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venerdì 19 giugno 2015

L'enciclica Laudato si' secondo le ACLI

Laudato Si', Bottalico: la lotta alla povertà salva l'ambiente



Laudato Si', Bottalico: la lotta alla povertà salva l'ambiente

«Lotta alla povertà e cura della natura sono due aspetti inscindibili dello stesso problema». Così Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli, commenta la pubblicazione dell'enciclica di Papa Francesco Laudato Si'. «Quello indicato dal Pontefice è un approccio che chiama in causa tutti a cambiare gli stili di vita, le Associazioni a formare le coscienze alla ricerca della giustizia sociale e del rispetto dell'ambiente.
L'enciclica – prosegue Bottalico - rivolge un messaggio chiarissimo all'umanità: di fronte al deterioramento ambientale del pianeta vanno ripensati i criteri obsoleti, di epoche passate che continuano a governare il mondo. La politica deve recuperare la sua capacità di guida rispetto ai poteri economico-finanziari transnazionali, in funzione del bene comune per una ecologia integrale, ambientale e sociale. Questo cambiamento esige di mettere in discussione la cultura dominante preoccupata solo della massimizzazione del profitto.
L'enciclica evidenzia il pericoloso intreccio tra tecnocrazia e grandi poteri economici che usano la conoscenza come strumento di potere al servizio del profitto di pochi anziché per lo sviluppo di tutta l'umanità. Molto lucida e coraggiosa la denuncia della non neutralità delle direzioni in cui si sviluppano la ricerca scientifica e le applicazioni tecnologiche, in un'epoca in cui queste sono più finanziate da interessi privati che dagli Stati. I prodotti della tecnica finiscono così per influenzare gli stili di vita nella direzione degli interessi di determinati gruppi di potere.
Di fronte a ciò – conclude Bottalico – serve quella rivoluzione culturale, invocata da Papa Francesco, che è indispensabile per il futuro del nostro pianeta e che possiamo contribuire a costruire dal basso e che pertanto, per una associazione popolare e d'ispirazione cristiana come le Acli, costituisce una priorità della nostra formazione».


Leggi di più su: http://www.acli.it/le-notizie/news-nazionali/10015-laudato-si-bottalico-la-lotta-alla-poverta-salva-l-ambiente#ixzz3dWDE2rnr
Fonte: www.acli.it 

sabato 1 maggio 2010

1 MAGGIO: LE ACLI INAUGURANO A BETLEMME UN CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER GIOVANI PALESTINESI

COMUNICATO STAMPA

Andrea Olivero: «Attraverso il lavoro si promuove la pace e la dignità della persona»

Roma, 30 aprile 2010 - Il primo maggio delle Acli in Terra Santa. Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani celebrano quest’anno la giornata internazionale del lavoro inaugurando a Betlemme un Centro di formazione professionale per giovani palestinesi. Il progetto è realizzato insieme alla Fondazione Giovanni Paolo II onlus e all’Università di Perugia. L’inaugurazione coincide con il quarto pellegrinaggio nazionale delle Acli in Israele e Giordania, guidato dal presidente Andrea Olivero.

Il Centro permanente di formazione professionale in Cisgiordania verrà ospitato nei locali della Casa della Pace di Betlemme (Hebron Road, 475), una struttura acquisita dalla Fondazione Giovanni Paolo II. Beneficiari del progetto sono i giovani che vivono in Palestina, dove la situazione è tra le più difficili e precarie, con una disoccupazione giovanile che raggiunge cifre elevate e determina una migrazione dai risvolti negativi in molti settori. L’obiettivo è quello di offrire un’opportunità di formazione e di inserimento al lavoro, permettendo di migliorare le condizioni di vita e di creare i presupposti per un miglioramento del sistema socio-economico. Le attività previste nel Centro riguardano: corsi di lingua italiana di base e di eccellenza (sarà il primo a partire, nel mese di luglio); corsi di formazione per operatori sociali; corsi di formazione per la progettazione; corsi di formazione professionale per la lavorazione del legno e della madreperla. Il progetto è finanziato dalle Acli con i contributi del 5xmille.

L’inaugurazione del Centro avverrà sabato mattina (ore 9.00) con una messa presieduta dal Patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal. Seguirà un incontro con la comunità cristiana palestinese. Il pellegrinaggio delle Acli proseguirà quindi fino al 5 maggio, giornata prevista per il ritorno.

Per il presidente delle Acli Andrea Olivero, «la coincidenza del pellegrinaggio spirituale in Terra Santa con celebrazione del primo maggio dei lavoratori a Betlemme, rappresenta un segno particolarmente significativo della vocazione delle Acli. Il progetto del Centro di formazione nasce infatti dalla comune volontà della Fondazione Giovanni Paolo II e della presidenza delle Acli di gettare nella terra e nella città natale di Gesù un segno concreto di dialogo tra i popoli: perché attraverso il lavoro si promuove la pace e la dignità della persona. L’incontro con la comunità cristiana di palestinese e la celebrazione eucaristica con la presenza del patriarca latino di Gerusalemme saranno l’occasione per condividere la fede nel Signore della vita, che ci vuole testimoni nel mondo, pellegrini di pace e di solidarietà tra i popoli».

giovedì 22 ottobre 2009

Comunicato stampa dell'ACLI

SOSPENSIONE MUTUI:

ACLI, ORA GOVERNO PENSI A FAMIGLIE IN AFFITTO

Giudizio positivo sulla moratoria di 12 mesi decisa dall’ABI. Olivero: «Ma un anno può non bastare per uscire dalla crisi»

Roma, 21 ottobre 2009 – Commento positivo da parte delle Acli alla decisione dell’Associazione bancaria italiana di sospendere per 12 mesi il pagamento dei mutui per la casa da parte delle famiglie in difficoltà. «E’ sicuramente una buona notizia – afferma il presidente delle Acli Andrea Olivero – Il Piano famiglie di Abi aggiunge uno strumento di aiuto ai piani predisposti dalla Conferenza episcopale con il “Prestito della speranza”, che vede il coinvolgimento attivo, oltre che della stessa Abi, anche delle Acli e della Caritas».

«Ora spetta però al governo fare la sua parte – aggiunge Olivero – Non bisogna infatti dimenticare che oltre alle famiglie che hanno fatto un mutuo per acquistare la prima casa, ci sono anche tante famiglie in affitto, soprattutto nelle grandi città. Nei loro confronti si può intervenire da un lato sostenendone il reddito al fine del pagamento del canone mensile, utilizzando come paramento l’Isee, cioè l’indicatore della situazione economica familiare effettiva, dall’altro aumentando la detrazione per l’affitto in dichiarazione dei redditi. Ma la vera grande riforma a favore delle famiglie che attendiamo dal governo è l’introduzione anche graduale – promessa in campagna elettorale – del quoziente familiare».

Nel merito del Piano Famiglia presentato dall’Abi, le Acli sottolineano con favore la disponibilità manifestata dall’Associazione bancaria italiana al coinvolgimento di interlocutori istituzionali e della società civile sul tema dell’innalzamento della sostenibilità finanziaria delle operazioni di credito alle famiglie. «E’ opportuno – spiega Olivero – che al “Tavolo di confronto” siano coinvolte le organizzazioni sociali per coordinare proposte e iniziative concrete. A questo proposito potrebbe esser previsto una prolungamento della moratoria ad un periodo complessivo di 18 mesi, con possibilità di sospensione del pagamento non tanto all’interno di un unico periodo, ma in modo frazionato nell’arco di diverse fasi della durata del contratto. Non è detto infatti che un anno o 18 mesi siano sufficienti per le famiglie ad uscire dalla crisi»

mercoledì 8 luglio 2009

Comunicato acli sull'enciclica


COMUNICATO STAMPA

ENCICLICA: ACLI, "CIVILIZZAZIONE ECONOMIA" E "LAVORO DECENTE" QUESTIONI FONDAMENTALI

Immigrati: una sola famiglia umana, gli stranieri come risorsa

Roma, 7 luglio 2009 - La "civilizzazione dell'economia" e il "lavoro decente", ma anche l'immigrazione e il rapporto «fondamentale» tra carità e verità, che «pone le fondamenta per un impegno sociale chiamato a cambiare il mondo». Questi gli aspetti principali dell'enciclica di Papa Benedetto XVI sottolineati in un primo commento dal presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero.

«Non si può vivere la carità, sembra spiegarci Benedetto XVI, senza impegnarsi per il cambiamento della società. E' l'amore per la verità che porta chi opera la carità a impegnarsi "politicamente" per lo sviluppo umano».

«L'enciclica - continua il presidente delle Acli - pone elementi innovativi riguardo alla visione dell'economia». L'invito alla "civilizzazione dell'economia" «porta a superare la logica mercato-Stato, creando nuove forme di democrazia, partecipazione, redistribuzione e socialità nell'attività economica». Un principio che «non solo scardina la tradizionale visione dell'economia capitalistica, ma allarga anche le responsabilità della società civile».

Quindi l'appello ad un "lavoro decente" per tutti, che riprende «un'idea carissima alle Acli» - afferma Olivero. «Il paradigma di un lavoro che sia dignitosamente retribuito e ragionevolmente stabile, che si svolga in condizioni ambientali accettabili, che accresca le capacità di una persona anziché impoverirle. Un lavoro, insomma, che rispetti la vita e non la consumi»

Infine, l'attenzione ai diritti "fondamentali e inalienabili" dei migranti, che vanno rispettati "da tutti e in ogni situazione". «Il Papa - conclude Olivero - ribadisce qui alcuni principi fondamentali per affrontare il tema dell'immigrazione: i lavoratori stranieri non sono una minaccia ma una risorsa per l'economia, senza per questo poter essere ridotti a "mera forza lavoro". L'immigrazione è un fenomeno epocale da gestire con lungimiranza e nella consapevolezza che esiste una sola famiglia umana»

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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