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sabato 15 ottobre 2022

XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) 16 ottobre 2022

XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO


Grado della Celebrazione: DOMENICA

Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Io t'invoco, o Dio, poiché tu mi rispondi;
tendi a me l'orecchio, ascolta le mie parole.
Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all'ombra delle tue ali nascondimi. (Sal 16,6.8)

Colletta

O Padre, che hai accolto l'intercessione di Mosè,
dona alla Chiesa di perseverare
nella fede e nella preghiera
fino a quando farai giustizia ai tuoi eletti
che a te gridano giorno e notte.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Es 17,8-13)
Quando Mosè alzava le mani, Israele prevaleva.

Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni, Amalèk venne a combattere contro Israele a Refidìm.
Mosè disse a Giosuè: «Scegli per noi alcuni uomini ed esci in battaglia contro Amalèk. Domani io starò ritto sulla cima del colle, con in mano il bastone di Dio». Giosuè eseguì quanto gli aveva ordinato Mosè per combattere contro Amalèk, mentre Mosè, Aronne e Cur salirono sulla cima del colle.
Quando Mosè alzava le mani, Israele prevaleva; ma quando le lasciava cadere, prevaleva Amalèk. Poiché Mosè sentiva pesare le mani, presero una pietra, la collocarono sotto di lui ed egli vi si sedette, mentre Aronne e Cur, uno da una parte e l’altro dall’altra, sostenevano le sue mani. Così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole.
Giosuè sconfisse Amalèk e il suo popolo, passandoli poi a fil di spada.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 120)
Rit: Il mio aiuto viene dal Signore.

Alzo gli occhi verso i monti:
da dove mi verrà l’aiuto?
Il mio aiuto viene dal Signore:
egli ha fatto cielo e terra.

Non lascerà vacillare il tuo piede,
non si addormenterà il tuo custode.
Non si addormenterà, non prenderà sonno
il custode d’Israele.

Il Signore è il tuo custode,
il Signore è la tua ombra
e sta alla tua destra.
Di giorno non ti colpirà il sole,
né la luna di notte.

Il Signore ti custodirà da ogni male:
egli custodirà la tua vita.
Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri,
da ora e per sempre.

SECONDA LETTURA (2Tm 3,14-4,2)
L’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Figlio mio, tu rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente. Conosci coloro da cui lo hai appreso e conosci le sacre Scritture fin dall’infanzia: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesù.
Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.
Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù, che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annuncia la Parola, insisti al momento opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e insegnamento.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Ebr 4,12)
Alleluia, alleluia.

La parola di Dio è viva ed efficace,
discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Alleluia.

VANGELO (Lc 18,1-8)
Dio farà giustizia ai suoi eletti che gridano verso di lui.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Dio è vicino a coloro che si rivolgono a lui senza menzogna e con l’animo aperto. Egli desidera avere un rapporto con l’uomo.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore, insegnaci a pregare.

1. Perché non consideriamo nulla come troppo infimo perché tu te ne possa occupare. Preghiamo.
2. Perché come te sappiamo essere ogni giorno presenti e attenti ai nostri fratelli. Preghiamo.
3. Perché la nostra fede non coinvolga solo il nostro cuore o solo la nostra mente, ma tutto il nostro essere. Preghiamo.
4. Perché sappiamo che nessun contesto è inadeguato alla tua presenza. Preghiamo.

O Padre, la tentazione di dividere in due il nostro cuore tra un ambito che ti riguarda ed uno in cui siamo indipendenti è sempre presente. Aiutaci a capire che tu ci ami anche nella nostra condizione di peccatori. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Per questi tuoi doni concedi a noi, o Signore,
di servirti con cuore libero,
perché, purificati dalla tua grazia,
siamo rinnovati dai misteri che celebriamo.
Per Cristo nostro Signore.

 

Antifona di comunione
Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. (Sal 32,18-19)

Oppure (Anno C):
«Dio farà giustizia ai suoi eletti»,
dice il Signore. (Cf. Lc 18,7)

Preghiera dopo la comunione
La partecipazione ai doni del cielo, o Signore,
ci ottenga gli aiuti necessari alla vita presente
nella speranza dei beni eterni.
Per Cristo nostro Signore.

Commento
Cristo si definisce di fronte ad un mondo diviso in due: quello degli oppressori senza Dio e senza cuore, e quello degli oppressi senza protezione. Egli scopre un peccato: il peccato sociale, più forte che mai, antico quanto l’uomo; ed egli lo analizza in profondità nell’ingenuità di una parabola dalla quale trae un duplice insegnamento. Quello del clamore che sale verso Dio gridando l’ingiustizia irritante in una preghiera fiduciosa e senza risentimento, tenacemente serena e senza scoraggiamenti, con la sicurezza che verrà ascoltata da un giudice che diventa il Padre degli orfani e il consolatore delle vedove. D’altro canto, Gesù stesso prende posizione, rivoltandosi come una forza trasformatrice dell’uomo su questa terra deserta di ogni pietà, per mezzo della risposta personale della sua propria sofferenza, agonizzante, in un giudizio vergognoso, senza difesa e senza colpa. Neanche lui viene ascoltato, ma si abbandona ciecamente a suo Padre, dalla sua croce, che ottiene per tutti la liberazione. La sua unica forza viene dal potere di una accettazione, certa, ma profetica, denunciante. Ci chiede, dalla sua croce: quando ritornerò a voi troverò tutta questa fede, che prega nella rivolta?

 

 

NOTE:
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sabato 6 febbraio 2021

V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) 7 febbraio 2021

 V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)




Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Venite: prostrati adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il Signore, nostro Dio. (Cf. Sal 94,6-7)

Colletta

O Padre, che con amorevole cura
ti accosti all'umanità sofferente
e la unisci alla Pasqua del tuo Figlio,
insegnaci a condividere con i fratelli il mistero del dolore,
per essere con loro partecipi della speranza del Vangelo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Gb 7,1-4.6-7)
Notti di affanno mi sono state assegnate.

Dal libro di Giobbe

Giobbe parlò e disse:
«L’uomo non compie forse un duro servizio sulla terra
e i suoi giorni non sono come quelli d’un mercenario?
Come lo schiavo sospira l’ombra
e come il mercenario aspetta il suo salario,
così a me sono toccati mesi d’illusione
e notti di affanno mi sono state assegnate.
Se mi corico dico: “Quando mi alzerò?”.
La notte si fa lunga e sono stanco di rigirarmi fino all’alba.
I miei giorni scorrono più veloci d’una spola,
svaniscono senza un filo di speranza.
Ricòrdati che un soffio è la mia vita:
il mio occhio non rivedrà più il bene».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 146)
Rit: Risanaci, Signore, Dio della vita.

È bello cantare inni al nostro Dio,
è dolce innalzare la lode.
Il Signore ricostruisce Gerusalemme,
raduna i dispersi d’Israele.

Risana i cuori affranti
e fascia le loro ferite.
Egli conta il numero delle stelle
e chiama ciascuna per nome.

Grande è il Signore nostro,
grande nella sua potenza;
la sua sapienza non si può calcolare.
Il Signore sostiene i poveri,
ma abbassa fino a terra i malvagi.

SECONDA LETTURA (1Cor 9,16-19.22-23)
Guai a me se non annuncio il Vangelo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, annunciare il Vangelo non è per me un vanto, perché è una necessità che mi si impone: guai a me se non annuncio il Vangelo!
Se lo faccio di mia iniziativa, ho diritto alla ricompensa; ma se non lo faccio di mia iniziativa, è un incarico che mi è stato affidato. Qual è dunque la mia ricompensa? Quella di annunciare gratuitamente il Vangelo senza usare il diritto conferitomi dal Vangelo.
Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero. Mi sono fatto debole per i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno. Ma tutto io faccio per il Vangelo, per diventarne partecipe anch’io.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 8,17)
Alleluia, alleluia.

Cristo ha preso le nostre infermità
e si è caricato delle nostre malattie.
Alleluia.

VANGELO (Mc 1,29-39)
Guarì molti che erano affetti da varie malattie.

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, presentiamo a Dio le sofferenze dell'umanità intera. La nostra comunità si renda interprete del grido che si innalza da ogni parte della terra e chiede salvezza e sollievo per ogni uomo che è nel dolore.
Preghiamo insieme e diciamo: Guarisci il nostro cuore, o Signore!

1. Per la Chiesa di Dio: sappia denunciare con coraggio le violenze e le situazioni di sofferenza dell'umanità, ed essere segno di speranza per tutti gli innocenti e le vittime del male, preghiamo.
2. Per coloro che per professione o per scelta di volontariato sono vicini a chi soffre: facciano loro lo stile di vicinanza e solidarietà del Signore Gesù, preghiamo.
3. Per tutti gli uomini, e per gli organismi internazionali: si trovino concordi nel combattere con ogni mezzo le cause profonde della povertà, delle violenze, degli odi e delle discriminazioni, preghiamo.
4. Per la nostra comunità cristiana: sia disponibile a sostenere le fatiche e i dolori degli anziani e dei malati, con una vicinanza sia spirituale che materiale, preghiamo.

Signore, tu ti sei fatto uomo e hai preso su di te le nostre infermità. Sii il nostro sostegno e la nostra forza nel momento del dolore e rendici sensibili alle sofferenze di tanti nostri fratelli. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

martedì 5 gennaio 2021

Anno Santo Giacobeo, Barrio:"Alla Casa del Señor Santiago porte aperte a tutti gli uomini"

 



Monsignor Julián Barrio Barrio, arcivescovo di Santiago de Compostela, il 31 dicembre, ha aperto la Porta Santa della Cattedrale di Santiago e ha invocato dal Santo apostolo Giacomo "la speranza che aiuta a superare l'angosciosa preoccupazione per il presente e lo scetticismo che ostacola l'esercizio della carità”

Tiziana Campisi - Città del Vaticano 

"La Casa del Señor Santiago apre le sue porte a tutti gli uomini". Così si è espresso monsignor Julián Barrio Barrio, arcivescovo di Santiago de Compostela, il 31 dicembre, all’apertura della Porta Santa della Cattedrale di Santiago, durante una cerimonia liturgica ricca di simbolismi, presenziata – si legge sulla pagina web dell’arcidiocesi - dal Nunzio, monsignor Bernardito Auza, dal cardinale emerito della capitale spagnola, monsignor Antonio María Rouco Varela, nonché dai vescovi della Provincia ecclesiastica di Santiago, e da altri presuli, tra cui l'ex ausiliare di Santiago e attuale titolare della diocesi di Astorga, monsignor Jesús Fernández González. Dopo la processione cerimoniale, monsignor Barrio ha colpito la Porta Santa con un martello per entrare nella Basilica Compostelana e presiedere l'Eucaristia all'Altare Maggiore. “Ho bussato alla porta della misericordia, convinto che a chi bussa venga aperto", ha osservato l'arcivescovo. “L'Anno Santo è già iniziato - ha detto - in circostanze particolari che dobbiamo affrontare con ‘la speranza cristiana che è audace, sa guardare oltre la comodità personale, le piccole sicurezze e compensazioni che restringono l'orizzonte, per aprirsi a grandi ideali che rendono la vita più bella e dignitosa’".






La preghiera all'Apostolo e il dono dell'Anno Santo

"Santo Apostolo - ha esclamato - fai in modo che da qui si rafforzi la speranza che aiuta a superare l'angosciosa preoccupazione per il presente e lo scetticismo che ostacola l'esercizio della carità”, perché questo ora “è il momento di pregare, di amare, di andare incontro agli altri con opere di misericordia, rivitalizzando la fraternità”.
Il presule, nella sua omelia, ha spiegato come il dono dell’Anno Santo, nell’esperienza di fede, venga accolto “per risvegliare in noi la capacità di distinguere l'essenziale da ciò che non lo è e di scoprire la grandezza dell'amore e della misericordia di Dio che cerca e accoglie ciascuno di noi, ci chiama alla conversione e a superare la paura che non è propria di chi si sente amato”. L'Anno Santo non è una fuga spiritualista – ha precisato - ma “un impegno a discernere la realtà in modo cristiano, in mezzo alla crisi antropologica, spirituale, culturale e sanitaria che ha visto radicalmente scosse le fondamentali certezze della vita degli esseri umani”. “Rendere Dio presente – ha aggiunto - è un bene per la società”.



Più coesione nel mondo

La Casa di Santiago, dunque, apre le sue porte a tutti i popoli, “per testimoniare al mondo d'oggi la fede, la speranza e l'amore per il Signore e per coloro che egli ama con un affetto speciale", per rafforzare la coesione della società e dare un significato più profondo all'attività quotidiana dell'uomo, contribuendo ad evitare “l'indebolimento dei valori spirituali e il deterioramento della morale e del senso di responsabilità". Ringraziando Papa Francesco per il suo messaggio e tutte le autorità che hanno contribuito alla celebrazione dell’Anno Giacobeo 2021, monsignor Barrio ha concluso, auspicando che Santiago de Compostela possa diventare "una città di infiniti riferimenti per innumerevoli persone"



sabato 19 ottobre 2019

XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - C 20 ottobre 2019

93ª Giornata Missionaria Mondiale:
“Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo"

Nell’attesa dell’ora in cui farai giustizia ai tuoi eletti,
che gridano giorno e notte verso di te

LITURGIA DELLA PAROLA

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
G – La preghiera cristiana nasce dalla fede in Gesù Cristo e si fonda sulla certezza della giustizia di Dio. Perciò, prima di implorare aiuto per le proprie necessità, si fa ascolto e accoglienza di Dio e in questo essa diventa espressione di fede: nel limite umano accoglie la sua giustizia, la grazia della misericordia e della salvezza che egli ci offre.

PRIMA LETTURA: Es 17, 8-13a
Quando Mosè alzava le mani, Israele prevaleva.     
Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni, Amalèk venne a combattere contro Israele a Refidìm.
Mosè disse a Giosuè: «Scegli per noi alcuni uomini ed esci in battaglia contro Amalèk. Domani io starò ritto sulla cima del colle, con in mano il bastone di Dio». Giosuè eseguì quanto gli aveva ordinato Mosè per combattere contro Amalèk, mentre Mosè, Aronne e Cur salirono sulla cima del colle.
Quando Mosè alzava le mani, Israele prevaleva; ma quando le lasciava cadere, prevaleva Amalèk. Poiché Mosè sentiva pesare le mani, presero una pietra, la collocarono sotto di lui ed egli vi si sedette, mentre Aronne e Cur, uno da una parte e l’altro dall’altra, sostenevano le sue mani. Così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole.
Giosuè sconfisse Amalèk e il suo popolo, passandoli poi a fil di spada.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE: dal Salmo 120

Rit.  Il mio aiuto viene dal Signore.

Alzo gli occhi verso i monti:
da dove mi verrà l’aiuto?
Il mio aiuto viene dal Signore:
egli ha fatto cielo e terra.

Non lascerà vacillare il tuo piede,
non si addormenterà il tuo custode.
Non si addormenterà, non prenderà sonno
il custode d’Israele.

Il Signore è il tuo custode,
il Signore è la tua ombra
e sta alla tua destra.
Di giorno non ti colpirà il sole,
né la luna di notte.

Il Signore ti custodirà da ogni male:
egli custodirà la tua vita.
Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri,
da ora e per sempre.

SECONDA LETTURA: 2 Tm 3,14-4,2
L’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Figlio mio, tu rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente. Conosci coloro da cui lo hai appreso e conosci le sacre Scritture fin dall’infanzia: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesù.
Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.
Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù, che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annuncia la Parola, insisti al momento opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e insegnamento.

Parola di Dio

CANTO AL VANGELO: Eb 4,12

Alleluia, alleluia.
La parola di Dio è viva ed efficace,
discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Alleluia.

VANGELO: Lc 18,1-8
Dio farà giustizia ai suoi eletti che gridano verso di lui.
+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

Parola del Signore


PREGHIERA DEI FEDELI
C – Fratelli e sorelle, la Parola che abbiamo accolto suscita in noi l’esigenza di rivolgerci al Padre, nonostante le nostre miserie. Con la fiducia di Aronne e Cur, che sostenevano le braccia di Mosè per consentire ad Israele di vincere la battaglia contro gli Amaleciti, affidiamo al Signore le nostre intenzioni.
L - Preghiamo insieme e diciamo:
Accresci, Signore, la nostra fede!
1.       Per la Chiesa santa di Dio, perché le difficoltà e gli inciampi che trova sul pro­prio cammino siano occasione di purificazione, di abbandono fiducioso nel Signore e di perseverante preghiera, per un ritrovato slancio nella missione di annunzio del Vangelo. Preghiamo.
2.       Per coloro che hanno responsabilità di governo o sono chiamati ad ammi­nistrare la giustizia, perché operino sempre con integrità e rettitudine di co­scienza, vegliando sul diritto del debole e dell’indifeso, preghiamo.
3.       Per coloro che a causa di grave malattia, o per la perdita o la vana attesa di un lavoro si sentono cadere le braccia e smarriscono anche la voglia di pregare e di sperare, perché trovino efficace sostegno nelle parole e nelle opere dei di­scepoli del Signore. Preghiamo.
4.       Per tutti i missionari, sacerdoti, consacrati e laici, perché la celebrazione della giornata missionaria mondiale renda sensibili e attenti tutti i cristiani al loro grande impegno a favore dei popoli più poveri e disagiati, specialmente attraverso il sostegno spirituale e materiale nell’annuncio del Vangelo. Preghiamo.
5.       Per tutti gli uomini della terra, perché si aprano al dono della fede e rivolgano il loro cuore a Dio, nella certezza di ottenere da Lui “prontamente” ogni bene necessario. Preghiamo.
6.       Per la nostra Comunità parrocchiale, perché sia luogo in cui si crede e si prega insieme, spazio in cui ci si sostiene reciprocamente ed in cui ciascuno possa sentirsi a casa, preghiamo.
7.       Per noi qui riuniti nella celebrazione del grande mistero della vera dedizio­ne a Dio compiutosi in Gesù, perché cresciamo nella fede salda e sincera e sappiamo tradurla sempre in un servizio attento e premuroso verso i picco­li. Preghiamo.
C – Ascolta ed esaudisci la nostra preghiera, o Dio, Padre buono e misericordioso; te la presentiamo con la fiducia del tuo servo Mosè e del tuo popolo, bisognoso della pienezza della tua grazia. Per Cristo nostro Signore.   T - Amen.

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
(Roberto Laurita)
 Aiutami, Signore,
a pregare come tu sai pregare.
Pregare il Padre è contemplare il suo volto
e fare la sua volontà.
Fa’ che anch’io sappia dire meno parole
e fare più silenzio
per ascoltare la bellezza della tua Parola,
così che possa scendere sempre più
nella profondità del tuo mistero.
Aiutami a fissare lo sguardo non su ciò che sono,
ma su quello che sei tu, bellezza e splendore eterno.
Aiutami, Signore, ad esporre le mie facoltà umane
alle fibrillazioni della tua grazia
così da essere capace di sintonizzare
il mio essere ed il mio agire
con la musicalità del tuo cuore.
Se pregando non scendo
a questo profondo livello di fede,
corro il rischio di non essere da te trovato
quando verrai a cercare i tuoi amici.
(Averardo Dini)



RITI DI CONCLUSIONE

DOPO LA COMUNIONE
C – O Signore, questa celebrazione eucaristica, che ci hai fatto pregustare la realtà del cielo, ci ottenga i tuoi benefici nella vita presente e ci confermi nella speranza dei beni futuri. Per Cristo nostro Signore.  
T – Amen.

BENEDIZIONE E CONGEDO

C – Il Signore sia con voi.   T – E con il tuo spirito.

C – Conferma, Signore, i tuoi fedeli, sostienili con il vigore della tua grazia, perché perseverando nella preghiera e nella carità fraterna, ti riconoscano come Padre. Per Cristo nostro Signore.   T - Amen.

C - E la benedizione di Dio onnipotente, Padre + e Figlio + e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.   T - Amen.

C – L’invito ad una preghiera costante viene messo alla prova subito, nella settimana che ci attende. Sapremo trovare il tempo per Dio, aver cura della nostra relazione con Lui?

D – Andate in pace.   T - Rendiamo grazie a Dio.



Si chiude con queste parole il racconto con cui A. Ploux comincia un suo libro. L’autore immagina un tale che entra in una piccola chiesa e vede Dio inginocchiato a pregare: «Uomo, se ci sei, dammi un segno!». E quando l’uomo gli tocca le spalle per segnalare la sua presenza, Dio esclama: «Miracolo, un’apparizione umana!». Ci lamentiamo molto spesso che Dio sia assente e indifferente alle nostre preghiere, ma se fosse vero il contrario? Se cioè fosse più vero che molto dipende da noi, dalla nostra fatica a stare alla sua presenza e a pregare?
Tutto è capovolto. E noi abbiamo bisogno di convertirci. È questa la direzione lungo cui Gesù ci invita a camminare. È necessario pregare sempre, con insistenza, senza scoraggiarsi, come la vedova. E invece, certe volte, la nostra preghiera, forse a causa della pigrizia, del desiderio attirato altrove, o a motivo della presunzione di farcela da soli, sembra essere quella di chi non sa cosa domandare ed è come se dicesse: «[Caro Dio] ho soltanto due parole da dirti, così mi sbrigherò presto e me ne andrò via da te» (S. Giovanni Maria Vianney).


sabato 19 novembre 2016

Amate, fate il bene, benedite, pregate


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Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

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