Messa presieduta dal parroco. Il Vescovo passerà per un breve saluto alla fine della celebrazione.

 

L’inserto su «La Vita Cattolica»

Il settimanale diocesano «La Vita Cattolica» accompagna i passi dell’Arcivescovo nelle 54 Collaborazioni pastorali con altrettanti inserti, dedicati, di volta in volta, alle singole CP. Gli inserti, dal titolo «In viaggio nelle Collaborazioni pastorali» saranno pubblicati nel numero del settimanale diocesano immediatamente precedente il fine-settimana di Visita da parte dell’Arcivescovo.

L’inserto dedicato alla Collaborazione pastorale di Torviscosa, pubblicato con il numero del 15 febbraio 2023, si apre con un’intervista al parroco coordinatore, don Gianni Molinari, e la consueta “scheda” che descrive la CP. Nelle pagine interne, spazio alla storia di Torviscosa – unica in tutto il contesto diocesano – e del vicino Villaggio Roma, un vissuto che si riverbera anche nelle dinamiche ecclesiali. Spazio anche alla tradizione natalizia dei Cantori della Stella e al piccolo scrigno d’arte che è la chiesa dell’Immacolata Concezione a Malisana. Infine, l’esperienza di evangelizzazione digitale di “Fede consapevole”.

 

sabato 9 ottobre 2021

Auguri Matteo Lanaro

 

Chiesa udinese in festa per l’ordinazione di cinque giovani diaconi

Domenica 10 ottobre la solenne celebrazione in Duomo a Udine, presieduta dall’arcivescovo monsignor Andrea Bruno Mazzocato

Chiesa udinese in festa per l’ordinazione di cinque giovani diaconi

Chiesa udinese in festa per l’ordinazione diaconale in vista del sacerdozio di ben cinque giovani che domenica 10 ottobre vivranno la tappa più importante del loro percorso verso il “sì” al Signore per tutta la vita. La celebrazione – presieduta dall’arcivescovo di Udine, monsignor Andrea Bruno Mazzocato – si terrà alle 16 in Cattedrale.

Ecco chi sono i cinque nuovi diaconi. Matteo Lanaro, 34 anni, di Povoletto, è attualmente in servizio pastorale nella Parrocchia di Treppo Grande, nella Collaborazione Pastorale di Colloredo di Monte Albano. Davide Larcher, 23 anni, di Imponzo, presta servizio nella Parrocchia (e Collaborazione pastorale) di San Daniele del Friuli. Gabriele Pighin, 24 anni, di Rivignano, svolge il suo servizio nella Collaborazione Pastorale di Reana del Rojale. Mario Pulvirenti, 38 anni, è originario di Catania, ma risiede in Friuli da molti anni; si è avvicinato alla vocazione nella parrocchia udinese di San Pio X. Ora svolge servizio a Tarcento. Alberto Santi, con i suoi 23 anni, è il più giovane del gruppo, originario di Ursinins Piccolo, nella parrocchia di Buja, svolge servizio a Basiliano.

"Si tratta di giovani molto diversi tra loro per età ed esperienze, e questo dice molto sulla fantasia dello Spirito" commenta il rettore del Seminario interdiocesano, don Loris Della Pietra, che conferma la loro grande emozione per il momento che stanno per vivere.

"Quest’emozione – osserva don Della Pietra – è anche determinata dal fatto che ora per loro si concretizzano le premesse, le promesse, le attese e la preparazione di tanti anni. Tutto ciò che hanno ricevuto, assimilato, e il discernimento che hanno fatto in loro stessi, sta per tradursi in realtà. A questi giovani viene chiesto un passo in avanti, che fa sì appello alla loro responsabilità, ma è anche un dono immenso, dato loro dallo Spirito. E a chi è dato tanto viene anche chiesto anche tanto: la dedizione totale di tutta la vita".

Nella foto da sinistra, Alberto Santi, Davide Larcher, Gabriele Pighin, Matteo Lanaro e Mario Pulvirenti


giovedì 26 agosto 2021

Post 3291: La parrocchia di Premariacco affidata a don Nicola Degano(Messaggero Veneto)

 LUCIA AVIANI

PREMARIACCO

A quasi cinque mesi di distanza dall’addio all’amatissimo monsignor Pietro Moratto, portato via dal Covid la scorsa primavera, la comunità dei fedeli di Premariacco ritrova una propria guida spiritale stabile, dopo il lungo servizio di “supplenza” garantito dall’arciprete di Cividale, monsignor Livio Carlino – che era stato nominato amministratore parrocchiale –, e da un altro sacerdote, don Reginald Sipendi Kessy, originario della Tanzania.

PUBBLICITÀ

L’arcivescovo di Udine, monsignor Andrea Bruno Mazzocato, ha infatti conferito l’incarico di parroco di Premariacco, Orsaria e Ipplis al 45enne don Nicola Degano, originario di Pasian di Prato e ordinato sacerdote nel 2008. La sua prima destinazione era stata la parrocchia udinese di San Marco; successivamente era stato assegnato alla zona pastorale di San Giuseppe. Nello stesso periodo don Nicola si era dedicato anche all’insegnamento della religione cattolica in una scuola media di Udine.

Attualmente don Degano – che dal 2019 è pure componente del Consiglio presbiterale diocesano – è vicario parrocchiale a San Giorgio di Nogaro, mandato conferitogli nel 2014, nonché a Villanova, Porto Nogaro, Zellina, Porpetto e Marano Lagunare, nell’ottica delle collaborazioni pastorali promosse dall’arcivescovo.

Lieti dell’annuncio – effettuato domenica, sia nella nuova destinazione di don Degano che nelle comunità dove ha prestato finora il suo servizio pastorale – i fedeli di Premariacco, certi che il nuovo parroco saprà dare un impulso anche alla pastorale giovanile, come fatto nelle comunità in cui ha già operato, dove ha impresso un segno forte grazie all’impegno e alla dedizione dimostrata nell’espletamento della sua missione. Il ministero di don Nicola, che è cresciuto negli ambienti scout e che per anni ha animato la pastorale giovanile varie parrocchie sopra citate, oltre che del Vicariato urbano di Udine e della Forania della Bassa Friulana, si è infatti rivolto in maniera particolare alle nuove generazioni.

La data del suo ingresso in paese non è stata ancora fissata, ma l’arrivo del sacerdote è atteso già per settembre, al più tardi per inizio ottobre, a seconda delle indicazioni del vescovo.

«Lo aspettiamo con gioia e impazienza», dice il sindaco Michele De Sabata, che domenica ha preso contatti telefonici con il sacerdote. «Ho inoltre ricevuto le chiamate di tanti parrocchiani – racconta –, profondamente dispiaciuti per perdere una guida spirituale particolarmente stimata e benvoluta, ma nel contempo felici per noi, che potremo contare su un ottimo pastore». —

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo 24 novembre 2024

  XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo Grado della Celebrazione: SOLENNITA' Color...