La val del Lago piange don Ziraldo, il parroco che ha voluto le messe in friulano
È morto ieri mattina, a mezzo secolo esatto dal suo arrivo ad Alesso: aveva 91 anni. Mercoledì i funerali
CHRISTIAN SEUFilippesi 1,4 ... e sempre, in ogni mia preghiera per tutti voi, prego con gioia...
È morto ieri mattina, a mezzo secolo esatto dal suo arrivo ad Alesso: aveva 91 anni. Mercoledì i funerali
CHRISTIAN SEU
Una vera e propria iniezione di entusiasmo per le Parrocchie friulane quella che si concretizzerà domenica 26 giugno, con la solenne ordinazione di ben quattro giovani sacerdoti nella Cattedrale di Udine. Segno della vitalità di una Chiesa che, anche di fronte a sfide grandi, conserva la sua capacità di rigenerarsi e rinnovarsi. Un seme di speranza che, in un’epoca in cui si manifestano in modo evidente le conseguenze della carenza di vocazioni, fa guardare con fiducia al futuro.
Si tratta di don Davide Larcher, don Matteo Lanaro, don Gabriele Pighin e don Alberto Santi, quattro giovani che provengono da paesi, esperienze e cammini pastorali diversi, a riprova della fantasia dello Spirito che arriva e chiama in ogni luogo. La celebrazione solenne si terrà alle 16 in Cattedrale e sarà presieduta dall’arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato.
Don Matteo Lanaro, classe 1987, è originario della Parrocchia di Povoletto. Da pochi mesi presta servizio nella Parrocchia di Santa Maria Assunta di Fagagna, operando anche nelle vicine comunità di Villalta e Ciconicco. Don Matteo celebrerà la prima Messa nella chiesa di S. Clemente, a Povoletto, domenica 3 luglio alle 11. Il sabato successivo, 9 luglio, presiederà la prima Messa nella pieve di Santa Maria Assunta, a Fagagna, alle 19.
Con l’ordinazione di don Davide Larcher, la Carnia donerà alla Chiesa udinese un nuovo sacerdote: egli, infatti, proviene dalla Parrocchia di Imponzo, all’ombra della pieve di San Floriano. Classe 1997, don Davide Larcher attualmente presta servizio nella Parrocchia di San Daniele del Friuli. Proprio nel Duomo della cittadina collinare don Davide celebrerà la sua prima Messa mercoledì 29 giugno alle 20. Domenica 3 luglio, invece, la festa per la prima Messa si sposterà in Carnia, a Imponzo, dove don Larcher celebrerà alle 10.30
Don Gabriele Pighin è originario di Rivignano. Nato nel 1996, attualmente svolge servizio pastorale nella Parrocchia di Reana del Rojale, operando anche nelle diverse comunità della Collaborazione pastorale pedemontana. Don Gabriele presiederà la sua prima Messa nel Duomo di San Lorenzo, a Rivignano, sabato 2 luglio alle 18.30. Domenica 3 luglio, invece, presiederà la celebrazione delle 10.45 nella chiesa dei SS. Fortunato e Felice a Reana del Rojale.
Con i suoi ventiquattro anni, don Alberto Santi è il più giovane del gruppo e, al momento dell’ordinazione, sarà anche il più giovane presbitero del clero udinese. Originario di Ursinins Piccolo, nella parrocchia di Buja, presta servizio a Basiliano e nelle comunità della Collaborazione pastorale di Variano. Sabato 2 luglio celebrerà la prima Messa nella Pieve di San Lorenzo, a Buja, alle 18.30. Domenica 10 luglio don Alberto celebrerà la prima Messa a Basiliano, nella chiesa di S. Andrea, alle 10.
Cambio della guardia in alcune parrocchie del Friuli. Come ha preannunciato l’arcivescovo di Udine, monsignor Andrea Bruno Mazzocato, don Daniele Calligaris sarà il nuovo parroco di Fagagna, Ciconicco e Villalta.
Calligaris, classe 1960, è originario di Basaldella. Ordinato sacerdote nel 1992, in passato ha ricoperto gli incarichi di vicario parrocchiale a Latisana, a Tricesimo e a Buja, prima di essere nominato, nel 2011, parroco di Colloredo di Monte Albano, Treppo Grande e Vendoglio. Nel 2015 don Calligaris ha assunto anche la guida della Parrocchia di Caporiacco. Con l’avvento delle Collaborazioni pastorali, nel 2018, don Daniele Calligaris è stato nominato parroco coordinatore di quella di Colloredo di Monte Albano, oltre a vicario foraneo della Forania del Friuli collinare. Quest’ultimo incarico sarà mantenuto anche in seguito allo spostamento nelle comunità di Fagagna, Ciconicco e Villalta.
In queste ultime Parrocchie, don Daniele Calligaris succede a monsignor Adriano Caneva, classe 1933, che per motivi di età lascia la guida pastorale delle tre comunità. Caneva arrivò nella pieve fagagnese nel 1990, aggiungendovi nel 2015 la guida delle comunità di Ciconicco e di Villalta. L’ingresso di don Daniele nelle tre comunità avrà luogo nel pomeriggio di sabato 5 marzo a Fagagna, con una solenne celebrazione presieduta dall’Arcivescovo.
Proviene, invece, dalla Toscana il nuovo delegato a curare le quattro parrocchie finora in capo a don Calligaris. Si tratta di don Artur Kotowicz. Di origini polacche, ma in Italia fin dall’infanzia, don Kotowicz fu ordinato sacerdote nel 2007 per l’Arcidiocesi di Firenze. Ha svolto il suo ultimo servizio pastorale nelle Parrocchie di S. Martino alle Sieci (a Mulin del Piano) e di S. Andrea (a Doccia), entrambe nel comune di Pontassieve, nella città metropolitana di Firenze.
In precedenza, dal 2013 al 2018, don Artur ha svolto una breve parentesi di servizio pastorale nelle Parrocchie di Sant’Anna, Sant’Antonio di Padova e San Giacomo, in Diocesi di Brescia. Don Artur sarà accolto nelle quattro Parrocchie del Friuli collinare al mattino di domenica 13 marzo
Le comunità collinari potranno contare ancora sulla presenza del vicario parrocchiale don Paolo Greatti, che continuerà a svolgere anche il suo servizio di vicerettore del Seminario interdiocesano di Castellerio.
Anche nel 2022, il Giro d’Italia passerà sulle strade friulane. Lo farà con una sola tappa, la Marano Lagunare – Castelmonte, il 27 maggio, che non farà di certo mancare le emozioni. Quella made in Fvg, infatti, sarà la 19esima tappa della corsa rosa, in programma dal 6 al 29 maggio. I corridori si misureranno lungo 178 chilometri, con 3.230 metri di dislivello.
Si tratta di una tappa di media montagna con insidie e arrivo in salita. E, dopo il successo dell’edizione 2021, anche in questo caso è previsto uno sconfinamento in Slovenia.
Partenza da Marano Lagunare per risalire tutta la Bassa fino alle colline moreniche udinesi tra Fagagna e Majano. Attraversata Buja, si raggiungono le Prealpi Giulie con le Grotte di Villanova seguite dal Passo di Tanamea. Ingresso in Slovenia dal valico di Uccea che porta direttamente a Caporetto. Inizia lì una delle salite inedite del Giro 2022: il Monte Kolovrat, 10 chilometri praticamente al 10% (la pendenza si abbassa per un piccolo pianerottolo a metà salita).
Lungo falsopiano a scendere per il rientro in Italia e da Cividale del Friuli si attacca la salita che porta al Santuario di Castelmonte che sovrasta il cividalese da quasi mille anni.
“Il Friuli Venezia Giulia accoglie con affetto il Giro d’Italia 2022 con una tappa di grande significatività storica nel segno di una continuità permeata da un’entusiastica collaborazione che ha portato a tangibili, eccellenti risultati sportivi e turistici, altamente apprezzati a livello internazionale", ha commentato il governatore Massimiliano Fedriga.
XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo Grado della Celebrazione: SOLENNITA' Color...