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mercoledì 11 gennaio 2023

Dalla redazione di Casertanews 40 anni di vescovo per Mons Raffaele Nogaro

Raffaele Nogaro festeggia 40 anni da vescovo

Nessuna celebrazione solenne. Il vescovo Lagnese: “Una scelta che non mi sorprende”

Raffaele Nogaro festeggia 40 anni da vescovo
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Raffaele Nogaro festeggia 40 anni da vescovo. Lo fa da “emerito” della diocesi di Caserta, città nella quale ha deciso di vivere anche dopo la fine del suo cammino alla guida della comunità di fedeli, simbolo di un legame che lo ha sempre caratterizzato negli anni.

Nogaro è stato ordinato vescovo nella Cattedrale di Udine, sua città natale, nel 1983, ed è arrivato in provincia di Caserta alla guida della Diocesi di Sessa Aurunca. Poi, nel 1990, il trasferimento a Caserta. Per l’anniversario, l’attuale vescovo Pietro Lagnese voleva dedicargli una celebrazione solenne, ma Nogaro ha detto no come ha svelato il suo successore.

“Era mio desiderio, in occasione del suo anniversario, vivere una celebrazione di ringraziamento con lui e con tutti voi - ha scritto in una lettera il vescovo Lagnese - ma il carissimo monsignor Nogaro mi ha pregato più volte di astenermi dall’organizzare un tale evento. Conosciamo tutti il suo riserbo e la sua discrezione, la sua riservatezza e la sua umiltà e, perciò, non mi sorprendere la scelta di vivere anche questa giornata nel silenzino e nel nascondimento”. Una santa messa è stata comunque celebrata dal vescovo, che poi l’ha visitato per “manifestargli la mia stima e l’affetto miei e del popolo casertano, insieme alla gratitudine per il servizio svolto in favore della nostra chiesa”.

mercoledì 9 dicembre 2015

Bollettino fides News del 9 dicembre 2015

EUROPA/SPAGNA - Il Vescovo di Cadiz y Ceuta chiede a ogni parrocchia di impegnarsi in un'opera di misericordia
Cadiz (Agenzia Fides) – Ogni comunità parrocchiale o religiosa ha una sfida da affrontare nel corso dei prossimi dodici mesi. Il Vescovo della diocesi di Cadiz y Ceuta, Sua Ecc. Mons. Rafael Zornoza Boy, ha infatti chiesto ad ogni parrocchia di assumere l’impegno di realizzare un'opera specifica di carità, in occasione dell'Anno Giubilare della Misericordia aperto a Roma da Papa Francesco.
In una lettera pastorale scritta in occasione del Giubileo, pervenuta anche a Fides, Mons. Zornoza raccomanda: “Curate molto di più la carità rispetto a quanto si fa di solito, come visitare i malati, negli ospedali e in casa, la cura per gli anziani, visitarli nelle loro case, parlare con loro, accompagnarli, portarli fuori per una passeggiata, accompagnare con misericordia le donne che hanno avuto aborti, cercare di curare le loro ferite psicologiche; avere un serio impegno con le attività della Caritas parrocchiale, nei dispensari alimentari, ecc.".
La Caritas diocesana è impegnata in modo particolare con i migranti. La situazione nel sud della Spagna sta diventando molto tesa per i continui tentativi di ingresso da parte di gruppi di africani. Nel 2014 sono entrate 11.146 persone (dalla "frontiera sud"). Oltre 20.000 persone, sempre nel 2014, hanno tentato di superare la rete di Ceuta e Melilla, ma solo 2.300 ci sono riuscite (Vedi Fides 10/03/2015). La diocesi di Cadiz y Ceuta, per la sua posizione geografica che la rende porta d’ingresso al paese dal continente africano, è quella che in Spagna ha avuto il numero maggiore di migranti, con diversi problemi conseguenti.
(CE) (Agenzia Fides, 09/12/2015)
AFRICA/CENTRAFRICA - Ridimensionata la portata degli scontri a Bangui dopo la bocciatura della candidatura di Bozizé
Bangui (Agenzia Fides) - “L’atmosfera che ci ha lasciato Papa Francesco sta ridimensionando molte reazioni, che fino all’altro ieri sarebbero state violente ed ora sono più pacate. Purtroppo però alcuni media continuano a gonfiare notizie di tensioni come quelle di ieri” dicono all’Agenzia Fides fonti missionarie da Bangui, la capitale della Repubblica Centrafricana, dove forti speranze si sono accese con la visita di Papa Francesco a fine novembre. Ieri, 8 dicembre, il rigetto da parte della Corte Costituzionale della candidatura dell’ex Presidente François Bozizé alle prossime elezioni presidenziali del 27 dicembre ha provocato nuove tensioni e alcuni scontri.
“In realtà noi che viviamo dalla parte opposta dei quartieri interessati dagli scontri, non ci siamo accorti di nulla e abbiamo appreso dalla radio quello che sarebbe successo” dicono le fonti di Fides. “Questa mattina il centro della capitale era tranquillo e un portavoce del partito di Bozizé ha invitato alla calma i suoi sostenitori. Ha però aggiunto di non poter escludere il verificarsi di nuovi scontri il giorno delle elezioni. Non era una minaccia, ma una constatazione di fatto”.
“La venuta del Papa ha ridato fiducia alla gente e questo ha permesso la ripresa di alcune attività economiche. Non ci facciamo comunque illusioni, perché i gravi problemi del Centrafrica permangono, ma almeno possiamo avere uno sguardo verso il futuro” concludono le fonti di Fides. (L.M.) (Agenzia Fides 9/12/2015)
AFRICA/MALAWI - Anche la giovane Chiesa del Malawi si appresta a vivere il Giubileo della Misericordia
Lilongwe (Agenzia Fides) - “Le diocesi del Malawi si preparano a vivere il Giubileo della Misericordia con grande partecipazione” scrive all’Agenzia Fides, p. Piergiorgio Gamba, missionario monfortano. “Sabato 12 dicembre la diocesi di Mangochi aprirà la porta della Cattedrale per un anno che sarà una sfida a tutta la Chiesa di essere riconciliata con se stessa ed ecumenicamente aperta alle chiese e alle fedi presenti nel paese. Sarà un anno da raccontare e ascoltare: l'esperienza di una giovane Chiesa ormai cresciuta e pronta al dialogo al suo interno e con il mondo” commenta il missionario.
P. Gamba pensa inoltre che “la visita di Papa Francesco in Africa avrà una forte ripercussione in tutto il continente, anche se occorrerà forse del tempo per vederne i frutti, che saranno comunque abbondanti”. Il Malawi è uno dei Paesi più poveri del mondo, dove la crisi finanziaria che ha comportato forti tagli alla sanità, sta avendo conseguenze gravissime come ad esempio il ritorno della lebbra (vedi Fides 26/11/2015). (L.M.) (Agenzia Fides 9/12/2015)
AFRICA/ANGOLA - “Migliore assistenza sanitaria per la popolazione rurale del Cunene”: progetto per mamme e bambini nell’Angola più remota
Chiulo (Agenzia Fides) – Nel 40° anniversario dell’indipendenza dell’Angola, Medici con l’Africa Cuamm rinnova il proprio impegno nel Paese con il progetto per la salute materna e infantile nella provincia di Cunene: “Migliore assistenza sanitaria per la popolazione rurale del Cunene”. Lanciato a Chiulo, nel sud dell’Angola, ieri, martedì 8 dicembre 2015, il progetto a favore della salute di mamme e bambini ha come obiettivo quello di rafforzarsi presso l’ospedale e nei 3 centri sanitari dove è già in atto, per raggiungere l’intero territorio del Municipio di Ombaja e servire una popolazione di oltre 290 mila persone.
Lo ha riferito all’Agenzia Fides don Dante Carraro, Direttore del Cuamm, che si trova per l’occasione presso l’ospedale diocesano di Chiulo. Partito a marzo 2015, realizzato in collaborazione con AIF – African International Foundation, il progetto si rivolge a una popolazione che vive in un territorio di circa 12 mila chilometri quadrati, occupato per lo più da vaste aree rurali, prive di strade e collegamenti. In questo contesto l’accesso ai servizi sanitari rappresenta la priorità dell’intervento del Cuamm che, in due anni, dal 2015 al 2017, vuole contribuire a ridurre la mortalità materno infantile e il numero di bambini che muoiono sotto i 5 anni per malnutrizione o malattie tanto comuni altrove, quanto fatali (malaria, diarrea, infezioni respiratorie.
Per riuscirci, come ha spiegato il capoprogetto, il Cuamm sta lavorando per garantire assistenza tecnica, clinica e chirurgica, anche con l’aiuto di attrezzature appropriate; oltre a formare e sensibilizzare i circa 200 operatori sanitari (medici, infermieri, ostetriche) impiegati nelle comunità e in ospedale. Nel corso della giornata di lancio del programma è emerso che la pesante siccità degli ultimi mesi sta aggravando il numero dei casi di malnutrizione acuta severa. Ad aggravare il tutto è arrivata dal mese di giugno l’interruzione a livello nazionale delle forniture dei Ready to Use Foods, alimenti terapeutici indispensabili per il trattamento della malnutrizione.
“Anche in questo progetto - ha sottolineato don Dante nel corso dell’evento - è evidente l’importanza del lavorare insieme: il Cuamm non è da solo, ma condivide l’impegno con il governo provinciale, la diocesi di Ondjiva, i donatori. Da soli non si ottengono risultati, insieme sì, come dimostrano gli obiettivi raggiunti in questi mesi di lavoro”. A conclusione della mattinata, si è tenuto lo spettacolo degli attivisti comunitari del municipio di Ombadja che, secondo la tradizione, utilizzano canti e rappresentazioni teatrali come strumento di sensibilizzazione su temi complessi, quali la malnutrizione e la violenza domestica. (AP) (9/12/2015 Agenzia Fides)
ASIA/COREA DEL SUD - Il Card. Yeom: “La visita della delegazione cattolica al Nord è un punto di partenza”
Seul (Agenzia Fides) - “La visita ufficiale compiuta in Corea del Nord ha un significato importante perché questa volta la delegazione era composta da un gran numero di prelati della Corea del Sud. Prego che possa essere un punto di partenza per una maggiore comunicazione tra il Sud e il Nord”: lo dichiara all’Agenzia Fides il Card. Andrew Yeom Soo-jung, Arcivescovo di Seul e Amministratore apostolico di Pyongyang, commentando la recente visita in Corea del Nord da parte di 17 componenti di una delegazione cattolica sudcoreana, che comprendeva quattro Vescovi e 13 sacerdoti. I presenti hanno celebrato la liturgia eucaristica nella Cattedrale di Changchung a Pyongyang, con una assemblea di 70 laici cattolici nordcoreani.
“I nostri sforzi per entrare in contatto con la Corea del Nord risalgono al 2000, quando l'allora Vicario Episcopale per la Pastorale Sociale visitò la Corea del Nord. Nel 2003, i cattolici della Corea del Nord sono venuti da noi e abbiamo celebrato la Messa insieme nella cattedrale di Myeongdong, per la prima volta in 58 anni” ricorda il Cardinale, che a maggio 2014 è stato il primo Arcivescovo di Seul a visitare il complesso industriale del Kaesong, oltre confine.
Ora un passo avanti è stato sancito: dall'anno prossimo, la Chiesa cattolica sudcoreana potrà inviare in Corea del nord sacerdoti a celebrare le liturgie eucaristiche in occasione delle principali solennità del calendario liturgico cattolico. “Come l'Amministratore Apostolico di Pyongyang, credo che l'invio di sacerdoti ad amministrare i sacramenti nella diocesi di Pyongyang sia una priorità”, conferma il Cardinale a Fides.
“Abbiamo negoziato con la Corea del Nord per oltre dieci anni, nella speranza di inviare sacerdoti da Seul a occuparsi della vita religiosa dei credenti della Corea del Nord. Noi stiamo facendo del nostro meglio per raggiungere un consenso sulla questione. Spero che la recente visita possa rappresentare il punto di partenza di un nuovo accordo” conclude. (PA) (Agenzia Fides 9/12/2015)
ASIA/SIRIA - Il Patriarca maronita visita la Siria: “un segno d'amore per il popolo siriano”
Tartus (Agenzia Fides) – Il Patriarca maronita Boutros Bechara Rai ha compiuto una visita di due giorni in Siria, sostando nella città di Tartus, nella regione costiera di Lattakia. Durante la visita, iniziata domenica 6 dicembre, il Primate della Chiesa maronita ha celebrato l'ordinazione episcopale di Joseph Tobji, il nuovo Arcivescovo maronita di Aleppo. La visita in Siria – ha dichiarato ai media locali il Patriarca Rai - “è un segno d'amore e un auspicio di pace per tutto il popolo siriano”. A Tartous, il Patriarca maronita ha avuto occasione di incontrare tra gli altri anche l'Arcivescovo Mario Zenari, Nunzio apostolico in Siria, e il Patriarca greco ortodosso di Antiochia Yohanna X. In alcune dichiarazioni rilasciate a media libanesi, il Patriarca Rai ha anche riferito di aver convocato nella sede patriarcale di Bkerkè tutti i leader delle forze politiche cristiane libanesi per discutere insieme della possibile intesa sulla candidatura di Suleiman Franjieh, capo del partito Marada, alla carica di Presidente della repubblica libanese, vacante dal maggio 2014. (GV) (Agenzia Fides 9/12/2015).
ASIA/BANGLADESH - Missionari scortati, ma le opere sociali vanno avanti
Dinajpur (Agenzia Fides) – “Dopo l'attentato al missionario del PIME padre Piero Parolari, la polizia presidia le missioni di Dinajpur, e noi possiamo uscire solo con la scorta. E’ una situazione che mette a disagio, e speriamo non duri a lungo” racconta all'Agenzia Fides padre Franco Cagnasso, missionario del PIME in Bangladesh.
“Questo episodio si aggiunge ad altri del genere, forse causati dall’intento di destabilizzare il governo colpendo stranieri che vivono in Bangladesh. Fa parte di una situazione tesa e deteriorata. L’anno era iniziato con tre mesi terribili, pieni di violenza in tutto il Paese, di paura, di persone bruciate vive in autobus e camion, per aver osato sfidare l’assurdo blocco proclamato dall’opposizione" ricorda il missionario.
“Poi, gradualmente, la violenza si è placata, seguita fino a settembre da una relativa calma che ha permesso di tornare alla vita normale" anche per i missionari e i religiosi..
“Al Centro Assistenza di Rajshahi - racconta p. Cagnasso, facendo una panoramica sulle opere sociali portate avanti dal Pime - sono ricominciati a venire gli ammalati, mentre a Snehanir, la 'Casa della tenerezza', ai circa 30 ragazzi e ragazze con problemi agli arti si sono aggiunti altri 15 bambini con problemi di udito e di vista”.
Inoltre “la scuola nella baraccopoli di Dacca ha fatto grandi progressi: usando vecchi computer donati da scuole per stranieri, organizza per le ragazze di quinta elementare un corso di informatica, con risultati scolastici ottimi” osserva.
“L’ostello per ragazzi e ragazze ‘Hill Child Home’, nel sud del paese - prosegue - ha inaugurato due dormitori, femminile e maschile. Rimangono purtroppo tensioni continue fra gli aborigeni, come i ragazzi presenti, e i bengalesi, che tentano di impadronirsi delle loro terre. La situazione tesa offre alle autorità il pretesto per negare agli stranieri il permesso di entrare in quelle aree”.
Padre Cagnasso termina ora l'incarico di Superiore dei missionari del PIME in Bangladesh, svolto per quattro anni, e ritorna a svolgere servizio pastorale in una parrocchia a Dacca, dove si occuperà della formazione di un gruppo di studenti di College che mostrano interesse a diventare missionari. (PA) (Agenzia Fides 9/12/2015)
AMERICA/PARAGUAY - Due milioni di fedeli alla festa della patrona del Paraguay
Caacupé (Agenzia Fides) – Quasi due milioni di fedeli, secondo le stime della polizia, si sono riuniti tra lunedì 7 e martedì 8 dicembre, intorno alla Basilica di Nostra Signora dei Miracoli di Caacupé, Patrona del Paraguay, circa 50 chilometri ad est di Asuncion. La Messa principale della festa è stata presieduta dal Vescovo di Caacupé, Sua Ecc. Mons. Catalino Claudio Giménez Medina, alla presenza del Presidente del Paraguay, Horacio Cartes, accompagnato dai suoi collaboratori. Nell’omelia Mons. Giménez ha condannato la corruzione, la violenza armata nel nord, gli attacchi contro le donne e l'aborto.
I pellegrini sono arrivati a piedi, in ginocchio, portando croci, oppure a cavallo o sui carri con i buoi, manifestando la loro devozione alla Vergine. Quest’anno per la prima volta ha partecipato l'associazione dei ciclisti, con diverse centinaia di membri, e perfino un gruppo da Hernandarias, al confine con il Brasile, che ha compiuto un viaggio di due giorni per percorrere 300 km.
Il Vescovo di Caacupé nella sua omelia ha criticato le "chiacchiere politiche" e ha sottolineato "il ripudio del popolo per la violenza armata", riferendosi a un gruppo clandestino che ha rapito alcune persone e militari nel nord del paese (vedi Fides 2/12/2015). "Ripudiamo la violenza domestica e la violenza contro le donne, che va contro la misericordia" ha concluso il Vescovo.
(CE) (Agenzia Fides, 09/12/2015)
OCEANIA/AUSTRALIA - Hacker jihadisti dello Stato Islamico sabotano il sito web di una parrocchia siro-cattolica
Sidney (Agenzia Fides) – Il sito della chiesa siro-cattolica di Sidney intitolata a di Nostra Signora della Misericordia è stato preso di mira da sedicenti hacker legati allo Stato Islamico (Daesh), che hanno inserito nel sito video di decapitazioni e esecuzioni sommarie compiute dai tagliagole jihadisti, insieme a un proclama in cui si esalta la guerra santa contro gli infedeli “fino alla conquista di Roma”. La parrocchia è frequentata da fedeli siro-cattolici originari della Siria e dell'Iraq, e nel recente passato ha curato iniziative di accoglienza e assistenza per i rifugiati fuggiti dalle zone di guerra del Medio Oriente. L'attacco ha provocato shock e amarezza tra i fedeli della comunità parrocchiale, che comunque hanno risposto in maniera energica all'atroce intimidazione. “Qualsiasi cosa accada” si legge nella pagina facebook della parrocchia “le nostre chiese rimangono sante, e e noi rimarremo fedeli per sempre, pregando in ginocchio”. (GV) (Agenzia Fides 9/1 2/2015).
AFRICA/KENYA - Dimissioni del Vescovo di Garissa e successione
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Santo Padre Francesco, in data 8 dicembre 2015,
ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Garissa (Kenya), presentata da Sua Ecc. Mons. Paul Darmanin, O.F.M. Cap., in conformità al can. 401 § 1 del Codice di Diritto Canonico. Gli succede Sua Ecc. Mons. Joseph Alessandro, O.F.M. Cap., Coadiutore della medesima diocesi. (SL) (Agenzia Fides 9/12/2015)

lunedì 26 ottobre 2015

Bollettino Fides News del 26 ottobre 2015

AFRICA/ANGOLA - I Vescovi mettono la riconciliazione al centro delle celebrazioni per i 40 anni d’indipendenza
Luanda (Agenzia Fides) - I 40 anni dell’indipendenza nazionale dal Portogallo saranno al centro della seconda Assemblea Plenaria della Conferenza Episcopale di Angola e Sao Tomé (CEAST) che si terrà dal 4 e al 10 novembre. Secondo il comunicato giunto all’Agenzia Fides, la posizione della CEAST sui 40 anni dell’indipendenza verrà espressa in un messaggio che verrà pubblicato alla fine dell’Assemblea. I Vescovi inoltre hanno organizzato una Conferenza internazionale sul 40 ° anniversario della proclamazione dell’indipendenza.
All’approssimarsi di questa importante ricorrenza, diversi Vescovi hanno lanciato appelli alla riconciliazione, che è tra l’altro al centro del Congresso Eucaristico Nazionale dell’Angola, aperto a marzo di quest’anno, che si concluderà il 21 agosto 2016.
Prima del 4 novembre, giornata di inizio dei lavori della Plenaria CEAST, la radio Católica de Angola, organizzerà una tavola rotonda dedicata all’anniversario con i Vescovi che sono stati scelti per animare il dibattito pubblico sui 40 anni di storia del Paese. A sua volta l'Università Cattolica organizza una Conferenza internazionale sulla missione della Chiesa negli anni dell’indipendenza nazionale. (L.M.) (Agenzia Fides 26/10/2015)
AFRICA/KENYA - “La visita di Papa Francesco rafforzerà la coesione nazionale” auspicano i Vescovi
Nairobi (Agenzia Fides) - La visita di Papa Francesco aiuterà a rafforzare la coesione nazionale minacciata da attacchi terroristici, corruzione, politiche che puntano alla divisione sfruttando l’elemento etnico. Ne sono convinti i Vescovi del Kenya, che stanno moltiplicando appelli e indicazioni ai fedeli in preparazione della visita di Papa Francesco nel Paese, dal 25 al 27 novembre.
Sua Ecc. Mons. Philip Anyolo, Vescovo di Homa Bay e Presidente della Conferenza Episcopale del Kenya, ha invitato i keniani ad accogliere la visita del Papa come un dono di Dio, per ricevere la Grazia portata dal Vicario di Cristo.
Il Coordinatore del comitato incaricato di preparare la visita di Papa Francesco, il dottor Stephen Okello, ha annunciato che il Santo Padre terrà incontri interreligiosi con musulmani, hindu, appartenenti alle religioni tradizionali, oltre ad incontrarsi con i leader delle principali confessioni cristiane, per ridurre la radicalizzazione e accrescere invece lo spirito di tolleranza e di mutuo rispetto.
In particolare, ha sottolineato il dottor Okello, il Papa incontrerà le vittime del reclutamento forzato in gruppi armati, come gli Shabaab “incoraggiandoli a incanalare le loro energie ed i loro entusiasmo nelle giusta direzione”.
Altro punto importante della visita di Papa Francesco è l’incontro con gli abitanti degli slum di Nairobi, dove rinnoverà l’appello che “i poveri non possono essere abbandonati o ignorati”, e che “non si possono mettere in pratica politiche che vadano a loro detrimento”. (L.M.) (Agenzia Fides 26/10/2015)
ASIA/SIRIA - Chiesa latina di Aleppo raggiunta da una granata durante la messa. Il Vescovo Abou Khazen: rischiata la strage
Aleppo (Agenzia Fides) – Nella sera di domenica 25 ottobre, un colpo di mortaio ha raggiunto la chiesa latina di Aleppo dedicata a san Francesco, nel quartiere di Aziziyeh, mentre nell'edificio sacro era in corso la liturgia domenicale. La granata, proveniente dalle aree in mano ai ribelli anti-Assad, ha raggiunto il tetto, creando uno squarcio nella cupola, ma non è penetrata nella chiesa, esplodendo all'esterno. “Erano circa le sei meno dieci di sera, in chiesa c'erano circa quattrocento persone, e la liturgia era arrivata al momento della comunione” riferisce all'Agenzia Fides il Vescovo Georges Abou Khazen OFM, Vicario apostolico di Aleppo per i cattolici di rito latino. “Se la granata fosse esplosa all'interno - aggiunge il Vescovo francescano - sarebbe stata una strage. Invece ci sono stati solo sette fedeli feriti in maniera non grave dalla caduta dei calcinacci, e danni materiali sul tetto. Ringraziamo il Signore e la Vergine Maria. E anche i nostri fedeli, ch e anche dalle loro case sono accorsi subito a verificare i danni subiti dalla parrocchia e a ripulire l'interno della chiesa, così che già oggi vi è stata celebrata la messa mattutina”. (GV) (Agenzia Fides 26/10/2015).
ASIA/LIBANO - Istituzionalizzare la non violenza e i diritti umani: lezioni di pace in zone di conflitto
Beirut (Agenzia Fides) – Educare ai diritti umani e alla non violenza e offrire le chiavi per poter sapere come mediare dinanzi ad un conflitto in una zona che ne è vittima è l’obiettivo che l’Università Accademica della Non Violenza e dei Diritti Umani in Libano si è prefissata sin dal 2009. Solo lo scorso anno il governo del Paese ha riconosciuto ufficialmente il centro e solo adesso ha dato la sua approvazione per un titolo ufficiale universitario ai laureati. Si tratta di 130 studenti arabi che hanno frequentato gli studi di questo progetto di pace in una zona lacerata dai conflitti. Secondo i promotori di questa iniziativa, si tratta di qualcosa di nuovo che non ha precedenti nel mondo, con l’obiettivo che non si può tutelare una società se non si introducono i concetti di non violenza e i diritti umani all’interno della propria tradizione culturale. Il Libano vive un momento di transizione tra la guerra e la pace e, per portare cambiamenti sociali, è quanto mai opportuno aiutare la popolazione alla conoscenza e alla competenza, sostengono fonti locali. Inoltre, il centro è stato creato anche per formare insegnanti, membri di associazioni, militanti politici, giudici e avvocati affinchè in guerra non venga esercitata solo la giustizia ma anche la mediazione. (AP) (26/10/2015 Agenzia Fides)
ASIA/PAKISTAN - Rispetto del creato e sostenibilità ambientale nel nome di Francesco di Assisi
Lahore (Agenzia Fides) – San Francesco come modello per insegnare i giusti rapporti tra l’uomo e il creato: con questo spirito i frati Cappuccini del Pakistan hanno organizzato a Lahore una giornata dedicata a “S. Francesco d'Assisi e la natura”. Come riferito a Fides da p. Francis Nadeem OFM Cap, provinciale del frati in Pakistan, i partecipanti, religiosi, preti, laici, hanno ricordato l'urgenza di rivedere lo stile di vita e le relazioni con il creato come auspicato dall'enciclica di Papa Francesco Laudato si’.
P. Morris Jalal OFM Cap, riferendosi all'enciclica, ha sottolineato che, come Francesco d'Assisi, Papa Francesco ha mostrato il suo amore per la natura, facendo appello ai leader mondiali perchè prendano misure urgenti per la tutela dell'ambiente. Dopo la celebrazione della Santa Messa, i partecipanti hanno piantato degli alberi nel giardino del Liceo di Santa Maria a Lahore come gesto simbolico di rinnovamento nel rapporto uomo-natura. L'Arcivescovo Shaw, apprezzando profondamente lo spirito del giornata, ha ricordato che “Dio Onnipotente ha creato l'universo. Egli ama tutte le sue creature e, seguendo il suo insegnamento, dobbiamo anche noi amare la natura e tutte le creature”, promuovendo uno stile di vita, sobrio, essenziale e sostenibile. (PA) (Agenzia Fides 26/10/2015)
ASIA – I giovani, “agenti di Vangelo”
Bangkok (Agenzia Fides) – I giovani asiatici sono “agenti di Vangelo” di fronte a problemi come relativismo morale, discriminazione religiosa, povertà ed emarginazione: è quanto affermano i delegati della Pastorale giovanile dei paesi asiatici in un recente incontro organizzato in Malaysia dal Desk dedicato ai giovani, nell’ambito dell’Ufficio per il laicato e la famiglia, in seno alla Federazione delle Conferenze Episcopali dell'Asia.
Come riferito a Fides, l’incontro, a cui hanno preso parte 95 delegati dai diversi paesi, è servito a confermare che nei paesi asiatici la pastorale giovanile è fruttuosa: “I giovani sono una benedizione per la nostra Chiesa, per la quale rendiamo grazie” afferma il documento finale dell’incontro, pervenuto a Fides. "I giovani cercano la propria identità, la verità e il significato della vita. Come la Samaritana, hanno sete di Dio e cercano relazioni significative”, prosegue il documento, osservando: “Con la rapida evoluzione delle società asiatiche e l'impatto della tecnologia, hanno bisogno di una guida per trovare uno scopo e crescere in autostima”.
Una questione emersa riguarda “i giovani divenuti migranti per cause economiche. In alcune parti dell'Asia, le vittime della tratta di esseri umani, clandestinità e lavoro forzato sono in gran parte giovani”. E se la risposta delle organizzazioni internazionale punta su “istruzione, occupazione e impegno”, la Chiesa in Asia ricorda “la necessità di una crescita più profonda nella relazione con Dio”.
Fare Pastorale giovanile, hanno concluso i delegati asiatici, significa “avere una preoccupazione e compassione per tutti, soprattutto per coloro che sono disprezzati e ai margini della società; essere accoglienti e sinceramente interessati ai giovani, mostrando pazienza, presenza e disponibilità a instaurare relazioni autentiche; ascoltare i giovani con apertura, senza pregiudizio e in modo rispettoso, in modo da avviare un dialogo significativo, portandoli a scoprire il tesoro degli insegnamenti e l'esperienza di Cristo”. (PA) (Agenzia Fides 26/10/2015)
AMERICA/GUATEMALA - Morales nuovo presidente del Guatemala
Città del Guatemala (Agenzia Fides) – Il Guatemala ha vissuto ieri, domenica 25 ottobre, il secondo turno delle elezioni presidenziali. Secondo le informazioni rilanciate dai media locali, Jimmy Morales è il vincitore, anche se manca ancora la nomina ufficiale. Rappresentante del Frente de Convergencia Nacional (FCN-Nación), Morales si impone con un ampio margine su Sandra Torres, dell'Unità Nazionale della Speranza: sarebbe riuscito ad avere il 95,7% dei voti.
Con una carriera di artista comico e un diploma di ragioniere, Morales, 46 anni, ha anche fatto studi di teologia. Insieme alla sua contendente, Sandra Torres, ha promesso di lottare contro la corruzione di cui soffre il paese. Male che la popolazione ha denunciato pubblicamente negli ultimi mesi, in modo particolare dopo le dimissioni dell’ex-presidente Otto Pérez Molina, ancora indagato (vedi Fides 1/6/2015; 5/6/2015; 5/9/2015).
(CE) (Agenzia Fides, 26/10/2015)
AMERICA/ARGENTINA - Previsti due anni per la prima fase della causa di beatificazione di Mons. Angelelli
Buenos Aires (Agenzia Fides) – Uno dei membri del Tribunale della diocesi di La Rioja (Argentina), il sacerdote Roberto Queirolo, prevede che la fase diocesana durante la quale verrà ricercato e raccolto tutto il materiale riguardante il Vescovo Enrique Angelelli, ucciso nel 1976, potrebbe concludersi nel giro di due anni. Al termine del processo di ricerca, che ha avuto inizio questa settimana, sulla vita e l'opera del Vescovo, tutto il materiale verrà inviato in Vaticano, alla Congregazione per le cause dei Santi, che lo esaminerà e deciderà per la sua eventuale proclamazione a beato e martire della Chiesa.
La nota inviata a Fides da una fonte locale, informa che padre Queirolo ha previsto due anni prima di inviare il caso alla Santa Sede, perchè lo stesso è stato fatto per i sacerdoti di Chamical, Carlos de Dios Murias e Gabriel Longueville. Padre Queirolo ha ricordato che dopo l'uccisione di Longueville e Murias e del laico Wenceslao Pedernera, avvenuta a pochi giorni di distanza, nel luglio del 1976, "i sacerdoti chiesero a Mons. Angelelli di proteggersi, ma egli decise di rimanere con la sua gente e di non lasciare sole le sue pecore".
La comunità cattolica argentina ha celebrato da poco l’anniversario della morte violenta del Vescovo (vedi Fides 5/08/2015), assassinato dalla dittatura militare. Mons. Enrique Angelelli era nato a Cordoba il 17 luglio 1923, fu ordinato sacerdote in Italia, nel 1961 Papa Giovanni XXIII lo nominò Vescovo ausiliare di Cordoba, dove si era formato a contatto con gli operai, i contadini e gli emarginati. Nel 1968 Papa Paolo VI lo nominò Vescovo di La Rioja, dove si impegnò a diffondere i principi enunciati dal Concilio Vaticano II, rimanendo sempre al fianco dei più poveri. Il suo omicidio, il 4 agosto 1976, venne mascherato come un incidente stradale. Nel 2014 è stata riconosciuta la responsabilità dei militari, condannati al carcere a vita. Mons. Angelelli è stato uno dei pochi sacerdoti che si opposero alla dittatura militare
(CE) (Agenzia Fides, 26/10/2015)
AFRICA/BENIN - Nomina del Vescovo di Porto Novo
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Santo Padre Francesco, in data 24 ottobre 2015, ha nominato Vescovo della diocesi di Porto Novo (Benin) il Rev.do Aristide Gonsallo, del clero di Parakou, Parroco di S. Martino di Panapé.
Il nuovo Vescovo è nato a Cotonou il 4 settembre 1966. Ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale per l’Arcidiocesi di Parakou, il 27 dicembre 1992. Dopo l’ordinazione sacerdotale, ha ricevuto le seguenti destinazioni: dal 1992 al 1997: Docente al Seminario Minore di Parakou; dal 1997 al 2001: Studi di specializzazione in Teologia e Lettere Moderne l’Università Cattolica di Angers; dal 2001al 2003: Docente al Seminario Minore di Parakou; dal 2003 al 2004: Dottorato in Teologia all’Università Cattolica di Angers; dal 2004 al 2008: Docente al Seminario Minore di Parakou; dal 2008 al 2012: Master e Dottorato in Lettere Moderne all’Università statale di Angers; dal 2013 al 2015: Parroco di S. Martino di Panapé, Cappellano dell’Ospedale diocesano ed incaricato della riorganizzazione del servizio sanitario diocesano. (SL) (Agenzia Fides 26/10/2015)

martedì 23 settembre 2014

Servire i fratelli seguendo Cristo

ASIA/IRAQ - Il Patriarca caldeo a sacerdoti e religiosi emigrati senza permesso: tornate per servire chi ha più bisogno
Baghdad (Agenzia Fides) - Un richiamo perentorio a sacerdoti e religiosi usciti dall'Iraq senza aver chiesto e ottenuto il necessario consenso dei propri superiori è stato diffuso lunedì 21 settembre dal Patriarca di Babilonia del Caldei, Louis Raphael I. Nel pronunciamento, pervenuto all'Agenzia Fides, il Primate della Chiesa caldea augura a tutti di riscoprire “la gioia assoluta del servizio del Vangelo” e ricorda che, per la loro condizione, i sacerdoti e i monaci non possono decidere “dove servire, come servire e chi servire”, operando scelte in chiave individualistica, senza dare conto a nessuno delle proprie decisioni. “Dobbiamo vivere e morire nel luogo dove Dio ci chiama” ripete il Patriarca caldeo nel suo messaggio. Inoltre – aggiunge - sacerdoti e religiosi non devono avere come aspirazione la ricerca di condizioni di vita confortevoli, ma servire i fratelli seguendo Cristo, anche accettando di portare la croce, quando ciò viene richiesto dalla circostanze. Per questo nessuno può abbandonare la propria diocesi o la propria comunità religiosa senza l'approvazione formale del Vescovo o del proprio superiore, secondo quanto è stato ribadito anche in occasione del Sinodo dei Vescovi caldei tenutosi nel giugno 2013. Già in quell'occasione, per mettere un freno ad un malcostume diffusosi negli ultimi anni, il Sinodo dei Vescovi caldei svoltosi a Baghdad aveva stabilito che nessun sacerdote può spostare la sua residenza da una diocesi all'altra senza il consenso di ambedue i Vescovi.
Adesso, dopo i tragici eventi che nel nord iracheno hanno coinvolto decine di migliaia di cristiani costretti ad abbandonare le proprie case davanti all'avanzata dei jihadisti dello Stato Islamico (IS), il Patriarca Louis Raphael I richiama tutti i sacerdoti e i religiosi caldei che hanno lasciato l'Iraq, trasferendosi presso le comunità della diaspora caldea sparse nel mondo, a rientrare nel proprio Paese e a mettersi al servizio di chi si trova maggiormente nel bisogno. Il Patriarca avverte infine che saranno presi provvedimenti disciplinari per chi, entro un mese, non avrà risposto al richiamo dando conto della sua situazione ai propri superiori. (GV) (Agenzia Fides 23/9/2014).

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

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