Bonificare l’area dello stabilimento Caffaro a Torviscosa costerà a base d’asta circa 190 milioni di euro, mentre per il dragaggio dei canali ne serviranno almeno 25 La cifra è stata fatta nel corso dell’incontro con i giornalisti avvenuto in mattinata nella sala congressi dell'Ente Fiera di Martignacco, dedicato alla “Emergenza socio ambientale nella laguna di Marano e Grado, stato delle attività e prospettive, al quale hanno partecipato oltre al commissario Gianni Menchini, il suo vice e consigliere regionale Paride Cargnelutti, il presidente della Regione, Renzo Tondo, gli assessori regionali all’Ambiente e ai Lavori pubblici, Elio De Anna, e alle Infrastrutture e Protezione civile, Riccardo Riccardi.
La Laguna di Marano e Grado, realtà molto complessa con la particolarità importante di un ambiente naturale di valenza internazionale, necessita di un sistema di gestione ambientale che consenta di tener conto di valenze, opportunità, ma anche di limiti nel suo utilizzo. Diverse le problematiche da affrontare, anche se la dichiarata emergenza nazionale, che da sette anni la riguarda, si riferisce soprattutto ai problemi “Caffaro” e “dragaggi”.
Per il risanamento dell’area Caffaro e limitrofe, pari a oltre 2 milioni e 100 mila metri quadrati, il progetto di bonifica redatto dalla struttura commissariale, ora in attesa di approvazione ministeriale, si prefigge di risolvere la grave contaminazione del suolo e sottosuolo nelle diverse matrici dei terreni, dei sedimenti, delle acque, oltre allo smaltimento dei rifiuti presenti; gli interventi prevedono il contenimento in sito dei rifiuti delle discariche, il trattamento di terreni e acque e l’allontanamento dei rifiuti pericolosi, in grado di rimuovere anche i provvedimenti di sequestro/inibizione di natura giudiziaria che affliggono oltre il 25 per cento dell’area interessata.
“Difficile dire se è questo il piano di risanamento - ha spiegato Menchini - che l’Autorità giudiziaria ha richiesto nella recente sentenza che ha chiuso il procedimento penale Caffaro. E’ evidente però che questo progetto che fa i conti con circa un milione di metri cubi di terreni e sedimenti contaminati e rifiuti da smaltire, più le acque contaminate da trattare, ha definito gli interventi di messa in sicurezza di emergenza da affrontare nel breve periodo, e quelli di bonifica da gestire nel medio periodo, in un arco di tempo complessivo individuato in dieci anni”.
In tema di risanamento ambientale, proseguirà il piano di caratterizzazione che, avviato nel 2003, si concluderà entro il dicembre 2010. Il piano ha l’obiettivo di completare l’indagine degli aspetti chimico-fisici, ecotossicologici e di bioaccumulo in modo da consentire scelte definitive riguardo la gestione dei sedimenti, ove possibile con il mantenimento internamente alla laguna in strutture non conterminate.
Per quanto concerne i dragaggi e la sicurezza della navigazione, gli interventi nella laguna di Marano e Grado sono necessari non solo per realizzare le attività di dragaggio, ma in primis per individuare dove collocare i sedimenti dragati, considerata la mancanza di siti di stoccaggio provvisori e definitivi: è questa la vera emergenza per la quale la risposta individuata consiste nell’adeguamento di due delle tre vasche di Planais a San Giorgio di Nogaro, come deposito provvisorio, e nella realizzazione di due casse di colmata per la collocazione definitiva dei sedimenti, in località Grado e Marano Lagunare in prossimità di Lignano Sabbiadoro.
Molto positiva la valutazione sul lavoro svolto dal Commissario fatta dal presidente della Regione che si è occupato anche della questione Caffaro: “Con la chiusura del procedimento penale a carico del gruppo dirigente della Caffaro - ha dichiarato Tondo - si è archiviata una fase assai delicata. Ancora per qualche mese si affronterà una fase di transizione gestita da due commissari e da due Ministeri (Ambiente e Sviluppo del territorio) al fine di inaugurare l'atteso risanamento attraverso cui si potrà ridare slancio produttivo a un'area ricca di prospettive e di opportunità economiche”. Il progetto di risanamento attende l'approvazione da parte del Ministero che dovrebbe arrivare all'inizio del 2010.