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lunedì 29 novembre 2021

Il 10 dicembre si consacra la Cattedrale di Nostra Signora d’Arabia, “sogno missionario" dell’Arcivescovo Ballin

 



ASIA/BAHRAIN - Il 10 dicembre si consacra la Cattedrale di Nostra Signora d’Arabia, “sogno missionario" dell’Arcivescovo Ballin
 
Manama (Agenzia Fides) – Sarà intitolata a Nostra Signora d’Arabia, e diventerà una delle principali chiese cattoliche della Penisola arabica, sede del Vicariato apostolico dell’Arabia settentrionale. La Cattedrale del Regno del Bahrain sorge nella municipalità di Awali e si prepara finalmente a essere consacrata e inaugurata nelle prossime settimane, subito dopo la Solennità liturgica dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria. A consacrare il luogo di culto – riferisce il sito web ad esso dedicato – sarà venerdì 10 dicembre il Cardinale Luis Antonio Tagle, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. Alla cerimonia di consacrazione potrà partecipare solo una rappresentanza numericamente ridotta della locale comunità cattolica, in ottemperanza alle regole disposte dalle autorità locali per contrastare la pandemia. Il giorno prima, all’inaugurazione civile del luogo di culto è prevista la partecipazione di Sua Maestà Hamad bin Isa al Kalifa, Re del Bahrain.
La nuova Cattedrale del Bahrain potrà ospitare 2.300 persone. La sua inaugurazione e consacrazione è il punto d’arrivo di un lungo percorso, che nei suoi vari passaggi rappresenta in maniera emblematica le dinamiche e le condizioni in cui fiorisce la vita ecclesiale di tante comunità cristiane presenti nella Penisola arabica.
Nel febbraio del 2013 fu l’Arcivescovo comboniano Camillo Ballin, Vicario apostolico di Arabia del nord, a dare, attraverso l’Agenzia Fides, la notizia che il Re del Bahrain aveva donato al Vicariato apostolico un terreno di 9mila metri quadrati “dove costruiremo la nuova chiesa” (vedi Fides 13/2/2013). Con la delicata sensibilità spirituale che lo connotava, l’Arcivescovo notò subito che il documento della donazione regale portava la data dell’11 febbraio, giorno in cui la Chiesa cattolica celebra la festa della Beata Vergine Maria di Lourdes. “Le nostre preghiere sono state esaudite. Nostra Signora di Arabia è proprio capace di fare miracoli” scrisse allora l’Arcivescovo Ballin. Il 19 maggio 2014, durante la visita resa in Vaticano a Papa Francesco, fu lo stesso Re Hamad bin Isa a presentare al Pontefice un modello plastico della Cattedrale in costruzione (vedi foto).

In Bahrain vivono circa 80 mila cattolici, in gran parte lavoratori provenienti dall’Asia, principalmente filippini (connazionali del Cardinale Tagle, inviato a presiedere la cerimonia di consacrazione della Cattedrale) e indiani. Il territorio del Regno del Bahrain è costituito da un arcipelago di 33 isole vicino alle coste occidentali del Golfo Persico. La nazione, retta dalla famiglia reale al Khalifa, in precedenza era un Emirato, divenuto monarchia costituzionale nel 2002. La municipalità di Awali, dove sorge la nuova chiesa, si trova su una piccola isola al centro del Regno, è stata fondata negli anni Trenta del secolo scorso dalla Bahrain Petroleum Company. La località è abitata prevalentemente da lavoratori immigrati di varie nazionalità, impiegati perlopiù negli impianti di raffinazione del petrolio.

La consacrazione della Cattedrale di Nostra Signora d’Arabia acquista rilievo anche alla luce del recente messaggio con cui Re Ahmed bin Isa ha ufficialmente invitato Papa Francesco a visitare il Bahrein. L’invito ufficiale del monarca – come riferito anche dall’Agenzia Fides (vedi Fides 26/11/2021) - è stato consegnato al Pontefice dallo Sheikh Khalid bin Ahmed bin Mohammed Al Khalifa, Consigliere di sua Maestà per gli Affari Diplomatici, ricevuto giovedì 25 novembre in Vaticano sia dal Vescovo di Roma che dal Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin. Durante la visita in Vaticano, l’inviato del monarca bahrainita ha trasmesso al Papa anche saluti e auguri di buona salute inviati da Re Ahmad, insieme al suo apprezzamento “per il ruolo fondamentale e di primo piano svolto da Papa Francesco nello stabilire e promuovere il dialogo interreligioso e la comprensione tra le varie culture e civiltà, nonché nel diffondere i valori della fratellanza umana e della convivenza tra tutti”.
All’inaugurazione della Cattedrale non sarà presente l’Arcivescovo Camillo Ballin, che ha lasciato questo mondo il 12 aprile 2020, all'età di 75 anni. Il dono di una nuova chiesa in Bahrain, dedicata a Nostra Signora d’Arabia, sarà comunque una gioia anche per lui, che con perseveranza, pazienza e passione apostolica spese la sua vita di missionario e poi di Vescovo, al servizio delle comunità cristiane presenti nei Paesi arabi a maggioranza musulmana. (GV) (Agenzia Fides 29/11/2021)

giovedì 16 settembre 2021

Inaugurata la scuola primaria di Precenicco

 


A Precenicco inaugurata la scuola primaria, ristrutturata e messa a norma

Precenicco (Ud). Un grande grazie agli insegnanti che hanno retto l’urto dell’emergenza Covid, ma anche uno sguardo al passato – con il ricordo dei caduti che cent’anni fa morirono per un ideale di libertà – e uno al futuro, perché senza nuovi bambini, senza un sostegno concreto alle famiglie, ogni politica di sviluppo diventerebbe inutile.

Sono queste le riflessioni sviluppate oggi dal presidente del Consiglio regionale a Precenicco, dove si inaugurava ufficialmente la scuola primaria ristrutturata e messa a norma grazie ai lavori finanziati anche dall’amministrazione regionale. Parlando a nome dell’intera Assemblea legislativa – davanti all’assessore regionale alle Infrastrutture, a due consiglieri regionali del territorio e al sindaco di Precenicco – il presidente si è soffermato sul concetto di scuola come strumento e non come fine, perché il contenuto più importante sono i bambini che qui imparano non solo a leggere e scrivere ma anche a relazionarsi in modo corretto con gli altri.

Il monumento ai caduti realizzato nell’ampio parco della scuola ha fornito lo spunto per una riflessione sul sacrificio dei giovani di quel tempo, in onore dei quali furono piantati gli alberi dell’attuale giardino, che in qualche modo sono in grado di ispirare anche i bambini di oggi, gli allievi dell’istituto intitolato al duca d’Aosta Emanuele Filiberto.

Dal canto suo, il sindaco di Precenicco ha ricordato la complessità e il peso economico dei lavori di restauro lodando la continuità d’azione della Regione che, con la Giunta precedente e quella attualmente in carica, ha sempre scelto di investire sulla sicurezza degli edifici scolastici.

Un impegno che continuerà, ha promesso l’assessore regionale prima della benedizione impartita dal parroco di Precenicco, cercando di salvaguardare laddove possibile – com’è avvenuto in questo caso – l’antica architettura degli edifici.

Il taglio del nastro all’ingresso della scuola

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Un momento della cerimonia di inaugurazione

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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