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Filippesi 1,4 ... e sempre, in ogni mia preghiera per tutti voi, prego con gioia...
lunedì 27 giugno 2022
La “diplomazia dei corpi”: arriva a Odessa la carovana della pace
lunedì 14 marzo 2022
Agenzia Fides 14 marzo2022
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EUROPA/SPAGNA - Da Pamplona e Madrid partono camion di aiuti per l’Ucraina | |||
Madrid (Agenzia Fides) - Insieme alla Ong “Olvidados”, l’associazione “Acoger y Compartir”, sta collaborando per portare diversi camion al confine rumeno-ucraino con il materiale ricevuto da vari comuni e piccole Ong che non hanno i mezzi per trasportare ciò che hanno raccolto, spiega il redentorista Jose Miguel de Haro, CSsR. La settimana scorsa diversi camion sono partiti da Pamplona e Madrid. Al confine con la Romania c’è un grande magazzino dove scaricano gli aiuti, per la distribuzione ci sono ucraini che lo portano alle diverse destinazioni. Uno dei punti di distribuzione è una comunità redentorista situata in Ucraina vicino al confine. Da Madrid, giovedì 10 marzo, due rimorchi sono stati caricati con cibo, forniture mediche, medicinali, prodotti per l’igiene, coperte, forniture di emergenza, ecc. La società SESE di Saragozza effettua il trasporto a un prezzo accessibile. Per questa settimana è già stato raccolto materiale per altri due camion, che stanno decidendo il giorno della partenza. Non vogliamo restare solo alle parole, ma condividere con chi ha un grande bisogno. Siamo lieti di sapere che le Comunità Autonome stanno già programmando l’accoglienza dei rifugiati. (SL) (Agenzia Fides 14/3/2022) | |||
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AFRICA/CONGO RD - Allarme per centinaia di sfollati interni nell’altopiano di Ruzizi | |||
Kinshasa (Agenzia Fides) – Sono diverse centinaia gli sfollati interni bisognosi di tutto nell’altopiano di Ruzizi, nel Sud Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo, secondo quanto comunicato all’Agenzia Fides da ACMEJ, un’associazione della società civile locale. Nei siti d’accoglienza di Bulaga e Langala, negli altipiani medi, nel gruppo di Lemera, vi sono più di 400 famiglie in sofferenza, mentre nelle strutture di Katogota-centre e Kamonyi, nella piana di Ruzizi, nel raggruppamento Itara-Luvungi, 149 famiglie sono state recensite dalla ONG NRC (Norwegian Refugee Council) prima del secondo afflusso; altre 200 famiglie sono state recensite da AVSI. Gli sfollati interni, accolti in strutture provvisorie nei pressi di villaggi i cui abitanti sono già in difficoltà, abbisognano di assistenza umanitaria in cibo, generi di prima necessità, medicine e tende. Il ritorno nei loro villaggi di origine è molto difficile, perché gli scontri militari continuano, con gravi violazioni dei diritti umani: incendi di case, uccisioni di civili, saccheggio di beni, minacce di morte contro leader locali e difensori dei diritti umani. “Gli sfollati continuano a sperare nei governi nazionali e provinciali e negli operatori umanitari internazionali che lavorano nel Sud Kivu perché accorrano in loro aiuto, soprattutto perché nella pianura di Ruzizi non è stato possibile effettuare il raccolto” afferma ACMEJ, che lancia un appello sia alle organizzazioni umanitarie sia alle forze di sicurezza perché proteggano la popolazione dalle violenze dei diversi gruppi armati che imperversano nell’area. (L.M.) (Agenzia Fides 14/3/2022) | |||
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AFRICA/ZAMBIA - I Vescovi esortano le diocesi affinché il paese garantisca sicurezza e tutela dei minori e delle persone vulnerabili | |||
Lusaka (Agenzia Fides) – “Tutte le diocesi cattoliche del Paese dovrebbero assicurarsi che i bambini comprendano il percorso del processo sinodale per poter assicurare loro una partecipazione significativa” ha affermato Fidelis Hamweemba, responsabile per la tutela dei minori della Conferenza dei Vescovi dello Zambia (ZCCB), in suo appello in merito al coinvolgimento dei bambini nel processo sinodale in corso. “E’ importante che la collettività si concentri sulla creazione di strutture efficienti per la tutela dell'infanzia nelle nostre diocesi cattoliche” ha ribadito p. Francis Mukosa, Segretario generale della ZCCB, che ha esortato tutti a collaborare con il governo per garantire che lo Zambia sia sicuro per i bambini e per le persone vulnerabili. P. Mukosa si è espresso a nome dei Vescovi in occasione della chiusura di un seminario di 4 giorni sulla salvaguardia dei minori, rivolto ai responsabili diocesani della protezione dei bambini. La Conferenza episcopale dello Zambia (ZCCB) ha ribadito l'impegno a salvaguardare i diritti dei bambini e degli adulti vulnerabili attraverso la politica lanciata nel 2017 (vedi Agenzia Fides 7/10/2021) e ha incoraggiato un percorso legale statale efficace nell'affrontare i diritti umani. (AP) (14/3/2022 Agenzia Fides) | |||
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ASIA/IRAQ - Razzi iraniani contro base USA a Erbil. Il Patriarcato caldeo: lo stallo nella formazione del governo mette a rischio il Paese | |||
Erbil (Agenzia Fides) - Il Patriarcato caldeo deplora il lancio di missili che domenica 13 marzo ha sparso terrore tra la popolazione di Erbil, e alla luce del grave episodio richiama le forze politiche a superare lo stallo e i veti incrociati che in Iraq impediscono da mesi la formazione di un nuovo governo, indebolendo il Paese e esponendolo a operazioni destabilizzanti promosse da forze esterne. Le preoccupazioni del Patriarcato caldeo sull’attuale, incerta fase politica attraversata dall’Iraq, sono state espresse in un comunicato firmato dal Patriarca Louis Raphael Sako, e diffuso dai canali ufficiali del Patriarcato caldeo dopo il lancio di missili caduti sulla capitale della Regione autonoma del Kurdistan iracheno. All’una del mattino di domenica 13 marzo, 12 missili balistici Fatih – 110, di fabbricazione iraniana, sono stati lanciati contro la base USA localizzata presso l’aeroporto di Erbil. Nelle vicinanze dell’area colpita si trova anche l’edificio di recente costruzione che ospita il Consolato USA nel Kurdistan iracheno. Il lancio di missili – come ha confermato ai media anche Omid Khoshnaw, attuale governatore di Erbil – non ha provocato vittime o feriti, ma soltanto danni materiali. Anche La sede della TV locale Kurdistan24 è stata danneggiata. L’attacco missilistico è stato rivendicato dal Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane. Nel messaggio di rivendicazione, i Pasdaran hanno fatto riferimento alla presenza di una “delegazione militare israeliana segreta” presso la base Usa colpita. Dopo la rivendicazione, le autorità di Baghdad hanno convocato l’Ambasciatore iraniano per esprimere la loro formale protesta in merito all’attacco, mentre due tra più rilevanti Partiti iracheni, l’alleanza elettorale “Saeroun” (che fa capo al leader sciita Muqtada al Sadr) e il partito Democratico del Kurdistan, hanno chiesto la formazione di una commissione d’inchiesta per confermare o smentire la presunta presenza di squadre israeliane a Erbil. Anche l’attacco di Erbil conferma a suo modo la ormai cronica debolezza politico-istituzionale del Paese dei due Fiumi, sempre permeabile ad azioni terroristiche o incursioni organizzate o compiute in territorio iracheno da apparati militari e d’intelligence legati a forze straniere. Davanti a tale situazione, il Patriarcato caldeo ribadisce che i problemi del Paese possono essere affrontati solo attraverso il dialogo tra le forse politiche e sociali, “per garantire un futuro migliore per tutti, e non attraverso armi distruttive”. Nelle attuali circostanze critiche, il Patriarcato caldeo esorta tutti gli iracheni a “stringere i ranghi e unire le forze per giungere alla formazione di un governo nazionale in grado di assumersi tutte le sue responsabilità, al fine di preservare la sicurezza del Paese da qualsiasi ricaduta negativa, soprattutto ora che le relazioni dell'Iraq con molti Paesi, in particolare i Paesi confinanti, hanno iniziato a migliorare e c'è speranza che nuovi passi possano essere fatti in questa direzione”. In Iraq, la spartizione su base etnico-confessionale delle cariche istituzionali prevede che il Capo dello Stato sia scelto tra i rappresentanti politici curdi, mentre il Presidente del Parlamento deve essere un sunnita e il Premier deve essere sciita. Le elezioni parlamentari tenutesi il 10 ottobre 2021 hanno visto una netta affermazione della alleanza elettorale guidata dal leader sciita Muqtada al Sadr, che in Parlamento ora occupa 73 dei 329 seggi disponibili. Dalle elezioni è uscito invece ridimensionato il peso parlamentare dei Partiti sciiti filo-iraniani, che hanno duramente contestato i risultati. Finora non è stato possibile procedere alla formazione di un nuovo governo, né all’elezione di un nuovo Presidente. (GV) (Agenzia Fides 14/3/2022) | |||
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AMERICA/CILE - Il Card. Aós: “Non dobbiamo aspettarci tutto da chi ci governa”, ognuno sia parte attiva nel soccorrere la società ferita | |||
Santiago (Agenzia Fides) – “Affrontiamo ogni giorno la scelta di essere buoni samaritani o viaggiatori indifferenti, che passano a lato. Ogni giorno ci viene offerta una nuova opportunità, una nuova tappa. Non dobbiamo aspettarci tutto da chi ci governa, sarebbe infantile. Godiamo di uno spazio di corresponsabilità capace di avviare e generare nuovi processi e trasformazioni. Cerchiamo di essere parte attiva nella riabilitazione e nel soccorso della nostra società ferita". E’ un passo dell’omelia del Presidente della Conferenza episcopale del Cile, il Cardinale Celestino Aós, Arcivescovo di Santiago, durante il tradizione incontro di preghiera a carattere ecumenico e interreligioso, che si è svolto sabato 12 marzo, nella Cattedrale di Santiago, all’indomani dell’insediamento ufficiale del nuovo Presidente, Gabriel Boric (vedi Fides 11/03/2022). Oltre allo stesso Presidente, erano presenti le principali autorità del paese, i rappresentanti di diverse confessioni religiose e i membri del Comitato Permanente della Conferenza Episcopale. Assicurando la preghiera per il Presidente e per le Autorità, perché Dio illumini le loro menti “in modo che sappiano cosa è bene e cosa è male, cosa è giusto e cosa è ingiusto”, nell’omelia il Cardinale ha detto: "Vogliamo e cerchiamo un Cile in cui viviamo tutti insieme rispettandoci l'un l'altro, ascoltandoci a vicenda, dialogando, collaborando, prendendoci cura dei più poveri e trattando responsabilmente la natura". Quindi il Cardinale Arcivescovo di Santiago ha chiesto a quanti assumono delle responsabilità in ambito politico, a promuovere la fraternità e, allo stesso tempo, un'organizzazione sociale più efficiente, in quanto "i politici sono chiamati a preoccuparsi della fragilità, della fragilità dei popoli e delle persone”. Sulle sfide che il Cile deve affrontare oggi, il Cardinale ha sottolineato che "Dio ha creato tutti gli esseri umani a Sua immagine e somiglianza. Siamo di Dio e non apparteniamo allo Stato. Dio ci ha dato diritti che lo Stato deve riconoscere e rispettare. Uomini e donne uguali in diritti, doveri e dignità; Dio ci ha chiamati e ci chiama oggi a convivere come fratelli tra noi". Quindi si è soffermato sulle difficoltà vissute dal paese negli ultimi anni, a causa della pandemia, della violenza politica e sociale, degli attacchi nella zona dell’Araucanía e della criminalità, "ci fa male, ci preoccupa. Seminare violenza non è vita ma morte, non è progresso ma regressione". Superare le conseguenze di queste situazioni non è solo compito di coloro che esercitano responsabilità pubbliche, ma di tutti i cileni, ha sottolineato l'Arcivescovo di Santiago, citando le misure sanitarie per contenere la pandemia: "Siamo qui a rinnovare la nostra convinzione che non possiamo aspettarci tutto dai governanti, ma che ognuno di noi è responsabile del bene di tutti”. Un appello particolare è stato lanciato infine dal Cardinale per la pace, minacciata oggi in tutto il mondo: "Il Cile ha bisogno di noi come artigiani di pace, come esempi di dialogo, pronti a generare processi di guarigione e ricongiungimento con ingegno e audacia”. (SL) (Agenzia Fides 14/3/2022) | |||
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AMERICA/NICARAGUA - Il Nunzio apostolico lascia il paese, “sorpresa e rammarico” | |||
Città del Vaticano – La Sala stampa della Santa Sede ha pubblicato il 12 marzo il comunicato che segue: “La Santa Sede ha ricevuto con grande sorpresa e rammarico la comunicazione che il Governo del Nicaragua ha deciso di ritirare il gradimento (agrément) a S.E. Mons. Waldemar Stanislaw Sommertag, Nunzio Apostolico a Managua dal 2018, imponendogli di lasciare immediatamente il Paese dopo la notifica del provvedimento. Tale misura appare incomprensibile perché nel corso della sua missione S.E. Mons. Sommertag ha lavorato con profonda dedizione per il bene della Chiesa e del popolo nicaraguense, specialmente delle persone più vulnerabili, cercando sempre di favorire i buoni rapporti tra la Sede Apostolica e le Autorità del Nicaragua. Va ricordata, in particolare, la sua partecipazione come testimone e accompagnatore del Tavolo di Dialogo Nazionale tra il Governo e l’Opposizione politica, in vista della riconciliazione del Paese e della liberazione dei detenuti politici. Mentre è convinta che tale grave e ingiustificata misura unilaterale non rispecchia i sentimenti del popolo del Nicaragua, profondamente cristiano, la Santa Sede desidera riaffermare la sua piena fiducia nel Rappresentante Pontificio”. La Conferenza Episcopale del Nicaragua, in una nota del 9 marzo, aveva reso noto di essere stata informata dall’incaricato di affari ad interim della Nunziatura, che Mons. Waldemar Stanislaw Sommertag aveva lasciato il Nicaragua per Roma il 6 marzo. “Come Conferenza Episcopale del Nicaragua ribadiamo la nostra adesione e vicinanza a Papa Francesco, come anche ringraziamo il Signor Nunzio Mons. Waldemar, che ci ha sempre accompagnato nel nostro lavoro pastorale, rendendo presente il Magistero e la persona del Papa” hanno affermato i Vescovi. Riguardo all’accreditamento del Nunzio presso il Governo, la nota evidenzia che “si tratta di esclusiva competenza bilaterale della Santa Sede e del Governo del Nicaragua” per cui rispettando le competenze, la Conferenza episcopale “si astiene dal pronunciarsi su questo tema”. Infine i Vescovi si affidando all’intercessione della Vergine di Fatima, che sarà pellegrina di pace nell’arcidiocesi di Managua nel prossimo mese di maggio. (SL) (Agenzia Fides 14/3/2022) |
giovedì 10 marzo 2022
Agenzia fides: notizie dall'Ucraina 10 marzo 2022
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EUROPA/ITALIA - Orionini: la staffetta della solidarietà per l’Ucraina conferma che “la carità non avrà mai fine” |
Roma (Agenzia Fides) - Mentre i sacerdoti orionini don Egidio Montanari e don Moreno Cattelan a Leopoli, proseguono la loro missione assistendo e accogliendo i profughi in fuga dalle città in guerra (vedi Fides 25/2/2022; 3/3/2022), nelle realtà orionine in Italia e all’estero, è in atto una vera e propria staffetta della solidarietà, che coinvolge religiosi, religiose, laici, volontari, amici e benefattori vicini all’Opera Don Orione, ma anche tante tante persone che vogliono in qualche modo manifestare la propria vicinanza al popolo ucraino. Don Giovanni Carollo, Direttore della Provincia religiosa orionina “Madre della Divina Provvidenza” (che comprende Italia, Albania, Romania e Ucraina) fa sapere che “tantissime persone hanno sentito parlare dell’azione dei nostri missionari e hanno voluto mettere a disposizione tutto quanto possibile per aiutarli: da beni di prima necessità, a intere strutture per l’accoglienza, e anche il proprio tempo e i propri mezzi, dando la disponibilità a recarsi fisicamente al confine ucraino con Romania, Polonia o Ungheria per accogliere i profughi che devono arrivare in Italia. In pochi giorni, senza una grande organizzazione iniziale, la volontà di volersi fare prossimo agli altri ha portato veramente a constatare con mano che, come diceva Don Orione, “la carità non avrà mai fine” e “salverà il mondo”.” Attualmente sono 127 i profughi accolti presso le Case orionine in 7 località italiane. Ci sono poi altre strutture orionine che sono state predisposte per accogliere altre 124 persone. Altri 203 posti disponibili vengono da realtà orionine, comuni e famiglie. “Nel frattempo - ricorda Don Carollo -, proseguono anche le raccolte di beni materiali e contributi economici. Per i primi, in particolare viveri, medicinali e vestiti, abbiamo indicato tre centri di riferimento: Roma (Centro Don Orione di Monte Mario), Bergamo e Genova. Il materiale che viene raccolto verrà poi inviato in Ucraina grazie all’aiuto della onlus Need you di Acqui Terme (AL). Infine, per quanto riguarda la raccolta fondi, prosegue quella organizzata dalla Fondazione Don Orione Onlus e saranno destinate all’Ucraina anche le risorse che verranno raccolte nella Giornata Missionaria Orionina, prevista per domenica 13 marzo”. (SL) (Agenzia Fides 10/3/2022) |
venerdì 4 marzo 2022
Vaticabn News 3 marzo 2022
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Le notizie del giorno
03/03/2022
Nuovo tweet di Francesco diffuso dall’account @Pontifex, anche in lingua russa e ucraina. Da Kiev l'invocazione quotidiana dell'arcivescovo greco-cattolico Schevchuk: "Ti preghiamo Dio, ferma la guerra!”
La Sala Stampa vaticana comunica le date della 37.ma visita apostolica del Pontefice nei due Paesi africani, su invito delle autorità politiche e religiose. Il ...
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Una riscoperta dello spirito di servizio tra i principali frutti della scelta di limitare il mandato dei leader di Movimenti ecclesiali. È quanto emerso alla ...
lunedì 16 novembre 2020
Vatican news 15 novembre 2020
Le notizie del giorno 15/11/2020 No ai cristiani misurati, a quanti si limitano ad osservare le regole senza rischiare nel servizio agli altri. Lo afferma Papa Francesco nell'omelia alla Messa celebrata stamattina nella Basilica Vaticana in occasione della IV Giornata mondiale dei poveri. Un centinaio le persone presenti in ... Nella IV Giornata mondiale dei poveri Francesco, al termine della preghiera dell'Angelus, rivolge il suo sguardo a quanti, specie i più bisognosi, sono vittime ... Fiamme domate solo dopo un'ora nel pomeriggio del 14 novembre e il reparto della terapia intensiva della struttura di Piatra Neamt, nel nordest della Romania, ... SANTA SEDE E CHIESA NEL MONDO L'arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra, è stato trasportato questa sera al policlinico Agostino Gemelli A Mestre, il 91 enne don Armando Trevisiol, dopo aver creato sette Centri “don Vecchi”, con 510 appartamenti per anziani bisognosi e un “polo solidale” con ... Razzi sulla capitale dell'Eritrea. Si amplia il conflitto in corso nella vicina Etiopia dove dal 4 novembre si fronteggiano le forze del governo federale e il ... Irraggiungibile da 1967, il luogo di culto sorge lungo la riva del fiume Giordano dove Gesù ricevette il battesimo e nei prossimi mesi sarà accessibile ai ... Monsignor López Romero scrive una lettera ai fedeli del Marocco invitando a non scoraggiarsi davanti alle difficoltà e a partecipare ad "un ritiro" on line per ... "Esistiamo solo attraverso le relazioni: con Dio creatore, con i fratelli e le sorelle in quanto membri di una famiglia comune, e con tutte le creature che ... |
Foglio della Collaborazione Pastorale Di San Giorgio di Nogaro
XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo 24 novembre 2024
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