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mercoledì 21 luglio 2010

Cranchi: la situazione vista da Sondrio

Crisi
alla Cranchi
Altri 12 mesi
di cassa integrazione

La Cranchi, impresa nautica di Piantedo ha attivato un altro anno di cassa integrazione straordinaria


Piantedo, 20 luglio 2010 - I mercati non ripartono, e le aziende valtellinesi del settore manifatturiero, chimico e tessile si preparano ad altri mesi di “trincea”. La Cranchi, impresa nautica di Piantedo, che vanta un polo industriale d’avanguardia a Rogolo. Industria con più di 200 dipendenti solo negli stabilimenti proprietari della Bassa Valle, mentre altri dipendenti fanno capo al sito produttivo di San Giorgio di Nogaro in Friuli, ha attivato un altro anno di cassa integrazione straordinaria.

"Gli ammortizzatori ripartono da fine mese – hanno annunciato ieri Valter Rossi, Filtea Cigl e Rossano Ricchini della Femca Cisl – si va avanti: la cassa integrazione andava a scadere l’ultimo di luglio e siamo già stati al ministero per richiedere un ulteriore anno per crisi straordinaria". Riparte insomma, una nuova stagione di attesa e crisi, che fa il paio anche con la voglia di lavoro, e di intrapresa, di spinta sui mercati. Lo stabilimento è una “potenza” nel settore dei grandi natanti a motore: il management e la proprietà in Valle hanno investito tantissimo, ampliando le linee, sfidando i venti di crisi, costruendo nuovi volumi produttivi. E adesso, sono insieme ai lavoratori, a cercare di fare breccia nei mercati.

"L’azienda non molla – hanno aggiunto i due sindacalisti – ci hanno comunicato che anticiperanno loro il trattamento di cassa integrazione, i soldi. E quando si passa alla cassa straordinaria, non tutte le aziende lo fanno. Non vogliono lasciare indietro nessuno, l’avere aderito ad un altro anno di ammortizzatori, dimostra anzi l’intendimento del gruppo nel mantenere intatta la forza lavoro per essere pronti ad una ripartenza, a questo punto auspicata da tutti".

L’azienda si sta muovendo rispetto al prossimo salone nautico, alla promozione dei suoi prodotti, scafi tra i nuovi modelli di offshore, "Barche – è la precisazione dei sindacalisti valtellinesi - che guardano alla fascia alta del settore nautico. Gli investimenti – hanno ribadito – sono stati seguiti dai progetti, e i progetti dai nuovi modelli: c’è tutto l’impegno ad andare avanti e continuare, certo adesso devono cominciare a ritornare gli ordini, ci sarà un altro anno di ammortizzatori sociali ma l’attenzione di tutti è che si ritorni a produrre e fabbricare barche".

Attesa e speranze che sembrano attraversare tutto il comparto. "A parte la Cranchi – hanno ancora spiegato Ricchini e Rossi – il settore manifatturiero, tessile sopratutto, è ancora abbastanza statico in un 2010 in linea purtroppo con i dati del 2009". "In molti stabilimenti è prevista una settimana di cassa integrazione in agosto, ma in altre fabbriche le settimane di fermo saranno 4, 5 oltre ai conteggi dei periodi di ferie. Catene ferme, lavorazioni frenate, poche commesse, e stabilità solo nel segno meno".
di Danilo Rocca

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