EUROPA/SPAGNA - Il Vescovo di Cadiz y Ceuta chiede a ogni parrocchia di impegnarsi in un'opera di misericordia
Cadiz (Agenzia Fides) – Ogni comunità parrocchiale o religiosa ha una sfida da affrontare nel corso dei prossimi dodici mesi. Il Vescovo della diocesi di Cadiz y Ceuta, Sua Ecc. Mons. Rafael Zornoza Boy, ha infatti chiesto ad ogni parrocchia di assumere l’impegno di realizzare un'opera specifica di carità, in occasione dell'Anno Giubilare della Misericordia aperto a Roma da Papa Francesco.
In una lettera pastorale scritta in occasione del Giubileo, pervenuta anche a Fides, Mons. Zornoza raccomanda: “Curate molto di più la carità rispetto a quanto si fa di solito, come visitare i malati, negli ospedali e in casa, la cura per gli anziani, visitarli nelle loro case, parlare con loro, accompagnarli, portarli fuori per una passeggiata, accompagnare con misericordia le donne che hanno avuto aborti, cercare di curare le loro ferite psicologiche; avere un serio impegno con le attività della Caritas parrocchiale, nei dispensari alimentari, ecc.".
La Caritas diocesana è impegnata in modo particolare con i migranti. La situazione nel sud della Spagna sta diventando molto tesa per i continui tentativi di ingresso da parte di gruppi di africani. Nel 2014 sono entrate 11.146 persone (dalla "frontiera sud"). Oltre 20.000 persone, sempre nel 2014, hanno tentato di superare la rete di Ceuta e Melilla, ma solo 2.300 ci sono riuscite (Vedi Fides 10/03/2015). La diocesi di Cadiz y Ceuta, per la sua posizione geografica che la rende porta d’ingresso al paese dal continente africano, è quella che in Spagna ha avuto il numero maggiore di migranti, con diversi problemi conseguenti.
(CE) (Agenzia Fides, 09/12/2015)
AFRICA/CENTRAFRICA - Ridimensionata la portata degli scontri a Bangui dopo la bocciatura della candidatura di Bozizé
Bangui (Agenzia Fides) - “L’atmosfera che ci ha lasciato Papa Francesco sta ridimensionando molte reazioni, che fino all’altro ieri sarebbero state violente ed ora sono più pacate. Purtroppo però alcuni media continuano a gonfiare notizie di tensioni come quelle di ieri” dicono all’Agenzia Fides fonti missionarie da Bangui, la capitale della Repubblica Centrafricana, dove forti speranze si sono accese con la visita di Papa Francesco a fine novembre. Ieri, 8 dicembre, il rigetto da parte della Corte Costituzionale della candidatura dell’ex Presidente François Bozizé alle prossime elezioni presidenziali del 27 dicembre ha provocato nuove tensioni e alcuni scontri.
“In realtà noi che viviamo dalla parte opposta dei quartieri interessati dagli scontri, non ci siamo accorti di nulla e abbiamo appreso dalla radio quello che sarebbe successo” dicono le fonti di Fides. “Questa mattina il centro della capitale era tranquillo e un portavoce del partito di Bozizé ha invitato alla calma i suoi sostenitori. Ha però aggiunto di non poter escludere il verificarsi di nuovi scontri il giorno delle elezioni. Non era una minaccia, ma una constatazione di fatto”.
“La venuta del Papa ha ridato fiducia alla gente e questo ha permesso la ripresa di alcune attività economiche. Non ci facciamo comunque illusioni, perché i gravi problemi del Centrafrica permangono, ma almeno possiamo avere uno sguardo verso il futuro” concludono le fonti di Fides. (L.M.) (Agenzia Fides 9/12/2015)
AFRICA/MALAWI - Anche la giovane Chiesa del Malawi si appresta a vivere il Giubileo della Misericordia
Lilongwe (Agenzia Fides) - “Le diocesi del Malawi si preparano a vivere il Giubileo della Misericordia con grande partecipazione” scrive all’Agenzia Fides, p. Piergiorgio Gamba, missionario monfortano. “Sabato 12 dicembre la diocesi di Mangochi aprirà la porta della Cattedrale per un anno che sarà una sfida a tutta la Chiesa di essere riconciliata con se stessa ed ecumenicamente aperta alle chiese e alle fedi presenti nel paese. Sarà un anno da raccontare e ascoltare: l'esperienza di una giovane Chiesa ormai cresciuta e pronta al dialogo al suo interno e con il mondo” commenta il missionario.
P. Gamba pensa inoltre che “la visita di Papa Francesco in Africa avrà una forte ripercussione in tutto il continente, anche se occorrerà forse del tempo per vederne i frutti, che saranno comunque abbondanti”. Il Malawi è uno dei Paesi più poveri del mondo, dove la crisi finanziaria che ha comportato forti tagli alla sanità, sta avendo conseguenze gravissime come ad esempio il ritorno della lebbra (vedi Fides 26/11/2015). (L.M.) (Agenzia Fides 9/12/2015)
AFRICA/ANGOLA - “Migliore assistenza sanitaria per la popolazione rurale del Cunene”: progetto per mamme e bambini nell’Angola più remota
Chiulo (Agenzia Fides) – Nel 40° anniversario dell’indipendenza dell’Angola, Medici con l’Africa Cuamm rinnova il proprio impegno nel Paese con il progetto per la salute materna e infantile nella provincia di Cunene: “Migliore assistenza sanitaria per la popolazione rurale del Cunene”. Lanciato a Chiulo, nel sud dell’Angola, ieri, martedì 8 dicembre 2015, il progetto a favore della salute di mamme e bambini ha come obiettivo quello di rafforzarsi presso l’ospedale e nei 3 centri sanitari dove è già in atto, per raggiungere l’intero territorio del Municipio di Ombaja e servire una popolazione di oltre 290 mila persone.
Lo ha riferito all’Agenzia Fides don Dante Carraro, Direttore del Cuamm, che si trova per l’occasione presso l’ospedale diocesano di Chiulo. Partito a marzo 2015, realizzato in collaborazione con AIF – African International Foundation, il progetto si rivolge a una popolazione che vive in un territorio di circa 12 mila chilometri quadrati, occupato per lo più da vaste aree rurali, prive di strade e collegamenti. In questo contesto l’accesso ai servizi sanitari rappresenta la priorità dell’intervento del Cuamm che, in due anni, dal 2015 al 2017, vuole contribuire a ridurre la mortalità materno infantile e il numero di bambini che muoiono sotto i 5 anni per malnutrizione o malattie tanto comuni altrove, quanto fatali (malaria, diarrea, infezioni respiratorie.
Per riuscirci, come ha spiegato il capoprogetto, il Cuamm sta lavorando per garantire assistenza tecnica, clinica e chirurgica, anche con l’aiuto di attrezzature appropriate; oltre a formare e sensibilizzare i circa 200 operatori sanitari (medici, infermieri, ostetriche) impiegati nelle comunità e in ospedale. Nel corso della giornata di lancio del programma è emerso che la pesante siccità degli ultimi mesi sta aggravando il numero dei casi di malnutrizione acuta severa. Ad aggravare il tutto è arrivata dal mese di giugno l’interruzione a livello nazionale delle forniture dei Ready to Use Foods, alimenti terapeutici indispensabili per il trattamento della malnutrizione.
“Anche in questo progetto - ha sottolineato don Dante nel corso dell’evento - è evidente l’importanza del lavorare insieme: il Cuamm non è da solo, ma condivide l’impegno con il governo provinciale, la diocesi di Ondjiva, i donatori. Da soli non si ottengono risultati, insieme sì, come dimostrano gli obiettivi raggiunti in questi mesi di lavoro”. A conclusione della mattinata, si è tenuto lo spettacolo degli attivisti comunitari del municipio di Ombadja che, secondo la tradizione, utilizzano canti e rappresentazioni teatrali come strumento di sensibilizzazione su temi complessi, quali la malnutrizione e la violenza domestica. (AP) (9/12/2015 Agenzia Fides)
ASIA/COREA DEL SUD - Il Card. Yeom: “La visita della delegazione cattolica al Nord è un punto di partenza”
Seul (Agenzia Fides) - “La visita ufficiale compiuta in Corea del Nord ha un significato importante perché questa volta la delegazione era composta da un gran numero di prelati della Corea del Sud. Prego che possa essere un punto di partenza per una maggiore comunicazione tra il Sud e il Nord”: lo dichiara all’Agenzia Fides il Card. Andrew Yeom Soo-jung, Arcivescovo di Seul e Amministratore apostolico di Pyongyang, commentando la recente visita in Corea del Nord da parte di 17 componenti di una delegazione cattolica sudcoreana, che comprendeva quattro Vescovi e 13 sacerdoti. I presenti hanno celebrato la liturgia eucaristica nella Cattedrale di Changchung a Pyongyang, con una assemblea di 70 laici cattolici nordcoreani.
“I nostri sforzi per entrare in contatto con la Corea del Nord risalgono al 2000, quando l'allora Vicario Episcopale per la Pastorale Sociale visitò la Corea del Nord. Nel 2003, i cattolici della Corea del Nord sono venuti da noi e abbiamo celebrato la Messa insieme nella cattedrale di Myeongdong, per la prima volta in 58 anni” ricorda il Cardinale, che a maggio 2014 è stato il primo Arcivescovo di Seul a visitare il complesso industriale del Kaesong, oltre confine.
Ora un passo avanti è stato sancito: dall'anno prossimo, la Chiesa cattolica sudcoreana potrà inviare in Corea del nord sacerdoti a celebrare le liturgie eucaristiche in occasione delle principali solennità del calendario liturgico cattolico. “Come l'Amministratore Apostolico di Pyongyang, credo che l'invio di sacerdoti ad amministrare i sacramenti nella diocesi di Pyongyang sia una priorità”, conferma il Cardinale a Fides.
“Abbiamo negoziato con la Corea del Nord per oltre dieci anni, nella speranza di inviare sacerdoti da Seul a occuparsi della vita religiosa dei credenti della Corea del Nord. Noi stiamo facendo del nostro meglio per raggiungere un consenso sulla questione. Spero che la recente visita possa rappresentare il punto di partenza di un nuovo accordo” conclude. (PA) (Agenzia Fides 9/12/2015)
ASIA/SIRIA - Il Patriarca maronita visita la Siria: “un segno d'amore per il popolo siriano”
Tartus (Agenzia Fides) – Il Patriarca maronita Boutros Bechara Rai ha compiuto una visita di due giorni in Siria, sostando nella città di Tartus, nella regione costiera di Lattakia. Durante la visita, iniziata domenica 6 dicembre, il Primate della Chiesa maronita ha celebrato l'ordinazione episcopale di Joseph Tobji, il nuovo Arcivescovo maronita di Aleppo. La visita in Siria – ha dichiarato ai media locali il Patriarca Rai - “è un segno d'amore e un auspicio di pace per tutto il popolo siriano”. A Tartous, il Patriarca maronita ha avuto occasione di incontrare tra gli altri anche l'Arcivescovo Mario Zenari, Nunzio apostolico in Siria, e il Patriarca greco ortodosso di Antiochia Yohanna X. In alcune dichiarazioni rilasciate a media libanesi, il Patriarca Rai ha anche riferito di aver convocato nella sede patriarcale di Bkerkè tutti i leader delle forze politiche cristiane libanesi per discutere insieme della possibile intesa sulla candidatura di Suleiman Franjieh, capo del partito Marada, alla carica di Presidente della repubblica libanese, vacante dal maggio 2014. (GV) (Agenzia Fides 9/12/2015).
ASIA/BANGLADESH - Missionari scortati, ma le opere sociali vanno avanti
Dinajpur (Agenzia Fides) – “Dopo l'attentato al missionario del PIME padre Piero Parolari, la polizia presidia le missioni di Dinajpur, e noi possiamo uscire solo con la scorta. E’ una situazione che mette a disagio, e speriamo non duri a lungo” racconta all'Agenzia Fides padre Franco Cagnasso, missionario del PIME in Bangladesh.
“Questo episodio si aggiunge ad altri del genere, forse causati dall’intento di destabilizzare il governo colpendo stranieri che vivono in Bangladesh. Fa parte di una situazione tesa e deteriorata. L’anno era iniziato con tre mesi terribili, pieni di violenza in tutto il Paese, di paura, di persone bruciate vive in autobus e camion, per aver osato sfidare l’assurdo blocco proclamato dall’opposizione" ricorda il missionario.
“Poi, gradualmente, la violenza si è placata, seguita fino a settembre da una relativa calma che ha permesso di tornare alla vita normale" anche per i missionari e i religiosi..
“Al Centro Assistenza di Rajshahi - racconta p. Cagnasso, facendo una panoramica sulle opere sociali portate avanti dal Pime - sono ricominciati a venire gli ammalati, mentre a Snehanir, la 'Casa della tenerezza', ai circa 30 ragazzi e ragazze con problemi agli arti si sono aggiunti altri 15 bambini con problemi di udito e di vista”.
Inoltre “la scuola nella baraccopoli di Dacca ha fatto grandi progressi: usando vecchi computer donati da scuole per stranieri, organizza per le ragazze di quinta elementare un corso di informatica, con risultati scolastici ottimi” osserva.
“L’ostello per ragazzi e ragazze ‘Hill Child Home’, nel sud del paese - prosegue - ha inaugurato due dormitori, femminile e maschile. Rimangono purtroppo tensioni continue fra gli aborigeni, come i ragazzi presenti, e i bengalesi, che tentano di impadronirsi delle loro terre. La situazione tesa offre alle autorità il pretesto per negare agli stranieri il permesso di entrare in quelle aree”.
Padre Cagnasso termina ora l'incarico di Superiore dei missionari del PIME in Bangladesh, svolto per quattro anni, e ritorna a svolgere servizio pastorale in una parrocchia a Dacca, dove si occuperà della formazione di un gruppo di studenti di College che mostrano interesse a diventare missionari. (PA) (Agenzia Fides 9/12/2015)
AMERICA/PARAGUAY - Due milioni di fedeli alla festa della patrona del Paraguay
Caacupé (Agenzia Fides) – Quasi due milioni di fedeli, secondo le stime della polizia, si sono riuniti tra lunedì 7 e martedì 8 dicembre, intorno alla Basilica di Nostra Signora dei Miracoli di Caacupé, Patrona del Paraguay, circa 50 chilometri ad est di Asuncion. La Messa principale della festa è stata presieduta dal Vescovo di Caacupé, Sua Ecc. Mons. Catalino Claudio Giménez Medina, alla presenza del Presidente del Paraguay, Horacio Cartes, accompagnato dai suoi collaboratori. Nell’omelia Mons. Giménez ha condannato la corruzione, la violenza armata nel nord, gli attacchi contro le donne e l'aborto.
I pellegrini sono arrivati a piedi, in ginocchio, portando croci, oppure a cavallo o sui carri con i buoi, manifestando la loro devozione alla Vergine. Quest’anno per la prima volta ha partecipato l'associazione dei ciclisti, con diverse centinaia di membri, e perfino un gruppo da Hernandarias, al confine con il Brasile, che ha compiuto un viaggio di due giorni per percorrere 300 km.
Il Vescovo di Caacupé nella sua omelia ha criticato le "chiacchiere politiche" e ha sottolineato "il ripudio del popolo per la violenza armata", riferendosi a un gruppo clandestino che ha rapito alcune persone e militari nel nord del paese (vedi Fides 2/12/2015). "Ripudiamo la violenza domestica e la violenza contro le donne, che va contro la misericordia" ha concluso il Vescovo.
(CE) (Agenzia Fides, 09/12/2015)
OCEANIA/AUSTRALIA - Hacker jihadisti dello Stato Islamico sabotano il sito web di una parrocchia siro-cattolica
Sidney (Agenzia Fides) – Il sito della chiesa siro-cattolica di Sidney intitolata a di Nostra Signora della Misericordia è stato preso di mira da sedicenti hacker legati allo Stato Islamico (Daesh), che hanno inserito nel sito video di decapitazioni e esecuzioni sommarie compiute dai tagliagole jihadisti, insieme a un proclama in cui si esalta la guerra santa contro gli infedeli “fino alla conquista di Roma”. La parrocchia è frequentata da fedeli siro-cattolici originari della Siria e dell'Iraq, e nel recente passato ha curato iniziative di accoglienza e assistenza per i rifugiati fuggiti dalle zone di guerra del Medio Oriente. L'attacco ha provocato shock e amarezza tra i fedeli della comunità parrocchiale, che comunque hanno risposto in maniera energica all'atroce intimidazione. “Qualsiasi cosa accada” si legge nella pagina facebook della parrocchia “le nostre chiese rimangono sante, e e noi rimarremo fedeli per sempre, pregando in ginocchio”. (GV) (Agenzia Fides 9/1 2/2015).
AFRICA/KENYA - Dimissioni del Vescovo di Garissa e successione
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Santo Padre Francesco, in data 8 dicembre 2015,
ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Garissa (Kenya), presentata da Sua Ecc. Mons. Paul Darmanin, O.F.M. Cap., in conformità al can. 401 § 1 del Codice di Diritto Canonico. Gli succede Sua Ecc. Mons. Joseph Alessandro, O.F.M. Cap., Coadiutore della medesima diocesi. (SL) (Agenzia Fides 9/12/2015)