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domenica 5 ottobre 2025

Concetta Bertoli, la venerabile francescana

 


Concetta Bertoli, la venerabile francescana

Terziaria Francescana, in cammino verso gli altari più “elevati”

La sua malattia che la immobilizzò da giovane, fino a causarle la cecità, fu accolta con serenità e addirittura con una festa. Il suo funerale, invece, fu momento di gioia per tutti i presenti. Ora questa terziaria francescana , morta in odore di santità, è Venerabile e cammina verso altari più “elevati”. Si tratta della friulana Concetta Bertoli , classe 1908.

PERSE LA MAMMA A 20 MESI
Era nata il 14 aprile 1908 a Mereto di Tomba, in provincia di Udine, da Giuseppe e Felicita Marcuzzi . Al battesimo, due giorni dopo, riceveva il nome di Concetta Oliva. Ultima di dieci figli (tre morirono in tenera età) si può affermare che non conobbe la mamma, che morì a 43 anni, quando lei aveva appena 20 mesi.
Una vita di sacrificio e di lavoro nei campi, spiega l' Ordine Francescano Secolare del Friuli , che però non impediva a Concetta di sognare una vita serena e gioiosa. Dotata di carattere allegro e spensierato, partecipava a tutte le iniziative del paese e della parrocchia.

LA BRUTTA MALATTIA DEGENERATIVA
Ma un brutto giorno (lei aveva solo sedici anni) verso il Natale del 1924 si manifestarono i primi sintomi della malattia che la portarono lentamente e inesorabilmente ad una vita d'immobilità e di totale dipendenza: artrite deformante poliarticolare. Le ore lunghe e interminabili della solitudine erano riempite da domande sconvolgenti: «Perché a me? Perché così presto? Cosa ho fatto di male per soffrire così? Quando finirà?». E sempre c'era una sola risposta, gridata come una giovane gazzella ferita: «Non voglio! Non voglio!».
Il Signore aveva per Concetta un disegno meraviglioso che solo ai suoi intimi osa proporre fino in fondo: salire con lui sulla croce per la salvezza del mondo.

“ORA SONO CONTENTA”
Quella croce, aiutata dalle parole e dalla presenza santa del parroco don Nicodemo Zanin , un po' alla volta, crescendo in intensità, diventava per incanto sempre più leggero e fonte di amore che realizza e che salva. Un percorso non breve, ma continuo, che condusse Concetta a confessare che non avrebbe voluto cambiare il suo letto con nient'altro al mondo. Dichiarò: «All'inizio è stata dura e non potevo rassegnarmi, ma ora sono contenta. I dolori sono la mia compagnia».

IMMOBILE E CIECA
Nel 1930 Concetta, a ventidue anni, era già completamente immobilizzata. Poteva solo girare le pupille degli occhi. La bocca era ermeticamente chiusa. Alcuni numeri sono più eloquenti di un lungo discorso. Concetta visse 48 anni. Di questi 31 furono di malattia. 26 vissuti totalmente immobili. Cinque, gli ultimi della vita, anche completamente cieca.


FIGLIA ORGOGLIOSA DI FRANCESCO

Sempre aiutata dal parroco, ora don Eugenio Peressini che le fu un vero padre spirituale, e dai frati cappuccini di Udine, che venivano ad animare la locale fraternità francescana, chiese di entrare nell'Ordine Francescano Secolare.
Iniziò il suo periodo di formazione il 7 agosto 1940 e dopo un anno di noviziato professò il 7 settembre 1941
Era orgogliosa di sentirsi figlia di Francesco d'Assisi, un padre che portava nel suo corpo i segni della passione di Gesù, i segni dell'amore di Dio per l'umanità.

L'ULTIMA FESTA IN VITA
Consumata in tutto il corpo, presagì l'imminente sua morte. Prima volerà festeggiare il venticinquesimo di nozze con la sua malattia. Volle essere vestita da sposa e che le campane suoneranno a festa, per dire a tutti la sua gioia. Per l'occasione il parroco celebrerà la S. Messa nella sua cameretta. Diceva Concetta ad un sacerdote che cercava di consolarla: «Non so come ringraziare Dio del dono della vita: mi aiuti lei a ringraziarlo. Quante cose grandi possiamo fare noi in questo mondo per il Signore!».

IL FUNERALE GIOIOSO
Il parroco le conferì il sacramento degli infermi, piangendo come un bambino. La sera dell'11 marzo 1956 Concetta entrava nella casa del Padre. Era domenica, giorno del Signore. L'inverno stava per finire e tra poco sarebbe iniziata la primavera.
Il suo funerale fu una festa. Ora i suoi poveri resti mortali sono conservati nella chiesa parrocchiale di Mereto di Tomba.
Il suo processo di canonizzazione, iniziato il 13 gennaio 1969. si è concluso il 24 aprile 2001 con il riconoscimento delle virtù vissute in modo eroico.





venerdì 4 luglio 2025

XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C 6 lugòio 2025

 domenica 06 Luglio 2025

Messa del Giorno

XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C

Colore Liturgico verde
Antifona

O Dio, accogliamo il tuo amore nel tuo tempio.
Come il tuo nome, o Dio,
così la tua lode si estende sino ai confini della terra;
è piena di giustizia la tua destra. (Cf. Sal 47,10-11)

Si dice il Gloria.

Colletta

Dio di consolazione e di pace,
che chiami alla comunione con te tutti i viventi,
fa’ che la Chiesa annunci la venuta del tuo regno
confidando solo nella forza del Vangelo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

Prima Lettura

Io farò scorrere verso di essa, come un fiume, la pace.

Dal libro del profeta Isaìa
Is 66,10-14c

Rallegratevi con Gerusalemme,
esultate per essa tutti voi che l’amate.
Sfavillate con essa di gioia
tutti voi che per essa eravate in lutto.
Così sarete allattati e vi sazierete
al seno delle sue consolazioni;
succhierete e vi delizierete
al petto della sua gloria.
Perché così dice il Signore:
«Ecco, io farò scorrere verso di essa,
come un fiume, la pace;
come un torrente in piena, la gloria delle genti.
Voi sarete allattati e portati in braccio,
e sulle ginocchia sarete accarezzati.
Come una madre consola un figlio,
così io vi consolerò;
a Gerusalemme sarete consolati.
Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore,
le vostre ossa saranno rigogliose come l’erba.
La mano del Signore si farà conoscere ai suoi servi».

Parola di Dio.
 

Salmo Responsoriale

Dal Sal 65 (66)

R. Acclamate Dio, voi tutti della terra.

Acclamate Dio, voi tutti della terra,
cantate la gloria del suo nome,
dategli gloria con la lode.
Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere!». R.
 
«A te si prostri tutta la terra,
a te canti inni, canti al tuo nome».
Venite e vedete le opere di Dio,
terribile nel suo agire sugli uomini. R.
 
Egli cambiò il mare in terraferma;
passarono a piedi il fiume:
per questo in lui esultiamo di gioia.
Con la sua forza domina in eterno. R.
 
Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,
e narrerò quanto per me ha fatto.
Sia benedetto Dio,
che non ha respinto la mia preghiera,
non mi ha negato la sua misericordia. R.
 

Seconda Lettura

Porto le stigmate di Gesù sul mio corpo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Gal 6,14-18
 
Fratelli, quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.
Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio.
D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesù sul mio corpo.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.

Parola di Dio.
 

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

La pace di Cristo regni nei vostri cuori;
la parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. (Col 3,15a-16a)

Alleluia.

Vangelo

La vostra pace scenderà su di lui.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10,1-12.17-20
 
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».

Parola del Signore.
 
Forma breve:

La vostra pace scenderà su di lui.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10,1-9
 
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi chi lavori nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».

Parola del Signore.

lunedì 29 aprile 2024

Preghiera di San Pio X

 Le nostre colpe, o Signore, ci offuscano l'intelletto e ci fanno trascurare il bene di amarti come meriti.

Rischiara la nostra mente con un raggio della tua luce divina.

Tu sei l'amico, il redentore, il padre di chi, pentito, torna al tuo cuore; e noi, pentiti, torniamo a te.


Gesù, speriamo in te, perchè sappiamo che la nostra salvezza ti costò la morte sulla croce e ti indusse a rimanere sino alla fine del tempo nel santissimo sacramento, per unirti con noi tutte le volte che vogliamo.

Noi, o Signore, per ringraziarti del grande amore che ci porti, ti promettiamo, con la tua grazia, di riceverti sacramentalmente quanto più spesso è possibile; di celebrare le tue lodi nella Chiesa e dappertutto senza rispetto umano.

Signore, ti supplichiamo, confidando nel tuo sacratissimo Cuore, di conservare nel tuo amore chi ti ama, e di chiamare tutti a riceverti quotidianamente sull'altare secondo il tuo vivo desiderio.

sabato 30 marzo 2024

DOMENICA DI PASQUA - RISURREZIONE DEL SIGNORE (ANNO B) 31 marzo 2024

 DOMENICA DI PASQUA - RISURREZIONE DEL SIGNORE (ANNO B)


Grado della Celebrazione: SOLENNITA'

Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Sono risorto, o Padre, e sono sempre con te. Alleluia.
Hai posto su di me la tua mano. Alleluia.
È stupenda per me la tua saggezza. Alleluia, alleluia. (Cf. Sal 138,18.5-6)

Oppure:
Il Signore è veramente risorto. Alleluia.
A lui gloria e potenza
nei secoli eterni. Alleluia, alleluia. (Cf. Lc 24,34; Ap 1,6)

Si dice il Gloria.

Colletta
O Padre, che in questo giorno,
per mezzo del tuo Figlio unigenito,
hai vinto la morte e ci hai aperto il passaggio alla vita eterna,
concedi a noi, che celebriamo la risurrezione del Signore,
di rinascere nella luce della vita,
rinnovati dal tuo Spirito.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (At 10,34a.37-43)
Noi abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: «Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.
E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.
E ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 117)
Rit: Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo.

Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».

La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.

SECONDA LETTURA (Col 3,1-4)
Cercate le cose di lassù, dove è Cristo

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési

Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra.
Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.

Parola di Dio

SEQUENZA
Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».

Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.

Canto al Vangelo (1Cor 5,7-8)
Alleluia, alleluia.

Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato:
facciamo festa nel Signore.
Alleluia.

VANGELO (Gv 20,1-9)
Egli doveva risuscitare dai morti.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, oggi Cristo, nostra Pasqua, è risorto: la nostra salvezza è compiuta! Con gioia ed esultanza apriamo il nostro cuore al Signore per tutte le necessità della Chiesa, del mondo e della nostra vita.
Lo invochiamo dicendo: Signore, Dio della gloria, ascoltaci!

1. Per tutte le comunità cristiane, perché la Pasqua segni un autentico passaggio verso una vita spirituale più matura e consapevole, preghiamo.
2. Per il mondo intero, perché riconosca le meraviglie del Signore e scopra in Cristo il punto di riferimento di coloro che cercano la verità di Dio e la verità dell'uomo, preghiamo.
3. Per chi è solo e in difficoltà, perché si senta avvolto dall'amore del Signore, che lo ha chiamato a partecipare alla sua gloria, preghiamo.
4. Per noi che partecipiamo a questa Eucaristia, perché la gioia pasquale non si esaurisca in questo giorno, ma ci accompagni nella vita quotidiana, preghiamo.

O Signore, Dio della gloria, che conosci i nostri cuori, sostienici nei nostri propositi di rinnovamento della vita alla luce della Pasqua e accogli ogni nostra invocazione, perché il mondo intero possa riconoscere in te la fonte della vita e della speranza. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.


PREFAZIO PASQUALE I
Il mistero pasquale

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo giorno
nella quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
È lui il vero Agnello
che ha tolto i peccati del mondo,
è lui che morendo ha distrutto la morte
e risorgendo ha ridato a noi la vita.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l'umanità esulta su tutta la terra
e le schiere degli angeli e dei santi
cantano senza fine l'inno della tua gloria: Santo, ...


sabato 2 settembre 2023

XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) 3 settembre 2023

 


XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

Antifona d'ingresso

Pietà di me, o Signore, a te grido tutto il giorno:
tu sei buono, o Signore, e perdoni,
sei pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 85,3.5)

Colletta

O Padre, che guardi con amore ai tuoi figli,
ispiraci pensieri secondo il tuo cuore,
perché non ci conformiamo
alla mentalità di questo mondo,
ma, seguendo le orme di Cristo,
scegliamo sempre le vie che accrescono la vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Ger 20,7-9)
La parola del Signore è diventata per me causa di vergogna.

Dal libro del profeta Geremìa

Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre;
mi hai fatto violenza e hai prevalso.
Sono diventato oggetto di derisione ogni giorno;
ognuno si beffa di me.
Quando parlo, devo gridare,
devo urlare: «Violenza! Oppressione!».
Così la parola del Signore è diventata per me
causa di vergogna e di scherno tutto il giorno.
Mi dicevo: «Non penserò più a lui,
non parlerò più nel suo nome!».
Ma nel mio cuore c’era come un fuoco ardente,
trattenuto nelle mie ossa;
mi sforzavo di contenerlo,
ma non potevo.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 62)
Rit: Ha sete di te, Signore, l’anima mia.

O Dio, tu sei il mio Dio,
dall’aurora io ti cerco,
ha sete di te l’anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz’acqua.

Così nel santuario ti ho contemplato,
guardando la tua potenza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode.

Così ti benedirò per tutta la vita:
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori,
con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.

Quando penso a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
A te si stringe l’anima mia:
la tua destra mi sostiene.

SECONDA LETTURA (Rm 12,1-2)
Offrite i vostri corpi come sacrificio vivente.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, vi esorto, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale.
Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Ef 1,17-18)
Alleluia, alleluia.

Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo
illumini gli occhi del nostro cuore
per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.
Alleluia.

VANGELO (Mt 16,21-27)
Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.
Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?
Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
In comunione con tutta la Chiesa innalziamo al Padre la nostra preghiera, perché ci doni la forza di percorrere con slancio le vie della giustizia e dell’amore.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascolta, o Padre, la nostra supplica.

1. Guarda la tua Chiesa e donale il vigore della fede e della carità: sia sempre luogo di incontro e di riconciliazione e si faccia carico di ogni povertà umana. Noi ti preghiamo.
2. Assisti il papa e tutti i pastori della Chiesa: mossi dal tuo Spirito, annuncino con fermezza la parola di verità, che libera e apre alla salvezza. Noi ti preghiamo.
3. Infondi il tuo Spirito di sapienza in coloro che governano i popoli: depongano ogni progetto di vuoto prestigio e promuovano lealmente il bene comune. Noi ti preghiamo.
4. Dona conforto e speranza ai malati e ai sofferenti: siano toccati dalla mano risanatrice del tuo Figlio, che ha curato le nostre debolezze consolando gli afflitti e guarendo gli infermi. Noi ti preghiamo.
5. Concedi a noi la tua grazia: questa Eucaristia ci dia il coraggio di prendere ogni giorno la croce, rinunciando a noi stessi per servire il Vangelo. Noi ti preghiamo.

Rafforza la nostra fede, o Padre, perché sappiamo sempre annunciare ai nostri fratelli le meraviglie della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore.

sabato 1 luglio 2023

XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) 2 luglio 2023

 


XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

Antifona d'ingresso

Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia. (Sal 46,2)

Colletta
O Padre, infondi in noi la sapienza
e la forza del tuo Spirito,
perché, seguendo Cristo sulla via della croce,
siamo pronti a donare la nostra vita
per manifestare al mondo la tua presenza d'amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (2Re 4,8-11.14-16)
Costui è un uomo di Dio, un santo, si fermi da noi.

Dal secondo libro dei Re

Un giorno Eliseo passava per Sunem, ove c’era un’illustre donna, che lo trattenne a mangiare. In seguito, tutte le volte che passava, si fermava a mangiare da lei.
Ella disse al marito: «Io so che è un uomo di Dio, un santo, colui che passa sempre da noi. Facciamo una piccola stanza superiore, in muratura, mettiamoci un letto, un tavolo, una sedia e un candeliere; così, venendo da noi, vi si potrà ritirare».
Un giorno che passò di lì, si ritirò nella stanza superiore e si coricò. Eliseo [disse a Giezi, suo servo]: «Che cosa si può fare per lei?». Giezi disse: «Purtroppo lei non ha un figlio e suo marito è vecchio». Eliseo disse: «Chiamala!». La chiamò; ella si fermò sulla porta. Allora disse: «L’anno prossimo, in questa stessa stagione, tu stringerai un figlio fra le tue braccia».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 88)
Rit: Canterò per sempre l’amore del Signore.

Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».

Beato il popolo che ti sa acclamare:
camminerà, Signore, alla luce del tuo volto;
esulta tutto il giorno nel tuo nome,
si esalta nella tua giustizia.

Perché tu sei lo splendore della sua forza
e con il tuo favore innalzi la nostra fronte.
Perché del Signore è il nostro scudo,
il nostro re, del Santo d’Israele.

SECONDA LETTURA (Rm 6,3-4.8-11)
Per mezzo del battesimo siamo stati sepolti con lui: camminiamo in una vita nuova.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte?
Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova.
Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui. Infatti egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio. Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Cf 1 Pt 2, 9)
Alleluia, alleluia.

Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa;
proclamate le opere ammirevoli di colui
che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa.
Alleluia.

VANGELO (Mt 10,37-42)
Chi non prende la croce non è degno di me. Chi accoglie voi, accoglie me.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.
Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto.
Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

Invochiamo Dio nostro Padre, perché i frutti della vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte si estendano all’umanità intera.
Preghiamo insieme e diciamo: Per la gloria del tuo nome, ascoltaci, Signore.

1. Per la santa Chiesa, partecipe della missione profetica di Cristo: animata dallo Spirito Santo, indichi con franchezza le vie della verità e dell’amore. Preghiamo.
2. Per i vescovi, i presbiteri e i diaconi: ravvivando la grazia dell’Ordinazione, siano gioiosi annunciatori della parola di vita. Preghiamo.
3. Per i governanti: con integrità e saggezza operino scelte a favore dell’autentico bene comune, della giustizia e della pace. Preghiamo.
4. Per coloro che sono provati dalla malattia e da qualsiasi genere di tribolazione: trovino consolazione nelle amorevoli premure dei fratelli. Preghiamo.
5. Per noi tutti: docili allo Spirito possiamo crescere nella conoscenza del mistero di Cristo, mite e umile di cuore, ed esprimerla nella carità. Preghiamo.

Signore, che hai promesso beni invisibili a coloro che accolgono la tua parola, illumina i nostri cuori perché sappiamo conoscere e realizzare ciò che ti è gradito. Per Cristo nostro Signore.


domenica 12 marzo 2023

Papa Francesco: "Gesù ci chiede di prenderci cura della sete altrui" angelus 12 marzo 2023

 Di Marco Mancini

Gesù che chiede acqua alla Samaritana “è un’immagine dell’abbassamento di Dio: in Gesù, Dio si è fatto uno di noi; assetato come noi, soffre la nostra stessa arsura. La sete di Gesù, infatti, non è solo fisica, esprime le arsure più profonde della nostra vita: è soprattutto sete del nostro amore. Ed emergerà nel momento culminante della passione, sulla croce; lì, prima di morire, Gesù dirà: ho sete”. Lo ha detto Papa Francesco, stamane, introducendo l’Angelus della III Domenica di Quaresima.

“Ma il Signore che chiede da bere – ha ricordato il Papa - è Colui che dà da bere: incontrando la samaritana le parla dell’acqua viva dello Spirito Santo, e dalla croce effonde dal suo costato trafitto sangue e acqua. Gesù, assetato d’amore, ci disseta d’amore. E fa con noi come con la samaritana: ci viene incontro nel nostro quotidiano, condivide la nostra sete, ci promette l’acqua viva che fa zampillare in noi la vita eterna”.

Gesù però ci chiede – ha aggiunto il Pontefice – “di prenderci cura della sete altrui. Dammi da bere ci dicono quanti hanno sete di vicinanza, di attenzione, di ascolto; ce lo dice chi ha sete della Parola di Dio e ha bisogno di trovare nella Chiesa un’oasi dove abbeverarsi. Dammi da bere è l’appello della nostra società, dove la fretta, la corsa al consumo e l’indifferenza generano aridità e vuoto interiore. E dammi da bere è il grido di tanti fratelli e sorelle a cui manca l’acqua per vivere, mentre si continua a inquinare e deturpare la nostra casa comune”.

Il Vangelo – ha concluso - “oggi offre ad ognuno di noi l’acqua viva che può farci diventare fonte di ristoro per gli altri. E allora, come la samaritana, anche noi non penseremo più solo a placare la nostra sete, ma con la gioia di aver incontrato il Signore potremo dissetare altri; potremo capire la loro sete e condividere l’amore che Lui ha donato a noi”.

Il 17 e 18 marzo – ha ricordato infine il Papa dopo la recita dell’Angelus - si svolgerà l’iniziativa “24 ore per il Signore, un tempo dedicato alla preghiera di adorazione e al sacramento di riconciliazione. Venerdì pomeriggio sarò in un parrocchia romana. Un anno fa abbiamo svolto l’atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria ed invocato il dono della pace, non vacilli la speranza, il Signore ascolta le suppliche, rimaniamo uniti nella fede e nella solidarietà con chi soffre per la guerra e non dimentichiamo il martoriato popolo ucraino”.

martedì 7 febbraio 2023

Gesù , io confido in te !

 Gesù , io confido in te !

Perché confido? Perché ti credo?
Perché sei morto per me sulla croce.
Perché hai vinto la morte e il peccato.
Perché mi hai preparato il posto nella casa del Padre.
Perché mi hai fatto figlio di Dio.
Perché mi offri Te stesso.
Perché ti curi della mia salvezza.
Perché mi cerchi mentre sto errando.
Perché non ti scoraggi delle mie cadute.
Perché non vuoi che io sia perduto.
Perché ti rallegri quando ritorno a Te.
Perché Tu mi ami così come sono.
Perché Tu mai condanni.
Perché Tu perdoni.
Perché Tu mai rinunzi a me.
Perché tu asciughi le lacrime.
Perché Tu porti la pace.
Perché in Te è la felicità .
Io confido in Te, perché Tu sei il mio Signore.
Il mio Salvatore.
Guidami, o Dio, sulle strade che Tu vuoi, ho piena fiducia nella tua volontà,
che è per me l'amore e la misericordia stessa.
Gesù, io confido in Te, sempre, ovunque ed in tutto.

Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro

XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – NOSTRO SIGNORE GESÚ CRISTO RE DELL'UNIVERSO – SOLENNITÀ - ANNO C 23/11/ 2025

  domenica 23 Novembre 2025 Messa del Giorno XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – NOSTRO SIGNORE GESÚ CRISTO RE DELL'UNIVERSO – SOLENNIT...