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venerdì 26 aprile 2024

Chi è? Lo devi dire tu che guardi....io lo so già

 Se hai frequentato la parrocchia la conosci, ma non c'è più...un giorno forse la incontreremo e ricorderemo il suo carattere forte e le sue passioni.

Chi l'ha conosciuta e molto bene, sa che le sue piante nel " piccolo giardino" che circonda la Chiesa Vecchia di San Giorgio di Nogaro ci sono le sue piante che fioriscono ancora a primavera. 

Ricordala con una preghiera



mercoledì 24 aprile 2024

La Vita Cattolica: nuovi canonici a Cividale

 

Nuovi canonici per il Capitolo del Duomo di Cividale del Friuli

Il Capitolo cividalese si arricchisce di nuovi componenti: mons. Andrea Bruno Mazzocato ha infatti nominato tre nuovi canonici residenziali, cui si sommano due nuovi canonici ad honorem. Il Capitolo dell’Insigne Collegiata di Cividale è uno dei due Capitoli di canonici dell’Arcidiocesi di Udine, assieme a quello Metropolitano della Cattedrale di Udine.

Oggi il Capitolo di Cividale ha il compito di mantenere vive la preghiera e la liturgia nel Duomo cividalese, la Basilica di Santa Maria Assunta, amministrandovi i Sacramenti e celebrando collegialmente la Liturgia delle Ore. I canonici sono tenuti alla presenza nelle principali celebrazioni che si svolgono in Duomo, soprattutto quando a presiederle è l’Arcivescovo di Udine.

L’Arcidiocesi di Udine fa sapere che non è stata ancora definita la data dell’insediamento dei nuovi canonici.

Chi sono i nuovi canonici di Cividale

Lo statuto del Capitolo cividalese ne impone una composizione di sette canonici. Ne fanno già parte: mons. Livio Carlino, mons. Adriano Cepparo, mons. Guido Genero e mons. Pasquale Pressacco. Ora a essi si aggiungono: mons. Loris Della Pietra (nella foto in alto: il primo a sinistra), classe 1976 e sacerdote dal 2002, è direttore dell’Ufficio liturgico diocesano e direttore dell’Istituto di Liturgia pastorale “Santa Giustina” con sede a Padova, già rettore del seminario interdiocesano “San Cromazio” (2016-2022) e già vicario parrocchiale di Cividale del Friuli (2002-2016); mons. Sergio Di Giusto (nella foto in alto: al centro), classe 1952, sacerdote dal 1977, è direttore dell’Ufficio amministrativo diocesano ed economo diocesano, oltre che parroco di Ziracco e Grions del Torre e direttore del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Abbazia di Rosazzo; mons. Gianni Molinari (nella foto in alto: il primo a destra), classe 1950, prete dal 1976, è collaboratore pastorale nelle Collaborazioni pastorali di Cividale del Friuli e San Pietro al Natisone.

Tra i membri del Capitolo di Cividale figurano anche alcuni canonici ad honorem. Si tratta di mons. Gianpaolo D’Agosto (canonico anche a Udine, del cui Capitolo è presidente) e mons. Giovanni “Nino” Rivetti. A essi ora si aggiungono: mons. Daniele Alimonda de Mannentreu, classe 1960 e sacerdote dal 1990, attualmente in servizio nell’Arcidiocesi di Siena; mons. Giuliano Del Degan, classe 1972, ordinato sacerdote nel 2004, attualmente collaboratore pastorale nella Collaborazione pastorale di Pozzuolo del Friuli.

A queste nomine si aggiunge quella del Decano del Capitolo cividalese: i canonici hanno indicato quale decano mons. Livio Carlino, arciprete di Cividale. L’elezione è stata confermata dall’Amministratore apostolico mons. Mazzocato.

Mons. Livio Carlino

Il Capitolo dell’Insigne Collegiata di Santa Maria Assunta in Cividale del Friuli: la storia fino ai nostri giorni

Le origini di un capitolo collegiale di presbiteri a Cividale sono antichissime. Dopo la distruzione di Aquileia, negli anni 453-455 crebbe numeroso il clero a Forum Iulii, l’odierna Cividale. A quegli anni si può far risalire la nascita della Prepositura di Santo Stefano, con sede in una chiesa fuori città («in burgo s. Petri»). Ai tempi del patriarca aquileiese Callisto (737), insediatosi proprio a Cividale, la Chiesa foroiuliense era particolarmente strutturata e organizzata: proprio Callisto fece ampliare il coro della principale chiesa cittadina, dedicata a Maria Vergine, con l’intento di offrire al clero della chiesa adeguati spazi per la preghiera liturgica. Ciò significa che i Capitoli cividalesi erano in realtà due: la Prepositura di Santo Stefano (retta da un preposito) e il Capitolo di Santa Maria (retto da un decano).

In seguito alle invasioni ungare dei secoli IX e X, la chiesa di Santo Stefano fu gravemente danneggiata e i canonici della prepositura ripiegarono in città, sovrapponendosi però nella preghiera delle ore liturgiche e in altre questioni giurisdizionali al Capitolo di Santa Maria. Il patriarca aquileiese Giovanni IV, nel 1015, unì i due collegi, mantenendo distinte le cariche di decano e preposito (che restarono tali fino al 1338, quando per ulteriori discordie il patriarca Bertrando soppresse definitivamente la Prepositura e la figura del preposito).

Mons. Livio Carlino, attuale decano del Capitolo cividalese
Il primo statuto dell’unificato Capitolo cividalese risale al 1356: in quel tempo i canonici erano 45 e conducevano una vita comune. Papa Callisto III nel 1192 diede al Capitolo di Cividale la giurisdizione su ben 47 Parrocchie del Friuli orientale e delle Valli del Natisone, giungendo fino alle slovene Plezzo/Bovec e Volzana/Volče, nei pressi di Tolmino.

Il Capitolo conservò i suoi privilegi giuridici e giuriziari per diversi secoli, superando numerose traversie: il terremoto del 1448, la caduta del Patriarcato di Aquileia del 1751, le diatribe tra la Serenissima Repubblica di Venezia e l’Impero Asburgico, le leggi di incamerazione dei beni ecclesiastici da parte del Regno d’Italia a fine Ottocento. Nel 1867 il Capitolo cessò la sua personalità giuridica civile, mantenendo quella ecclesiastica. Nel 1984, con la revisione del Concordato tra la Chiesa Cattolica e lo Stato italiano, il Capitolo di Cividale ha ceduto i suoi beni all’Istituto diocesano per il sostentamento del clero. Un nuovo statuto fu promulgato nel 2013 dall’arcivescovo di Udine Andrea Bruno Mazzocato.

sabato 9 dicembre 2023

Anniversario della consacrazione del Duomo di San Giorgio di Nogaro

 

In effetti ieri 8 dicembre scadevano 18 anni dae restauro del Duomo e della sua consacrazione.
Una chiesa che ha un grande cortile a fianco sul quale si aprono gli edifici della ex casa della gioventù di molto tempo fa, della caritas di oggi e i depositi del materiale che serve per arricchire la liturgia o la pastorale( ad es. i presepi o altri simboli, il materiale di oratorio ecc. ).
Dal deposito delle mie foto sono spuntate quelle risalenti al periodo prima della consacrazione ad es. quelle di aprile 2005: nella foto sopra si vede il restauro in corso del Duomo e in primo piano il taglio della grandiosa quercia che stava in mezzo al cortile che era diventata grande e "notevole" quasi un simbolo sangiorgino: per eliminarla è stata chiamata una ditta che prima ha sfrondato(notare i "rami") e poi ha tagliato del tutto l'albero fino alle radici lavorando dalla mattina alla sera il 27 aprile 2005.




mercoledì 15 settembre 2021

Un libro per i restauri all'angelo e al campanile di Premariacco




Storia e restauro dell’Angelo del Campanile di Premariacco

Sabato 18 settembre, nella chiesa parrocchiale di San Silvestro Papa, la presentazione del libro 'Angelus Domini'

Storia e restauro dell’Angelo del Campanile di Premariacco

Si presenta sabato 18 settembre 2021 il libro 'Angelus Domini – Storia e restauro dell’Angelo del Campanile di Premariacco', nato nell’ambito del restauro dell’opera avvenuto nel 2018, da un’idea del parroco mons. Pietro Moratto, recentemente scomparso.
L’Angelo sceso dal Campanile nel 2017 a seguito di danni provocati dal maltempo, è stato restaurato e ricollocato in cima alla torre campanaria nell’autunno del 2018. Grande era stata la partecipazione e l’interesse che aveva manifestato la comunità e in questo clima di curiosità e approfondimento il parroco mons. Pietro Moratto aveva dato mandato ai suoi collaboratori di realizzare una pubblicazione di indagine storica e di resoconto del restauro. Il progetto, curato da Cristina Moschioni, è stato portato a termine grazie all’impegno e al lavoro di molte persone della comunità che hanno messo a disposizioni le loro competenze e professionalità, in particolare Sira Saccavini per la revisione editoriale, Luciano Cainero per l’impaginazione e la copertina, Marco Delle Vedove per la gestione generale.

Il libro propone un saggio storico di Cristina Moschioni dedicato alla costruzione del campanile parrocchiale avvenuta fra il 1923 e il 1932, redatto su materiale d’archivio inedito e corredato da un ampio elenco di note ad approfondire personaggi e vicende locali del ‘900; un saggio di Elisa Morandini dedicato agli artisti cividalesi Leone e Pio Morandini, autori del campanile e del suo angelo; il resoconto tecnico dell’intervento di restauro della statua dell’angelo elaborato da Domenico Ruma della ditta L.A.A.R. curatrice dell’intervento. Particolare attenzione è stata dedicato all’apparato fotografico storico e contemporaneo che raccoglie immagini inedite e originali: in particolare le fotografie storiche sono state messe a disposizione della Famiglia Morandini di Cividale; le fotografie contemporanee sono di Fulvia Garbo, Roberto Gariup, Giuliana Fedele, L.A.A.R.-Udine, Cristina Moschioni, Gian Pietro Nadalutti, Aldo Taboga, Claudio Tonino, Roberto Tosolini.
La stampa è stata realizzata grazie al contributo del Comune di Premariacco, finanziatore anche dell’intervento di restauro, e della Cooperativa di consumo di Premariacco che quest’anno festeggia il centenario della propria fondazione, avvenuta nel medesimo contesto storico e ad opera dei medesimi protagonisti che hanno immaginato e costruito il campanile, in un intreccio singolare di passato e presente.
Il libro, in distribuzione gratuita tramite la Parrocchia di Premariacco, è a disposizione di chi lo desidera. Si auspica un’offerta libera in vista di altri restauri di opere d’arte.
La presentazione del libro si svolge nella Chiesa parrocchiale anche per commemorare mons. Pietro Moratto; sarà a cura di mons. Livio Carlino, Arciprete di Cividale e attuale amministratore della parrocchia, in dialogo con il sindaco di Premariacco, Michele De Sabata, il presidente della Cooperativa di consumo di Premariacco, Gianni Saccavini, e gli autori del libro. La partecipazione è libera nel rispetto delle normative antiCovid.


lunedì 13 settembre 2021

Post 3313: Don Nicola Degano il giorno dopo

 Con una messa solenne alla quale hanno partecipato operatori pastorali e animatori/trici dell'oratorio di San Giorgio di Nogaro e con una festa bellissima  di cibo e bevande e ...addii e....auguri di Buon Cammino  Don Nicola ha salutato la cp di San Giorgio di Nogaro. Troverà nella sua parrocchia un Arcidiacono che conosce San Giorgio da tanto tempo.



giovedì 26 agosto 2021

Post 3291: La parrocchia di Premariacco affidata a don Nicola Degano(Messaggero Veneto)

 LUCIA AVIANI

PREMARIACCO

A quasi cinque mesi di distanza dall’addio all’amatissimo monsignor Pietro Moratto, portato via dal Covid la scorsa primavera, la comunità dei fedeli di Premariacco ritrova una propria guida spiritale stabile, dopo il lungo servizio di “supplenza” garantito dall’arciprete di Cividale, monsignor Livio Carlino – che era stato nominato amministratore parrocchiale –, e da un altro sacerdote, don Reginald Sipendi Kessy, originario della Tanzania.

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L’arcivescovo di Udine, monsignor Andrea Bruno Mazzocato, ha infatti conferito l’incarico di parroco di Premariacco, Orsaria e Ipplis al 45enne don Nicola Degano, originario di Pasian di Prato e ordinato sacerdote nel 2008. La sua prima destinazione era stata la parrocchia udinese di San Marco; successivamente era stato assegnato alla zona pastorale di San Giuseppe. Nello stesso periodo don Nicola si era dedicato anche all’insegnamento della religione cattolica in una scuola media di Udine.

Attualmente don Degano – che dal 2019 è pure componente del Consiglio presbiterale diocesano – è vicario parrocchiale a San Giorgio di Nogaro, mandato conferitogli nel 2014, nonché a Villanova, Porto Nogaro, Zellina, Porpetto e Marano Lagunare, nell’ottica delle collaborazioni pastorali promosse dall’arcivescovo.

Lieti dell’annuncio – effettuato domenica, sia nella nuova destinazione di don Degano che nelle comunità dove ha prestato finora il suo servizio pastorale – i fedeli di Premariacco, certi che il nuovo parroco saprà dare un impulso anche alla pastorale giovanile, come fatto nelle comunità in cui ha già operato, dove ha impresso un segno forte grazie all’impegno e alla dedizione dimostrata nell’espletamento della sua missione. Il ministero di don Nicola, che è cresciuto negli ambienti scout e che per anni ha animato la pastorale giovanile varie parrocchie sopra citate, oltre che del Vicariato urbano di Udine e della Forania della Bassa Friulana, si è infatti rivolto in maniera particolare alle nuove generazioni.

La data del suo ingresso in paese non è stata ancora fissata, ma l’arrivo del sacerdote è atteso già per settembre, al più tardi per inizio ottobre, a seconda delle indicazioni del vescovo.

«Lo aspettiamo con gioia e impazienza», dice il sindaco Michele De Sabata, che domenica ha preso contatti telefonici con il sacerdote. «Ho inoltre ricevuto le chiamate di tanti parrocchiani – racconta –, profondamente dispiaciuti per perdere una guida spirituale particolarmente stimata e benvoluta, ma nel contempo felici per noi, che potremo contare su un ottimo pastore». —

martedì 8 gennaio 2019

Epifania per chi vuole approfondire

Ieri sono stato a Cividale....Ho letto il libretto della Messa dello Spadone che la Rai frettolosamente ha cercato di spiegare. Presento qui alcune pagine di approfondimento sul significato dell'Epifania e , in particolare della Messa dello Spadone, sia liturgiche, sia storiche




lunedì 25 giugno 2018

Don Alberto sacerdote 24 giugno 2018 San Giovanni Battista

Alle 16 ieri c'eravamo tutti, seduti e no, per partecipare alla messa di ordinazione di Don Alberto in Cattedrale a Udine


Don Alberto in processione verso l'altare

Da tante parrocchie sono arrivati altri sacerdoti come il parroco di Cividale Mons. Livio Carlino

Don Geretti e Mons. Angelo Zanello da Tolmezzo






Grazie a un libretto dettagliato siamo stati partecipi di tutta la cerimonia



L'uscita dalla cattedrale è stata più distesa, il sorriso di Don Alberto ce lo dimostra






Baci e abbracci tra confratelli e vescovo dopo la foto davanti alla Cappella della Purità dove i nuovi sacerdoti hanno cambiato "divisa"



Tutta la parrocchia in attesa di Don Alberto Paschini

Assieme al vicesindaco di San Giorgio di Nogaro c'era anche il sindaco di Tolmezzo città di residenza di Don Alberto


Anche il vescovo ha assistito all'entusiasmo degli animatori



Finalmente esce....quasi un tifo da stadio





















Nell'attesa di trasferirsi al seminario di Viale Ungheria animatori e animatrici si sono fatti notare anche per canti e frasi di incoraggiamento"verso il rinfresco".


Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

Tutto sull'arrivo del nuovo arcivescovo Mons. Riccardo Lamba

  LA CHIESA UDINESE ACCOGLIE IL NUOVO ARCIVESCOVO MONS. RICCARDO LAMBA Un momento storico, di grande solennità e festa, sarà celebrato domen...