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domenica 23 luglio 2023

XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)23 luglio 2023

 

XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)


Antifona d'ingresso

Ecco, Dio è il mio aiuto,
il Signore sostiene la mia vita.
A te con gioia offrirò sacrifici
e loderò il tuo nome, o Signore,
perché tu sei buono. (Cf. Sal 53,6.8)

Colletta
Ci sostengano sempre, o Padre,
la forza e la pazienza del tuo amore,
perché la tua parola, seme e lievito del regno,
fruttifichi in noi
e ravvivi la speranza
di veder crescere l'umanità nuova.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Sap 12,13.16-19)
Dopo i peccati, tu concedi il pentimento.

Dal libro della Sapienza

Non c’è Dio fuori di te, che abbia cura di tutte le cose,
perché tu debba difenderti dall’accusa di giudice ingiusto.
La tua forza infatti è il principio della giustizia,
e il fatto che sei padrone di tutti, ti rende indulgente con tutti.
Mostri la tua forza
quando non si crede nella pienezza del tuo potere,
e rigetti l’insolenza di coloro che pur la conoscono.
Padrone della forza, tu giudichi con mitezza
e ci governi con molta indulgenza,
perché, quando vuoi, tu eserciti il potere.
Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo
che il giusto deve amare gli uomini,
e hai dato ai tuoi figli la buona speranza
che, dopo i peccati, tu concedi il pentimento.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 85)
Rit: Tu sei buono, Signore, e perdoni.

Tu sei buono, Signore, e perdoni,
sei pieno di misericordia con chi t’invoca.
Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera
e sii attento alla voce delle mie suppliche.

Tutte le genti che hai creato verranno
e si prostreranno davanti a te, Signore,
per dare gloria al tuo nome.
Grande tu sei e compi meraviglie:
tu solo sei Dio.

Ma tu, Signore, Dio misericordioso e pietoso,
lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà,
volgiti a me e abbi pietà.

SECONDA LETTURA (Rm 8,26-27)
Lo Spirito intercede con gemiti inesprimibili.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 11,25)
Alleluia, alleluia.

Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.

VANGELO (Mt 13,24-43)
Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponètelo nel mio granaio”».
Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».
Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:
«Aprirò la mia bocca con parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo».
Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».

Parola del Signore.

Preghiera dei fedeli

Divenuti voce del creato, eleviamo al Padre la nostra supplica, nella certezza che ci esaudirà al di là di ogni nostra attesa.
Preghiamo insieme e diciamo: Venga il tuo regno, Signore.

1. Assisti la Chiesa nell’esercizio del ministero della riconciliazione che le hai affidato per il perdono dei battezzati peccatori. Noi ti preghiamo.
2. Aiuta coloro che reggono le sorti dei popoli a superare ogni egoismo e orgoglio nazionale, lavorando con impegno al bene dell’intera comunità umana. Noi ti preghiamo.
3. Infondi il tuo Spirito in coloro che sono oppressi da prove e sofferenze, perché dia loro consolazione e sollievo per una rinnovata fiducia. Noi ti preghiamo.
4. Dona a tutti gli uomini la capacità di vivere da fratelli, portando i pesi gli uni degli altri e imparando a condividere i beni spirituali e quelli materiali. Noi ti preghiamo.
5. Concedi a tutti noi la sapienza del cuore, per affrontare ogni situazione con animo sereno e discernere in mezzo agli affanni e alle difficoltà ciò che veramente giova alla nostra identità cristiana. Noi ti preghiamo.

Padre buono, che rispondi sempre con amore e generosità a quanti ti invocano con fede, dona alla Chiesa perseveranza nel cercarti e coraggio nell’annunciarti. Per Cristo nostro Signore.

venerdì 23 settembre 2022

XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) 25 settembre 2022

XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)


Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Signore, quanto hai fatto ricadere su di noi,
l'hai fatto con retto giudizio, poiché noi abbiamo peccato,
non abbiamo obbedito ai tuoi comandamenti.
Ma ora, salvaci con i tuoi prodigi; da' gloria al tuo nome,
Signore, fa' con noi secondo la tua clemenza,
secondo la tua grande misericordia. (Dn 3,31.29.43.42)

Colletta

O Dio, che conosci le necessità del povero
e non abbandoni il debole nella solitudine,
libera dalla schiavitù dell'egoismo
coloro che sono sordi alla voce di chi invoca aiuto,
e dona a tutti noi una fede salda nel Cristo risorto.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Am 6,1.4-7)
Ora cesserà l’orgia dei dissoluti.

Dal libro del profeta Amos

Guai agli spensierati di Sion
e a quelli che si considerano sicuri
sulla montagna di Samaria!
Distesi su letti d’avorio e sdraiati sui loro divani
mangiano gli agnelli del gregge
e i vitelli cresciuti nella stalla.
Canterellano al suono dell’arpa,
come Davide improvvisano su strumenti musicali;
bevono il vino in larghe coppe
e si ungono con gli unguenti più raffinati,
ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano.
Perciò ora andranno in esilio in testa ai deportati
e cesserà l’orgia dei dissoluti.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 145)
Rit: Loda il Signore, anima mia.

Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.

Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.

SECONDA LETTURA (1Tm 6,11-16)
Conserva il comandamento fino alla manifestazione del Signore.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Tu, uomo di Dio, evita queste cose; tendi invece alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza. Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede davanti a molti testimoni.
Davanti a Dio, che dà vita a tutte le cose, e a Gesù Cristo, che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato, ti ordino di conservare senza macchia e in modo irreprensibile il comandamento, fino alla manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo,
che al tempo stabilito sarà a noi mostrata da Dio,
il beato e unico Sovrano,
il Re dei re e Signore dei signori,
il solo che possiede l’immortalità
e abita una luce inaccessibile:
nessuno fra gli uomini lo ha mai visto né può vederlo.
A lui onore e potenza per sempre. Amen.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (2Cor 8,9)
Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo da ricco che era, si è fatto povero per voi,
perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
Alleluia.

VANGELO (Lc 16,19-31)
Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai farisei:
«C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”.
Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”.
E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore desidera che non sprechiamo la vita nella dissolutezza e nella dissipazione.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore aiutaci a vivere in profondità di spirito.

1. Perché la Chiesa continui a vivere, annunciare e organizzare la carità. Preghiamo.
2. Perché la nostra coscienza sia sempre viva e attenta alle esigenze del vivere comune. Preghiamo.
3. Perché riusciamo a essere all’altezza degli sforzi che richiediamo agli altri. Preghiamo.
4. Perché la nostra gioia non risieda nello sfuggire alla morte, ma in colui che vince la morte. Preghiamo.

O Padre, ci chiedi di essere semplici e aperti verso il mondo. Aiutaci a non cercare sicurezza e conforto nelle cose che possediamo. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

sabato 27 agosto 2022

XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) 28 agosto 2022

XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

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Grado della Celebrazione: DOMENICA

Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Pietà di me, o Signore, a te grido tutto il giorno:
tu sei buono, o Signore, e perdoni,
sei pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 85,3.5)

Colletta

O Dio, che chiami i poveri e i peccatori
alla festosa assemblea della nuova alleanza,
concedi a noi di onorare la presenza del Signore
negli umili e nei sofferenti,
per essere accolti alla mensa del tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Sir 3,17-20.28-29)
Fatti umile, e troverai grazia davanti al Signore.

Dal libro del Siràcide

Figlio, compi le tue opere con mitezza,
e sarai amato più di un uomo generoso.
Quanto più sei grande, tanto più fatti umile,
e troverai grazia davanti al Signore.
Molti sono gli uomini orgogliosi e superbi,
ma ai miti Dio rivela i suoi segreti.
Perché grande è la potenza del Signore,
e dagli umili egli è glorificato.
Per la misera condizione del superbo non c’è rimedio,
perché in lui è radicata la pianta del male.
Il cuore sapiente medita le parabole,
un orecchio attento è quanto desidera il saggio.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 67)
Rit: Hai preparato, o Dio, una casa per il povero.

I giusti si rallegrano,
esultano davanti a Dio
e cantano di gioia.
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome:
Signore è il suo nome.

Padre degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora.
A chi è solo, Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri.

Pioggia abbondante hai riversato, o Dio,
la tua esausta eredità tu hai consolidato
e in essa ha abitato il tuo popolo,
in quella che, nella tua bontà,
hai reso sicura per il povero, o Dio.

SECONDA LETTURA (Eb 12,18-19.22-24)
Vi siete accostati al monte Sion, alla città del Dio vivente.

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, non vi siete avvicinati a qualcosa di tangibile né a un fuoco ardente né a oscurità, tenebra e tempesta, né a squillo di tromba e a suono di parole, mentre quelli che lo udivano scongiuravano Dio di non rivolgere più a loro la parola.
Voi invece vi siete accostati al monte Sion, alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a migliaia di angeli, all’adunanza festosa e all’assemblea dei primogeniti i cui nomi sono scritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti resi perfetti, a Gesù, mediatore dell’alleanza nuova.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 11,29)
Alleluia, alleluia.

Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore,
e imparate da me, che sono mite e umile di cuore.
Alleluia.

VANGELO (Lc 14,1.7-14)
Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Per essere cristiani autentici non basta essere di buona educazione religiosa. Occorre convertirsi ed acquisire una coscienza seria e serena del proprio peccato.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, Signore.

1. Perché la saggezza ci preservi dalle tentazioni della ricerca esasperata del successo e dalla lotta per il potere ad ogni costo. Preghiamo.
2. Perché le comunità cristiane, sull’esempio del loro unico maestro, prediligano sempre «poveri, storpi, zoppi e ciechi». Preghiamo.
3. Perché la nostra umiltà nasca sempre dall’amore per ciò che siamo e ciò che possiamo diventare con l’aiuto di Dio. Preghiamo.
4. Perché impariamo ad occupare anche l’ultimo posto col cuore sereno e la mente libera. Preghiamo.

O Padre, la tua grandezza si è manifestata nella scelta degli ultimi. Aiutaci a capire che ogni capacità comporta una responsabilità verso noi stessi e verso i fratelli più fragili. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. 

sabato 18 settembre 2021

XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) 19 settembre 2021


 XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)


Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
«Io sono la salvezza del popolo», dice il Signore.
«In qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò,
e sarò loro Signore per sempre».

Colletta
O Dio, sorgente della vita,
davanti a te il più grande è colui che serve:
donaci la sapienza che viene dall'alto,
perché accogliendo i piccoli e gli ultimi
riconosciamo in loro la misura del tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Sap 2,12.17-20)
Condanniamo il giusto a una morte infamante.

Dal libro della Sapienza

[Dissero gli empi:]
«Tendiamo insidie al giusto, che per noi è d’incomodo
e si oppone alle nostre azioni;
ci rimprovera le colpe contro la legge
e ci rinfaccia le trasgressioni contro l’educazione ricevuta.

Vediamo se le sue parole sono vere,
consideriamo ciò che gli accadrà alla fine.
Se infatti il giusto è figlio di Dio, egli verrà in suo aiuto
e lo libererà dalle mani dei suoi avversari.
Mettiamolo alla prova con violenze e tormenti,
per conoscere la sua mitezza
e saggiare il suo spirito di sopportazione.
Condanniamolo a una morte infamante,
perché, secondo le sue parole, il soccorso gli verrà».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 53)
Rit: Il Signore sostiene la mia vita.

Dio, per il tuo nome salvami,
per la tua potenza rendimi giustizia.
Dio, ascolta la mia preghiera,
porgi l’orecchio alle parole della mia bocca.

Poiché stranieri contro di me sono insorti
e prepotenti insidiano la mia vita;
non pongono Dio davanti ai loro occhi.

Ecco, Dio è il mio aiuto,
il Signore sostiene la mia vita.
Ti offrirò un sacrificio spontaneo,
loderò il tuo nome, Signore, perché è buono.

SECONDA LETTURA (Giac 3,16-4,3)
Per coloro che fanno opera di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo

Fratelli miei, dove c’è gelosia e spirito di contesa, c’è disordine e ogni sorta di cattive azioni. Invece la sapienza che viene dall’alto anzitutto è pura, poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale e sincera. Per coloro che fanno opera di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia.
Da dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che fanno guerra nelle vostre membra? Siete pieni di desideri e non riuscite a possedere; uccidete, siete invidiosi e non riuscite a ottenere; combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete; chiedete e non ottenete perché chiedete male, per soddisfare cioè le vostre passioni.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Cf 2Ts 2,14)
Alleluia, alleluia.

Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo,
per entrare in possesso della gloria
del Signore nostro Gesù Cristo.
Alleluia.

VANGELO (Mc 9,30-37)
Il Figlio dell'uomo viene consegnato… Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Servire è la parola che, da sola, può riassumere tutta la vita di Gesù. Egli si è messo a servizio di tutti gli uomini fino al dono della vita. Chiediamo nella preghiera la capacità di imitarlo in questo fondamentale stile di vita.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.

1. Per la Chiesa: sia nel mondo serva e povera come Gesù, vicina a tutte le vittime dell'ingiustizia e accogliente verso i loro bisogni, preghiamo.
2. Per i perseguitati, i piccoli e gli oppressi: siano al centro delle politiche economiche, perché la priorità vada sempre data alla cura della persona, preghiamo.
3. Per coloro che si arricchiscono vendendo armi e alimentando guerra, vendetta e odio: Dio tocchi loro il cuore prima che procurino altro male all'umanità, preghiamo.
4. Per la nostra comunità cristiana: sia il luogo dell'ascolto reciproco e del servizio verso tutti, senza preferenze o distinzioni, e sappia educare e stimolare al servizio, preghiamo.

O Padre, noi ti invochiamo con umiltà e fiducia: aiutaci a confidare non nella grandezza, o negli onori o nella forza, ma nella gioia di servire i nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore.

venerdì 17 luglio 2020

XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) 19 luglio 2020


XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)





Colore liturgico: Verde
Antifona d'ingresso
Ecco, Dio viene in mio aiuto,
il Signore sostiene l’anima mia.
A te con gioia offrirò sacrifici
e loderò il tuo nome, Signore, perché sei buono. (Sal 54,6.8)
Colletta

Ci sostenga sempre, o Padre,
la forza e la pazienza del tuo amore;
fruttifichi in noi la tua parola,
seme e lievito della Chiesa,
perché si ravvivi la speranza
di veder crescere l’umanità nuova,
che il Signore al suo ritorno
farà splendere come il sole nel tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA (Sap 12,13.16-19)
Dopo i peccati, tu concedi il pentimento.
Dal libro della Sapienza

Non c’è Dio fuori di te, che abbia cura di tutte le cose,
perché tu debba difenderti dall’accusa di giudice ingiusto.
La tua forza infatti è il principio della giustizia,
e il fatto che sei padrone di tutti, ti rende indulgente con tutti.
Mostri la tua forza
quando non si crede nella pienezza del tuo potere,
e rigetti l’insolenza di coloro che pur la conoscono.
Padrone della forza, tu giudichi con mitezza
e ci governi con molta indulgenza,
perché, quando vuoi, tu eserciti il potere.
Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo
che il giusto deve amare gli uomini,
e hai dato ai tuoi figli la buona speranza
che, dopo i peccati, tu concedi il pentimento.

Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 85)
Rit: Tu sei buono, Signore, e perdoni.
Tu sei buono, Signore, e perdoni,
sei pieno di misericordia con chi t’invoca.
Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera
e sii attento alla voce delle mie suppliche.

Tutte le genti che hai creato verranno
e si prostreranno davanti a te, Signore,
per dare gloria al tuo nome.
Grande tu sei e compi meraviglie:
tu solo sei Dio.

Ma tu, Signore, Dio misericordioso e pietoso,
lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà,
volgiti a me e abbi pietà.
SECONDA LETTURA (Rm 8,26-27)
Lo Spirito intercede con gemiti inesprimibili.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.

Parola di Dio
Canto al Vangelo (Mt 11,25)
Alleluia, alleluia.

Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.
VANGELO (Mt 13,24-43 (forma breve: Mt 13,24-30))
Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura.
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponètelo nel mio granaio”».
Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».
Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:
«Aprirò la mia bocca con parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo».
Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».

Parola del Signore.



Preghiera dei fedeli
O Padre, tu sai che il peccato ha confuso la nostra anima a tal punto che non sappiamo neppure ciò che è giusto e bene chiedere. Ma tu ci hai donato lo Spirito, che intercede con insistenza per noi. Per questo osiamo pregarti, affidando le nostre invocazioni a te, che scruti i cuori.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa, nata come un piccolo granello di senapa, sappia accogliere sotto i suoi rami tutti gli uomini, annunciando ad essi il Vangelo, con mitezza e sincerità. Preghiamo.
2. Perché negli uomini lieviti il desiderio di giustizia e di pace, spingendoli ad operare per il bene comune. Preghiamo.
3. Perché ogni battezzato si apra al dono dello Spirito, impari ad ascoltarlo nel suo cuore e sia pronto a tradurre i suoi insegnamenti in comportamenti coerenti. Preghiamo.
4. Per i genitori e per tutti coloro che sono impegnati nel servizio educativo, perché abbiano la pazienza di rispettare i tempi e i ritmi di crescita di ogni persona, guidandola ad aprirsi all’amore di Dio. Preghiamo.
5. Perché i cristiani maturino la convinzione che nel mondo la zizzania non prevarrà sul buon seme e che il Regno si manifesterà in pienezza secondo la volontà di Dio. Preghiamo.

La tua forza, Signore è principio di giustizia, tu sei indulgente con tutti. Per questo ti supplichiamo di accogliere le nostre preghiere e di esaudirle, secondo i tuoi disegni provvidenziali. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.



venerdì 21 luglio 2017

XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) 23 luglio 2017



Antifona d'ingresso
Ecco, Dio viene in mio aiuto,
il Signore sostiene l’anima mia.
A te con gioia offrirò sacrifici
e loderò il tuo nome, Signore, perché sei buono. (Sal 54,6.8)

Colletta
Ci sostenga sempre, o Padre,
la forza e la pazienza del tuo amore;
fruttifichi in noi la tua parola,
seme e lievito della Chiesa,
perché si ravvivi la speranza
di veder crescere l’umanità nuova,
che il Signore al suo ritorno
farà splendere come il sole nel tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Sap 12,13.16-19)
Dopo i peccati, tu concedi il pentimento.

Dal libro della Sapienza

Non c’è Dio fuori di te, che abbia cura di tutte le cose,
perché tu debba difenderti dall’accusa di giudice ingiusto.
La tua forza infatti è il principio della giustizia,
e il fatto che sei padrone di tutti, ti rende indulgente con tutti.
Mostri la tua forza
quando non si crede nella pienezza del tuo potere,
e rigetti l’insolenza di coloro che pur la conoscono.

Padrone della forza, tu giudichi con mitezza
e ci governi con molta indulgenza,
perché, quando vuoi, tu eserciti il potere.
Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo
che il giusto deve amare gli uomini,
e hai dato ai tuoi figli la buona speranza
che, dopo i peccati, tu concedi il pentimento.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 85)
Rit: Tu sei buono, Signore, e perdoni.


Tu sei buono, Signore, e perdoni,
sei pieno di misericordia con chi t’invoca.
Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera
e sii attento alla voce delle mie suppliche.

Tutte le genti che hai creato verranno
e si prostreranno davanti a te, Signore,
per dare gloria al tuo nome.
Grande tu sei e compi meraviglie:
tu solo sei Dio.

Ma tu, Signore, Dio misericordioso e pietoso,
lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà,
volgiti a me e abbi pietà.

SECONDA LETTURA (Rm 8,26-27)
Lo Spirito intercede con gemiti inesprimibili.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 11,25)
Alleluia, alleluia.

Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.

VANGELO (Mt 13,24-43 (forma breve: Mt 13,24-30))
Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponètelo nel mio granaio”».
Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».
Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:
«Aprirò la mia bocca con parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo».

Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».

Parola del Signore.



Preghiera dei fedeli
O Padre, tu sai che il peccato ha confuso la nostra anima a tal punto che non sappiamo neppure ciò che è giusto e bene chiedere. Ma tu ci hai donato lo Spirito, che intercede con insistenza per noi. Per questo osiamo pregarti, affidando le nostre invocazioni a te, che scruti i cuori.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa, nata come un piccolo granello di senapa, sappia accogliere sotto i suoi rami tutti gli uomini, annunciando ad essi il Vangelo, con mitezza e sincerità. Preghiamo.
2. Perché negli uomini lieviti il desiderio di giustizia e di pace, spingendoli ad operare per il bene comune. Preghiamo.
3. Perché ogni battezzato si apra al dono dello Spirito, impari ad ascoltarlo nel suo cuore e sia pronto a tradurre i suoi insegnamenti in comportamenti coerenti. Preghiamo.
4. Per i genitori e per tutti coloro che sono impegnati nel servizio educativo, perché abbiano la pazienza di rispettare i tempi e i ritmi di crescita di ogni persona, guidandola ad aprirsi all’amore di Dio. Preghiamo.
5. Perché i cristiani maturino la convinzione che nel mondo la zizzania non prevarrà sul buon seme e che il Regno si manifesterà in pienezza secondo la volontà di Dio. Preghiamo.

La tua forza, Signore è principio di giustizia, tu sei indulgente con tutti. Per questo ti supplichiamo di accogliere le nostre preghiere e di esaudirle, secondo i tuoi disegni provvidenziali. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

venerdì 7 luglio 2017

XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) 9 luglio 2017

XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)


Colore liturgico: Verde
Antifona d'ingresso
Ricordiamo, o Dio, la tua misericordia
in mezzo al tuo tempio.
Come il tuo nome, o Dio, così la tua lode
si estende ai confini della terra;
di giustizia è piena la tua destra. (Sal 48,10-11)

Colletta

O Dio, che ti riveli ai piccoli
e doni ai miti l’eredità del tuo regno,
rendici poveri, liberi ed esultanti,
a imitazione del Cristo tuo Figlio,
per portare con lui il giogo soave della croce
e annunziare agli uomini la gioia che viene da te.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Zc 9,9-10)
Ecco, a te viene il tuo re umile.

Dal libro del profeta Zaccarìa

Così dice il Signore:
«Esulta grandemente, figlia di Sion,
giubila, figlia di Gerusalemme!
Ecco, a te viene il tuo re.
Egli è giusto e vittorioso,
umile, cavalca un asino,
un puledro figlio d’asina.

Farà sparire il carro da guerra da Èfraim
e il cavallo da Gerusalemme,
l’arco di guerra sarà spezzato,
annuncerà la pace alle nazioni,
il suo dominio sarà da mare a mare
e dal Fiume fino ai confini della terra».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 144)
Rit: Benedirò il tuo nome per sempre, Signore.

O Dio, mio re, voglio esaltarti
e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.
Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all'ira e grande nell'amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

Fedele è il Signore in tutte le sue parole
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto.

SECONDA LETTURA (Rm 8,9.11-13)
Se mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, voi non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene.
E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
Così dunque, fratelli, noi siamo debitori non verso la carne, per vivere secondo i desideri carnali, perché, se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Cf Mt 11, 25)
Alleluia, alleluia.

Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.

VANGELO (Mt 11,25-30)
Io sono mite e umile di cuore.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Parola del Signore


Preghiera dei fedeli
O Dio, nostro Padre, che ascolti i piccoli e gli umili, rendi la nostra preghiera conforme alla tua volontà, perché possiamo aderire con fiducia di figli al tuo progetto d’amore.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché nella Chiesa non ci sia la corsa ai primi posti, ma vengano stimati i piccoli, i semplici, coloro che sono poveri in spirito e puri di cuore. Preghiamo.
2. Perché coloro che hanno posti di responsabilità nelle nazioni e nelle istituzioni pubbliche, perché siano animati da sincero spirito di servizio e combattano l’ingiustizia ed il sopruso. Preghiamo.
3. Perché i cristiani operino nel mondo con convinzione per il bene comune, perseguendo con costanza e coerenza evangelica la pace e la giustizia. Preghiamo.
4. Perché i poveri e gli emarginati si sentano amati da Gesù e attingano dal Vangelo forza e consolazione, per portare con Cristo il giogo della croce. Preghiamo.
5. Per la nostra comunità, perché sappia sostenere gli affaticati e coloro che sono stanchi con la vicinanza di fratelli e sorelle disponibili e accoglienti, pronti a condividere le pene e i pesi che la vita riserva. Preghiamo.

Ti preghiamo, o Padre, di renderci umili nel cuore verso di te e miti verso i nostri fratelli, perché possiamo essere collaboratori del tuo Figlio nell'edificazione del regno. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

martedì 10 gennaio 2017

Bollettino Agenzia Fides 10 gennaio 2017

VATICANO - Annunciare il Vangelo con mitezza e fermezza
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – “Ecco lo stile di Gesù, e anche lo stile missionario dei discepoli di Cristo: annunciare il Vangelo con mitezza e fermezza, senza gridare, senza sgridare qualcuno, ma con mitezza e fermezza, senza arroganza o imposizione”. Lo ha sottolineato Papa Francesco all’Angelus di domenica 8 gennaio, festa del Battesimo di Gesù, dopo aver battezzato nella Cappella Sistina un gruppo di bambini. “La vera missione – ha detto il Papa - non è mai proselitismo ma attrazione a Cristo. Ma come? Come si fa questa attrazione a Cristo? Con la propria testimonianza, a partire dalla forte unione con Lui nella preghiera, nell’adorazione e nella carità concreta, che è servizio a Gesù presente nel più piccolo dei fratelli. Ad imitazione di Gesù, pastore buono e misericordioso, e animati dalla sua grazia, siamo chiamati a fare della nostra vita una testimonianza gioiosa che illumina il cammino, che porta speranza e amore”.
Nella solennità dell’Epifania, 6 gennaio, Papa Francesco aveva ricordato all’Angelus la giornata dell’Infanzia Missionaria con queste parole: “L’Epifania è la Giornata dell’Infanzia Missionaria. Incoraggio tutti i bambini e i ragazzi che in tante parti del mondo si impegnano a portare il Vangelo e ad aiutare il loro coetanei in difficoltà. Saluto quelli che oggi sono venuti qui da Lazio, Abbruzzo e Molise, e ringrazio la Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria per questo servizio educativo”. (SL) (Agenzia Fides 10/01/2017)
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AFRICA/GAMBIA - Pressioni sul Presidente Jammeh perché ceda il potere, “ma no all’uso della forza” dice il Vescovo di Ziguinchor
 
Banjoul (Agenzia Fides) - I Paesi dell’Africa occidentale stanno intensificando le pressioni affinché il Presidente uscente del Gambia, Yahya Jammeh, ceda il potere il 19 gennaio dopo aver perso le elezioni del 1°dicembre, vinte da Adama Barrow (vedi Fides 5/12/2016).
In un primo momento Jammeh, al potere da 22 anni, si era felicitato con Barrow, poi invece il 9 dicembre ha dichiarato di non riconoscere la vittoria del Presidente eletto ed ha presentato ricorso alla Corte Suprema di giustizia per invalidare il voto. Oggi, 10 gennaio, la Corte si riunisce per decidere sul ricorso presentato dal Presidente uscente.
Nel frattempo una delegazione della Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (CEDEA/ECOWAS) si recherà domani a Banjul per convincere Jammeh a cedere il potere.
La delegazione è composta dal Presidente della Nigeria, Muhammadu Buhari, dalla Presidente della Liberia, Ellen Johnson Sirleaf (che è anche Presidente della CEDEAO/ECOWAS) e dall’ex Presidente del Ghana, John Dramani Mahama, che insieme a Buhari sono stati incaricati dalla CEDEAO/ECOWAS di mediare nella crisi gambiana.
Il Ministro degli Esteri nigeriano Geoffrey Onyeama non ha escluso il ricorso della forza da parte degli Stati limitrofi per costringere alla resa Jammeh. Un’ipotesi che è però respinta da Sua Ecc. Mons. Mgr Paul Abel Mamba, Vescovo di Ziguinchor, capoluogo della Casamance, la regione del Senegal che confina con il Gambia (questo Paese forma un cuneo che divide la Casamance dal resto del Senegal, un lascito delle divisioni coloniali francesi e inglesi).
“Non bisogna privilegiare l’opzione militare” ha detto Mons. Mamba nell’omelia della Messa del 1° gennaio celebrata nei pressi della frontiera con il Gambia. “Ci sono tutte le componenti per un confronto violento che potrà distruggere tante vite e non porterà la calma nel Paese” ha avvertito il Vescovo, che ha concluso invitando tutti a pregare per la pace. (L.M.) (Agenzia Fides 10/1/2017)
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AFRICA/CONGO RD - Il rapporto di esperti dell’ONU sulla RDC riceve il plauso di una Ong locale
 

Kinshasa (Agenzia Fides) - Un nuovo rapporto del Gruppo di esperti ONU sulla Repubblica Democratica del Congo (RDC) ha ricevuto il plauso di una Ong del Nord Kivu, la provincia dell’est della RDC, dove si concentrano le attività illecite denunciate dal documento presentato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
“Ci felicitiamo perché il Gruppo di Esperti ha dato prova di migliorare le ricerche e di diversificare le fonti (rispetto ai precedenti rapporti)” afferma il comunicato, giunto a Fides, del Centro Studi per la promozione della pace, la democrazia e i diritti dell’uomo (CEPADHO) di Beni.
“Il CEPADHO condivide le analisi sulle Forze Democratiche di Liberazione del Rwanda (FDLR) e sottolinea la necessità da parte delle forze armate congolesi e della MONUSCO (Missione ONU nella RDC) di neutralizzare definitivamente questi ribelli rwandesi” afferma il comunicato.
Gli unici rilievi presentati dal CEPADHO riguardano la mancata qualifica di “terroristi” dei membri dell’ADF (un gruppo di origine ugandese che da anni vessa la popolazione di Butembo-Beni) e il silenzio dell’ONU sulla presenza in Rwanda e Uganda degli ex ribelli M23 in violazione degli accordi stipulati in precedenza.
Il rapporto dell’ONU denuncia poi lo sfruttamento illegale delle ricchezze congolesi da parte di diversi gruppi armati locali, di altri Stati e di imprese straniere. (L.M.) (Agenzia Fides 10/1/2017)
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AFRICA/EGITTO - La “Casa della Fatwa”: è legittimo per i cristiani costruire chiese in uno Stato islamico
 
Il Cairo (Agenzia Fides) - La “Casa della Fatwa”(Dar al Ifta al Misryah), organismo egiziano presieduto dal Gran Mufti d'Egitto e incaricato di diffondere pronunciamenti orientativi e sciogliere dubbi e controversie riguardo all'applicazione dei precetti coranici, ha emesso un pronunciamento per confermare che è assolutamente legittimo consentire che i cristiani costruiscano chiese in una nazione islamica, nel dovuto rispetto delle leggi dello Stato. Nel pronunciamento si afferma anche che l'islam sostiene le leggi civili basate sul principio di eguaglianza tra i cittadini, e che lo stesso Profeta Mohammad si era mostrato favorevole al principio di “reciprocità” tra Stati con diversa identità religiosa.
Il pronunciamento della “Casa della Fatwa” segue di poco l'annuncio dato dal Presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi durante la sua partecipazione alla messa di Natale nella cattedrale copta ortodossa, quando il Capo di Stato ha reso nota l'intenzione di inaugurare entro il 2018 la chiesa copta più grande d'Egitto, che sorgerà ad opera del dipartimento di ingegneria delle Forze armate all'interno di un'area di più di 16mila metri quadri, nella nuova capitale che sta sorgendo ai margini della metropoli del Cairo.
La Casa della Fatwa, in vista del Natale, aveva emesso anche un pronunciamento per ribadire che un musulmano non deve avere nessuna esitazione a porgere le proprie felicitazioni ad amici e conoscenti cristiani in occasione delle loro feste e solennità liturgiche. L'Organismo, con i suoi interventi, punta a confermare le iniziative delle istituzioni ufficiali dell'islam sunnita egiziano – a partire dall'Università di al Azhar – chiamate più volte dallo stesso Presidente al Sisi a contrastare la diffusione di dottrine estremiste e strumentalizzazioni del Corano in chiave jihadista. (GV) (Agenzia Fides 10/1/2017).
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AFRICA/CAMERUN - Migliaia di bambini “speciali” hanno bisogno di terapie mediche e riabilitative
 
Sangmelima (Agenzia Fides) - Il Camerun è uno dei Paesi africani con la maggiore incidenza di disabilità nei bambini. Secondo le stime dell’Unicef, il 23% delle persone tra i 2 e i 9 anni vive con almeno un tipo di disfunzione mentale e motoria, spesso insorta a causa di malattie come malaria, lebbra, morbillo e resa ancora più invalidante dalla malnutrizione. Proprio per dare risposta alla scarsità di assistenza sanitaria di bambini orfani e con disabilità, più di 35 anni fa, nel sud del Camerun, l’organizzazione umanitaria Dokita Onlus ha dato vita a diversi centri specializzati. Tra questi il Foyer de l’Esperance, a Sangmelima, dove ogni anno trovano cure mediche e terapie riabilitative oltre 6 mila bambini e ragazzi con disabilità.
Secondo la nota pervenuta all’Agenzia Fides, la responsabile è suor Laura Figueroa, missionaria della Congregazione delle Figlie dell’Immacolata Concezione, controparte locale di Dokita e punto di riferimento vitale per migliaia di bambini “speciali”. Per sostenere il lavoro di suor Laura e del Foyer de l’Esperance, fino al 28 gennaio Dokita Onlus ha lanciato la campagna “Tutti Uguali”: i fondi raccolti serviranno ad acquistare nuove apparecchiature per le cure fisioterapiche e per il laboratorio di confezionamento delle protesi, al sostegno scolastico per l’istruzione primaria di bambini con esigenze particolari e a realizzare diversi progetti di integrazione sociale, economica e culturale per giovani disabili. (AP) (10/1/2017 Agenzia Fides)
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ASIA/PAKISTAN - La legge sulle conversioni forzate torna al Parlamento del Sindh, con ampio consenso politico
 
Karachi (Agenzia Fides) - Il governatore della Provincia del Sindh, Saeeduzzaman Siddiqi, ha rinviato all’Assembla provinciale la proposta di legge sulle conversioni forzate che era stata recentemente approvata all'unanimità dalla stessa assemblea. La firma del governatore è necessaria per completare il processo legislativo e tramutare in legge una proposta approvata dal Parlamento provinciale. Come appreso da Fides, il rinvio è stato suggerito anche dal Primo ministro del Sindh, Syed Murad Ali Shah, del Partito Popolare del Pakistan (PPP), che guida il governo regionale, tra i promotori della legge. Lo stesso governo regionale, infatti, intende proporre alcuni cambiamenti al linguaggio del disegno di legge e dunque ha consigliato un riesame del documento in assemblea.
Secondo fonti di Fides, il governatore del Sindh, che appartiene alla Pakistan Muslim League (N), ha ricevuto dal partito "Muttahida Qaumi Movement" (MQM) la richiesta formale di respingere il disegno di legge, sostenendo che l'approvazione è stata quanto meno affrettata. Il governatore ha anche ricevuto una missiva del Consiglio dell'ideologia islamica che definisce quel disegno di legge "contrario all'islam".
Il governatore, considerando tutte queste ragioni e notando il dibattito in corso, incoraggiando un "processo consultivo quanto più ampio e significativo possibile", ha rinviato il documento, auspicando che la promulgazione possa "sviluppare l'armonia tra le diverse religioni".
Il disegno di legge ha ricevuto critiche in quanto conteneva alcune disposizioni definite "non conformi all'islam" e incostituzionale. Contestata era soprattutto la disposizione secondo la quale nessun cittadino minore di 18 anni può convertirsi all'islam, anche per sua libera volontà e scelta: disposizione, questa, considerata contro gli insegnamenti dell'Islam, ma anche in violazione della Costituzione.
Interpellato dall'Agenzia Fides, il cattolico Anthony Naveed, assistente del Primo Ministro del Sindh e coordinatore dell'ufficio per l'armonia interreligiosa, non rileva un "dramma politico" nè vede un "allarme" per le minoranze religiose in questo processo e spiega: "Non si tratta di una bocciatura. E' in atto una semplice e normale procedura legislativa. L'iter prevede la possibilità che un disegno di legge possa essere rinviato all'assemblea, come accade per molte leggi. E molti partiti ritengono che un nuovo esame potrà apportare correzioni opportune. Il disegno di legge, proposto dal governo del PPP, molto attento ai diritti umani, alle minoranze religiose e ai diritti delle donne, è stato approvato anche da molti musulmani in assemblea. E va detto che, dopo la seconda lettura e l'eventuale nuova approvazione, non è prevista dalla procedura la firma del governatore e il documento diverrà legge automaticam ente. Sono fiducioso nei meccanismi democratici e nella buona volontà dei politici del Sindh". (PA) (Agenzia Fides 10/1/2017)
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ASIA/INDONESIA - Studenti cattolici denunciano un leader islamico per "blasfemia"
 
Giacarta (Agenzia Fides) - L'Unione cattolica degli studenti universitari dell’Indonesia (Perhimpunan Mahasiswa Katolik Republik Indonesia, PMKRI) ha presentato una denuncia per blasfemia a carico del religioso musulmano Habib Rizieq Shihab, leader del Fronte dei Difensori dell'Islam (FPI), organizzazione estremista islamica che negli ultimi tempi ha promosso atti di ostilità e violenza contro la minoranza cristiana. Gli studenti cattolici accusano Habib Rizieq di aver offeso la fede cristiana in un video-discorso diffuso in Internet il 25 dicembre scorso.
Come appreso da Fides, è stato lo studente cattolico Angelo Wake Kako, presidente dell'Unione, a citare Habib Rizieq e con lui altri due musulmani: Fauzi Ahmad, che ha caricato il video del discorso su un account "Instagram", e Saya Reya, che ha caricato il video su un account "Twitter".
"L'affermazione di Rizieq sul Natale ha umiliato e ferito i cristiani", spiega Angelo Wake a Fides. "Tutti gli indonesiani dovrebbero rispettare la diversità e le altre religioni" ha detto. Rizieq è accusato di aver violato l'articolo 156 (a) del codice penale, che configura il reato di "blasfemia" e prevede la pena massima di cinque anni di carcere. Il reato è lo stesso di cui è accusato il governatore di Giacarta, Basuki "Ahok" Tjahaja Purnama, che è sotto processo in un tribunale distrettuale di Giacarta nord.
Gli studenti cattolici hanno riunito un team di 149 avvocati indonesiani pronti a dare il loro contributo e a garantire assistenza legale nel caso di blasfemia registrato ai danni di Rizieq. La polizia ha aperto una indagine sul caso che potrebbe finire in tribunale.
Parlando a Fides, il vescovo Harun Yuwono, presidente della Commissione episcopale per gli affari ecumenici ed interreligiosi della Conferenza episcopale indonesiana, elogia "il coraggio dell’Unione cattolica degli studenti universitari", pur temendo una reazione scomposta degli estremisti di fronte a tale accusa che potrebbe essere interpretata come "aperta ostilità". Per questo il Vescovo esorta a coinvolgere altri credenti musulmani nel deplorare e stigmatizzare le offese portate alla fede cristiana, in modo da "mostrare che si ha sempre a cuore l'unità e la pace e l'armonia interreligiosa dell’Indonesia", ha detto. "Ad esempio i membri dell'organizzazione islamica Nahdlatul Ulama (NU) non apprezzano l'atteggiamento che umilia il cattolicesimo e disturba la pace in Indonesia, insultando le religioni non musulmane" .
In una situazione ritenuta molto delicata, il Segretario esecutivo della Commissione episcopale per gli affari ecumenici e interreligiosi, p. Agustinus Ulahayanan, ha esortato i battezzati alla prudenza "per non innescare un conflitto sociale e religioso e a mantenere sempre l'unità", a "difendere la giustizia, la verità e la diversità nella cornice pluralistica dell'Indonesia, rispettando le religioni e chiedendo rispetto per la nostra". Dopo la denuncia degli studenti cattolici, anche lo "Student Peace Institute" (SPI), organizzazione studentesca non confessionale, che unisce studenti di tutte le religioni, ha presentato una denuncia alla polizia, segnalando che "il discorso di Habib Rizieq diffonde parole di odio e mina l'armonia interreligiosa in Indonesia". (PA-PP) (Agenzia Fides 10/1/2017)
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ASIA/IRAQ - Funzionario del Kurdistan iracheno: almeno 100 luoghi di culto distrutti o danneggiati dai jihadisti nella Piana di Ninive
 
Erbil (Agenzia Fides) – Sono almeno 100 gli edifici di culto vandalizzati o del tutto demoliti nei territori di Mosul e della Provincia di Ninive a partire dal giugno 2014, da quando i jihadisti dello Stato Islamico (Daesh) hanno imposto il loro dominio in quella regione. Lo riferisce Mariwan Naqshbandi, portavoce del ministero per gli affari religiosi della Regione autonoma del Kurdistan iracheno, anticipando i contenuti di un rapporto in via di pubblicazione da parte della Commissione sui crimini compiuti dai miliziani di Daesh a Mosul e nella Piana di Ninive nel tempo in cui hanno mantenuto il controllo di quell'area.
Nel documento – ha sottolineato il portavoce curdo, secondo fonti locali consultate dall'Agenzia Fides – viene fatto notare che la gran parte dei luoghi di culto distrutti o danneggiati sono chiese cristiane, insieme a un certo numero di templi yazidi o appartenenti a altre minoranze religiose. La Commissione sui crimini di Daesh – ha aggiunto Mariwan Naqshbandi - si avvale per la raccolta di informazioni del contributo delle truppe curde Peshmerga che contribuiscono alla guerra di liberazione contro lo Stato Islamico, ed è impegnata a raccogliere dati anche sulle violenze subite dalle donne – soprattutto yazide – durante l'occupazione jihadista. (GV) (Agenzia Fides 10/1/2017).
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AMERICA/VENEZUELA - L’Assemblea Nazionale dichiara “l’abbandono dell’incarico” da parte del Presidente
 
Caracas (Agenzia Fides) – L'Assemblea Nazionale (AN) del Venezuela, in cui la maggioranza dei deputati è dell'opposizione, ha dichiarato ieri "l'abbandono dell'incarico" da parte del Presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, e ha chiesto una soluzione elettorale dinanzi alla crisi che attraversa la nazione perché "sia il popolo ad esprimersi attraverso il voto". "L' unico modo per risolvere i gravi problemi del paese è quello di restituire il potere al popolo del Venezuela e, di conseguenza, indire elezioni libere" si legge nell'accordo approvato con il consenso di 106 parlamentari su 167, molti più del minimo richiesto di 84.
Ieri, in una sessione molto agitata, l'opposizione ha accusato Maduro di non adempiere ai suoi doveri e di far precipitare il paese in una crisi senza precedenti, con scarsità di cibo e medicine, la più alta inflazione al mondo (475 per cento nel 2016 secondo il Fondo monetario internazionale,FMI) e una criminalità dilagante. Maduro è ritenuto responsabile della "grave spaccatura dell'ordine costituzionale" per la violazione dei diritti umani e la devastazione delle basi economiche e sociali della nazione.
Secondo la Costituzione del Venezuela, si legge nella nota pervenuta a Fides, la mancanza del Presidente viene dichiarata per la sua morte o le sue dimissioni, per la rimozione dalla carica da parte del Tribunale Supremo di Giustizia (TSJ), per disabilità fisica o mentale, per la revoca popolare del suo mandato o "l'abbandono dell'incarico", come dichiarato ieri dall'Assemblea Nazionale.
Il Presidente della Conferenza Episcopale del Venezuela, Sua Ecc. Mons. Diego Rafael Padrón Sánchez, Arcivescovo di Cumaná, aprendo sabato 7 gennaio i lavori dell’Assemblea plenaria dell’Episcopato, ha prima illustrato il cammino recente della Chiesa nel paese sudamericano con al primo posto la ricezione del magistero di Papa Francesco e del Vangelo della misericordia nella prospettiva di una sempre maggiore valorizzazione del laicato, quindi ha fatto un appello a “disarmare gli spiriti” e a rilanciare tutti insieme, governo, opposizioni e forze sociali, la strada impegnativa ma comunque obbligata del dialogo.
(CE) (Agenzia Fides, 10/01/2017)
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AMERICA/STATI UNITI - Settimana delle Migrazioni: solidarietà e riconoscimento del contributo degli immigrati
 
Washington (Agenzia Fides) – “Questa Settimana Nazionale delle Migrazioni è l'opportunità di continuare il lavoro importante di accogliere lo straniero e di servire i più vulnerabili, come parte di una politica umanitaria d'immigrazione” si legge all’inizio del testo diffuso dalla Conferenza Episcopale degli Stati Uniti (USCCB) in occasione della Settimana delle Migrazioni, che viene celebrata dalla Chiesa cattolica statunitense dall’8 al 14 gennaio.
“La migrazione - scrivono i Vescovi - è un atto di grande speranza. I nostri fratelli e sorelle che sono costretti ad emigrare, soffrono separazioni familiari devastanti e spesso devono affrontare condizioni economiche disperate… Come cattolici negli USA, la maggior parte di noi può trovare storie nelle nostre famiglie di genitori, nonni o bisnonni che hanno lasciato il loro antico paese per un futuro promettente negli Stati Uniti".
A 10 giorni dall'insediamento del neo presidente Donald Trump, la Conferenza Episcopale degli Stati Uniti è quindi tornata ad esprimersi sulla politica delle migrazioni. Il 15 novembre 2016, sette giorni dopo l'elezione del Trump, i Vescovi cattolici avevano inviato una lettera a Trump per congratularsi per la vittoria ma anche per esprimere l'augurio di iniziare il suo mandato "riconoscendo" il contributo degli immigrati alla nazione, e non separando le famiglie con il suo piano di espulsioni di massa annunciato durante la campagna elettorale (vedi Fides 15/11/2016).
In conclusione l'USCCB sottolinea che i Vescovi e i religiosi devono difendere le famiglie senza documenti ed esprime sostegno ai "fratelli e sorelle" che arrivano nel paese per sfuggire alle persecuzioni e per lavorare sodo: "Siamo con voi" ribadisce il testo. Nelle comunità degli immigrati si temono le politiche restrittive annunciate dal nuovo Presidente (vedi Fides 13/12/2016).
(CE) (Agenzia Fides, 10/01/2017)
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AMERICA/VENEZUELA - In aumento il tasso di denutrizione di bambini e anziani a causa della crisi
 
Caracas (Agenzia Fides) – Uno studio dell’Università Centrale del Venezuela stima che nel 2017 il tasso di denutrizione dei bambini in età scolare aumenterà del 3% rispetto al 2016, e raggiungerà tra i 350 e i 380 mila minori. E’ previsto che la mancanza di generi alimentari peggiori a causa della semina insufficiente del 2016 e della mancanza di risorse per importare cibo.
Secondo i dati raccolti da Fides, in Venezuela ci sono 3.200.000 bambini minori di 5 anni, e tra questi il 12% soffrirà di denutrizione acuta grave nel 2017. Il problema colpirà anche le donne incinte, le persone anziane, i malati psichiatrici e i detenuti. Si registrerà una maggiore propensione alle malattie perché il sistema immunitario non avrà difese. La grave crisi economica che il Venezuela sta attraversando riporta livelli di inflazione incontrollabili, una forte caduta del PIL e la mancanza di generi alimentari e prodotti di prima necessità. Il Paese produce solo il 30% dei generi alimentari di cui ha bisogno e per importare quanto manca necessiterà di 900 milioni di dollari al mese quest’anno.
(AP) (10/1/2017 Agenzia Fides)
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AMERICA/ECUADOR - Nomina del Direttore nazionale delle POM
 
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, in data 8 gennaio 2017 ha nominato Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (POM) in Ecuador per un quinquennio (2017-2022), il rev.do Ricardo Eduardo Garcia Loor, del clero arcidiocesano di Porto Viejo.
Il nuovo Direttore nazionale ha 47 anni. Ha conseguito la licenza in Liturgia presso il Pontificio Istituto Liturgico S.Anselmo a Roma. E’ stato Segretario esecutivo della Commissione episcopale per la liturgia della Conferenza Episcopale dell’Ecuador. E’ stato parroco in diverse parrocchie e attualmente è parroco della parrocchia San Juan Apostol a Portoviejo, di recente creazione. (SL) (Agenzia Fides 10/01/2017) 

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...